L’ultimo viaggio di Fiorucci

Un’ultimo viaggio di Elio Fiorucci. Vi sveliamo quali erano i weekend preferiti di Fiorucci:

2015-07-21 16.06.51

Guru del design e inventore della rinomata griff che porta il suo nome, lo stilista Elio Fiorucci amato tuttora dai giovani mostra il suo lato estremamente romantico e solitario con grandi lodi alle dune nordafricane e alle isole mediterranee. Pur amando l’Italia. 

di Riccardo Sada

Elio Fiorucci è un maestro e non solo nel saper disegnare capi unici, portando il nostro Paese nel resto del mondo, ma anche un grande oratore. Potrebbe fare l’insegnante, con quella sua passione per i viaggi, per le scoperte, per quei giri attorno al globo. L’Italia ovviamente è una delle nazioni più amate. “L’Italia è fortunata. Se si pensa che si estende dalle Alpi, dal Monte Bianco, dal Cervino sin giù, sino alla Sicilia, la cosa ha dell’incredibile. Si passa da diversi climi, dall’altissima montagna a quelli nordafricani, nell’arco di un migliaio di chilometri. È un paese ben distribuito, che offre paesaggi incredibili e grandi città, molte delle quali sono state anche capitali della Repubblica. Esiste una nazione così nel mondo?”. Nel tempo libero, Fiorucci cerca di viaggiare. “Il momento più bello è quando arrivo in stazione o in aeroporto. Partire è sempre una grande emozione”.

Elio Fiorucci nel deserto (1)

Il viaggio di Fiorucci è leggero come… l’Elio. Lo stilista adora esplorare nuovi territori, è sempre a caccia di stimoli, di idee, di passioni. “Noi della moda siamo così: facciamo una ricerca continua della creatività locale. Una città ad esempio deve tuttavia dimostrare una faccia diversa da quella che l’ha resa nota. Ecco perché consiglio a tutti di andare oltre alle solite arterie metropolitane, sorpassare le consuete attrazioni, e svoltare l’angolo. Per conoscere l’imprevisto”. A lei piacciono parecchio i luoghi in cui ritrovare se stessi, non è così? “In un posto su un’isola ci si può dissociare da tutto e tutti, se si vuole. Io consiglio sempre Ibiza, perché ha un clima temperato e offre dal puro intrattenimento sino al relax nella più assoluta intimità. Ma restando nel Mediterraneo troviamo anche la Grecia e la Turchia, che hanno bellissime spiagge”. Per un weekend lungo quindi cosa suggerisce? “Se si hanno a disposizione 4-5 giorni, direi Ibiza e Formentera, comunque le Canarie in generale. Sennò il Portogallo, spesso sottovalutato. Se il fine settimana è volto alla cultura, alle motivazioni, allora consiglierei Londra, dal mio punto di vista la capitale del mondo, che fa convivere più razze pacificamente. Londra è come l’Antica Roma. Ma in Europa ci sono anche Parigi, con il suo stile unico e con il resto della Francia e la navigazione dei suoi fiumi, e Berlino, vivace ed energica”.

Sembrerebbe un esterofilo, Fiorucci. Invece…“Amo le isole Eolie e quelle toscane come l’Elba e il Giglio. La Sardegna,poi mi sembra un piccolo continente. Percorrendo la Sicilia, da est a ovest, si nota il cambiamento di carattere della popolazione; e poi c’è Taormina, splendida: ci sono stato tante volte”. Ci sono anche tanti altri capoluoghi che rappresentano la cultura? “Ci sono tante città: ai cittadini europei occorre tantissimo tempo per conoscere il nostro infinito patrimonio. Prendiamo Firenze o Venezia, quest’ultima immobile sull’acqua, nella sua meraviglia per secoli, sembra protetta dal cielo. Il pensiero degli abitanti è unico e poi ci sono le ville veneziane. Roma, con gli scavi si scopre sempre di più e ci sono vie in cui puoi camminare su secoli di storia. Infine, Napoli e la sciagura dell’eruzione del Vesuvio, che non ha intaccato la città né Pompei, alla fine comunque conservate in buono stato”. La sua Milano? “Basta guardare il Duomo, che sembra un cesello, per capire la città: è un monumento ardito da togliere il fiato. Insomma, la più bella cattedrale esistente”. Torniamo in terra straniera?

“New York è unica. La Meta, scritto in maiuscolo: teatri, club, ludoteche: ogni passione nella grande mela ha il suo mondo. Poi San Francisco Vancouver. Bangkok ha uno sviluppo e un’educazione commoventi. E Shangai: sono andato l’anno scorso per l’Expo e sono rimasto colpito dallo skyline, che può far invidia alle metropoli statunitensi. Tokyo, inoltre, con le sue piccole case vicine ai grattacieli. Puoi camminare ore e ore tra la gente. Se riesci ad intrufolarti nelle viettine, riesci a scoprire il Giappone di un tempo”. Un suo grande amore sono le dune di sabbia, è vero? “Ho degli splendidi ricordi in merito al deserto africano, una visita del quale vale una vita: non c’è niente di più bello che arrivare in un’oasi e vivere una situazione da sogno. Le pastorelle che prendono l’acqua dai pozzi è un’immagine magnifica. Ma di colline di sabbia splendide ne ho viste anche nel nordest del Brasile, a Jericoacoara, su e giù a bordo di una Dune Buggy”.

Dune Buggy a Jericoacoara

Quando viaggia di cosa non può fare a meno?

“Mi basta una piccola valigia e un abbigliamento versatile. Al massimo mi porto un costume se la località è marina o un impermeabile se montana”.

Che auto possiede?

“Non sono proprietario di vetture. Avevo una Porsche ma circa cinque anni fa ho smesso di guidare. Oggi al massimo condivido quelle degli amici se sono in vacanza. Mi piacciono i fuoristrada, sì: in Brasile ne ho noleggiato uno per scoprire dei paesini che con fatica sarei riuscito a raggiungere con altri mezzi. Le auto ti permettono effettivamente di approfondire l’esplorazione”.

Come pianifica un weekend?

“Mi faccio dare una mano dalle ragazze dell’ufficio”.

Ha mai pensato di disegnare dei capi per dei viaggiatori?

“È una specializzazione, questa, e i militari sono i più bravi a realizzare forniture tecniche. Bisogna avere passione quando si producono certe creazioni. Un capo ti fa compagnia e alla fine ti ci affezioni, è un po’ come la coperta di Linus”.

Chi era Elio Fiorucci

Nato a Milano nel 1935, Elio Fiorucci è il visionario della moda in Italia. A 17 anni inizia a lavorare nel negozio di scarpe dei genitori, nel centro di Milano, e nel ‘67 apre il mitico negozio di Galleria Passarella, in San Babila. Nel ‘74 apre un secondo store Fiorucci a Milano, in Via Torino; nel ‘75 tocca a Londra e nel ‘76 New York. Andy Warhol sceglie la vetrina di questo negozio per il lancio del suo rivoluzionario giornale Interview. Nel ‘78 è il primo marchio a firmare una linea di occhiali. Nel’81 nasce la collezione di t-shirt e felpe illustrate con immagini di Walt Disney.

Curiosità

Nel’84 prende il via la pubblicazione della serie di figurine Panini che pubblicano tutte le immagini grafiche del lavoro di 30 anni di attività. Una collezione che vende oltre 25 milioni di bustine in un anno. Nel 2007 alla Triennale di Milano si è tenuta la mostra “Anni settanta, il decennio lungo del secolo breve” a cui è stato dedicato un ampio spazio a Elio Fiorucci: “Fiorucciland”.

Siti Internet

www.lovetherapy.itwww.eliofiorucci.it
www.jericoacoara.comwww.desertfoxtravel.com




GIBELLINA (TP), LA COLLINA DELL’ARTE

Gibellina fu completamente distrutta dal terremoto del 1968 che colpì la valle del Belice. Per la sua ricostruzione, l’ex sindaco della città, Ludovico Corrao, ebbe l’idea di chiedere a diversi artisti di fama mondiale, di contribuire con le loro opere a “riumanizzare” il piccolo paese, conferendogli un’immagine innovativa. All’appello del sindaco risposero, oltre ai grandi Pietro Consagra e Alberto Burri, Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, MimmoPaladino, Franco Angeli e Leonardo Sciascia.

Gibellina divenne subito un immenso laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica, e ora l’arte si fonde con il paesaggio in un meraviglioso colpo d’occhio. Di grande interesse, anche il Museo delle Trame Mediterranee, ospitato dalla Fondazione Orestiadi, che cerca di creare un dialogo tra le culture mediterranee e il resto del mondo.
www.fondazioneorestiadi.it
gibellina 2

DOVE DORMIRE E MANGARE

La Foresteria Planeta Estate A soli 20 chilometri da Gibellina, un wine resort con cinque secoli di passione e tradizione agricola alle spalle. Immerso nei vigneti di Menfi offre una bellissima piscina dove rilassarsi immersi nella natura. Un’oasi di pace che si coniuga a una una cucina siciliana contemporanea dalle radici ben salde nel territorio, giocata tra un racconto attento della tradizione e una spinta ad esplorare e innovare.
www.planetaestate.it

foresteria planeta estate




UN PARADISO NATURALE TRA TERRA E MARE

PORTO SELVAGGIO (LECCE)

PERCHE’ ANDARCI: Nel comune di Nardò, il Parco Naturale di Porto Selvaggio, di 1.122 ettari, offre uno spettacolo unico tra il profumo di resina e il canto delle cicale, la pineta di 300 ettari e la vegetazione della macchia mediterranea. Istituito area naturale protetta della Regione Puglia dal 2006, inserito nel 2007 dal FAI (Fondo Ambientale Italiano) nell’elenco dei “100 luoghi da salvare”, il Parco si affaccia sulla costa a metà tra Porto Cesareo e Gallipoli. Considerato uno dei litorali più puliti d’Italia, merita più volte le 5 vele per le acque cristalline.


DA VEDERE: Tre i siti di interesse, su una costa di sette chilometri: la Palude del Capitano, Torre Inserraglio e La Baia di Uluzzo, oltre a cavità e grotte carsiche come Grotta di Torre dell’Alto, Grotta Capelvenere, Grotta del Cavallo e Grotta di Uluzzo. Le particolari specie di flora e fauna marina sono ideali per le gite subacquee, mentre a pochi metri dal litorale si notano costruzioni simili a trulli in pietra scura, detti “furnieddhi”, nati come deposito per gli attrezzi agricoli.


DOVE DORMIRE: Villa Scinata Guest House a Santa Caterina (Nardò) è un’antica dimora degli inizi del secolo scorso con un parco di 5 ettari. Per maggiori informazioni visita  scinata.com
Per chi ama la movida di Gallipoli, a 300 metri dal centro storico, l’Hotel 33 Baroni**** è un palazzo ristrutturato recentemente e dotato di tutti i comfort e i servizi Hotel 33 Baroni


DOVE MANGIARE: A Santa Maria al Bagno il Ristorante Corallo offre portate di pesce fresco locale, specialità di crudo, cotto e pizze (per maggiori informazioni, clicca qui) Rustico ed elegante l’ambiente di Hostaria Corte Santa Lucia, ubicata in un’antica e tradizionale casa di corte di Nardò, dove è possibile sperimentare una cucina tradizionale rivisitata (per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale)
per maggiori informazioni su Nardò, visita il sito ufficiale




DAL 2 LUGLIO AL 28 AGOSTO I SUONI DELLE DOLOMITI

20″I Suoni delle Dolomiti” trentine incanteranno la nostra estate con appuntamenti imperdibili dal 2 luglio al 28 agosto.

Incomparabile spettacolo della natura, celebrate anche dall’Unesco, le Dolomiti del Trentino sono ancora più suggestive in estate quando tra rifugi, cime e vallate raggiungibili a piedi risuonano “le note del mondo che omaggiano la natura”, con l’annuale evento de “I Suoni delle Dolomiti”.

L’edizione 2015 de “I suoni delle Dolomiti” si aprirà con un trekking musicale in programma dal 2 al 4 luglio in Val di Fassa, lungo quelle che furono le linee del fronte della Grande Guerra, con concerto finale al Rifugio Contrin, di cui sarà principale protagonista il violoncellista Mario Brunello. Tra gli altri protagonisti il trombettista americano Dave Douglas, Paolo Fresu, Nicola Piovani e il maliano Toumani Diabaté, virtuoso e poeta di uno degli strumenti simbolo della musica africana: la kora.

www.isuonidelledolomiti.it

Suoni delle Dolomiti 2007

DOVE DORMIRE

Rifugi Alpini, dimentichiamo almeno per qualche giorno gli alberghi e alloggiamo nei rifugi alpini, per cogliere in pieno il fascino della montagna. Non si dorme più solo in spartane camerate, la gran parte è dotata di comode camerette, anche con servizi privati.

www.trentinorifugi.com

rifugio alpino

DOVE MANGIARE

Osteria Tipica Trentina, oltre settanta trattorie e ristoranti in tutta la provincia di Trento che garantiscono piatti della cucina tradizionale a base di prodotti di origine rigorosamente trentina, accompagnati da vini locali. Ambiente familiare e tanta cordialità.

www.visittrentino.it

osterie trentino




IL DIRETTORE DELL’APT BRUNO FELICETTI CI PARLA DELLA VAL DI FIEMME

Bruno Felicetti, Direttore dell’APT della “riciclona” Val di Fiemme ci parla della sua Valle:

Direttore, quali sono i vostri primati?

Per ora ci tengo a ricordare che nel 2014 abbiamo “misurato” 600.000 presenze, mentre i residenti sono stati 100.000. Oltre a residences, hotels, ecc., 20.000 posti letto sono costituiti dalle seconde case private. Gli ospiti in estate sono prettamente italiani, per l’80%, ma è anche forte la presenza di turisti di lingua tedesca, mentre in inverno si aggiungono polacchi, belgi e di altre nazionalità. Sono ospiti affezionati, che tornano, sia in agritur che in B&B, in appartamento o in hotel.

Ma forse questo vale un po’ per tutte le vallate, quali sono i plus che offrite voi , in particolare alle famiglie?

Dal 2014 abbiamo proposto la “Fiemme card “ di soggiorno che supera il concetto di tassa di soggiorno, non gradita dal turista e che lascia dubbiosi sui benefici riversati sul territorio. La Fiemme card è un passe-partout per vivere emozioni che non vanno a gravare sul portafoglio delle famiglie: gli adulti pagano due euro al giorno, i ragazzi uno, ma hanno un ritorno eccezionale di opportunità: ingresso gratuito ai Castelli e ai Musei del trentino, mobilità gratuita in Trentino, partecipazione a più di 100 attività emozionali, gratuità per l’uso degli impianti in Val di Fiemme, sconti nel caso si vogliano prenotare delle guide alpine. La card dura da giugno a settembre ed è già stata prenotata da 6.000 persone.

fiemme card 2

Tutti riceviamo card, anche gratuite, ma la vo-stra funziona davvero: come lo spiega?

E’ una card che va a beneficio della famiglia e del territorio, che viene conosciuto in tutte le sue sfaccettature: genitori, nonni e nipoti stanno insieme, vivono insieme molte esperienze: la-boratori ed escursioni che si trasformano in emozioni e ricordi. La montagna è un tramite, un mezzo trans- generazionale, per conoscere se stessi. La card permette di non annoiarsi, di fare attività 7 giorni su 7, immersi sulla natura.

Come percepiscono la card gli operatori e gli abitanti di Val di Fiemme ?

Val di Fiemme è un territorio non solo prettamente turistico, qui c’è storia, cultura di una popolazione che vive la valle 360 giorni all’anno. Anche nei periodi non di punta, la valle è viva. L’antica Magnifica Comunità Montana di Fiemme per 900 anni ha amministrato e amministra ancora oggi i nostri preziosi boschi. Grazie alla filiera bosco/legno, è stato vissuto meno drammaticamente che altrove il fenomeno delle crisi, tutti hanno trovato un ruolo e un piccolo reddito, il boscaiolo come il contadino, tutti hanno faticato, ma la solidarietà della Magnifica Comunità ha assorbito molti problemi. Per contrastare il freddo, ad esempio, il diritto di legnatico era dato a tutti.

E’ rimasto qualcosa di questa coscienza solidale?

Certo, Fiemme si distingue per la quantità e qualità di associazioni di volontariato, si stima ci sia un’Associazione ogni 30 abitanti. I diritti che venivano concessi, infatti, hanno istillato il senso del dovere, il rispetto per la natura e Fiemme si distingue per la visione di ecosostenibilità del territorio. La prossima card punterà sull’invito a lasciare l’auto a casa, o quantomeno a lasciarla in parcheggio per godersi la vacanza a piedi, in bicicletta, con gli impianti della Valle. Per tutta l’estate, si potranno noleggiare le biciclette con la pedalata assistita. Ogni paese ha poi una sua fonte di produzione di energia rinnovabile.

fiemme card

Ritorniamo ai primati della Valle, vuole ricordarne ancora qualcuno?

Fiemme è stata eletta Valle “riciclona”, avendo imparato a fare una raccolta differenziata e a riciclare, e il bello è che spesso sono i bambini a insegnare agli adulti! Ci sono 60 milioni di alberi, 3.500 per ogni residente, 200 per ogni turista. Qui si respira veramente, visto che è stato calcolato che l’ossigeno necessario per vivere è fornito da 20 alberi. E’ la Valle che produce l’Abete rosso, un legno non solo quasi eterno (che é servito per palificare le fondamenta e i palazzi di Venezia), ma anche pregiato, con una capacità incredibile di risonanza, tanto che è stato sempre scelto da liutai come il famoso Stradivari.

bruno felicetti

Cosa desidera segnalare come fiore all’occhiello per l’estate 2015?

Il Club di prodotto “Tradizione e gusto”, un circuito al quale accedono solo piccoli produttori e artigiani a km zero: chi fa speck, chi carne salata, chi formaggi di capra, chi grappe di nicchia, chi birre artigianali, chi miele, chi marmellate, chi piccoli frutti, chi cuscini con trucioli di cirmolo, l’essenza del quale concilia il sonno…Per conoscere tutto il circuito, realizzato in tre lingue con il Liceo Rosa Bianca di Predazzo, basta cercare sul web l’app Visitfiemme.moby-stradaformaggi.it.

Luciana Sidari




BONASSOLA ( LA SPEZIA)

LA BAIA INCANTATA.

bonassola

A Bonassola non si passa per caso, ci si deve arrivare apposta. La strada infatti termina proprio su questa baia incantata, ai bordi delle ben più note e affollate Cinque Terre. Da questa tranquilla cittadina balneare, che nel 1800 poteva vantare una flotta di velieri capaci di attraversare il Mediterraneo e l’Atlantico, parte una bella ciclo-pedonale che, attraverso le gallerie illuminate dell’antica ferrovia, porta a Levanto e a Framura.

bonassola

Dal molo salpano le barche per le escursioni con osservazione delle balene. Alcuni sentieri tra olivi, limoni e piccoli terrazzamenti a volte ancora coltivati la collegano alle frazioni vicine, prima tra tutte Montaretto, “piccolo grande” borgo di duecento abitanti, a 300 metri d’altezza con ampia vista sul mare. www.prolocobonassola.it

DOVE DORMIRE
VillaggioLaFrancesca, alcunedecinediluminosibun- galow con terrazza sul mare e spiaggia privata. Un’oasi di tranquillità, immersa in una vasta area verde con pi- scina per adulti e bambini. Ristorante con ottima cucina di pesce a picco sul mare. www.villaggilafrancesca.it

bonassola

DOVE MANGIARE
Lorella, trattoria casalinga, con numerosi tavoli all’aperto nel piccolo borgo di Montaretto. Propone piatti della cucina ligure, dai pansotti al sugo di noci alle immancabili trofie al pesto. Tra i secondi il coni- glio alla ligure. www.ristorantebarlorella.com




Una Roma eco-chic, grazie a Hotel de Russie e Mercedes Benz

Da luglio a ottobre, l’Hotel de Russie in collaborazione con Mercedes-Benz Roma offre ai propri ospiti la possibilità di scoprire le meraviglie di Roma in modo divertente ed eco-chic in sella alle stilose Smart ebike, biciclette elettriche a pedalata assistita che coniugano il comfort di una due ruote a motore e la maneggevolezza di una bicicletta.

MERCEDES E HOTEL DE RUSSIE: SMART EBIKE PER GIRARE ROMA

Partendo dall’elegante Via del Babuino e passando per i sette colli di Roma, gli ospiti potranno seguire gli itinerari suggeriti dal team del Concierge dell’Hotel de Russie, immergendosi nella magica atmosfera della città eterna ed esplorando le vibranti vie del centro. Ristoranti, boutique, attrazioni imperdibili, musei e parchi romani, tra cui la famosa Villa Borghese, sono inclusi nei percorsi selezionati.

Per tutta la durata della partnership, quattro smart ebike – dalla tecnologia avanzata e dal design staordinario – saranno esposte nella Piazzetta Valadier dell’Hotel de Russie e a disposizione della clientela nazionale ed internazionale.

Disponibili in due varianti di colori, bianco “crystal white” con dettagli in verde acceso e grigio opaco “dark grey matt” con dettagli in arancione, le ebike dispongono di un motore elettrico che interviene a sostegno della forza muscolare, consentendo ai ciclisti di avanzare senza sforzo. Componenti sofisticati assicurano dinamismo, sicurezza e una piacevole passaggiata.

Gli ospiti chpiù sportivi, potranno ovviamente utilizzare le smart ebike anche in modalità «bicicletta» senza l’assistenza del motore e abbinare l’allenamento fisico con itinerari personalizzati creati ad hoc e capitanati dal personal trainer dell’hotel Danilo Palmucci. Un’esperienza unica per ammirare gli angoli più nascosti di Roma insieme al Campione Mondiale di Triathlon Age Group.

Le ultime novità in tema di urban technology del Gruppo Daimler saranno inoltre a disposizione degli interessati presso l’Urban Mobility Store di Via Cola di Rienzo 19 a Roma.

 




BOLOGNA INVESTE E VINCE, UN ESEMPIO PER CONQUISTARE I TURISTI

Bologna investe sul turismo con il progetto Bologna City Branding, avviato alla fine del 2012 e nato con l’intento di ridefinire i tratti identitari del brand Bologna in chiave metropolitana, per avviare efficaci scelte di riposizionamento nazionale e internazionale della città e opportune strategie di comunicazione e promozione sia all’interno della città sia all’esterno. Uno degli artefici di questo rilancio vincente è Celso De Scrilli, presidente di Bologna Welcome.

bologna welcome

I risultati della ricerca hanno fornito sufficienti dati per ridefinire il posizionamento del brand Bologna investe sul turismo come una “real city”, aperta e creativa, in cui il visitatore non si sente trattato da turista, ma posto nella condizione di vivere esperienze ed emozioni autentiche, ciascuno secondo le proprie ispirazioni.

Questo posizionamento ha guidato il brief del Concorso Internazionale di idee per il logo di Bologna: un logo che non inducesse una lettura rigida e statica della città, ma, come avviene nelle città europee più stimolanti, accentuasse il senso di dinamismo e di pluralità di interpretazioni.

Tra le 519 proposte provenienti da 17 nazioni è stata selezionata dalla giuria internazionale di esperti quella presentata da Matteo Bartoli e Michele Pastore che presenta, per la prima volta al mondo, un logo generativo di vari significati.

Il progetto vincente è infatti nato con l’obiettivo di tradurre visivamente le infinite sfaccettature e le percezioni della città – che costituiscono il che cosa è Bologna – costruendo un sistema di scrittura che sostituisce ai grafemi dell’alfabeto dei segni astratti caratterizzanti.

logo bologna

È stato così disegnato un alfabeto di segni geometrici, riconducibili alla memoria storica di Bologna: le forme, infatti, riprendono liberamente alcuni archetipi figurativi di Bologna in quanto città italiana, come, ad esempio, la cinta muraria, il mattone mosaico e la croce del gonfalone araldico cittadino.

Bologna investe sui viaggiatori ed è lampante la sua vittoria: costante è stata la crescita turistica di Bologna, che ha fatto registrare nel periodo 2009-2014 un aumento medio delle presenze del 5%, a fronte di una media nazionale del 2,5%. Solo nel 2014 la città ha visto un incremento di turisti italiani del 4,3% e del 5,2% di turisti stranieri. Questi ultimi, che nell’arco degli ultimi 8 anni sono aumentati del 50%, rappresentano attualmente il 50% di coloro che soggiornano nel capoluogo.

bologna investe

Accanto alla tradizionale vocazione per il turismo business, legato alla Fiera di Bologna e al comparto congressuale, gli ultimi anni hanno visto un forte sviluppo del turismo leisure: in particolare la presenza dei turisti stranieri nei mesi tra giugno e settembre è cresciuta del 90% negli ultimi 5 anni.




DAL 24 GIUGNO AL 31 LUGLIO UDINE

Conosciuta come la città-scrigno delle opere di Giambattista Tiepolo, Udine conserva numerosi lavori dell’ultimo grande pittore di scuola veneziana e ospita un bel Museo etnografico del Friuli.

udine

Da provare il fascino rustico delle numerose osterie e da ascoltare le musiche del festival estivo Udin&Jazz.

udine

Tra gli ospiti Gilberto Gil e Caetano Veloso. www.euritmica.it




GUSTO E WINDSURF NEL SALENTO DALL’1 ALL’11 AGOSTO

Gusto e windsurf nel Salento dall’1 all’11 agosto.

L’Area Marina protetta e Riserva Naturale di Torre Guaceto è un incontaminato gioiello della costa brindisina. Splendida l’area umida, con la macchia mediterranea. Affascinante il mare, con i fondali sabbiosi e rocciosi, oltre al coralligeno. Qui dal 5 all’11 luglio si svolge l’evento di windsurf nel Salento più partecipato della Federazione Italiana di Vela. Con ben 200 vele in acqua.

A qualche decina di chilometri di distanza il centro abitato di Maglie, uno dei tanti gioielli del barocco leccese. Dall’1 al 5 agosto ospita il Mercatino del Gusto una delle manifestazioni dedicate alla cultura enogastronomica più longeve e importanti della Puglia e d’Italia. In programma laboratori e incontri di approfondimento, presentazioni di libri e proiezioni cinematografiche, degustazioni guidate e musica dal vivo, cocktail e dj set, appuntamenti dedicati ai bambini e spettacoli di danza.

www.riservaditorreguaceto.it

www.mercatinodelgusto.it

mercatino del gusto maglie

DOVE DORMIRE

Naturalis Bio Resort a Martano, nel cuore della Grecìa Salentina, un borgo contadino del XVIII secolo ritornato a nuova vita. Profuma di lavanda, rosmarino, salvia e altre erbe aromatiche, è circondato da uliveti, vigneti e coltivazioni biologiche di aloe vera e si alloggia in antiche abitazioni contadine. Splendida la Spa.

www.naturalisbioresort.com

naturalis bio resort

DOVE MANGIARE

Angiulinu, osteria storica a conduzione familiare situata proprio nel centro di Lecce. Propone soprattutto saporiti primi piatti e carni, specie di cavallo, animale particolarmente apprezzato nel Salento. Da prenotare.

www.trattoriadangiulino.com

carne cavallo




I BENEFICI DEL CAMMINARE SCALZI, OGGI ANCHE NEGLI HOTEL!

I benefici del camminare scalzi sono ormai stati riconosciuti anche da recenti studi, e anche gli Hotel hanno cominciato ad esplorare questa nuova frontiera.

Le nuove scarpe da running, quelle più tecniche e sofisticate, promettono una vestibilità barefoot. Che nient’altro significa se non “a piedi nudi”. Ecco che il meno diventa più, cioè il massimo è non sentire la scarpa: e cosa c’è di meglio che non sentirla proprio per niente perché la si toglie? La filosofia dei barefooters parte dalla riscoperta del terreno sotto di sé, puro, semplice, senza suole a fare da barriera. Dopo una lunga giornata non vediamo l’ora di sfilarci tacchi e slacciarci le Oxford, e anche i bimbi, appena possono si tolgono le scarpine: è un gesto del tutto naturale. E ora sappiamo anche che fa bene. I muscoli dell’arco plantare, la caviglia, il polpaccio si riequilibrano: ecco cos’è il sollievo immediato che si prova liberando le estremità dalle costrizioni! Perché anche la scarpa più comoda, leggera e anatomica del mondo non può competere con la sensazione di freschezza e libertà che dà il contatto del piede nudo con il suolo.

camminare scalzi

I benefici del camminare scalzi sono scientifici: sudi recenti dell’Università della California Irvine mettono in evidenza come il barefooting abbia influenza positiva sulla circolazione e contribuisca a migliorare la qualità del sonno, un gesto semplice – e piacevolissimo – che migliora la salute.

Naturalmente non ovunque è possibile camminare scalzi, ecco alcuni luoghi dove invece si può fare in tutta sicurezza, divertendosi!

Senso di totale libertà a Montebelli Agriturismo e Country Hotel di Caldana (GR), qui le passeggiate all’interno della tenuta, a coltivazione biologica, sono molto rilassanti. Tra i luoghi da dover assolutamente apprezzare senza alcuna suola a interrompere il flusso di energia c’è il Labirinto. Si tratta di un piccolo omaggio a Madre natura e all’Uomo, un luogo sacro e intimo dedicato alla contemplazione, la riflessione e la crescita personale dove si può camminare, ballare, pregare, cantare o semplicemente rallentare e ascoltare la quiete del silenzio. (www.montebelli.it)

agriturismo montebelli

E ancora, l’Hotel Bergschlössl di Luson (BZ) si trova in un’area protetta, a oltre mille metri di altitudine. Uscendo dalla porta scalzi ci si avvicina ad un mondo fatto di natura e semplicità, riscoprendo i ritmi delle stagioni, e camminare a piedi nudi sulla fresca erba bagnata di rugiada del mattino è il primo passo verso il benessere. Dopo aver raggiunto il vicino Parco Naturale Puez Odle ci si può liberare degli scarponcini e provare a ballare la danza delle streghe, che proprio in questo luogo magico si riunivano durante l’estate.. (www.bergschloessl.com/it)

vitalpina-hotel-bergschloessl-luson




NOLI (SAVONA), BELLEZZE SEGRETE

PASSEGGIATE DANTESCHE E ARCHITETTURE MEDIEVALI

noli

PERCHE’ ANDARCI Incastonata in una baia delimitata da Capo Noli e Punta Vescovato, Noli è uno dei più caratteristici insediamenti del Ponente ligure. Persino Dante Alighieri nella Divina Commedia (IV canto, Purgatorio) parla di come il suo “viaggio” lo condusse a scoprire questo luogo. Il passato di Noli è arricchito da figure illustri come Giordano Bruno e Cristoforo Colombo e rappresenta un mosaico affascinante, degno di uno dei Borghi più belli d’Italia.

DA VEDERE L’abitato medievale di questa antica repubblica marinara conserva torri (8 delle 72 medievali, visitabile quella di San Giovanni), palazzi e la cinta muraria che sale all’antico Castello di Monte Ursino, nascosta tra due pieghe della montagna, protesa verso il mare. Dall’imponente torre circolare di avvistamento, le cinta murarie merlate scendono fino al mare e verso l’abitato: il castello è una delle principali attrattive.

Castello di Monte Ursino

Parte del progetto Museo Civico Diffuso sono i seguenti itinerari: il “Sentiero del Pellegrino” e l’antica “Strada Romana di Voze”, con il complesso Monumentale di San Paragorio (sec. XI-XII) uno dei gioielli architettonici della Liguria, monumento nazionale dal 1890. Noli è punto di ritrovo per gli amanti dello sport come il windsurf, la vela e le attività subacquee.

Chiesa di San PAragorio - Wikipedia
Chiesa di San PAragorio – Wikipedia

Sulla spiaggia i pescatori di Noli portano con sé i segreti della pesca e della tradizione: da non dimenticare tra il loro pescato i cicciarelli, nominati presidio Slow Food.

DOVE DORMIRE: Fra il Castello del monte Ursino e uno dei tratti di costa più suggestivi della Riviera ligure, l’Hotel Palazzo Vescovile è una dimora d’epoca dove vivevano i Vescovi di Noli. www.hotelvescovado.it/hotel.php

DOVE MANGIARE: Premiato con una stella e tre forchette rosse nella Guida Michelin 2014, il Ristorante Il Vescovado si trova nelle stanze del Palazzo Vescovile di Noli www.hotelve- scovado.it/ristorante.php. U bucun du preve è un’ottima trattoria ligure in centro, con attenzione ai presidi Slow Food, tel. 019.7485289. Info: www.comunenoli.gov.it




JAZZ & WINE IN MONTALCINO DAL 14 AL 19 LUGLIO 2015

Con la sua diciottesima edizione, il festival Jazz & Wine in Montalcino si conferma come una delle rassegne più longeve e conosciute nel panorama musicale italiano. Nato dalla collaborazione tra Banfi, la nota azienda vinicola di Montalcino, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma ed il Comune di Montalcino, il festival propone anche quest’anno una programmazione di assoluto livello artistico,con artisti italiani e internazionali di indiscussa fama.

Jazz & Wine parte martedì 14 luglio con il concerto inaugurale a Castello Banfi, con il latin jazz del Sin Saudade Duo (Mangalavite & Zamora feat: Israel Varela). Dal 15 Luglio il festival si trasferirà nella trecentesca Fortezza di Montalcino con una big band – 20 elementi in tutto – espressamente nata per celebrare il grande binomio che ha reso questo festival famoso nel mondo: la Jazz & Wine Orchestra di Mario Corvini (featuring Jesse Davis).

Sin Saudade

Si prosegue giovedì 16 luglio con un imperdibile concerto jazz manouche, in cui l’acclamato chitarrista Angelo Debarre, si esibirà in un omaggio a Django Reinhardt accompagnato da Miraldo Vidal, Simone Magliozzi e Paride Furzi.

A salire sul palco di Jazz & Wine, venerdì 17 luglio, sarà il musicista, compositore e interprete di rara e raffinata intensità espressiva Sergio Cammariere, accompagnato da Luca Bulgarelli, Bruno Marcozzi e Amedeo Ariano, special guest la tromba di Fabrizio Bosso. Sabato 18 luglio è la volta di The Cookers (Billy Harper, Eddie Henderson, David Donald Harrison, George Cables,, Cecil Mc Bee, Billy Hart), uno straordinario gruppo che riunisce insieme alcuni dei più celebrati ed iconici strumentisti del jazz dei nostri giorni. A chiudere questa grande edizione del festival, domenica 19 luglio, il Paixao Trio, feat: Maurizio Giammarco, in un concerto che spazierà tra i ritmi del jazz e la musica brasiliana.

Jazz & wine

Per il diciottesimo anno consecutivo due piaceri così intimi ed intensi, la musica jazz ed il grande vino di qualità, celebrano con crescente successo il loro entusiasmante incontro nella città simbolo del Brunello, Montalcino. Confermato anche il gemellaggio tra il festival Jazz & Wine in Montalcino, Jazz&Wine of Peace Festival di Cormòns, Zola Jazz & Wine e il Vino & Jazz Marche. Toscana, quindi, Friuli Venezia Giulia, Emilia e Marche, unite all’insegna della musica di qualità e del buon vino. Un confronto imperdibile, con realtà territoriali e produttive diverse tra loro, ma accomunate dalla stessa passione per il grande jazz.

Il festival sarà anche un tributo alla memoria del compianto Giampiero Rubei, ideatore, anima e cuore del Jazz & Wine. Nel segno della continuità, la Direzione Artistica è affidata al figlio, Paolo Rubei.

sito web: www.castellobanfi.it www.castellobanfiilborgo.com




DA ANCONA A MONTE CONERO

Ancona, il capoluogo delle Marche, è una città da scoprire, fatta di luci e ombre, con costruzioni invasive in bella mostra e sue bellezze nascoste, che un giorno cercheremo di farvi conoscere. Ci si arriva con l’autostrada adriatica, si visita seguendo una buona guida, si gusta lo stoccafisso all’anconetana, si può fare un buon bagno al Passetto.

ancona

Ma poi? Poi si cerca qualcosa di fresco e riposante e allora si prende la SP1, Via del Conero, per rag- giungere l’unico monte sulla costa adriatica prima del Gargano. Dopo 19 km, si raggiunge un altro mondo. Il mare si guarda dall’alto, e con sentieri segnati si passeggia sul Monte Conero con la brezza che allevia il caldo. Poi si può scendere a Portonovo, dove si trova la spiaggia con il Fortino Napoleonico.

Ancona: Hotel Seeport, via Rupi, 071.9715101.

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Ristoranti: chiedere lo stoccafisso all’anconitana.

Portonovo: Hotel e ristorante Fortino Napoleonico, tel. 071.801451, info@hotelfortino.it

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Su quel ramo del lago di Como, dove si trova l’hotel tremezzo

Una cornice spettacolare, un posto esclusivo, per un Weekend unico, questo è il Grand Hotel Tremezzo, sul lago di Como,dove ogni stanza ha una storia da raccontare.

The-Hotel-by-night

Una stanza, la cui finestra da sul lago, con un abbondante letto e un maxi schermo per vedere la tv, tappezzata di quadri, si trova un oggetto pregiato, che sta li da ben 105. La maniglia di un fucile Winchester fa bella mostra di se nella stanza, una suite dell’hotel. È un pezzo autentico, forse unico e raro, ed è ancor più speciale considerando che quello stesso fucile fi reso famoso sul rande schermo grazie ai film western con protagonista John Wayne.

L’albergo, u autentico gioiello del lago di Como, venne inaugurato il 10 luglio 1910, 105 sono passati, ma oggi come allora, dalla maniglia ai tappeti, dal biliardo in panno rosso ai mobili sparsi qua e là nei larghi corridoi che portano alle stanze, poco sembra essere cambiato, e se magari qualcosa lo è, tutto è rimasto inalterato tranne il suo prestigio.Il personale è più che cortese, i servizi offerti sono da grande albergo, dove gli ospiti arrivano da ogni parte del mondo per vivere, in prima persona, l’atmosfera esclusiva di questo posto.

L’albergo si trova proprio di fronte a Bellagio, che è facilmente raggiungibile con un veloce e costoso aliscafo.Il paesino è un gioiello, rimasto inalterato nel tempo, dove le rapide salite portano nella strada principale, e i piccoli negozi espongono i loro prodotti costituiti maggiormente da vetro, pelle e legno.

L’albergo ha dei validi motivi per essere considerato da Weekend Premium. La piscina, e la spa, grandissima e accogliente, ricavata da un vecchio e conservato edificio, sono i fiori all’occhiello dell’albergo, a cui si aggiunge il giardino lussureggiante,  un salotto dove convivono l’antico e il moderno, in cui si vive un atmosfera esclusiva con il contorno delle luci soffuse. All’imbrunire,la vista dall’albergo è ancora più bella, ed ecco che si trasforma in un vero e proprio rifugio per gli ospiti dell’hotel in cerca di un cocktail, oppure di un pò di intrattenimento, da ricercare dopo cena, che viene consumata servita sui piatti pensati da Gualtiero Marchesi, che a lume di candela rende un piatto di risotto allo zafferano come un gioiello dorato.

Al mattino la colazione è regale. Il buffet ha tutto: dalle marmellate ai salumi, dai formaggi a quello dedicati ai celiaci.Tutti sapori distinguibili, apparecchiato con rigore ed eleganza.

Di fianco all’albergo si trova un autentico gioiello che non si può non visitare: Villa Carlotta, un giardino botanico risalente al 1690, dove appena entrati sembra di essere dentro il quadro di Henri Roussau, dal titolo “Sogno”. Una cartolina fatta di una sterminata valle di felci,l’acqua nel giardino, e i bambù.

Un albergo che lascia un impronta indelebile nei cuori dei suoi ospiti. Il grande giardino di rose è un tripudio di colori e di profumi, che vengono curati sapientemente dai giardinieri dell’albergo, che fanno di questo luogo non solo qualcosa di esclusivo, ma di magico. Un valido albergo, che noi consideriamo come un posto in cui trascorrere un autentico Weekend Premium.




PARCO NAZIONALE DEL CILENTO (SALERNO)

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburini (SA), è uno dei parchi nazionali italiani più interessanti, che alterna a severi ambienti naturali rilassanti baiette affacciate su un mare ancora cristallino e suggestivi beni culturali.

Per viverlo al meglio in estate si può alloggiare a Scario, da dove si parte per escursioni in barca lungo la Costa degli Infreschi e della Masseta, che separa il borgo marinaro dalla più nota Marina di Camerota. Dieci miglia di litorale costellato da grotte, torri d’avvistamento, spiagge ghiaiose e rocce a strapiombo, raggiungibili solo via mare o attraverso sentieri quasi impraticabili.

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All’interno del Parco Naturale del Cilento si trova il monte Bulgheria, i piccoli caseifici dove assaggiare mozzarelle e ricotte appena fatte, il sito archeologico di Roccagloriosa, il borgo medievale abbandonato di San Severino di Centola e la splendida Certosa di Padula.

www.cilentoediano.it

DOVE DORMIRE

Hotel Caluna Charme, affacciato sul Golfo di Policastro che bagna ben tre regioni: Campania, Basilicata e Calabria. Luminose camere e suite, un’ampia terrazza, un solarium, una piscina con

idromassaggio circondata da grandi spazi verdi e giardini.

www.calunacharme.it

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DOVE MANGIARE

U’Zifaro, si mangia su di un’ampia terrazza con vista sul porto di Scario. Il locale prende il nome da un uccello marino simile al gabbiano e propone piatti di pesce cucinati in maniera originale.

www.uzifaro.eu

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