Divagazioni silenziose in alta Valle Brembana con l’elettrica Subaru Solterra [Seconda parte]

di NICOLA D. BONETTI

Seconda parte

Il percorso

Partenza da Bergamo Alta, uscendo da Porta San Lorenzo (localmente nota come Porta Garibaldi, per ricordarne l’attacco di sorpresa agli Austriaci che lo attendevano invece dalla Porta principale), quindi nel fondovalle fino a raggiungere Sedrina (dove dopo il passaggio della Priula i ponti si sono moltiplicati), quindi seguendo la Valle Brembana per Zogno, San Pellegrino, San Giovanni Bianco e Piazza Brembana. Deviando qui per Olmo al Brembo e Mezzoldo: dove, salendo dall’altitudine di 835 metri si inerpicava fino a quota 1991 del valico, prima di scendere verso Albaredo per raggiungere Morbegno (SO).

Poco prima del Passo di San Marco (il nuovo nome del valico), la storia è testimoniata dalla massiccia casa cantoniera (oggi Rifugio CAI, a 1830 metri) detta Ca’ San Marco, edificata al tempo come ostello per i mercanti, con lapide che mostra il Leone di San Marco, per “marcare” il confine.

Fuori asfalto

Si lascia la strada senza timori: l’altezza da terra di 210 mm toglie la preoccupazione di toccare, che su una vettura elettrica normalmente è presente. Malgrado il fondo reso insidioso dalla precipitazione, Solterra non ha esitazioni. La sensazione di sicurezza e di costante aderenza è sempre presente.

Fuoristrada si traggono subito eccellenti impressioni. La guida è facilitata dal sistema che rende cofano e parafanghi anteriori virtualmente trasparenti, comprendo dove siano e come si muovano le ruote anteriori, per facilitare la guida fuoristrada ed evitando contatti involontari con gli ostacoli.

Tra malghe e alpeggi

Siamo lungo percorsi in quota, dove passano le moto e i pick-up diretti agli alpeggi, la manutenzione del fondo avviene alla fine della stagione invernale ma i temporali (oramai in quasi tutte la stagioni) fanno danni evidenti. Solterra sfodera la motricità tipica delle Subaru, inerpicandosi senza indugi su pendenze che molte altre vetture, non solo elettriche, non oserebbero neppure.

Al momento del test il tratto di strada – solitamente quasi semplice – era danneggiato dalle piogge: sassi o rocce sconnessi e soprattutto trasformando le protezioni trasversali per far scolare l’acqua (in legno o cemento) in gradoni non facili da superare. Né in salita (oltretutto sono bagnati), né in discesa, per paura di interferenze con il pianale che contiene le batterie. Che a ogni buon conto, ha il vantaggio di essere protetto. E non mancano i sistemi di assistenza tecnica.

La tecnica per l’offroad

X-Mode, Grip e Hill descent control sono sistemi Subaru, evoluti per Solterra: una volta attivato il selettore di X-Mode si inerpica senza sforzi. Qualche volta le ruote posteriori arrivano al limite di escursione e si staccano da terra, ma il movimento avviene in modo progressivo e la gestione della trazione non taglia all’improvviso ma sembra distribuire la coppia – tutta e già allo spunto – sulle altre ruote. C’è il Grip control a gestire la trazione e l’Hill start per la partenza in salita, in caso di fermata.

Mentre in discesa la regolazione della frenatura automatica Hdc è precisissima e con la velocità minima impostabile a tre km/h si scende meno che a passo d’uomo, evitando danni. Con un altro balzo nel passato, vediamo invece i vantaggi apportati nella storia dalla Via aperta dalla Repubblica di Venezia.

La via Priula oggi

Lungo la Valle Brembana, parte del percorso coincide con tratti della preesistente Via Mercatorum: è facile, con sguardo attento, vederne molte vestigia. Da non confondere con l’attuale ciclopedonale che da Bergamo raggiunge Piazza Brembana: suggestiva con ponti e gallerie realizzati per la ferrovia realizzata nei primi anni del 1900, portando la moda della Belle Époque alle Terme di San Pellegrino (oggi da visitare appositamente: la capitale brembana merita un weekend dedicato).

Tornando alla Via Priula, tra passaggi coperti vicini ai centri storici ma anche tra un paese e l’altro, si notano però i due maggiori tratti da Mezzoldo al Passo di San Marco e discendendo vero la Valtellina, dal Passo stesso ad Albaredo.

La strada in quota

Superato Olmo al Brembo, si devia a sinistra verso Averara, dove è spettacolare l’antica via “Sottoporticata”, la cui parte esterna è finemente affrescata: si tratta però della Via Mercatorum, che merita una sosta. Giusto prima di deviare a sinistra per Santa Brigida, Cusio e Piani dell’Avaro.

Questo è un ambiente verde a quota 1750 dall’aspetto ondulato: si trova sotto il monte omonimo che invece supera i 2000 metri. Si raggiunge tramite la strada panoramica e spettacolare con tornanti a sbalzo (come per il Passo Maloja, in Engadina), che inizia oltre il comune di Cusio. Dove ci si deve fermare alla macchinetta per pagare due euro di contributo alla manutenzione del percorso (nonché permesso di transito giornaliero, a buon mercato).

La guida elettrica in montagna

Luogo comune è che il maggior consumo in salita sia compensato dalla rigenerazione in discesa. Invece la nostra esperienza e le rilevazioni hanno calcolato che, in media, il consumo in salita si attesta sui 40 kW/100 km, mentre in discesa ne occorrono comunque nove o dieci, circa.

Meglio salire non in Eco ma con programmi più gagliardi, che aumentano la coppia e permettono di premere meno l’acceleratore. Eco invece in discesa per la massima scorrevolezza. Da notare che la migliorata efficienza di Solterra, dopo l’aggiornamento del software rispetto alla prima produzione, ha permesso una media per tutto il test – montagna e fuoristrada compresi – di soli 17,3 kWh/100 km, aumentando anche l’autonomia, consolidata attorno a 400 km.

Conclusioni

Un gita sempre entusiasmante, perfino con un’auto elettrica o, meglio una Subaru elettrica: ecco la differenza. A conferma della qualità e del carattere da autentica offroad, capace anche di sfatare il mito che le auto a batteria temano l’acqua. Infatti nella pozza finale lungo la strada, non abbiamo resistito a sollevare grandi spruzzi. Divertendoci e senza danni, con soddisfazione anche per questo.

(Ringraziamo Alexia Ribolla per la disponibilità prestata durante il test)

LA COMPAGNA DI VIAGGIO

Subaru Solterra 4e-Xperience+

Scheda tecnica

  • Lunghezza: 4690 mm
  • Motore: 2, elettrici
  • Potenza: 160 kW (218 CV)
  • Coppia: 337 Nm
  • Velocità massima: 160 km/h
  • Consumo medio dichiarato: 16-17,9 kWh/100 km
  • Consumo medio test: 17,3 kWh/100 km
  • Bagagliaio: 410-441 litri
  • Garanzia: 8 anni o 160 mila km
  • Emissioni di CO2: 0 g/km.
  • Prezzo: da 59.900 euro.



Divagazioni silenziose in alta Valle Brembana con l’elettrica Subaru Solterra [Prima parte]

di NICOLA D. BONETTI

La geografia, la morfologia e la geologia sulle montagne esibiscono paesaggi sorprendenti. Certe vallate, a torto ritenute “chiuse”, senza sbocchi in altre anche solo perché con valichi soggetti a chiusura stagionale, sono un piacere da esplorare, raggiungendo località note per lo più solo ai camminatori che, come antichi viandanti, si muovono facendo tappe nei rifugi. Che abbondano nel Parco delle Orobie, in provincia di Bergamo: dove Weekend Premium si è spinto alla guida di un’auto elettrica, seguendo le tracce di un’antica strada costruita sulla fine del 1500, la Via Priula. Per divagare poi in una zona poco frequentata, i Piani dell’Avaro nel comune di Cusio in alta Val Brembana, raggiungibile invece solo dalla fine degli anni 60. Dove sembra di essere in un altro mondo.

Nuova filosofia

Avreste mai pensato, un giorno, di partire la mattina per andare in montagna – “a rifugi”, come si dice da quelle parti – guidando un’auto elettrica? E il consumo lungo le salite? E la ricarica? E tante altre obiezioni. Invece Solterra – il cui nome è composto da termini latini e legati alla natura come alle nostre stesse vite, Sol e Terra – si dimostra anche a prova di obiezioni. Dall’autonomia che con 400 km si avvicina al dichiarato, evitando le ricariche lungo la strada (o i sentieri?) di questo genere di weekend, ma soprattutto quando, una volta arrivati alla fine dell’asfalto, il fondo si fa sconnesso. Nel nostro caso ci si è messo un forte e prolungato temporale a danneggiare il percorso, redendolo ancor più difficile. Ma per una Subaru, si sa, il meteo avverso non è mai un problema. Nemmeno se è elettrica: questa la novità.

Equilibrata in tutto

Solterra da buona elettrica ha un assetto ben piantato a terra. Subaru aggiunge i pregi del marchio: oltre al baricentro basso per le batterie nel pianale, realizza la tradizionale ricerca dell’equilibrio nel bilanciamento dei pesi.

Anche nei motori: di ugual potenza e posizionati su entrambi gli assi, bilanciando le masse e l’erogazione è paritetica, secondo la filosofia di Symmetrical All Wheel Drive, simbolo di Subaru. In questo modo lo sterzo in curva si dimostra preciso dall’inserimento all’appoggio fino all’uscita, anche sugli stetti tornanti a sbalzo del suggestivo percorso.

Comfort elevato, fino ai sedili riscaldabili con tre livelli di intensità, perfino i posteriori, con sistema rapido e molto efficace. Passando all’itinerario, cercando le tracce di antiche vie, occorre inquadrare le epoche con un excursus nei secoli scorsi.

Il contesto storico

Era ancora medioevo, nel 1428, quando la provincia di Bergamo fu parte della Repubblica di Venezia. Territorio di confine a Sud e Ovest con il Ducato di Milano, dominato dai minacciosi Spagnoli, fattore che indusse la Serenissima a studiare il modo di migliorare i collegamenti con la Svizzera (divenuta alleata come Repubblica delle Tre Leghe), tramite il confinante Cantone dei Grigioni (Graubunden, che si estendeva alla Valtellina). Collegamento diretto che poteva essere d’aiuto in caso di attacco spagnolo, fornendo truppe (con i temibili mercenari di quelle zone), armi – compreso il salnitro indispensabile per la polvere da sparo – e attrezzature, anche con effetto deterrente.

Ma non solo: un percorso diretto avrebbe favorito i commerci, evitando i pesanti dazi della Via del Lago, passante da Lecco a Colico, comunque territori ostili.

Un percorso alternativo

All’epoca l’alternativa montana da Bergamo alla Valtellina era l’antica Via Mercatorum: nome dal significato evidente, come conferma il toponimo “Trafficanti” rimasto a un abitato lungo la stessa. Contorta, con saliscendi impegnativi, saliva all’attuale Selvino sulla Valle Seriana, per costeggiare il lato Nord della Val Serina, quindi ridiscendere in Val Brembana, richiedendo più tappe e con troppi passaggi a rischio di brigantaggio.

La Repubblica di Venezia, dopo accurati studi, verso la fine del Cinquecento, concretizzò il progetto, affidandolo al podestà di Bergamo, Alvise Priuli, che fece realizzare la nuova via dal capoluogo orobico a Morbegno in Valtellina. Spendendo ben più dei duemila ducati stanziati: arrivando a 8200. Fondi compensati da tasse nelle zone dell’opera: il malcontento fu però attenuato dai vantaggi economici indotti dai traffici.

Torniamo al presente

Un presente anche un po’ futuribile, non essendo le auto elettriche ancora per tutti. Però andare in montagna con un’auto a batteria, quindi del tutto silenziosa ancorché priva di emissioni (locali), è un sottile piacere, soprattutto se la mobilità si spinge oltre l’asfalto, come vedremo.

Su strada, quando la pendenza comincia a farsi decisa, Solterra mostra altri pregi: la corposa quantità di coppia sin dai bassi regimi agevola l’andatura in salita. Si procede senza dover salire di giri con decisione, a velocità sostenuta: solo le accelerazioni laterali in curva danno la percezione della velocità reale, perché l’insonorizzazione è ottima e la tenuta di strada eccellente.

Alta montagna

Monte Avaro

Il percorso permette di apprezzare il panorama, con il cielo reso terso dal vento da Nord, freddo ma che ha spazzato il temporale. La quota è oltre il limite della vegetazione (come peraltro suggerisce il toponimo Monte Avaro) i boschi si vedono solo in lontananza, rendendo ancor più l’aspetto da alta montagna.

Monte Avaro

Il fascino di questa località è molto particolare, in tempi lontani (stavolta, solo nel secolo scorso anche se pare un’altra era) e meno restrittivi fu concessa l’organizzazione di una prova del Campionato Europeo di Trial (moto: allora il Mondiale non esisteva ancora) e di alcune gare di Trial 4×4, per la varietà di percorsi con difficoltà crescenti. Eventi pianificati giusto prima della nevicate, che allora coprivano il terreno fino a primavera inoltrata, “medicandolo” dalle tracce lasciate. Davvero altri tempi.

I vantaggi della Via Priula

Realizzata tra il 1592 e l’anno successivo con larghezza per carri a due ruote (tranne che nella zona di valico, al Passo di Albaredo, dove permetteva comunque l’incrocio di muli a pieno carico), abbreviò di 25 km il percorso lacustre e ridusse da 300 a 175 soldi il costo di ogni soma trasportata dai muli. Oltre che evitare il transito nel Ducato di Milano, che in caso di tensioni non avrebbe consentito il passaggio di armi e naturalmente truppe. Ma fu la diminuzione dei costi di trasporto a favorire i commerci, fino al punto che, nel settembre 1603 la Serenissima siglò il trattato di alleanza con le Tre Leghe, comprendente l’esenzione dai dazi sia alle merci prodotte in Italia ed esportate sia a quelle importate da Valtellina e Grigioni.

Opera mirabile

Rifugio Ca San Marco

Il pregio maggiore della Via Priula fu la semplificazione del transito superando la gola a Botta di Sedrina: ostacolo che costringeva a complessi percorsi alternativi sopra descritti, lungo la Via Mercatorum. Difficoltà tecnica che lo stesso Alvise Priuli evidenziò per l’imponenza dell’opera, con la frase «Ho fatto tagliare una strada nel sasso vivo». Un tratto di soli duecento metri, pericolosamente esposto e così descritto nel 1803 da Giovanni Maironi da Ponte: «Un pezzo di strada sostenuta da archi appoggiati sopra macigni eminenti sul Brembo, che vi passa ad una spaventosa profondità».

DOVE MANGIARE

“RISTOROBIE” GASTRONOMIA AD ALTA QUOTA

Il locale, panoramico e con posti anche all’esterno secondo la stagione, è noto per la vista ineguagliabile, e per la gestione al femminile. Paola Rovelli e Miriam Gozzi in cucina, con Claudia a Sara in sala e nei dehor, accolgono con simpatia. La gastronomia con materie prime di eccellenza fino alla selvaggina, naturalmente, e ai formaggi a km meno di zero – la malga Giupponi con capre e mucche è pochi passi) – è trattata con passione. Preparazioni curate e perfetti abbinamenti, con la scelta di vini consigliata da vere esperte.

Consigliabili la zuppa asciutta di funghi e formaggi, gli gnocchi con mirtilli, e la carne di cervo (il progetto “Selvatici e Buoni” seleziona la selvaggina locale), la cui tartare è entusiasmante, con marmellata di ribes speziati a parte. In genere gli abbinamenti variano secondo la stagione, e le erbe aromatiche sono dell’orto locale.

Con i raffinati vini, peraltro a prezzi equi, sono elementi che “valgono il viaggio”: non solo per la cornice, unica, del panorama spettacolare tutt’attorno, ovunque si guardi.

Meglio prenotare. La sera apre per gruppi.

Ristorobie

Piani dell’Avaro, 24010 Cusio (BG)

Tel. 333.47.52.942 – 338.87.34.535

www.altobrembo.it/struttura/ristorobie/

Facebook+Instagram Ristorobie

DOVE DORMIRE

RIFUGIO MONTE AVARO

È situato al “piano” più alto dei “Piani dell’Avaro” a quota 1750 metri: posizione dalla quale la vista può spaziare tra montagne e vallate. Ottima base per escursioni verso le montagne più alte della zona, è stato costruito (con la strada) da sognatori che intendevano fare dell’area una nuova stazione sciistica.

Semplice e funzionale, offre la possibilità di pernottamento, con undici camere, anche solo per evitare il rientro notturno, nel caso di libagioni.

Rifugio Albergo Monte Avaro

Piani dell’Avaro, 24010 Cusio (BG)

Tel. 340.59.81.942

Facebook Rifugio Monte Avaro

(CLICCA QUI PER LA SECONDA PARTE DELL’ARTICOLO)

(Ringraziamo Alexia Ribolla per la disponibilità prestata durante il test)

 




Emozioni pazzesche in chiave OFF ROAD al 4X4FEST 2023 di Carrara: FOTO, DATE e DETTAGLI

A CarraraFiere si stanno ultimando i preparativi della ventesima edizione del 4x4Fest che aprirà i battenti venerdì 21 aprile nella rinnovata location dei Padiglioni di CarraraFiere. L’imperdibile Salone di riferimento del veicolo a trazione integrale non esporrà solo modelli fuoristrada e Suv di ultima generazione, ma ospiterà anche le più recenti proposte di Quad e moto, anche a zero emissioni, attraverso i suoi partner espositori.

Tra questi, Z-MODE è un’azienda snella e strutturata per la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione e la vendita di tutta una serie di componenti pluri-marche per il mercato off-road, frutto di anni di ingegnerizzazione anche nelle competizioni e situazioni più estreme. La buona qualità è garantita da soluzioni e materiali di qualità e all’avanguardia Made in Italy destinati ad equipaggiare modelli di diversi brand. Allo stand del 4x4Fest, accanto ad una piccola gamma di articoli di produzione di Z Mode, i veri fiori all’occhiello dell’esposizione sono i mezzi 4×4 dell’intramontabile gamma di Suzuki Jimny. Nel dettaglio: Jimny Z.Mode NEXT è la versione Pick-up del Jimny by Z Mode, di cui in produzione esistono solo 22 esemplari, unici in tutto il mondo.( https://youtu.be/JbtNXL7gMRA).

Una menzione particolare merita la Golden Queen, una one-off prestigiosa concepita in memoria di una persona speciale, il fondatore dell’azienda, Giuseppe Quintavalli.

Come tutti i pick-up della generazione NEXT, deriva dalla versione PRO N1 estremizzato da uno stile mozzafiato: ricavata dalla scocca originale tagliata e ri-assemblata con parti stampate ribattute a mano e saldate, la cabina è irrigidita da un roll bar strutturale interno progettato per garantire alta resistenza al carico ed al roll over, fissato al body del veicolo col concept “energy dissipation”, derivato dall’esperienza di Olmedo in ambito militare.

Infine, in anteprima assoluta per il 4×4 Fest 2023, MUD LEVEL Vitara Edition è un’inedita elaborazione firmata Z Mode dell’attuale modello Vitara Hybrid 1400 4WD Allgrip. L’equipaggiamento propone un set-up sostitutivo di alcune componenti del sottoscocca (molle, ammortizzatori ecc) che permettono un rialzo di 4 cm e l’installazione di una gomma maggiorata (misura 215/70 R16). Le novità del mondo quad saranno esposte nello stand di Bluedream, rivenditore di Quad TGB e Quad Segway che propone in gamma anche i quad utility BLADE ed i quad sportivi chiamati TARGET.

Nel dettaglio, i Quad TGB si distinguono per le doti di agilità garantite da uno sterzo leggero e preciso che rende la guida facile e intuitiva e si muovono su ogni terreno con grinta, perchè dotati delle migliori tecnologie disponibili per i mezzi fuoristrada. I Quad Segway, omologati Euro 5 e T3, si distinguono per doti di potenza e sportività. Grazie alla generosa dotazione di tecnologie all’avanguardia, inoltre, gli ATV Segway incarnano il futuro della categoria: mezzi affidabili, sicuri e al contempo divertenti.

Per tutti gli appassionati delle due ruote, prosegue la felice collaborazione di Nat performance ed E Motion con il 4X4 Fest. A partire dall’edizione del 2018, infatti, Federico Natali ha scelto di partecipare alla kermesse proponendo al grande pubblico di appassionati, sin da tempi non sospetti, la mobilità elettrica a due ruote. Il successo dell’edizione zero (ben 240 test drive a bordo dei motocicli a zero emissioni) ha contribuito al proseguimento della partnership che viene rinnovata anche quest’anno.

In un’area esterna sarà possibile effettuare test & demo ride a bordo di ciclomotori, mini-quad e moto, tutti mezzi squisitamente elettrici ed indirizzati a ogni età. L’esperienza, infatti, viene proposta a  giovani (età 6-13 anni) che potranno scegliere tra mini-quad elettrici CVM e moto elettriche RXF da 12 e 16’’, per imparare sin da giovanissimi a guidare in totale sicurezza, nel rispetto della circolazione e dell’ambiente circostante. Gli adulti, invece, potranno cimentarsi a bordo dei Talaria Sting e Surron light bee, entrambi ciclomotori elettrici, oppure effettuare dei test ride su strada con moto elettriche  Zero Motorcycle in configurazione enduro, naked e turismo.




Chevrolet Beast Concept: motore V8 da 650 CV per il pick-up più avventuroso di sempre

Gli amanti dei pick-up esagerati che prediligono Weekend avventurosi ed estremamente divertenti troveranno del nuovo Chevrolet Beast Concept il veicolo dei propri sogni.

Inarrestabile in off-road

Basato sul telaio del pick-up Silverado, accorciato e personalizzato, la Beast Concept utilizza un corpo vettura leggero e personalizzato che avvolge una gabbia di sicurezza tubolare chromoly. Le sospensioni sono state sviluppate appositamente per questa vettura e vantano 12 pollici di escursione davanti e 15,5 pollici di escursione nella parte posteriore. I pneumatici fuoristrada da 37 pollici sono montati su ruote in lega da 20 pollici che avvolgono i dischi freno morsi da pinze anteriori Brembo a sei pistoncini. Questi pneumatici massicci offrono un angolo di attracco di 45 gradi, un angolo di partenza di 46,5 gradi e un angolo di uscita di 35 gradi.

Sotto pelle il V8 della Corvette

Sotto il cofano della “Bestia” trova posto un motore V8 sovralimentato LT4 da 650 cavalli, lo stesso propulsore che equipaggia la Corvette Z06 di ultima generazione. Fornisce potenza a tutte e quattro le ruote tramite un cambio automatico 10L90 a 10 velocità. Sul retro del veicolo trovano posto un paio di pneumatici di scorta, mentre nella cabina spiccano un paio di display LCD da sette pollici che visualizzano le funzioni del veicolo e i dati sulle prestazioni.




CON LA JEEP WRANGLER A SENIGALLIA DOPO L’ALLUVIONE

La notte dello scorso 14 settembre ha segnato per sempre la storia di Senigallia e di tutte le Marche, sconvolte in poche ore dalla furia della natura che, a causa anche dell’incuranza dell’uomo, ha letteralmente devastato un territorio bellissimo, portando morte e distruzione. Grazie al duro lavoro di un’intera comunità, addolorata e nello stesso tempo forte e determinata, il fango che ha ricoperto strade, case e monumenti è diventato un triste ricordo che ovviamente rimarrà per sempre nel cuore delle persone colpite, insieme alle persone scomparse in questa tragedia.

Per sottolineare la vicinanza di Weekend Premium a Senigallia abbiamo deciso di organizzare un viaggio in questo territorio insieme ad una compagna d’eccezione, ovvero la Jeep Wrangler 4Xe, veicolo inarrestabile utilizzato spesso anche come mezzo di soccorso da Forze dell’Ordine, eserciti e organizzazioni di molti pesi del globo. La nostra compagna di viaggio Jeep Wrangler 4Xe, è spinta da un motore ibrido plug-in che consente di viaggiare in modalità 100% elettrica per ben 50 km con una sola carica, in modo da rispettare l’ambiente che ci circonda. Come anticipato in precedenza si tratta di una vettura inarrestabile, grazie alla sua potenza di ben 380 CV che abbinata al sistema di trazione integrale e all’assetto off-road permette di superare qualsiasi ostacolo e attraversare ogni percorso, anche quello più impervio, ovviamente tra mare, storia, gusto e divertimento

Una Senigallia da scoprire

Senigallia è una città per tutte le stagioni, grazie alla sua posizione tra il mare e le colline, ma è anche ricca di attrattive, grazie alla sua lunghissima storia, con testimonianze dal periodo romano e medievale, senza parlare delle eccellenze culinarie e dei prodotti tipici che nascono da una terra ricca e generosa.

Due passi nel centro storico

Per rispettare la città e decidiamo di impostare la modalità100% elettrica che, oltre a farci viaggiare senza emissioni nocive, ci permette di muoverci nell’assoluto silenzio. In questo modo decidiamo  di visitare il suo splendido centro storico, attraversato dal fiume Misa. Vi consigliamo di cominciare dalla Rocca Roverasca, un’imponente fortezza che unisce diversi stili architettonici, testimonianza di diversi rifacimenti. Commissionata dalla potente famiglia Della Rovere, è costituita da un corpo centrale, la residenza signorile, e una parte esterna, adibita a fortezza militare. È spesso sede di mostre ed eventi, e si possono visitare i sotterranei, gli appartamenti signorili, i camminamenti di ronda e le torri attraverso tour guidati.

Una fuga verso il mare

Ci ritroviamo quindi qui, tra il mare, il personale gentile e il patron, che non si chiama Carlo ma Angelo. Il menù offre piatti abbondanti di pesce fresco, con i sapori pieni, sapidi, che ci piace ritrovare. Al tavolo vicino ci sono quattro olandesi che gustano spaghetti allo scoglio e pesce vario. Scambiamo due parole: ci raccontano che stanno per comprare casa qui perché amano questa gente e qui vivono senza stress. Ci prendiamo un doppio caffè e poi via, a visitare Senigallia. Ma ancora ci domandiamo: dov’è il fango? Arriviamo alla famosa Rotonda sul mare, poi con un permesso speciale alla Rocca Roveresca, che prende il nome dalla famiglia dei Della Rovere, nella cui piazza troviamo il Palazzo Baviera con magnifici stucchi.

Proviamo una bellissima sensazione quando sbuchiamo nel Foro Annonario, una splendida piazza dove si svolgeva il mercato, ma che oggi mostra principalmente la propria bellezza e ospita eventi.

Verso Arcevia e i suoi nove castelli

Castello di Lorentello

La Jeep Wrangler sembra una guerriera che attende l’impresa. Finora melma e strade interrotte non ne abbiamo trovate, allora, con la nostra affidabile compagna di viaggio, il giorno successivo partiamo verso le colline alle spalle di Senigallia, pronti a usare la trazione integrale. Puntiamo verso Arcevia, famosa per avere ben nove castelli nel proprio territorio, che poi non sono semplici castelli ma bellissimi borghi murati.

Il primo che incontriamo è quello di Piticchio, bellissimo, perfetto, che in uno dei palazzi contiene anche una vera chicca, il teatro Carletti-Giampieri che di certo è uno dei teatri più piccoli di Italia e  si può visitare nelle Giornate del FAI.

E poi passiamo dal castello di Loretello con una imponente scala che la Wrangler vorrebbe scalare…a fatica si trattiene.

Una visita ad Arcevia, al palazzo comunale, alle sue piazze, al centro culturale San Francesco. Ci fermiamo per una visita alla macelleria Biancini, in corso Mazzini 69, per trovare sapori da portare a casa. erso Arcevia e i suoi nove castelli

Wrangler: la più abile nella guida off road

La nuova Wrangler è la più abile di sempre nella guida off-road, grazie agli esclusivi contenuti tecnici che, a seconda degli allestimenti, includono due avanzati sistemi di trazione integrale di semplice utilizzo (Command-Trac e Rock-Trac), bloccaggi elettrici dei differenziali Tru-Lock, eccellenti angoli di attacco, dosso e uscita, pneumatici Mud-Terrain da 32”, speciali protezioni sottoscocca e rock rails per la guida off-road estrema.

La Compagna di Viaggio: Jeep Wrangler 4xe

Tecnologicamente più avanzata rispetto alle versioni termiche, la Wrangler 4xe plugin hybrid è la versione dell’icona Jeep con il lato “Green” più spiccato di sempre.  Il celebre 4×4 americano è anche molto “muscoloso”, considerando che offre una potenza massima combinata di 380 CV, grazie alla combinazione di due motogeneratori elettrici; un pacco batteria ad alta tensione; un motore turbocompresso a benzina da 2,0 litri high-tech e la collaudata trasmissione automatica TorqueFlite a otto marce.  inoltre, il sofisticato sistema di propulsione Ibrido plug-in consente, in modalità 100% elettrica, di viaggiare a zero emissioni e con un’autonomia fino a 50 km, rendendola perfetta nell’uso quotidiano in città. La tecnologia 4xe rende questo modello un fuoristrada sostenibile ed efficiente (con consumi pari a circa 3,5 litri/100 km in modalità ibrida), assicurando un’esperienza di guida estremamente divertente, con prestazioni inedite per questo modello: l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene infatti in circa 6,4 secondi.

Interni hi tech

La dotazione di serie comprende il sistema Uconnect NAV da 8,4” con touchscreen, una connettività completa grazie all’integrazione smartphone con Apple CarPlay e Android Auto e alla presenza dei Uconnect Services (con cui sarà possibile monitorare i parametri della propria Wrangler 4xe tramite l’app My Uconnect), il nuovo display TFT da 7 pollici specifico delle versioni 4xe con informazioni sul livello di carica della batteria e autonomia (in modalità elettrica e ibrida), e l’impianto audio Alpine a nove altoparlanti con subwoofer da 552W.

Inarrestabile nell’off road

Al tempo stesso, la disponibilità istantanea di coppia e le migliori prestazioni garantite dalla combinazione tra due propulsioni, turbo benzina ed elettrica, rendono l’indiscussa “regina dell’off-road” ancora più performante e inarrestabile sullo sterrato. Ed è proprio qui che, grazie alla tecnologia 4xe, la nuova Wrangler plug-in hybrid può viaggiare a quattro ruote motrici in modalità 100% elettrica, garantendo prestazioni off-road di riferimento in totale sicurezza e il piacere di ascoltare il “suono” della natura. Tutto ciò mantenendo l’impareggiabile dotazione tecnica ‘Trail Rated’ della Wrangler che, a seconda degli allestimenti, prevede due avanzati sistemi di trazione integrale full time active on demand – Command-Trac and Rock-Trac, assali Dana next-generation, bloccaggi elettrici dei differenziali Tru-Lock, differenziale a slittamento limitato Trac-Lok e barra stabilizzatrice anteriore a scollegamento elettronico.

Progettata per domare i tracciati off-road più impegnativi, la nuova Wrangler è equipaggiata con assali anteriori e posteriori Dana heavy-duty di ultima generazione, ai quali viene inviata potenza attraverso una scatola di rinvio Rock-Trac con rapporto di riduzione “4-Low” di 4:1. Dispone inoltre di bloccaggio dei differenziali, barra stabilizzatrice anteriore a scollegamento elettronico e pneumatici Mud-Terrain da 32”, per garantire il massimo livello in termini di capacità 4×4.

Scheda tecnica Jeep Wrangler 4xe

La nuova Wrangler è la più abile di sempre nella guida off-road, grazie agli esclusivi contenuti tecnici che, a seconda degli allestimenti, includono due avanzati sistemi di trazione integrale di semplice utilizzo (Command-Trac e Rock-Trac), bloccaggi elettrici dei differenziali Tru-Lock, eccellenti angoli di attacco, dosso e uscita, pneumatici Mud-Terrain da 32”, speciali protezioni sottoscocca e rock rails per la guida off-road estrema e barra stabilizzatrice anteriore a scollegamento elettronico. Inoltre, è anche la Wrangler dalle migliori prestazioni nella guida su strada, grazie alla nuova gamma di motori che comprende un propulsore a benzina da 2,0 litri e un turbo diesel da 2,2 litri, entrambi abbinati al nuovo cambio automatico a otto marce, che garantisce una guida più fluida e piacevole in città e sui percorsi off-road.

Motore: ibrido plug-in

Potenza: 380 CV

Coppia massima: 637 Nm

Accelerazione 0-100 km/h 6,4 secondi

Consumo: 3,5 litri/100 km in modalità ibrida

Autonomia 100% elettrica: 50 km

Prezzo 74.800 euro

 

 

 




Ford Expedition Timberline Off-Grid Concept, il compagno inseparabile per avventure outdoor

 

Il Ford Expedition ha interpretato per anni la compagna perfetta per le famiglie numerose  che amano le tranquille gite fuoriporta. Ore però, la Casa dell’Ovale blu ha deciso di mettere un po’ di pepe e fantasia in questo mastodontico 4×4 realizzando il Ford Expedition Timberline Off-Grid Concept, ovvero il veicolo perfetto per avventure out door in formato Weekend Premium.

Cuore poderoso

Questo concept che verrà presentato anche al celebre SEMA di Las Vegas, sfoggia un’estetica personalizzata e alcuni componenti presi in prestito dal “cattivissimo” Ford F-150 Raptor, come ad esempio skidplate sottoscocca, ma soprattutto il poderoso propulsore EcoBoost V6 3.5 litri in grado di scaricare sulla trazione integrale la bellezza di 440 CV.

Inarrestabile nel fuoristrada

Per rendere questo veicolo inarrestabile, il mezzo è stato equipaggiato con ammortizzatori FOX Performance Elite Series da 2,5 pollici, abbinati a cerchi da 17 pollici avvolti da pneumatici all-terrain da 35 pollici. Grazie a queste novità, il baricentro è stato rialzato di 5 cm circa, per un totale di 32 cm di luce libera dal suolo. Non mancano faretti anteriori supplementari per la guida in fuoristrada e lampadine nei passaruota e nel portellone per garantire una vista ottimale anche di notte.

Tutto per il campeggio

Attingendo alla sua linea di accessori ufficiali, Ford ha equipaggiato l’Expedition con una tenda da tetto Thul, una tenda da sole e addirittura una doccia esterna portatile. Ma a stupire davvero è la presenza di ben due serbatoi supplementari per l’acqua calda e fredda, a cui si aggiunge una cucina con fornello a due fuochi e lavello per pranzi all’aria aperta.




Ford Bronco, ecco l’inarrestabile Camper-Van 4×4 firmato SAMIRS Customs [FOTO]

Se siete amanti dei Weekend premium all’aria aperta, anche durante i mesi più freddi, oppure siete esploratori che amano visitare posti inaccessibili, i designer di SAMIRS Customs hanno disegnato il camper-van che fa al caso vostro, realizzato sulla base dell’ultima generazione del fuoristrada Ford Bronco.

Ford Bronco SAMIRS Customs: dedicato alla “Vanlife”

 

Pensato appositamente per l’ormai famosa “Vanlife”, questo speciale Bronco, al momento svelato solo sotto forma di immagini rendering, combina la meccanica e l’aspetto rude e affascinante del celebre Ford Bronco con le caratteristiche versatili di un camper-van.

Aspetto vintage

Il frontale riprende il design del 4×4 americano, ma gli sbalzi e le forme del corpo vettura sono quelle di un furgone a baricentro alto. Il tutto viene enfatizzato dall’aspetto vintage della sua carrozzeria che riprende i colori marrone e arancio del pacchetto Free Wheelin’ per Broncos risalente alla fine degli anni ’70.

Un camper-van 4×4 inarrestabile

Come accennato in precedenza, questo veicolo è studiato per affrontare i terreni più impervi, infatti si distingue per il già citato baricentro rialzato, abbinato a pneumatici all terrain e ovviamente non manca una razione integrale. Al momento il Ford Bronco by SAMIRS Customs si presenta come un esercizio di stile, ma non è detto che susciti gli interessi della casa dell’Ovale blu o di qualche allestitore customizzatore specializzato.

 




Il viaggio più lungo del mondo: 742.000 km a bordo di una Toyota Land Cruiser del 1984

Emil e Liliana Schmid sono entrati nel Guinness World Records. La ragione? Perché sono loro gli autori del viaggio più lungo della storia: hanno lasciato la Svizzera il 18 ottobre 1984 per percorrere oltre 740.000 chilometri a bordo del loro fidato Toyota Land Cruiser del 1984. Parliamo di un record davvero eccezionale degno di essere raccontato da Weekend Premium, considerando l’impegno e la passione per i viaggi e la scoperta del mondo di questa incredibile e inseparabile coppia.

Toyota Land Cruiser dal 1984: la Compagna di viaggio

Il mezzo con cui hanno deciso di scoprire il mondo è la Toyota Land Cruiser FJ60, un fuoristrada che ha debuttato sul mercato nel 1984. L’inizio di questa interminabile parabola di viaggio è stata la scoperta degli Stati Uniti, un tour dalla durata di quasi due anni, in cui la coppia è riuscita a visitare praticamente ogni stato, dall’Alaska al Mississippi, passando per gli stati centrali e occidentali. Successivamente, Emil e Liliana hanno percorso le strade del Sud America, dell’Africa, dell’Australia, dell’Asia orientale e ovviamente dell’Europa.

Una vita in movimento a bordo della Toyota Land Cruiser

Ma come puoi letteralmente trascorrere una vita viaggiando? Quali sono i supporti finanziari per un’impresa del genere. Ebbene, gli Schmid inizialmente poterono contare sui propri risparmi, poi una volta finiti furono i beneficiari di un’eredità di famiglia, che permise a Emil e Liliana di continuare la loro avventura. Inoltre, la coppia è in pensione da alcuni anni e può contare su un regolare reddito mensile. Il loro stile di vita non è fatto di comodità e vizi, ma hanno adottato uno stile da campeggio, trasformando il loro Land Cruiser in una casa a tutti gli effetti. Per ogni riparazione sulla Toyota, tuttavia, si sono affidati alle officine locali in ogni paese. Negli ultimi anni la coppia è stata bloccata dal Covid solo tra febbraio e dicembre 2020, quando il rigido lockdown dell’Argentina ha fermato per mesi Emil e Liliana, impedendo qualsiasi spostamento dal Paese. Successivamente il viaggio è proseguito verso l’isola di São Tomé & Principe, in Marocco, Turchia, Egitto e Sud Africa, prima di rientrare in Argentina.

Diario di viaggio

Il rientro in Sud America nel dicembre 2021 si è reso necessario per riprendersi il Land Cruiser, bloccato dalla burocrazia del Paese che ne ha impedito l’espatrio in altri Paesi. Tutte le informazioni sono riportate accuratamente sul sito “ufficiale” dei due coniugi svizzeri: Weltrekordreise.ch. Il sito è una sorta di diario di viaggio con foto e descrizioni dei percorsi effettuati.

È presente anche una sezione dedicata alle statistiche aggiornate al 31 agosto 2017, data in cui è stato riconosciuto il record per il viaggio più lungo del mondo. Fino a quel momento, Emil e Liliana avevano visitato 186 paesi, percorso 742.551 km e guidato il Land Cruiser per 20.768 ore, scattando 121.630 foto e trascorrendo un totale di 747 giorni su traghetti e navi.

[fonte www.sport.kokcar.com]




Toyota HILUX GR Sport: con l’inarrestabile pick-up dal Rally Dakar ai Weekend Premium Outdoor

Il Toyota Hilux è una delle leggende del Rally Dakar e vincitore assoluto della gara più dura del mondo. Il successo che TOYOTA GAZOO Racing ha ottenuto in questa competizione estrema ha ispirato la creazione dell’Hilux GR SPORT. Parliamo della nuova punta di diamante della gamma di pick-up Hilux che vuole coniugare le caratteristiche di un veicolo inarrestabile con quelle di un pick-up polivalente ideale anche per weekend avventurosi.

L’Hilux GR SPORT è progettato per catturare l’attenzione dei clienti il cui stile di vita attivo va ben oltre il quotidiano, offrendo loro un veicolo che si adatta perfettamente ad ogni tipo di situazione. Toyota ha introdotto miglioramenti delle sospensioni dedicati per offrire un’esperienza di guida ancora più gratificante, con maggiore controllo, reattività e sensazione di aderenza. Una serie di esclusive caratteristiche di design esterno e interno rafforzano il fascino del veicolo.

Il pick-up giapponese beneficia anche dei significativi progressi già introdotti nel nuovo Hilux, offrendo la migliore esperienza di guida finora. Le sue capacità fuoristrada famose in tutto il mondo – in linea con lo spirito “go-anywhere” – hanno raggiunto nuove vette, aiutate da un differenziale a slittamento limitato automatico e dall’Active Traction Control. Allo stesso tempo, la maneggevolezza e il comfort esemplari nella guida su strada sono garantiti da aggiornamenti mirati delle sospensioni e contromisure contro il rumore e le vibrazioni. Il cuore di Hilux GR SPORT è il potente motore da 2,8 litri, introdotto nella gamma nel 2020. Con 204 CV/150 kW e 500 Nm di coppia, è abbinato a un cambio automatico a sei velocità. Esclusivamente in versione Double Cab, il nuovo GR SPORT mantiene le impressionanti capacità di carico dell’Hilux, tra le migliori della sua categoria: può sostenere un carico utile di una tonnellata e trainare rimorchi frenati fino a 3,5 tonnellate.




Nissan Frontier NISMO off Road: il pick-up giapponese adatto a ogni stagione

Nissan ha svelato una linea di nuovissimi componenti firmati NISMO Off Road e dedicati al pick-up Frontier, svelati lo scorso mese sotto i riflettori dell’Overland Expo West 2021.

Componenti firmati NISMO

L’elenco delle nuove parti speciali è davvero lunghissimo e include tra le altre cose proiettori supplementari  da 4 pollici, un portaletto da terra, la tenda da tetto NISMO Off Road e lo scarico NISMO Off Road Performance. Le parti, alcune delle quali sono già disponibili (vedi l’elenco delle parti di seguito per i dettagli), possono essere acquistate tramite i concessionari Nissan, i rivenditori NISMO selezionati o tramite NISMOparts.nissanusa.com.

Dedicato agli amanti dell’avventura

“La nuovissima 2022 Frontier offre agli avventurieri un autentico camion di medie dimensioni costruito per prosperare in ambienti fuoristrada e di terra – queste le parole di Michael Soutter, vicepresidente, Nissan Aftersales US che ha inoltre aggiunto – Le migliaia di appassionati di via terra all’Overland Expo West vedranno per primi: mano come queste nuove parti NISMO Off Road possono aiutare a elevare Frontier a un livello ancora più alto di stile e capacità – e non vediamo l’ora di vederli presto in pista”.

Sound entusiasmante

I proiettori NISMO Off Road da 4 pollici offrono un fascio di luce abbagliante per un’illuminazione fuoristrada ottimale grazie ad una potenza di 3.060 lumen. Lo scarico è realizzato in acciaio inossidabile lucidato, inoltre offre un suono di scarico sportivo e profondo senza eccessivi rumori in cabina o ronzii.




Loki Basecamp Icarus, il nuovo modulo camper per pick-up dedicati ai Weekend premium in libertà

Loki, azienda leader nel settore, ha presentato “Basecamp Icarus”, nuovo modulo camper per pick-up per Weekend premium in libertà.

Confortevole a qualsiasi temperatura

Basecamp Icarus può accogliere i suoi ospiti nel massimo confort e con qualsiasi temperatura esterna,  grazie al suo sistema di isolamento composito sintetico a doppia densità. Il tutto risulta coadiuvato da un’unità di riscaldamento e aria condizionata ad alta efficienza, senza dimenticare che il mantenimento di una temperatura confortevole è facilmente ottenibile facendo affidamento sulle batterie interne e sulla presenza di pannelli solari.

Personalizzabile in ogni dettaglio

I clienti possono scegliere da un lungo elenco di opzioni per configurare il modulo. Le opzioni includono: colori/finiture esternie materiali interni, componenti interni e accessori interni/esterni. Ogni LOKI Basecamp è unico e su misura per le esigenze specifiche degli utenti.

Trasformista

La comodità di un LOKI Basecamp permette alla clientela di dedicare più tempo a praticare qualsiasi passione all’aerea aperta, come sport e hobby vari. LOKI Basecamp può trasformarsi nel perfetto rifugio, in uno studio cinematografico, ma anche in una sala hobby o in un posto decisamente simile alla propria casa.

 

Anche questa settimana segnaliamo il nuovo concorso organizzato da Weekend premium chiamato “Weekend Green Awards 2021”, dove sarà possibile votare le categorie Categoria green outdoor, tra cui spiccano:

  • Top Camping Premium
  • Camper & Weekend
  • Sosta premium

ll Premio Camper & Weekend verrà assegnato al camper che più incarna la filosofia OUTDOOR, ovvero vivere in sicurezza e sostare in aree predisposte in mezzo alla natura. Il camper deve distinguersi per la sua versatilità, il comfort e le soluzioni innovative sostenibili. Tutti i camper Furgonati , che derivano dai van, possono essere votati fino a fine anno per concorrere al premio WEEKEND-VAN PREMIUM 2022. Qui di seguito è possibile votare il vostro Camper o van preferito tra quelli in concorso.

Vota anche tu il camper o van che merita di vincere il premio WEEKEND-VAN PREMIUM 2022.

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Fiera Internazionale Fuoristrada: novità e sorprese dell’imperdibile evento dedicato al mondo del 4×4

E’ iniziato il conto alla rovescia per la grande Fiera Internazionale Fuoristrada, la nuova e attesa manifestazione che prenderà vita nei giorni 15, 16 e 17 ottobre nel cuore della Versilia, presso i Comuni di Massarosa e di Viareggio.

Il progetto, che nasce per volontà della Federazione italiana fuoristrada, ha trovato partner entusiasti nei due Comuni toscani, punta a diventare evento di riferimento europeo sia per gli appassionati del mondo off-road, sia per coloro che fuoristradisti non sono (ma possiedono magari un SUV), sia infine per chi alle auto fuoristrada non ha ancora pensato, ma ama la natura e tutte le attività cosiddette “outdooor”, in cui immergersi con tutta la famiglia.

Il riconoscimento “L’innovazione premia”

Alla prima edizione della Fiera Internazionale Fuoristrada di ottobre prossimo ci sarà il premio “L’innovazione premia” istituito dalla Federazione Italiana Fuoristrada (F.I.F.) mira ad incentivare la promozione di idee e progetti innovativi, soluzioni “smart” e migliorative, da portare all’attenzione dei visitatori della manifestazione. La F.I.F., punto di riferimento nazionale per tutti gli appassionati di veicoli 4×4 da quasi mezzo secolo, attraverso la Scuola Federale, promuove la formazione all’uso del fuoristrada sia a livello amatoriale che professionale, nel rispetto della natura e dell’ambiente.

La F.I.F, dunque, intende premiare le Aziende che presenteranno le più interessanti innovazioni nel settore. Una giuria composta da Istruttori della Federazione e da giornalisti di riviste di settore valuterà le proposte degli espositori per individuare quei prodotti e servizi che meglio esprimono il concetto di innovazione e per rendere la competizione ancora più appetibile la F.I.F. mette in palio, per i primi tre classificati, dei benefit davvero eccezionali.

Presenti il big del settore

Alla kermesse italiana dedicata al mondo del fuoristrada parteciperanno numerosi protagonisti del settore, tra cui alcune tra i più importanti Costruttori internazionali di off road, come ad esempio i giapponesi di Toyota e Subaru, ma anche outsider come Ineos Grenadier che ha scelto la prima edizione della Fiera per la su anteprima dinamica.

Toyota

Toyota Motor Italia sarà presente alla prima edizione della Fiera Internazionale Fuoristrada ad ottobre prossimo con i suoi modelli off-road e SUV che guardano al futuro con sempre maggior riguardo per l’ambiente ed il territorio e che nell’Area Experience troveranno l’ideale banco di prova tra pendenze ed ostacoli naturali. Sarà l’occasione ideale per provare dal vivo, insieme agli istruttori F.I.F. (Federazione Italiana Fuoristrada) non solo l’attuale generazione di Land Cruiser e Hilux ma anche la gamma completa dei SUV ibridi della Casa, che per la prima volta, sono fruibili per il pubblico di appassionati su percorsi indipendenti, di differente difficoltà, studiati appositamente dagli organizzatori per qualsiasi veicolo e per ogni conducente, dal fuoristradista duro e puro ( Area EXP 1) a quello più soft ( Area EXP 2).

Subaru

Subaru Italia, dal 1985 presente sul mercato nazionale, presenzierà alla prima edizione della Fiera Internazionale Fuoristrada ad ottobre prossimo con i suoi modelli off-road e suv più iconici per rafforzare la sua posizione di prestigioso marchio nipponico in Italia votato anche alla mobilità sostenibile. La Fiera Italiana Fuoristrada che aprirà i battenti in Versilia, dal 15 al 17 ottobre prossimi, sarà l’occasione ideale per il pubblico di appassionati per conoscere da vicino, sia in esposizione statica che in test drive con gli istruttori F.I.F. (Federazione Italiana Fuoristrada) i tre modelli principe della Casa della Pleiadi su percorsi indipendenti, di differente difficoltà, studiati appositamente dagli organizzatori per qualsiasi veicolo e per ogni conducente, dal fuoristradista duro e puro ( Area EXP 1) a quello più soft ( Area EXP 2).

Ineos Grenadier

la Fiera internazionale fuoristrada è stata confermata come la tappa italiana del 2B Tour globale del Grenadier, ovvero il percorso ideale che entra a far parte della sessione di collaudo dei prototipi, che prevede una percorrenza totale di 1.8 milioni di km in tutto il mondo e nelle condizioni di terreno più severe. Dopo la tappa italiana nel cuore della Versilia, il tour proseguirà in Medio Oriente, Australia e Africa sub-sahariana. NEOS Grenadier, dalle linee solide esteriori ed un sofisticato design funzionale interno è un fuoristrada versatile, adatto ad affrontare ogni terreno e percorso, senza compromessi in termini di performance e di sicurezza.

 

 

 

 

 

 




Nuova Toyota Tundra, il pick-up full-size e ibrido dal muso duro

La Casa dei tre ellissi ha svelato in Texas la nuova generazione del pickup Toyota Tundra , progettato partendo da un foglio bianco per offrire prestazioni eccezionali unite a contenuti tecnologici di primo livello, dedicati a sicurezza e intrattenimento degli occupanti.

Grande lavoratore

Progettato e assemblata, la Toyota Tundra vanta un nuovo telaio in acciaio ad alta resistenza e sospensioni posteriori multi-link completamente ridisegnate. Ha una capacità di traino massima di i 5.440 kg e una capacità di carico utile massima pari a 785 kg.

Abitacolo hi tech

Proposto esclusivamente nelle versioni unicamente Double Cab o CrewMax, il Tundra vanta un cassone standard di circa 1,7 metri, mentre a richiesta è disponibile quello da quasi 2 metri. L’abitacolo sfoggia un aspetto lussuoso e hi-tech, non manca un infotainment compatibile con CarPlay di Apple e Android Auto.

C’è anche l’ibrido da 446 CV

Per quanto riguarda i motori, risultano disponibili un biturbo da 3,5 litri da 394 CV e 649 Nm, seguita da una motorizzazione ibrida i-Force Max da 446 CV 790 Nm, gestiti da cambio automatico a 10 velocità.

 




Venom 775 by Hennessey: il Ford F150 diventa il pick-up più potente al mondo [VIDEO]

Elaboratore e preparatore di hypercar e veicoli ad altissime prestazioni, l’azienda Hennessey Performance Engineering non conosce davvero limiti, anzi probabilmente li conosce molto bene ed ama superarli con l’obiettivo di realizzare qualcosa di veramente unico e stupefacente, come il nuovo Venom 775, pick-up super vitaminizzato che si basa sul già cattivissimo Ford F-150 Raptor.

786 CV di potenza

Il Venom 775 by Hennessey porta in dote un notevole aumento di potenza del motore V8 5.0 litri sovralimentato che equipaggia l’F-150. Dopo la cura del tuner la potenza è schizzata da 406 a 786 CV, mentre la coppia è passata dagli originali 556 Nm fino a quota 929 Nm.

Prestazioni da brividi

Grazie a questi numeri, il Venom 775 è diventato il pick-up più potente al mondo, superando addirittura il RAM 1500 TRX, forte di 712 v scaricati sulla trazione integrale. Il poderoso V8 super potenziato permette al veicolo di schizzare da 0 a 96 km/h (60 mhp) in soli 3,9 secondi, raggiungere i 400 metri in 12 secondi e toccare una velocità massima di 188 km/h.

Look aggressivo

Dal punto di vista estetico, Hennessey: ha modificato il pick-up yankee con una serie di componenti speciali, tar cui spiccano i nuovi cerchi in lega da 20 pollici avvolti da pneumatici da 35 pollici, la barra LED che impreziosisce il frontale della vettura e nuovi paraurti anteriori e posteriori. realizzato in soli 100 esemplari, questo super pick-up viene offerto ad un prezzo di oltre 90mila euro, una cifra sicuramente elevata, ma che include anche il Ford F-150 di serie.




Chevrolet Silverado ZR2, pronto alla sfida con i pick-up ad altissime prestazioni

Puntuale come ogni settimana, la Redazione di Weekend Premium è pronta a farvi conoscere il meglio dei veicoli off road presenti sul mercato, siano essi fuori strada duri e puri che inarrestabili pick-up. La novità di questo sabato è rappresentato proprio da un 4×4 con cassone, ovvero lo Chevrolet Silverado ZR2, variante ad altissime prestazioni del pick-up yankee, pronto a confrontarsi con l’agguerrita concorrenza, rappresentata dal Ford F-150 Raptor e il Ram 1500 TRX.

Angolo di attacco super

Il Silverado ZR2 non solo ha un angolo di attacco migliore rispetto alla Colorado ZR2, ma batte anche quello della nuova Ford F-150 Raptors con pneumatici da 35 pollici. Se finisci I ganci di recupero di colore rosso posizionati sopra le protezioni sottoscocca contribuiscono a rendere molto aggressivo questo particolare modello.

Sospensioni raffinate

Il segreto dell’ottimo comportamento del pick-up yankee sia su strada asfaltata che in fuoristrada si nasconde principalmente negli ammortizzatori. Su questo veicolo troviamo infatti il sistema di ammortizzatori Multimatic in grado di offrire una maggiore escursione delle sospensioni rispetto al modello Silverado 1500 Trail Boss. Questo perché gli ammortizzatori utilizzano tre distributori separati, molle elicoidali specifiche davanti e molle a balestra nella parte posteriore.

Potenza e coppia in abbondanza

Sotto il muscoloso cofano batte un poderoso V8 6.2 litri in grado di sviluppare la bellezza di 425 CV e una coppia massima di 623 Nm, il tuto gestito da un cambio automatico a 10 marce e da una trazione integrale permanente. La portata utile è di 650 kg e la capacità di traino è di oltre 4 tonnellate.

 

 




GMC Canyon AT4 OVRLANDX Off-Road Concept: l’off-road perfetto per emozionanti avventure outdoor

Anche se l’estate sta volgendo al termine, la voglia di viaggiare ed esplorare nuovi posti rimane sempre tantissima e noi di Weekend Premium siamo sempre pronti a suggerirvi nuovi itinerari e ovviamente anche nuove compagne di viaggio, come ad esempio la strabiliante GMC Canyon AT4 OVRLANDX Off-Road Concept.

Kit off-road

Svelato all’evento Overland Expo Mountain West 2021 a Loveland, questo straordinario 4×4 vanta una dotazione specifica di primo livello che comprende tra le altre cose un nuovo paraurti anteriore per impieghi gravosi, dotato di un verricello elettrico. Non mancano protezioni sottoscocca e piastre paramotore sottoscocca e uno snorkel con presa d’aria che permette di superare guadi molto profondi.

Tenda sul tetto per campeggi senza limiti

La dotazione di accessori viene completata da pneumatici BFGoodrich KM3 Mud-Terrain da 33” avvolti da  cerchi AEV Crestone da 17 pollici. Sotto il cofano del GMC Canyon AT4 OVRLANDX batte un poderoso V6 da 3.6 litri. Quando finalmente si raggiunge la destinazione desiderata, è possibile utilizzare una tenda specifica montata sul tetto e varie componenti per vivere un campeggio premium e avventuroso.