Lontano da Bonifacio, da Porto-Vecchio e dalle spiagge affollate che animano ogni estate corsa, esiste un’altra isola. Un luogo ruvido e selvaggio, gentile e silenzioso, dove il mare profuma di mirto e le strade sembrano fatte apposta per perdersi. Se quest’estate volete vivere un viaggio che sa di libertà, di pane di castagne e vento caldo, preparatevi: la Corsica più autentica vi aspetta.
Noi di Weekend Premium vi proponiamo un itinerario di 7 giorni, da affrontare rigorosamente in macchina, perfetto per una coppia o un piccolo gruppo di amici. Un viaggio tra mare e montagna, storia e natura, sapori locali e panorami sorprendenti. Ecco le tappe, giorno per giorno.
Giorno 1 – Bastia e Vescovato: la porta segreta dell’isola
Il viaggio parte da Bastia, porto d’arrivo per chi sbarca dall’Italia. La cittadella genovese, il vecchio porto con i suoi bistrot e le facciate colorate raccontano già l’anima corsa: orgogliosa, mediterranea, ibrida. Ma non fermatevi troppo. Salite subito verso l’entroterra, alla scoperta di Vescovato, piccolo borgo di origine medievale. Le sue viuzze strette, la chiesa barocca e i cunicoli nascosti svelano la Corsica meno fotografata. Un aperitivo in piazza con vista sulla valle? Inizia il viaggio.
Giorno 2 – Capo Corso: la Corsica in miniatura
Il secondo giorno è dedicato al Capo Corso, la penisola che i locali chiamano “l’isola nell’isola”. Qui il tempo rallenta, e la strada serpeggia tra scogliere, vigne sospese sul mare e villaggi di pescatori. Fermatevi a Centuri per un piatto di linguine all’aragosta sul porto, poi raggiungete Barcaggio, all’estremo nord, dove una spiaggia semi-deserta vi accoglie tra sabbia chiara e dune. In serata, potete dormire in un agriturismo vista mare: il tramonto è uno spettacolo garantito.
Giorno 3 – Balagne nascosta: tra Speloncato e Punta di Spanu
Scendete lungo la costa ovest verso la regione della Balagne, ma evitate le località più battute. Dirigetevi invece verso Speloncato, Pigna, Belgodère: borghi arroccati, dove l’aria profuma di lavanda e pane appena sfornato. Sulla costa, cercate Punta di Spanu, una lingua di sabbia e granito dove il mare ha colori caraibici. Pochi turisti, tanto silenzio. Cena consigliata a Corbara, dove alcune trattorie servono piatti a base di castagne e formaggi locali.
Giorno 4 – Corte e le gole della Restonica
Oggi si entra nel cuore montano della Corsica. Corte, l’antica capitale dell’isola indipendente, è un gioiello arroccato su una roccia. Visitate la cittadella, poi immergetevi nella natura selvaggia delle gole della Restonica. Piscine naturali, foreste di pini, sentieri che portano a laghi glaciali. Dopo il trekking, una pausa dolce: ordinate le falculelle, piccoli dolci al brocciu cotti sulle foglie di castagno. E non dimenticate il liquore di mirto.
(credits: Di Vista – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1502958)
Giorno 5 – Alta Rocca e Col di Bavella: il volto selvaggio dell’isola
Da Corte dirigetevi verso l’Alta Rocca, nel sud-ovest. Superate Zonza, fino ad arrivare al Col di Bavella: pinnacoli di roccia, sentieri immersi nei larici, e una vista che lascia senza fiato. Questa è una delle zone più selvagge dell’isola, dove si intrecciano leggende, torri megalitiche e tradizioni antiche. Provate l’agnello arrosto in una delle locande di montagna: vi riscalderà anche in piena estate.
Giorno 6 – Baia di Figari: spiagge segrete e silenziose
Evitate Bonifacio e Porto-Vecchio, ormai preda del turismo di massa. Puntate invece a sud-ovest, verso la baia di Figari. Qui troverete spiagge segrete come San Giovanni, Chevanu e Stagnolu: sabbia dorata, rocce rosse, profumo di ginepro e pochi, pochissimi turisti. Perfette per una giornata di puro relax. Al tramonto, cercate una cena in una paillote sul mare: pesce freschissimo, vino corso e cielo che si tinge d’arancio.
Giorno 7 – Castagniccia e ritorno a Bastia
Per concludere il viaggio, attraversate la Castagniccia, nel cuore orientale dell’isola. Una regione fatta di castagneti secolari, villaggi dimenticati, chiese romaniche e silenzi profondi. Fermatevi a Piedicroce o La Porta, per un’ultima camminata tra le strade lastricate e il profumo di pane di castagne. Un ultimo pranzo in un ristorante di cucina contadina, e poi via verso Bastia, dove tutto è cominciato.
Questo viaggio in Corsica è perfetto per chi cerca un’estate diversa. Per chi ama il mare ma fugge la folla, per chi non ha paura delle strade tortuose e ama i sapori autentici. Bastano sette giorni e una macchina. Il resto lo fanno il vento, il sole, il brocciu e la libertà di esplorare.
Questa estate, scegliete l’isola meno raccontata. Solo su Weekend Premium.