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Con la Opel Grandland Hybrid4 alla scoperta delle meraviglie del Parco del Matese.

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Un parco naturale selvaggio, ricco di flora e fauna e una compagna di viaggio inarrestabile dal cuore “green”: questa è l’imbattibile ricetta del nostro ultimo “Weekend Premium” vissuto con la solita emozione e passione. Gli ingredienti sono la Opel Grandland Hybrid4, SUV 4×4 equipaggiato con un cuore ibrido plug-in da 300 CV – in grado di offrire un’elevata autonomia in modalità 100% elettrica – e il Parco del Matese. Quest’ultimo, istituito nel 2002, sorge in Campania, tra le province di Caserta e Benevento, ai confini con il Molise. Si estende per circa 33 mila ettari e include nel suo territorio venti comuni.

Parco del Matese: culla della preistoria

Nel 1980, nei pressi di Pietraroja, nel beneventano, è stato ritrovato un piccolo dinosauro fossile, il primo italiano e uno dei meglio conservati nel mondo, poiché provvisto ancora di organi interni e fibre muscolari.

L’eccezionalità della scoperta consiste anche nel fatto che il cucciolo, a cui è dato il nome scientifico di Scipionyx samniticus, (e quello più popolare di “Ciro”), è che il suo ritrovamento ha confermato la presenza di questi grandi rettili in Italia e, in particolare, nella zona del Sannio. Il piccolo Ciro, che sarebbe vissuto durante il basso Cetaceo, circa 110 milioni di anni fa, ha una lunghezza di 60 cm dal muso alla coda e un’età tra le 4 e le 5 settimane. Se fosse cresciuto, avrebbe raggiunto circa due metri di lunghezza. Per quanto riguarda il genere, si pensa che il piccoletto appartenga a una nuova famiglia di dinosauri. Per ora è stato classificato come teropodo, un carnivoro ad andatura bipede, “cugino” del temibile T-Rex. Un calco di Ciro si può vedere presso il Paleolab di Pietraroja (www.eptbenevento.it).

[Gira pagina per scoprire il Lago Matese]