Weekend con gusto

ITALIA DEL GUSTO. Egna (Bz), Castiglione della Pescaia (GR) e Tropea (VV), tre borghi da gustare per ripartire nel weekend. Con tre TOP RICETTE regionali

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Egna (Bz), Castiglione della Pescaia (GR) e Tropea (VV), tre borghi da gustare.

Ci siamo! Dal 3 giugno, ci si potrà ci si potrà di nuovo spostare in tutte le regioni italiane. È il momento di pensare a vacanze e weekend dopo il lungo lockdown e tornare a visitare, respirare e gustare la nostra Italia.

Complici le belle giornate, preludio dell’estate imminente, possiamo andare alla scoperta dei borghi più belli della nostra penisola e gustarne le specialità per aiutare a ripartire anche le piccole attività come ristoranti, agriturismo e trattorie, ma anche alberghi, locande e B&B. Ecco allora tre proposte weekend a nord, centro e sud, con tre gustose ricette regionali.

Egna (BZ), il borgo di Mozart e Dürer. Con la ricetta dei canederli all’albicocca

Se amate la montagna e i borghi pittoreschi e ricchi di storia, potete programmare un weekend a Egna (BZ), incluso nella lista dei “borghi più belli d’Italia”, che affascinò anche il pittore Dürer e un Wolfgang Amadeus Mozart appena tredicenne.

Egna è conosciuta anche come “la città dei portici” per la sua antica vocazione mercantile. Nel XIV secolo, infatti, la cittadina prosperò grazie ai commerci tra il nord e il sud Italia, in particolare era molto attiva per il trasporto del legname per via fluviale.

Allo stesso periodo risale il nome Newenmarcht, da cui deriva, oggi, l’attuale nome tedesco di Egne-Neumarkt. La maggior parte delle “trattative” avveniva infatti, sotto i portici che ancora oggi sono la caratteristica del borgo.

La visita al borgo può partire da via Andrea Hofer dove, al civico 50, si trova il Museo di Cultura Popolare, che conserva oggetti di uso quotidiano di una famiglia borghese databili tra il 1815 e il 1950. Poco più avanti si trova la Chiesa di San Nicolò, del XII secolo.

Splendidi anche i palazzi, tra cui Palazzo Zenobio, dimora dei conti che amministrarono il distretto giudiziario tra il 1648 e il 1830. Percorrendo via Bolzano e via Val di Fiemme si incontrano poi esempio l’Hotel Posta, la sede del Municipio, in stile barocco, e la chiesa dei Quattordici Santi Ausiliatori, databile tra il 1618 e il 1621. Prendendo sempre via Val di Fiemme si incontrano invece il maso Seeberhof, casa Recordinpalazzo Longo e la residenza Griesfeld, mentre lungo via Bolzano si trova il sito archeologico della mansio Endidae.

Particolare e gustosa, poi, la cucina di Egna che fonde sapori tirolesi, trentini e mediterranei. Tra le specialità troviamo i canederli, nelle varianti con formaggio, speck o fegato. Con gli squisiti formaggi locali si accompagna anche la polenta, mentre i vegetariani potranno apprezzare i tipici Schlutzkrapfen, la pasta ripiena con ricotta e spinaci a forma di mezzaluna. Tra i secondi troviamo il corposo spezzatino di carne e funghi e le Gröstl, patate arrosto con pezzetti di carne.

Il “piatto forte” sono i dolci, tra cui il tipico Strudel, ripieno di mele, pinoli e uvetta. Da provare gli Strauben, un impasto di latte, uova e farina che viene servito con marmellata di mirtilli rossi. Tra le specialità troviamo anche i Topfenknödel. i canederli dolci alla ricotta, i Kaiserschmarren, omelette in pezzi con l’uvetta¸e i Marillenknödel, ravioli dolci ripieni di marmellata di albicocche o di prugne, serviti con una spolverata di zucchero e cannella, di cui trovate la ricetta.

Canederli di albicocche

Ingredienti

  • 1 kg di patate
  • 180 gr di burro + 80 di burro morbido
  • 50 gr di semolino
  • 1 uovo intero + 2 tuorli
  • 250 gr di farina
  • 150 gr di pangrattato
  • Marmellata o composta di albicocche
  • Sale, zucchero, cannella q.b.

Mettete a bollire le patate con la buccia. Scolatele, sbucciatele, poi passatele nello schiacciapatate. Lasciatele raffreddare poi mescolate con il burro, il pangrattato, il sale, l’uovo intero e i due tuorli. Setacciate poi la farina sopra l’impasto e lavoratelo fino a ottenere un composto liscio. Fatelo riposare per circa 30 minuti. Cospargete il piano di lavoro con la farina, poi stendete la pasta con uno spessore di circa ½ cm. Ricavate dei quadrati di circa 7 cm di lato. Riempite ogni quadrato di pasta con la marmellata di albicocche e richiudetelo su se stesso. Mettete a cuocere i canederli in abbondante acqua salata per circa 10 minuti. Scolateli, poi in una padella sciogliete 80 gr di burro e mettete i canederli a saltare. Sgocciolateli, girateli nel pangrattato e servite con una spolverata di zucchero e cannella.

INFO: www.comune.egna.bz.it

Castiglione della Pescaia (GR), tra mare, vestigia etrusche e la ricetta del baccalà alla maremmana

Per il nostro secondo suggerimento di viaggio, ci spostiamo a Castiglione della Pescaia, splendido borgo medievale in provincia di Grosseto, tra i “borghi più belli d’Italia” per il suo centro storico medievale e Bandiera Blu del Touring Club per il suo mare cristallino.

Prima di regalarvi qualche ora di relax in spiaggia, visitare il centro storico partendo dal Castello di Castiglione, che domina la collina di Poggio Petriccio e dalla quale si ammirano splendidi panorami della Maremma toscana.

Sempre nel centro storico, si trovano anche la settecentesca Chiesa di Santa Maria del Giglio, edificata all’interno della cinta muraria medievale, e la chiesa di San Giovanni Battista, rinascimentale, con il suo campanile a pianta circolare. Appena fuori dal centro abitato, la settecentesca Casa Rossa è la porta di accesso alla Riserva Naturale della Diaccia Botrona, che conserva quello che rimane della vasta area paludosa dell’antica Maremma.

Rilassatevi poi in spiaggia percorrendo il litorale di sabbia chiara si divide in Spiaggia di Levante e Spiaggia di Ponente. Proseguendo a piedi verso nord, si incontro il suggestivo scorcio del promontorio di Capezzòlo e la spiaggia di Riva del Sole.

Da non perdere, poi, se amate la storia e l’archeologia, una deviazione a Vetulonia, che si raggiunge da Castiglione in circa 30 minuti. Qui si trova infatti una delle più importanti e vaste necropoli etrusche. Le tombe monumentali sono disposte lungo la Via dei Sepolcri che si inoltra nella campagna costellata di uliveti e vegetazione a macchia.

Passando invece alla tradizione gastronomica: da Castiglione della Pescaia passa la Strada del Pesce della Regione Toscana. Nei ristoranti si possono gustare fritture miste di paranza, gnocchi allo scoglio e spaghetti al nero di seppia, impepata di cozze o baccalà alla maremmana, di cui trovare qui sotto la ricetta.

Basta, tuttavia, addentrarsi nelle zone collinari, per trovare piatti legati alla tradizione contadina, come i tortelli maremmani, le pappardelle alla lepre, il cinghiale alle olive e le lumache in umido. Tra i salumi della Maremma, da non perdere le salsicce di cinghiale, la finocchiona, un salame ai semi di finocchio e il buristo, un insaccato di carne e sangue di maiale.

Baccalà alla Maremmana

 Ingredienti

  • 800 gr di baccalà
  • 4 cucchiai di farina
  • 300 gr di pomodorini
  • 1 cipolla
  • 2 spicchi d’aglio
  • 3 rametti di prezzemolo
  • Sale e pepe
  • Olio EVO
  • Olio per friggere

La sera precedente, mettete il baccalà in ammollo. Sciacquatelo, privatelo della pelle, asciugatelo e tagliatelo a pezzi. Infarinateli e friggeteli in olio ben caldo, poi toglieteli dalla padella e metteteli a scolare sulla carta assorbente. Tritate insieme la cipolla, il prezzemolo e l’aglio. Soffriggete il trito in una padella con due cucchiai di olio EVO. Tagliate i pomodorini in due, aggiungeteli e fate bollire per 10 minuti. Unite anche i pezzi di baccalà e fate insaporire per qualche minuto. Aggiustate di sale e di pepe. Servite con una spolverata di prezzemolo fresco.

INFO: www.turismocastiglionedellapescaia.it

….continua nella seconda pagina…