C’è la BIT! In fiera borghi, isole, mete esotiche, buon cibo e tutti i trend in tema di viaggi e vacanze

Il giro del mondo? Si fa alla BIT. Dall’11 al 13 febbraio torna Fiera Milano la Borsa Internazionale del Turismo che nell’edizione 2018 si preannuncia particolarmente ricca di eventi, proposte ed esperienze da vivere, sia per i viaggiatori che per gli operatori dedicati, grazie a sezioni dedicate e nuovi spazi. Vediamo allora che cosa si potrà trovare.

Dall’Italia all’Europa

Non possono ovviamente mancare le regioni italiane. Quest’anno l’area Italia può contare prestigiose new entry e graditi rientri, tra cui Lazio, Liguria e Umbria, ma anche grandi città come Milano, Roma Capitale e Genova, a cui si aggiungono le rappresentanze degli enti territoriali, unioni di Comuni e consorzi turistici.

Per quanto riguarda le nuove tendenze, continua anche quest’anno il fenomeno city break, ben rappresentato dalla presenza di destinazioni europee emergenti, come la capitala slovena Lubiana, dove l’eleganza asburgica va a braccetto con una vivace movida. L’interesse crescente per le destinazioni dell’Est Europa è confermata dalla presenza di Croazia, Polonia, Romania, Russia e Slovenia

Per chi invece preferisce le vacanze outdoor combinate alla scoperta delle ricche tradizioni, le mete più leisure vedono al primo posto le isole, come le Azzorre o le Canarie. Tra le destinazioni italiane spicca Pantelleria, dove si possono vivere esperienze uniche, come dormire in un dammuso, la tradizionale casetta di pietra lavica, bere un ottimo passito e fare escursioni nella natura incontaminata.

Dal Mediterraneo al mondo

Avete in mente di programmare un viaggio nel Mediterraneo o in Medio Oriente? Alla BIT si potranno trovare tutte le offerte e le destinazioni offerte da Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Georgia, Grecia, Iran, Israele, Marocco, Tunisia e Turchia.

Amate le destinazioni a lungo raggio? Immancabili gli Stati Uniti, che portano in fiera 100 agenzie di viaggi ospiti, tra le quali spiccano gli specialisti con il titolo di Master e USA Ambassador.

Sempre in crescita il turismo nei paesi dell’Asia. Si confermano le mete “classiche” quali India, Malesia, Sri Lanka e Thailandia oltre alle isole dell’Oceano Indiano come Mauritius, Seychelles e Maldive. Tra i paesi emergenti ci saranno il Bangladesh e la Cambogia. Amplia invece la sua offerta turistica il Giappone.

Il turismo più consapevole guarda invece all’Africa, ad esempio con l’Etiopia, uno dei Paesi del continente con la storia e la cultura più antiche, e al Centro-Sudamerica grazie a mete alternative ai tour classici come lo Stato brasiliano del Cearà, ideale in particolare per le vacanze naturalistiche per gli appassionati di windsurf o kitesurf. Nei vicini Caraibi gli italiani continuano ad amare molto Cuba e Repubblica Dominicana, ma stanno scoprendo anche le isole “minori” tra le quali una meta accessible luxury come le British Virgin Islands.

Le aree dedicate: dal buon cibo alle nozze da sogno

Oltre che dal mix di proposte italiane ed estere, la formula di Bit 2018 sarà rafforzata dalla presenza di aree tematiche.

A Bit of Taste sarà dedicata al turismo enogastronomico, uno dei più interessanti trend e tra le motivazioni principali che spingono il turista a visitare l’Italia: quest’anno è infatti l’Anno del Cibo Italiano nel Mondo. Un’opportunità unica per le regioni italiane, e una selezione di Paesi esteri, di proporsi con una formula più emozionale, capace di catturare nuovi segmenti di viaggiatori con capacità di spesa medio-alta. L’area sarà animata tra le altre cose da due cucine con coinvolgenti show-cooking e affondi su prodotti e tradizioni.

I Love Wedding si focalizzerà invece sulla promozione del segmento Viaggi Nozze e Destination Wedding. Un’area pensata per le esigenze non solo delle coppie sposate o unite civilmente, ma per tutti coloro che vogliono vivere momenti di magia e per gli operatori che vogliono offrire risposte a questi target. Tra le iniziative più accattivanti spicca il photo booth, dove sarà possibile scattarsi un selfie con bellissimi abiti da sposa e da cerimonia.

Ci sarà poi Be Tech, un’area dedicata al digitale e alla tecnologia che si è avvalsa della partnership con l’Associazione Startup Turismo per selezionare oltre 30 realtà particolarmente innovative. Le proposte spazieranno da soluzioni ad hoc per l’incoming, come App per la valorizzazione del territorio, guide digitali o servizi di traduzione innovativi, fino a un’offerta più prettamente hi-tech sugli sviluppi di punta come guest experience, booking personalizzato o mobile first, mentre la parte convegnistica toccherà i temi del momento dai social alle blockchain.

Il turismo religioso tornerà a essere rappresentato in manifestazione grazie ad un’area di operatori specializzati nel segmento legato alla spiritualità, così come si ripropone l’area dedicata al Turismo LGBT, che presenterà non solo le destinazioni più friendly, ma anche le proposte più originali come le crociere LGBT.

INFO

BIT – Borsa Internazionale del Turismo

11 – 13 febbraio 2018

Fieramilanocity  – MiCo Milano, tel 02849976144, www.bit.fieramilano.it/

Orario: Operatori professionali e stampa, dom -mar 9.30 – 18; pubblico dom 9.30 – 18

Biglietto: intero € 7, prevendita € 5

COME ARRIVARE

In auto: chi arriva dalla tangenziale può lasciare l’auto ai parcheggi di interscambio Cascina Gobba (linea metropolitana verde), Famagosta (linea metropolitana verde), Bisceglie (linea metropolitana rossa), Lampugnano (linea metropolitana rossa), San Donato (linea metropolitana gialla), e Molino Dorino (linea metropolitana rossa), e quindi di utilizzare la metro per raggiungere Fieramilanocity.

In metropolitana: Linea 5 lilla, fermata Portello oppure linea 1 rossa, fermata Lotto-Fieramilanocity (con cambio metropolitana linea 5 lilla, fermata Portello).




Il magico mondo di Harry Potter sbarca a Milano

Dopo Boston, Toronto, Seattle, New York, Sidney, Singapore, Tokyo, Parigi, Shanghai, Bruxelles e Madrid, Harry Potter  -The Exibition arriva per la prima volta in anche in Italia. La mostra itinerante, partita nel 2009 e visitata da oltre quattro milioni di visitatori sarà infatti ospitata, dal 12 maggio al 9 settembre, presso la Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4.

A darne l’annuncio sono stati gli attori Oliver e James Phelps, che nella fortunata serie di film tratti dai libri della scrittrice J.K Rowling con protagonista il maghetto hanno interpretato i gemelli Fred e George Weasley durante la convention annuale A Celebration of Harry Potter, tenutasi a Orlando, Florida, lo scorso 26 gennaio.

I biglietti saranno in prevendita dal 10 febbraio sul sito ufficiale della manifestazione www.harrypotterexhibition.it e il consiglio è di acquistarli per tempo, poiché i numeri precedenti fanno già pensare a un “tutto esaurito”.

Ma che cosa si potrà vedere alla mostra? Sarà una full immersion nel mondo magico di Harry Potter, ricreato in uno spazio di 1600 metri quadrati. Si potranno ammirare le scenografie, i costumi e gli oggetti di scena, ma anche le creature fantastiche che hanno popolato i film tratti dalle avventure del maghetto con gli occhiali.

Grandi e piccini saranno accolti da un “padrone di casa” molto speciale, che, come vuole la storia, suddividerà i visitatori nelle “case” di Hogwarts per poi accompagnarli all’interno della mostra, alla scoperta delle scene più importanti e suggestive dei film. Ci sarà la sala comune con le sue lunghe panche e il cielo stellato, il dormitorio di Grifondoro, le aule di Pozioni e di Erbologia, la Foresta Proibita con le sue magiche creature e la Capanna di Hagrid perfettamente ricostruita, dove ci si potrà sedere su una poltrona gigante.

Si potranno incontrare draghi e fenici, mentre una parte interattiva consentirà di provare l’emozione di lanciare la Pluffa, nel campo da Quidditch, lo sport preferito dei maghi, che si svolge a bordo di velocissime scope volanti.

Insomma, che voi siate fans della prima ora, cresciuti con i libri e i film della fortunata saga, o che abbiate figli piccoli a cui fare conoscere questo magico universo, sarà sicuramente una giornata magica.

INFO

Harry Potter – The Exibition

Dal 12 maggio al 9 settembre 2018

Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano

www.harrypotterexibition.it

Orario: lun 15-22; mar, mer e gio 10-22; ven, sab e dom 10-23.

Biglietti: da lun a giov intero € 17, ridotto 4-12 anni € 15. Family pack (2 adulti + 2 bambini o 1 adulto + 3 bambini 4-12 anni € 50). Ven, sab, dom e festivi: intero € 19, ridotto € 16, famili pack € 60. Sono previsti sconti per gruppi di almeno 10 persone. Bambini con meno di 3 anni gratis.




Milano, Palazzo Reale celebra Toulouse-Lautrec

Una grande mostra monografica celebra la figura di Henry de Toulouse -Lautrec. Nelle sale di Palazzo Reale, fino al prossimo 18 febbraio, si potranno ammirare più di 250 opere dell’artista parigino che ripercorrono la sua evoluzione stilistica, dalla pittura alla grafica, con particolare attenzione alla sua profonda conoscenza delle stampe giapponesi e la sua passione per la fotografia.

I dipinti, le litografie, le acqueforti e le affiches provengono dal Musée ToulouseLautrec di Albi e da importanti musei e collezioni internazionali come la Tate Modern di Londra, la National Gallery of Art di Washington, il Museum of Fine Arts di Houston, il MASP (Museu de Arte di San Paolo), e la BNF di Parigi, e da diverse storiche collezioni private.

Eccezionalmente, nelle sale di Palazzo Reale si potrà ammirare anche la collezione completa di 22 manifesti, insieme a studi e bozzetti e ritratti di personaggi più o meno noti dei quartieri parigini e dei locali notturni di Montmatre, dal Moulin de la Galette al Divan Japonais.

Fin dalla giovinezza, poi, Toulouse-Lautrec fu un appassionato di arte e cultura giapponese. Per questo, la mostra include anche alcune rare e preziose stampe di maestri giapponesi, tra cui la serie completa della Maison verte di Utamaro, che raffigura l’ambiente dei bordelli con tutto l’universo complesso di uomini e donne.

Il percorso di visita

Prende le mosse dalla storia della famiglia di Toulouse-Lautrec, di origini nobili per poi analizzare il rapporto che l’artista parigino ebbe con la fotografia. Insieme ai manifesti pubblicitari fu infatti la porta della modernità di una Parigi di fine Ottocento vivace e proiettata verso il futuro. Si procede poi ammirando il “Ritratto di Lautrec allo specchio”, l’unico autoritratto dell’artista, del 1880.

Si incontra poi una serie di immagini che ritraggono l’artista in pose dissacranti e provocatorie, e che, nella sua intenzione, volevano fare da contraltare a quelle austere e severe della sua famiglia. Si continua ancora con il primo periodo della sua formazione artistica, con opere che vedono come soggetti principali cani e cavalli, ma anche calessi, scene di caccia, gare di ippica con gli animali e i loro fantini.

Proprio il ritratto sarà una delle caratteristiche più forti e rappresentative della sua ricerca artistica. In particolare quelli delle donne, dalla giovane pudica che tuttavia mette in mostra le calze nere dell’Etude de nu. Femme assise sur le divan del 1882 alle prostitute dei postriboli che egli stesso amava frequentare.

Un altro caposaldo che influenzerà la sua formazione e produzione artistica è il quartiere parigino di Montmatre con i suoi cabaret, caffè concerto, sale da ballo e trattorie, frequentate da artisti, poeti, scrittori, attori e donne che esercitavano “il mestiere più antico del mondo”.

E sempre grazie all’impulso di questo quartiere giovane e pieno di vita che la ricerca artistica di Toulouse-Lautrec sfocia in uno stile completamente nuovo, quello del manifesto. Influenzato anche dalle stampe giapponesi che tanto apprezza, Lautrec propone opere fatte di nuovi tagli compositivi, linee azzardate e impetuose, colori intensi, piatti e applicati su superfici estese, per rendere il manifesto visibile anche da lontano.

Infine, il percorso si conclude con la serie “Elles” dedicata alla vita delle ragazze nelle Case Chiuse, considerata il capolavoro di Toulouse-Lautrec e con la sezione dedicata alle affiche dove emerge la predisposizione dell’artista alla modernità in tutti i suoi aspetti, dalla moda al ciclismo, alle prime automobili.

INFO

Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec

Palazzo Reale, Piazza del Duomo, Milano

Fino al 18 febbraio

Orario: lun 14.30 – 19.30; mar, mer, ven e dom 9.30-19.30; gio e sab 9.30-22.30

Biglietto: intero € 14, ridotto € 8

www.toulouselautrecmilano.it

 




Milano celebra Strehler con una Mostra-Laboratorio a Palazzo Reale

Un allestimento innovativo con video degli spettacoli, approfondimenti su tecniche e personaggi, fotografie, bozzetti, scenografie e costumi per celebrare e ripercorrere il mondo del teatro di Giorgio Strehler, a vent’anni dalla sua scomparsa.

La Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, a Milano, ospita fino al 4 febbraio Strehler fra Goldoni e Mozart. Mostra Laboratorio, una rassegna dedicata alla figura del grande regista teatrale che, insieme a Paolo Grassi e Nina Vinchi è stato il fondatore de primo teatro stabile italiano, il Piccolo Teatro di Milano. Erano gli anni appena successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale e l’Italia di stava risollevando dalle macerie fisiche e morali del nazifascismo.

La mostra vuole ripercorrere l’avventura teatrale di Strehler, in particolare il suo lavoro essenziale su Goldoni e Mozart, che ha segnato il suo percorso artistico, dalla felice età delle prime invenzioni e delle speranze, nell’innocenza di Arlecchino servitore di due padroni e Il ratto dal serraglio alle dure conquiste del Don Giovanni e di Così fan tutte. Un percorso unico per originalità e importanza nel teatro del Novecento.

L’esposizione si inserisce in un momento particolare, in cui si celebrano i settant’anni dalla fondazione del Piccolo Teatro e dall’esordio di Strehler alla Scala, venti dalla morte del musicista Fiorenzo Carpi, dieci dalla morte dello scenografo Luciano Damiani, stretti collaboratori di Strehler.

Promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale, in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano, Teatro alla Scala e Mondo Mostre Skira, con la partecipazione della Fondazione Cerratelli, del Teatro dei Documenti e di Teche RAI, la mostra è curata da Lorenzo Arruga, vicino a Strehler come studioso di teatro e di musica.

COME ARRIVARE

Metropolitana: Linea 1 (rossa) e Linea 3 (gialla), fermata Duomo

Tram: 1,2,3,12, 14, 16, 24, 27

INFO

Strehler fra Goldoni e Mozart. Mostra Laboratorio

Fino al 4 febbraio.

Sala delle Cariatidi – Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano

Orari: lun 14.30-19.30; mar, mer, ven e dom 9.30-19.30; gio e sab 9.30 -22.30

Ingresso: intero € 6, ridotto € 4,50

www.palazzorealemilano.it




I weekend e i viaggi preferiti da Pavarotti, il grande tenore/viaggiatore

di Raffaele d’Argenzio

L’occasione è la presentazione del libro Romanza Noir, un’antologia di racconti dedicati a Luciano Pavarotti, nel decimo anno dalla sua scomparsa. Editore modenese, autori quasi tutti modenesi, come modenese è il grande Pavarotti, che questi racconti ha ispirato. L’incontro è a Milano in piazza Duomo 21, una piccola porta a lato sinistro della Galleria Vittorio Emanuele. Qui si entra e un ascensore vi porta in alto e vi spinge in uno stretto corridoio. Capiamo che siamo in alto, ma dove? Per fortuna una voce ora ci chiama, una voce che tutto il mondo conosce, quella di Luciano Pavarotti, che ora ci guida fra tavoli e foto fino a quel suo grande volto che ci attrae da lontano. Siamo nel ristorante “Pavarotti Milano Restaurant Museum”, sotto le grandi travi di quelli che sono i tetti della Galleria Vittorio Emanuele, uno monumento simbolo di Milano

Nicoletta Mantovani, che è stata la seconda moglie del Maestro, si muove a proprio agio in questo locale, una delle tante cose da lei fatte per tenerne viva l’immagine e la memoria del marito, e ci riceve con dolcezza e naturalezza emiliana. Prende in mano il libro, lo sfoglia…

“Questo libro, l’idea del giallo legato a lui, secondo me sarebbe una cosa che gli sarebbe piaciuta. Poi anche l’idea che ci sono anche degli autori di Modena gli sarebbe piaciuta. L’ho accettata, perché mi sembrava un bel progetto, innovativo, diverso dal solito, di cui non avevo sentito parlare prima. L’unica pecca è la copertina viola! Per il teatro è un colore che porta sfortuna”, sorride.

Nicoletta Mantovani con alcuni autori di Romanza Noir

Perché la presentazione qui a Milano, nel ristorante Pavarotti?

“Perché qui c’è anche una sua grande passione, quella del cibo, della cucina, che rimanda alla convivialità, che era un po’ un fil rouge della sua vita, ma anche di molte storie contenute nel libro. Noi abbiamo creato questo ristorante qualche anno fa per far conoscere la cucina modenese, abbiamo portato qui alcuni suoi cimeli, anche se il grosso rimane alla Casa Museo di Modena. E molti ci vengono anche per questo, infatti sta andando molto bene”, continua Nicoletta.

Una parte del ricavato delle vendite di questo libro andrà alla Fondazione Pavarotti per i prossimi progetti, vero?

“Sì, certo. Per aiutare la fondazione che abbiamo aperto per poterlo ricordare, ma anche per portare avanti il suo sogno di valorizzare i giovani cantanti. Qui al Pavarotti Milano Restaurant Museum, una volta a settimana si esibiscono i giovani talenti. A Luciano piaceva insegnare. Abbiamo il sogno di aprire un’Accademia, ma ci vogliono molti fondi. Per ora offriamo un palcoscenico, da lì i giovani vengono notati e per alcuni si sono aperte le porte di alcuni importanti teatri in Italia e in Europa. Per l’Accademia ci stiamo lavorando”.

Pavarotti amava i gialli?

“Amava il tenente Colombo, i libri di Agatha Christie, ma anche tutti i film di genere”.

Dato che il Piazza Duomo e in galleria risplendono alberi di Natale, qual era il rapporto di Pavarotti con questa festa?

“Lo amava molto, come le feste in genere. Per lui il Natale era famiglia, stare tutti insieme. E ha fatto bellissime incisioni, anche “Tu Scendi dalle Stelle” con il Coro dell’Antoniano, perché era legatissimo a Mariele Ventre. Ci teneva tantissimo alle arie sacre. Doveva fare il Magnificat con Mina, poi ha cominciato a non sentirsi bene e non se ne è fatto nulla. È stato uno dei suoi più grandi rimpianti…Ma un concerto con canzoni di Natale lo aveva fatto con i Tre Tenori a Vienna, una bella città che amava”.

 Quali altre città amava? 

“Sicuramente la sua amata Modena, a cui era molto legato. Poi Merano, dove amava ritagliarsi una settimana di vacanza per rilassarsi. E poi New York, cheera la sua seconda casa dopo l’Italia, e non solo perché collaborava spesso con il Metropolitan. infatti aveva preso un bellissimo appartamento con vista su Central Park”

E quali erano le sue mete preferite per le vacanze?

“Un altro suo rifugio erano le isole Barbados. Amava il mare più che la montagna, e leBarbados sono un angolo di Paradiso, dove Luciano amava fare lunghe passeggiate sulla spiaggia, giocare a golf e a tennis. Un altro luogo che amava molto era l’Australia. Luciano amava Sidney, mentre io preferivo Perth. Gli piaceva molto il modo di vivere australiano, così a misura d’uomo”.

E la Cina, oggi così gettonata?

“Per Luciano la Cina era stata una scoperta. È stato uno dei primi ad andarci, con il primo aereo Alitalia che fece quella rotta. Per la prima volta, poi, proprio per Luciano Pavarotti è stata aperta la Casa del Popolo, mentre per un concerto dei Tre Tenori furono aperte le porte della Città Proibita

Tornando in Italia, Pavarotti amava anche il sud?

“Adorava Napoli. Non solo per aver lavorato al Teatro San Carlo, ma per tutta la cultura partenopea. Aveva cantato molte canzoni napoletane. Mi raccontò che uno dei più bei complimenti che gli era stato fatto da un napoletano era stato: “La tua pronuncia (napoletana) fa schifo, ma il cuore, quello ce l’hai tutto”. Ecco un altro ricordo straordinario. Luciano era al teatro San Carlo e Bassolino, allora sindaco, gli chiese di fare un concerto a Ponticelli, quartiere periferico, per rilanciarne la zona. Luciano disse che lo avrebbe fatto gratis, ma avrebbe cantato quello che diceva lui. “Faccio un Verdi Requiem”.La gente arrivava con i pop corn, con voglia di divertirsi …uno sfracello, dal palco avevano paura che arrivassero fischi. Invece fu il Verdi Requiem più silenzioso di sempre.  Luciano disse: “Il Verdi Requiem piace non a chi ha cultura, ma a chi ha cuore. E i Napoletani ce l’hanno. Una delle più belle lezioni di Luciano”

Dal cuore alla gola: il suo piatto preferito?” La pasta. Le Tagliatelle al ragù e gli spaghetti al pomodoro. Lui chiedeva sempre gli spaghetti al pomodoro, diceva che se facevano bene quelli, facevano bene tutto”

Ora sappiamo tanto di più sulla vita di viaggiatore del grande tenore, tanti ricordi che Nicoletta Mantovani ci regala, con una voce che non travolge come quella del Maestro ma che quando ne parla arriva ugualmente al cuore.

Raffaele D’Argenzio

A cena con il Maestro nel Ristorante Museo

Splendida la location della presentazione di Romanza Noir, il Pavarotti Milano Restaurant Museum (www.pavarottimilano.com). Molto più che un ristorante, ma un luogo dove sono riunite tutte le passioni del grande tenore: il buon cibo emiliano e modenese in particolare, alcuni dei suoi cimeli, come uno dei suoi celebri foulard, lo smoking indossato durante le sue esibizioni e il suo inseparabile panama, ma anche articoli di giornale, spartiti, ritratti e fotografie che ripercorrono la sua unica e lunga carriera costellata di successi. E qui, una volta a settimana, durante la serata dedicata alla musica dal vivo, si esibiscono i giovani talenti a cui il Maestro ha sempre dedicato tanta attenzione. Ed è proprio a loro, attraverso i progetti della Luciano Pavarotti Foundation (www.lucianopavarottifoundation.com ), che sarà devoluto parte del ricavato delle vendite del libro.

Romanza Noir è in vendita in libreria, sul sito www.damster.it e nei principali bookstore al prezzo di 14 euro.

 




Milano sempre più green: lavori in corso per una città più verde

Milano sta percorrendo la strada di tutte le città più internazionali e all’avanguardia d’Europa. Si può partire dal colore verde dell’abete innalzato in Piazza Duomo per Natale (il più alto di sempre: misura più di trenta metri) per simboleggiare un 2018 e un futuro sempre più green per il capoluogo lombardo.

Milano non è mai quello che sembra. È questo il suo fascino. Chi la conosce superficialmente spesso la reputa inospitale, fredda, grigia, buona solo per lo shopping. In realtà è una città piena di sorprese e va osservata con pazienza e curiosità in tutti i suoi aspetti. Ad esempio, si consideri il suo profilo artistico: dal Cenacolo alla cappella Portinari a Sant’Eustorgio, dal Duomo alla volta del Bramante in San Satiro, dalla Pinacoteca di Brera a quella Ambrosiana, solo per citare alcune meraviglie.

Consideriamo adesso il suo lato green, ovvero la sua attenzione verso l’ambiente. È vero che, soprattutto nel periodo invernale, Milano sembra mostrare dei limiti nell’attenzione verso questo tema. Ma pochi parlano della foresta urbana che sta sorgendo nei quartieri di CityLife, Porta Nuova, Adriano… In mezzo alle Torri e ai grattacieli, tra soluzioni architettoniche innovative, nascoste ma non troppo, delle “macchie” green si stanno espandendo sempre di più. Ed è solo l’inizio: tanti altri spazi cittadini sono destinati alla crescita di questo nuovo e rivoluzionario verde urbano. Proseguendo il percorso iniziato con il Bosco Verticale, Milano potrebbe diventare la capitale europea della forestazione urbana. Si stima che i metri quadri di verde per abitante potrebbero, in poco più di un decennio, diventare da 32 a 115. Tale risultato potrà essere raggiunto anche grazie alle aree verdi che dovrebbero comparire all’interno del parco scientifico e tecnologico da realizzarsi nell’area Expo.

Obbiettivo di Milano è quello di eliminare il degrado urbano delle periferie, che oggi è un problema consistente e non nascosto come alcune bellezze della città. La strada intrapresa è certamente quella giusta.




Milano in festa: in Piazza Duomo si accende l’albero di Natale più alto di sempre

Dopo l’accensione dell’albero di Swarovski nella Galleria Vittorio Emanuele II e dopo giorni di preparativi, l’albero di Natale in Piazza Duomo a Milano è pronto. Sarà l’abete più alto che sia mai stato addobbato in piazza: misura oltre 30 metri di altezza e segna, come da tradizione, l’inizio del vero periodo natalizio, fatto di luci e mercatini. I milanesi e i visitatori dunque saranno pronti per il Natale e per festeggiare Sant’Ambrogio e l’Immacolata. L’accensione dell’albero, prevista per domani, 6 dicembre, verrà accompagnata da un grande evento scenografico ovviamente aperto al pubblico. A partire dalle ore 16.00 avrà inizio lo spettacolo che vede la collaborazione di Sky Italia.

A condurre lo show sarà Francesco Castelnuovo, volto di Sky Cinema, e ci saranno due ospiti eccezionali:  Beppe Bergomi e Alessandro Costacurta, due tra i commentatori più apprezzati dal pubblico di Sky Sport. Per chiudere la serata sarà chiamata sul palco anche Lodovica Comello, la giovane artista nota per la conduzione di programmi di successo (da “Singing in the car” a “Italia’s Got Talent”), che eseguirà alcuni brani natalizi con la sua band. E’ prevista anche la partecipazione dei Piccoli Cantori di Milano che eseguiranno alcune canzoni per entrare nello spirito natalizio.

L’accensione dell’albero sarà accompagnata da una coreografia di luci e colori realizzata grazie alle migliaia di braccialetti luminosi distribuiti gratuitamente ai partecipanti. Inoltre per i più piccoli, durante l’intera giornata di domani, alcuni personaggi dei cartoni animati di Sky si aggireranno per Piazza Duomo.
L’albero di Natale di oltre 30 metri rimarrà acceso fino al 7 gennaio, illuminando la piazza con le sue 100.000 luci a led e con oltre 700 palline natalizie.

Ricordiamo inoltre altri eventi per respirare l’atmosfera natalizia milanese:

  • Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! (p.zza Castello, via Gadio/p.zza del Cannone, via Minghetti): dal 7 al 10 dicembre 2017
  • Mercatino di Natale di Piazza Duomo: dall’11 dicembre 2017 all’8 gennaio 2018
  • L’Artigiano in Fiera, Fiera Rho: dal 2 al 10 dicembre 2017
  • Il Villaggio delle Meraviglie in Corso Venezia (Giardini Indro Montanelli): dal 2 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
  • Gae Aulenti Xmas Village (Piazza Gae Aulenti): dall’1 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
  • Spazio Natale Emergency (via Santa Croce 19): dall’1 al 24 dicembre 2017



Milano si illumina di futuro: inaugurato il CityLife Shopping District

Milano è da sempre una città proiettata verso il futuro. L’ennesima conferma è la creazione di CityLife Shopping District, il più grande distretto urbano dedicato allo shopping d’Italia, inaugurato il 30 novembre sotto i grattacieli illuminati del quartiere CityLife.

Sono sette milioni i clienti attesi al terzo anno dall’apertura dello Shopping District, che comprende negozi dedicati al fashion (che coprono il 40% delle vetrine), spazi dedicati al food e servizi vari come un centro diagnostico, lavanderie, parrucchieri e, immancabile, uno spazio dedicato al cinema con 1200 posti, gestito in partnership con Anteo. CityLife Shopping District è stato disegnato da Zaha Hadid, architetto iracheno mancata nel 2016, la stessa ad aver ideato le residenze di lusso a fianco delle quali si animerà lo shopping center.

La giornata di inaugurazione aperta al pubblico è iniziata alle ore 9.00 di giovedì e ha visto un programma ricco di eventi e ospiti. Alle 18.00 il deejay Francesco Sortino detto Shorty ha movimentato la Food Court. Dalle 18.30 alle 19.30 è salito sul palco Saturnino, conosciuto per lo più come bassista di Jovanotti ma noto anche per la sua attività di compositore e produttore discografico. La serata si è chiusa poi con una spettacolare performance luminosa.

Rimandata invece l’apertura del nuovo cinema CityLife Anteo che prevedeva proiezioni speciali a 3 euro. Tra gli eventi in programma durante il CityLife Shopping District Grand Opening inoltre, presso lo store Adidas alle ore 18.00 è stato possibile incontrare due promesse del Milan: Patrick Cutrone e Davide Calabria.




Weekend a Milano per un viaggio nell’atmosfera rivoluzionaria di fine anni 60

Nel capoluogo lombardo, durante il mese di dicembre turisti e milanesi sono tendenzialmente impegnati nello shopping natalizio. Consigliamo una pausa dalla vetrine da trascorrere alla Fabbrica del Vapore, che ospiterà una mostra dedicata ad un intenso momento storico. Si tratta di Revolution. Musica e ribelli 1966-1970 Dalla Londra dei Beatles a Woodstock, un’esposizione sulle storie, i protagonisti e gli oggetti di quel breve ma denso periodo tra il 1966 e il 1970 che ha cambiato per sempre le vite di quella generazione e delle successive. All’interno della mostra si respirerà l’aria di quegli anni, un clima sociale e culturale irripetibile rappresentato da oltre 300 oggetti di moda e design, da film e canzoni, in un percorso esperienziale dove il visitatore viene travolto dall’atmosfera e dalla musica del momento anche grazie a un innovativo e sofisticato sistema audioguide. Un ritorno al passato dunque, per ricordare i valori di pace, libertà e parità di diritti.

La lunga onda della cosiddetta “Revolution” arrivò dall’Inghilterra e portò con sé musica, moda, neologismi, visioni alternative del senso della vita. Improvvisamente Carnaby Street a Londra diventò l’ombelico del mondo, la way of life della nuova generazione, un contenitore di idee. La Gran Bretagna, oltre ad avere la Regina, in quei cinque anni rivoluzionari, produce anche i Beatles e i Rolling Stones (più una lunga serie di gruppi come gli Animals, i Kinks, gli Who, gli Hollies, i Searchers, gli Zombies, i Moody Blues), ha Twiggy e Jean Shrimpton, le due modelle più famose del mondo, ha Mary Quant che si inventa la minigonna, ha Cathy McGowan che lancia “Ready Steady Go!”, il programma TV più amato dai teenager, ha John Cowan, il fotografo che presta il suo studio ad Antonioni per girare “Blow Up”, ha Anello&David, il negozio che vende gli stivaletti a punta, ha un’infinità di capelloni che girano per le strade e fanno tendenza. Ha tutto quello che le serve per essere il centro del mondo e della rivoluzione.

Alla fine delle sezioni della mostra (La Swinging London; Musica e contro-cultura; Power to all people – Voci del dissenso; Costumi e consumi; The summer of love; Woodstook e la cultura dei festival) con gli oggetti più rappresentativi dell’epoca, una sala immersiva con cuscini e maxi schermo per rivivere il mitico Festival di Woodstock del 1969.

Foto copertina: Linda McCartney, Beatles at Brian Epstein’s house, 1967. Photograph © MPL Communication. Reproduced with permission from Paul McCartney
Foto testo 1: Poster for The Crazy World of Arthur Brown at UFO, 16 and 23 June, by Hapshash and the Coloured Coat (Michael English & Nigel Waymouth), 1967. Photograph © Victoria and Albert Museum, London
Foto testo 2: John Lennon’s Sgt. Pepper Suit, 1967 Image © Victoria and Albert Museum, reproduced with permission from Yoko Ono Lennon




Milano: appuntamento con lo Yogafestival per un weekend di relax e benessere

Da oggi fino a domenica, Milano ospiterà negli spazi della Fabbrica del Vapore lo Yogafestival, importante appuntamento per tutti gli appassionati e i neofiti della disciplina ed evento clou di Associazione TAO. La manifestazione quest’anno è arrivata alla sua dodicesima edizione accogliendo sempre più eventi e partecipanti. Sono stati organizzati quaranta workshop con maestri di fama internazionale per yogini di tutti i livelli e sessanti eventi open. Il titolo di questa edizione è “Yoga: suono, musica e vibrazione” e il suo obbiettivo è quello di avvicinare quanto più pubblico possibile a questa antica pratica indiana dai grandi benefici per la salute fisica e mentale di ciascuno di noi. Ci sarà anche uno spazio dedicato ai più piccoli, a dimostrazione del fatto che lo yoga può essere praticato a tutte le età. Tre i filoni che verranno affrontati: tradizionale, innovativo, discovering.

Una delle novità di questa edizione sarà la possibilità di sottoporsi ad un particolare rituale, un massaggio sonoro. L’esecutore sarà Nicola Artico, un esperto polistrumentista che da oltre 25 anni studia l’effetto dei suoni sulla base delle scritture indiane, lavorando sul concetto di vibrazione. In una stanza oscurata, animata da video proiezioni e profumata da essenze, sarà possibile vivere un’esperienza multisensoriale. Sul corpo, utilizzato come cassa di risonanza, saranno appoggiati strumenti etnici. In particolare, la tampura (chitarra indiana), in grado di riprodurre fedelmente l’OM, sarà lo strumento chiave del trattamento.

Per il festival è stato pensato anche uno spazio di ristoro vegano, lo Yoga Restaurant, che fin dal mattino prepara colazioni e piatti vegan da gustare a qualsiasi ora. Sarà aperto fino alle 16, dopo si potrà continuare al bistrot Vegan. Un’altra novità è il MilkyBar: ci si potrà servire a volontà di latte vegetale, di soia, di mandorle, di avena, tutto a disposizione dei partecipanti per un bere sano, un veloce snack. Perché non si può non seguire un’alimentazione sana se si è alla ricerca di benessere e relax.

Al festival si accede con tessera associativa (10 €), valida per tutti i giorni del Festival. Per maggiori informazioni e per il programma completo visitate il sito www.yogafestival.it




Halloween a Milano: divertimento per i più piccoli

Ad Halloween la fantasia dei bambini si scatena tra streghe, zombie, vampiri e mostri di ogni genere. Milano ospita tanti eventi e spettacoli per far divertire i più piccoli e far loro assaporare una festa che ormai ha contagiato anche il nostro paese. Ecco alcune idee e iniziative per il ponte di Ognissanti organizzate nei musei del capoluogo lombardo.

Halloween al Museo Archeologico
Martedì 31 ottobre alle ore 18.15 si terrà al Museo Archeologico in Corso Magenta “Halloween – Clamoroso furto al Museo!”, una visita con spettacolo teatrale dedicata ai bambini dai 7 agli 11 anni. In una serata popolata da fantasmi un prezioso reperto viene rubato dal Museo. Con indizi e fantasia i bambini avranno il compito di smascherare il ladro (o i ladri). La prenotazione è obbligatoria.

Halloween al Planetario
“Un cielo da paura”, così si chiama l’iniziativa per lo Speciale Halloween del Planetario di Corso Venezia. Martedì 31 ottobre alle ore 15.00, 16.30 e 18.00 il cielo stellato si illuminerà per una serata speciale e racconti da “brividi”.

Halloween al Museo di Storia Naturale
Rimaniamo in zona Porta Venezia per un’iniziativa del Museo di Storia Naturale. Si tratta di “Halloween – Skeleton night”: i bambini dagli 8 ai 12 anni potranno trascorrere una notte nel museo muniti di sacco a pelo per vivere un’emozionante esperienza con tanti giochi. La prenotazione è obbligatoria e la colazione è inclusa.

Halloween al Museo della Scienza
Al Museo della Scienza in via San Vittore, mercoledì 1 novembre, i bambini potranno far volare la loro fantasia con divertenti laboratori, costruzioni ed esperimenti in compagnia di streghe e fantasmi.

Buon divertimento!




Palazzo Castiglioni, porte aperte sul Liberty

Cento anni fa moriva Giuseppe Sommaruga, considerato uno dei padri del Liberty milanese. In occasione di questo importante anniversario, Confcommercio propone Sommaruga e il Liberty Svelato, una tre giorni, dal 20 al 22 ottobre, di conferenze e visite guidate gratuite a Palazzo Castiglioni, in Corso Venezia, considerato il capolavoro del geniale progettista.

Sommaruga ci lavora dal 1901 al 1903, su commissione di Ermenegildo Castiglioni, che aveva ereditato dal nonno una cospicua somma e volle investirli nella costruzione di un palazzo nella zona che già ospitava gli edifici della nobiltà milanese. Non scese, però, come gli altri l’austero stile neoclassico, ma girò l’Europa insieme al suo progettista per ispirarsi ai migliori esempi dell’Art Nouveau, nata nei paesi del Nord. Sommaruga ridefinì l’Art Nouveau ispirandosi al vero, con temi di origine vegetale e floreale. In particolare, decorò l’ingresso con due statue di donne svestite e girate di schiena in marmo di Carrara.

Tuttavia, la rivista satirica Guerin Meschino, proprio per la presenza delle due figure discinte, ribattezzò l’edificio “Cà dei Ciapp”, fomentando uno scandalo. Castiglioni, che fino ad allora aveva condiviso il progetto temerario e avanguardista del suo architetto, rimase così colpito dalle chiacchiere che fece rimuovere le statue, poi “riutilizzate” da Sommaruga per adornare Villa Romeo Faccaroni, e riprogettare l’ingresso.

Nel 1967, Palazzo Castiglioni diventa la sede dell’Unione del Commercio. E proprio Confcommercio oggi celebra il grande progettista spalancando le porte della propria sede al pubblico.

Il programma prevede, venerdì 20 ottobre, dalle 14, il convegno Sommaruga e il Liberty Svelato. Sabato 21 e domenica 22, dalle 10 alle 18, si terranno le visite guidate gratuite “UnDiscovered Castiglioni” con partenza ogni 20 minuti per gruppi di massimo 20 persone. La partecipazione è gratuita, ma occorre registrarsi sul sito www.confcommerciomilano.it . Le visite consentiranno di salire lo scalone monumentale, attraversare le sale da ricevimento che si affacciano sui giardini interni, e ammirare la veranda e le scuderie, affacciate su via Marina. Sarà possibile anche visionare la mostra Il Liberty d’impresa.

INFO

Sommaruga e il Liberty Svelato

c/o Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47, Milano

tel 02/3502814 – www.confcommerciomilano.it

 




Apritimoda: a Milano per scoprire gli atelier

Il 21 e il 22 ottobre turisti e milanesi potranno partecipare alla prima edizione di Apritimoda, iniziativa nata da un’idea di Cinzia Sasso, giornalista e moglie dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, in collaborazione con Maria Canella, docente di Storia e documentazione della moda all’Università degli Studi di Milano.

Si tratta di un’occasione per dare un rapido sguardo a ciò che accade all’interno dei solitamente inaccessibili atelier, per visitare luoghi iconici e da sempre privati che rappresentano per Milano e per l’Italia un importante motore economico e culturale.

Aderiscono ad Apritimoda Agnona, Alberta Ferretti, Antonio Marras, Curiel, Etro, Gianni Versace, Giorgio Armani, Missoni, Moncler, Prada, Trussardi. A loro si aggiungono i Laboratori della Scala e la Fondazione Ferré. Ogni partecipante ha pensato ad iniziative diverse e uniche per accogliere il pubblico e renderlo partecipe dei propri processi creativi: piccoli eventi e certamente qualche sorpresa, ciascuno secondo il proprio particolare stile e gusto.

I nomi delle grandi maison mancanti, viene precisato da Cinzia Sasso, non sono presenti per motivi logistici ma avranno il piacere di prendere parte alla prossima edizione. Le visite all’interno degli atelier verranno affidate a 150 studenti volontari, che diventeranno per un weekend guide del Made in Italy per eccellenza.

L’evento, presentato a Palazzo Marino, è patrocinato dal Comune di Milano, dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal FAI e da Altagamma.

Per maggiori informazioni e dettagli riguardo le iniziative di ciascun atelier: www.apritimoda.it




Milano: ottobre all’insegna del benessere

Nei prossimi weekend di ottobre, la città di Milano offrirà una serie di eventi (dal running agli incontri per neo genitori) legati al benessere, alla cura di se stessi e delle persone che si amano. Eccone alcuni raccolti da milanoweekend.it.

Iniziamo da questo weekend. Sabato 14 ottobre mamme e figli saranno protagonisti della seconda edizione di HumanitasMama, un evento gratuito dedicato al benessere in gravidanza e post parto. Al punto Humanitas San Pio X (via Francesco Nava 31), dalle 10 alle 17.30, si svolgeranno incontri con ginecologi, neonatologi, anestesiste e ostetriche, per rispondere ai tanti dubbi dei neo o futuri genitori. Tra le novità, un laboratorio tutto al maschile sulle basi della puericultura.

Il prossimo weekend, quello del 21 e 22 ottobre, presso la Sede Centrale di Milano dell’Accademia di Kinesiologia comincia il relativo Modulo 1 del corso “Applicare la Kinesiologia”, rivolto a tutti gli interessati alla Kinesiologia, per motivi professionali o personali. Si tratta di un corso approvato dal Ministero della Salute quale Corso ECM per le professioni di Medico Chirurgo, Fisioterapista e Tecnico Ortopedico. Presso la stessa struttura, il weekend del 28 e 29 ottobre si terrà il corso “Chakra, Vortici Energetici e Corpi Aurici nella Kinesiologia”.

Il 21 ottobre inoltre, si terrà la corsa non competitiva di 10 kilometri al Parco Nord intitolata “10 alle 10″. Parte del ricavato sarà destinato al programma Italia Emergency. L’appuntamento è alle ore 9.30 in Viale Suzzani 283 (ingresso del Parco Nord) e la partenza è fissata per le ore 10. Il costo dell’iscrizione è di 12 euro e comprende: maglia tecnica a maniche lunghe, servizio di docce, spogliatoi, armadietti, ambulanza, volontari, ristoro finale (caffè, tè, integratori, cornetti, brioche).

Lo stesso sabato 21 ottobre, con partenza dal Giardino delle Sculture della Triennale, si terrà la VI edizione della RUN4T, corsa non competitiva organizzata dalla Triennale di Milano in collaborazione con Nctm Studio Legale. La corsa sarà divisa su due diverse distanze da percorrere a Parco Sempione, rispettivamente di 5 e 10 km.  Alla fine ci sarà un aperitivo per tutti i partecipanti nel Giardino delle Sculture. Il ritiro dei pettorali è previsto dal 17 al 20 ottobre, dalle 10.30 alle 19.30, presso il guardaroba della Triennale.




La storia della musica non è mai stata così dolce

La Biblioteca Nazionale Braidense, inserita nel sistema museale della Pinacoteca di Brera, non solo è una delle più importanti biblioteche pubbliche italiane, ma ospita al suo interno l’Archivio Storico Ricordi, una delle più importanti raccolte musicali private del mondo. La sua storia risale al 1808, quando Giovanni Ricordi, fondatore dell’omonima società, comincia a raccogliere e a catalogare i documenti della sua attività. Tra questi ci sono manoscritti autografi, libretti, bozzetti, lettere, manifesti, fotografie, che si arricchiscono nei secoli grazie ai suoi eredi.

Oggi, l’Archivio Ricordi comprende 3593 partiture che vanno dal Settecento ai primi anni del Novecento, di cui 2246 autografe, circa 15 mila lettere di musicisti e librettisti, oltre 10 mila bozzetti e figurini, più di 9 mila libretti, 4mila foto d’epoca, manifesti liberty firmati dai grandi nomi della grafica. Tra le eccellenze, 23 opere originali delle 28 scritte da Giuseppe Verdi, tutte le opere di Puccini, ad eccezione de “La Rondine” che si affiancano a opere dei grandi nomi della musica classica, tra cui Rossini, Bellini, Donizetti, Paganini e Ponchielli.

In occasione del Natale 2017, è nato un progetto di collaborazione tra l’Archivio Storico Ricordi e l’arte pasticcera di Giovanni Cova & Co, che porterà  sulle tavole di tutta Italia un’intera linea di dolci tradizionali di alta pasticceria “rivestiti” con le riproduzioni delle opere dei grandi Maestri del Melodramma.

Per esempio, il Pandoro e il Panettone Classico Giovanni Cova & C saranno vestiti con le immagini storiche della Turandot di Puccini, mentre alle altre specialità verranno riservate le riproduzioni delle partiture autografe di Paganini del 1817, la copertina del libretto della prima assoluta della Madame Butterfly , le illustrazioni di Marcello Dudovick e la copertina storica della rivista musicale Ars et Labor del 1907.

Le confezioni dei dolci natalizi della Linea Ricordi avranno in evidenza l’illustrazione con i “Tre cerchi” e il “Meneghino”, che rappresenta il sigillo di una collaborazione che sottolinea e valorizza un pezzo di storia italiana.  La tradizione pasticcera di Giovanni Cova & C è stata recentemente premiata al Superior Taste Award con Tre Stelle d’Oro grazie all’utilizzo di ingredienti come uova freschissime, le migliori farine e il burro proveniente dal Nord Europa. L’aggiunta all’impasto di agrumi calabresi e siciliani e uvetta di prima scelta caratterizzano un marchio di pasticceria d’alto livello, che dal 1930 è una punta di diamante nel settore dolciario.

INFO

Archivio Storico Ricordi, c/o Biblioteca Nazionale Braidense, via Brera 28 (MI), tel 02/72001168, www.archivioricordi.it

Bistrot Giovanni Cova & C, via Cusani 10, (MI), tel 02/36682366, www.bistrot.giovannicovaec.it

 

 




Museo storico Alfa Romeo: in mostra le regine del Nürburgring

Forse è un po’ presto per vedere al Museo storico Alfa Romeo la 4C o la Giulia Quadrifoglio attuale, sebbene si tratti senza ombra di dubbio di autentiche “instant classic”, auto che un giorno verranno ricercate dai collezionisti e ammirate dagli appassionati di tutto il mondo come vetture storiche tra le migliori della propria epoca e che, di conseguenza, troveranno una collocazione permanente anche al museo di Arese. Tuttavia in questi giorni è possibile vedere i gioielli dell’attuale produzione Alfa in una cornice particolare: “Le regine del Nürburgring“.

 

LE REGINE DEL NÜRBURGRING AL MUSEO STORICO ALFA ROMEO

Museo storico Alfa Romeo
La 4C che ha battuto il record nel 2013

Le regine in questo caso sono le automobili del biscione che hanno conquistato il record sul giro nella propria categoria sul leggendario circuito del Nürburgring Nordschleife, il tracciato da 20,8 Km che ha segnato la storia dell’automobilismo. Proprio nei giorni scorsi è entrata in questo albo d’oro anche la favolosa Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, che ha battuto il record nella categoria SUV. Al Museo storico Alfa Romeo è stata allestita una mostra temporanea a queste auto che in tempi recenti si sono distinte sul famigerato “inferno verde”. Quindi la superlativa Alfa Romeo 4C in versione sperimentale che nel 2013 ha fatto registrare il tempo di 8’04”, pilotata da Horst von Saurma, battendo il record nella categoria sotto 250 cavalli.

E poi la superba Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio a cambio manuale, in cui Fabio Francia nel 2015 ha staccato un tremendo 7’39”. Non contento, Francia ci ha successivamente riprovato con la versione a cambio automatico della Giulia Quadrifoglio, fermando il cronometro a 7’32”. Tutte queste incredibili vetture sono esposte al Museo storico Alfa Romeo di Arese. Per quanto riguarda il record della Stelvio, viene proiettato il video integrale del giro, sempre con Fabio Francia al volante.

Museo storico Alfa Romeo
La Giulia Quadrifoglio a cambio manuale; in copertina l’automatica

Le leggende s’incrociano sempre: marca, circuito e pilota, risaliamo indietro nel tempo fino al 28 luglio 1935: quel giorno si correva il Gran Premio di Germania, appunto al Nürburgring, il cui tracciato all’epoca misurava 22,8 Km. Sotto la pioggia Tazio Nuvolari trionfò in mezzo a mille difficoltà, battendo tutti pilotando la sua Alfa Romeo P3 datata, che aveva almeno 100 cavalli in meno rispetto alle possenti Mercedes e Auto Union, dominatrici fino a quel momento. Alcuni dei bolidi con cui Nuvolari costruì il proprio mito (e quello dell’Alfa) sono esposti in modo permanente al Museo storico Alfa Romeo di Arese, la cui visita è sempre tempo impiegato molto bene. Maggiori informazioni sul sito ufficiale, all’indirizzo www.museoalfaromeo.com.