Questa splendida regione del Sud della Francia ha sempre affascinato e ispirato scrittori e pittori, da Francesco Petrarca, abitué della Valchiusa, a Van Gogh e Cézanne. E, tra un borgo medievale e un castello, un museo e paesaggi mozzafiato, gustiamo insieme la rinomata cucina provenzale. E perché non preparare proprio per la sera della finale la bouillabuisse? Naturalmente, con la nostra ricetta.
Marsiglia, fascino cosmopolita
Il punto di partenza dell’itinerario che vi proponiamo è l’affascinante Marsiglia, una città sempre in fermento, brulicante di vita e dalle mille sfaccettature. Vi consigliamo di cominciare il tour dalla Città Vecchia e, in particolare da Le Vieux Port, dove convergono tutte le vie della città e si concentrano bar e ristoranti, dove è possibile gustare la più autentica bouillabuisse, l’elaborata zuppa di pesce tipica di Marsiglia.
Il molo più animato è certamente il Quai des Belges, sede di un vivace mercato del pesce, da dove partono il traghetto Le César che attraversa il porto da nord a sud collegando la sede del Municipio con Place aux Huiles, e le minicrociere della Croisières Marseille Calanques (www.croisieres-marseille-calanques.com/ ), che effettuano il percorso fino a Cassis, passando di fronte alla suggestive insenature delle Calanques, un tratto costiero di 20 km, dichiarato, nel 2011, Parco Nazionale e costituito da scogliere ripide, che sembrano nascere dalle acque turchesi del Mar Mediterraneo.
L’ingresso a sud del Porto Vecchio è protetto dal Bas Fort Saint-Nicholas, mentre, dalla parte opposta, dal gemello Fort Saint-Jean, fatti costruire, nel XIII secolo, dai Cavalieri Templari. Sul lato settentrionale di quai du Port, invece, si trova la maestosa Cathédral de la Major, realizzata in stile bizantino, che spicca per la singolare facciata a righe, realizzata con pietre bianche di Cassis e marmo verde fiorentino.
Dirigendosi, invece, dal porto verso ovest, si incontra l’Abbaye Saint Victor costruita su una necropoli del III secolo e fulcro della cristianità della città. A nord del Vieux Port, si estende il quartiere storico di Le Panier. Intriso di un’atmosfera tipicamente mediterranea, è caratterizzato da viuzze piccole e strette, sulle quali si affacciano botteghe artigiane e case dai colori pastello. Impossibile resistere alla tentazione dello shopping tra il dedalo di stradine del quartiere.
Sempre prendendo come riferimento il Porto Vecchio, con l’autobus n° 60 o con Le Petit Train si arriva fino alla Basilique Notre Dame de la Garde, che domina la collina più alta di Marsiglia. In stile romano bizantino, è sormontata da una decorata con marmi policromi, affreschi e mosaici che ritraggono la vita portuale e marittima della città. Sul campanile è si trova una statua della Vergine alta quasi 10 metri, collocata su un piedistallo di 12.
Dal Vieux Port, poi, partono i battelli Frioul If Express (www.frioul-if-express.com) che conducono, in circa 20 minuti, all’ Ile d’If, l’isola di 30 km2, a circa 3,5 km dal porto, che ospita il Chateau d’If, la fortezza resa celebre dal romanzo di Dumas Il Conte di Montecristo . La rocca cinquecentesca, trasformata in prigione di massima sicurezza, ha “ospitato” tra le sue mura, centinaia di prigionieri politici, protestanti, e l’eroe della Rivoluzione Francese Mirabeau.
A poche centinaia di metri ad ovest dell’Ile d’If si trovano le Iles du Frioul, Ratonneau e Pomègues, ciascuna delle quali non supera i 2,5 km2. Tra i XVII e il XIX secolo furono luogo di quarantena per tutti coloro che erano sospettati di avere contratto la peste o il colera. Le rovine dell’antico ospedale per la quarantena sono ancora visibili sull’isola di Ratonneau.
Aix-en Provence, la città degli artisti
Da Marsiglia parte l’itinerario che conduce al cuore della Provenza. La prima tappa è Aix-en- Provence che dista appena 25 km. La città, che ha dato i natali al pittore Paul Cézanne (nel 1839) e ha ospitato il giovane Emile Zola, è un concentrato di arte e cultura, sede universitaria. Nonché principale centro europeo per la produzione di mandorle, utilizzate, in parte, per confezionare i tipici calissons, i dolcetti morbidi, a base di pasta di mandorle e succo di frutta, rivestiti di ostia ed da uno strato di glassa.
Corso Mirabeau è il cuore della Vieil Aix, la Città Vecchia, dove si concentrano le eccellenze artistiche e culturali. All’incrocio con Rue du 4 Septembre si incontra la Fountain d’Eau Termale, ricoperta da muschio, dalla quale sgorga acqua termale alla temperatura costante di 34°, quasi una porta di accesso alle splendide Thermes Sextius, già apprezzate dagli antichi romani. A sud di Corso Mirabeau inizia il Quartier Mazarin, fatto costruire dal fratello del più noto cardinale, nel 1646.
In Place Saint Jeanne de Malte, merita una visita il Musée Granet, ricavato da un convento settecentesco dei Cavalieri di Malta. Il museo conserva nove opere di Cézanne ed una collezione unica con opere di Picasso, Matisse e Giacometti. Da non perdere, invece, una visita alla Fondation Victor Vasarely, che si trova a circa 4 km dal centro città, formato da sedici strutture esagonali e facciate decorate con cerchi posti su quadrati alternati bianchi e neri. La struttura ad alveare consentono l’ingresso della luce in modo da valorizzare le opere esposte al suo interno.
Merita una visita anche la Cattedrale Saint Sauveur, che sorge in Rue la Roque. Costruita tra il 1285 ed il 1350, è formata da una mescolanza di stili, con il corpo principale in stile romanico e cappelle risalenti ai secoli tra il XIV e il XV. Gli appassionati, infine, non possono perdersi il “Cicuit Cézanne”, alla scoperta del percorso personale ed artistico del grande pittore.
Si parte dall’Ufficio Turistico e si segue il percorso segnalato dalle targhe di bronzo con la lettera C incorporate sui marciapiedi. Al n° 9 di Av. Paul Cezanne si trova L’Atelier Paul Cézanne (www.atelier-cezanne.com), lo studio dove il pittore produceva le sue splendide opere e dove tutto è rimasto come lui lo ha lasciato.
I borghi della Valchiusa
Da Aix l’itinerario prosegue attraversando la Valchiusa, caratterizzata da verdi campagne, distese di lavanda, vigne rigogliose, e minuscoli villaggi di pietra arroccati su dolci colline. Una prima interessante sosta che vale la pena effettuare è Gordes, “uno dei più bei borghi di Francia”, che sorge su una falesia che domina la valle dei fiumi Imergue e Cavalon, di fronte al massiccio del Luberon.
Merita una visita il Castello rinascimentale, dagli interni riccamente decorati e sede di un museo dedicato al pittore fiammingo Pol Mara, esponente del Surrealismo. A 3 km da Gordes, in direzione sud, seguendo la D 15 in direzione Cavaillon, si incontra il Village de Bories, un vero e proprio museo etnografico all’aperto con una ventina di costruzioni di pietra, che risalgono ad un periodo inclusa tra 200 e 500 anni fa. Le bories, costruzioni realizzate con materiali rinvenuti sul posto, restano ancora un mistero per gli studiosi.
L’itinerario attraverso la Valchiusa prosegue percorrendo la strada che conduce ad Orange. A circa 10 km più a sud, percorrendo le D 38, si arriva a Châteauneuf du Pape, famoso in tutto il mondo per la sua produzione vinicola e per essere stata la residenza estiva dei papi di Avignone.
Lo stesso vigneto, che oggi si estende per 3300 ettari ed è regolato da un rigido disciplinare, seguito scrupolosamente dai 300 produttori certificati, è stato istituito proprio dai papi avignonesi, nel XIII secolo. La storia della produzione vinicola si può conoscere visitando il Museo del Vino (www.brotte.com ) ricavato nella cantina di L.C Brotte, che offre uno spaccato della pregiata arte della vinificazione.
Avignone, la città dei Papi
Da Châteauneuf du Pape, seguendo il corso del Rodano, si arriva ad Avignone (www.avignon-tourisme.com), una delle città storiche più belle e culturalmente ricche della Provenza. Famosa per essere stata la sede papale, dal 1309 al 1377, ha visto succedersi ben sette Papi francesi, da Clemente V a Gregorio XI, alla morte del quale, nel 1378, si verificò il Grande Scisma della Chiesa occidentale.
Dagli imponenti bastioni inizia la visita alla città storica, che si sviluppa con l’immancabile tappa al Palais des Papes (www.palais-des-papes.com), dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Di dimensioni titaniche (ben 15.000 mq), il complesso, che comprende due edifici, il Palazzo Vecchio a nord e il Palazzo Nuovo, a sud, fu eretto nel 1309, quando Clemente V abbandonò Roma per trasferirsi ad Avignone. L’interno si compone di enormi sale di pietra ed immensi cortili. Splendidi gli affreschi della cappella, risalenti al XIV secolo ed opera di Matteo Giovanetti, mentre è assai suggestiva la camera del Papa, dalle pareti blu a fiori rossi e la Camera del Cervo, con scene di caccia sulle pareti.
Conosciuto grazie ad una celebre filastrocca per bambini (Sur le pont d’Avignon) il Pont Saint-Bénézet è stato costruito nel 1185 per collegare il Avignone a Villeneuve.lés-Avignon.
Avignone ospita anche alcuni interessanti musei, come il Musée Angladona, che conserva alcune preziose opere degli Impressionisti, tra cui i Vagoni della Ferrovia di Van Gogh e dipinti di Cézanne, Manet, Picasso e Degàs. Vale la pena visitare anche il Musée du Petit Palace (www.petit-palais.org) che ha sede nell’antico palazzo vescovile. La collezione di dipinti a soggetto religioso include opere di Botticelli, Carpaccio e Giovanni di Paolo.
Da Tarascona a St Remy-de-Provence
A 23 km da Avignone, seguendo il corso del Rodano in direzione Sud, si arriva all’affascinante Tarascona (www.tarascon.org) , una cittadella medievale di rara bellezza, il cui nome è legato alla leggenda, del mostro anfibio La Tarasche, che terrorizzava gli abitanti sbranando tutti coloro che provavano ad attraversare il Rodano.
In città, vale la pena cominciare la visita proprio dal superbo Palazzo di Re Renato, uno dei più bei castelli medievali di tutta la Francia. Il castello è suddiviso in due aree indipendenti: l’alloggio signorile, con due torri quadrate che guardano verso il Rodano, e il cortile inferiore, con due torri difensive rettangolari. Sono oggetti della visita il cortile inferiore, il cortile d’onore, gli alloggi signorili e la terrazza, dalla quale la vista spazia su Tarascona, il Monte Ventoso, Beaucaire ed il Rodano.
La tappa successiva è la bella città di St Remy-de-Provence, che sorge nel cuore delle Alpilles, a circa 17 km da Tarascona. St Remy è famosa per avere dato i natali, il 14 dicembre 1503, a Michel de Notre-Dame, meglio noto come Nostradamus, il più grande veggente di tutti i tempi. La casa natale dello studioso si trova in rue Hoche e non si può visitare all’interno. Nostradamus è, invece, ricordato con una fontana ottocentesca, che ne reca l’effigie, e che sorge tra Rue Carnet e rue Nostradamus.
La città ha anche ospitato il soggiorno clinico di Vincent Van Gogh, che, dopo avere tentato di uccidere l’amico Gauguin ad Arles, si fece ricoverare nell’ospedale psichiatrico di St Paul-de-Mausole, un ex monastero del XII secolo, dove il pittore rimase per un anno, dipingendo più di 150 tele, ispirato dalla luce e dai paesaggi di St Remy.
Arles, sulle tracce di Van Gogh
L’ultima tappa dell’itinerario conduce alla città di Arles, legata indissolubilmente al nome di Vincent Van Gogh, che si stabilì qui nel 1888. Durante il suo soggiorno, il genio olandese dipinse in maniera forsennata, producendo, in appena un anno, ben 200 tele e 100 disegni, tra cui L’Arlesiana, la Casa di Vincent, La Crau, il Ponte di Langlois, Notte Stellata sul Rodano e L’Alyscamps.
Paradossalmente, però, Arles non conserva nessuna delle opere di Van Gogh. Tuttavia, è possibile seguire le tracce del genio seguendo un percorso di visita che ha la sua prima tappa alla Fondation Vincent Van Gogh (www.fondation-vincentvangogh-arles.org),una collezione di opere di artisti che sono stati influenzati o che si sono lasciati ispirare da Van Gogh, tra cui Bacon e Botero.
In Place Félix Rey, invece, si trova l’Espace Van Gogh, un ‘ex ospedale dove il pittore venne medicato all’orecchio in seguito all’automutilazione, oggi sede di mostre temporanee. Si può, invece, seguire a piedi l’itinerario del Circuit Van Gogh. Il percorso segnala anche alcuni punti in cui Van Gogh pose il cavalletto per immortalare gli splendidi paesaggi di Provenza, con riproduzioni in miniatura delle opere realizzate ed un testo informativo.
Tra i siti che meritano una visita consigliamo lo straordinario Anfiteatro Romano di Les Arénes costruito alla fine del I secolo d C per ospitare corse dei carri e combattimenti di gladiatori e trasformato in fortezza durante il Medioevo. Il biglietto di ingresso consente di visitare anche le Thermes de Constantin, in rue du Grand Prieuré, le antiche terme romane costruite dall’imperatore Costantino nel IV secolo, e il Cryptoporticus du Forum (ingresso presso l’Hotel de Ville), un complesso commerciale formato da magazzini sotterranei risalenti al I sec. a C.
Tra i musei, meritano, infine, una visita il Musée de l’Arles ed de la Provence Antiques (www.arles-antique.cg13.fr), che espone una ricca collezione di arte romana e cristiana. Conserva, invece, due dipinti e 57 disegni di Picasso il Musée Réattu (www.museereattu.arles.fr) ricavato in un ex monastero quattrocentesco.
A tavola à la provençal
Il piatto più famoso della cucina provenzale è la boullabaisse, una particolare zuppa di pesce, tipica di Marsiglia, ma diffusa anche nel resto della regione. Gli ingredienti base sono gli scorfani, le triglie ed i gronghi, che non devono mai mancare. Ad essi si aggiungono, a piacere, altri pesci quali rombo, rana pescatrice, sogliola e crostacei e frutti di mare, come cozze, granchi, grancevole. Persino aragoste, nelle versioni più raffinate e costose. Il condimento, poi, è fondamentale per dare alla zuppa quel suo gusto inconfondibile: sale, pepe, cipolla, pomodoro, zafferano ed un mix di erbe che includono timo, salvia, finocchio, alloro, scorza d’arancia.
Altro piatto tipico è la ratatouille, i cui ingredienti fondamentali sono pomodori, zucchine, peperoni, aglio e cipolla, a cui vengono aggiunte erbette di Provenza. La ratatouille può essere servita da sola, con riso, patate e pane, oppure come contornoOttima anche la soupe au pistou, una zuppa estiva a base di fagioli e verdure tagliate a pezzi, insaporite con una salsa profumata di aglio, basilico ed olio di oliva. È la salsa a fare la parte del leone anche nella preparazione della daube, uno stufato di manzo, diffuso in Camargue, condito con cipolle, aglio, carote, salsa di pomodoro, vino rosso, peperoncino e bacche di ginepro.
Tra le salse che accompagnano i piatti di carne o pesce, poi, ricordiamo la celebre aioli, preparato con aglio pestato e mescolato all’olio di oliva e mescolato fino ad ottenere un composto cremoso. Celebre anche la tapenade, una salsa a base di olive nere, acciughe e capperi, alla quale viene aggiunto un cucchiaino di senape e olio d’oliva. Viene solitamente servita come antipasto, spalmata sul pane Da non perdere la brandade, una crema vellutata con baccalà pestato e preparato con olio di oliva, aglio, latte e tartufo a lamelle.
Altri piatti tipici sono i pieds-paquets, una specie di trippa, diffusa nella zona di Marsiglia. Il catigau, tipico di St Remy, invece, si prepara con le anguille del Rodano affumicate o arrostite e cucinate in fricassea. Tra i frutti di mare, da non perdere le violets, le celebri vongole di Marsiglia, e le telline della Carmargue, molluschi accompagnati dalla salsa piccante.
Tra i formaggi, ricordiamo la tomme de brebis, fatto con latte di pecora, tipico della regione di Arles, e la brousse, un formaggio fresco di capra salato, con olio di oliva ed erbette, oppure dolce, da consumare con la frutta. Ampio il capitolo dei dolci. Sono tipici di Avignone i meloni canditi, mentre ad Aix si possono trovare i tipici calissons, pasticcini di pasta di mandorle, mentre a Tarascona vanno per la maggiore le caramelle al cioccolato.
Bouillabuisse
Ingredienti
- 1 kg di pesce misto tra coda di rospo, merluzzo, razza, pesce Sanpietro
- 1 kg di scorfani
- 1 kg di crostacei
- 3 pomodori maturi
- 1 rametto di finocchietto selvatico
- 1 cipolla tritata
- 4 spicchi di aglio schiacciati
- Trito di erbe miste: prezzemolo, alloro e timo
- 1 bustina di zafferano
- Olio Evo
- Sale e pepe
- 8 fette di pane raffermo
Pulite i pesci, poi tagliateli grossolanamente a pezzi e metteteli in una casseruola capiente insieme ai crostacei. Unite l’aglio, tutte le erbe, il sale, il pepe, lo zafferano, i pomodori a pezzi e l’olio di oliva. Fate marinare in frigorifero per circa un’ora. Togliete il tutto dal frigorifero, poi coprite il tutto con acqua e portate a ebollizione. Abbassate poi la fiamma e proseguite la cottura per circa 10-15 minuti. Disponete i pesci in un piatto da portata e le fette di pane raffermo a parte in una zuppiera. Poi versate il sugo della zuppa di pesce sulle fette di pane e portate in tavola. La bouillabaisse si gusta disponendo le fette di pane con il sugo nel proprio piatto e disponendovi sopra i pesci.
COME ARRIVARE
In auto dall’Italia, occorre seguire la direzione Genova-Savona-Ventimiglia. Una volta superato il confine con la Francia, seguire le indicazioni per Mentone, Nizza e Cannes sulla A8/E 80, e poi prendere la direzione Marsiglia-Gap. Da Genova a Marsiglia ci sono 400 km, percorribili in circa 4 h. Se si vuole raggiungere, invece, Aix en Provence, occorre uscire all’uscita 31 della A8/E 80 e seguire le indicazioni Aix Centre sulla E 7. Da Aix en Provence a per Marsiglia, invece, occorre prendere la A51/E7.
DOVE DORMIRE
*Sofitel Marseille Vieux Port*****(36, boulevard Charles Livon, Marsiglia tel 0033 4 91155900, www.sofitel-marseille-vieuxport.com) A breve distanza dallo Château d’If e dai Calanques. ha camere ampie ed arredate con stile e dettagli di lusso. Doppia da € 270.
*Hotel Cezanne**** (40, Avenue Victor-Hugo , tel 0033 4 42911111, Aix en Provence, www.hotelaix.com ) Elegante boutique hotel con camere arredate in maniera semplice e raffinata, con mobili in stile provenzale, aria condizionata, internet veloce e wi fi gratuito. Parcheggio gratuito a disposizione degli ospiti. Doppia da € 141
*Auberge de Cassagne & Spa.***** (450, allée de Cassagne, Avignone, tel 0033 4.90.32.25.09, www.aubergedecassagne.com). Dotato di 35 camere, 5 suite di cui una presidenziale. Agli ospiti è riservato l’accesso gratuito alla prestigiosa Spa con sauna, hamman, piscina idromassaggio, doccia cromoterapica, sala fitness, sala massaggi, a disposizione anche una piscina. Doppia da € 237
*Le Vallon de Valrugues & Spa***** (Chemin Canto Cigalo, St Remy, tel 0033 4 90920440, www.vallondevalrugues.com ) Splendido 5 stelle con Spa situato nel cuore del Parc Naturel des Alpilles. A disposizione degli ospiti il prestigioso Restaurant Gastronomique con il meglio della gastronomia francese ed internazionale e la Spa con jacuzzi, hamman, sauna, sala finess, piscina e centro benessere. Doppia da € 350
*Hotel Particulier***** (4 rue de la Mannaie, tel 0033 4 90525140, Arles www.hotel-particulier.com) Esclusivo boutique hotel con Spa, hamman e centro benessere. L’arredamento è minimalista ma elegante. Le camere sono provviste di aria condizionata, bagno privato, macchina per il caffè, wi fi , minibar e TV. Doppia da € 475
DOVE MANGIARE
*Péron 56, Promenade de la Corniche, Marsiglia tel 0033 491 521 522, www.restaurant-peron.com; Splendido locale con terrazza che si affaccia sulla corniche e vista sul Chateau d’If. Offre raffinati piatti a base di pesce, tra cui tonno marinato, capesante al limone con polenta e deliziosi antipasti di mare.
*Mickaël Féval, 11 Petite Rue St Jean, Aix en Provence, tel 0033 442 932960, www.mickaelfeval.fr , 1 stella Michelin per questo locale che fonde con abilità piatti di terra e di mare. Pranzo da € 29, menù pranzo da € 35, cena alla carta da € 60 a € 90.
*Le Verger des Papes, 4, rue du Château, tel 0033 4 90 83 50 40, Chateneuf du Pape, www.vergerdespapes.com Carte di credito sì. Sala fumatori no. Delizioso ristorante perfettamente in armonia con lo splendido paesaggio circostante. Offre piatti della cucina provenzale cucinati con ingredienti di stagione. Menù da € 22 a € 32. Alla carta: portate principali da € 13 a € 43.
*La Maison Jaune (15 rue Carnot, tel 0033 4 90925614, St Remy, www.lamaisonjaune.info) Ristorante che vanta prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui1 stella Michelin. Situato nel cuore del centro storico, offre un menù, tipico provenzale. Tra le specialità estive le sardine marinate, il tonno grigliato, l’agnello alla provenzale e zuppa di ciliegie e mandorle amare. Menù da € 38; menù degustazione provenzale da € 58, menù completo da € 68.
*Alain Assaud (13 bd Marceau, tel 0033 4 90923711) Carte di credito sì. Sala fumatori no.Ristorante gourmet ricavato presso un antico negozio. Offre piatti della tradizione provenzale, tra cui branzino alla griglia o aioli di merluzzo. Menù degustazione da € 44; menù provenzale da € 74.
*L’Atelier (7 rue de Carmes, tel 0033 4 90910769, Arles www.rabanel.comPiù che un ristorante, una vera e propria esperienza sensoriale, grazie alla maestria dello chef “stellare” (ben 2 le stelle Michelin attribuite all’Atelier) Jean-Luc Rabanel, che raccoglie persino alcuni ingredienti dal proprio orto biologico. A pranzo: menù sensoriale di 7 piatti € 55 (bevande escluse), con vino selezione € 100. Menù da € 55 a € 145.
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