Con la Porsche Taycan alla ricerca di emozioni, possenti e silenti e del famoso salame di Varzi

di NICOLA D. BONETTI – FOTOGRAFIE SIMON PALFRADER-RED

Un weekend diverso. Con un’auto elettrica dalle prestazioni elevatissime, con guidabilità eccellente anche sulle semi-disastrate strade dei colli a cavallo tra le province di Pavia e Piacenza.  Dimostrando che un turismo sportivo a zero emissioni è possibile, gustando il gustoso salame  di Varzi.

Per il nostro Weekend Premium – Presentiamo la protagonista: l’ultima Taycan, che segue le tre versioni a 4 ruote motrici, 4S, Turbo e Turbo S, uscite nel 2019. La nuova si chiama semplicemente Taycan, ha uno solo motore, posteriore come la trazione. Diventando più accessibile economicamente senza che le prestazioni ne soffrano, come l’immagine e lo stile, identico alle integrali.

Trova le differenze

Taycan a due ruote motrici si riconosce per la scritta sul bagagliaio e pochi altri elementi, come i cerchi “aerodinamici” Taycan Aero da 19” e le pinze dei freni con finitura anodizzata nera. Il Model Year 2021 introduce su tutta la gamma il logo Porsche dall’effetto “vetro” inserito nella barra luminosa posteriore, e i proiettori led di serie. Si può avere con due opzioni di batteria, normale o Plus, che generano diversa potenza e autonomia: questa è comunque compresa tra 431 e 484 km.

Si parte da Milano

La prima parte del percorso che abbiamo scelto attraversa la città, quindi Tangenziale Ovest, Autostrada per Genova fino a Casei Gerola, poi lungo strade statali e viabilità minore nell’Oltrepò Pavese, fino al Passo Penice. Per scendere a Piacenza – punto programmato per ricaricare le batterie in modo rapido – prima di rientrare via A1 e Tangenziale a Milano il giorno dopo. Ma con divagazioni, come vedremo.

Scegliendo la regolazione Range che privilegia l’autonomia, la potenza non ne risente, solo la velocità è limitata a 150 km/h invece di 230. Poi ci scateniamo in qualche allungo a piena erogazione: decidendo di regolarla su Sport, ci lanciamo con andatura da Porsche anche lungo le tortuose strade a saliscendi.

Inside Taycan

L’abitacolo permette (anche) una posizione di guida da Porsche, facendoci sentire all’istante in un’auto del marchio sportivo di Stoccarda. Il motore si avvia con un pulsante, sempre a sinistra del volante, secondo la tradizione: come pure la strumentazione – avveniristica con il cruscotto digitale curvo da 16”8 a tre strumenti virtuali – configurabile fino a richiamare i cinque strumenti, come da storia dalla nascita di 911. In totale si arriva a quattro display, con uno davanti al passeggero: tutti dall’impiego intuitivo e con riscontro tattile.

Una tappa forzata

Le strade dell’Oltrepò sono coinvolgenti tanto quanto imprevedibili. Curve inattese e soprattutto avvallamenti, improvvisi, quasi inevitabili, generati dal terreno sottostante che si muove, scivolando o franando. E in questi casi non c’è che il “pestone” sui freni, rilasciando all’ultimo per sollevare l’avantreno, cercando di limitare i danni. Giunti a Varzi, ci sembra già di sentire il profumo di quello che, secondo noi ma non solo, è tra i migliori insaccati in assoluto, orgoglio e vanto del paese. Uscendo dall’abitato in direzione del Passo Penice, ci dirigiamo a colpo sicuro al Salumificio La Scaletta per una sosta obbligata.

Salame di Varzi La Scaletta

Il Salame di Varzi DOP: Filzetta, filzettone, gentile o cucito doppio budello, è stagionato da 30 a 120 giorni, ha sapore pieno e inconfondibile, arricchito da aromi che si attengono alla più semplice tradizione locale. Discende addirittura dai Longobardi: è da sempre ritenuta pietanza eccezionalmente prelibata. Qui non si produce prosciutto: quelle parti nobili finiscono nel salame, contribuendo non poco al gusto e al risultato finale.

Dove Mangiare

Salumificio La Scaletta

Località Ponte dei Sospiri 10, 27057 Varzi – PV

Tel. +39 (0)383.54.56.91

lascalettasalamedivarzi.it

Sotto la neve

La primavera, da queste parti, può fare brutti scherzi: oltre l’abitato di Varzi inizia a nevicare, anche con forte vento. Temiamo possa mettere in crisi i pneumatici di elevata sezione, invece l’assetto è perfetto, anche se il peso è elevato: però ci sono 175 kg meno delle Taycan “bimotori”. La massa si percepisce scarsamente in curva e raramente in frenata, perfino nelle staccate “cattive”. Come quelle generate dalla necessità di evitare le “insaccate” (usiamo ancora un linguaggio da salumi) causate dai citati avvallamenti improvvisi. Dove è facile arrivare “lunghi”: Taycan scatta da 0 a 100 in 5,4 secondi e raggiunge i 200 da ferma in 16,5 secondi. Anche la ripresa non scherza: da 80 a 120 ci vogliono solo 2,7 secondi, agevolando i sorpassi.

Arrivo al relax

Il Relais la Colombara completa la denominazione con l’espressione “Ladies & Gentleman Spa”, che già induce a pensieri positivi, e rilassanti. In quest’angolo dei Coli Picentini, a pochi passi da castelli e dal Country Golf di Croara, elevato su un paesaggio che spazia dalla valle del fiume Trebbia, fino alla pianura, la posizione e la vista sono componenti importanti del relax che ci aspettiamo.

Meno di venti camere, accoglienti, negli edifici che circondano la corte del borgo – il cuore del relais – con il fascino dell’architettura originaria. Per chi chiedesse di più, la “Suite del Palazzo” è nella torre di avvistamento del 1200. Articolata su tre piani comprende 2 camere, 2 bagni e un grande soggiorno.

Ma siamo qui anche per la Spa: il centro benessere si estende per 800 mq studiati per rigenerarsi. Silenzio, natura, ambienti riservati, per ritrovare l’armonia del corpo e dello spirito. Piscina idromassaggio, percorso kneipp, sauna e bagno turco, cabine per i trattamenti, sala fitness per l’attività aerobica e cardiovascolare. Più la terrazza, con la piscina panoramica.

Dove Dormire

Relais La Colombara Spa & Wellness ****s

Frazione Pigazzano, 29020 Travo – PC

Tel. +39 (0)523.952.146

relaiscolombara.it

[Gira pagina per scoprire il secondo giorno al volante della Porsche Taycan]

– Secondo giorno

Verso mete meno turistiche, tra colli e castelli piacentini

di NICOLA D. BONETTI – FOTOGRAFIE SIMON PALFRADER-RED

Valli secondarie

Strade meno note ci attendono per il secondo giorno. Ci sentiamo meno aggressivi e più turisti: già all’avviamento, notiamo come anche quest’ultima Taycan non ruggisca. Emette un particolare ululato in alcune condizioni. Sia quello di legge fino a 30 km/h per i pedoni, sia uno opzionale che simula il motore, rispondendo bene all’acceleratore.

Utilizzando la funzione launch control, semplice e intuitiva, scatta comunque come una saetta, ma anche senza attivarla fa sparire le altre auto dai retrovisori.

La guida di questa nuova Taycan a due ruote motrici (naturalmente posteriori), è semplice anche a livello di comandi. La manopola sotto la razza destra del volante, permette di scegliere tra Range (per sfruttare tutta l’autonomia), Normal, Sport, Sport Plus e Individual. Comfort, comandi, vita a bordo, sicurezza, tutto è a livello delle versioni più potenti.

Un lago inatteso

Lago di Trebecco

E non solo. Lungo la Strada Provinciale 412R della Val Tidone, che conduce dal Passo Penice al fiume Po, tra Nibbiano e Zavattarello, troviamo il Lago di Trebecco, detto anche Lago di Molato. Poco conosciuto, è creato dalla Diga del Molato, visitabile (accordi telefonici al numero 0523.46.48.11), e finita di costruire nel 1929.

Realizzata lungo il torrente Tidone ai piedi del Monte Bissolo, per regolare le disastrose piene e formare una riserva per l’irrigazione. E produrre 30 milioni di kWh l’anno tramite tre stazioni generatrici.

A livello turistico offre pesca sportiva, aree di ristoro e un percorso pedonale-ciclabile nel verde, sul lato opposto alla strada. Nelle vicinanze anche una sorgente d’acqua sulfurea, aziende agrituristiche e maneggi.

Pranzo tra le mura

Nel Borgo di Rivalta, attorno al Castello omonimo dove storia e arte rievocano tempi passati, c’è un piccolo hotel che contiene un affascinante e storico ristorante: La Rocchetta. Comprende anche il Caffè di Rivalta, non solo “bar” per pranzi e spuntini anche all’aperto: entrambi sono nella struttura delle antiche stalle e scuderie. Con giardino dove si può mangiare, i locali sono arroccati sulle mura di recinzione del borgo. Gastronomia piacentina di alta qualità, che “vale il viaggio”, fosse anche solo per un tagliere di salumi. Ma c’è ben altro: grande scelta, ottima preparazione e cordialità nel servizio. E buoni vini.

 

Dove Mangiare

Ristorante Torre di San Martino

Torre di San Martino

  • Borgo di Rivalta 1, 29010 Gazzola, PC
  • Tel. +39 (0)523.97.81.00,
  • www.castellodirivalta.it/hotel-torre-di-san-martino
  • www.larocchetta.pc.it

La ricarica

Ricarica elettrica

Ancora un po’ di strada per arrivare alla meta di “rifornimento alla spina”. Ammettiamo di averla guidata da Porsche. Senza se e senza ma: persino quando nevicava, l’andatura era sportiva. Il punto prescelto per la ricarica è a Piacenza in un centro commerciale su Via Emilia Ponente, che raggiungiamo con vari allarmi accesi. Siccome Taycan si rende conto che non le diamo retta, ci limita la velocità massima a 100 km/h e trasformiamo la guida in supereconomica.

Quando vediamo le colonnine Ionity, abbiamo percorso 201 km dalla partenza da Milano, e l’autonomia residua è di soli 16 km: tutto calcolato, fidandoci.

Connettiamo la ricarica tramite tablet: l’erogazione sale subito a 262 kWh (sui 270 massimi consentiti) e 700 Volt. Una visita rapida ai bagni del centro commerciale e, al nostro ritorno le batterie sono nuovamente all’80% della capacità. L’energia elettrica così veloce costa però 80 centesimi per kWh.

Facciamo i conti

Tornando verso Milano, con il traffico autostradale e della tangenziale che impone velocità costanti, approfittiamo dei sistemi di guida assistita per ragionare sui costi di Taycan.

Rispetto alla più potenti “Turbo” e “Turbo S” con due motori e trazione integrale, Taycan “monomotore” a trazione posteriore costa molto meno: 86.471 euro con la batteria di serie e 92.339 con la più potente Plus. Cifre interessanti valutando contenuti, qualità, prestazioni, il fascino del modello e l’esclusività del marchio. Ma sono da mettere in conto varie opzioni, extra.

La Compagna di Viaggio

La scheda di Taycan, l’ultima nata in Casa Porsche: lunghezza 496 cm, larghezza 197 cm, altezza 139 cm. Motore elettrico posteriore da 280 kW (350 overboost), coppia massima di 357 Nm (in funzione launch control), cambio a due rapporti, trazione posteriore; la batteria può essere da 79,2 kWh e 240 kW (300 in overboost*) per autonomia di 431 km, oppure Plus da 93,4 kWh, 280 kW (350) e 484 km. Tempi di ricarica: (0-100%) AC 11 kW trifase 9h, (5-80%) DC 50 kW 93’; DC 270 kW 22’5, (+100 km) DC 50 kW 26’, DC 270 kW 5’.

Le prestazioni: accelerazione 0-100 km/h in 5,4 secondi, velocità massima 230 km/h, consumo medio 28,7 kWh/100 km.

www.porsche.it