VISITARE POMPEI ASCOLTANDO LA GRANDE LIRICA DEL MAESTRO VERONESI

Dopo il successo della scorsa stagione, il 27, 28 e 29 maggio, ripartirà la Stagione Lirica a Pompei, con la messa in scena di “L’Ultimo Giorno di Pompei”, e la direzione artistica di Alberto Veronesi. Un occasione per ascoltare della ottima musica lirica e per visitare un bellissimo sito archeologico. Nella straordinaria cornice del Teatro Antico, la grande lirica torna per richiamare il grande pubblico nella Arena del Sud, il secondo festival lirico all’interno di un sito archeologico. “L’ultimo Giorno di Pompei”, è la grande opera di Giovanni Pacini, che nel 1825 ha posto per la prima volta al centro del mondo musicale il tema di Pompei. L’opera portò grande fortuna al compositore, che anche grazie al successo dell’opera, fu nominato Direttore del Teatro San Carlo di Napoli.

Pompei - rappresentazione della Boheme - 2014Pompei – rappresentazione della Boheme – 2014

A partire dal 4 agosto prenderà il via il vero e proprio Festival, con una novità importante: ogni sera alle 21.00, per un mese e mezzo, verrà rappresentato un grande spettacolo di lirica o di balletto.
Quattro le grandi opere proposte, all’insegna dei tre maggiori operisti italiani: Tosca, La Traviata, Nabucco e Barbiere di Siviglia. “Tosca”, è un melodramma in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, aprirà la stagione il 4 agosto, sul podio Alberto Veronesi. La regia è di Maurizio Scaparro.

Pompei - Anfiteatro romano - Foto: FlapanePompei – Anfiteatro romano – Foto: Flapane

Altra novità della Stagione è la creazione di una nuova Orchestra e di un nuovo Coro (il bando audizioni è stampato sul sito Pompeifestival.com). La stagione di balletto rappresenterà un grande omaggio a Carla Fracci, che con la sua direzione artistica, riproporrà le ricostruzioni e le coreografie delle interpretazioni storiche da lei portate in scena e che vedranno la presenza degli elementi selezionati dall’Etoile per il Pompei Festival. Il balletto sulle musiche di “Carmen”, “Carmen Suite”, andrà in scena dal 7 agosto e si alternerà poi con “Giselle” sulle musiche di Adolphe Charles Adam e con il balletto “Il Lago dei Cigni”. I biglietti, disponibili a partire da euro 22, sono acquistabili online sul sito Ticketone.it o tramite il sito info@pompeifestival.com.
Su prenotazione sarà possibile visitare gli Scavi lungo per Via Marina e Via dell’Abbondanza, a partire dalle ore 20.00.




ACCIAROLI, CILENTO TRA SPIAGGE DORATE, BANDIERA BLU E STORIA

TRA SPIAGGE DORATE, BANDIERA BLU E STORIA

Acciaroli è una frazione del comune di Pollica, una tra le più incantevoli località del Parco Nazionale del Cilento. Il borgo marinaro campano è ritenuto da anni una delle bandiere blu più suggestive del mar Tirreno.

acciaroli

Il maggiore afflusso si verifica in estate soprattutto nella zona del porto, dove ormeggiano barche e yacht. Al porto si trova la Torre Saracena da cui si gode della veduta panoramica su tutta la costa del Cilento. Il territorio non è rinomato solo per il mare cristallino e le spiagge dorate, ma anche per il caratteristico centro storico, lastricato di pietre antichissime, con suggestivi archi e caratteristiche volte.

acciaroli

La chiesa dell’Annunziata è tra i luoghi di culto più affascinanti, recando con sé avvenimenti storici e opere di pittori salernitani. Nella zona è possibile effettuare molteplici sport, dai numerosi corsi di canoa al windsurf, per approdare anche al parapendio e altre attività estreme. Info: www.acciaroli.info




NORD KAPP: LA NORVEGIA E LO SPETTACOLO CELESTE

Nord Kapp si trova a circa 600 km oltre il Circolo Polare Artico e tra l’11 maggio e il 10 agosto è possibile ammirare il sole di mezzanotte. Uno spettacolo davvero suggestivo. Sostanzialmente il sole non scende mai sotto l’orizzonte per almeno 24 ore e praticamente questo porta a non vedere la notte per tutto il periodo. Si spiega con il fatto che l’asse di rotazione terrestre è inclinato di 23° e 27’ rispetto al piano dell’orbita (ellittica). Per accedere al promontorio di Nord Kapp, raggiungibile in automobile o in motocicletta, si paga un pedaggio di circa 200 corone norvegesi.

Sul promontorio troverete un centro chiamato “Nordkapphallen” al cui interno sono ospitati negozi di souvenir, un ristorante, una cappella, un anfiteatro e addirittura l’ufficio postale da dove è possibile spedire agli amici la cartolina con il famoso timbro di Nord Kapp. D’obbligo regalarsi il certificato che attesta la vostra visita.

All’esterno del centro, spiccano tre monumenti: il “Globo”, scultura in ferro che simboleggia un mappamondo, i “Bambini del mondo”, sette medaglioni in pietra con disegni di bambini di sette nazioni diverse, e una scultura che raffigura una madre e suo figlio che indica con la mano il monumento davanti a lui: “Bambini del mondo”.

Dal 1929 Nord Kapp è territorio protetto. E’ vietato quindi raccogliere qualsiasi tipo di pianta presente anche perché la vegetazione è molto rara.Valgono la visita anche i dintorni di Capo Nord: spazi verdi immensi dove le renne pascolano indisturbate e su cui spiccano colorate casette di legno che si possono affittare a modiche cifre.

Da vedere anche, a 30 Km, Gjesvarr, minuscolo villaggio di pesacatori che aprono ai turisti la porta di casa e per poco offrono il pranzo.

Come arrivare:

Per arrivare a Nord Kapp ci sono diverse soluzioni : in aereo, via mare sulla nave Hurtigruten o in treno. Con l’aereo A/R sino ad Oslo si possono trovare anche voli a soli 99,00 euro con Ryanair.

Dove pernottare:

Nei dintorni di Nord Kapp la soluzione più economica è dormire presso le casette di legno dislocate in tutta la zona. Caratteristiche e comode per raggiungere il promontorio. Si possono trovare a circa 25/30 euro a notte.

Dove mangiare:

Vilt & Vakkert Sjogata 6 2.1 km da Nord Kapp, moderno e di design, offre una cucina ricca e abbastanza economica: circa 30 euro.




DA BAIA DOMIZIA (SESSA MARE) A ROCCAMONFINA

Baia Domizia, al confine con il Lazio da cui è divisa dal fiume Garigliano, è un tratto di costa composto da una striscia di pineta ininterrotta che si affaccia su un litorale sabbioso.

baia domizia

Baia Domizia, che appartiene al comune di Sessa Aurunca, negli anni ‘70 divenne una spiaggia per Vip, poi i vip passarono oltre, ma lasciarono una certa notorietà e traffico estivo. E anche qui talvolta si sente l’esigenza di lasciare la pazza folla e salire verso un’aria più fresca ed ossigenata. Allora ci si immette sulla famosa Appia per raggiungere Sessa Aurunca, si visita il teatro romano ed il duomo del 1100, e poi si prosegue verso l’alto, verso Roccamonfina, il vulcano spento con i suoi boschi freschi e riposanti.

roccamonfina

Si prende la SP 14 e dopo 11 km da Sessa Aurunca si arriva al Santuario della madonna dei Lattani, 850 m. Da quelle parti si trovano anche fonti di acqua sorgiva e cantine con prodotti eccezionali.

Info:

Hotel Domizia Palace, via Tamerici 55. tel 0823.749111

Ristorante Parco Svedese, via dei Pini. Tel. 0823.749004

Hotel San Leo, vico San Leo, Sessa Aurunca. Tel. 082.3938970

Ristorante Il Castagneto, Via Sant’Antuono 7, Conca della Campania, (nei pressi di Roccamonfina) te. 0823.921366




RAFFINATA MAISON IL CANNITO, SAPORI DEL CILENTO

La famiglia Gorga è proprietaria della raffinata una maison d’hôtes il Cannito, a pochi chilometri da Paestum e dal mare del Cilento. La struttura, dotata di piscina e immersa in un grande parco è composta da due antichi corpi abitativi in pietra in cui sono ricavate le camere.

il cannito 2

Il Cannito è anche azienda agricola. trenta gli esclusivi posti attorno a tavola, disponibili per gli ospiti su prenotazione, che possono gustare una cucina che porta alla riscoperta di antichi sapori e profumi dell’autentica gastronomia cilentana.

il cannito5

In estate la terrazza panoramica diventa sala da pranzo, da dove si gode una splendida vista su Capri.

Da vedere:

Paestum, sito protetto dall’unesco come Patrimonio dell’umanità, era anticamente importante città della Magna grecia. Immancabile la visita al sito archeologico, ai tre templi greci dorici e all’anfiteatro. Poco distante la bellissima Certosa di Padula (del 1306), anch’essa sito unesco.

Dove:

via cannito – 84047 capaccio

Paestum (sa)

tel. 0828 1962277

www.ilcannito.com




VICINO AOSTA – PISCINA IN CITTA’ ATMOSFERE DAL FASCINO STORICO

A poca distanza da Aosta un bagno nel cuore di Courmayeur? Il Royal & Golf hotel si trova in via Roma, tra le boutique e gli scorci romantici del centro della pittoresca cittadina valdostana. La piscina esterna è un angolo di tranquillità in pieno centro. L’hotel ha duecento anni di storia: tra i suoi ospiti illustri, la regina Margherita e il poeta Giosué Carducci. Mobili d’epoca, tappeti pregiati e arredamento d’antan dialogano con il confort della tecnologia moderna.

aosta2

aosta5

Il suo fiore all’occhiello è il ristorante Royal, gestito dalla chef stellata Maura Gosio: le sue proposte culinarie rendono onore ai prodotti a km zero della Valle d’Aosta, rielaborati con talento e creatività. La salute è anche mangiare bene e con gusto. www.hotelroyalegolf.com

Maura Gosio




LA BAIA DI BONASSOLA, UN INCANTO NASCOSTO

A Bonassola non si passa per caso, ci si deve arrivare apposta. La strada infatti termina proprio su questa baia incantata, la baia di Bonassola, ai bordi delle ben più note e affollate Cinque Terre. Da questa tranquilla cittadina balneare, che nel 1800 poteva vantare una flotta di velieri capaci di attraversare il Mediterraneo e l’Atlantico, parte una bella ciclo-pedonale che, attraverso le gallerie illuminate dell’antica ferrovia, porta a Levanto e a Framura. Dal molo salpano le barche per le escursioni con osservazione delle balene. Alcuni sentieri tra olivi, limoni e piccoli terrazzamenti a volte ancora coltivati la collegano alle frazioni vicine, prima tra tutte Montaretto, “piccolo grande” borgo di duecento abitanti, a 300 metri d’altezza con ampia vista sul mare.

www.prolocobonassola.it

la baia di bonassola

DOVE DORMIRE

Villaggio La Francesca, alcune decine di luminosi bungalow con terrazza sul mare e spiaggia privata. Un’oasi di tranquillità, immersa in una vasta area verde con piscina per adulti e bambini. Ristorante con ottima cucina di pesce a picco sul mare.

www.villaggiolafrancesca.it

villaggio la francesca

DOVE MANGIARE

Lorella, trattoria casalinga, vicinissima alla baia di Bonassola, con numerosi tavoli all’aperto nel piccolo borgo di Montaretto. Propone piatti della cucina ligure, dai pansotti al sugo di noci alle immancabili trofie al pesto. Tra i secondi il coniglio alla ligure.

www.ristorantebarlorella.com

ristorante la loretta




Una mini suite a 120 metri d’altezza

Dormire sospesi in una suite a 120 metri d’altezza è possibile? Ebbene si inseritelo tra le cose da fare almeno una volta nella vita!! Queste capsule che spuntano dalle montagne nella Valle Sacra degli Incas sulle Ande Peruviane sono decisamente un weekend alternativo e va subito detto però che questa esperienza non è per tutti: servono molto coraggio e spirito d’avventura e soprattutto se soffrite di vertigini non fa per voi.

skylodge-2

Partendo da Cuzco, la capitale dell’Impero Inca si giunge alla cittadina di Ollantaytambo in un’ora di macchina. È proprio vicino a Ollantaytambo,che sono state costruite le tre capsule Skylodge. Per raggiungerle, si può scegliere la via dell’arrampicata sulla montagna oppure servirsi di una teleferica.

SKYLODGE0715-peru-6

Una volta all’interno, vi troverete sospesi in una piccola, ecologica suite di 7 metri di lunghezza e 2,5 di larghezza, fatta di policarbonato e alluminio, dotata di pannelli solari che alimentano le lampade interne e di sei grandi vetrate oscurabili per la privacy. A disposizione degli ospiti ci sono quattro letti e un bagno. Il pacchetto per i turisti prevede anche una cena gourmet già pronta da gustarsi con una bottiglia di vino sotto il cielo stellato delle Ande. Costo di una notte sospesi sulle Ande? 320 euro a testa, non molto economico , ma neanche così eccessivo se ci pensate visto l’esclusività della location.




L’ultimo viaggio di Fiorucci

Un’ultimo viaggio di Elio Fiorucci. Vi sveliamo quali erano i weekend preferiti di Fiorucci:

2015-07-21 16.06.51

Guru del design e inventore della rinomata griff che porta il suo nome, lo stilista Elio Fiorucci amato tuttora dai giovani mostra il suo lato estremamente romantico e solitario con grandi lodi alle dune nordafricane e alle isole mediterranee. Pur amando l’Italia. 

di Riccardo Sada

Elio Fiorucci è un maestro e non solo nel saper disegnare capi unici, portando il nostro Paese nel resto del mondo, ma anche un grande oratore. Potrebbe fare l’insegnante, con quella sua passione per i viaggi, per le scoperte, per quei giri attorno al globo. L’Italia ovviamente è una delle nazioni più amate. “L’Italia è fortunata. Se si pensa che si estende dalle Alpi, dal Monte Bianco, dal Cervino sin giù, sino alla Sicilia, la cosa ha dell’incredibile. Si passa da diversi climi, dall’altissima montagna a quelli nordafricani, nell’arco di un migliaio di chilometri. È un paese ben distribuito, che offre paesaggi incredibili e grandi città, molte delle quali sono state anche capitali della Repubblica. Esiste una nazione così nel mondo?”. Nel tempo libero, Fiorucci cerca di viaggiare. “Il momento più bello è quando arrivo in stazione o in aeroporto. Partire è sempre una grande emozione”.

Elio Fiorucci nel deserto (1)

Il viaggio di Fiorucci è leggero come… l’Elio. Lo stilista adora esplorare nuovi territori, è sempre a caccia di stimoli, di idee, di passioni. “Noi della moda siamo così: facciamo una ricerca continua della creatività locale. Una città ad esempio deve tuttavia dimostrare una faccia diversa da quella che l’ha resa nota. Ecco perché consiglio a tutti di andare oltre alle solite arterie metropolitane, sorpassare le consuete attrazioni, e svoltare l’angolo. Per conoscere l’imprevisto”. A lei piacciono parecchio i luoghi in cui ritrovare se stessi, non è così? “In un posto su un’isola ci si può dissociare da tutto e tutti, se si vuole. Io consiglio sempre Ibiza, perché ha un clima temperato e offre dal puro intrattenimento sino al relax nella più assoluta intimità. Ma restando nel Mediterraneo troviamo anche la Grecia e la Turchia, che hanno bellissime spiagge”. Per un weekend lungo quindi cosa suggerisce? “Se si hanno a disposizione 4-5 giorni, direi Ibiza e Formentera, comunque le Canarie in generale. Sennò il Portogallo, spesso sottovalutato. Se il fine settimana è volto alla cultura, alle motivazioni, allora consiglierei Londra, dal mio punto di vista la capitale del mondo, che fa convivere più razze pacificamente. Londra è come l’Antica Roma. Ma in Europa ci sono anche Parigi, con il suo stile unico e con il resto della Francia e la navigazione dei suoi fiumi, e Berlino, vivace ed energica”.

Sembrerebbe un esterofilo, Fiorucci. Invece…“Amo le isole Eolie e quelle toscane come l’Elba e il Giglio. La Sardegna,poi mi sembra un piccolo continente. Percorrendo la Sicilia, da est a ovest, si nota il cambiamento di carattere della popolazione; e poi c’è Taormina, splendida: ci sono stato tante volte”. Ci sono anche tanti altri capoluoghi che rappresentano la cultura? “Ci sono tante città: ai cittadini europei occorre tantissimo tempo per conoscere il nostro infinito patrimonio. Prendiamo Firenze o Venezia, quest’ultima immobile sull’acqua, nella sua meraviglia per secoli, sembra protetta dal cielo. Il pensiero degli abitanti è unico e poi ci sono le ville veneziane. Roma, con gli scavi si scopre sempre di più e ci sono vie in cui puoi camminare su secoli di storia. Infine, Napoli e la sciagura dell’eruzione del Vesuvio, che non ha intaccato la città né Pompei, alla fine comunque conservate in buono stato”. La sua Milano? “Basta guardare il Duomo, che sembra un cesello, per capire la città: è un monumento ardito da togliere il fiato. Insomma, la più bella cattedrale esistente”. Torniamo in terra straniera?

“New York è unica. La Meta, scritto in maiuscolo: teatri, club, ludoteche: ogni passione nella grande mela ha il suo mondo. Poi San Francisco Vancouver. Bangkok ha uno sviluppo e un’educazione commoventi. E Shangai: sono andato l’anno scorso per l’Expo e sono rimasto colpito dallo skyline, che può far invidia alle metropoli statunitensi. Tokyo, inoltre, con le sue piccole case vicine ai grattacieli. Puoi camminare ore e ore tra la gente. Se riesci ad intrufolarti nelle viettine, riesci a scoprire il Giappone di un tempo”. Un suo grande amore sono le dune di sabbia, è vero? “Ho degli splendidi ricordi in merito al deserto africano, una visita del quale vale una vita: non c’è niente di più bello che arrivare in un’oasi e vivere una situazione da sogno. Le pastorelle che prendono l’acqua dai pozzi è un’immagine magnifica. Ma di colline di sabbia splendide ne ho viste anche nel nordest del Brasile, a Jericoacoara, su e giù a bordo di una Dune Buggy”.

Dune Buggy a Jericoacoara

Quando viaggia di cosa non può fare a meno?

“Mi basta una piccola valigia e un abbigliamento versatile. Al massimo mi porto un costume se la località è marina o un impermeabile se montana”.

Che auto possiede?

“Non sono proprietario di vetture. Avevo una Porsche ma circa cinque anni fa ho smesso di guidare. Oggi al massimo condivido quelle degli amici se sono in vacanza. Mi piacciono i fuoristrada, sì: in Brasile ne ho noleggiato uno per scoprire dei paesini che con fatica sarei riuscito a raggiungere con altri mezzi. Le auto ti permettono effettivamente di approfondire l’esplorazione”.

Come pianifica un weekend?

“Mi faccio dare una mano dalle ragazze dell’ufficio”.

Ha mai pensato di disegnare dei capi per dei viaggiatori?

“È una specializzazione, questa, e i militari sono i più bravi a realizzare forniture tecniche. Bisogna avere passione quando si producono certe creazioni. Un capo ti fa compagnia e alla fine ti ci affezioni, è un po’ come la coperta di Linus”.

Chi era Elio Fiorucci

Nato a Milano nel 1935, Elio Fiorucci è il visionario della moda in Italia. A 17 anni inizia a lavorare nel negozio di scarpe dei genitori, nel centro di Milano, e nel ‘67 apre il mitico negozio di Galleria Passarella, in San Babila. Nel ‘74 apre un secondo store Fiorucci a Milano, in Via Torino; nel ‘75 tocca a Londra e nel ‘76 New York. Andy Warhol sceglie la vetrina di questo negozio per il lancio del suo rivoluzionario giornale Interview. Nel ‘78 è il primo marchio a firmare una linea di occhiali. Nel’81 nasce la collezione di t-shirt e felpe illustrate con immagini di Walt Disney.

Curiosità

Nel’84 prende il via la pubblicazione della serie di figurine Panini che pubblicano tutte le immagini grafiche del lavoro di 30 anni di attività. Una collezione che vende oltre 25 milioni di bustine in un anno. Nel 2007 alla Triennale di Milano si è tenuta la mostra “Anni settanta, il decennio lungo del secolo breve” a cui è stato dedicato un ampio spazio a Elio Fiorucci: “Fiorucciland”.

Siti Internet

www.lovetherapy.itwww.eliofiorucci.it
www.jericoacoara.comwww.desertfoxtravel.com




GIBELLINA (TP), LA COLLINA DELL’ARTE

Gibellina fu completamente distrutta dal terremoto del 1968 che colpì la valle del Belice. Per la sua ricostruzione, l’ex sindaco della città, Ludovico Corrao, ebbe l’idea di chiedere a diversi artisti di fama mondiale, di contribuire con le loro opere a “riumanizzare” il piccolo paese, conferendogli un’immagine innovativa. All’appello del sindaco risposero, oltre ai grandi Pietro Consagra e Alberto Burri, Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, MimmoPaladino, Franco Angeli e Leonardo Sciascia.

Gibellina divenne subito un immenso laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica, e ora l’arte si fonde con il paesaggio in un meraviglioso colpo d’occhio. Di grande interesse, anche il Museo delle Trame Mediterranee, ospitato dalla Fondazione Orestiadi, che cerca di creare un dialogo tra le culture mediterranee e il resto del mondo.
www.fondazioneorestiadi.it
gibellina 2

DOVE DORMIRE E MANGARE

La Foresteria Planeta Estate A soli 20 chilometri da Gibellina, un wine resort con cinque secoli di passione e tradizione agricola alle spalle. Immerso nei vigneti di Menfi offre una bellissima piscina dove rilassarsi immersi nella natura. Un’oasi di pace che si coniuga a una una cucina siciliana contemporanea dalle radici ben salde nel territorio, giocata tra un racconto attento della tradizione e una spinta ad esplorare e innovare.
www.planetaestate.it

foresteria planeta estate




UN PARADISO NATURALE TRA TERRA E MARE

PORTO SELVAGGIO (LECCE)

PERCHE’ ANDARCI: Nel comune di Nardò, il Parco Naturale di Porto Selvaggio, di 1.122 ettari, offre uno spettacolo unico tra il profumo di resina e il canto delle cicale, la pineta di 300 ettari e la vegetazione della macchia mediterranea. Istituito area naturale protetta della Regione Puglia dal 2006, inserito nel 2007 dal FAI (Fondo Ambientale Italiano) nell’elenco dei “100 luoghi da salvare”, il Parco si affaccia sulla costa a metà tra Porto Cesareo e Gallipoli. Considerato uno dei litorali più puliti d’Italia, merita più volte le 5 vele per le acque cristalline.


DA VEDERE: Tre i siti di interesse, su una costa di sette chilometri: la Palude del Capitano, Torre Inserraglio e La Baia di Uluzzo, oltre a cavità e grotte carsiche come Grotta di Torre dell’Alto, Grotta Capelvenere, Grotta del Cavallo e Grotta di Uluzzo. Le particolari specie di flora e fauna marina sono ideali per le gite subacquee, mentre a pochi metri dal litorale si notano costruzioni simili a trulli in pietra scura, detti “furnieddhi”, nati come deposito per gli attrezzi agricoli.


DOVE DORMIRE: Villa Scinata Guest House a Santa Caterina (Nardò) è un’antica dimora degli inizi del secolo scorso con un parco di 5 ettari. Per maggiori informazioni visita  scinata.com
Per chi ama la movida di Gallipoli, a 300 metri dal centro storico, l’Hotel 33 Baroni**** è un palazzo ristrutturato recentemente e dotato di tutti i comfort e i servizi Hotel 33 Baroni


DOVE MANGIARE: A Santa Maria al Bagno il Ristorante Corallo offre portate di pesce fresco locale, specialità di crudo, cotto e pizze (per maggiori informazioni, clicca qui) Rustico ed elegante l’ambiente di Hostaria Corte Santa Lucia, ubicata in un’antica e tradizionale casa di corte di Nardò, dove è possibile sperimentare una cucina tradizionale rivisitata (per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale)
per maggiori informazioni su Nardò, visita il sito ufficiale




DAL 2 LUGLIO AL 28 AGOSTO I SUONI DELLE DOLOMITI

20″I Suoni delle Dolomiti” trentine incanteranno la nostra estate con appuntamenti imperdibili dal 2 luglio al 28 agosto.

Incomparabile spettacolo della natura, celebrate anche dall’Unesco, le Dolomiti del Trentino sono ancora più suggestive in estate quando tra rifugi, cime e vallate raggiungibili a piedi risuonano “le note del mondo che omaggiano la natura”, con l’annuale evento de “I Suoni delle Dolomiti”.

L’edizione 2015 de “I suoni delle Dolomiti” si aprirà con un trekking musicale in programma dal 2 al 4 luglio in Val di Fassa, lungo quelle che furono le linee del fronte della Grande Guerra, con concerto finale al Rifugio Contrin, di cui sarà principale protagonista il violoncellista Mario Brunello. Tra gli altri protagonisti il trombettista americano Dave Douglas, Paolo Fresu, Nicola Piovani e il maliano Toumani Diabaté, virtuoso e poeta di uno degli strumenti simbolo della musica africana: la kora.

www.isuonidelledolomiti.it

Suoni delle Dolomiti 2007

DOVE DORMIRE

Rifugi Alpini, dimentichiamo almeno per qualche giorno gli alberghi e alloggiamo nei rifugi alpini, per cogliere in pieno il fascino della montagna. Non si dorme più solo in spartane camerate, la gran parte è dotata di comode camerette, anche con servizi privati.

www.trentinorifugi.com

rifugio alpino

DOVE MANGIARE

Osteria Tipica Trentina, oltre settanta trattorie e ristoranti in tutta la provincia di Trento che garantiscono piatti della cucina tradizionale a base di prodotti di origine rigorosamente trentina, accompagnati da vini locali. Ambiente familiare e tanta cordialità.

www.visittrentino.it

osterie trentino




IL DIRETTORE DELL’APT BRUNO FELICETTI CI PARLA DELLA VAL DI FIEMME

Bruno Felicetti, Direttore dell’APT della “riciclona” Val di Fiemme ci parla della sua Valle:

Direttore, quali sono i vostri primati?

Per ora ci tengo a ricordare che nel 2014 abbiamo “misurato” 600.000 presenze, mentre i residenti sono stati 100.000. Oltre a residences, hotels, ecc., 20.000 posti letto sono costituiti dalle seconde case private. Gli ospiti in estate sono prettamente italiani, per l’80%, ma è anche forte la presenza di turisti di lingua tedesca, mentre in inverno si aggiungono polacchi, belgi e di altre nazionalità. Sono ospiti affezionati, che tornano, sia in agritur che in B&B, in appartamento o in hotel.

Ma forse questo vale un po’ per tutte le vallate, quali sono i plus che offrite voi , in particolare alle famiglie?

Dal 2014 abbiamo proposto la “Fiemme card “ di soggiorno che supera il concetto di tassa di soggiorno, non gradita dal turista e che lascia dubbiosi sui benefici riversati sul territorio. La Fiemme card è un passe-partout per vivere emozioni che non vanno a gravare sul portafoglio delle famiglie: gli adulti pagano due euro al giorno, i ragazzi uno, ma hanno un ritorno eccezionale di opportunità: ingresso gratuito ai Castelli e ai Musei del trentino, mobilità gratuita in Trentino, partecipazione a più di 100 attività emozionali, gratuità per l’uso degli impianti in Val di Fiemme, sconti nel caso si vogliano prenotare delle guide alpine. La card dura da giugno a settembre ed è già stata prenotata da 6.000 persone.

fiemme card 2

Tutti riceviamo card, anche gratuite, ma la vo-stra funziona davvero: come lo spiega?

E’ una card che va a beneficio della famiglia e del territorio, che viene conosciuto in tutte le sue sfaccettature: genitori, nonni e nipoti stanno insieme, vivono insieme molte esperienze: la-boratori ed escursioni che si trasformano in emozioni e ricordi. La montagna è un tramite, un mezzo trans- generazionale, per conoscere se stessi. La card permette di non annoiarsi, di fare attività 7 giorni su 7, immersi sulla natura.

Come percepiscono la card gli operatori e gli abitanti di Val di Fiemme ?

Val di Fiemme è un territorio non solo prettamente turistico, qui c’è storia, cultura di una popolazione che vive la valle 360 giorni all’anno. Anche nei periodi non di punta, la valle è viva. L’antica Magnifica Comunità Montana di Fiemme per 900 anni ha amministrato e amministra ancora oggi i nostri preziosi boschi. Grazie alla filiera bosco/legno, è stato vissuto meno drammaticamente che altrove il fenomeno delle crisi, tutti hanno trovato un ruolo e un piccolo reddito, il boscaiolo come il contadino, tutti hanno faticato, ma la solidarietà della Magnifica Comunità ha assorbito molti problemi. Per contrastare il freddo, ad esempio, il diritto di legnatico era dato a tutti.

E’ rimasto qualcosa di questa coscienza solidale?

Certo, Fiemme si distingue per la quantità e qualità di associazioni di volontariato, si stima ci sia un’Associazione ogni 30 abitanti. I diritti che venivano concessi, infatti, hanno istillato il senso del dovere, il rispetto per la natura e Fiemme si distingue per la visione di ecosostenibilità del territorio. La prossima card punterà sull’invito a lasciare l’auto a casa, o quantomeno a lasciarla in parcheggio per godersi la vacanza a piedi, in bicicletta, con gli impianti della Valle. Per tutta l’estate, si potranno noleggiare le biciclette con la pedalata assistita. Ogni paese ha poi una sua fonte di produzione di energia rinnovabile.

fiemme card

Ritorniamo ai primati della Valle, vuole ricordarne ancora qualcuno?

Fiemme è stata eletta Valle “riciclona”, avendo imparato a fare una raccolta differenziata e a riciclare, e il bello è che spesso sono i bambini a insegnare agli adulti! Ci sono 60 milioni di alberi, 3.500 per ogni residente, 200 per ogni turista. Qui si respira veramente, visto che è stato calcolato che l’ossigeno necessario per vivere è fornito da 20 alberi. E’ la Valle che produce l’Abete rosso, un legno non solo quasi eterno (che é servito per palificare le fondamenta e i palazzi di Venezia), ma anche pregiato, con una capacità incredibile di risonanza, tanto che è stato sempre scelto da liutai come il famoso Stradivari.

bruno felicetti

Cosa desidera segnalare come fiore all’occhiello per l’estate 2015?

Il Club di prodotto “Tradizione e gusto”, un circuito al quale accedono solo piccoli produttori e artigiani a km zero: chi fa speck, chi carne salata, chi formaggi di capra, chi grappe di nicchia, chi birre artigianali, chi miele, chi marmellate, chi piccoli frutti, chi cuscini con trucioli di cirmolo, l’essenza del quale concilia il sonno…Per conoscere tutto il circuito, realizzato in tre lingue con il Liceo Rosa Bianca di Predazzo, basta cercare sul web l’app Visitfiemme.moby-stradaformaggi.it.

Luciana Sidari




BONASSOLA ( LA SPEZIA)

LA BAIA INCANTATA.

bonassola

A Bonassola non si passa per caso, ci si deve arrivare apposta. La strada infatti termina proprio su questa baia incantata, ai bordi delle ben più note e affollate Cinque Terre. Da questa tranquilla cittadina balneare, che nel 1800 poteva vantare una flotta di velieri capaci di attraversare il Mediterraneo e l’Atlantico, parte una bella ciclo-pedonale che, attraverso le gallerie illuminate dell’antica ferrovia, porta a Levanto e a Framura.

bonassola

Dal molo salpano le barche per le escursioni con osservazione delle balene. Alcuni sentieri tra olivi, limoni e piccoli terrazzamenti a volte ancora coltivati la collegano alle frazioni vicine, prima tra tutte Montaretto, “piccolo grande” borgo di duecento abitanti, a 300 metri d’altezza con ampia vista sul mare. www.prolocobonassola.it

DOVE DORMIRE
VillaggioLaFrancesca, alcunedecinediluminosibun- galow con terrazza sul mare e spiaggia privata. Un’oasi di tranquillità, immersa in una vasta area verde con pi- scina per adulti e bambini. Ristorante con ottima cucina di pesce a picco sul mare. www.villaggilafrancesca.it

bonassola

DOVE MANGIARE
Lorella, trattoria casalinga, con numerosi tavoli all’aperto nel piccolo borgo di Montaretto. Propone piatti della cucina ligure, dai pansotti al sugo di noci alle immancabili trofie al pesto. Tra i secondi il coni- glio alla ligure. www.ristorantebarlorella.com




Una Roma eco-chic, grazie a Hotel de Russie e Mercedes Benz

Da luglio a ottobre, l’Hotel de Russie in collaborazione con Mercedes-Benz Roma offre ai propri ospiti la possibilità di scoprire le meraviglie di Roma in modo divertente ed eco-chic in sella alle stilose Smart ebike, biciclette elettriche a pedalata assistita che coniugano il comfort di una due ruote a motore e la maneggevolezza di una bicicletta.

MERCEDES E HOTEL DE RUSSIE: SMART EBIKE PER GIRARE ROMA

Partendo dall’elegante Via del Babuino e passando per i sette colli di Roma, gli ospiti potranno seguire gli itinerari suggeriti dal team del Concierge dell’Hotel de Russie, immergendosi nella magica atmosfera della città eterna ed esplorando le vibranti vie del centro. Ristoranti, boutique, attrazioni imperdibili, musei e parchi romani, tra cui la famosa Villa Borghese, sono inclusi nei percorsi selezionati.

Per tutta la durata della partnership, quattro smart ebike – dalla tecnologia avanzata e dal design staordinario – saranno esposte nella Piazzetta Valadier dell’Hotel de Russie e a disposizione della clientela nazionale ed internazionale.

Disponibili in due varianti di colori, bianco “crystal white” con dettagli in verde acceso e grigio opaco “dark grey matt” con dettagli in arancione, le ebike dispongono di un motore elettrico che interviene a sostegno della forza muscolare, consentendo ai ciclisti di avanzare senza sforzo. Componenti sofisticati assicurano dinamismo, sicurezza e una piacevole passaggiata.

Gli ospiti chpiù sportivi, potranno ovviamente utilizzare le smart ebike anche in modalità «bicicletta» senza l’assistenza del motore e abbinare l’allenamento fisico con itinerari personalizzati creati ad hoc e capitanati dal personal trainer dell’hotel Danilo Palmucci. Un’esperienza unica per ammirare gli angoli più nascosti di Roma insieme al Campione Mondiale di Triathlon Age Group.

Le ultime novità in tema di urban technology del Gruppo Daimler saranno inoltre a disposizione degli interessati presso l’Urban Mobility Store di Via Cola di Rienzo 19 a Roma.

 




BOLOGNA INVESTE E VINCE, UN ESEMPIO PER CONQUISTARE I TURISTI

Bologna investe sul turismo con il progetto Bologna City Branding, avviato alla fine del 2012 e nato con l’intento di ridefinire i tratti identitari del brand Bologna in chiave metropolitana, per avviare efficaci scelte di riposizionamento nazionale e internazionale della città e opportune strategie di comunicazione e promozione sia all’interno della città sia all’esterno. Uno degli artefici di questo rilancio vincente è Celso De Scrilli, presidente di Bologna Welcome.

bologna welcome

I risultati della ricerca hanno fornito sufficienti dati per ridefinire il posizionamento del brand Bologna investe sul turismo come una “real city”, aperta e creativa, in cui il visitatore non si sente trattato da turista, ma posto nella condizione di vivere esperienze ed emozioni autentiche, ciascuno secondo le proprie ispirazioni.

Questo posizionamento ha guidato il brief del Concorso Internazionale di idee per il logo di Bologna: un logo che non inducesse una lettura rigida e statica della città, ma, come avviene nelle città europee più stimolanti, accentuasse il senso di dinamismo e di pluralità di interpretazioni.

Tra le 519 proposte provenienti da 17 nazioni è stata selezionata dalla giuria internazionale di esperti quella presentata da Matteo Bartoli e Michele Pastore che presenta, per la prima volta al mondo, un logo generativo di vari significati.

Il progetto vincente è infatti nato con l’obiettivo di tradurre visivamente le infinite sfaccettature e le percezioni della città – che costituiscono il che cosa è Bologna – costruendo un sistema di scrittura che sostituisce ai grafemi dell’alfabeto dei segni astratti caratterizzanti.

logo bologna

È stato così disegnato un alfabeto di segni geometrici, riconducibili alla memoria storica di Bologna: le forme, infatti, riprendono liberamente alcuni archetipi figurativi di Bologna in quanto città italiana, come, ad esempio, la cinta muraria, il mattone mosaico e la croce del gonfalone araldico cittadino.

Bologna investe sui viaggiatori ed è lampante la sua vittoria: costante è stata la crescita turistica di Bologna, che ha fatto registrare nel periodo 2009-2014 un aumento medio delle presenze del 5%, a fronte di una media nazionale del 2,5%. Solo nel 2014 la città ha visto un incremento di turisti italiani del 4,3% e del 5,2% di turisti stranieri. Questi ultimi, che nell’arco degli ultimi 8 anni sono aumentati del 50%, rappresentano attualmente il 50% di coloro che soggiornano nel capoluogo.

bologna investe

Accanto alla tradizionale vocazione per il turismo business, legato alla Fiera di Bologna e al comparto congressuale, gli ultimi anni hanno visto un forte sviluppo del turismo leisure: in particolare la presenza dei turisti stranieri nei mesi tra giugno e settembre è cresciuta del 90% negli ultimi 5 anni.