DOVE LA e-NIRO DIVENTA AZZURRA

Una delle prime “elettriche” interessanti che arriveranno in Italia  sarà la KIA e-Niro, e noi l’abbiamo provata andando in Costa Azzurra, una meta classica per chi sa vivere e sa guidare. E su quelle strade la e-Niro si è dimostrata sportiva, dinamica e con qualche sorpresa

L’anno dell’elettrificazione è previsto per il 2020. Al momento le vetture totalmente prive di emissioni (locali) sono riservate all’élite, ma sembra  che il 2019 veda arrivare diverse nuovi modelli totalmene elettrici, in attesa del fatidico “anno della svolta”. E Weekend Premium ha voluto anticipare il futuro, scegliendo la Kia e-Niro e una destinazione di charme come la Costa Azzurra, mirando in particolare alla meta di Théoule-sur-Mer, esclusiva per frequentazioni e paesaggi e al centro di percorsi attorno al massiccio dell’Estérel che esaltano il piacere di guida.

E l’auto del futuro Kiae-Niro, versione elettrica delle crossover Niro Hybrid e Niro Plug-in Hybrid, non sacrifica alcuna possibilità di guida dinamica. Teoricamente, saremmo potuti partire da Milano: con le batterie più potenti (due le versioni disponibili) e-Niro consente un’autonomia di ben 455 km ma prevenuti a cagione di altre esperienze negative – anche con vetture simbolo della mobilità elettrica – abbiamo preferito raggiungere Nizza in aeroporto, allineandoci al turismo di lusso.

Il nostro percorso

Dall’Aéroport Nice-Côte d’Azur al quasi omonimo Tiara Miramar Beach Hôtel & Spa Côte d’Azur (questo il nome completo), ci sono poco più di quaranta chilometri, a scelta tra autostrada o litoranea: soluzione, questa, che lasceremo per il rientro. Ma non raggiungeremo direttamente il resort, prolungando il tratto lungo la A8 fino all’uscita 39 (Les Adrets-de-l’Estérel), per guidare in montagna lungo un percorso che esalta il piacere di guida. Di seguito: la D837, quindi D237 e DN7/D6007 per rientrare verso La Napoule, dove oltre il raccordo per San Peyre, prendiamo l’affascinante costiera D6098. Fino a Théoule-sur-Mer, e non solo, come vedremo.

La KIA e-NIRO

Presentiamo brevemente la terza versione di Niro: nata “elettrica” con alimentazione ibrida e seguita dalla plug-in, l’ultima proposta è mossa solo da batterie senza motore termico. Due le possibilità tecniche: la più performante – utilizzata da Weekend Premium in questo viaggio – con batterie da 64 kWh, motore da 150 kW e autonomia estesa a 455 km; la meno spinta, da 39,2 kWh con motore da 104 kW e autonomia di 289 km.

Esteticamente si riconosce dalle altre versioni per il frontale, dove è protagonista la calandra – priva di aperture di ventilazione: la presa d’aria è nella zona inferiore – con lavorazione “a pallina da golf” e con lo sportello per la connessione di ricarica, diversi gli scudi paraurti con luci led a freccia e inserti blu, tema che riprende in coda e all’interno. Sarà commercializzata in luglio, ma si può ordinare in aprile.

Da Nizza Verso La Montagna

 Pánta rheî, detto attribuito a Eraclito: tutto scorre. Ancor più guidando una vettura elettrica, che rivela subito un caratterino affatto noioso o banale, pur scorrendo nel silenzio. Kia e-Niro non è leggera ma la massa è distribuita, ben bilanciata, e dispone di coppia e potenza che permettono partenze brillanti ma soprattutto riprese importanti come evidenziano i dati: 2,8 secondi da 30 a 70 km/h e 3,8 da 60 a 100 (il più frequente uscendo dall’ambito urbano) la confermano guizzante. Una volta fuori città, in totale assenza di traffico, ci divertiamo, favoriti anche dalla tipologia del percorso, come vedremo.

Guidando in montagna, ci sembra d’essere in un fumetto: sarà perché la passione automobilistica risale all’infanzia, ma l’ambientazione ci riporta all’epopea del fumetto di Michel Vaillant. Ci sembra di rivivere la sua corsa al Rallye di Monte-Carlo nelle tappe di avvicinamento: boschi, strade strette e tortuose che si restringono fino a lasciar passare una sola auto tra i muretti a secco e su i frequenti ponticelli. Tratti umidi e scivolosi e qualche timore di incontrare i cinghiali, passando ad altri fumetti: in questo caso le varie avventure di Obelix e soci.

Dinamica e Brillante

Le regolazioni dello stile di guida si spostano progressivamente da Eco+ a Eco, quindi a Normal. Preferiamo tenere Sport per quando avremo maggior confidenza e un percorso meno stretto: in fin dei conti, per esprimersi all’antica, i cavalli (tradotti dai più logici 150 kW) sarebbero ben 204, certo più di quanti ne avesse il nostro eroe dei fumetti, almeno ai primi tempi. La Baïsse, Les Gabriel, Le Couvent: le strade D837 e D237 divertono pienamente: cerchiamo di non eccedere, ma la dinamica di e-Niro invita a spingere, e la nostra “prova speciale” nella stretta salita è di grande soddisfazione. Giochiamo molto con le palette al volante, che regolano la frenata rigenerativa su più livelli, simulando il cambio.

Verso la discesa. Arrivati alla DN7 la musica cambia: dalla sommità alla discesa, più ampia e veloce ma non facile, gli allunghi consentono di aumentare l’andatura e conseguentemente l’uso delle palette diventa ancor più utile, e di soddisfazione. Cinque livelli: dall’efficienza spinta che regola la velocità secondo sensori e telecamere, con riduzione preventiva in funzione di rotonde, incroci o anche altri veicoli, fino alla massima rigenerazione, con uso quasi esclusivo dell’acceleratore, arrivando ad arrestare l’auto.

 Scendiamo da L’Escaillon verso Le Tremblant, tra rocce e mare. Mentre raggiungiamo il collegamento verso la litoranea, con la luce del tramonto che rende ancor più rosse le rocce dell’Estérel, riflettiamo pensando che quella strada sia una fucina di piloti.

Siamo contenti d’aver scelto questo percorso da veri appassionati di auto, mentre la meta di Théoule-sur-Mer si avvicina, pregustando accoglienza, paesaggio, camere e wellness del Tiara Miramar Beach Hotel & Spa. E anche una buona cena, conoscendo il menu del Bistrot M. Curiosi e buongustai possono scaricarlo qui.

Il primo giorno del nostro weekend è finito, ci aspetta una gustosa  cena ed il riposo. Domani è un altro giorno.

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