In giro per Napoli seguendo un buon profumo di pizza

Passeggiata gastronomica-culturale per la città partenopea tra sacro e profano

Dal 14 al 23 giugno si terrà a Napoli alla Mostra d’Oltremare la 12esima edizione di Pizza Village, kermesse interamente dedicata alla pizza, agli artigiani e alla filiera produttiva. L’evento sarà replicato a Milano dal 4 all’8 settembre e a Londra dal 19 al 22 settembre, e vedrà la partecipazione complessiva di oltre 300 pizzaioli che si alterneranno ai forni a legna nelle tre sedi lanciando un messaggio di promozione culturale e turistico grazie alla pizza, ambasciatrice della gastronomia napoletana e cibo simbolo della cucina italiana nel mondo.

A tutta pizza

Il Pizza Village è un viaggio nel mondo della pizza, e a Napoli è prevista anche la Finale del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo – Trofeo Caputo. In calendario anche 10 serate di Master Class gratuite e attività varie, dai laboratori a tema educazione alimentare, alla storia, cultura e tradizioni della pizza.

Quale migliore occasione di Pizza Village per visitare Napoli e il suo incredibile patrimonio storico, artistico e culturale? A cominciare dal Museo Archeologico, il più importante del mondo per l’archeologia classica, citato spesso per le collezioni oscene conservate nel Gabinetto segreto.

Ma Napoli tutta è un grande museo all’aperto, un palcoscenico dove gli eleganti negozi di Via Toledo si alternano ai vicoli dei quartieri spagnoli, dove si fa la fila per ammirare il murale di Maradona, il calciatore che ha catturato il cuore dei Napoletani.

Nella città vecchia, dove Spaccanapoli, lo dice il nome, divide in due la città, dal Duomo a Porta Alba passando per Via dei Tribunali, da San Biagio dei Librai al Gesù Nuovo e l’obelisco barocco dell’Immacolata, passando per S. Gregorio Armeno, sopra e sotto Napoli è tutta da scoprire.

Napoli di Sopra e di Sotto

Sopra c’è il Duomo con la cappella di San Gennaro, trionfo barocco di argenti e tempio della devozione al patrono cittadino. Il 19 settembre di ogni anno in occasione del miracolo della liquefazione del sangue il busto in oro e argento del Santo viene portato in processione mentre dai balconi vengono lanciati petali di rosa. E poi c’è il famoso tesoro di San Gennaro, un patrimonio di gioielli dal valore immenso, superiore a quello della Corona d’Inghilterra, frutto delle donazioni ricevute dal patrono di Napoli nell’arco di sei secoli da regnanti, papi, famiglie nobili ma anche semplici devoti e fedeli.

Poi c’è quella meraviglia che è il Cristo Velato, la scultura che raffigura Gesù giacente coperto da un velo. Nel Settecento si diceva che quel velo non fosse marmo ma una tela solidificata con un processo chimico dato che il principe Raimondo de Sangro, che aveva commissionato l’opera a Giuseppe De Martino, era alchimista, scienziato e amante dell’esoterismo. Verità o leggenda? Chissà!

A piazza San Gaetano c’è Napoli Sotterranea. Da qui si scende nel ventre di Napoli, una città parallela nata con i greci e recuperata come acquedotto sotterraneo fino alla fine del 1800. I cunicoli ormai asciutti durante l’ultima guerra vennero utilizzati come rifugi, e oggi sono visitabili.

Nel mondo dei presepi

A Via di San Gregorio Armeno c’è il regno dei presepiari, gli artigiani leggendari specializzati nella creazione di pastori per il presepio. Figure realizzate con testa e braccia in terracotta e corpo in ferro e stoppa, vestite con tessuti cuciti da sarti esperti. Ma non ci sono solo i pastori: tra le minuterie si trovano anche arredi urbani, casette, cascate, tutto un mondo di colori e fantasia. E per sorridere non mancano le statuine caricaturali dei politici, calciatori e personaggi dello spettacolo.

Per queste strade è tutto un fiorire di pizzerie come Vesi, Sorbillo, Di Matteo, e friggitorie che sfornano in continuazione delizie succulente, antesignane dell’odierno street food. Le friggitorie di Napoli offrono ogni genere di cibo da strada: arancini, crocchè, panzarotti, scagliuzzi e pizza fritta con ripieni di ricotta, salsiccia, verdure e pomodoro. Delizie da mangiare mentre si continua ad esplorare la città, magari facendo tappa poi per una sfogliatella, frolla o riccia, da Scaturchio, pasticceria storica ben nota tra gli estimatori di babà al rhum, pastiere, sfogliatelle e altre delizie napoletane.

Tra sacro e profano

Arrivati a Santa Chiara si sosta nel chiostro con i pilastri ottagonali e i sedili completamente rivestiti di maioliche dipinte prima di entrare ad ammirare il trionfo del barocco nel Gesù Nuovo. Dopo aver ammirato tanta meraviglia si può proseguire verso il Teatro San Carlo e la Galleria Umberto I fino ad arrivare in Piazza del Plebiscito.

Qui è d’obbligo fermarsi per un buon caffè alla nocciola al Gran Caffè Gambrinus, nel secolo scorso ritrovo storico di artisti, politici, letterati e musicisti.

Procedendo verso Via Toledo la Funicolare Centrale sale sulla collina di San Martino. Dagli spalti della Certosa e dalla Fortezza di Sant’Elmo si ammira un panorama grandioso sulla città e il golfo mentre il Vesuvio fa da sfondo allo spettacolo.

Scesi nuovamente su Via Toledo ci sarebbero da assaggiare l’ottima cioccolata di Gay Odin e le sfogliatelle di Pintauro ma se non vogliamo lasciare Napoli con qualche chilo in più sarà meglio passare oltre.

Per continuare ad assaporare la vera pizza napoletana prossimo appuntamento a Milano dal 4 all’8 settembre. E se i nostri connazionali all’estero avessero nostalgia di pizza niente paura, i pizzaioli di Pizza Village saranno a Londra dal 19 al 22 settembre.




Le spettacolari vetrine natalizie di NEW YORK, LONDRA, PARIGI e MILANO (bellissime… ma con qualche scivolone…)

DI CESARE ZUCCA

Milano. Il Natale 2020

New York, Parigi, Londra , Milano… è un Natale difficile per i grandi magazzini e per le boutique griffate…
Le restrizioni sui viaggi e le limitate possibilità di shopping poco invogliano ai consueti itinerari per ammirare le vetrine  natalizie e agli inevitabili acquisti e regali.

Ecco l’addobbo tendenza per l’albero di Natale 2020. Tutti i Babbi Natale con mascherina e gel disinfettante. Beh la carta igienica è opzionale…

Le Festività 2020 portano le vetrine, le luminarie, gli addobbi a lanciare messaggi ed esprimere sia un ricordo per vittime del Covid, sia un tributo a tutti coloro che lo combattono e aiutano a combatterlo, ma soprattutto vogliono regalare un messaggio di speranza e positività.
Mai come quest’anno il consueto “Buon Natale e Felice Anno Nuovo “ suona vero, sentito e augurale.

New York. Santa Claus versione discoteca anni ’80 sorride e sprizza amore

Allora: mascherina, sciarpa e giaccone, soprattutto… distanza!
Si parte per il nostro “window shopping tour

NEW YORK
Nell’ Upper West Side troviamo Bloomingdale’s uno dei più rinomati grandi magazzini con le vetrine più famose e elaborate. Sono tempi tristi e quest’anno Bloomingdale’s invita a donare allegria e felicità, ad accendere una luce e a regalare un  sorriso. Nella sua vetrina “Give a Smile”, trionfa la classica palla da discoteca anni ’80.

New York. Un invito a regalare amore e felicità nelle vetrine di Bloomingdale’s

New York. Le vetrine di Bloomingdale’s invitano al sorriso

Poco piu’ in là, troviamo Saks 5th Avenue, con la sua spettacolare facciata luminosa di più di 600.00′ lampadine. Le sue vetrine, popolate da buffi personaggi ,vogliono lanciare il messaggio “Come possiamo festeggiare oggi”

La sfolgorante facciata di Saks sulla Quinta Strada

New York. Saks celebra con ottimismo il ritorno di piacevoli weekend fuori New York. Ecco la funicolare che collega Manhattan a Roosvelt Island

New York. Festeggiare rispettando le regole.

Tra i consigli intelligentemente attuali: un’ allegra riunione di amici con pranzo ‘distanziato ‘ servito in strada da un camioncino street food oppure la gioia di sfoggiare un nuovo look per il 2021 con nuovo taglio di capelli, fatto in un barbiere vecchio stile.

New York. Saks celebra i riti delle Feste. Barba e capelli per iniziare l’Anno Nuovo con un look ‘wow’.

Ultima tappa Macy’s, reputato il più grande negozio di Manhattan con commessi fluenti in ben 36 lingue. E’ stato il primo grande magazzino a presentare le vetrine natalizie, nel 1874 e sono le più amate dai bambini.

New York. I ‘grazie’ in 16 lingue di Macy’s

Quest’anno il tema è un  toccante “Grazie”  in 16 lingue, dedicato  a tutti quelli che sono in prima fila nella lotta contro la pandemia.

New York. Le straordinarie vetrine di Macy’s

New York. I ‘grazie’ in 16 lingue di Macy’s

E in Europa ?
Andiamo in tre città famose per lo shopping, per le loro spettacolari vetrine e per sfavillanti strade illuminate: Londra, Parigi e Milano.

Le vetrine più belle del mondo ci aspettano!

LONDRA

Quest’anno molti eventi sono stati cancellati ma le strade del centro, come Oxford Street,  Bond Street, Carnaby Street, Marylebone, Covent Garden con le loro luci e le loro vetrine vogliono celebrare medici, infermieri e tutti coloro che sono in prima linea per combattere la pandemia.

Londra.-nell’ legante-zona-di-Mayfair-linconfondibile-atmosfera-londinese-

John Lewis, Debenhams e Selfridges fanno brillare Oxford Street, paradiso dello shopping londinese. Covent Garden accende tutto lo splendore natalizio del  West End.

Londra . Le luci di Oxford Street e gli addobbi di Covent Garden

Londra.Harvey Nichols

Londra. L’invito a cambiare di Selfridges

Londra.-Shopping-da-Selfridges

Londra. Fortnum Mason ha ripescato nel suo archivio di vetrine natalizie ,iniziate nel 1930 e ne ha riproposte  otto.

Londra. Fenwick ci riporta a un’atmosfera classica. Santa Claus e i regali

Londra-.-Tiffany

Londra. Harrod’s , il grande magazzino più famoso della città, ha ‘impacchettato’ la sua facciata in stile natalizio

Londra.Alberi-bianchi-nelle-vetrine-di-Vuitton-gemellate-a-quelle-di-Milano-

PARIGI

La ‘Ville Lumiere’ fa brillare tre luoghi emblematici : Place Concorde con proiezioni sull’obelisco colorato di blu la cui base è decorata con abeti, creando una bella prospettiva “blu-bianco-rosso”, con lo scintillio della Torre Eiffel che ha annunciato la riapertura a partire dal16 Dicembre e che ha voluto ricordare le vittime del Covid e onorare tutti coloro che sono in prima linea per combattere il virus e le spettacolari luminarie rosse degli Champs-Elysées.

Parigi. Le spettacolari luci dei Champs Elysèe

Place de la Bastille si è unita alla festa, con scenografie simili sulla Colonne de Juillet. Si è illuminato anche il Municipio di Parigi, con “una proiezione sulla facciata del monumento e una foresta scintillante in cui i visitatori possono passeggiare.

Parigi. Foreste di luci

La ‘grandeur’ francese commette però uno scivolone nelle vetrine dei negozi Printemps. Piuttosto criticate e discusse per la scelta di aver messo in bella vista gruppi di persone che, senza mascherina e poco distanziati, festeggiano il Natale suonando in una band o ballando a bordo di una nave…

Parigi. Non proprio azzeccate le vetrine di Printemps che mostrano grandi riunioni per le feste e le vacanze natalizie.

Parigi un esercito di folletti nelle vetrine grandi magazzini Primtemps

Parigi. La ‘Ville Lumiere’ mantiene le promesse. Sfavillio di luci alle Galeries Lafayette

Parigi. Les Galeries Lafayette coccolano i più piccoli.

Parigi. L”opulento BHV Marais e le luci della Tour Eiffel che ricordano le vittime del Covid

MILANO

Milano. ‘LOVE’ messaggio universale e le vetrine’gemelle’ di Vuitton, a Londra e a Milano

Nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, Milano segue la tradizione natalizia rinnovando come ogni anno le sue vetrine, Meno sfarzose del solito, quest’anno hanno assunto una veste più rigorosa, più riflessiva, più intima. Molti i messaggi di speranza e l’invito a tener duro e non abbassare la guardia .

Milano. Via Dante

Le classiche bocce dell’albero di Natale diventano motivi di decoro e pezzi di  arredamento. In Via Manzoni troviamo le vetrine di Giorgio Armani. Eleganti, essenziali, sofisticate, proprio come la sua moda.

Milano Le vetrine di Giorgio Armani, Eleganti, essenziali, sofisticate, proprio come la sua moda.

Milano. Il messaggio augurale di Moncler

E lo scivolone milanese?
E’ firmato nientemeno che da Dior, la mega griffe francese che fa brillare la elegantissima Via Montenapoleone con un’illuminazione, beh,  non proprio inedita. Sono le tradizionali luminarie tipiche delle feste popolari nel Sud Italia, già viste nelle passerelle di Moschino, Dolce e Gabbana e quest’anno riciclate anche Dior, strana scelta.

Milano. Le luminarie siciliane colpiscono ancora. Dopo Moschino e Dolce e Gabbana, quest’anno anche Dior…. strana scelta .

Milano, dolce Natale. In vetrina ritornano le Pastiglie Leone, anche in cioccolato.

Milano. Deliziosi pinguini nelle vetrine della Lego

La Rinascente ospita il mondo fantastico di Lemax, brand leader per la produzione di carillon, miniature e villaggi a tema,

Milano. Nelle vetrine de’ La Rinascente si anima il mondo fantastico delle mini creazioni Lemax,

Milano. Nelle vetrine de’ La Rinascente si anima il mondo fantastico delle mini creazioni Lemax

Il ‘quadrilatero della moda’ di Via Della Spiga e dintorni opta per il non-convenzionale. Molte vetrine innovative, molte minimaliste, molte non-tradizionali, ma il classico albero adornato di rosso e il panciuto Babbo Natale fanno comunque capolino anche nelle vie più sofisticate.

Viva la tradizione! Il classico albero adornato di rosso e Babbo Natale

Milano. La passeggiata preferita dai milanesi, i tradizionali 4 passi in Galleria

A tutti gli auguri di un Natale sicuro, sereno e felice!

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’




Weekend a Venezia (come non l’avete mai vista e…. gustata)

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

“Nessun battello nessun pescatore, nessuna lanterna nella rossa Venezia…”
Così scriveva il poeta Alfred de Musset nel 1844 dipingendo una Venezia vuota e solitaria.
Sono passati molti anni e questi versi sono inaspettatamente attuali.
In tempo di Covid, Venezia, la meta turistica più popolare del mondo, ha visto annullate le  le visite dei turisti americani, cinesi, giapponesi e ampiamente dimezzate quelle di turisti da tutto il mondo.

Viaggi cancellati, prenotazioni disdette. un fatturato che va dal 50 al 90% in meno del solito. In questi giorni, passata la pur ridotta affluenza del Festival del Cinema, Venezia è tornata ad essere una città semivuota che sa regalare visioni davvero insolite mai viste e di certo ancora più incantatrici.


Quasi inesistenti le file ai vaporetti. che sebbene limitati nel numero, sono attenti al distanziamento e all’obbligatorietà della mascherina.

Qualche turista in Piazza San Marco e dintorni, ma basterà lasciare il centro per trovare calli, vicoli e sotoporteghi, completamente deserti. Visione insolitamente solitaria forse, ma che fa della città una meta perfetta per un weekend in una Venezia segreta, deserta, irreale e ancora più seducente. Poco lavoro anche per i gondolieri che hanno abbassato i prezzi: ora con 50-60 Euro potrete fare  un bel giro in gondola, turistico si , ma pur sempre un simbolo della città.


Un weekend emozionante dove potrete scoprire angoli insoliti, conoscere nuove storie, vivere momenti indimenticabili e… gustare la meravigliosa cucina della Laguna, sia in ristoranti di lusso che in semplici trattorie, ambedue indimenticabili.

Dove alloggiare:

Dimentichamo gli albergoni turistici (anche quelli mezzi vuoti) per scoprire alloggi più ‘ nicchia’.
Corte di Gabriela
Nella piccola Calle degli Avvocati vi aspetta un’ accuratissima residenza dove l’estro del proprietario /chef vi riserverà  un’accoglienza perfetta a cominciare dalla biancheria, servita in sacchi di carta  rustica, alle setose lenzuola.

Design moderno, piccola colazione rigorosamente cucinata i casa, squisita e servita in un delizioso giardino. Qua e là foto vintage con grandi star del festival passati, Paul Newman, Claudia Cardinale, Jane Fonda…

Forse è una delle migliori scelte di lusso nel quartiere. Un hotel boutique di 10 camere in uno dei quartieri più eleganti di Venezia, Corte Di Gabriela è una residenza chic che sposa lo stile contemporaneo al’incanto di tocchi storici. In pieno centro, vicino a San Marco, a pochi passi dalle principali attrazioni della città, in una via tranquilla e isolata.
questo hotel dispone di un grazioso cortile interno e di un’accogliente ( e fornita di un ricco buffet preparato in casa dal Patron Gian Luca)
Tutte le camere sono diverse e
eleganti uguali; alcune sono decorate da affreschi sul soffitto, mentre altre hanno vista sul canale. I servizi sono grandi e moderni, iPad e connessione Wi-Fi gratuita.

EGO’ 
Letteralmente di fianco al Ponte di Rialto, boutique hotel 4 stelle lusso che racconta la storia di Marco Polo e della Via della Seta. Sarà la gentilissima Ekaterina ad accogliervi e a raccontarvi come ogni camera richiami un episodio del suo viaggio, mentre qua e là spuntano accenni storici sulla vita del grande conquistatore.

Per una notte speciale, una camera soeciale, letto rotondo, jacuzzi mosaicata tra ori, luna e sole e al risveglio una ricca colazione servita in camera oppure in salottino con vista sul Canal Grande.

Dove mangiare: partiamo alla grande

Arva
Tra stucchi, dipinti e affreschi , nello splendore de trionfo settecentesco veneziano, vi aspetta l’esclusivo ristorante dell’Hotel Aman, con i suoi suntuosi saloni all’interno e il suo giardino con vista sul canale.

Chef Dario Ossola è al timone di una cucina veneziana ricercata con squisite variazioni gourmet. Location e cena da Oscar, non a caso è stata scelta da George Clooney per la sua festa di matrimonio. 

Bistro de Venise
Quintessenza dello stile, della storia e della cucina veneziana. Tre sale dedicate a leggendari personaggi veneziani: Goldoni, Casanova, Vivaldi.
Un menu classico con ricette storiche alternate a innovazioni dello chef… Tappezzeria rossa le pareti quadri ottocenteschi, musica di quartetto d’archi: insomma un elegante tuffo nel passato
Zanze XVI
Tuffiamoci nel presente e in menu ‘mappamondo’ dove la creatività di Chef Stefano incontra la classicità di certe ricette della Laguna.
Arredamento in stile moderno, direi casual chic, personale impeccabilmente affabile., eccellente selezione di vini.

Hostaria da Franz
Tradizione e qualità, insomma la classe non è acqua ( spesso ‘alta’ a Venezia)
Un locale assolutamente pilotato dall’Impeccabile Maitre Maurizio Maurizio Gasparini che, in un’ atmosfera da bistro  elegante ma disinvolto, vi consiglierà come gustare al massimo la cucina e la serata.

Ma dove vanno a cena i veri veneziani?

La risposta nella prossima pagina
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Dove vanno a cena i veri veneziani?

Ecco quattro indirizzi di strutture ‘qualità-prezzo’  (si insomma, dove non ti ‘spellano’…) principalmente frequentati dai locali.
La Trattoria Storica
Si passa da un simpatico dehors a un interno ricco di quadri d’autore, che spesso costituivano il pagamento per una buona cena. Menù veneziano al 100% a cominciare da…. ci sono andato due volte!Antico Gatoleto
Adriano e Bilal vi accoglieranno subito con un sorriso e una deliziosa focaccia alle cipolle rosse e foglie di cappero. Buttatevi sul pesce come ho fatto io: un antipasto di crudo davvero memorabile, ottimi spaghetti al nero di seppia prezzi modici.

Trattoria Alla Madonna
Un classico della ristorazione veneziana. E’ lì da 75 anni e la gestione è passata da generazione in generazione. Oggi se ne occupa Lucio Rado, ma il menù è quello di sempre. Qui non si può sbagliare: piatti abbondanti servizio accurato e soprattutto… Niente musica un tuffo nel passato con le delizie del presente optate per la tradizione: fegato alla veneta E lasciatevi consigliare per il pesce.
Osteria Oliva nera
Una vera rivelazionre: piatti da chef stellato ma, per fortuna, senza attitudine, complimenti a Stefano Novello… Già il calice di bianco servito con olive verdi e nere marinate all’arancio, uno sballo…Il tradizionale piatto ‘bigoli in salsa’ una pasta con sugo di cipolle e acciughe era semplicemente perfetta.
Per i dolci lasciatevi sedurre dalla proprietaria Isabella che, oltre che a occuparsi del ristorante, gestisce un delizioso B&B giusto dietro l’angolo. Mi ha servito un tortino di datteri con gelato al limone: una delizia.
Per finire… surprise!
Incontriamo il Prete Rosso soprannome di Vivaldi, un ristorantino con terrazza in cima alla Locanda Vivaldi, un piccolo paradiso poco conosciuto e in genere riservato a chi alloggia alla Locanda, ma prenotabile anche da clienti esterni, Chef Antonio vi delizierà con sorridenti, proprio come lui, piatti veneziani di pesce fresco. E che vista spettacolare! Godetevi una dei tramonti più belli della vostra vita…

E se volete scoprire dove i veneziani fanno il lunch di mezzogiorno, l’indirizzo  è unico: la leggendaria Rosticceria Gislon in Calle de la Bissa, 5424/ dove il lungo bancone stracolmo di delizie gastronomiche vi delizierà prima la vista e poi il palato con le più classiche specialità veneziane, dal saor al celeberrimo baccalà mantecato, a un’impareggiabile mozzarella in carrozza con le acciughe.
Parecchio affollato, un po’ di fila da fare, ma ne vale la pena.
Come vedrete, il covid non ferma i buongustai !
CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.
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“No boats, no fishermen, no lanterns in red Venice …” So wrote the poet Alfred de Musset in 1844, painting an empty and lonely Venice. Many years have passed and these verses are unexpectedly current. In time of Covid, Venice, the most popular tourist destination in the world, saw the visits of American, Chinese, Japanese tourists canceled and those of tourists from all over the world halved. Trips canceled, reservations canceled. a turnover ranging from 50 to 90% less than usual. In these days, after the reduced turnout of the Film Festival, Venice has returned to being a half-empty city that knows how to offer truly unusual visions never seen before and certainly even more enchanting. The lines at the vaporetti are almost non-existent. which although limited in number, are attentive to the spacing and obligatory nature of the mask. A few tourists in Piazza San Marco and its surroundings, but it will be enough to leave the center to find calli, alleys and sotoporteghi, completely deserted. An unusually solitary vision perhaps, but which makes the city a perfect destination for a weekend in a secret, deserted, unreal and even more seductive Venice. Little work also for the gondoliers who have lowered their prices: now with 50-60 Euros you can take a nice gondola ride, tourist yes, but still a symbol of the city. An exciting weekend where you can discover unusual corners, learn new stories, experience unforgettable moments and… taste the wonderful cuisine of the Lagoon, both in luxury restaurants and in simple trattorias, both unforgettable. Where stay: We forget the tourist hotels (even the half-empty ones) to discover more ‘niche’ accommodations. Court of Gabriela In the small Calle degli Avvocati a very accurate residence awaits you where the inspiration of the owner / chef will reserve you a perfect welcome, starting with the linen, served in rustic paper bags, to the silky sheets. Modern design, small breakfast strictly home cooked, exquisite and served in a delightful garden. Here and there vintage photos with past festival stars, Paul Newman, Claudia Cardinale, Jane Fonda… Perhaps it is one of the best luxury choices in the neighborhood. A 10-room boutique hotel in one of the most elegant districts of Venice, Corte Di Gabriela is a chic residence that marries contemporary style with the charm of historic touches. In the center, near San Marco, a few steps from the main attractions of the city, in a quiet and isolated street. this hotel has a lovely internal courtyard and a cozy (and equipped with a rich buffet prepared at home by the Patron Gian Luca) All the rooms are different and elegant alike; some are decorated with frescoes on the ceiling, while others have canal views. Amenities are large and modern, iPads and free Wi-Fi. EGO’ Literally next to the Rialto Bridge, a 4-star luxury boutique hotel that tells the story of Marco Polo and the Silk Road. It will be the very kind Ekaterina to welcome you and tell you how each room recalls an episode of his journey, while here and there historical hints on the life of the great conqueror pop up. For a special night, a soecial room, a round bed, a jacuzzi with a mosaic of gold, moon and sun and when you wake up a rich breakfast served in your room or in the sitting room overlooking the Grand Canal. Where to eat: let’s get off to a great start Arva Among stuccos, paintings and frescoes, in the splendor of the eighteenth-century Venetian triumph, the exclusive restaurant of the Hotel Aman awaits you, with its sumptuous halls inside and its garden overlooking the canal. Chef Dario Ossola is at the helm of a refined Venetian cuisine with exquisite gourmet variations. Location and Oscar dinner, it is no coincidence that George Clooney chose it for his wedding party. Bistro de Venise Quintessence of Venetian style, history and cuisine. Three rooms dedicated to legendary Venetian characters: Goldoni, Casanova, Vivaldi. A classic menu with historical recipes alternating with innovations by the chef … Red upholstery on the nineteenth-century painting walls, string quartet music: in short, an elegant blast from the past Zanze XVI Let’s dive into the present and into the ‘globe’ menu where Chef Stefano’s creativity meets the classicism of certain recipes from the Lagoon. Modern decor, I would say casual chic, impeccably friendly staff, excellent wine selection. Hostaria by Franz Tradition and quality, in short, class is not water (often ‘high’ in Venice) A place absolutely driven by the impeccable Maitre Maurizio Maurizio Gasparini who, in an elegant but casual bistro atmosphere, will advise you on how to enjoy the cuisine and the evening to the fullest.
Where do real Venetians go for dinner?
Here are four addresses of ‘quality-price’ structures (yes, in short, where they don’t ‘peel’ you …) mainly frequented by locals. The Historic Trattoria It goes from a nice terrace to an interior full of paintings by the author, which often constituted the payment for a good dinner. 100% Venetian menu starting from …. I went there twice! Antico Gatoleto Adriano and Bilal will immediately welcome you with a smile and a delicious focaccia with red onions and caper leaves. Throw yourself on the fish as I did: a truly memorable raw appetizer, excellent spaghetti with cuttlefish ink at reasonable prices. Trattoria Alla Madonna A classic of Venetian catering. It has been there for 75 years and the management has passed from generation to generation. Today Lucio Rado takes care of it, but the menu is the same as always. Here you cannot go wrong: abundant dishes, accurate service and above all… No music a dip in the past with the delights of the present opt ​​for tradition: Venetian liver And let us advise you for the fish. Osteria Oliva black A real revelation: starred chef dishes but, luckily, without attitude, congratulations to Stefano Novello … Already the white glass served with green and black olives marinated in orange, a high … The traditional ‘bigoli in sauce’ dish a pasta with onion and anchovy sauce was just perfect. For desserts, let yourself be seduced by the owner Isabella who, in addition to taking care of the restaurant, runs a delightful B&B just around the corner. She served me a date pie with lemon ice cream: a delight. Finally… surprise! We meet the Red Priest, nickname of Vivaldi, a restaurant with a terrace at the top of the Locanda Vivaldi, a little known paradise and generally reserved for those who stay at the Locanda, but can also be booked by external customers, Chef Antonio will delight you with smiling, just like him , Venetian dishes of fresh fish. And what a spectacular view! Enjoy one of the most beautiful sunsets of your life … And if you want to find out where the Venetians have their midday lunch, the address is unique: the legendary Rosticceria Gislon in Calle de la Bissa, 5424 / where the long counter full of gastronomic delights will delight you first the sight and then the palate with the more classic Venetian specialties, from saor to the famous creamed cod, to an incomparable mozzarella in carrozza with anchovies. Quite crowded, a bit of a queue to do, but it’s worth it. As you will see, covid does not stop gourmets!




PROSSIMO VIAGGIO: IN GIRO PER IL MONDO ALLA RICERCA DEI ‘PORTAFORTUNA’

DI CESARE ZUCCA

Amuleti, simboli, talismani: in tutto il mondo esistono i portafortuna. Perché non programmare il nostro prossimo viaggio in uno di questi paesi, accompagnati dalla protezione del loro portafortuna ? Pronti per il giro del mondo? Ecco dove andare e cosa riportare dal viaggio.

Che tu ci creda o no, le leggende sui poteri attribuiti a questi talismani hanno viaggiato attraverso mari e continenti, dai tempi più remoti, fino ad oggi. Ecco una mappa ‘fortunata’ alla ricerca del talismano (e della buona fortuna) che vorreste possedere.

Squame di carpa, Polonia
La carpa è un pasto tradizionale di Natale. E’  un pesce saporito ed è  considerato un cibo portafortuna. La tradizione dice che dovreste tenere la carpa nuotare nella vasca da bagno fino al momento di essere cucinata, ma i polacchi moderni optano per carpe belle pronte da mangiare. Dopo averlo gustata, la gente recupera delle scaglie, le pulisce e le infila nel portafogli fino alla successiva vigilia di Natale.


Cavallo Dala, Svezia
Statuetta giocattolo realizzata con gli scarti del legno, scolpiti per la prima volta centinaia di anni fa come passatempo. E’ simbolo di buona fortuna, portatore di forza e dignità. Souvenir di rigore per chi visita la Svezia.

Elefante, India
Posizionato davanti alla porta di casa o all’ ingresso dei negozi procura forza, potenza, stabilità e saggezza. Ganesha, una delle divinità indù più conosciute, ha appunto la testa di un elefante.


Higa, Brasile
Un ciondolo che raffigura un pugno chiuso con il pollice che spunta tra l’indice e il medio, un ovvio riferimento alla vagina. Si dice che distragga gli spiriti maligni dai loro propositi perversi.
E’ uno degli amuleti più usati, lo potrete trovare in corallo, quarzo rosa, legno, marmo, cristallo e persino in plastica.

Acchiappasogni, USA
Una ragnatela di corda per intrappolare gli incubi. La leggenda narra che quando il sole sorge, i brutti sogni catturati nell’acchiappasogni si dissolvono, poiché non possono sopravvivere alla luce del giorno. I nativi americani Chippewa o Ojibwa hanno progettato questi talismani per proteggere i loro bambini.

E se proprio non riuscite a dormire… puntate verso il Guatemala


Bambola preoccupata, Guatemala
Coloratissime bamboline realizzate a mano. Secondo la credenza, le persone che non riescono ad addormentarsi dovrebbero tenere vicino al letto una o più bamboline. Ci penseranno loro a scacciare le preoccupazioni e  garantire sogni d’oro.


Hamsa, Israele
L’immagine di una mano che, oltre a proteggere dal malocchio, decora casa, spazi pubblici e ufficI. Questo ciondolo protegge dall’energia negativa e porta felicità. Può essere indossato con la mano rivolta verso l’alto o verso il basso. La parola “hamsa” fa riferimento al numero cinque in ebraico e si dice che simboleggi i cinque libri della Torah.


Nazar, occhio del diavolo, Armenia, Romania, Albania, Afghanistan e Iran
Come l’Hamsa, il Nazar è pensato per proteggere dal malocchio. In genere è fatto a mano con vetro blu, bianco, azzurro e nero


Occhio di Allah, Turchia.
Amuleti a forma di occhi di vario colore. Appaiono un po’ dappertutto: nelle decorazioni per la casa, nei gioielli, e perfino nei tatuaggi. Secondo la tradizione, servirebbero a proteggere  dall’invidia e dal malocchio.

Scarabeo, Egitto
Adorato dagli antichi Egizi, veniva considerato il simbolo della resurrezione, associato con il sorgere del sole e della continua rinascita dell’Egitto. Indossare o regalare un amuleto o un ciondolo che lo raffiguri significa ancora oggi proteggersi contro tutti i mali.


Maneki Neko
Adorabili figure di gatti, spesso esposte agli ingressi dei negozi per portare fortuna ai loro proprietari. Variano per dimensioni, design e naturalmente prezzi.


Tumi, Perù
Coltello della civiltà precolombiana che abitava la zona dell’attuale Perù. Può essere d’oro, d’argento o di bronzo e viene spesso appeso al muro, perché considerato portatore di buona fortuna. E’ il simbolo nazionale ed è utilizzato nella pubblicità turistica del paese.


Maiale. Germania
Durante la fine del XIX e l’inizio del XX secolo il maiale era un popolare portafortuna in Francia, Inghilterra e Irlanda, così come in Germania e Austria, dove era – ed è tuttora – noto come Glücksschwein (“maiale di buona fortuna”). Sinonimo di prosperità, infatti durante il Medioevo, possedere dei maiali era segno di agiatezza, ancor oggi simboleggia prosperità, ricchezza e abbondanza, meglio se ben rimpinzato di monete…


Ghiande. Inghilterra
Secondo un’antica leggenda, nonostante le querce attraggano i fulmini, gli alberi che producono ghiande sono innocui, essendo stati risparmiati dal dio Thor, il creatore lampi e tuoni. Da millenni si dice che le ghiande proteggano da malattie e dolori o che accelerino il processo di guarigione.


Gris-gris, Ghana
Nato in Ghana, è emigrato nel Nord America e in Louisiana.  Pare che sia in grado di scongiurare il male e procurare la buona sorte. Avrebbe molti poteri, come attirare l’amore, far concludere affari, avere buona salute e perfino far smettere di spettegolare. Da raccomandare ai tipi troppo gossip.

Zampa di coniglio, USA
Molti lo tengono appeso al portachiavi. Tra i presunti seguaci di questo amuleto, vengono citati l’attrice Sarah Jessica Parker e il presidente Franklin Delano Roosevelt.  La credenza dice che procuri non solo buona fortuna, ma sia anche in grado di aumentare la fertilità.

Ferro di cavallo
Portafortuna storico: dall”arte islamica e dall’iconografia egiziana fino alle moderne abitudini degli Americani. Si dice che un ferro di cavallo appeso sulla porta (rigorosamente con le punte verso il basso) tenga lontane le forze negative e riversi buona fortuna su tutti coloro che entrano in casa.

Buddha che ride,Tailandia
Sebbene il Buddha ridente possa essere trovato in culture di tutto il mondo, è prevalentemente presente in Tailandia e India. Simboleggia la felicità e l’abbondanza perché il Buddha che ride non è mai infelice. Ma attenzione, sarete fortunati solo se ogni giorno gli accarezzete dolcemente lo stomaco, con  un atteggiamento positivo. Niente solletico, altrimenti…

Dente di alligatore
Per chi gioca d’azzardo o lavora nel settore finanziario o si cimenta in sport estremi. Spesso appeso al collo di qualche surfista americano o australiano che, oltre alla bravura, deve avere un pizzico di fortuna. un po’ hippie, un po’ anni ’70, perfetto per un look vintage.

E IN ITALIA ? ….
GIRATE PAGINA PER SCOPRIRE I TALISMANI ‘MADE IN ITALY’..

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Portafortuna di tutto il mondo. Andiamo in Italia?

Cornicello, Napoli
Si dice che già nel 3500 A.C. si appendessero corna di animali fuori dalla porta, come augurio di benessere, fertilità e matrimonio felice. Col passare del tempo, il corno iniziò ad essere lavorato a mano, modellato con la silhouette di un peperoncino e dipinto di rosso. Il cornetto è diventato un portafotuna in tutto il mondo, ma, inutile dirlo, quello’verace’ lo troverete a Napoli, magari in una delle tante bancarelle del vivace quartiere Spaccanapoli.


Toro, Milano
Nel cuore della città vi aspetta la meravigliosa Galleria in Piazza Duomo, con i suoi negozi superlusso. Ma arrivati nel centro, guardate in basso e troverete un toro mosaicato che, poverino, ha i testicoli un po’ malconci… E’ infatti un classico portafortuna posare il calcagno (destro, mi raccomando…) e fare almeno un giro completo, magari immortalato da un video selfie….

Delfino, Roma
Si dice che anticamente, i marinai romani che trascorrevano molti mesi in mare, fossero informati dall’apparire dei delfini che la terra e le proprie abitazioni fossero vicine. Magnificamente rappresentato in affreschi, mosaici e monete, il delfino era ed è ritenuto un simbolo di protezione e un messaggio di pace. Indossare un ciondolo con il delfino significa simbolicamene che state percorrendo il percorso giusto.

Quadrifoglio, Irlanda e …Dolomiti
Una leggenda cristiana afferma che Eva prese con sé un quadrifoglio dopo essere stata bandita dal Paradiso, proprio per non dimenticare la bellezza del luogo che stava lasciando.
Già nel 1620 la letturatura celtica parla di questo rarissimo talismano (pare ce ne sia 1 su 10.000) reputato messaggero di 4 “fortune”, una per ogni foglia: rispetto, abbondanza, amore, salute.


E’ un iconico simbolo irlandese, ma p
erchè l’ho collocato anche tra le verdi vallate dominate dalle Dolomiti? Semplice, perchè ogni anno amo passare qualche giornata in quelle zone e regolarmente, dico regolarmento, trovo un quadrifoglio…   Fortuna? Casualità? Chissà …
Mi ha portato fortuna?…
Dei talismani non c’è dato di rivelare gli effetti…perderebbero i loro poteri.

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’

 

 

 




COME VOLARE OGGI : CON DISCIPLINA, SENZA PAURA, MENO STRESS

DI CESARE ZUCCA  –
Si chiama ‘aviofobia’ cioè paura dell’aereo, è piuttosto comune, infatti risulterebbe che 1 persona su 6 abbia paura di volare. Questa paura si manifesta in modi diversi. Per alcuni è la brutta sensazione di perdere il controllo o il timore dell’altezza, per altri è claustrofobia, per altri ancora il terrore di un attacco di panico. Oggi si è aggiunta un’altra paura: il rischio di un  possibile contagio di coronavirus.

Vediamo cosa alcune compagnie aeree hanno studiato e, se saliremo in aereo, come  possiamo viaggiare più sicuri, meno tesi, più rilassati.
Straordinarie disinfestazioni negli aereoporti e a bordo, misurazione della temperatura  oltra a numerose misure per ridurre notevolmente il contatto tra passeggeri ed equipaggio, nonché tra passeggeri.
In molti aerei lo shopping in volo è stato sospeso e il servizio di bordo è stato ridotto in tutte le cabine al fine di limitare l’eventuale contatto a mano. I saponi sanificanti standardizzati sono disponibili nei bagni. Molte compagnie consentono ai membri dell’equipaggio di indossare  mascherine e sempre i guanti.

American Airlines ha iniziato l’assegnazione dei posti seguendo le istruzioni social distancing cioè lasciando lo spazio suggerito tra passeggeri e bloccando tutti i posti centrali e, per evitare contatto con il personale di bordo, sospendendo la distribuzione di cibo nei voli brevi.


Lufthansa ha introdotto ulteriori misure al fine di soddisfare le raccomandazioni di mantenere la distanza fisica durante la crisi del coronavirus.
A partire dal 27 marzo, tutti i posti adiacenti nelle classi Economy e Premium Economy su tutti i voli Lufthansa in partenza dalla Germania, compresi i voli nazionali. saranno bloccati e tenuti liberi. su tutti i voli, ad eccezione dei voli per la Germania, data la massima priorità di riportare in patria quante più persone possibile.


Al fine di evitare affollati trasferimenti in autobus da e per gli aerei, Lufthansa si sta organizzando per far sbarcare i passeggeri vicino alle uscite e se ciò non è possibile, è stato  prediscposto un ervizio che prevede il doppio degli autobus rispetto al solito.
Molte altre compagnie stanno adottando nuovi sistemi di sicurezze, vi terremo informati.

In volo
Durante il viaggio, si devono applicare i corretti comportamenti di “igiene delle vie respiratorie”, come starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino, lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche.


Prima di tutto
Prima della partenza  è raccomandabile di bere molta acqua per prevenire i disagi osservati dalla variazione di altitudine. E’ anche uno dei metodi più efficaci per ridurre il rischio di eventuali trombosi venosi per le donne in gravidanza o passeggeri con problemi di salute.
Evitare bevande eccitanti, niente caffè, the o bevande energetiche, che rischierebbero di aumentare notevolmente lo stato di ansia. Molto meglio una cioccolata o una rilassante tisana.


Con calma…
Arrivare in anticipo in aeroporto Questo permette di non correre, di fare il check-in con calma o, se lo si è già fatto on-line, di abituarsi all’idea che si sta per prendere un aereo.
Lettura e musica
Quel ibro che avete incominciato e mail finito? Ottima soluzione per passare il tempo e una buona idea per distrarsi durante il volo, evitando di prestare eccessiva attenzione a rumori o temere turbolenze. Lo stesso effetto può avere la musica, magari quella che vi ricorda quacosa di piacevole, insomma una complitation relax! Chiudere gli occhi e lasciarsi andare, magare con una mascherina salva occhio e. solo in casi estremi, con ansiolitici in gocce o pastiglie.


Palestra ad alta quota
Mantenersi attivi durante un volo non solo fornisce un’ utile movimentazione  ma aiuta anche a ridurre il rischio di coagulazione del sangue.

Come eseguire un allenamento fitness in volo?
Girate pagina e lo scoprirete….

Come eseguire un allenamento fitness in volo?
Ecco dei suggerimenti che certamente vi consentiranno di sgranchirvi quanto basta per trascorrere in maniera più rilassata il vostro viaggio.


Collo e testa
E’ importante muovere la testa: fate  più volte “sì” e “no” con la testa, poi piegatela a destra e a sinistra, e infine disegnate cerchi prima in un verso e poi nell’altro, un semplice esercizio che aiuta a contrastare la pressione causata dall’alta quota. Aprite e chiudete la bocca ampiamente, sbadigliate, fate le boccacce… beh forse farete delle facce strane e qualcuno vi guarderà incuriosito, no problem… l’importante è che voi vi sentiate meglio.

Mani e braccia
Iniziate con i polsi, fletteteli su e giù, poi alzate entrambe le mani sopra la testa, per quanto possibile. Con una mano, afferrate il gomito del braccio opposto e tirate delicatamente da un lato. Mantenete l’allungamento per 15 secondi. Ripetete dall’altra parte. Per sciogliere le spalle, rotatele avanti e indietro , esercizio molto rilassante.
Mettete la mano destra sopra la spalla sinistra. Posizionate la mano sinistra dietro il gomito destro e premete delicatamente il gomito verso la spalla. Mantenete l’allungamento per 15 secondi. Ripetete dall’altra parte per 15 secondi.

Piedi e gambe 
Siedetevi sul sedile con i piedi piatti, alla larghezza dei fianchi e direttamente sotto le ginocchia. Alzate e abbassate prima le punte, poi i talloni per cinque secondi per una decina di volta, respirando mormalmente .
Allungate le gambe sotto il sedile di fronte. Sollevate leggermente una gamba in modo che sia diritta e ruotate il piede in senso orario alla caviglia 15 volte, quindi in senso antiorario per altre 15 volte. Ripetete questa azione con l’altra gamba.

Esercizio in fila per il l bagno e nel corridoio
Divaricate leggermente i piedi e, se c’è spazio, stendete le mani oppure posizionatele sui fianchi. Piegatevi sulle ginocchia e sieditevi. Ritornate in posizione eretta. Ripetete circa 5 volte. Questo aiuta a flettere le ginocchia e fa fluire il sangue attraverso le gambe e i fianchi.
State in piedi con i piedi uniti e piegatevi verso il basso in vita per toccare i piedi. Questo esercizio  allunga e allevia la tensione muscolare posteriore.
Se il corridoio è vuoto, approfittatene: afferrate i braccioli su entrambi i lati. Stringete gli addominali e sollevate le gambe dritte davanti a voi, usando solo addominali e braccia per sollevare le gambe. Non saltate. Ripetete 10 volte.

Compagni di viaggio
Per chi è ancora vittima di insofferenze a bordo e paranoie in volo, ecco il rimedio: relax! Sono stati inventati un’infinità di gadget anti-stress, come mascherine antiluce fornite di tappi antirumore o formidabili cuscinotti salvacollo che vanno dall’antiallergico all’ergonomico a quello da ancorare al sediel, fino a quello terapeutico imbottito di grano saraceno.Occhio alla pelle
Il volo disidrata e raggrinzisce. Khiel’s, la più antica e rinomata fabbrica americana di creme per il corpo, presente anche in Italia, propone una linea di prodotti a base di ginseng tibetano e fiori di cactus studiati appositamente per il volo, come il midnight recovery concentrate e l’idratante 24/7 activate moisturizer per l’arrivo dopo un lungo viaggio, il facial fuel eye per‘sgonfiare’ gli occhi e poi ancora il first class per le mani, mentre per il viso basterà una spruzzata diel magico spay in-flight refreshing facial mist.

Paurosi… tutti a scuola!
Pare infallibile il corso online “Fearless Flyer (Viaggiatore senza Paura) di EasyJet capitanato, è proprio il caso di dirlo, da un Capitano di Volo della compagnia. Il corso mira a rimuovere le emozioni negative causate dagli aspetti tecnici, come atterraggio, rumori, turbolenze e disturbi psicologici.

E per finire…
Una dritta americana per voi e per i vostri amici timorosi.
“Wear a hat!” Mettiti un cappello! Una ricerca eseguita a Boston, ha scientificamente provato che la semplice azione di indossare un cappellino può ridurre la paura e farvi sentire più al sicuro. Insomma, volare sicuri, sereni e meglio!

INFO

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’

 




RIGA: 8 MOSSE PER SCOPRIRE LA ‘GEMMA DEL BALTICO’, COSA FARE, DOVE ALLOGGIARE E DOVE MANGIARE

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

La quarantena passerà… i nostri sogni si avvereranno e ritornerà la gioia di viaggiare e di scoprire nuovi luoghi. La lista dei nostri ‘city break’ si arricchirà di nuove destinazioni e nuove avventure…
Incominciamo con una splendida meta: Riga, capitale della Lettonia e patrimonio UNESCO. Ci attende ’incantesimo della città vecchia, il più grande mercato d’Europa, lo zoo più antico, lo spettacolare quartiere Art Noveau, la sbalorditiva architettonici e tanto altro…


Tappa intelligente e economica. Potete visitarla a piedi, visto che la maggior parte delle attrazioni sono vicine tra loro. Troverete alberghi e ostelli a tutte le tariffe e cibo a prezzi ragionevoli. Una meta ideale in estate quando il clima locale è più mite. Vi suggerirò inoltre dove alloggiare e dove dormire. Ecco otto motivi per inserire questa ‘gemma baltica’ nella lista dei vostri prossimi viaggi.

1) Città Unesco, città green
Il centro storico, proclamato patrimonio mondiale dall’UNESCO, offre una combinazione unica di influenze orientali e occidentali. Il cuore della città è la Town Hall Square su cui prospetta il meraviglioso Palazzo delle Teste Nere.

A due passi dal centro storico troverete la grande Cattedrale della Natività con il suo straordinario tetto dorato, il Museo dell’Occupazione e il Vermanes Park, uno dei tanti meravigliosi spazi verdi della città come Bastejkalna Park impreziosito da romantici giochi d’acqua. l’Esplanade, il Parco Kronvalda con tanto di fontana danzante, una pagoda cinese e piste per pattinare e Bastion Hill, adiacente all’iconico Monumento alla Libertà che per i lettoni rappresenta l’indipendenza dalla Russia e che stranamente non fu abbattuto dai russi durante l’occupazione.


2) Scopriamo la città
Vi consiglio di salire sul campanile della chiesa di San Pietro per una vista mozzafiato sugli oltre 500 edifici dai diversi stili architettonici: gotico, barocco, modernismo e art nouveau. E non mancano le curiosità come i Tre Fratelli, tre case vicine costruite ognuna in un secolo diverso oppure il vicolo Rozena, così stretto che se allargate le braccia potete toccare le pareti opposte.


3) La Parigi del Baltico.
Lasciatevi incantare dal Quartiere Art Nouveau, tra le vie Alberta e Elisabeth. Incontrerete magici palazzi decorati con animali, costellazioni, ghirlande, sfingi e meduse, in un meraviglioso mix di tonilità bianche e azzurre. C’è anche una deliziosa boutique–souvenir in tema  mentre ragazze in costume d’epoca animano il piccolo, imperdibile museo. Un vero trionfo del liberty…da far invidia ai parigini…


4) Mega mercato
Cinque hangar Zeppelin della prima guerra mondiale ospitano il colossale Central Market, il piu grande d’Europa, animato da più di 3.000 venditori di carne, pesce, latticini. E’ un vero paradiso green: ravanelli, carote, acetoselle, insalate e frutta. ll mercato trasuda di colore, di primizie e di una straordinaria gamma di sottaceti e di specialità firmate Sturitis Pelmenim, tra cui gli gnocchi di carne arrotolati a mano serviti in un delizioso brodo con una cucchiaiata di panna acida.


Nel weekend il mercato più popolare è Agenskalna, nel quartiere di Kalnciema, dove potrete assaporare il delicato succo di betulla: dolce e ricco di antiossidanti.


5) C’era una volta…
A solo mezz’ora di macchina dal centro di Riga, lungo la riva del lago Jugla, troverete il Il Museo Etnografico Lettone uno dei musei all’aperto più grandi e antichi d’Europa. 118 edifici storici da tutte le regioni della Lettonia: Kurzeme, Vidzeme, Zemgale e Latgale. Gli edifici sono stati allestiti per dare ai visitatori un senso del paesaggio e della vita rurale della Lettonia.

6) Cibo lettone
Speck, pane di segale, pancake di patate, l’anguilla affumicata, le ‘tapas lettoni’, pane servito con una varietà di salse diverse come il sambuco o la panna acida con aneto, mentre i più audaci posso optare per la lampreda marinata affumicata, iniziando rigorosamente dalla testa, davvero brutta, ma buona…Per un pranzo budget consiglio la catena di buffet Lido e Kolonade che serve specialità locali e un’ eccellente selezione di vini. Da non perdere la tradizionale Šaltibarščia squisita zuppa di barbabietole.

7) Birra!
Sei un fan della birra luppolata? Latviabeerfest, la cui edizione 2020 è prevista per fine maggio, La grande festa accoglie oltre 500 tipi di birra della Lettonia. Birra, cibo e allegria!

8) Weekend al mare?
Jurmala, detta la Perla della Lettonia, è una striscia di 30 km di sabbia bianca di fronte al Golfo.
È il più grande resort dei Paesi Baltici con molte pensioni in legno, ville liberty e hotel spa. Raggiungibile in 20 minuti con il treno che corre lungo la costa da Lielupe fino a Majori, dove, oltre a un utile centro di informazioni turistiche, troverete bar, ristoranti e il delizioso Simply Beach House, proprio in riva al mare.

Dove alloggiare
Grand Palace
5 stelle ben meritate Stile e classe si avvertono subito, dalla reception al lounge dove e’ possibile portare e centellinare il proprio liquore preferito e custodirlo in un’apposita bacheca personalizzata dal proprio nome. Nella Suite Restaurant, a metà tra una serra e un jardin d’hiver viene servito un immenso breakfast con chef a disposizione. Per gli amanti della caccia l’ hotel organizza avvincenti battute nei famosi boschi della Lettonia.


Royal Square
Cetralissimo, contemporaneo. Nel ristorante Desiderata, aleggia un’ atmosfera fiabesca e I pavimenti trasparenti danno sulle antiche mura della citta’. La Royal Suite, un trionfo di oro e nero, e’ perfetta per una Barbie regale, non per niente e’ la preferita di Paris Hilton.


Bergs
Design, comodita’, colori e dettagli a cominciare dai camini ai comodissimi letti. Tuttintorno si svolge l’ architettura d’ avanguardia del Bergs Bazaar, un agglomerate di boutiques moda, shop tendenza, gallerie d’arte e invitanti bar.


Old city
Azzeccato incontro tra antico e contemporaneo. Collega la parte antica e tradizionale a quella nuovissima, dove le camere sono praticamente scavate nelle mura della vecchia citta’. Tappezzati da souvenir fotografici della Riga del passato.

Dove mangiare
Soluzioni pratiche e prezzi interessanti:
Kalku
per un pranzo a buon mercato, disinvolto, magari nel dehors.
Le Dome preferito dai locali
Fabrikas Restorans cucina contemporanea in una ex fabbrica sulle rive del fiume Daugava
Passiamo a qualcosa di più impegnativo:
Renomme’
Nello fasto e nello splendore dell’ esclusivo Hotel Gallery Park , mete preferita da diplomatici e capi di stato. E’ stato incluso nella lista dei 5 migliori ristoranti d’Europa. Le specialita’ lettoni sono servite in una perfetto armonia di gusto e presentazine. Insuperabile classica beetroot , la tradizionale zuppa di barbabietole rosse con uovo e formaggio feta.


Vincents
Preparatevi a un viaggio nel gusto, nella tradizione e nell’ originalita’. Protagonista (da Oscar ) e’ chef Martins Ritins, popolarissimo anche in TV , che conquista i suoi ammiratori con piatti dagli ingredient esclusivi e raffinatissimi, provenienti da piccole produzioni artigianali. Martins non ha mancato di soprendere ospiti illustri come il Principe Carlo d’Inghilterra , Elton John, l’Imperatore del Giappone e…anche me, quando per servirmi un’anatra al vino rosso ne ha letteralmente stritolata una intera usando un enorme marchingegno che ricordava una macchina medievale delle torture.

INFO
Live Riga
Aggiornamenti coronavirus

CESARE ZUCCA
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RINCOMINCIARE A SOGNARE: ‘CALIFORNIA DREAMING’, UN MERAVIGLIOSO ITINERARIO IN CALIFORNIA

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

“La speranza è che tutto finisca in 60 giorni e che l’Italia esca dall’emergenza coronavirus. A patto che tutti rispettino le regole imposte dal Governo con il nuovo Dpcm”. A fare questa ipotesi è Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e noi tutti speriamo che ciò succeda. Nel frattempo… rallegriamoci lo spirito, magari già immaginandoci in qualche destinazione da sogno, quindi… California Dreaming, avventuriamoci in un indimenticabile viiaggio attraverso la California.

Troveremo grandi strade, destinazioni meravigliose, location da fim, autostrade gratuite e benzina a buon mercato, un mix di climi eccellenti, alcuni dei migliori parchi nazionali e città famose in tutto il mondo.


Ecco il mio itinerario per il vostro California Dreaming Tour!

San Francisco
Si parte da San Francisco, che potrete raggiungere con svariati voli internazionali. Secondo me è un’ottima  idea di rimanerci qualche giorno per adattarsi al nuovo fuso orario, prima di mettersi a bordo dell ‘auto che avrete noleggiato. Io uso spesso Enterprise, che ha prezzi più competitivi e ampia scelta di vetture località.

La patente italiana è accettata, la patente internazionale è consigliabile abbinarlo alla patente e, spesso, le varie pratiche, ma soprattutto i controlli da parte della polizia stradale potrebbero sbrigarsi in modo più celere, poiché si tratta di una mera traduzione in lingua inglese della patente italiana.

A ‘Frisco’ come la chiamano gli americani, molte cose da fare e vedere: il Golden Gate Bridge, Chinatown, Alcatraz, il Fisherman’s Wharf, (super turistico, basta giusto un’occhiata), il Golden Gate Park, Nob Hill (magari per un cocktail al Mark) oppure una passeggiata a Lands End.


Pacific Coast Highway
In auto! Vi aspetta un itinerario meraviglioso che vi porterà a Los Angeles. Lungo la strada troverete spiagge da sogno, graziose città di mare e splendide aree selvagge.

Non perderdetevi Santa Cruz, Monterey, Carmel.
A Big Sur consiglio di dirottare a sud, dove scoprirete le foche della Cambria,

Scoprirete San Luis Obispo, la splendida spiaggia di Pismo, paradiso dei surfisti
l’imperdibile castello di Hearst, decorato con pezzi (veri o copie) provenienti dall’Europa e mescolati un po’ alla rinfusa, tipo la clamorosa piscina con statue romane e colonne greche…


Santa Monica, Los Angeles
Los Angeles potrebbe essere un luogo grande e confuso, ecco perché vi consiglio di puntare verso Santa Monica, dove troverete spiagge, colori, la pittoresca Venice e ottimi ristoranti.

Potreste quindi raggiungere Los Angeles solo per le visite di rigore, come Hollywood Walk of Fame, il Boulevard stellato dalle celebrità del mondo dello spettacolo

gli  Universal Studios, Getty Center, Sunset Boulevard oppure salire su un gossip-tour alla caccia delle ville delle star. Se Los Angeles non vi attira, potreste dirigervi lungo la costa fino alla piacevolissima San Diego.


Joshua Tree National
Prossima tappa: il deserto. Joshua Tree National Park. È un luogo magico e offre buone opportunità per il campeggio, l’escursionismo e l’osservazione delle stelle.

Se vorrete includere una deviazione verso l’irreale Las Vegas, cercate di arrivarci in prima serata, quando milioni di luci si accendono per illuminano a giorno la ‘ capitale del gioco’.


Dead Valley
La Valle della Morte, vasto e spietato deserto che deve il suo ai molti ricercatori d’oro che qui hann perso la vita. Caldissimo e misterioso, ma ricco di attrazioni: Badwater Basin, il punto più basso di tutto il Nord America, a 86 metri sotto il livello del mare, saline, crateri, canyon colorati,

infinite possibilità di escursioni e un’ indimenticabile corsa in moto sulle dune di sabbia. In estate, il caldo può essere piuttosto intenso, la temperature può superare i 38 gradi e non è consigliabile trascorrere molto tempo all’aperto.


Mammoth Lakes
Saliamo a nord, fino a Mammoth Lakes. Questo viaggio è piuttosto incredibile, lungo le montagne della Sierra Nevada, e lo scenario (e le temperature) cambieranno drammaticamente. Questi laghi sono un parco giochi per gli amanti dell’avventura. Potrete fare escursioni, campeggio, ciclismo, arrampicata su roccia, equitazione, pesca e ascoltare musica bluegrass durante un festival estivo, C’è perfino Bodie, una città fantasma, aziende produttrici di birra artigianale, opportunità di shopping, impossibile annoiarsi!

Yosemite Park
Gran finale green e un meraviglioso tuffo nella natura.
Le cascate Yosemite Falls, l’escursione fino a Nevada e Vernal Falls, Glacier Point, Tunnel View, Valley Vista e Bridalveil Falls fino a Half Dome, Si ritorna a San Francisco, dove lascerete l’auto.

Fame?
La cucina californiana offre davvero di tutto  Preparatevi a una miriade di piatti, dalla cucina tex mex con accenti messicani, a insalatone super salutari, al tradizionale fish and chips a proposte davvero insolite com il garlic ice cream, gelato all’ aglio…


Dove alloggiare in California
La California ha una vasta gamma di opzioni di alloggio per soddisfare praticamente tutte le tasche, anche se le città più grandi e i mesi più attivi tendono ad aumentare i prezzi. Consigliamo sempre di prenotare in anticipo il viaggio, se possibile, in particolare per i campeggi e i piccoli caratteristici ‘lodge’ dei  Parchi nazionali.

In genere il costo della camera è ‘double occupancy’ quindi per 2 persone, con letti king ( matrimoniale) queen (un’abbondante piazza e mezza) oppure twins (2 letti singoli)  Ne troverete di tutti i  prezzi e molte strutture hanno la piscina.

Ottime le prenotazioni su booking.com, con buone politiche di cancellazione dell’ultimo minuto, le soluzione di ‘share’  AirBnB per stare con la gente del posto, www.craiglist.org per affittare appartamenti privati e infine da non sottovalutare i classici motels lungo la strada, puntate su quelli con il cartello ‘Vacancy’

Un itinerario da sogno che auguro possa diventare presto realtà!

INFO
Visit California

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’




DESTINAZIONE TRULLI ! L’incanto continua…

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

Esistono da centinaia di anni e sono diventati una meta originale per passare un weekend !
Base cilindrica, tetto conico, spesso verniciati di bianco per garantivano fresco in estate e caldo in inverno. La loro origine sembra derivare daI tholos, primordiali architetture greche. base cilindrica, tetto conico in tegole calcaree, spesso verniciati di bianco per garantivano fresco in estate e caldo in inverno. Molti trulli sono stati convertiti in eccellenti case vacanza e quelli di Alberobello sono stati proclamati patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Trulli anti-tasse
Si dice che i trulli venissero costruiti come alloggi temporanei in pietra a secco facilmente smantellabili prima dell’ arrivo degli esattori delle tasse sulla proprietà che, con loro grande stupore, trovavano solo macerie disabitate! Pare che non appena gli ispettori se ne fossero andati, la gente del posto ricostruisse i trulli e ritornasse a riabitarli.


Dove trovare i trulli
I trulli più interessanti sono nell’Altipiano delle Murge, e principalmente nella Valle d’Itria e nelle sue località di Cisternino, Ceglie Messapica,  Martina Franca con la possente Basilica di San Martino simbolo del rococò martinese e il suggestivo quartiere bianco ‘La Lama’, caratterizzato dai tetti a pignone e poi ancora Locorotondo dal pittoresco centro popolato da casette bianche e chiamato il “paese dell’amore”: il ‘patron’ San Valentino infatti qui è di casa. Trulli anche nella provincia di Taranto a Maruggio, Torricella e Avetrana.
Il paradiso dei trulli
E’ Alberobello, un vero labirinto ‘trullato’. Qui un tempo i tetti delle abitazioni venivano personalizzate con simboli esoterici: occhi, croci, segni zodiacali. Oggi la tradizione continua, spesso con segni più contemporanei. Da notare il Trullo Sovrano, il più grande del paese e  l’unico a due piani, oggi ospita un Museo.


Dove alloggiare
Date un’occhiata a Trulli Fenice o al classico Booking.com oppure a Le Alcove, situato in pieno centro storico, a due passi dal sito Unesco Castel del Monte, mentre a pochi km da Alberobello si trova il Cervarolo, masseria nei trulli risalente al XVI secolo. e poi tanta gente del posto affitta i propri trulli, soluzione economica e intelligente.

Le payare: gli ‘altri’ trulli
Simili ma diversi, a cominciare dai tetti: a punta nei trulli, piatti nelle payare, La pajara fà parte della cultura salentina ed è costruita interamente in pietra a secco. Anticamente erano dotate all’interno di piccolo forni e fungevano da depositi durante la raccolta delle olive, oltre che rifugio per ripararsi dal cattivo tempo o dall’afa estiva. Oggi sono alloggi ristrutturati, alcuni con piscina e presi di mira da turisti di tutto il mondo.


Trullo-export
Lo sapevate? L’unico altro posto in Europa ad avere trulli (o quasi) è la Renania in Germania … Infatti anni fa, i lavoratori migranti dalla Puglia nel Nord Europa,  ne hanno costruito alcuni mentre lavoravano come raccoglitori nei vigneti del posto.
Eh si, il trullo può essere anche una casa lontano da casa…

A tavola!
Cucina vera, povera, tradizionale, gustosissima. La terra regala piatti saporiti: i lampascioni, cipollotti selvatici cucinati al forno con le patate, la mia adorata purè di fave e cicorie, lo sfricone, un sugo di pomodoro, aglio e peperoncino, da ‘zuppettare’ con pane raffermo e la tradizionale focaccia con pomodorini da gustare anche alla mattina, appena sfornata da un forno in pietra.


Si va dalle caratteristiche pietanze di terra, come il calzone barese, una pizza ripiena di olive verdi, cipolle, acciughe e pomodori a un tripudio di succulente specialità, come le cozze impanate e fritte, i polipetti in pignata, cotti in pentole di coccio, la zuppa di pesce “povera”, preparata con gli scarti di molluschi e crostacei e il purpo alla pignata, piatto diffusiimo fin dai tempi antichi, realizzato in pentole di cocci.

Caccia alle nonne…
Tutti a tavola, arriva sua maestà la tiella , anzi ‘a tiedd’, lo storico tegame di riso, patate e cozze al forno. Le migliori tielle? Quelle domenicali fatte in casa da nonna… quindi, una volta arrivati sul posto, iniziare le connections … i pugliesi sono ospitali e cordiali e non è detto non che vi procurarino un assaggio di squisita tiella fatta in casa…

Le orecchiette, un must
Impossibile lasciare i trulli senza aver gustato le paste fresche fatte in casa tra cui quella con fagioli e cozze tarantine e le iconiche orecchiette: alle cime di rape, al forno con funghi cardoncelli o ‘al telefono ‘con mozzarella filante… sbizzarritevi!

Il ristorante preferito di Madonna?
Nei suoi soggiorni pugliesi, la cantante ha ‘scoperto ‘la cucina fresca, sana e saporitissima della Trattoria Terra Madre, il cui menu valorizza l’adiacente orto biologico e i suoi prodotti. Oltre al ristorante, la tenuta offre sei suggestivi trulli.

INFO

Visit Alberobello
Comune di Alberobello
Viaggiare in Puglia
Festival della Valle d’Itria.

Il Salento è raggiungibile in auto, Autostrada A16 (Uscita Bari Nord) e strade statali
In treno (Stazione di Lecce)
In aereo (Brindisi)
In bus (Flixbusda tutte le città d’Italia e d’Europa da e per il Salento)
Alberobello e i suoi comuni confinanti sono raggiungibili in aereo ( Areoporti Bari e Brindisi),
In treno (Bari, Taranto) con Trenitalia, proseguendo con le ferrovie Sud-Est.
In auto, dall’autostrada A14 – Uscite Gioia del Colle, Monopoli per immettersi sulla S.P. per Alberobello  da Taranto : S.S. 172 per Martina Franca-Locorotondo e Alberobello

Coronavirus: Informarsi sulla situazione locale e su eventuali restrizioni o procedure attivate dalle autorità locali e da compagnie di treni o bus.
Tel 800 713931 tutti i giorni dalle 8 alle 22
Regione Puglia/coronavirus

 

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’




MENFI, Sicilia. Un territorio selvaggio di rara bellezza e paradiso del gusto. BENVENUTI NEL MENFISHIRE !

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

Menfi è una cittadina situata a sud-ovest di Palermo e a nord-ovest di Agrigento, a poche distanza dal profondo mare blu del Mediterraneo, con le spiagge di Porto Palo, e Capparrina. Menfi è nota per le sue meravigliose ceramiche, per l’olio ottenuto dall’ oliva nocellara e per la sua importante viticultura. Ultimo, ma non meno importante, il cibo locale che unisce prodotti tradizionali a un’arte culinaria semplice e deliziosa.


In Piazza
La città si è sviluppata per un lungo periodo di tempo ma ha mantenuto la struttura dell’insediamento feudale originale. Il fulcro principale della città è Piazza Vittorio Emanuele III, dove sorge e il vecchio Municipio e la Cattedrale risalente al 18 secolo e ricostruita dopo il terremoto del ‘68. Merita una visita Palazzo Pignatelli. Ci sono anche molti edifici religiosi a Menfi: la Chiesa rocciosa di Santa Margherita, scavata nel tufo dai monaci bizantini e la Chiesa Madre risalente al 1650, poi parzialmente distrutta dal terremoto del 1968 e poi ricostruita. All’interno ci sono alcune apprezzabili sculture lignee.


Le meraviglie nei dintorni
Nella vicina campagna sorgeva il Castello di Burgimilluso, eretto per proteggere il borgo medievale e per fungere da “capanno da caccia”, con lo scopo principale di fornire supporto alle spedizioni di cacciatori. Oggi purtroppo rimane solo una torre di alta circa 18 metri, mentre al mare vi aspetta uno dei luoghi più spettacolari della costa: La Scala dei Turchi, una cascata di gradini simili a meringhe scolpita e curvata dal mare. Instagram all’attacco!


A tavola!
Menfi ha un grande patrimonio culinario che riflette le tradizioni degli antichi sovrani e che può essere trovato in ricette locali come cous cous, sorbetto, marzapane, frutta candita e miele, oltre alla tipica salsa con sardine, pinoli, uvetta e zafferano, i classici arancini. pesce spada, pesce azzurri e le squisite ‘zuppe povere’ di verdure dell’orto.

Le vere ‘Signore di Menfi’
Sorridente, Imprevedibile, chiassosa e estremamente esperta in cucina, ecco la Brigata delle Signore di Menfi un piccolo esercito di menfitane che sanno far rivivere i sapori della cucina storica del territorio, dalle busiate, pasta fresca fatta in casa che prende il nome dalla “busa”, il ferro da calza usato per prepararle, alle ruote di carretto, coreografiche cialde dolci ripiene di ricotta spolverate di zucchero a velo, inventate nientemeno che dalle locali monache di clausura fin dal 1500. Brave Signore!
Spinoso ma buono
Vi aspetta una deliziosa sorpresa stagionale: il carciofo spinoso, dalle foglie verdi e viola e dalle grandi spine dorate. Aromatico, croccante e delicato, delizioso sia mangiato crudo, sia grigliato, in scatola o cotto in caponata. E’ stato inserito nell’elenco dei prodotti tipici Slowfood ed è considerato da secoli una pianta medicinale, ricca di cinarina, un polifenolo in grado di favorire la funzionalità epatica e migliorare l’attività della bile.


Conchiglie che passione!
Dove c’è mare ci sono conchiglie , dalle più comuni ale più insolite. In Via Ognibene Il Museo Malacologico ospita una collezione di malacologia, che raccoglie quasi 5.000 conchiglie, provenienti da tutto il mondo

Street food
È una tradizione siciliana. Troverete il signor Peppe, noto per la sua famosa trippa, cotta lentamente con erbe e pomodori e le panelle, popolari frittelle di farina di ceci. Infine, l’incomparabile cà meusa, panino morbido farcito con piccoli pezzi di milza di manzo bollita e poi soffritta nel lardo e servita bollente con una generosa spruzzata di limone. Per chi non l’avesse mai assaggiata, la milza ha un sapore che ricorda vagamente il fegato e la sua polpa morbida si sbriciola in bocca come una salsiccia di sangue. Se la volete ‘maritata’ verrà abbondamente insaporita con del pecorino. “Più scura è la milza, migliore è il gusto”, afferma il signor Pino Panelle, il venditore ambulante di meusa più rispettato di Menfi.


Giovanni, l’ultimo (o il migliore?) dei pescatori
Gli abitanti di Menfi lo chiamano “Ultimo Pescatore”. Giovanni Tarantino pesca di notte o al mattino presto, dopo aver studiato la luna. “Meglio una luna più debole, le sardine hanno paura della luce! Scelgo le spiagge di Porto Palo o Selinunte, lascio cadere la rete e aspetto. Ehi, sto per fare una pasta con le sarde e finocchietto selvatico, ti piacerebbe provare? “

Eros food
Prendete un riccio di mare, tagliatelo in due, spremete un po’ di limone e concedetevi questa prelibatezza, considerata un afrodisiaco anche dagli antichi Greci. Nelle vicinanze di Menfi, i mercati del mattino offrono succulenti ricci da mangiare crudi sul posto, mentre nel ristorante Da Vittorio usano solo ricci femminili, quelli colorati in viola, verde e marrone per fare un ottimo sugo per la pasta.


Non chiamatele pizze!
Preparatevi all’ incontro con lo sfincione. Il suo nome deriva da una parola latina ‘sfincia’ che significa spugna, esattamente come dovrebbe essere il suo impasto: morbido e spugnoso, condito con un’intensa salsa a base di pomodori, cipolle, pangrattato, formaggio caciocavallo e olio d’oliva. Delizioso! Poi nella vicina città di Sciacca, ho assaggiato la tabisca saccense, una  ‘quasi pizza’ ovale, condita con pomodori arrostiti, pecorino grattugiato e molte cipolle. Tocco finale: un’oliva nera nel mezzo.
Bevi un bicchiere!
Oltre al turismo, anche la produzione di vino ha un’importante attività economica. A Giugno, Menfi ospita Inycon (antico nome di Menfi), una maratona di tre giorni, ricca di workshop enogastronomici, showcookings di chef siciliani, visite a cantine vinicole, passeggiate tra i vigneti, anche a cavallo o in bicicletta .Durante l’evento, la piazza ospita numerose degustazioni di vini con produzione di vigneti locali, tra cui Planeta, Settesoli, Donnafugata e Mandrarossa.

Le magiche serate di Inycon.
Musica, attrazioni, fuochi d’arificio per festeggiare il vino. Ho adorato i vecchi cortili di Via Vittoria, illuminati con mille candele e  sorprendentemente trasformati in piccoli ristoranti, dove spesso lo chef è proprio la nonna che vive nell’edificio! Ovunque c’è una vasta gamma di assaggi, dalla porchetta alle tapas di patè, dalla cassata siciliana al cous cous di pesce. Il tutto accompagnato da pane e olio locale.


Welcome to Menfishire!
In Settembre, Mandrarossa ospita il Vineyard Tour un evento che attraversa questo territorio ribattezzato ‘ Menfishire’. Degustazioni di cibo e vino, attività sportive ed escursioni attraverso una natura incontaminata, regalano l’emozione di esplorare un territorio pieno di sorprese. La vendemmia, aperta a tutti, continua con le degustazioni tecniche e le attività previste nel programma che termina con la gioia di ballare in pineta con musica dal vivo, sorseggiando i loro vini.


Il miglior arancino?
Pare sia proprio quello che si può trovare al Bar Centrale in Via Boccaccio 41, gestito da Carmelo, palermitano di nascita e menfitano di adozione. Non fatevi ingannare se il posto è in una zona periferica, quello che conta è la qualità dei prodotto e il gusto, che vi assicuro, è superlativo.


Sulle tracce del Gattopardo
A pochi chilometri da Menfi troverete Santa Margherita di Belice, antica residenza dei principi Filangeri, antenati dello scrittore Tomasi di Lampedusa,. Fu proprio questo palazzo che ispirò le pagine più belle de ‘Il Gattopardo’, il romanzo conosciuto e tradotto in tutto il mondo che ha ispirato l’omonimo film diretto da Luchino Visconti e interpretato dal ‘Principe di Salina’ Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale. Molto suggestiva la visita al Museo dove si possono ammirare i manoscritti dello scrittore, la sua macchina da scrivere e i superbi costumi del film.


Dove dormire
Un ‘baglio’ dove probabilmente anche il principe di Salina avrebbe amato dormire almeno una notteSi tratta del Baglio San Vincenzo ,circondato da dolci colline, ricche di vigneti, oliveti, agrumeti, ginestre e fichi d’india. Dodici camere arredate nel rispetto del tradizionale gusto siciliano, una terrazza panoramica e la sala da pranzo, costruita nella cantina del XVII secolo, dove è ancora possibile vedere la macina utilizzata per battere l’uva.

INFO
https://visitmenfi.it
Visit MenfiInycon 2020 
Inycon 2020
Mandrarossa Vineyard Tour  

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’




TRIESTE: UNA CITTÀ TUTTA DA SCOPRIRE!

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA –

Trieste: sotto il dominio austroungarico era un centro influente in letteratura, musica, arte e cultura, caratteristiche che ha mantenuto fino a oggi, concretizzandosi in un’affascinante città, dall’atmosfera tranquilla e incantevole, con un’architettura straordinaria e una bellissima vista sul mare. Destinazione perfetta per un perfetto city break!


Scoprire Trieste significa anche scoprire Il Carso, ripido altopiano calcareo che segue il Golfo di Trieste e il confine con la Slovenia. Perfetto per attività sportive: climbing, escursioni, biciclettate arrampicate su pareti rocciose, suggestivi percorsi lungo la Strada Napoleonica o semplicemente un piacevole picnic.Trieste offre molti eventi annuali tra cui il Film Festival, la Bavisela Maratona d’Europa, la spettacolare regata Barcolana.


Da non perdere!
La Città Vecchia, il Quartiere Austriaco, la Sinagoga, il Castello di San Giusto da cui potrete godere di un meraviglioso panorama di Trieste e le sue colline, la meravigliosa passeggiata sul Lungomare di Barcola che si estende dal nord della città fino al Castello di Miramare, un viale ricco di ville suntuose, romantici spazi all’ombra e qualche sorpresa

Come Casa Jakic, soprannominata “casa delle cipolle” a cause delle sue cupole sferiche. Apparteneva a Anton Jaki, un ex pope che, da quanto si tramanda, lasciò i voti per diventare una spia dello zar. La villa fu venduta dal proprietario nel 1904 per diventare una nota ed elegantissima casa di appuntamenti e anche una bisca di fama internazionale.

Il Castello di Miramare
Fiabesco capolavoro architettonico e uno dei gioielli reali più belli di Trieste. Fu costruito da Ferdinando Massimiliano degli Asburgo per essere la sua tranquilla residenza di famiglia lontano dalla corte viennese. Finito nel 1860, unisce caratteristiche architettoniche dei castelli austriaci, tedeschi e inglesi

Sotterranei segreti
Sotto Via Carducci e Via Fabio Severo, si cela un intrigante mondo surreale fatto di gallerie antiaeree risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Tutto è rimasto intatto come oltre 70 anni fa.
E’ stato chamato Kleine Berlin, ed è visibile, con le visite guidate, l’ultimo venerdì del mese.

Musei
Tanti musei tra cui Museo Revoltella che ospita la Galleria di Arte moderna con opere di Guttuso, Carrà, De Chirico e Morandi. E in estate ha un bel caffè outdoor, aperto fino a tardi.
il Museo di Storia, il Museo Civico di Storia e Arte, di Arte Orientale, della Guerra per la Pace, che ospita la collezione del pacifista italiano Diego de Hernandez.
Io ho scoperto un gioiello nascosto! Il Museo del teatro Carlo Schmidl. Documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal 18° secolo a oggi Attraverso una ricca collezione di poster, costumi, gioielli, fotografie; marionette e burattini; strumenti musicali, medaglie, archivi e manoscritti; una grande biblioteca, una biblioteca multimediale e una straordinaria collezione musicale.Un inquilino illustre.
Lo scrittore James Joyce abitò a Trieste per più di 15 anni, insegnando inglese. La sua statua personalizza il pittoresco Ponte Rosso di questa città che è rimasta nel cuore dello scrittore. Per saperne di più sulla sua vita a Trieste, visita il Museo Joyce. Via della Madonna del Mare 13.


A tavola!
Gustatevi la tradizionale zuppa Jota il brodetto di pesce, i canederli, gnocconi stile Austria, le sardine aromatizzate e il famoso ‘bollito’ di maiale.Trieste è anche una meta perfetta per gli amanti del pesce, che arriva direttamente dall’Adriatico, cucinato semplicemente e a prezzi molto ragionevoli in trattorie dai tavoli in legno rustico e terrazze soleggiate. Un must: il piatto con le tradizionali sarde fritte.


Le mie trattorie preferite: Alla Sorgente. Osteria Istriano, Trattoria Nero di Seppia, Il Posto delle Fragole e Da Giovanni, dove impera il classico ‘ buffet’ il tempio della carne, con prosciutti arrosti, lombo di maiale bollito, salsiccia affumicata e mortadelle giganti su antiche sbarre di marmo.


Antica Trattoria Suban
Festeggia un secolo e mezzo di vita! E’ nata per caso, quando Giovanni Suban, grazie alla vincita di cinque fortunati numeri giocati sulla ruota di Vienna, decise di aprire un locale per i triestini. È sopravvissuto a due guerre mondiali ed è ancora gestito da un rappresentante della famiglia Suban. Piatti storici della tradizione: strudel di formaggio, crauti, zuppa jota e stinco di vitello, accompagnati da vino prodotto localmente.

Caffè storici,
Caffè degli Specchi
, la Pasticceria Pirona dal fascino viennese, la Bomboniera che serve pasticceria tradizionale come il presnitz e la torta putizza ripiena di noci e il Caffè San Marco, leggendaria struttura di oltre 100 anni, adornata da magnifici affreschi in stile Art Nouveau e frequentata da brillanti menti letterarie tra cui James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba.


Un drink?
Stazione Rogers. popolare tra gli studenti di Trieste. All’interno, c’è un luogo per spettacoli e mostre, Mastro Birraio grande selezione di birre artigianali italiani della vicina Gorizia, magari da accompagnare a un gustoso gulasch, Enoteca Nanut una cantina scavata nel muro vicino al canale, con oltre 50 qualità servite al bicchiere. Piolo & Max , insoliti amari e digestivi con  infusi di limone, zenzero, assenzio, coriandolo, peperoncino e camomilla a Newtella, un liquore a base di latte al cioccolato leggero.

Una notte reale?
Facendo parte dell’impero austro-ungarico, Trieste ha numerosi hotel di lusso nel centro della città. Primo tra tutti il superbo Savoia Excelsior Palace. Progettato nel 1911 dall’architetto Ladislaus Fiedler, venne definito fin dalla sua inaugurazione «il più importante e lussuoso hotel dell’Impero Austro Ungarico». Con la sua maestosa facciata decorata da giochi di colonne e sculture classiche, e le camere splendidamente arredate. L’imperatore Franz Joseph I era tra gli ospiti più frequenti: il suo appartamento privato è stato conservato intatto.

Come e Quando?
Alitalia, Air Dolomiti, Volotea e Ryanair volano a Trieste, I due aeroporti di Venezia si trovano a 150 km. La primavera, l’estate e l’autunno sono le stagioni migliori: gli inverni possono essere ventosi e freddi.

INFO
www.turismofvg.it
www.promoturismo.fvg.it

CESARE ZUCCA
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Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
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MESSICO. VALLADOLID E’ LA PERLA DELLO YUCATAN. ECCO PERCHE’

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

Destinazione Messico? Tappa d’obbligo a Valladolid, la perla dello Yucatán, alla scoperta di un ricco patrimonio culturale e di un’affascinante città coloniale, fulcro di tradizioni e di grande importanza storica. Grande ospitalità, gente cordiale, pronta ad accogliegliervi con un grane sorriso.


L’architettura coloniale spagnola è inconfondibile: case coloratissime, edifici color pastello e le antiche chiese storiche, a cominciare dalla Cattedrale e dallo splendido Convento di San Bernardino che si trova a pochi minuti a piedi dal centro.

Conoscere la storia Valladolid è divertente e molto semplice. Oltre ai numerosi tour, anche notturni, a piedi o in bici, qua e là troverete molte targhe che descrivono gli eventi e persone importanti che hanno avuto un ruolo importante nella vita della città.


Valladolid è anche il punto di partenza per i celeberrimi siti maya di  Ekʼ Balam e Chichen Itza,
una delle 7 meraviglie del mondo e una delle più ben conservate fortezza Maya. Una dritta: prevedento una valanga di turisti io ci sono andato molto presto alla mattina. Che spettacolo!

Scopri i cenotes di Valladolid e dintorni
i cenotes sono uno straordinario fenomeno naturale, grandi grotte con piscine naturali dall’acqua azzurra e pulitissima, perfetta per una nuotata. Il cenote Zaci è proprio nel centro della città, ma ce ne sono tanti altri. Tra i miei preferiti, quello di Oxman e quello sotterraneo di Samula a pochi chilometri da Valladolid, facilmente raggiungibili con una bici presa a noleggio.


Escursioni
Per un’indimenticabile escursione fuori della città vi consiglio Rio Lagartos, cittadina costiera vicino alla laguna e  Las Coloradas. Preparatevia a panorama mozzafiato, laghi color rosa, coccodrilli e tanti meravigliosi fenicotteri. I vostri Instagram saranno felici!


A soli 8 km dal centro di Valladolid, nel comune di Uayma, si trova il suggestivo Convento di Santo Domingo, le cui pareti rosse affrescate risaltano nel cielo azzurro come un miraggio. Per raggiungerlo, contrattate con uno dei tanti taxi della città.

Dove mangiare
Uno dei miei ristoranti preferiti è Il Restaurante Hosteria, nel confortevole hotel Meson del Marques (mesondelmarques.com), dove le cameriere indossano il tipico abbigliamento hipiles, arricchiti da fiori ricamati. Menu Maya, tra cui lo squisito polipo al sugo nero.


El Atrio del Mayab, il “queso relleno” (formaggio ripieno), è sensazionale!

Ottima cucina yucateca nella Taberna de los Frailes, con piatti tipici di chaya, erba locale che cresce solo in Yucatan ed è considerata un’erba miracolosa usata già ai tempi dei Maya. Perché miracolosa? Come confermato dal Mexican National Institute of Nutrition, la chaya combatte diabete, calcoli e artriti. migliora la circolazione sanguigna e la funzione della memoria, aiuta la digestione, aumenta calcio nelle ossa, aiuta a perdere peso, controlla colesterolo e previene la tosse. E’ ricca di antiossidanti, possiede calcio, potassio, vitamina C e carotenoidi. Beh, di più non si può…ed è pure buona, infatti ricorda il sapore degli spinaci, che supera per ricchezza di ferro e fibre crude. Va sempre cotta ed è servita in zuppe, bevande o come contorno.


Street food? La risposta è mercado.
il Mercado Municipal di Valladolid è uno dei migliori nello Yucatan. sI trova nella Calle Santa Ana ed è aperto fino alle 16. Troverete tutte le specialità locali, rigorosamente fatte in casa. Dalle salsicce essiccate all’aria locale, alle spezie, pane, salumi, miele oltre a pasti completi realizzati da gente del posto e cucinati davanti a voi.
Tanto artigianato: cinture, portamonete,scatole e se volete portare a casa un tocco di moda yucateca, puntate sui meravigliosi abiti da donna dai fiori sgargianti e le candide guayabera, tradizionali camicie da uomo, finemente plissettate e ricamate.

Dove dormire
Casa Quetzal, boutique hotel in stile coloniale, centro energetico e terapeutico, situato negli immediati pressi del Convento di San Bernardino da Siena, nel cuore della città storica.
Coqui Coqui
(coquicoquiperfumes.com) è un chiccissimo B&B spa con un’ unica abitazione
superchic. Massaggi firmati dalle essenze Coqui.


I Signori Venator e la loro fantastica casa museo
Con grande piacere (e fortuna) sono stato invitato a visitare Casa de los Venados residenza privata e patrimonio turistico-culturale nazionale con oltre 3000 pezzi.

Ad accogliermi proprio Mr. John Venator che, con la moglie Dorianne, colleziona arte popolare messicana esposta nella sua meravigliosa hacienda formata da un grande patio all’aperto al centro, cinque grandi suite per gli ospiti, (bellissime quelle dedicate a Diego Rivera e Frida Kahlo), una splendida suite padronale e un ampio patio posteriore con piscina e area di intrattenimento. John organizza dei tour di circa un’ora.


 

CESARE ZUCCA
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MEXICO. VALLADOLID IS THE PEARL OF YUCATAN. HERE BECAUSE’ Written by Cesare Zucca on 17 February 2020 Edit image_pdfimage_print TEXT AND PHOTO BY CESARE ZUCCA Destination Mexico? A must in Valladolid, the pearl of the Yucatán, to discover a rich cultural heritage and a charming colonial city, a hub of traditions and of great historical importance. Great hospitality, friendly people, ready to welcome you with a big smile. The Spanish colonial architecture is unmistakable: colorful houses, pastel-colored buildings and ancient historic churches, starting with the Cathedral and the splendid Convent of San Bernardino which is just a few minutes’ walk from the center. Getting to know the history of Valladolid is fun and very simple. In addition to the numerous tours, even at night, on foot or by bike, here and there you will find many plaques describing the events and important people who have played an important role in the life of the city. Valladolid is also the starting point for the famous Mayan sites of Ekʼ Balam and Chichen Itza, one of the 7 wonders of the world and one of the most well-preserved Mayan fortresses. A tip: I foresee an avalanche of tourists and I went there very early in the morning. What a show! Discover the cenotes of Valladolid and its surroundings the cenotes are an extraordinary natural phenomenon, large caves with natural pools with crystal clear blue water, perfect for a swim. The cenote Zaci is right in the center of the city, but there are many others. Among my favorites, the one in Oxman and the underground one in Samula a few kilometers from Valladolid, easily reachable with a rented bike. Excursions For an unforgettable excursion outside the city I recommend Rio Lagartos, a coastal town near the lagoon and Las Coloradas. Get ready for breathtaking views, pink lakes, crocodiles and many wonderful flamingos. Your Instagram will be happy! Just 8 km from the center of Valladolid, in the municipality of Uayma, is the suggestive Convent of Santo Domingo, whose red frescoed walls stand out in the blue sky like a mirage. To reach it, bargain with one of the many taxis in the city. Where to eat One of my favorite restaurants is the Restaurante Hosteria, in the comfortable hotel Meson del Marques (mesondelmarques.com), where the waitresses wear the typical hipiles attire, embellished with embroidered flowers. Mayan menu, including the exquisite octopus with black sauce. El Atrio del Mayab, the “queso relleno” (stuffed cheese), is sensational! Excellent Yucatec cuisine in the Taberna de los Frailes, with typical dishes of chaya, a local herb that grows only in the Yucatan and is considered a miraculous herb used already in Mayan times. Why miraculous? As confirmed by the Mexican National Institute of Nutrition, chaya fights diabetes, stones and arthritis. improves blood circulation and memory function, aids digestion, increases bone calcium, helps lose weight, controls cholesterol and prevents cough. It is rich in antioxidants, has calcium, potassium, vitamin C and carotenoids. Well, you can’t do more … and it’s good too, in fact it recalls the flavor of spinach, which exceeds it for its richness in iron and raw fibers. It should always be cooked and served in soups, drinks or as a side dish. Street food? The answer is mercado. the Mercado Municipal in Valladolid is one of the best in the Yucatan. It is located in Calle Santa Ana and is open until 4 pm. You will find all the local specialties, strictly homemade. From local air-dried sausages, to spices, bread, cured meats, honey as well as full meals made by locals and cooked in front of you. Lots of craftsmanship: belts, purses, boxes and if you want to bring home a touch of Yucatec fashion, focus on the wonderful women’s dresses with bright flowers and the white guayabera, traditional men’s shirts, finely pleated and embroidered. Where to sleep Casa Quetzal, colonial-style boutique hotel, energy and therapeutic center, located in the immediate vicinity of the Convent of San Bernardino da Siena, in the heart of the historic city. Coqui Coqui (coquicoquiperfumes.com) is a very chic B&B spa with a single home superchic. Massages signed by Coqui essences. The Venators and their fantastic house museum With great pleasure (and luck) I was invited to visit Casa de los Venados private residence and national touristic-cultural heritage with over 3000 pieces. To welcome me is Mr. John Venator who, with his wife Dorianne, collects Mexican folk art exhibited in his wonderful hacienda consisting of a large outdoor patio in the center, five large suites for guests, (beautiful those dedicated to Diego Rivera and Frida Kahlo), a stunning master suite and a large rear patio with pool and entertainment area. John organizes tours of about one hour.




Argentina: Salta, destinazione TOP 2020

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

Salta in lingua quechua significa ‘Bella’ ed è proprio così. Scoprirete la storia andina e i colorati edifici coloniali che circondano la piazza principale, mentre boutiques, gallerie e caffè attirano i visitatori. Trascorrete un paio di giorni girovagando per le strade, ammirando l’architettura coloniale, fermandovi ai mercati locali e facendo una pausa per un bicchiere di vino (o due).

Donne a Salta Chiunque abbia un interesse per la storia dell’Impero Inca deve visitare Salta che fu parte dell’Impero fino agli inizi del 1500 e poi conquistata dai conquistatori spagnoli. Trionfa la Chiesa di San Francisco, una delle chiese coloniali più belle dell’Argentina (o forse anche del mondo). Originariamente costruito nel 1625, l’attuale struttura fu eretta nel 1882 dopo che un incendio distrusse la chiesa. L’edificio in corallo è delicatamente decorato con intagli in oro e bianchi che ricordano una torta nuziale

Chiesa di San Francisco Salta
E’una città allegra, con edifici colorati e una piazza alberata dove i Salteños si riuniscono spesso a peñas, concerti di musica popolare di cui sono molto orgogliosi. Casona del Molino è il luogo ideale per sperimentarne uno.

Chiesa SaltaSiamo nel cuore della regione montuosa nord-occidentale dell’Argentina, ai piedi delle Ande, dove e di picchi dorati e scogliere rosse spuntano dalla sabbia arancione. A 90 km dalla città di Salta, potrete guidare per 50 km attraverso Quebrada de las Conchas ,nella valle di Calchaquí- Questa catena montuosa desertica. Hanno le forme più insolite i nomi più improbabili, come l’ anfiteatro, l’obelisco e il rospo.

Salta paesaggioC’è anche la gola del diavolo, dove è permesso arrampicarsi oltre all’incomparabile vista che potrete godere dal Mirador Tres Cruces doveì potrete trovare tour e escursioni vi porteranno in un mondo dalla  stupefacente geologia colorata, mentre la piccola città di Cafayate sta diventando una delle destinazioni vinicole più interessanti dell’Argentina.

paesaggio
Vino
Cafayate, la provincia di Salta, ospita i vigneti d’alta quota che coltivano Torrontes, un vitigno autoctono che viene usato per creare vini bianchi frizzanti e audaci dal gusto sorprendentemente secco e dal luminoso color platino. Lungo la Ruta del Vino ci sono molte vigneti: El Esteco è uno dei più antichi, con viti che producono uva dal 1945. Colomé, poche ore dopo Cafayate, è il secondo vigneto più alto del mondo

vino Salta
Una terra prima del tempo
70 milioni di anni fa, i dinosauri governavano la terra di Salta.
Durante il tardo periodo Cretaceo, un dinosauro chiamato Saltasaurus vagava nel deserto qui. L’esistenza di questo sauropode erbivoro è stata scoperta nel 1977 da Jose Bonaparte, un famoso paleontologo argentino. Ci sono state scoperte di dinosauri in tutto il nord dell’Argentina, con fossili trovati sepolti sotto strati di arenaria rossa. È facile immaginare queste creature che Åvivono nei paesaggi drammatici di Salta

Montagne Salta
Musei di Salta
Salta è sede di numerosi musei dedicati alla storia degli Incas e delle Ande. Il Museo di Storia e il piccolo ma infinitamente affascinante Museo di Archeologia di Alta Altitudine che si concentra sugli Incas.

Statua Museo Salta
Sacrifici umani mummificati
Nel 1999, i resti mummificati di tre bambini Inca furono scoperti nelle Ande, vicino al confine tra Cile e Argentina. Scienziati e storici hanno scoperto che i bambini – dai 6 ai 15 anni – sono stati drogati e sacrificati come parte di un rituale Inca al servizio degli dei Inca. Le mummie, che hanno ormai più di 500 anni, sono ritenute le mummie Inca meglio conservate al mondo. Sinceramente uno spettacolo incredibile , emozionante e anche un po’ inquietante.

Resti mummificati Sono tenute in vetrine climatizzate in temperatura fredda : La Doncella, la maggiore, trovata sepolta in un copricapo ornato di piume; La Nina del Rayo, una bambina di sei anni colpita da un fulmine dopo la sua morte e El Nino, che fu legato e sepolto con una collezione di statuette.
Al momento della mia visita ce n’erano solo due, la terza era in laboratorio.

Mummia
Il treno tra le nuvole
Lasciamo il museo e avventuriamoci tra le nuvole. Ogni sabato, tra aprile e dicembre, il treno vi guida lentamente attraverso i punti salienti naturali del nord-ovest. Inizierete il viaggio in pullman, per raggiungere il treno alla fermata appropriata nella città argentina di San Antonio de los Cobres.In questa lenta corsa in treno si possono assaporare viste sulla valle e il punto più alto letterale del viaggio è il Viadotto La Polvorilla alto 4.220 m. Ti fermerai qui in modo da poter apprezzare la vista e, a quanto pare, ci sono membri del personale sul treno che ti aiuteranno ad affrontare qualsiasi mal di montagna.

treno sul ponte
Salinas Grandes
Destinazione ideale per vivere l‘effetto ‘specchio’ naturale, facilmente raggiungibili, specialmente se accompagnati da una guida Preparatevi a un adeguamento dell’altitudine, visto che le Salinas sono a 3.450 m sul livello del mare. Sono la infatti Durante i mesi estivi, il deserto di sale assume quel lucido effetto specchiante che vi permetterà di fare foto strabilianti

salinas
Cibo
Si dice che Salta sia stata la culla dell‘empanada. un fagottino di pasta sfoglia fatta con lardo, piegata a forma di gnocco e cotta in forno. Viene farcito con carne, patate, cipolle e uovo sodo, oppure riempito con formaggio fuso insaporito da un’abbondante cucchiaiata di salsa piccante. Durante l’inverno uno dei piatti locali è locro, uno stufato estremamente denso e piccante che contiene quasi tutto, dalla salsiccia al chorizo a carne di maiale, patate e zucca.

piatti tipici Salta
Volete essere un cowboy per un giorno?
girate la pagina….

SALTA DESTINAZIONE TOP 2020

Volete essere un cowboy per un giorno?
Tracce di cultura gaucho sono presenti in tutta Salta. Erano cowboys che vivevano allevando bestiame. In giugno si celebra l’annuale fiesta con oltre 2.000 gaucho che attraversano la città con i loro tradizionali poncho neri e rossi.

Cowboys a Salta Oggi, i viaggiatori possono sperimentare un assaggio della loro vita con una visita a un estancia, come quella dove ho alloggiato io, House of the Jasmines, una proprietà di Relais e Chateaux appena fuori Salta, una classica estancia che mescola stile e autenticità in una fattoria di 100 anni. Pareti imbiancate a calce, travi e mobili in legno accoglienti vestono la casa, mentre antiche selle e foto in bianco e nero adornano le pareti.

albergoTerra dI leggende
In questo paesaggio misterioso e ultraterreno, non potevano mancare di storie di fantasmi. Come il bimbo dalla testa grossa, docile con i coetanei ma perfido con gli gli adulti
Ma forse la leggenda più credibile e onnipresente è quella di Pachamama, la dea della terra e che si prende cura di coloro che trattano la terra con gentilezza..

leggenda Una breve visita a questa remota destinazione attirerà la tua curiosità, la sua energia mistica e inquietante ti sorprenderà e probabilmente ti farà desiderare di tornare.

El Chabot

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.




USA: LE CITTÀ DA VISITARE. QUELLE DA SCOPRIRE E QUELLE (SECONDO ME)… DA EVITARE

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

Alla ricerca delle città imperdibili negli Stati Uniti? Dalle melodie tonk di Nashville ai ritmi assordanti di New York… tanti posti meravigliosi per un indimenticabile city break. Gli Stati Uniti sono vasti e vari, quindi scegliere dove andare può essere difficile. Vi aspettano  metropoli , paesaggi, il nuovo più estremo, il vecchio stile americano-kitsch e alcuni dei cibi più gustosi che abbiate mai mangiato. In aereo, in auto, in amoto o in camper, l’America è una destinazione per avventurieri e viaggiatori singoli e non. Davvero, in USA c’è la città perfetta per tutti.
Ecco quelle che, secondo me, sono le città da visitare, quelle da scoprire e quelle da evitare.

DA VISITARE
Washington DC, Washington
Una delle città più belle d’America, Il National Mall è davvero maestoso, con il Campidoglio che brilla da un lato, il Lincoln Memorial dall’altro e i vari musei Smithsonian di fianco. Washington ha di tutto, con quartieri emergenti come il Wharf e il Sud-est, dove i cittadini giocano a baseball e  bevono birre artigianali a Bardo Brewing e Bluejacket


Boston, Massachusetts
Non è proprio tra le più grandi città d’America, ma è sicuramente una delle più vivaci, con musei di livello mondiale, bar, divertenti e monumenti storici da vedere in ogni strada.. Un’architettura di grande stile firmata da Frank Gehry e Walter Gropius, giardini esotici, bar funky e tipiche strade accciottolate, tra cui  la mitica Acorn Street, giudicata una delle vie più belle (e più fotografate) degli Stati Uniti. Cultura. Arte, cultura e classe, non per niente i Bostonians vengono benevolmente presi in giro per la loro sofisticazione.


Nashville, Tennessee
Benvenuti nella “Music City”, famosaper la sua scena musicale  The Country Music Hall of Fame, i musei dedicati a Patsy Cline, Johnny Cash e George Jones; lo storico RCA Studio B, dove Elvis ha registrato i suoi dischi. I honky tonks, situati a Broadway, offrono musica dal vivo gratis, giorno e notte, tutto l’anno.
Chicago, Illinois
“Windy City” è uno dei luoghi più iconici d’America, dove di sicuro vi divertirete. Dai cocktail bar tropicali all’architettura di fama mondiale, ai concerti all’aperto, non avrete tempo di annoiarvi. La Hit Rush Street è un’ intera strada dove si può bere e ballare fino all’alba. Tanti festival musicali:  dal Pitchfork Music Fest al popolarissimo Lollapalooza in agosto.
San Francisco, California
Città collinare circondata dall’acqua, con tutto ciò che si possa desiderare: caffè, bar, natura e paesaggi meravigliosi. Famose attrazioni turistiche, come il Golden Gate Bridge, indimenticabili  passeggiate nel parco al Golden Gate Park o un’inquietante visita di Alcatraz.
New Orleans, Louisiana
Vivace città nota per la sua musica di strada, l’atmosfera festosa e un melting pot di culture francesi, africane e americane. Imperdibile Carnevale, durante il quale, se sei giusto, simpatico, sexy o semplicemente friendly, ti vengono regalate delle collane con perline di plastica colorate. Alla sera i puù ‘collanati’ sono i re e e regine della festa.Dallas, Texas
Città che è sempre stata all’avanguardia nella vita americana e  vero centro culturale nel nord del Texas. Sia che tu sia qui per avere un assaggio di Dallas o provare la nostalgia del vecchio West, questa enorme città è un mix unico di vecchio e nuovo, compreso i parchi all’aperto sopra un’autostrada, cowboys e cowgirls, cibi texmex e giù di margaritas !Los Angeles, California
Sole, sabbia e film in cui la città è spesso la star fanno di Los Angeles un luogo che tutto il mondo vuole vedere nella vita reale. Che vista! godetevela dal tetto dell’Hotel Erwin a Venice o dall’oceano o dalle montagne. Traffico automobilistico allucinante ma prevedibile e quindi perfettaente calcolabile. Malibu, il museo Getty, le impronte delle stelle al Chinese Theatre di Hollywood e tanto ancora…

New York City, New York
La mia città! Inutile dire che non c’è posto come NY, incredibile mix di culture, quartieri, lingue e stilii. Passeggiare per qualsiasi strada di Manhattan è sempre un’esperienza affascinante. Vecchi edifici classici affiancano nuove strutture ultra moderne, come Hudson Yards, trasformando costantemente l’identità della città in nuovi entusiasmanti schemi. I cinque quartieri della città hanno tutti caratteristiche speciali; da Manhattan chic a Brooklyn cool.

Concedetevi uno spettacolo a Broadway, una minicrociera in water taxi, una passeggiata in Central Park. mangiate i migliori bagel del mondo, ‘alta cucina. Trovere più cose da fare di quante ne potresti trovare in una vita. Probabilmente, dopo qualche ora inizierate a chiedervi perché non vi siete ancora trasferiti qui…

DA SCOPRIRE
Milwaukee, Wisconsin
È una città vibrante e amichevole che la leggendaria Harley-Davidson chiama ‘casa’.
Ospita
Summerfest, il più grande festival musicale del mondo.  11 giorni intorno al 4 luglio con 11 palcoscenici, oltre 800 gruppi musicali e quasi un milione di fans.
Le cittadine del Maine
Il Maine, lo stato più a nord-est degli Stati Uniti, è noto per le coste rocciose, la storia marittima e per gli ambienti naturali come le isole granitiche e selvagge del Parco Nazionale di Acadia. Meta perfetta per gustare le succose aragoste e per ammirare il meraviglioso foliage autunnale, quando le foglie degli alberi si tingono di mille colori e dormire in un faro, sulla costa del Maine possibilmente con il mare in tempesta, giusto per creare un’atmosfera da “La Tempesta Perfetta”.


Savannah, Georgia
Venuta alla ribalta grazie al libro e al film ‘Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male’, Savannah, è un’affascinante fuga nel tempo, dove incontrerete arte, architettura d’epoca, boutique alla moda e storie di fantasmi, tutte incastonate in un velo di muschio spagnolo. Savannah è un posto dove la cucina arriva direttamente dalla costa e i cocktail sono serviti ad ogni pasto. Affascinanti bed &breakfast dallo stile coloniale, e oggettistica d’antiquariato, viali meravigliosi interotti da minuscole piazze con statue e fontane,  Davvero un tuffo nel passato, una tappa del tutto unica negli Stati Uniti.


Santa Fe, New Mexico
Una città diversa dalle altre, non per niente chiamta ‘The City Different’. Storia e la cultura in ogni angolo, una scena artistica che spazia dal tradizionale al contemporaneo, alloggi con un’atmosfera locale, cucina pluripremiata, eclettica e generosa. Paesaggi magici , immortalati dai dipinti di Georgia O’Keeffe, raccolti del museo della città.


Salem, Massachusetts
Pittoresca cittadina sulla costa del New England, poco distante da Boston. La si puo’ facilmente raggiungere in macchina, in treno oppure con una piacevole attaversata del mare a bordo di un ferry attivo da Maggio a Ottobre. Qui  e’ sempre Halloween con più di 200 maghe e fattucchiere ‘autorizzate’ attive per 365 giorni all’anno. Qui le stregonerie, vere o presunte, sono di casa fin dal 1862 quando scoppio’ la witch hysteria, la famosa caccia alle streghe, che vide violente persecuzioni e esecuzioni capitali di giovane donne ingiustamente accusate di poteri satanici. E’ meta di visitatori americani e stranieri, attirati dalle sue architetture, dalle eredità marinare e dalle straordinarie storie dei suoi antenati e da tutto cio’ che sa di magico.

 Città da visitare e da scoprire.
E quelle da… evitare?
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Girate la pagina…

LE CITTA’ USA (SECONDO ME…) DA EVITARE
Miami Beach, Florida,
Forse perchè ci ho vissuto per molti anni, da quando era turisticamente poco conosciuta e frequentata solo da anziani che andavano lì a svernare…  Si, la spiaggia è ben curata, l’acqua pulita, ma è pericoloso allontanarsi da riva e poi c’erano tanti minuscoli caffè cubani che ora sono spariti, i negozietti artigianali hanno fatto posto a grandi magazzini, la Lincoln Road, che una volta era una stradina disastrata è diventata una passeggiata trendy tra boutiques e ristoranti per niente a buon mercato. Meta comunque soddisfancente per chi ama la vita notturna (prima di partire, riempite per bene le carte di credito…)


Las Vegas, Nevada
Suggestivamente illuminata  di notte, diventa triste di giorno, quasi fosse un’isola di luci semispente in mezzo al deserto. D’ accordo, sarà sempre possibile fare il giro turistico degli hotels, per vedere una finta Venezia, o Roma o Parigi… Potrete rovare l’ebbrezza di sposarvi in una delle tante  wedding chappels, piuttosto bruttine o decisamente kitch.

  Se vi piace giocare d’azzardo, Las Vegas è la vostra meta, gli alberghi costano poco, proprio perchè spendere un sacco di soldi tra slot machines e chemin de fer disponibili notte e giorno.
A tutti comunque, “good luck”!

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.

 




CATANIA: SACRO E PROFANO, DA SANT’AGATA ALLE LUCI ROSSE…

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA

Colazione da re
Buongiorno da Catania!
Il rito della prima colazione non è solo granite e cornetti caldi. A Catania si parte col piede giusto già al mattino con squisitezze dolci e salate, ravioli alla ricotta, cannoli, paste di mandorla e espresso. l miei bar preferiti sono il centrallissimo Prestipino e la Pasticceria Savia


Piazza del Duomo
Inizio classico dalla Piazza, cuore della città e punto di partenza per numerosi tour in provvisti di audioguida. Durano circa 40 minuti e vi daranno una visione piuttosto completa della città.
Oltre al Palazzo del Municipio, spicca l’emblema della città: la Fontana dell’Elefante, scolpito nella lava nera, sormontato da un obelisco egizio. La leggenda vuole che questa statua abbia il potere di placare la rabbia dell’Etna.


Cercate il modo più emozionante per scoprire Catania?
Salite a bordo di un segway tour per una visita guidata su due ruote. Dura 3 ore, tutti possono partecipare ed è molto divertente!

La Cattefrale di S. Agata
Dietro la fontana, c’è il Duomo di Catania. dalla spendida facciata in marmo bianco. L’interno è dedicato alla giovane martire Sant’Agata, potrete vedere anche la tomba di Vincenzo Bellini, il famoso compositore nato a Catania nel 1801, autore di numerose opere, tra cui “Norma”, il suo capolavoro. La visita è gratuita, tutti i giorni della settimana.


Pesci e dintorni
Proprio dietro piazza del Duomo, un’ imperdibile passeggiata nella ‘Pescheria’, il mercato del pesce. Ma attenzione, è un vero mercato autentico! Passeggerai tra pesci spada decapitati, aragoste, sardine e acciughe. Adiacente alla Pescheria c’è un mercato più classico, rinomato per la sua vasta scelta di formaggi ma anche, e questo è meno allettante, per la vendita di carcasse di animali e teste di pecora, corna incluse! I mercati si tengono ogni mattina nei giorni feriali.


Un altro ottimo modo per scoprire i mercati di Catania e la gastronomia locale è optare per una bella camminata con un tour street food guidato da guide locali. che, oltre a  una panoramica storica della città, dei vicoli e delle piazze della città vecchia, vi darà la possibilità di assaggiare molte delizie culinarie: arancini, polpette di carne di cavallo, formaggio e olive locali, cannoli, cassatelle di ricotta eccetera, senza dimenticare le deliziose spremute di arance e melograni fatte sotto i vostri occhi.

Piazza dell’università
All’estremità meridionale di Via Etnea, scoprirete un vero gioiello: Piazza dell’Università, circondata da due magnifici palazzi uno di fronte all’altro: il Palazzo dell’Università che ospita la vecchia università e il Palazzo San Giuliano. Racchiudono suggestivi cortili interni, non esitate a entrare.
Villa Bellini
Dovete assolutamente andare nei giardini di Villa Bellini, grande polmone verde ben incastonato nel cuore della grande città csono l’ideale per godersi un po ‘di freschezza, riposarsi o , nella bella stagione, fare un picnic. Vi aspettano grandi alberi, fontane, un parco giochi per bambini, feste e concerti nel suggestivo gazebo fine secolo e il Viale degli Uomini Illustri, dove spiccano i busti di Mazzini e Verga. Il parco è aperto fino alle 22:00, purtroppo scarsamente illuminato.

Una grande strada e un gioiello nascosto
Via Crociferi è la seconda strada da percorrere durante la tua visita a Catania. Potrebbe essere soprannominata ‘Strada delle Chiese’,  che qui sono davvero numerose e generalmente aperte solo al mattino. Vi segnalo  quella di San Giuliano e San Francesco con i suoi candelabri giganti e l’ex monastero benedettino di San Nicolò, il secondo più grande in Europa.

Se desideri visitare un luogo magnifico, totalmente sconosciuto ai turisti, ti consiglio vivamente di recarti alla Biblioteca Ursino Recupero, situata accanto al Monastero. La visita dura circa un’ora.

Il ‘Colosseo’ ( o quasi…)
Eccoci al Anfiteatro Romano, soprannominato Colosseo, di cui non è rimasto molto. Riesce sempre a stupire per la sua architettura e le sue volte massicce.
Vedendolo lì, in piedi in mezzo a edifici moderni è davvvero sorprendente!

Il fiume nascosco
La Catania sotterranea ha il suo fiume, l’Amenano che, prima di irrompere nella festosa cascata dell’Acqua ‘o’ linzolu’ in Piazza Duomo, scorre attraverso un percorso misterioso tra cunicoli, chiese, terme e anfiteatri.
Il fiume alimentava pozzi e fontane, come il leggendario pozzo Gammazita, nel cuore del centro storico, 12 metri sotto il livello del suolo e sovrastato dall’imponente fronte lavico del 1669.
Al ristorante Putia dell’Ostello si puo’ bere un drink o cenare sottoterra sulle sponde del fiume al suono di canti siciliano o di musica jazz.

Castello Ursino
Antica fortezza normanna che oggi ospita il Museo Civico la cui visita è gratuita.
In origine, questo castello ora situato sulla cima di una collina fu costruito su una scogliera, a picco sul mare. È davvero difficile da immaginare, dato che è oggi circa 1 km nell’entroterra!
Molti terremoti e l’enorme eruzione vulcanica dell’Etna nel 1669 cambiarono completamente il paesaggio della zona. Si pensa che i flussi di lava abbiano circondato il castello senza danneggiarlo. Ospita un’importante collezione archeologica composta da vasi in ceramica, sculture e dipinti.

Luci rosse!
San Berillo
era conosciuto come uno dei quartieri della prostituzione più popolari di tutto il Mediterraneo. Dopo lo sventramento degli anni ’50  è diventato il principale punto di riferimento di comunità straniere, transessuali e prostitute. Oggi l’ex-quartiere a luci rosse  è uno dei luoghi più misteriosi della città per la sua mescolanza di sacro e profano, graffiti e storie nascoste.

Ultimamente si è voluto ridare a San Berillo la giusta dignità. Interessante il ‘Catania Segreta Tour, per conoscere la storia e i protagonisti che hanno abitato il rione e il ‘Vicolo delle Belle’ è stato decorato da grattifi d’autore, anche il cinema si è interessato: la regista Maria Arena lo ha raccontato nel suo docu-film ‘Gesù è morto per i peccati degli altri’

Destinazione Etna
Come ignorare ‘a Muntagna’ come lo chiamano i catanesi?
L’Etna è a circa 20 chilometri dalla città. Potete salire in auto o in
bus fino al rifugio Sapienza e poi raggiungere il cratere, con un minibus guidato. Molte compagnie di tour, tra cui Getyourguide, offrono gite fino al cratere fornendoti una guida e l’equipaggiamento adatto.

Sant’Agata, che festa!
Dal 3 al 6 Febbraio la Festa di Sant’Agata attira milioni di visitatori da tutto il mondo, oltre a coinvolgere i cittadini etnei, che si riversano per le strade di Catania, colorandola di folklore, religiosità e cultura. I  riti religiosi cominciano con la Messa dell’Aurora, quando il prezioso mezzobusto contenente le reliquie di Agata, viene caricato sul fercolo (“a vara”) e portato in una

suggestiva processione fino al momento più spettacolare, “a cchianata ‘i Sangiulianu” dove viene trasportato di corsa dai devoti lungo la ripida salita di Via San Giuliano. Seguono grandiosi giochi d’artificio in Piazza Palestro, Piazza Cavour e Piazza Duomo.

Come la fenice
Catania è stata distrutta ben nove volte tra invasioni, eruzioni e terremoti. Ma è sempre risorta, come l’araba fenice. Su Porta Garibaldi si trova infatti la scultura di una fenice e la scritta in latino “Melior de cinere surgo” cioè “dalla cenere risorgo sempre più bella”

Dove mangiare
Borgo di Federico
Cucina mediterranea, pizze, primi, pesce e le tradizionali polpette di carne di cavallo, specialità locale.
Sapio, ristorante stellato, sicilianità rivisitate dallo Chef Alessandro Ingiulla con fantasia e alta cucina.
Se invece vi sentite più americani, tuffatevi da FUD per una ricca e soprendente lista di generosi hamburgers.
Dove dormire
Ho selezionato per voi due strutture, diverse ma, secondo me, interessanti.
Duomo Suites & Spa
Palazzo del 700, Ogni camera è dedicata a un film di ispirazione siciliana come Il Padrino, Malena, Jonny Stecchino. Colori, arredi, atmosfera di ogni Suite rimandano a scenari e personaggi. Anche le eleganti suites hanno nomi come Il Gattopardo, Visconti, Tornatore e Cosa Nostra.
La mia camera era Nuovo Cinema Paradiso! Letti super comfort, ho dormito tra le nuvole…
Piccola ma ben attrezzata SPA  a disposizione e alla mattina uno straordinario breakfast su misura, infatti oltre alle delizie locali, dolci e salate e perfino verdure sottolio fatte in casa, vi verranno serviti cannolini freschi rimpiti al momento con i vostri gusti preferiti, dal cioccolato alle mandorle, al pistacchio di Bronte (che  adoro…) Consigliabile!


Katane Palace
Katane è l’antico nome della città, di conseguenza questo in questo hotel si respira un’atmosfera classica e vagamente retro. Molto accogliente, dalla reception ai servizi, alle spaziose camere, che , nonostante diano sulle strade, sono super silenziose.

Qua e la’ qualche tocco di artigianato siculo, pezzi originali che impreziosiscono l’ambiente.

Centrale e ben servito dai mezzi e a pochi minuti dalle attrazioni maggiori. Ottimo rapporto qualità-prezzo e un bellissimo giardino dove potrete fare un’abbondante prima colazione e iniziare alla grande la vostra giornata. Consigliabile!
!

INFO
Come arrivare a Catania

Treno
Frequenti treni corrono lungo la costa orientale da e per Taormina (ma la stazione di Taormina è una lunga passeggiata sotto la città, a Giardini Naxos meglio prendere il Bus) e Messina, poi a Napoli e Roma ecc. Altri treni raggiunggono anche Enna, Palermo (più lenti dei bus) e Siracusa. Una strada panoramica corre verso l’interno per Caltagirone e Gela. C’è un treno al giorno per Agrigento. La stazione ferroviaria si trova a 10 minuti a piedi dal centro della città.
Aereo
Aeroporto di Catania-Fontanarossa con voli di linea e charter in arrivo da destinazioni in tutta Italia e in Europa. Dall’aeroporto, ci sono autobus ogni mezz’ora (Alibus) per la stazione di Catania autobus (proprio di fronte alla stazione ferroviaria principale: Catania Centrale). Il viaggio dura circa 20 minuti. I biglietti sono venduti a bordo (4 euro). Non dimenticate di convalidare il biglietto una volta che vi trovate all’interno del bus. Se andare al Duomo, la fermata più vicina si chiama “Archi”, a pochi metri di distanza.
Auto
Per i veicoli provenienti da Milano, Autostrada A1 Napoli-Milano, proseguire per la Salerno-Reggio Calabria uscita Villa San Giovanni e imbarcarsi per la Sicilia.
– Messina » Catania Autostrada A18 km 95
– Palermo » Catania Autostrada A19 km 195
Traghetto
Diversi traghetti arrivano dall’Italia continentale verso Catania. C’è un traghetto durante la notte che viaggia ogni giorno tra Napoli e Catania, così come quelli da Genova e Civitavecchia. Si può anche ottenere un traghetto da / per La Valletta, Malta.
Autobus
Frequenti tragitti da e verso Taormina, Messina, Enna, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa. Meno frequenti per tutte le destinazioni locali, Napoli, Roma, ecc. La stazione principale degli autobus si trova di fronte alla stazione ferroviaria e a 10 minuti a piedi dal centro della città.

Cesare Zucca
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e riporta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.




DANIMARCA: “LAND OF EVERYDAY WONDER” TERRA DELLE MERAVIGLIE… ANCHE IN INVERNO!

DI CESARE ZUCCA  –

L’inverno dona ai viaggi un’aura diversa e nuove emozioni. Da una passeggiata immersi nella natura del Wadden Sea a una sciata in pieno centro città, da una spa galleggiante nel porto della capitale a un safari alle ostriche. Luoghi dove sarà possibile scoprire cose nuove e cogliere lo straordinario nella quotidianità per rendere memorabile ogni singola esperienza, anche d’inverno!

Hygge e cioccolata.
Hygge è un’ intraducibile parola danese che significa benessere, amicizia e sentimento, insomma good feeling. Proprio in inverno ho avuto il mio primo assaggio di hygge.  Passeggiavo per
l’adorabile cittadina di Hillerød quando due signore danesi sono spuntate da un minuscolo mulino a vento e mi hanno offerto una tazza di cioccolata calda… momento indimenticabile.

Partiamo da Copenhagen.
La capitale si illumina di straordinari colori: dal primo al 23 febbraio, il Copenhagen Light Festival celebra light art e il design, offrendo suggestive esperienze di illuminazioni in spazi urbani e luoghi non convenzionali della città. Un’occasione giusta per colorare la città.

Sciare su un termovalorizzatore
Una montagna nel cuore della città, in cima a un termovalorizzatore a 85m di al-tezza, per sciare, fare arrampicata e godersi una vista spettacolare. Ideata dall’architetto danese Bjarke Ingels ed inaugurata in ottobre 2019, la pista da sci Copenhill è lunga 450 metri ed è servita da 4 impianti di risalita, su un’inclina-zione del 45%. Sulla pista si trovano un parco di sci acrobatico, un percorso di slalom cronometrato ed uno spazio per bambini. Vi è anche una parete d’arrampicata arti-ficiale, la più alta del Nord Europa, progettata in modo da riprodurre una vera facciata di montagna con diversi percorsi di arrampicata, classificati in base alla difficoltà.

Rilassarsi in una spa galleggiante.
Copenhot
offre un momento indimenticabile di relax eccezionale. Questo concetto di New Nordic Wellness propone delle installazioni spa all’aperto in un contesto urbano, con acqua di mare pulita e del calore creato dalla legna da ardere.

Navigare o risalassarsi con amici in una jacuzzi galleggiante all’aria aperta… la scelta è ampia. I bagni caldi all’aperto e la sauna panoramica offrono una meravigliosa vista sul porto e sull’orizzonte.Divertimento e emozioni
Dal 31 gennaio al 23 febbraio il celebre parco Tivoli nel cuore di Copenaghen si prepara a un’altra straordinaria stagione. L’atmosfera è quella del paese delle meraviglie invernali, con una pista di pattinaggio sul ghiaccio, le classiche giostre e un igloo con giochi e attrazioni al suo interno.

Il tutto illuminato a festa da installazioni e luci in occasione del Copenhagen Light Festival.Le mostre al Museo Louisiana
Quale occasione migliore del fuori stagione per godersi in tutta tranquillità mostre ed esposizioni? Il Louisiana inaugura la stagione invernale con 3 nuove mostre, tutte al femminile, dalle illusioni ottiche dell’artista belga Ann Veronica Janssens, alle opere contro il razzismo e l’egemonia maschile di Nancy Spero alle pulsanti emozioni di Frida Kalo.

A qualcuno piace caldo: jazz e cioccolato
Ogni anno a Copenaghen il Winter Jazz (6-29 febbraio) è l’appuntamento imperdibile per gli amanti del genere. La durata e la sua valenza nazionale rende il festival l’occasione ideale per incontrare star internazionali in tour, conoscere nuovi progetti danesi premiati e temi interessanti come Jazz for Kids, Future Sound of Jazz e Jazz’n’Poetry.

Oppure, preparatevi a essere hygge con una tazza di caffè e un cornetto alle mandorle  al Caffè Democratic all’interno della bellissima biblioteca in Krystalgade 15. Troverete un’incredibile cioccolata calda da Conditori La Glace, Skoubogade 3, la pasticceria più antica in Danimarca.

Lasciamo la città per scoprire i dintorni.


Caccia alle ostriche.
Ogni anno, nel Mare dei Wadden (patrimonio mondiale dell’UNESCO) 72000 tonnellate di ostriche aspettano solo di essere degustate! Ed è nel Limfjord che si coltivano le ostriche danesi per eccellenza, che i più grandi chef descrivono tra l’altro come alcune delle ostriche migliori al mondo. In inverno, lungo le sponde del Mare dei Wadden vengono organizzati, safari,  degustazioni in riva al mare. Da JyllandsAkvariet imparerete come catturarle, come vengono aperte e come gustarle: crude o cucinate sul barbecue e accompagnate da spumante, o meglio ancora, da un bicchiere di whisky Stauning di produzione danese.
Un tuffo nel mare d’inverno
Tra il 23 e il 26 gennaio lo Skagen Winter Swimming Festival offre a veri vichinghi e amanti del brivido un incontro ravvicinato con il mare ghiacciato di Skagen. Quasi 350 persone si radunano la mattina sul litorale di Sønderstrand per una bella nuotata, pronti a sfidare vento e onde gelide. Ma l’atmosfera è gioiosa, frizzante e soprattutto rinvigorente!

Alla ricerca dell’ambra sulla spiaggia di Thyborøn
Questo momento poetico vi permetterà di apprendere le basi della raccolta dell’ambra. Safari con guide esperte offrono tutto l’anno la possibilità di partire alla ricerca di questi tesori naturali, le meravigliose gemme del Mare del Nord che vantano un’esistenza dai 30 ai 50 milioni di anni.

Troverete laboratori e maestri che vi aiuteranno a creare i vostri esclusivi gioiell, fatti con gemme dai 30 ai 50 milioni di anni, da indossare al vostro rientro a casa, tra l’ammirazione degli amici e … l’invidia delle amiche !

 INFO
Visit Denmark

Cesare Zucca
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e riporta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.




NEW YORK: I 20 GIORNI DEI SUPER AFFARI….

TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA –

New York: Tenete d’occhio queste date: 21 Gennaio-9 Febbraio,

E’ infatti il periodo più conveniente per passare qualche giorno a Manhattan, sia per evitare i prezzi che regolarmente lievitano in primavera e esplodono in estate, sia perchè la città pullula di offerte ‘2 for 1′ quindi paghi uno e prendi due, in molti ristoranti, teatri e attrazioni. Pronti per i ‘bargains’?  Eccovi informazioni, consigli e qualche dritta per godervi al massimo la Grande Mela.


Il viaggio
Spuntano come funghi le offerte last minute, intorno ai 400 euro, sia per voli che fanno scalo in una città europea, sia per voli diretti come Emirates. AirItaly e Alitalia, la quale atterra anche nel comodo aereoporto Newark.


Un consiglio?
Viaggiate ‘leggeri’, possibilmente solo con bagaglio a mano, evitando le lunghe attese e possibili spiacevoli sorprese all’arrivo. Il trucco è  di mettere nel trolley il minimo indispensabile per un paio di giorni, mentre al ritorno metterete gli innumerevoli acquisti in un capace e robusto borsone di plastica da 10 dollari che troverete nei numerosissimi bazaar lungo la 14 Street, tra la Sesta  e la Settima Avenue.


Una volta sbrigati i controlli doganali, precipitatevi in una delle tante Hudson News, le edicole dell’aereoporto, per comprare l’aggiornatissimo settimanale Time Out vera bibbia ‘’night & day” di New York e la Mini Rough Guide, guida alternativa della città.


Come raggiungere Manhattan
Le file ai taxi sono moderate, il tragitto costa sui 70 dollari, senza dubbio conveniente se siete in almeno 4 persone. Per un trasferimento più comodo e per fare un figurone con gli amici, potete ordinare prima della partenza una confortevole limousine al 212-666 6666 o 212-777 7777 oppure nyclimousine.com e con qualche dollaro in più eviterete il taxi giallo, pittoresco sì, ma spesso in condizioni non ottimali. Numerosi Express Bus per Grand Central e Port Authority.

Vi sconsiglio il servizio shuttle, costa 27 dollari a testa ma sopratutto non parte per la città fin quando non ha caricato altri passeggeri e spesso i tempi si allungano. Magari consideratelo per il viaggio di ritorno, con un buon anticipo di tempo, visto che vi preleverà al vostro indirizzo ma potrebbe poi caricare eventuali altri passeggeri. il mio peferito è Supershuttle.

C’è un modo ancora più economico per arrivare nel centro di NY: balzare (come fanno tanti newyorkesi) su AIRTRAIN, un trenino aereo collegato alla metropolitana, che dal terminal del vostro arrivo, per soli 7 dollari vi porterà direttamente alla fermata più vicina al vostro alloggio.


A proposito di alloggio…
Sceglietelo con cura, in zona centrale e sopratutto vicino a una stazione del Subway. Se volete evitare il solito albergone straripante di turisti, potreste cercare tra i numerosi annunci gratuiti pubblicati su Craigslist . Date un’ occhiata alle sezioni Sublet/temporary e Vacation rentals, dove trovere  annunci, descrizioni e foto postati da molti newyorkesi che si assentano dalla città e che offrono in subaffitto i loro appartamenti arredati, anche per pochi giorni e a prezzi interessanti.


2 for 1
Se siete in due è una vera pacchia!
La città offre una valanga di attrazioni a metà prezzo: tour della città, musei, escursioni in battello  fino al tour del Teatro Carnagie Hall e alla visita del Memoriale delle Torri Gemelle.
Date un’occhiata https://www.nycgo.com/must-see-week/


Vi piace il musical ?
Ho appena visto Beetlejuice e ve lo consiglio alla grande… tuttavia devo dire che i biglietti per Broadway non sono proprio a buon mercato…

Però in questo periodo potrete pagare 1 biglietto e avere 2 posti. Un vero affare!
Date un’occhiata https://www.nycgo.com/broadway-week/


A tavola (con lo sconto)
Le proposte interessanti si estemdeno anche ai ristoranti. Più di 350 locali aderiscono infatti all’evento. Dislocati a Manhattan, Brooklyn, Williamsburg con cucine americane e di tutto il mondo. Prezzi fissati: 26 dollari per il pranzo e 42 per la cena.
Ecco l’elenco https://www.nycgo.com/restaurant-week/
Attenzione, il vino non è compreso e da queste parti costa parecchio…

E i saldi ???
Beh, ci sono tutto l’anno, basta avere pazienza e un po’ di fortuna e troverete sconti fino al 70%. Ci sono 3 zone principali per fare acquisti a New York e trovare buoni affari. Sulla 34esima strada vicino a Macy tra Madison Square Garden e l’Empire State Building, a Broadway tra Union Square e Canal Street e infine a Times Square tra la 43a strada e la 50a strada. Provate anche la 5th Avenue, Wall Street, Lexington Avenue e un salto a Brooklyn e ala trendy Williamsburg. 

Shopping supersconti!
La maggior parte delle occasioni si trovano nei negozi di abbigliamento e calzature.
Troverete offerte interessanti anche nei grandi magazzini più famosi tra cui Abercrombie & Fitch, Hollister, American Eagle, Forever 21 e lo spettacolare outlet
Century 21. Se proprio siete ‘outletmaniaci’, appena fuori NY, ne troverete due immensi: Woodbury Common Outlet  e Jersey Gardens Outlet.

Cesare Zucca
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e riporta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.