LA NUOVA VOLVO XC90 E’ IN ARRIVO

La nuova Volvo XC90 è in arrivo: si tratta di un SUV di lusso a sette posti, con dispositivi di sicurezza all’avanguardia, capace di prestazioni ineguagliate in termini di potenza ed efficienza dei consumi, con rifiniture interne di altissima qualità. Annunciata da Volvo come la vettura più sicura della sua storia, è dotata di un’interfaccia uomo-macchina tra le più evolute dell’industria automobilistica.

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Il volto della Volvo XC90 è caratterizzato da: luci diurne a LED sagomate a “T”, un cofano più ampio, cerchi da 22”, interni lussuosi in pelle nappata e legno con dettagli realizzati artigianalmente, come la leva del cambio in cristallo Orrefors (famosa cristalleria svedese), dalla consolle “Sensus” con comandi azionabili a sfioro come in un tablet, che di fatto è il cuore del nuovissimo sistema di controllo di bordo. La Volvo XC90 è dotata di uno dei migliori impianti audio al mondo, composto da un amplificatore da 1.400 watt di classe D, collegato a ben 19 diffusori Browers & Wilkins: include un subwoofer ventilato che trasforma l’abitacolo in un enorme subwoofer. Il sistema di depurazione dell’aria ClearZone, uno dei più validi sul mercato, è stato ulteriormente migliorato con l’aggiunta di un nuovo filtro in grado di catturare le particelle dannose e il polline.

 

Volvo XC90 ha 7 posti disponibili: i nuovi sedili lasciano maggiore spazio al movimento dei passeggeri seduti dietro. La seconda fila è formata da tre sedili individuali recrinabili, i sedili della terza filaoffrono spaio ai passeggeri fino a 170 cm di altezza.

Volvo XC90

I motori Drive-E a 4 cilindri da 2 litri, ono tutti in grado di garantire un’eccellente combinazione di prestazioni ed efficienza dei consumi. La versione top XC90 Twin Engine abbina un turbo sovralimentato a benzina ad un motore elettrico, offrendo potenza e basso impatto ambientale: 407 CV con emissioni di Co2 di 49 g/km. In alternativa alla modalità di guida ibrida, si puòselezionare la modalità solo elettronica che garantisce un’autonomia di percorrenza di circa 40 km. La coppia massima erogata dai due motori è di oltre 600 Nm, il che consente alla XC90 di accellerare da 0 a 100 km/h in 5.9 secondi. La gamma di motori include inoltre l’unità D5 biturbo diesel da 225CV, con coppia di 470 Nm e un consumo di carburante di 6 l/100 kn e il motore D4 turbo diesel da 190 CV e 400 Nm di coppia motrice, con consumi pari a 5 l/100 km.

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Due versioni a benzina per la Volvo XC90: un motore T6 turbocompresso da 32 CV e un T5 da 254 CV. Tutti i propulsori sono abbinati come standard al cambio Volvo automatico a 8 velocità. Il telaio è stato completamente rinnovato. La vettura monta una sospensione anteriore a doppio braccio oscillante e un nuovo assale posteriore a braccio integrale con elemento elastico trasversale, il tutto realizzato in materiali leggeri; la Volvo XC90 può anche essere equipaggiata con sospensioni pneumatiche a controllo elettronico e possibilità di 5 modalità d’impostazione.




TESLA MODEL 3

Prevista per la prossima primavera la presentazione al pubblico della nuova intrigante Tesla Model 3.

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La Model 3, da un punto di vista estetico non sarà semplicemente una Model S più piccola, ma costerà certamente meno della Model S, rivolgendosi ad una fascia di mercato più ampia.

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Il prezzo di partenza presunto è di 40/45.000,00 euro. L’autonomia attualmente stimata è di circa 320 km, (120-150 km in meno della Model S). La produzione della Model 3, assieme a Model S e model X, porterà Tesla ad un volume di circa 200.000 auto annuali.




Auto della settimana: Audi R8 V10

Auto della settimana: Audi R8 V10

La nuova Audi R8, giunta alla seconda generazione, riparte da 10; passa infatti da un motore V8 cilindri ad un V10, con quattro modelli disponibili: dalla stradale alla estrema Audi R8 LMS da competizione.

Audi R8 V10 Stradale
Audi R8 V10 Stradale

Quattro sono le varianti previste per la nuova R8. La versione stradale, che monterà un motore V10 da 5.200 cc. derivato da quello montato sulla Lamborghini Huracan, con trazione integrale e cambio S Tronic a sette rapporti, e una potenza di 540 CV. Rispetto al precedente modello la R8 stradale è dimagrita di 50 kg., inoltre è dotata di trazione integrale con frizione multidisco e ripartitore di coppia selezionabile tra anteriore e posteriore. Grazie alla modalità Audi drive select inoltre è possibile regolare i parametri di guida dinamica in base ai valori di attrito e alle condizioni della strada.

Standaufnahme    Farbe: Arablau    Verbrauchsangaben Audi R8:Kraftstoffverbrauch kombiniert in l/100 km: 12,4 ? 11,8; CO2-Emission kombiniert in g/km: 289 - 275
Audi R8 V10 Stradale

La versione stradale Plus da 610 CV, con un consumo di carburante combinato di 12.3 l/100 km ed emissioni di 287 Co2 g/km.

Standaufnahme     Farbe: Dynamitrot    Verbrauchsangaben Audi R8:Kraftstoffverbrauch kombiniert in l/100 km: 12,4 ? 11,8; CO2-Emission kombiniert in g/km: 289 - 275
Audi R8 V10 Plus

Standaufnahme     Farbe: Dynamitrot    Verbrauchsangaben Audi R8:Kraftstoffverbrauch kombiniert in l/100 km: 12,4 ? 11,8; CO2-Emission kombiniert in g/km: 289 - 275
Audi R8 V10 Plus

Audi R8 V10 plus
Audi R8 V10 Plus

Alla R8 V10 stradale seguirà la R8 E-tron, che a differenza della precedente versione, verrà messa in produzione e resa disponibile al pubblico. Una spettacolare ibrida con motore derivato dalla Lamborghini Asterion, capace di sprigionare 462 CV a 920 Nm di coppia massima, con una autonomia prevista di 450 km.

Audi R8 LMS
Audi R8 LMS

Infine la Audi R8 LMS, che ideata per scopi agonistici, dopo il prossimo debutto alla 24 Ore del Nürburgring, sarà disponibile verso la fine del 2015 per la clientela sportiva.

Audi R8 V10 versione stradale – Scheda tecnica

Dimensioni: N.D.
Motore: 5.200 cc.
Potenza: 540 CV
Coppia: 540 Nm
Velocità massima: 320 km/h
0-100 km/h: 3,5 sec.
Consumo combinato: 11,4 litri/100 km
Emissioni di CO2: 272 g/km.
Prezzo a partire da 165.000,00 euro

Audi R8 V10
Audi R8 V10 stradale

 

 




Alfa Romeo 4C Spider: il piacere della guida “open air”

Auto premium – Sport weekend
Alfa Romeo 4C Spider: il piacere della guida “open air”. Finalmente disponibile la nuova Alfa Romeo 4C Spider, versione scoperta della pluripremiata coupé lanciata lo scorso anno: un motore potente ed elastico avvolto da una linea da sogno.150518_Alfa_Romeo_4C_Spider_19Da oltre un secolo le Alfa Romeo sono dedicate a coloro che da una vettura si aspettano una risposta che supera il concetto di “utile mezzo di trasporto”, per sconfinare in quello delle “più autentiche emozioni”. Ispirata alla 33 Stradale, l’Alfa Romeo 4C Spider trascende le forme di questa leggendaria auto da corsa e compie un passo avanti nel percorso stilistico e progettuale incentrato su performance, leggerezza ed efficienza, iniziato nel 2007 con la 8C Competizione e proseguito con la 8C Spider (2008) , la 4C Coupé (2013) e l’avant-premiere dell’Alfa Romeo 4C Spider presentata al Salone di Ginevra 2014.150518_Alfa_Romeo_4C_Spider_10Questi sono gli ingredienti della Alfa Romeo 4C Spider: una architettura ultraleggera, un potente motore in posizione centrale con trazione posteriore, un abitacolo ad alte prestazioni e due posti “secchi”. Nasce così una supercar da sogno. Disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo e prodotta nello stabilimento Maserati di Modena, si ispira al mondo delle competizioni e celebra il patrimonio Alfa Romeo in questa categoria.150518_Alfa_Romeo_4C_Spider_45Massima espressione del binomio “bellezza funzionale” esclusivo di Alfa Romeo, la nuova vettura “scoperta” fa largo uso di pannelli in materiali compositi (SMC), che danno forma al suo seducente design italiano e che “rivestono” il telaio monoscocca in fibra di carbonio e il motore in alluminio turbocompresso da 1.750 cm3 a iniezione diretta. In particolare, il “cuore pulsante” della supercar italiana è avvolto da una struttura funzionale oltre che estetica, formata da tre estrattori di calore e dallo spoiler integrato. Nel progettare larchitettura ultraleggera necessaria a garantire prestazioni ed efficienza dinamica ai massimi livelli, i tecnici Alfa Romeo si sono ispirati alla Formula 1. Il risultato è un telaio monoscocca composto interamente da pannelli unilaterali, in fibra di carbonio pre-impregnata, assemblati a mano per garantirne robustezza e forza. Pesante solo 107 kg, il telaio monoscocca è in fibra di carbonio, materiale tre volte più robusto e sette volte più leggero rispetto allacciaio. Le strutture del telaio anteriori e posteriori e il pannello di supporto del motore in alluminio ultraleggero completano unarchitettura degna di unauto da corsa.150518_Alfa_Romeo_4C_Spider_03150518_Alfa_Romeo_4C_Spider_02Le sue tecnologie avanzate – tra cui il motore turbocompresso completamente in alluminio da 1.750 cm3 a iniezione diretta con intercooler e doppio variatore di fase continuo,. associato al brillante cambio automatico a doppia frizione a secco “Alfa TCT” e al selettore Alfa DNA con quattro modalità di guida – le permettono di raggiungere notevoli prestazioni: 257 km/h di velocità massima, 4,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h, 1,1 g di accelerazione laterale e 1,25 g di decelerazione massima in frenata. ’affascinante Alfa Romeo 4C Spider conferma quindi l’eccellenza del marchio italiano in questo settore come dimostrano alcuni dei suoi spider riconosciuti tra i più belli della storia dell’automobilismo mondiale.150223_AR_4C-Spider_14Alfa Romeo 4C Spider – 1750 Tbi – Scheda tecnica

Dimensioni:
  1. 398/186/118
Potenza: CV 240
Coppia: 350 Nm a 6000 giri/min di coppia massima
Motore – Cilindrata a benzina 1.750 cc. a iniezione diretta con intercooler
Velocità massima: 257 km/h
0-100 km/h: 4,5 sec.
Consumo misto: 6,8 litri/100 km
Emissioni di CO2: 157 g/km.
Prezzo a partire da Euro 60.402,13

 

 

 

 

 




In Sicilia con la Porsche Targa

Weekend tra mare e montagne lungo percorsi storici, con il fascino di guidare l’unica vettura con il nome “Targa”, cinquant’anni dopo la prima versione, ed a quasi cento edizioni della mitica corsa.

Diversi i modi per impostare un weekend: soprattutto in Sicilia, dove mare e montagna convivono in modo ravvicinato, quasi l’uno a complemento dell’altra. Ma non è solo il paesaggio a indurre mete e percorsi: ci sono anche le tradizioni e persino le ricorrenze. Weekend IN ha combinato vari fattori, scegliendo di partire da Palermo e ripercorrere le strade di una corsa automobilistica trasformata in mito, la Targa Florio. Si torna a più di un secolo fa, quando la famiglia Florio mieteva successi in campo industriale, finanziario, marittimo e mondano, con un potere che incuteva qualche timore persino allo Stato. Infatti, quando i proprietari delle tonnare e delle distillerie che resero il marchio Florio famoso nel mondo, decisero di aggiungere un’ulteriore nave alla già considerevole flotta di novantanove natanti, arrivò lo stop governativo: con cento navi avrebbe superato la Marina stessa.

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UNA NAVE IN SALOTTO. Con un colpo di teatro da belle epoque, la famiglia impiegò il denaro necessario per la centesima nave nella realizzazione di un modello della stessa, in oro massiccio, da esporre in salotto. Mentre Donna Franca affidava la sua immagine a un ritratto di Giovanni Boldini che l’avrebbe consacrata alla storia dell’arte, Vincenzo Florio nel 1906 inventava la corsa che sarebbe stata tra le più dure e durature della storia dell’automobilismo. Un premio semplicissimo in palio per il vincitore: una “targa” della famiglia Florio, e i costruttori corsero a sfidarsi perché vincere tra le difficilissime curve lungo le strade delle Madonie significava ottenere un successo di grande risonanza, anche commerciale. Tre i percorsi della Targa: il circuito lungo di 146 km con un paio di migliaia di curve (1906-1911 e 1931), il medio da 110 km (1919-1930) e il corto da 72 (1932-1936 e 1951-1977), mentre a seguire la Targa è diventata un rally, giungendo alla novantanovesima edizione; l’anno prossimo saranno cento in centodieci anni, indicando la sospensione solo per le due guerre. Il nostro weekend opta per esplorarne il più possibile con un itinerario che da Palermo segue la costa fino oltre Termini Imerese, per addentrarci all’interno prima di Contrada Pistavecchia, passando dalla SS 113 alla SS 120 per Floriopoli-Cerda, quindi lungo la SP58 in direzione di Caltavuturo-Castellana Sicula, poi Petralia Sottana, Geraci Siculo, Castelbuono, Collesano, tornando verso il mare a Campofelice di Roccella, da dove fare un salto a Cefalù. Perché la Sicilia è anche vacanza e riviera: ma non solo, come potrete leggere in un riquadro dedicato. C’è un altro legame con la corsa siciliana che indica ricorrenze numeriche: nella lontana Germania, Porsche giusto cinquant’anni fa inventa un tipo di carrozzeria apribile con montante centrale fisso per la neonata 911, chiamandola Targa.

Weekend

UNDICI VITTORIE, RECORD ASSOLUTO. Nelle intenzioni è la celebrazione dei successi ottenuti: sarebbe poi diventata la vincitrice del maggior numero di edizioni, undici, per l’esattezza. Il modello è apprezzato e rimane in produzione nel tempo: recentemente è stato evoluto in una nuova configurazione che richiama ancor più l’originale. Approfittando anche dell’esordio della versione GTS (Porsche utilizzò per la prima volta questa sigla alla Targa Florio nel 1964), più potente e sportiva, eccoci alla partenza di un percorso che affascina per l’incredibile miscellanea di contenuti: storici, sportivi, tecnologici, paesaggistici, turistici e dove il piacere di guida diventa preponderante. Abbandonata la costa, l’entroterra rappresenta con forza i valori della Sicilia: terra di paesaggi irresistibilmente coinvolgenti, di montagne verdi e mari azzurri, di abitati che sembrano essere rimasti intatti nei tempi. Esaltazione dei contrasti, come degli aromi e delle sensazioni forti: leggere ancora sui muri le scritte inneggianti all’idolo locale, il pilota Nino Vaccarella fa una certa impressione. Il  “preside volante” vinse la Targa nel 1965, ‘71 e ‘75: tra gli episodi che ci racconta, le inutili diffide agli studenti affinché non saltassero le lezioni, come le suppliche agli appassionati perché non scrivessero sull’asfalto per non renderlo scivoloso. E le scritte restano tuttora sui muri, a decenni di distanza, testimoniando l’affetto di un’intera popolazione.

FLORIOPOLI, UN SALTO NELLA STORIA. Impressionante, la prima immersione nel mito della Targa: in direzione di Cerda, ci troviamo a Floriopoli, storico campo base della corsa. Ci fermiamo per osservare ciò che rimane delle tribune, dei box per rifornimenti e assistenza, della direzione gara. Pensando che qui si riunivano fino a ottocentomila persone per ammirare e applaudire auto e piloti, ci sembra di udire il boato della folla. Noi possiamo solo premere il comando che configura sportivamente lo scarico e percorrere il tratto con un nuovo, lacerante ululato, da vera Porsche: la Targa GTS ci fa sentire attori in un teatro dell’automobilismo sportivo. Riflettiamo come il luogo meriterebbe il recupero e la valorizzazione: ci sono stati concorsi e progetti per un parco tematico, troppo faraonico per essere realizzato. Sarebbe un luogo unico al mondo, con una storia altrettanto unica.

weekend

NEL REGNO DELLE CURVE. Riprendiamo la guida con migliaia di curve, molte delle quali non intuibili: domandarsi come facessero i piloti a riconoscerle è il primo quesito. Segue il ricordo dei tanti guanti consumati da volanti e leve del cambio, degli arrivi con mani piagate e pensiamo come oggi, seppur impegnativa, la guida sia molto più facile. Percorriamo tratti con una vettura comoda e turistica, capace di superare però i 300 km/h, prestazioni fortunatamente completate dalla frenata “da Porsche”, e assistiti dalla regolazione sportiva della gestione di assetto e motore, per sensazioni intense. Proseguiamo nel nostro ideale raccordo tra i vari tracciati della Targa, quasi si danza in un susseguirsi di curve, controcurve, saliscendi e, purtroppo, dislivelli improvvisi, buche e avvallamenti di un asfalto non mantenuto e che ora, diviene un collegamento indispensabile anche per il traffico pesante, a causa della frana del non lontano viadotto autostradale. Il piacere di guida si esalta per l’erogazione del motore da pastosa a rabbiosa, per la reattività naturale della vettura, per l’azione della trazione integrale di supporto ma non invadente, e si procede in modo pulito ed efficace, sfruttando anche la primizia assoluta del cambio meccanico a sette rapporti. Il fascino di Porsche e della mitica corsa non raggiunge però quello dei paesaggi: dal verde intenso si aprono all’improvviso scorci sui paesi arroccati che riportano a visioni da presepe, dove sembra che nulla sia cambiato nel tempo. Parliamo di Caltavuturo, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Geraci, Castelbuono e Collesano, dove ci fermiamo a pranzo, per poi visitare con calma l’interessante Museo della Targa Florio, con cimeli e ricordi, e dove non è difficile incontrare appassionati testimoni degli eventi di un’epopea che per loro, giustamente, non è mai finita. Procedendo poi di nuovo verso il mare, per scendere sulla costa a Campofelice di Roccella. Dove il verde lascia spazio all’azzurro del mare.

DOVE MANGIARE. Agriturismo Casale Drinzi, A pochi passi da Collesano, uno spazioso locale in campagna con vista, offre il fascino della cucina locale, con tutti i sapori delle Madonie. La cucina ripercorre la tradizione locale esaltando la riscoperta dei cibi di un tempo, con produzione diretta o comunque locale. Comprese le pizze siciliane, ricche di gusto e sapore, i mille antipasti e stuzzichini, le verdure di montagna, i salumi, i formaggi e i funghi. Da degustare in un’atmosfera familiare e rilassante, con vini siciliani e non solo. Volendo prolungare la tappa, una decina di camere permette di sostare più a lungo, con prezzi di 30 euro a persona, compresa la prima colazione.

Drinzi, I-90016 Collesano (PA)

Tel 0921.66.40.27

www.casaledrinzi.it

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DOVE DORMIRE. Grand Hotel Villa Igiea, una costruzione realizzata dall’architetto Ernesto Basile per la famiglia Florio nello splendore della Belle Epoque: da oltre un secolo il palazzo a cinque stelle sul mare accoglie regnanti e capi di Stato, villeggianti di rango da tutto il mondo, nelle sale art nouveau, con affreschi, sculture lignee, decorazioni e mobili originali. Quiete nei lunghi corridoi con le grandi immagini degli ospiti più illustri nel corso del tempo, relax nei giardini e nelle suite. Ristoranti e cantina per completare il fascino del soggiorno, con cene preparate dallo chef Carmelo Trentacosti. Salita Belmonte 43, I-90142 Palermo (PA) Tel 091.631.21.11 villa-igiea.com/it

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NUOVA MERCEDES-BENZ CLASSE G 500 4X4²

Efficienza e high performance, l’icona off-road si rinnova ancora una volta. Mercedes-Benz Classe G 500 è la prima ambasciatrice delle caratteristiche evolute dei nuovi modelli Mercedes, dotate di una maggiore efficienza ed il 16% di potenza in più. Tra le novità della nuova generazione, vi sono una tartura dell’assetto con una regolazione dell’ESP più sensibile, a vantaggio di stabilità di marcia, sicurezza e comfort su strada. Anche esterni ed interni sono stati rinnovati e sarà, inoltre, disponibile un’esclusiva edizione privata firmata AMG.

Interni mercedes benz classe g 500

 

La neonata Mercedes-Benz Classe G 500 4×4² si affianca alla sorella G 63 AMG 6×6 nella famiglia Classe G, che vanta fondamenta solide, grazie alla carrozzeria ed al telaio a longheroni e traverse, capaci di gestire la straordinaria potenza di G 500, senza la necessità di aggiungere alcun tipo di rinforzo. G 500 4×4² eredita da G 63 AMG la robusta catena cinematica per le vetture a trazione integrale permanente, con assi a portale.

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La G 500 con l’inedito V8 biturbo da 4 litri ad iniezione diretta e sovralimentazione biturbo, è in grado di erogare ben 422 CV. Altrettanto nuovo è l’assetto con i montanti telescopici doppi ed ammortizzatori regolabili. All’interno dell’abitacolo, i passeggeri di G 500 possono godere di un comfort e di un’ambientazione che nulla hanno da invidiare ad una berlina di lusso. Grazie alla trazione integrale permanente, a marce ridotte nel ripartitore di coppia, ad assi a portale a tre differenziali bloccabili durante la marcia, sulla G 500 si può assaporare un’incredibile dinamica di marcia in tutte le condizioni, superando alte dune con facilità, terreni rocciosi con estrema agilità e i guadi senza problemi.

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La Mercedes-Banz Classe G 500 4×4², nonostante il baricentro più alto, entra in curva in modo così dinamico che i passeggeri hanno la sensazione di trovarsi a bordo di una sportiva pi che di un fuoristrada. Tutto ciò è merito di una carreggiata con assi a portale, più ampia rispetto alla vettura di sede, dei grandi cerchi a 22” con pneumatici 325/55 R 22 e degli ammortizzatori regolabili con modalità Sport. Questo è evidente anche quando si affrontano percorsi non asfaltati o strade innevate, dove il fondo sdrucciolevole consente al veicolo di regolare performance degne di un bolide da rally.

 




IN VAL DI FIEMME CON LA PEUGEOT 308 SW

La Val di Fiemme è sin dal 1111 una delle valli europee più verdi, con 60 milioni di alberi gestiti con molta accuretaezza e quasi affetto, dalla Magnifica Comunità. Fiemme pare provenga da fiamme, perchè gli antichi abitanti accendevano dei fuochi nelle vie d’accesso per proteggersi dai nemici. Ma ora i loro alberi sono fiamme verdi che donano ossigeno ai turisti.E qui non si poteva venire che con i nuovi motori della Peugeot 308 SW, che producono meno CO2.

Di solito, provenendo da Milano, se si vuole dare uno sguardo al sempre affascinante Lago di Garda, dall’ A4 si esce a Peschiera e poi si entra al casello di Affi dell’A22. Ma poco prima di Peschiera, abbiamo intuito che ci fossero dei rallentamenti e deciso di proseguire verso Verona Nord , dove abbiamo preso l’autostrada del Brennero: certo abbiamo allungato, ma dobbiamo dire che con questa Peugeot 308, versione SW, auto dell’anno 2015, è un piacere guidare. E qualche chilometro in più non ci pesa. Le montagne sono lì, uno skyline che quasi si tocca: infatti dopo poco sfioriamo Rogoredo e Trento, per uscire a Egna/Ora. Il nostro itinerario ci porterà a Cavalese, (altitudine 1000 mt), Tesero, Panchià , poi a Predazzo (1018 mt) con sulla sinistra le cime maestose del Latemar, dolomitico bene Unesco, sulla destra Bellamonte, il Parco di Paneveggio, nel quale è possibile osservare cervi e caprioli, poi Passo Rolle , dove si erge maestoso lo skyline delle Pale di San Martino.

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Ma prima di puntare in alto ci sembra opportuno fermarci a Cavalese, la “capitale” della val di Fiemme. La cittadina è ordinata ed allegra. La nostra attenzione è subito attirata dalla Casa delle Regole, un antico palazzo affrescato che ricorda i tempi in cui la comunità della valle era diretta dalle regole che gli stessi abitanti si davano, regole giustissime che resistono ancora oggi. Questo palazzo è sede della Magnifica Comunità che dal 1111, quindi da sempre, ha cercato di dare dignità e sostentamento a tutti i propri cittadini: ciascuno da quegli alberi doveva aver quel tanto da poter vivere.

Ma cosa ha di speciale la Val di Fiemme? Tante cose, ma per scoprirle abbiamo chiesto l’aiuto di Federica Cerri, di Visit Fiemme, che ci accompagna per farci scoprire il suo amore per questa valle e i suoi tesori.

val di fiemme

I posti sono magnifici, ma ecco una prima scoperta: il laboratorio d’arte di Marco Nones. Marco Nones è un artista nella natura e per la natura. Esprime il suo io attraverso la Land Art, prediligendo l’uso del cirmolo – il pino cembro – molto diffuso nelle Dolomiti, in un certo senso può essere definito un artista a km zero, perché lavora la corteccia del legno e utilizza anche la neve e il ghiaccio per installazioni effimere. Svizzero di nascita, si è trasferito a Cavalese dove lavora insieme col padre, in un ampio laboratorio dove riceve e spiega la sua attività. Ha lasciato il segno, come artista di land Art, con le sue opere dedicate alla poetessa Alda Merini, in pratica dischi di ghiaccio installati nell’alpe di Pampeago, dal titolo “Nel cerchio di un pensiero”. Marco (marconones@gmail.com) ha superato quella che può essere la tipica scultura del Ora usa lo strato al di sotto della corteccia che è una parte viva del legno, quasi la sua anima.

Il MASO DELLO SPECK

Dalla cultura del legno, si passa ad un’altra cultura, forse meno poetica ma ugualmente importante. Quella dello speck. Si sale verso Daiano, altitudine di 1300 mt, dove troviamo Tito, il Maso dello speck, una baita con annesso il negozio e il ristorante. Una vera caverna di Ali Babà dove si è sopraffatti dal profumo e dai sapori di speck, lonzini di cervo e di maiale, carne salada, krauti giganti, grappoli di salamini e salsicce, una produzione familiare, che si può degustare nel buon ristorante con i piatti tipici (strangolapreti, agnello, stinco, taglieri di formaggi e salumi….) e che rappresentano i migliori souvenir della valle.

Tel 0462342244 www.titospeck.it

Dove dormire:

All’Hotel Bellamonte, quattro stelle specialmente per la posizione direttamente sul parco.

All’imbocco della strada 50, a circa 1373 metri di altitudine, fiancheggiata da prati colmi di fiori , con pochi hotels e baite, è situato in una posizione invidiabile l’Hotel Bellamonte un quattro stelle familiare, che appartiene alla catena Italica, diretto da un giovane direttore Domenico Esposito, napoletano doc innamorato della mon-tagna, da anni tra Trentino e lago di Garda. Le 42 camere sono sobrie, molte con terrazza privata, gli spazi comuni piacevoli e luminosi. Il punto di forza è la Spa, con piscina e idromassaggio, luminosissima, dove sono ammessi anche bambini, da utilizzare anche per completare la remise en forme dopo le belle camminate che vengono suggerite dall’ambiente circostante.Il menu propone oltre ai piatti tipici della tradizione italiana anche i piatti della tradizione trentina, da provare gli Strangolapreti al burro fuso.

Via Prai de Mont 52, Bellamonte (TN)

Tel. 0462.576082 www.hotelbellamonte.it

hotel bellamonte

La compagna di viaggio:

Peugeot308 SW 1.6 Blue HDI 120 CV

Di ben 34 cm più lunga della berlina, la Peugeot 308 SW ha anche il passo aumentato di 11 cm. La linea nasconde molto bene la presenza di un bagagliaio che come minimo permette di caricare 610 litri di carico. Un valore al top nella categoria delle SW. La linea non manca né di slancio, né di equilibrio, ma con molto spazio in più. I passeggeri si muovono molto comodamente in tutte le direzioni e il tetto panoramico rende più piacevole il viaggio di chi siede dietro. I materiali e gli assemblaggi restituiscono un’ottima sensazione di qualità e solidità. L’impostazione della plancia e della consolle è ben progettata e rifinita nei dettagli, lo schermo a sfioramento da 9,7” contiene tutti i principali comandi (compreso il climatizzatore) rendendo l’abitacolo pulito e minimale.

interni peugeot 308

Maneggevole in rapporto alle dimensioni, la Peugeot 308 SW è provvista di uno sterzo piccolo pronto e preciso. Premendo il tasto Sport sul tunnel centrale (con il Driver Sport Pack optional), la risposta dell’acceleratore diventa più pronta e lo sterzo s’indurisce dando la possibilità di divertirsi tra le curve. Il nuovo cambio automatico EAT 6 a 6 marce risponde molto bene, sfruttando bene le marce. La 308 è una perfetta familiare completa e di qualità. Il telaio più rigido, infatti, riduce molto efficacemente le vibrazioni e l’insonorizzazione è veramente ottima. L’unica pecca è forse la scarsa visibilità posteriore, è quindi consigliabile acquistare accessori come il sistema di parcheggio assistito e retrocamera.

La 308 è a listino da 19.300 euro, 800 in più della berlina con il 1.2 PureTech Turbo benzina da 110cv, e diesel con il 1.6 e-HDi FAP da 92 cv a 22.400 euro. Mentre la nostra versione (una delle più complete ed esclusive) con il cambio automatico Eat 6 da 25.900.

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Le nuove Audi A4 e A4 Avant

SPORT WEEKEND:  Nuove Audi A4 e A4 Avant

Le nuove Audi A4 e A4 Avant. La A4, migliorata sotto tutti gli aspetti, riveduta e corretta, ritorna più in forma che mai, nelle versioni berlina e station wagon.le-nuove-audi-a4-e-a4-avant-a155170_largeUn modello divenuto negli ultimi anni uno status symbol oltre che prodotto bestseller del Marchio, ritorna completamente rivisitato in tutti gli aspetti tecnici. Dalla riduzione delle emissioni di CO2, ai miglioramenti aerodinamici, dalla riduzione del peso, alla rivisitazione del lungo e capiente abitacolo, caratterizzato da una coda e un frontale con una decisa linea orizzontale che ne accentua il design filante e l’eleganza sportiva tipici del marchio.le-nuove-audi-a4-e-a4-avant-a155172_largeIn fatto di comportamento di guida la nuova A4 ha compiuto un grande salto in avanti: sia sportiva e prestante che confortevole. Alla base di questo salto qualitativo e prestazionale vi sono i leggerissimi nuovi assali a cinque bracci nonché il servosterzo elettromeccanico che creano le basi per il comportamento di guida dinamico e il comfort di marcia eccellente, riducendo al tempo stesso il consumo di carburante. Le nuove A4 celebrano soluzioni innovative nell’ambito motoristico: il 2.0 TFSI ultra da 190 CV (140 kW) sfrutta un processo di combustione completamente nuovo che lo rende particolarmente efficiente, con un valore di emissioni di Co2 di 109 g (114 g per l’Avant), nonché un consumo di 4,8 litri/100 km. Si prevede anche l’arrivo di un modello g tron, alimentato a gas metano.le-nuove-audi-a4-e-a4-avant-a155173_largeLe nuove motorizzazioni di Audi A4 e A4 Avant sono caratterizzate da tre versioni TFSI e quattro versioni TDI, con un potenza nettamente aumentata: da 150 CV a 272 CV, a fronte di una riduzione dei consumi del 21%. La A4 2.0 TDI ultra si accontenta di 3,7 litri di diesel per 100 km con un’emissione di Co2 pari a 95 grammi per chilometro, il modello Avant: 3,8 litri e 99 grammi di Co2. Tutte le motorizzazioni combinano un’elevata efficienza con un’erogazione sportiva di potenza e un’alta silenziosità, soprattutto nel caso dei due 3.0 TDI a sei cilindri. Rivisti interamente i cambi: il manuale a sei marce, l’S tronic a sette rapporti e il tiptronic a otto rapporti, assieme ai cambi automatici, offrono la funzione di veleggio che permette di risparmiare carburante. Il torque vectoring integra le funzioni della trazione anteriore e quattro.le-nuove-audi-a4-e-a4-avant-a155171_largeAnche l’aerodinamica convince con un coefficiente cx di 0,23. I miglioramenti riguardano anche il comfort acustico. Sia A4 che A4 Avant offrono una serie di tecnologie intelligenti e grazie alla nuova filosofia di comando e di visualizzazione AUDI MMI, la loro gestione è estremamente intuitiva. Tra le novità figurano l’Audi virtual cockpit, i fari Audi Matrix LED, l’Audi smartphone interface, l’impianto Bang & Olufsen Sound System con suono 3D, l’Audi phone box con funzione di carica wireless, l’head up display nonché i nuovi sistemi di assistenza e i servizi Audi connect. Due sono le innovazioni principali: l’optional Audi virtual cockpit, la strumentazione combinata completamente digitale che visualizza le informazioni più importanti sul monitor LCD da 12,3” ad alta risoluzione con grafici nitidi e molto dettagliati ed effetti realizzati utilizzando l’elevata potenza di calcolo del computer. Le Audi A4 e A4 Avant arriveranno sul mercato italiano nell’autunno del 2015.

Audi A4 Avant
Audi A4 Avant

 

 

 

 




La nuova MINI Clubman stupisce ancora

Urban weekend: nuova MINI Clubman. Dalla prima Clubman del 1969 ad oggi il salto è grande e il successo di questa vettura, oramai divenuta l’icona di un pubblico giovane ed elegante, lo dimostra.P90187745_highRes_ La nuova MINI Clubman si conferma un innovativo concetto automobilistico, capace di combinare in modo efficace in una affascinante auto premium, la funzionalità di utilizzo sia nella guida giornaliera che in lunghi viaggi, senza perdere il divertimento nella guida, ed una forte personalità tipica dello stile MINI.P90187560_highResP90187474_highResLa nuova Clubman non smette mai di evolversi, infatti rispetto al modello precedente, presenta diverse evoluzioni in termini di versatilità ed abitabilità, con dimensioni esterne ed interne nettamente più generose, anche rispetto alla nuova MINI a 5 porte: (+27 cm. in lunghezza, + 9 cm. in larghezza centimetri, +10 cm. di passo). Una cinque posti completa, con un bagagliaio da 360 litri, un volume massimo di carico di 1.250 litri.P90187441_highResRicca la dotazione tecnologica della vettura e i sistemi di auto alla guida, come: il servosterzo elettromeccanico Servotronic di serie, il Dynamic Stability Control (DSC) di serie, il Dynamic Traction Control (DTC) e l’Electronic Differential Lock Control (EDLC), nella Cooper S è presente inoltre il Performance Control e una nuova taratura di molle e ammortizzatori. Come optional, assetto sportivo e Dynamic Damper Control. Inoltre: l’Head-Up-Display, Park Assistant, telecamera di retromarcia e il Driving Assistant.Non da meno l’equipaggiamento infotaintment, come la radio con interfaccia USB e connettore AUX-In, l’impianto vivavoce Bluetooth, il sensore pioggia con controllo automatico delle luci anabbaglianti, nonché di freno di stazionamento elettrico.P90187558_highRes Anche la dotazione di sicurezza è assolutamente completa grazie ai sistemi di protezione anticrash, all’equipaggiamento di sicurezza di serie, con airbag anteriori e laterali, airbag laterali a tendina, cinture automatiche a tre punti in tutti i posti, davanti tendicintura e limitatori di sforzo adattivi, nella zona posteriore fissaggio seggiolino ISOFIX. Insomma una vettura completa che regala soddisfazioni e divertimento.P90187556_highResP90187559_highResTre le varianti disponibili: la Cooper S Clubman, con motore a 4 cilindri turbo a benzina da 1998 cm3, 192 CV, la Cooper Clubman, con motore a 3 cilindri turbo a benzina da 1449 cm3, 136 CV ed infine la Cooper D Clubman, con motore turbo diesel a 4 cilindri da 1995 cm3, 150 CV.P90187488_highResMINI Cooper S Clubman – Scheda tecnica

Dimensioni: cm.425/180/144
Motore: a 4 cilindri turbo a benzina da 1998 cc.
Potenza: 192 CV
Coppia: 280 Nm a 1.250 g/min (300 Nm con overboost)
Velocità massima: 228 km/h
0-100 km/h: 7,2 sec.
Consumo combinato: 6,3–6,2 l/100 km
Emissioni di CO2: 147-144 g/km – Euro 6
Prezzo a partire da 27.200,00 euro iva e messa in strada incluse

 

 

 

 

 

 

 

 

 




A Portofino con la Mazda CX-3

Mare vista monti. Weekend in Liguria: dal mare di Portofino ai 1115 m. di Barbagelata.29 portofino ph v giannella8911 lungomare di s margherita ligure ph vgiannellaCon l’estate, un tuffo nel mare, un tuffo nella pazza folla piena di vita, colori, suoni e bella gente. Ma a volte il caldo è troppo ed anche tutto il resto e allora si cerca refrigerio in quei monti che sono a due passi, basta salire in auto e dopo aver attraversato il fiume di folla ci si ritrova in strade silenziose, in un paesaggio verde che non immaginavi. E’ l’altro mare, un mare verde. Il primo itinerario è quello che va da Portofino all’altra Liguria, e noi l’abbiamo fatto con la nuova Mazda CX-3.50 portofino  punta chiappa ph vgiannellaPortofino è come un santuario, dove almeno una volta l’anno bisogna andare. Sbucare nella piazzetta e vederla sempre uguale è una piccola emozione irrinunciabile. E spesso si trova qualcuno che si conosce per un abbraccio , un caffè o un pezzo di focaccia. Per il tuffo, però meglio Paraggi, un angolo davvero magnifico. Nel traffico la nostra Mazda CX-3 è agile e rapida, ed anche se vede altre colleghe importanti non ha complessi , anzi sembra pavoneggiarsi quando più di una persona si volta a guardarla. Sembra un’auto fatta apposta per queste strade bellissime, ma in cui devi saper scattare per poter uscire dagli ingorghi.8967 covo di nord est a s margherita lig ph vgiannella
Il primo fresco si può prendere salendo sul Monte di Portofino, andando ai giardini dell’Abbazia La Cervara, che hanno già vinto il premio dei Grandi Giardini Italiani per la gran cura e manutenzione.2898-la cervara e il glicine fiorito-ph v giannellaL’Abbazia è del 1361, è dedicata a San Girolamo ed è a picco sul mare. E’ stata fatto un gran lavoro per il recupero dei giardini, che val la pena di ammirare. Ma anche Santa Margherita ha i suoi giardini di Villa Durazzo. Una sosta è d’obbligo anche per approfittare dei vari ristoranti che offrono i tipici piatti liguri, al pesto ai bucatini con acciughe. Ma quando il caldo si fa opprimente, senza pensarci due volte riguadagnamo l’autostrada e puntiamo verso Livorno. Si esce a Lavagna, e qualche ricordo comincia a farsi strada nella memoria. Poi capiremo perchè. Si va verso la Val Fontanabuona. A Cogorno, prima tappa alla Basilica dei Fieschi, edificata nel 1250, voluta da Papa Innocenzo IV, che apparteneva alla famiglia dei Fieschi, famiglia nobiliare che governava su Lavagna e sulle valli circostanti. Lo stile è romanico e la facciata è fatta di ardesia e di strisce di marmo bianco. Benvenuti nel regno dell’ardesia, che anticamente si chiamava pietra di Lavagna, nome che era anche del torrente che attraversava la valle di questa pietra che è diventata famosa in tutto il mondo, sia per scriverci sopra, sia per i tavoli da bigliardo, sia per farne gradini, tetti… 9304 chiesa di s michele a soglio ph vgiannellaE i nostri ricordi tornano velocemente alle lavagne di scuola su cui scrivevamo coi gessetti, e dietro cui venivamo messi per punizione. Salendo si scopre l’altro mare, quello le cui dolci onde verdi sono colline coperte di faggete. Con questi boschi la Liguria, insieme al Trentino-Alto Adige, è la regione più forestata d’Italia.Dopo profondi respiri, andiamo verto Orero, Cicagna,alla ricerca dell’l’ardesia. Incontriamo una cava con tanto di scavatrice e non resistiamo ad addentrarci in una galleria per scoprire che i minatori scavano seguendo anche loro una vena. Un grande muro di pietra d’ardesia ci ricorda quelli che troviamo nelle fortificazioni dei popoli preistorici, addirittura quelli di Machu Picchu. A Gattorna troviamo case con gerani e fiori, ma poi ci tuffiamo in una faggeta andando verso Orero, per visitare la chiesa di San Michele a Soglio.
Dall’esterno non è un granchè, ma quando ci aprono la porta (informarsi quando è aperta) ci appare una chiesa dallo stile barocco interamente ricoperta di vernice d’oro. Agli inizi del ‘900 la moglie di un emigrante che aveva fatto fortuna,diciamo poco limpidamente, cercò di espiare facendo restaurare la chiesa alla grande. Chissà se è stato perdonato?! Invece a Lorsica troviamo il Museo del Damasco,con uno degli ultimi laboratori che producono questo prezioso tessuto, che i genovesi importarono dall’oriente. Qualcuno ci suggerisce per mangiar qualcosa di andare all’ Osteria di Fontebuona a Favale di Malvaro. La strada è stretta, ma la CX-3 non ha problemi, infatti è un suv compatto che riesce ad andare dappertutto, specialmente con la versione 4wd. Ma dobbimao dirfe che anche questa a due sole ruote motrici non ha problemi. Il cambio automatico è sincronizzato a perfezione. Va liscio come l’olio. Ci rifocilliamo, ma invece di fermarci a dormire, preferiamo tornare a prendere l’autostrada. Ma per goderci ancora questo panorama, puntiamo verso altre curve, vogliamo goderci ancora la CX-3, e infatti le curve verso il passo della Scoglina (927 m.) ci fanno divertire. Questa è una bella strada per provarla. E dopo un tramonto galattico, si passa per Barbagelata m.1115) per poi scendere verso la val Trebbia, passando per Torriglia con i suooi famosi canestrelli. A Busalla incontriamo l’autostrada. La Mazda CX-3, forse si riposa , ma noi ci annoiamo.9106 cave di ardesia a orero ph vgiannella

Compagna di viaggio: Mazda CX-3
La Mazda cx-3 di questo weekend è la versione SKYacTIV-D 1.5, turbodiesel 1,5 litri da 105 cV, con bassissimi consumi e prestazioni brillanti. le sue linee, dal design KoDo, le danno una personalità immediatamente riconoscibile. Il lungo frontale ha fari affilati che si protendono verso la calandra centrale donandole un aspetto dinamico. Quindi questo crossover compatto si comporta da coupé con linee originali e carattere. la guida è ben calibrata grazie allo sterzo leggero ma preciso ed al cambio automatico a sei marce molto regolare. Insomma è sicuramente adatto alla città ma anche ai viaggi in montagna.Il comfort di marcia è ottimo. l’assetto è morbido rimanendo comunque sicuro grazie alla leggerezza e alle ottime sospensioni. la scocca è costituita per il 63% di acciai ad alta resistenza: una scelta che ha permesso un sostanziale taglio sul fronte di rumore e vibrazioni, grazie all’incrementata rigidità torsionale. Nell’abitacolo della mazda cx-3: il quadro strumenti ad impronta sportiva ha un grande contagiri al centro,(negli allestimenti medio e top) ed è possibile comandare molte funzioni di bordo dal volante e dal controller al centro del
tunnel con tasti e rotella. lo schermo da 7” incastonato nel cruscotto presenta infotainment da segmento superiore. Il navigatore è intuitivo e piacevole da consultare grazie alla grafica 3D. Il Design della plancia sposa con armonia materiali ricercati: plastiche morbide, pelle con doppia cucitura e inserti effetto alluminio. l’abitabilità anteriore è ottima e i sedili sono morbidi al centro e più rigidi ai lati, per sostenere il corpo in curva. Dietro invece c’è spazio per due adulti, mentre il terzo è un po’ sacrificato. Il motore giusto per l’Italia è il 1.5 SKYacTIV-D 1.5 (quello del nostro viaggio) che è possibile accoppiare alla trazione anteriore o integrale. le scelte: 2 o 4 WD, cambio automatico a 6 marce piuttosto che manuale a 5. Prezzo: dai 18.000 euro.

MAZDA CX-3
cilindrata cm3: 1499
Potenza massima kW (cV)/giri: 77 (105)/4000 giri
coppia max Nm/giri: 270/1600-2500
Emissione di co2 grammi/km: 136
Trazione: anteriore
Velocità massima (km/h): 172
accelerazione 0-100 km/h (s): 11,9
consumo medio (km/l): 19,2
lunghezza/larghezza/altezza (cm): 428/177/154
Passo (cm): 257
Peso in ordine di marcia (kg): 1235

 

 




La nuova 500

Urban weekend – La Nuova 500: Eleganza ed innovazione di un modello senza tempo20150703_120854_resizedIl 4 luglio è da sempre una data importante per Fiat 500: nel 1957 venne presentata la “piccola grande vettura” emblema della motorizzazione di massa, venduta in più di 3,8 milioni di unità e a pieno titolo entrata nell’immaginario collettivo. Cinquant’anni dopo, nel 2007, attingendo da quel patrimonio Fiat riuscì ad accelerare verso il futuro: nasceva così la nuova 500 e fu immediatamente un successo. Oggi, dunque, la Nuova 500 si rinnova nel segno della continuità estetica e dell’evoluzione tecnologica, questa è la formula magica dell’essere 500, l’unica capace di fondere gli opposti con grande coerenza. Una vettura esclusiva ma accessibile, un best seller globale che mantiene un cuore profondamente italiano. Un prodotto elegante che non dimentica di essere divertente e molto personale, sebbene sia stata venduta in oltre 1.500.000 unità.20150703_130021_resizedDisponibile in versione berlina e cabrio, la Nuova 500 prevede al lancio due allestimenti: Pop e Lounge. Il primo propone di serie sette airbag, climatizzatore manuale, Uconnect Radio 5” con sei altoparlanti, porta AUX-IN e USB, comandi al volante e luci diurne a led. La versione Lounge si arricchisce di dettagli raffinati come il tetto panoramico in vetro, i cerchi in lega da 15” e la versione Uconnect Radio 5” LIVE touchscreen e volante in pelle con comandi che permette al cliente – attraverso l’integrazione con il proprio smartphone – di usare numerose  app sul sistema di bordo in modo da essere sempre connessi.A far scattare la Nuova 500, i propulsori a benzina 0.9 TwinAir (potenze da 85 CV o 105 CV) e 1.2 da 69 CV, oltre al motore bi-fuel 1.2 GPL da 69 CV. In particolare, i due bicilindrici vantano emissioni da record: 90 g/km per il motore da 85 CV, 99 per il 105 CV. Successivamente al lancio saranno disponibili il 1.3 Multijet da 95 CV e il 1.2 da 69 CV in configurazione ”Eco” che consente di limitare a 99 i grammi di CO2 al chilometro. La nuova nata è dunque sempre più attenta alla mobilità sostenibile del futuro.20150703_130323_resizedLa nuova 500 è disponibile nelle seguenti versioni e prezzi:
– POP a benzina (mod.1.2 69 CV Pop) – a partire da euro 13.600,00 chiavi in mano
– LOUNGE a benzina (1.2 69 CV Lounge) – a partire da euro 15.100,00 chiavi in mano
– POP GPL (1.2 69 CV EasyPower Pop) – a partire da euro 15.100,00 chiavi in mano
– LOUNGE GPL (1.2 69 CV EasyPower Lounge) – a partire da euro 16.600,00 chiavi in manola-nuova-500-150703_fiat_nuova-500_43

 




Giulia più che mai

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La nuova Giulia al Museo Alfa Romeo – Foto: Vittorio Piaggi

SPORT WEEKEND: NUOVA ALFA ROMEO GIULIA

Giulia più che mai. In anteprima assoluta vi mostriamo alcune foto scattate nel primo giorno di apertura al pubblico del nuovo Museo Alfa Romeo, che svelano il volto della nuova Giulia.

La nuova Giulia è riconoscibile per un design distintamente italiano che tre origine dal perfetto equilibrio tra heritage, velocità e bellezza, dando vita ad una delle più alte espressioni dello stile italiano in campo automobilistico, le cui caratteristiche peculiari sono: il senso delle proporzioni, la semplicità e la qualità delle superfici. La nuova Giulia conferma tutta l’aggressività che ha reso celebre il marchio Alfa Romeo all’estero, rendendolo da più di un secolo, uno dei marchi automobilistici più desiderati al mondo. Design tipicamente italiano; motori all’avanguardia e innovativi; perfetta distribuzione dei pesi (50/50); soluzioni tecniche uniche e miglior rapporto peso/potenza sono gli ingredienti indispensabili per creare un’Alfa Romeo.

La nuova Giulia al Museo Alfa Romeo - Foto: Vittorio Piaggi
La nuova Giulia al Museo Alfa Romeo – Foto: Vittorio Piaggi

L’anima della nuova Giulia è caratterizzata da una trazione posteriore o integrale, che non è solo un tributo alle radici più autentiche del mito Alfa Romeo, ma è anche una soluzione tecnica che assicura prestazioni elevate e grande divertimento, un motore turbo a benzina a 6 cilindri da 510 CV (sulla versione Quadrifoglio), ispirato da tecnologie e competenze tecniche Ferrari, che diventa il nuovo punto di riferimento del marchio. Basta sedersi al volante della nuova Giulia per capire che si sta per entrare in una dimensione diversa, nella quale il fulcro è il guidatore con le sue emozioni e la sua voglia di vivere un’esperienza di guida esaltante. Merito della sensibilità dello sterzo, della risposta dell’acceleratore e delle reazioni immediate del cambio e del freno. A queste caratteristiche si deve aggiungere la scelta della trazione posteriore o integrale che non è solo un tributo alle radici più autentiche del mito Alfa Romeo, ma anche una soluzione tecnica che assicura prestazioni elevate e grande divertimento.

La nuova Giulia al Museo Alfa Romeo - Foto: Vittorio Piaggi
La nuova Giulia al Museo Alfa Romeo – Foto: Vittorio Piaggi

La nuova Giulia si pone in diretta concorrenza con altre auto della stessa categoria come la nuova Audi A4, BMW serie 3 e Mercedes Classe C, che avranno una degna concorrente, infatti la Giulia versione Quadrifoglio, è dotata di un propulsore turbo benzina 6 cilindri, elaborato da tecnici provenienti da Ferrari, che eroga 510 CV e regala prestazioni entusiasmanti: ad esempio, l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in appena 3,9 secondi. Tra l’altro, sebbene i valori di potenza e coppia siano sensazionali, l’inedito propulsore è sorprendentemente economico nei consumi, grazie al sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico. Ovviamente, come tutti i motori della prossima generazione, sia benzina sia diesel, questo 6 cilindri è totalmente in alluminio per ridurre i pesi assoluti della vettura, in particolare quello sull’asse anteriore, e un rombo genuinamente Alfa Romeo. Peculiarità della nuova Giulia è la particolare gestione delle masse e dei materiali che ha consentito di giungere ad una perfetta distribuzione dei pesi, 50/50 tra i due assi. È un tratto che si rivela decisivo per il piacere di guida Alfa Romeo, raggiunto lavorando sia sul layout della vettura, sia collocando in una posizione il più possibile centrale tutti gli elementi di maggior peso. Per raggiungere un eccezionale rapporto peso/potenza, inferiore a 3, la nuova Giulia coniuga le straordinarie prestazioni del motore con l’ampio impiego di materiali ultra-leggeri per tutte le parti del veicolo. Ad esempio, la fibra di carbonio per l’albero di trasmissione, il cofano e il tetto o l’alluminio per motore,  freni, sospensioni  (inclusi duomi anteriori  e telai anteriori e posteriori) e molti componenti di carrozzeria quali porte e parafanghi. Inoltre, la traversa posteriore è realizzata con composito di alluminio e materiale plastico. Al fine di ridurre la massa totale, si è intervenuto anche sul sistema frenante, con elementi di alluminio e dischi carbo-ceramici, e sui sedili, caratterizzati da una struttura in fibra di carbonio. Nonostante l’ottimizzazione dei pesi, la vettura vanta la migliore rigidezza torsionale della categoria garantendo così: qualità nel tempo, comfort acustico e handling anche in caso di sollecitazioni estreme.

La nuova Giulia al Museo Alfa Romeo - Foto: Vittorio Piaggi
La nuova Giulia al Museo Alfa Romeo – Foto: Vittorio Piaggi

Le motorizzazioni previste sono: un 4 cilindri in linea sovralimentato da 2 litri con 330 CV disponibili, la Quadrigoglio verde con motore V6 Bi-turbo a benzina da 2.9 litri di derivazione Ferrari, 510 CV e una accelerazione da 0-100 km/h in 3,9 secondi, il cui costo presunto si aggira attorno agli 80.000,00 euro. Si prevede inoltre il Diesel JTDm a 4 cilindri, con potenze comprese tra 135 e 210 CV. Nel 2016 si prevede anche l’uscita di una una Giulia in versione ibrida.

 

 




Sulle Alpi con l’Audi Q7

Sulle Alpi con l’Audi Q7. Verbier è la perla del Vallese, tra cinquecento km di sentieri per escursioni estive e quattrocento di piste da sci. Altopiano circondato da montagne spettacolari e paesaggi rilassanti, per un turismo d’eliteAudi Q7 Verbier 026Il Canton Vallese è la zona sudoccidentale della Svizzera: oltre il Cervino comprende una cinquantina di vette oltre i quattromila metri, il ghiacciaio Aletsch (il più grande d’Europa) e naturalmente è un paradiso sciistico, ma non solo. La capitale Sion è nella vallata del Rodano,dove vigneti e frutteti fanno quasi pensare d’essere a sud delle Alpi. Incastonata invece oltre il primo spartiacque che la divide dall’Italia, si può raggiungere da Domodossola via Sempione oppure da Aosta valicando il Gran San Bernardo: oppure, per un weekend turistico, si può compiere l’intero anello, come nel nostro caso. Da visitare la Basilique de Valère e lo Château de Tourbillon. Se in Elvezia tutto appare ordinato e pulito come un plastico ferroviario, sembra che questa perfezione si esalti nel Vallese, e ancor più nella meta di questa gita, il raffinato paese di Verbier, al centro di un comprensorio di oltre 400 km di piste e una novantina di impianti di risalita. Si raggiunge in meno di un’oretta da Sion, è situato a quota 1500 nel comune di Bagnes, su un versante ben esposto con impagabile vista sul monte Bianco e sul massiccio dei Combins.Audi Q7 Verbier 009 La strada che sale, larga e facilmente percorribile, esalta le doti di guidabilità della nuova Audi Q7, che pare non sentire la pendenza e “annulla” le curve con l’assetto piatto che non sacrifica però il comfort. Raggiunto l’abitato, percorso silenziosamente per rispettare ambiente e stile di un turismo amante della natura, non resistiamo e cerchiamo l’avventura. Non prima d’aver esplorato la zona del prestigioso Golf Club (18 buche par 69, www.verbiergolfclub. ch), saliamo verso la Croix du cour. Terminato l’asfalto, la trazione Quattro agisce perfettamente, appena oltre il valico (quota 2.220) troviamo una lingua di neve: sollevate le sospensioni pneumatiche a 245 mm dal suolo, proviamo agilità e motricità perché il bello di guidare una Q7 è anche questo, senza timore per le dimensioni. Riscendiamo ammirando da quest’altezza la bellezza del paesaggio, sia del paese sia delle Alpi, comprendendone pienamente la fama turistica, non solo invernale.Audi Q7 Verbier 014

DOVE DORMIRE E MANGIARE
W Verbier Hotel
la montagna con stile: tra tutti gli hotel del gruppo starwood, l’avanguardia del design è rappresentata dalla catena “W”, che impreziosisce la raffinatezza di verbier con la ricercatezza di materiali, forme, dettagli e cura estrema nell’arredamento. Camere con grandi vetrate, spaziose e ricche di charme, ambienti comuni rifiniti come baite di lusso, spazi esterni con vista sulle alpi, spa con piscina scoperta e coperta. per esperienze culinarie ricercate, il restaurant arola offre un servizio che riflette la cura e la perfezione dell’ospitalità elvetica.
Rue de Médran 70, CH-1936 verbier – svizzera – tel +41.(27).472.8888 – www.wverbier.com

W Verbier Hotel
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Verbier
Verbier

LA COMPAGNA DI VIAGGIO: AUDI Q7 3.0 V6 TDI 218 CV

La 3.0 tdi da 218 cavalli, non ancora a listino per l’Italia, è interessante per i consumi contenuti e il prezzo, che sarà inferiore alle più potenti. La nuova Q7 è alleggerita (fino a 325 kg in meno) e riprogettata rispetto alla precedente, per offrire dinamica da audi, sicurezza all’avanguardia e grande guidabilità su strada e fuori strada. Seducente nello stile che prosegue nella direzione delle linee più tese, con frontale scolpito e diverso da qualsiasi altra audi, anticipando le prossime tendenze del marchio. Stile ed eleganza anche all’interno, accompagnate al grande spazio, fino a sette posti. tecnologia con trazione integrale permanente, quattro sospensioni regolabili su diverse altezze, sterzo elettrico, sistemi di sicurezza completi fino alla prevenzione di eventuali pedoni che possano attraversare la strada all’improvviso e vari sistemi verso la guida autonoma. Motori 3.0 v6: due tdi da 218 e 272 Cv, un benzina tfsi da 333 e in arrivo più avanti l’ibrida plug-in Q7 e-tron da 373 Cv e oltre 50 km di percorrenza elettrica. listini al momento da 65.900 euro (tdi 272 Cv) con allestimenti base, Business e Business plus.Audi Q7 Verbier 030AUDI Q7 3.0 V6 TDI 218 CV
Dimensioni: 505/197/175 cm
potenza: 218 Cv
Coppia: 500 Nm da 1.250 a 3.500 giri/min
velocità massima: 216 km/h
0-100 km/h: 7,4 secondi
Consumo medio: 5,5 l/100 km (18,2 km/l)
Emissioni di Co2: n.d.




JAGUAR F-TYPE AWD

SPORT WEEKEND: JAGUAR F-TYPE COUPE’ 

JAGUAR F-TYPE AWD: ritornata vittoriosa dopo l’ottenimento di importanti premi del Regno Unito, la F-TYPE ritorna in versione AWD, ovvero a trazione integrale.la-nuova-jaguar-f-type-r-a-trazione-integrale-partecipa-al-tentativo-di-record-della-bloodhound-ssc-jag_ftype_awd_bloodbound_image_061114_05_98343Con una gamma di ben quattordici versioni, la F-TYPE, realizzata interamente in alluminio, è ora disponibile con  trazione integrale e cambio manuale. LA F-TYPE AWD è caratterizzata da un esclusivo disegno del cofano con una “bombatura” più evidente delle nuove prese d’aria.la-nuova-jaguar-f-type-r-a-trazione-integrale-partecipa-al-tentativo-di-record-della-bloodhound-ssc-jag_ftype_awd_bloodbound_image_061114_04_98320Come annunciato da Phil Popham (Jaguar Land Rover Group Marketing Director): “…la F-TYPE Coupé e Convertibile rappresentano già tutto quello che ci si aspettava da una sportiva Jaguar: design seducente, prestazioni eccezionali e agilità sorprendente. L’aggiunta della trazione integrale e del cambio manuale, disponibili come optional, consentirà di migliorare ulteriormente le capacità dinamiche della F-TYPE, per gratificare ancora di più il guidatore, rendendo la vettura sempre più desiderabile per gli amanti delle auto sportive di tutto il mondo.” Dotata di sistema di gestione della coppia, aumenta le prestazioni e le capacità dinamiche su tutte le superfici stradali ed in tutte le condizioni, grazie a diversi sistemi di controllo della guida, tra cui: l’Intelligent Driveline Dynamics (IDD), sviluppato per sfruttare al massimo le prestazioni potenziali della trazione AWD, pur mantenendo un comportamento stradale da trazione posteriore, l’Electric Power Assisted Steering, che consente di avere una maggiore precisione e padronanza di guida, riducendo anche le emissioni di Co2 fino a 4g/km nel ciclo combinato e il Torque Vectoring by Braking, di serie sulle versioni R, che migliora l’agilità della vettura ed è ora disponibile anche sui modelli V6.la-nuova-jaguar-f-type-r-a-trazione-integrale-partecipa-al-tentativo-di-record-della-bloodhound-ssc-jag_ftype_awd_bloodbound_image_061114_03_98319La F-TYPE R Coupé, è dotata di un cambio manuale a sei marce (disponibile come optional per i modelli con motore V6), con motore sovralimentato, e trazione posteriore, offre una pura esperienza di guida da autentica auto sportiva. Il V8 sovralimentato da 550 CV arriva anche sulla F-TYPE R Convertibile, disponibile sia nella versione a trazione posteriore che in quella a trazione integrale. la-nuova-jaguar-f-type-r-a-trazione-integrale-partecipa-al-tentativo-di-record-della-bloodhound-ssc-jag_ftype_awd_bloodbound_image_061114_02_98318La F-TYPE R Coupé, nella versione, AWD ha una potenza di 550 CV, accelera da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi e raggiunge una velocità massima (limitata) di 300 km/h.jaguar-f-type-coupe-drives-off-with-three-awards-in-february-jag_f-type_r_coup__polaris_image_201113_11

JAGUAR F-TYPE COUPE’ AWD – R 5.0 V8 aut. – Scheda tecnica

Dimensioni: cm.447/192/131
Motore: 8 cilindri a V da cc.5000
Potenza: 550 CV a 6500 giri/min
Coppia: 680 Nm
Velocità massima: 300 km/h
0-100 km/h: 4,1 sec.
Consumo misto: 11,3 litri/100 km
Emissioni di CO2: 269 g/km.
Prezzo a partire da 116.760 euro iva inclusa

 

 

 




IN VAL DI FIEMME CON LA PEUGEOT 308 SW, IL VIAGGIO CONTINUA

L’incantevole Val di Fiemme ci sorprende e ci delizia coi suoi paesaggi e sapori autentici, e in compagnia della nostra Peugeot 308 SW continuiamo il nostro viaggio (per leggere l’articolo precedente, clicca QUI)

Ma dopo lo speck e il buon cibo del Maso dello Speck, è inevitabile che la nostra Federica ci porti dove c’è del buon bere. E’ proprio vero che I sogni son desideri… e Stefano Gilmozzi ha realizzato il suo personalissimo sogno: fare un birrificio artigianale nell’ex colonia di Daiano. Ci appare subito come un personaggio da film: con camicia scozzese, sorriso franco e discorsi diretti. E’ un piacere anche solo parlargli. Nel 1999 ha recuperato l’antica tradizione di Fiemme coltivando luppoli di qualità (oggi produce il 90% del luppolo che gli serve) e utilizzando acqua purissima d’alta montagna del Trentino per la sua birra artigianale. La birra di Fiemme è volutamente non pastorizzata, priva di stabilizzanti e conservanti. Le birre legate al territorio sono la Lapunis, una birra artigianale al lupino di Anterivo, una piccola località altoatesina e la Nosa, una birra artigianale prodotta con luppoli pregiati.

Birra di Fiemme: Stefano Gilmozzi Tel. 0462 479147

s.gilmozzi@birradifiemme.it www.birra-difiemme.it

Birrificio aperto tutti i giorni dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, domenica dalle 9 alle 12

peugeot 308 hù

Ora non ci lasciamo più distrarre e puntiamo sul parco di Paneveggio, dove Federica ci fa conoscere la foresta dei violini, cioè quella di abeti rossi il cui legno ha una particolare elasticità che gli conferisce una risonanza eccezionale. Infatti è con il legno di questi alberi che il grande Stradivari confezionava i suoi immortali e divini violini e tutt’ora i violini migliori sono fatti con questo legno. Ma il Parco di Paneveggio è famoso anche per i suoi cervi che sono facilmente visibili, a noi è addirittura capitato di uno magnifico con un uccellino che gli puliva il pelo dagli insetti. La chiamano la “ballerina bianca” (Motacilla alba) forse perchè saltella sul suo dorso, o perchè scuote sempre la coda.

Abbiamo avuto anche la fortuna di incontrare un gruppo di yak, sì proprio quelli tibetani, che sono stati importati, anche da Messner, perchè si nutrono di quelle erbe che le nostre mucche non gradiscono, pulendo il sottobosco.Pare proprio di vivere in un film, anche quando proseguiamo per passo Rolle, dove anni fa passava il Giro d’Italia, e dove i nostri grandi del ciclismo hanno lasciato scie di ricordi.

viaggio in val di fiemme

Le Pale di San Martino ci guardano dall’alto, adesso sembrano vicinissime. Staremmo ore a guardarle, ma dobbiamo andare. Un altro bellissimo panorama ci aspetta, quello dei vigneti in Val di Cembra.

Le curve non spaventano la nostra Peugeot 308 , ben equilibrata e con il cambio automatico che non dà strappi. E’ fluido e carezzevole.In questa natura verde (170 alberi per ogni turista) ci sentiamo a posto con la coscienza, anche perchè il nostro motore 1.6 Hdi è fra i più puliti e con meno emissioni di Co2. Non per nulla la Peugeot 308 è stata eletta Auto dell’Anno 2015 ed anche Auto Europa.

Siamo in Val di Cembre, qui ancora curve, salite e discese, ma poi ci appaiono i vigneti della valle di Cembra con i suoi chilometri di muretti a secco che ricamano la valle e i vigneti che producono preziosi vini fra cui quello il Traminer e in famoso Muller Thurgau (il migliore è quello fermo, non spumantizzato).

pegeot

La Val di Cembra è famosa sin dall’antichità anche per le cave di porfido, che sono servite per pavimentare strade ro-mane e piazze rinascimentali ( i famosi tozzetti grigi detti sampietrini a Roma). Le cave si trovano nel versante opposto a quello dei vigneti, quindi si ha una valle con un lato grigio scuro e l’altro verde oppure rosso/giallo in autunno.

Una delle migliori cantine si trova a Verla di Giovo. E’ l’azienda Villa Corniole, che produce eleganti vini di montagna. Pluripremiata anche a livello internazionale, la cantina ha appassionato tutta la famiglia, che è interamente coinvolta, capitanata dalla signora Maddalena Nardin. Parte della cantina, piena di buonissime bottiglie, è addirittura scavata nella roccia. Affascinante.

Villa Corniole Maddalena Nardin

Tel. 347 5860178 – 0461- 695067

info@villacorniole.com www.villacorniole.com

Verla di Giovo

Maddalena Nardin & figlie, amano tanto questa valle che hanno deciso che il successo della loro cantina deve diventare il successo della Valle intera. Una valle che fu anche immortalata dal grande artista tedesco Durer, le cui meraviglie meritano uno dei nostri prossimi weekend.

Dove dormire:

All’Hotel Bellamonte, quattro stelle specialmente per la posizione direttamente sul parco.

All’imbocco della strada 50, a circa 1373 metri di altitudine, fiancheggiata da prati colmi di fiori , con pochi hotels e baite, è situato in una posizione invidiabile l’Hotel Bellamonte un quattro stelle familiare, che appartiene alla catena Italica, diretto da un giovane direttore Domenico Esposito, napoletano doc innamorato della mon-tagna, da anni tra Trentino e lago di Garda. Le 42 camere sono sobrie, molte con terrazza privata, gli spazi comuni piacevoli e luminosi. Il punto di forza è la Spa, con piscina e idromassaggio, luminosissima, dove sono ammessi anche bambini, da utilizzare anche per completare la remise en forme dopo le belle camminate che vengono suggerite dall’ambiente circostante.Il menu propone oltre ai piatti tipici della tradizione italiana anche i piatti della tradizione trentina, da provare gli Strangolapreti al burro fuso.

Via Prai de Mont 52, Bellamonte (TN)

Tel. 0462.576082 www.hotelbellamonte.it

hotel bellamonte 2

La compagna di viaggio:

Peugeot308 SW 1.6 Blue HDI 120 CV

Di ben 34 cm più lunga della berlina, la Peugeot 308 SW ha anche il passo aumentato di 11 cm. La linea nasconde molto bene la presenza di un bagagliaio che come minimo permette di caricare 610 litri di carico. Un valore al top nella categoria delle SW. La linea non manca né di slancio, né di equilibrio, ma con molto spazio in più. I passeggeri si muovono molto comodamente in tutte le direzioni e il tetto panoramico rende più piacevole il viaggio di chi siede dietro. I materiali e gli assemblaggi restituiscono un’ottima sensazione di qualità e solidità. L’impostazione della plancia e della consolle è ben progettata e rifinita nei dettagli, lo schermo a sfioramento da 9,7” contiene tutti i principali comandi (compreso il climatizzatore) rendendo l’abitacolo pulito e minimale.

interni peugeot 308

Maneggevole in rapporto alle dimensioni, la Peugeot 308 SW è provvista di uno sterzo piccolo pronto e preciso. Premendo il tasto Sport sul tunnel centrale (con il Driver Sport Pack optional), la risposta dell’acceleratore diventa più pronta e lo sterzo s’indurisce dando la possibilità di divertirsi tra le curve. Il nuovo cambio automatico EAT 6 a 6 marce risponde molto bene, sfruttando bene le marce. La 308 è una perfetta familiare completa e di qualità. Il telaio più rigido, infatti, riduce molto efficacemente le vibrazioni e l’insonorizzazione è veramente ottima. L’unica pecca è forse la scarsa visibilità posteriore, è quindi consigliabile acquistare accessori come il sistema di parcheggio assistito e retrocamera.

La 308 è a listino da 19.300 euro, 800 in più della berlina con il 1.2 PureTech Turbo benzina da 110cv, e diesel con il 1.6 e-HDi FAP da 92 cv a 22.400 euro. Mentre la nostra versione (una delle più complete ed esclusive) con il cambio automatico Eat 6 da 25.900.




Un weekend in Liguria con la MAZDA CX-3

Dal mare di PortoFino ai 1115 m. di BarBaGelataCon l’estate, un tuffo nel mare, un tuffo nella pazza folla piena di vita, colori, suoni e bella gente.

Ma a volte il caldo è troppo ed anche tutto il resto e allora si cerca refrigerio in quei monti che sono a due passi, basta salire in auto e dopo aver attraversato il fiume di folla ci si ritrova in strade silenziose, in un paesaggio verde che non immaginavi.

E’ l’altro mare, un mare verde. Il primo itinerario è quello che va da Portofino all’altra Liguria, e noi l’abbiamo fatto con la nuova Mazda CX-3 Portofino è come un santuario, dove almeno una volta l’anno bisogna andare. Sbucare nella piazzetta e vederla sempre uguale è una piccola emozione irrinunciabile. E spesso si trova qualcuno che si conosce per un abbraccio , un caffè o un pezzo di focaccia. Per il tuffo, però meglio Paraggi, un angolo davvero magnifico. Nel traffico la nostra Mazda CX-3 è agile e rapida, ed anche se vede altre colleghe importanti non ha complessi , anzi sembra pavoneggiarsi quando più di una persona si volta a guardarla. Sembra un’auto fatta apposta per queste strade bellissime, ma in cui devi saper scattare per poter uscire dagli ingorghi.

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Il primo fresco si può prendere salendo sul Monte di Portofino, andando ai giardini dell’Abbazia La Cervara, che hanno già vinto il premio dei Grandi Giardini Italiani per la gran cura e manutenzione. L’Abbazia è del 1361, è dedicata a San Girolamo ed è a picco sul mare. E’ stata fatto un gran lavoro per il recupero dei giardini, che val la pena di ammirare.

Ma anche Santa Margherita ha i suoi giardini di Villa Durazzo. Una sosta è d’obbligo anche per approfittare dei vari ristoranti che offrono i tipici piatti liguri, al pesto ai bucatini con acciughe. Ma quando il caldo si fa opprimente, senza pensarci due volte riguadagnamo l’autostrada e puntiamo verso Livorno. Si esce a Lavagna, e qualche ricordo comincia a farsi strada nella memoria. Poi capiremo perchè. Si va verso la Val Fontanabuona. A Cogorno, prima tappa alla Basilica dei Fieschi, edificata nel 1250, voluta da Papa Innocenzo IV, che apparteneva alla famiglia dei Fieschi, famiglia nobiliare che governava su Lavagna e sulle valli circostanti. Lo stile è romanico e la facciata è fatta di ardesia e di strisce di marmo bianco.

Benvenuti nel regno dell’ardesia, che anticamente si chiamava pietra di Lavagna, nome che era anche del torrente che attraversava la valle di questa pietra che è diventata famosa in tutto il mondo, sia per scriverci sopra, sia per i tavoli da bigliardo, sia per farne gradini, tetti…

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E i nostri ricordi tornano velocemente alle lavagne di scuola su cui scrivevamo coi gessetti, e dietro cui venivamo messi per punizione. Salendo si scopre l’altro mare, quello le cui dolci onde verdi sono colline coperte di faggete. Con questi boschi la Liguria, insieme al Trentino-Alto Adige, è la regione più forestata d’Italia.
Dopo profondi respiri, andiamo verto Orero, Cicagna, alla ricerca dell’l’ardesia.
Incontriamo una cava con tanto di scavatrice e non resistiamo ad addentrarci in una galleria per scoprire che i minatori scavano seguendo anche loro una vena.

Un grande muro di pietra d’ardesia ci ricorda quelli che troviamo nelle fortificazioni dei popoli preistorici, addirittura quelli di Machu Picchu. A Gattorna troviamo case con gerani e fiori, ma poi ci tuffiamo in una faggeta andando verso Orero, per visitare la chiesa di San Michele a Soglio.

Dall’esterno non è un granchè, ma quando ci aprono la porta (informarsi quando è aperta) ci appare una chiesa dallo stile barocco interamente ricoperta di vernice d’oro. Agli inizi del ‘900 la moglie di un emigrante che aveva fatto fortuna, diciamo poco limpidamente, cercò di espiare facendo restaurare la chiesa alla grande. Chissà se è stato perdonato?!

Invece a Lorsica troviamo il Museo del Damasco ,con uno degli ultimi laboratori che producono questo prezioso tessuto, che i genovesi importarono dall’oriente.

Qualcuno ci suggerisce per mangiar qualcosa di andare all’ Osteria di Fontebuona a Favale di Malvaro. La strada è stretta, ma la CX-3 non ha problemi, infatti è un suv compatto che riesce ad andare dappertutto, specialmente con la versione 4wd. Ma dobbimao dirfe che anche questa a due sole ruote motrici non ha problemi. Il cambio automatico è sincronizzato a perfezione. Va liscio come l’olio.

Ci rifocilliamo, ma invece di fermarci a dormire, preferiamo tornare a prendere l’autostrada. Ma per goderci ancora questo panorama, puntiamo verso altre curve, vogliamo goderci ancora la CX-3, e infatti le curve verso il passo della Scoglina (927 m.) ci fanno divertire. Questa è una bella strada per provarla. E dopo un tramonto galattico, si passa per Barbagelata m.1115) per poi scendere verso la val Trebbia, passando per Torriglia con i suoi famosi canestrelli. A Busalla incontriamo l’autostrada. La Mazda CX-3, forse si riposa , ma noi ci annoiamo.

COMPAGNA DI VIAGGIO

mazda caratteristiche

La Mazda cx-3 di questo weekend è la versione SKYacTIV-D 1.5, turbodiesel 1,5 litri da 105 cV, con bassissimi consumi e prestazioni brillanti. le sue linee, dal design KoDo, le danno una personalità immediatamente riconoscibile. Il lungo frontale ha fari affilati che si protendono verso la calandra centrale donandole un aspetto dinamico.

Quindi questo crossover compatto si comporta da coupé con linee originali e carattere. la guida è ben calibrata grazie allo sterzo leggero ma preciso ed al cambio automatico a sei marce molto regolare. Insomma è sicuramente adatto alla città ma anche ai viaggi in montagna.Il comfort di marcia è ottimo. l’assetto è morbido rimanendo comunque sicuro grazie alla leggerezza e alle ottime sospensioni. la scocca è costituita per il 63% di acciai ad alta resistenza:
una scelta che ha permesso un sostanziale taglio sul fronte di rumore e
vibrazioni, grazie all’incrementata rigidità torsionale.

Nell’abitacolo della mazda cx-3: il quadro strumenti ad impronta sportiva ha un grande contagiri al centro,(negli allestimenti medio e top) ed è possibile comandare molte funzioni di bordo dal volante e dal controller al centro del tunnel con tasti e rotella. lo schermo da 7” incastonato nel cruscotto presenta infotainment da segmento superiore. Il navigatore è intuitivo e piacevole da consultare grazie alla grafica 3D.

Il Design della plancia sposa con armonia materiali ricercati: plastiche morbide, pelle con doppia cucitura e inserti effetto alluminio. l’abitabilità anteriore è ottima e i sedili sono morbidi al centro e più rigidi ai lati, per sostenere il corpo in curva. Dietro invece c’è spazio per due adulti, mentre il terzo è un po’ sacrificato.

Il motore giusto per l’Italia è il 1.5 SKYacTIV-D 1.5 (quello del nostro viaggio) che è possibile accoppiare alla trazione anteriore o integrale. le scelte: 2 o 4 WD, cambio automatico a 6 marce piuttosto che manuale a 5.

MAZDA CX-3

cilindrata cm3: 1499
Potenza massima: kW (cV)/giri: 77 (105)/4000 giri
coppia max Nm/giri: 270/1600-2500
Emissione di co2 grammi/km: 136
Trazione: anteriore
Velocità massima (km/h): 172
accelerazione 0-100 km/h (s): 11,9
consumo medio (km/l): 19,2
lunghezza/larghezza/altezza (cm): 428/177/154
Passo (cm): 257
Peso in ordine di marcia (kg): 1235