Di Antonella Andretta e Nicoletta Toffano
Il primo è diventato un “villaggio laboratorio” grazie dopo un abbandono durato più di un secolo. Il secondo è stato valorizzato in uno degli aspetti più importanti dell’economia montana, quello basato sulla castagna.
Sono Ghesc (VB) e Cerreto Alpi (RE), i due borghi che vi presentiamo in questa seconda puntata del nostro viaggio alla scoperta dei piccoli centri che gestiscono il territorio nell’ottica della sostenibilità, illustrati da Giorgio Vacchiano, ricercatore in scienze forestali all’Università di Milano, membro della SISEF e divulgatore scientifico e autore del libro La resilienza del bosco (Mondadori), da poco in libreria.
Ghesc, il paese fantasma
Ghesc nella Valle dell’Ossola, è un borgo medievale abbandonato da oltre cento anni, oggi teatro di un progetto di recupero, partito grazie a Maurizio Cesprini, originario di questa terra e Paola Gardin, studiosa di architettura tradizionale in pietra. Oggi il villaggio è composto da otto edifici, di cui tre sono di proprietà dell’Associazione Canova artefice di un precedente recupero di un altro borgo abbandonato.
L’associazione è un’organizzazione internazionale che si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico architettonico locale, attraverso attività didattiche, divulgative ed artistiche. Ghesc è un “villaggio laboratorio” che coinvolge studenti provenienti da diverse facoltà universitarie di tutto il mondo.
In gruppo si realizzano dei campi estivi di lavoro al fine di recuperare il borgo che rinasce. I ragazzi vengono formati riguardo gli aspetti energetici, antisismici e l’utilizzo delle tecniche costruttive con la pietra sviluppatesi nel corso dei secoli, recuperate e proiettate nel futuro.
INFO
Ghesc (VB)
Piemonte – Valle dell’Ossola
Abitanti: 12
Altitudine: 600 m slm
Progetto in progress: recupero e valorizzazione del borgo con il coinvolgimento di studenti internazionali.
Cerreto Alpi (RE) e la castagna regina
Cerreto Alpi è un piccolo borgo medievale nell’Appennino Tosco Emiliano, costruito in pietra d’arenaria e legno di castagno. Qui, nel 2003, un gruppo di giovani, la Cooperativa dei Briganti, ha creduto nelle risorse della montagna come spunto per arginare l’abbandono e creare posti di lavoro attraverso l’integrazione di attività agricole, turistiche, educative e forestali.
Uno dei primi progetti che il gruppo mette in campo è quello di recuperare i castagneti abbandonati per produrre castagne e farina, poi negli anni amplia la gamma di attività che va dal settore ambientale a quello dei servizi.
Tra il 2006 e il 2007 la cooperativa decide di puntare sul settore del turismo ottenendo la gestione di un vecchio mulino che ospita i primi 10 posti letto e iniziando a proporre nuove attività escursionistiche e sportive. Cerreto Alpi è diventato un riferimento nazionale nella modalità di costruzione e gestione di una “cooperativa di comunità”.
INFO
Cerreto Alpi (RE)
Emilia Romagna – Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano
Abitanti: 107
Altitudine: 960 m slm
Progetto in progress: valorizzazione di prodotti forestali non legnosi, realizzazione di un laboratorio alimentare dove produrre alimenti ricavati dal castagno e, a partire dai frutti del bosco, prodotti sottolio e liquori.