https://youtu.be/s6h9DvQltRILa nostra ricerca dell’autenticità ci ha portato sui colli piacentini, un angolo d’Italia che racchiude storia, cultura, sapori e tradizioni capaci di resistere non solo agli anni, ma ai secoli. In un mondo in cui tutto sembra piegarsi alle mode, alle fusioni e alla sofisticazione, i colli piacentini rappresentano una boccata d’aria pura.
Tra castelli e santi viaggiatori
Raggiungiamo il Castello di Agazzano, che unisce lo stile di una roccaforte difensiva con il lusso di una residenza rinascimentale. Passeggiare per i suoi cortili significa compiere un salto indietro nel tempo, tra le epoche dei grandi signori del passato e il lento scorrere della vita di campagna. Viaggiare sui colli piacentini non significa solo riempire gli occhi di bellezza, ma anche concedersi qualche peccato di gola. Le specialità gastronomiche di questa terra sono celebri in tutta Italia, e i salumi piacentini sono veri protagonisti. La nostra prima tappa è Stra, in Val Tidone, per visitare l’azienda salumi Grossetti, dove ci accolgono Antonio Grossetti, presidente del Consorzio Salumi Dop Piacentini e il figlio che prosegue la tradizione di famiglia, e insieme garantiscono l’autenticità della produzione di tutti i soci, e qui ci mostrano come si realizzano le eccellenze piacentine. Qui, nel salumificio Grossetti, scopriamo i segreti della pancetta, della coppa e del salame piacentino, prodotti rigorosamente a mano con l’aggiunta di solo sale e aromi naturali, senza conservanti. La pancetta e la famosa coppa vengono preparate secondo antiche tecniche di salatura e massaggio delle carni, seguite da una lenta stagionatura nei locali ventilati, che permette ai sapori di svilupparsi in modo unico e autentico.
Per cena arriviamo a Bobbio, il cuore spirituale dei colli piacentini, dove all’Albergo Nobile ci aspetta uno dei migliori ristoranti della zona. Dopo cena, pernottiamo presso lo stesso hotel per riposarci e prepararci per il giorno seguente. Qui assaggiamo una specialità da non perdere: i maccheroni realizzati a mano, utilizzando i ferri da calza, conditi con un sugo di stracotto, cucinato a fuoco basso per ben 4 giorni. Un’esperienza da non perdere. Bobbio è famoso non solo per la sua splendida abbazia, ma anche per San Colombano, il monaco irlandese che nel VII secolo attraversò l’Europa per arrivare qui e fondare uno dei centri religiosi più importanti dell’epoca. Ogni anno, il 23 novembre, Bobbio si anima per celebrare il suo santo protettore, attirando pellegrini e visitatori da ogni dove. Passeggiando per le stradine del borgo, ci imbattiamo nell’Abbazia di San Colombano, imponente nella sua semplicità, e nel famoso Ponte Gobbo, noto anche come Ponte del Diavolo, con le sue arcate irregolari che sembrano quasi sospese nel tempo.
L’Abbazia di San Colombano
L’Abbazia di San Colombano è un luogo di pace e di spiritualità, fondata dal santo irlandese San Colombano nel 614. L’abbazia conserva ancora oggi una suggestiva atmosfera che richiama pellegrini e turisti. La chiesa, con la sua navata solenne e gli affreschi che raccontano la vita del santo, è un esempio di architettura medievale che ha mantenuto intatta la sua sacralità. Accanto all’abbazia si trovano il museo e la cripta, dove riposano le reliquie di San Colombano, una tappa imprescindibile per chiunque desideri immergersi nella storia di questo luogo mistico.
Ponte Gobbo e la leggenda del diavolo
Il Ponte Gobbo, conosciuto anche come Ponte del diavolo, è uno dei simboli di Bobbio. Questo ponte medievale, con le sue undici arcate irregolari, si erge sul fiume Trebbia creando un panorama davvero pittoresco. La leggenda narra che il ponte sia stato costruito in una sola notte grazie all’aiuto del diavolo, che in cambio avrebbe preteso l’anima del primo che lo avesse attraversato. San Colombano accettò il patto, ma ingannò il diavolo facendo attraversare il ponte a un cane. Così, il ponte rimase un’opera straordinaria, ma il diavolo fu sconfitto, lasciando ai posteri questa magnifica costruzione carica di mistero e fascino.
Il centro di Bobbio: shopping e tradizione
Il centro di Bobbio è un luogo che sorprende per la sua vivacità e il suo carattere autentico. Lungo la via principale, troviamo una combinazione perfetta di tradizione e modernità: le botteghe artigiane, dove è possibile acquistare prodotti tipici come salumi, formaggi e miele, si affiancano a eleganti negozi alla moda che attirano molti visitatori, inclusi numerosi milanesi in cerca di un’esperienza fuori porta. La via dello shopping è un susseguirsi di vetrine che raccontano storie di antiche tradizioni e nuove tendenze, offrendo un’esperienza unica tra l’artigianato locale e la raffinatezza delle boutique.
Ogni viaggio può diventare poesia
https://youtu.be/Eh5c7lOw5h8
Non tutti la cercano, non tutti la trovano.La nostra vita, come corsa per viaggiare di più,correre di più,fotografare di più,tutto di più, non ci permette di fermarci…ma in una sera d’autunno può capitare che,guidando fra questi colli come fra onde di un mare che la natura ha coloratoe in cui l’auto sembra quasi danzare scivolando su queste curve solitarie,ad un tratto vedi una lucee ti vien voglia di fermarti,devi fermarti.Tu, al Passo della Caldarolae quella luce che arriva da un cielo vicino,come una carezza che illumina questi collicome onde di un mare di poesia.Un attimo,un lungo attimoin cui ti manca il respiro e ti sembra di volare,in cui non hai sete,non hai fame, né freddoné caldo,in cui senti d’averla trovata,la poesia.
Raffaele d’Argenzio