Durante il giorno e la notte l’allergia non vi dà tregua? Avete provato ogni tipo di cura e non riuscite a venirne fuori? Leggete i nostri consigli.
I casi di allergia sono in aumento, e al momento si stima che nel mondo occidentale soffrano di allergia circa il 30% degli adulti e il 40% dei bambini, alle prese con starnuti, riniti e congiuntiviti allergiche, in reazione ad acari, polline e chi più ne ha più ne metta. Ma ci sono due buone notizie: la prima, è che l’allergia non solo si può prevenire, ma farla scomparire nel medio periodo; la seconda, è che esistono terapie dolci e naturali, come l’omeopatia, per curarla.
Oltre alle terapie omeopatiche, anche l’alimentazione può aiutare a recuperare la tolleranza e combattere le allergie. Per via della cross-reattività (chi è allergico ad alcuni pollini tollera poco anche alcuni cibi), ma anche per prevenire le reazioni allergiche, aumentando le difese dell’organismo.
Si consiglia di:
– mettere in tavola piccoli pezzi di frutta e verdura, cibo “crudo, vivo e colorato” e panallergico, prima di qualsiasi pasto – colazione compresa – aiuta l’organismo a non riconoscere i pollini come allergeni.
– usare altri cereali, oltre al frumento, svolge la stessa azione, facendo riconoscere all’organismo la varietà delle sostanze con cui può entrare in contatto. Ottime sono le fettine di polenta abbrustolite, le patate, il farro…
– fare attenzione agli alimenti ricchi di calcio, che “spiazza” Zinco e Rame, responsabili della regolazione dell’istamina
In confronto alle cure tradizional i rimedi dell’omeopatia hanno diversi vantaggi:
– non hanno effetti collaterali tipici degli antistaminici come sonnolenza e disturbi dell’attenzione
– sono naturali
– non sono tossici, quindi non c’è rischio di sovradosaggio
– possono essere associati alle terapie tradizionali
– possono essere utilizzati anche da donne in gravidanza, bambini e anziani
– possono essere assunti anche per lunghi periodi, e proprio per questo sono efficaci nel prevenire i sintomi delle allergie
Prevenire l’allergia e minimizzarne i sintomi, quindi, è possibile, se si segue una terapia omeopatica, a partire da almeno 1 o 2 mesi prima del periodo in cui si manifestano i sintomi più violenti.