DieselGate: dallo scandalo un possibile nuovo impulso per i veicoli green

DieselGate: dallo scandalo un possibile nuovo impulso per i veicoli green. Dalle multe i fondi per lanciare l’auto elettrica per una mobilità a zero emissioni. Spin8, società per la mobilità elettrica presentata al Salone di Francoforte, lancia una proposta per dare una svolta alla diffusione delle auto elettriche in Italia: reperire fondi per lo sviluppo delle reti di ricarica rapida per auto elettriche, attraverso le sanzioni derivanti dalla manipolazione dei dati di emissione dei motori diesel.Highway_A6_France_2011_06 - foto Lionel AllorgeDiverse autorità in America e in Europa stanno lavorando a possibili sanzioni miliardarie contro la casa automobilistica colpevole di avere truccato i risultati sulle emissioni. Il dieselgate avrà un impatto rivoluzionario per il settore dell’automotive e potrà accelerare la spinta delle case a promuovere i Veicoli Elettrici, veri innovatori del settore e di alcune sue dinamiche. Le multe dovranno quindi agire da volano per la diffusione dei Veicoli Elettrici e della loro tecnologia abilitante come l’infrastruttura di ricarica fast e non essere occasione “di cassa” per governi e autorità. Sarebbe opportuno cogliere l’occasione per accelerare davvero la lotta alle emissioni, in particolare favorendo la mobilità elettrica. Come? Utilizzando una parte dei fondi delle multe per infrastrutturare le città e i corridoi autostradali di reti di ricarica “fastcharge”.ScreenHunter_12 Sep. 30 11.58La scarsità di colonnine di ricarica ancora oggi sono uno dei fattori critici per la diffusione delle auto elettriche- afferma Karin Fischer, CEO di Spin8- e gli investimenti dell’industria in questo campo sono marginali rispetto alle reali necessità. Con meno di 15 milioni di Euro sarebbe possibile realizzare già in Italia i più importanti corridoi elettrici veloci e avviare nel concreto un ricambio a favore dei veicoli a zero emissioni. Come presentato al Salone di Francoforte, la road map di Spin8 prevede 57 puntifast charge da installare per creare i corridoi elettrici tra le città. A questi si aggiungono 18 punti di ricarica rapida nelle aree urbane (a 20/50kw di potenza).ScreenHunter_14 Sep. 30 12.07www.spin8.eu

 




Parco dell’Appenino Lucano: un nuovo gioiello per il nostro territorio

Parco dell’Appenino Lucano: un nuovo gioiello per il nostro territorio. Si tratta di uno dei più recenti parchi della nostra penisola, ma non per questo di minor valore. Il Parco Nazionale dell’Appenino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Il Parco dell’Appennino Lucano, il più giovane parco nazionale italiano, è caratterizzato da un’eccezionale biodiversità: nei secoli la natura ed il paesaggio sono stati modellati dal certosino lavoro dell’Uomo, orendo oggi al visitatore splendidi scorci naturali e una ricca varietà animale e vegetale; oltre ad essere un luogo di incomparabile bellezza, è particolarmente attivo nella organizzazione di eventi e simpatiche occasioni che consentono a tutti di poterlo apprezzare; certamente quindi un buon motivo per andare a visitarlo. 2535Un parco dalla grande valenza ambientale, dove natura, storia e cultura si mescolano in modo indissolubile, declinando paesaggi di straordinaria bellezza e suggestione. Come in un susseguirsi di emozioni che scorrono
veloci, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano offre al visitatore una moltitudine di ambienti di rara bellezza: le antiche rovine di Grumentum, i maestosi boschi selvaggi, i bacini lacustri ed i fiumi, i tanti piccoli paesi ognuno con la propria storia e peculiarità, la Madonna Nera di Viggiano, patrona della Lucania. Dal punto di vista faunistico il Parco vanta una ricchezza straordinaria e rarità di notevole interesse. Dopo cento anni, in modo del tutto naturale, il grifone è tornato a nidicare nel Parco. Anche una coppia del rarissimo capovaccaio, ha
scelto di vivere qui e mettere su famiglia. Rilevante nelle estese faggete la presenza del picchio rosso mezzano e della balia dal collare, specie molto rare in Italia. Gli ecosistemi acquatici sono ricchi di anbi con l’importante
presenza di specie, quali l’ululone appenninico e la salamandrina dagli occhiali. Tra i mammiferi la specie più rara ed emblematica è la lontra, presente nel Parco con una delle popolazioni più numerosi d’Italia.Fiumi ed aree umide sono l’ambiente ideale anche per la cicogna nera che, ormai rarissima in Italia, nidica ancora nel parco. Degna di nota è anche la presenza di un predatore per eccellenza: il lupo.2542
Per quanto riguarda la vegetazione, di grande pregio sono gli estesi boschi dell’Abetina di Laurenzana ed il Faggeto di Moliterno. Per la ora si segnala il millefoglie lucano, la veccia del Sirino, endemica del monte, l’Ofride insettifera, una delle moltissime specie di orchidee presenti nel parco. Il Parco archeologico di Grumentum, situato all’interno del parco, è uno dei pochi casi in Italia in cui si possono ammirare i resti di un patrimonio storico archeologico straordinario, percependo la forma di una tipica città romana abbandonata e mai più reinsediata. Con un solo colpo d’occhio è possibile comprendere l’intera estensione della città, lo schema urbanistico e la dierenziazione tra spazi pubblici e spazi privati. Ecco alcuni dei luoghi e degli itinerari più belli che si possono trovare all’interno del parco.3206Via delle Orchidee, Moliterno: qui si trova un’area protetta, adagiata sulla dorsale montuosa che separa la valle del fiume Agri dal vallo di Diano; è Bosco Faggeto: 300 ettari di riserva a riassumere il biotopo forestale montano tipico di quest’area, a sud della Basilicata. Addentrandoti nell’oasi si potranno scorgere faggi maestosi che superano i 40 metri, ma anche aceri, tigli, cerri, querce, carpini neri e lecci, ma particolare attenzione meritano le orchidee spontanee, alcune delle quali di rara ed incantevole bellezza. Un vero paradiso naturalistico, in cui trovano riparo la volpe e il tasso, la lepre e il cinghiale, l’istrice, il riccio e il gatto selvatico. Fra i rami degli alberi e sulle rocce, infine, nidificano il nibbio reale e quello bruno, il picchio, il cuculo, la civetta, il barbagianni, il gufo reale e l’upupa.2533Via dei Santuari: si tratta di un sentiero, detto dei Madonnaioli, che collega il Santuario mariano di Monte Saraceno a quello della Madonna di Viggiano patrona della Basilicata. Parte dallo spiazzo alle pendici del Monte Saraceno, a Calvello e arrampica fino alla chiesa edificata tra blocchi calcarei dai quali spuntano bizzarri alberi di faggio. In prossimità della cappella due luoghi dai nomi suggestivi: la leggendaria Grotta dell’Eremita e l’inesplorata Bocca del Diavolo. Inizia da qui il percorso che, attraverso uno stretto sentiero, porta al cospetto d’una parete rocciosa caratterizzata da anfratti, forse utilizzati come riparo dai briganti. Dopo un chilometro si giunge al quadrivio Tuppo delle Seti, un’ampia radura che serviva ai pastori d’un tempo per i loro scambi commerciali. Di qui parte un antico tratturo che, facendoci solcare un balcone naturale aperto su una valle detta “La Laura”, ci conduce alla Madonna Nera di Viggiano.

Da visitare: Museo del Lupo(Ѝâ@½è‡

Via degli antichi mestieri, Il Frassati di Sasso di Castalda: un percorso comincia nel cuore dell’antica Saxum, luogo di religiosità semplice e antica. Costeggia l’Oasi del Cervo, dove un tempo i contadini, in estate, separavano il grano dalla paglia, prosegue verso i ruderi del Mulino del Conte e si chiude, dopo aver lambito il leggendario Faggio di San Michele, “albero padre” della Basilicata, nei pressi dell’omonima chiesetta al confine col bosco della Costara. Il Frassati lucano recupera la memoria storica degli abitanti di Sasso, gli antichi
mestieri di una comunità che per secoli, lungo queste vie, ha intrattenuto un rapporto d’amore e di rispetto con la sua Montagna.2539

Via dell’Archeologia e del Teatro: a breve distanza da Grumento Nova c’è il Parco Archeologico di Grumentum, la piccola Pompei lucana che respinse Annibale nel 207 a.C. Posta in posizione collinare, all’incrocio tra il torrente Sciaura e il fiume Agri, la città ha un impianto urbanistico ben conservato. Visitandola potrai percorrere un tratto della celebre via Herculia, varcare la soglia della domus patrizia appartenuta all’imperatore Commodo, scorgere quel che resta d’una antica palestra utilizzata dai Cives grumentini, eppoi i templi, il foro, la fontana, le terme ed un anfiteatro di forma ellittica dove si tenevano i giochi gladiatori. Nelle sere d’estate, infine, il teatro augusteo di Grumentum diventa inimitabile palcoscenico d’importanti rassegne teatrali che si rifanno alla tradizione greca e latina.

Da visitare: Museo archeologico nazionale di Grumento. Cicloturismo tra la Herculia e la Popilia: partendo da Grumentum si arriva al Valico della Sellata. 6 ore circa di tempo per percorrere 80 chilometri. 2553Lagonegro, Via delle Pietre, dal Laudemio al Monte Alpi: l’escursione parte dallo specchio d’acqua smeraldina del Laudemio. Da questo lago d’origine glaciale, conosciuto anche col nome di Remmo, si sviluppa sulle pendici settentrionali del massiccio Sirino-Papa, tra le vette più alte dell’Appennino meridionale. Dal Laudemio, a quota 1525, prendendo un sentiero a sinistra del lago ci si trova in un bosco di faggi al cui
limitare, su un tratto pietroso al di sotto dei 1700 metri, è possibile rinvenire esemplari di Vicia sirinica, una pianta erbacea presente solo su queste montagne. Salendo ancora, a quota 1900, ci s’imbatte in un’altra peculiarità di questi luoghi: la Astrogalus sirinicus. Proseguendo ancora s’arriva alla sommità arrotondata del Monte Papa, caratterizzato da due cime superiori ai 2000 metri, vicine e collegate da un crinale.
Da quì, nelle giornate limpide, il panorama che si osserva è stupendo: a nord l’alta valle dell’Agri col monte Volturino e quello della Madonna di Viggiano, a nord ovest il Raparo ad est il monte Alpi e a sud i boschi maestosi del Lagonegrese…

Via delle Acque: quì il principe dei corsi d’acqua si chiama Agri. E’ un fiume imponente, erede dell’antico Kyris. A volerlo costeggiare bisognerebbe percorrere 136 chilometri, partendo da Marsico Nuovo, in località Piano del Lago, per poi sbucare nel mar Jonio. Il suo tragitto, dopo un tratto iniziale tra montagne che si stringono sull’acqua, entra nella valle cui da il nome per immettersi nel Pertusillo. Oggi la grande diga che sbarra il corso del fiume Agri, compresa tra Grumento Nova, Montemurro e Spinoso, è un’importante area di sosta e riproduzione per aironi, svassi, garzette, nibbi reali e cicogne nere. Le sue rive, caratterizzate da cerrete, conifere e acqua placida invitano a rilassarsi in un ambiente in cui il silenzio è interrotto dal solo verso degli uccelli.1088Castelsaraceno, via dei Due Parchi: a metà strada tra i Parchi Nazionali dell’Appennino Lucano e del Pollino, si può praticare il trekking, fare escursioni in mountain bike o a cavallo, esercitarsi nell’arrampicata sportiva e volare in parapendio. Il piccolo centro lucano dedica a queste discipline un’apposita manifestazione autunnale: la festa della Montagna. Per i neofiti della camminata in altura, invece, un percorso facile permette di “raggiungere”, sulla parete ovest del monte Alpi, i celebri pini loricati.

Via delle Stelle ad Anzi: Planetario e Presepe Poliscenico:  un vero e proprio viaggio nell’Universo. Alla scoperta delle stelle proiettate in tutto il Cielo Boreale: dalla costellazione di Cassiopea a quella dello Zodiaco, dalla cintura di Orione a quella dell’Aquila; oppure del percorso solare, dall’alba al tramonto. Ad Anzi, sulla vetta del monte Siri, dal Planetario si potrà “seguire” la via Lattea, visualizzare l’Orizzonte artificiale e i Punti cardinali. Le eclissi, la Galassia in rotazione e l’esplosione di una Supernova. Il borgo, un intrico di strade abbarbicate sulla roccia, costellato d’antichi palazzi e luoghi di culto, offre all’ospite un’altra peculiarità nel Presepe poliscenico stabile tra i più grandi d’Europa.

Come si raggiunge: ubicato tra Potenza e Cosenza è raggiungibile con la A3 e SS598.

Calendario degli eventi su: www.parcoappenninolucano.it

 

 




Un weekend spirituale lungo i poetici percorsi della Via Francigena

Un weekend spirituale lungo i poetici percorsi della Via Francigena. Percorrere a piedi un tratto dell’antichissimo percorso che conduceva i pellegrini dalla Francia a Roma può essere un ottima occasione per rivivere antiche sensazioni in un weekend spirituale immersi nella natura.Visit-6Alla vigilia dell’Anno santo un gruppo di camminatori ha percorso l’intero itinerario della Via Francigena, partendo dal Colle del Gran San Bernardo a Roma con lo scopo di aggiornare cartografia e segnaletica, verificando lo stato del percorso. Lo potete fare anche voi a piedi o in bicicletta, per godere del bellissimo e poetico itinerario.Visit-142 giorni di cammino, 1000 km di percorso pedonale e altrettanti di percorso ciclabile rilevati con GPS, 2700 segnavia adesivi posizionati dove necessario, più di 3000 bivi descritti puntualmente nei road book, 14.400 fotografie geo-referenziate, 25 ore di video da cui verrà tratto un documentario, centinaia di incontri, tantissimi bei ricordi: questo il primo bilancio di “CamminaFrancigena”, il viaggio-evento lungo la Via Francigena dal Colle del Gran San Bernardo a Roma. Visit-4 Il viaggio, organizzato da SloWays e “Movimento Lento” in collaborazione con Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e Touring Club Italiano (TCI), ha documentato lo stato di salute del principale itinerario culturale e spirituale italiano alla vigilia del Giubileo. Secondo Alberto Conte, che ha coordinato l’organizzazione, il risultato è al di sopra delle aspettative: “Recenti lavori sul percorso hanno risolto gran parte dei problemi di sicurezza, la segnaletica era già discreta, e dopo il nostro lavoro di potenziamento i segnavia bianco-rossi si trovano senza soluzione di continuità dal Colle del Gran San Bernardo a Roma. I pellegrini che abbiamo incontrato in genere erano soddisfatti delle condizioni del tracciato, e soprattutto ammirati e spesso stupiti per la bellezza dei paesaggi e per la ricchezza delle attrattive culturali”.Visit-5Il “CamminaFrancigena” è stato raccontato “in diretta” con le nuove tecnologie: ogni giorno Radio Francigena ha registrato il resoconto del viaggio, in podcast pubblicati sul sito www.visit.viefrancigene.org , mentre sulla pagina www.facebook.com/slowaystravel sono stati pubblicati pensieri e foto scattate lungo il cammino.Visit-2Per maggiori informazioni:Alberto Conte 349.2356561 – alberto@itineraria.eu




Autunno nei grandi giardini italiani

Passati il caldo estivo e la siccità che ha portato con sé, è ora il momento dell’autunno, stagione che riporta a una dimensione più introspettiva e contemplativa, e in cui le piante e i fiori si preparano per il riposo invernale regalando ancora le ultime fioriture. Nei 122 giardini che fanno parte dei Grandi Giardini Italiani l’autunno offre in particolare  l’occasione di godere di piacevoli passeggiate con temperature miti e un sole mai invadente e di ammirare gli splendidi foliage degli alberi e delle piante, che regalano ai giardini colori caldi e autunnali.

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Grandi Giardini Italiani è la rete di giardini d’eccellenza fondata nel 1997 da Judith Wade, e, grazie agli elevati standard di manutenzione e gestione richiesti ai giardini per entrare a far parte del network, è sinonimo di qualità, eccellenza e sensibilità alla cultura del verde. In particolare  vi segnaliamo alcuni dei giardini che nel periodo autunnale offrono foliage con colori eccezionalmente suggestivi:

– Parco di Villa Carcano (Anzano del Parco, CO): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=127

– Arte Sella (Borgo Valsugana, TN): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=151

– Castello di San Pelagio (Due Carrare, PD): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=126

– Giardino Barbarigo Pizzoni Ardemani (Valsanzibio, PD): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=36

– Castello di Grazzano Visconti (Grazzano Visconti, PC): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=110

– Campastrello Campus Botanico (Castagneto Carducci, LI): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=147

– Giardini della Landriana (Tor san Lorenzo, Ardea, RM): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=64 (visite guidate speciali tra settembre e ottobre)

– Palazzo Patrizi (Bracciano, RM): http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=62




Debutta la prima Porsche alimentata a batteria

Debutta la prima Porsche alimentata a batteria. E’ la Porsche Mission E, 600 CV di potenza e una autonomia di 500 km con un tempo di ricarica di 15 minuti.P15_0790_a4_rgbCon la Mission E, presentata al Salone di Francoforte, Porsche introduce la prima vettura sportiva a quattro posti e trazione esclusivamente elettrica nella storia del marchio. La concept car associa l’inconfondibile design emozionale di una Porsche con prestazioni eccellenti e l’avveniristica praticità del primo sistema di trazione a 800 volt. Le caratteristiche salienti di questa affascinante vettura sportiva: quattro porte e quattro sedili singoli, oltre 600 CV (440 kW) di potenza e oltre 500 km di autonomia. Questo modello a trazione integrale con quattro ruote sterzanti accelera da 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi e consente di ricaricare l’80% della batteria in 15 minuti. La strumentazione è intuitiva, gestita da tracciamento oculare e dal riconoscimento di gesti, alcuni anche tramite ologrammi, un sistema fortemente orientato al guidatore che regola automaticamente i display in base alla posizione di guida.P15_0782_a4_rgbTrazione: oltre 600 CV con tecnologie mutuate dalle gare di durata
Il sistema di trazione della Mission E è completamente nuovo, ma tipicamente Porsche, vale a dire testato nelle corse automobilistiche. Due motori sincroni a magneti permanenti (PMSM), simili a quelli utilizzati quest’anno dalla vettura vincitrice a Le Mans, la 919 Hybrid, spingono la vettura sportiva e recuperano l’energia prodotta in frenata. La prova migliore di una Porsche è gareggiare al massimo ininterrottamente per 24 ore e piazzarsi al primo e secondo posto. Insieme, i due motori producono più di 600 CV e spingono la Mission E ad una velocità di 100 km/h in meno di 3,5 secondi e a 200 km/h in meno di dodici secondi. Oltre alla loro elevata efficienza, alla densità e allo sviluppo uniforme della potenza, offrono un ulteriore vantaggio: a differenza degli attuali sistemi di trazione elettrica, possono sviluppare completamente la loro potenza anche dopo diverse accelerazioni a brevi intervalli. Il sistema di trazione integrale con Porsche Torque Vectoring, che distribuisce automaticamente la coppia alle singole ruote, trasferisce la potenza sulla strada mentre le quattro ruote sterzanti consentono di effettuare curve precise e sportive. Caratteristiche che rendono la Mission E pronta per la pista: il suo tempo sul giro sulla Nordschleife del Nürburgring è sotto gli otto minuti.P15_0787_a4_rgbPraticità quotidiana: ricarica conveniente e veloce, autonomia di oltre 500 km
Una Porsche non è solo espressione di grande sportività, ma è anche caratterizzata da un’elevata idoneità all’uso quotidiano. La Mission E, infatti, può percorrere più di 500 km con una carica della batteria, ricaricabile in soli 15 minuti con l’energia sufficiente a percorrere altri 400 km circa. La ragione: Porsche, come sempre all’avanguardia, introduce per la prima volta l’innovativa tecnologia a 800 volt. Raddoppiare la tensione rispetto alle vetture elettriche attuali a 400 Volt offre molteplici vantaggi: tempi di ricarica più brevi e peso ridotto, perché per il trasporto dell’energia sono sufficienti cavi in rame più leggeri e con diametro inferiore.P15_0788_a4_rgbUn segmento mobile della carrozzeria sul passaruota anteriore sinistro, davanti alla porta del guidatore, offre accesso alla presa per la ricarica dell’innovativo sistema “Porsche Turbo Charging”. Tramite la porta ad 800 volt, è possibile ricaricare la batteria fino a circa l’80 per cento della sua capacità in circa 15 minuti, un tempo record per le auto elettriche. In alternativa, la piattaforma tecnologia può essere collegata ad una comune stazione di ricarica a 400 volt oppure può essere ricaricata nel garage di casa tramite un sistema induttivo, parcheggiando semplicemente la vettura in corrispondenza di una serpentina incorporata nel pavimento del garage che trasferisce, senza cavi, l’energia ad una bobina posta nel sottoscocca.P15_0784_a4_rgb

 

 

 

 

 




CON LA CRISI AUMENTANO LE GITE NEI PARCHI

I costi contenuti, le brevi distanze e naturalmente il benessere psicofisico che i parchi possono regalare sono tra i motivi cardine che spingono sempre più italiani a scegliere questi luoghi per passare una piacevole giornata o un intero weekend.

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Con l’arrivare del caldo, le gite nei parchi hanno fatto registrare un aumento del 9 per cento nelle affluenze, che l’anno scorso hanno registrato la cifra record di 102 milioni di presenze. Ciò è quanto emerge dai Rapporti Ecotur realizzati dalla Coldiretti dal 2007 ad oggi, in base ai quali questo trend verrà confermato anche nell’estate di quest’anno. Brevi distanze, costi contenuti e pluralità di mete disponibili sono tra i segreti del successo del turismo ecologico e ambientale; ma certamente anche una aumentata sensibilità ai temi della sostenibilità e del vivere sano.

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L’Italia ha infatti una disponibilità di 871 i parchi e aree naturali protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale. Nella scelta dei luoghi di accoglienza hanno molto successo gli agriturismi, che spesso oltre ad offrire l’alloggio e un pasto completo, possono fornire colazioni al sacco e mettere a disposizione aree per picnic, tende, roulotte e camper.

©http://it.agriturismo.net/
©http://it.agriturismo.net/

Le gite «mordi e fuggi» in giornata corrispondono al 33 per cento del totale, mentre quelle che coprono l’intero weekend il 26 per cento, il 31 per cento riguarda weekend lunghi ed infine le vacanze settimanali solo il 13 per cento.
Le attività più gettonate nelle aree naturali sono in ordine di successo: biking, trekking, escursionismo, sci, animal watching ed altri sport.

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UN PARADISO VERDE DA SCOPRIRE A CONEGLIANO

Con l’estate arrivano eventi e feste su queste colline ricamate dai vigneti del Prosecco Superiore: un itinerario non può prescindere da Conegliano, al Cartizze, dal Canova per arrivare alla fine a Vittorio Veneto, la città della vittoria.

Le colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore sono l’itinerario ideale per l’enoturista che vada alla ricerca di vini e prodotti d’eccellenza e allo stesso tempo
voglia scoprire borghi storici e bellezze naturalistiche. Il territorio è un luogo affascinante, ideale da visitare in qualsiasi periodo dell’anno. Quest’area unisce tradizione, cultura, arte, enogastronomia ed ospitalità. E’ un paesaggio ricamato dai vigneti, incorniciato da colline dai versanti scoscesi, con centri pittoreschi, aziende agricole e cantine che producono il Prosecco Superiore.

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Il punto di partenza di un possibile itinerario è la cittadina di Conegliano (facilmente raggiungibile dall’omonima uscita autostradale dell’A27), patria di Cima da Conegliano (1459-1518), considerato uno dei maestri del Rinascimento. Nel centro storico é possibile visitare il Duomo, che conserva invece sulle rovine di un tempio pagano, in una delle opere più famose dell’artista, la “Madonna in trono col Bambino tra Angeli e Santi”.

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La sommità della collina è dominata da Villa Gera, un’elegante residenza neoclassica, e dai resti del castello medioevale, oggi sede del Museo Civico, che ospita un’interessante sezione archeologica e una pinacoteca con alcune tele attribuite alla bottega del Cima. Fuori dalle antiche mura, si trova invece la bella chiesa di San Martino e Rosa, costruita tra il 1674 e il 1730, per volere dei frati domenicani. Il centro di riferimento della storia enologica del posto è la Scuola Enologica di Conegliano, dichiarata monumento nazionale.

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Proseguendo l’itinerario, ecco comparire davanti agli occhi la Pieve di San Pietro di Feletto, risalente all’XI secolo, che sorge un territorio originariamente boschivo, oggi ricco di vigne. È una delle pievi più antiche e preziose, le architetture sono semplici e austere, contornate da un ampio porticato e un campanile medioevale. Nei pressi del comune di Refrontolo si trovano suggestivi scorci di colli e vigneti. Qui da segnare nel taccuino di viaggio c’è il Molinetto della Croda, costruito a inizio ’600 che conserva ancora oggi un grande mulino (informazioni: tel 0438.978199).

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A pochi km da vedere ci sono i borghi di Rolle, con un bellissimo panorama. Chi vuole scoprire paesaggi incantati può scegliere come meta Valdobbiadene, cittadina di antiche origini, ricca di interessanti architetture religiose e ville venete: tra cui la chiesa parrocchiale di Guia, attribuita al Canova.

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Proseguendo si arriva nella zona cru della Docg Conegliano Valdobbiadene: l’area del Cartizze, 106 ettari di vigneto, che dà il nome al celebre spumante, prodotto tra le colline più scoscese di Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza. Da Valdobbiadene ci si addentra poi in uno dei territori più suggestivi della Docg: le colline più settentrionali della denominazione, dove i vigneti disegnano uno scenario particolarmente suggestivo. A Follina, si trova l’Abbazia cistercense di Santa Maria di Follina, eretta su un precedente edificio benedettino nel XII secolo. Proseguendo lungo la vallata si arriva, infine, a Vittorio Veneto: la “città della vittoria” contro gli austriaci nella Grande Guerra, alla quale è dedicato il Museo della Battaglia. Qui, merita una tappa il centro storico di Serravalle, una vera perla da fotografare.

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DOVE MANGIARE
Salis – Ristorante Enoteca
Strada per Saccol 52, Valdobbiadene (Treviso)
Tel: (+39) 0423 900561
www.salisristorante.it

Ristorante DA GIGETTO
Via Alcide De Gasperi, 5 31050 Miane (Treviso)
Tel. 0438/960020
www.ristorantedagigetto.it

TRATTORIA ALLA CERVA
Piazza Flaminio 8, Vittorio Veneto
(Treviso)
www.trattoriadellacerva.it




ORTO BOTANICO IL CUORE VERDE DI CATANIA

L’Orto Botanico di Catania la cui fondazione risale al 1858 in questa stagione si arricchisce dei colori primaverili. Un’oasi di verde situato in centro città (zona piazza Borgo) che raccoglie centinaia di piante spontanee siciliane. Esteso in 16.000 mq è un gioiello prestigioso e storico della città di Catania, che vi consigliamo di visitare. Quando fu creato, esso aveva, come tutti gli altri orti, la funzione di espositore delle piante di uso medico.

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Oggi esso ha assunto, per la città di Catania, una funzione educativa di grande rilievo, con particolare riguardo alle problematiche di carattere ambientale, e la funzione di salvaguardia ex situ delle specie in via di scomparsa. E’ un’area destinata alle coltivazioni di specie spontanee dell’Isola che ripropone gli aspetti più rappresentativi del paesaggio urbano. Altre strutture presenti nell’orto sono il Museo Erbario che raccoglie collezioni storiche e raccolte recenti di piante rare.

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La più ricca collezione dell’Orto Botanico è certamente quella delle piante succulente, che annovera migliaia di esemplari per la maggior parte coltivati all’aperto, ciò è possibile grazie al clima piuttosto mite che permette di supplire in parte alla carenza di serre. Per le loro originali forme e strutture le succulente rappresentano una delle attrattive di maggior pregio dell’Orto sia dal punto di vista didattico che estetico. L’orto botanico promuove incontri, seminari, dibattiti che coinvolgono i responsabili delle amministrazioni pubbliche. L’orto quindi si presenta ai visitatori non solo come luogo piacevole da visitare ma costituisce anche un museo scientifico con una funzione in continuo cambiamento, rinnovando l’antico legame tra uomo e la Natura.

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INDIRIZZO
Via A.Longo 19 CATANIA
ORARI APERTURA
Dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.00, sabato e domenica dalle 9,30 alle 13,30 (ingresso via Etnea 397). Domenica chiuso (aperture domenicali solo su prenotazione gruppi).

COSTI
Il costo del biglietto di ingresso è di € 4,00 per persona (gratis per i bambini fino ai 12 anni) e € 3,00 per persona se si entra in due o più di due persone.
Orari delle visite e biglietto d’ingresso contattare 095/382529archimedecoop@gmail.com




LE AUTO A GAS SEAT LEON 1.4 TGI 110CV A METANO

La nuova Seat Leon 1.4 a metano percorre 100 km con meno di 4,00 euro, offrendo un ottimo rapporto prestazioni/consumi.

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E’ dotata di gruppi ottici Full LED, Sistema Start/Stop, cambio a 6 rapporti manuale, motore turbo compresso con potenza di 110 CV e accelerazione da 0-100 km/h in 10,9 secondi, ha una autonomia di 1300 km, grazie al doppio serbatoio benzina/ metano.

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I consumi di metano nel ciclo combinato sono di 3,5 kg/100 km, basse le emissioni di Co2: 94 g/km (con Sistema antinquinamento, EU6 plus). Accessoriata con un nuovo sistema di navigazione integrato con display touchscreen da 5,8” e Easy Connect, permette di connettere lo smartphone ed impartire comandi vocali. La versione Style è completa di 7 airbag, bracciolo, climatronic bi-zona, fendinebbia, cerchio in lega, cruise control, radio touch con schermo a colori da 5,8” e bluetooth. Disponibile a partire da 23.060, euro.

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CAVALCANDO NEL VERDE, SOGGIORNO IN MONTAGNA

Il maso lena è gestito dalla famiglia Dellagiacoma, che offre otto suggestive suite, che rappresentano tutto quello che si spera di trovare durante un soggiorno in montagna: legno, profumo di larice e cirmolo, piccoli affreschi che danno il nome alle camere e ricordano gli antichi mestieri, cuscini con i cuoricini,candele, tendine.

Foto di Maso Lena www.masolena.it
Foto di Maso Lena www.masolena.it

La cucina è tipica del trentino, ma con una nota di genuinità difficile da reperire , qui non si è a km zero, ma a metro 0, la stalla con le mucche è adiacente alla casa e le mucche sono talmente belle e pulite che sembrano quelle di Walt Disney. Naturalmente è possibile bere il latte e fare delle merende da favola, per esempio una bella scorpacciata di panna appena montata, con generose cucchiaiate di frutti di bosco ( da non perdere!).

Foto: Maso Lena www.masolena.it
Foto: Maso Lena www.masolena.it

Animatrice di tutto è Katia Dellagiacoma appassionata di cavalli di razza norica, che ha portato a premi e riconoscimenti internazionali ( nel maneggio è possibile montare i cavalli )

Foto: Predazzo blog
Foto: Predazzo blog

Salita alla Cascata -38037 Predazzo tN
tel 0462 501851 – Katia Dellagiacoma 340 7128301 info@masole- na.it; wwwmasolena.it




PEUGEOT 208 BLUEHDI INFRANGE IL RECORD DEI CONSUMI!!

La nuova PEUGEOT 208 1.6 BlueHDi 100 S&S ha stabilito il nuovo record dei consumi sulla lunga distanza omologato dall’UTAC, percorrendo 2152 km con 43 litri di Diesel, pari a un consumo medio di carburante di soli 2,0 l/100 km.

pegeout

Queste prestazioni sono state realizzate a fine aprile sul circuito di prove di PEUGEOT, a Belchamp in Francia, sotto il controllo dell’ente di omologazione francese UTAC (Unione Tecnica dell’Automobile, del Motociclo e del Ciclo). Una PEUGEOT 208 di serie, equipaggiata con il motore 1.6 BlueHDi 100 S&S e dotata di un cambio manuale a cinque marce, ha percorso 2152 km in 38 ore, consumando soltanto 43 litri di carburante.
La nuova PEUGEOT 208 stabilisce così il record assoluto dei consumi sulla lunga distanza per un veicolo di serie. Per ottenere questo risultato, numerosi piloti si sono avvicendati al volante ogni 3/4 ore durante il test.

peugeot

La PEUGEOT 208 oggetto del test è una versione “a bassissimi consumi”, con consumi medi misti omologati a 3,0 l/100 km ed emissioni di 79 g/ km di Co2, si posiziona come il punto di riferimento mondiale per un modello di serie equipaggiato con un motore termico. Questa versione è caratterizzata dalla presenza di uno spoiler aerodinamico posteriore e dall’adozione di pneumatici Michelin Energy Saver + a resistenza al rotolamento ultrabassa.
La tecnologia BlueHDi, che associa in modo esclusivo la SCR (Selective Catalytic Reduction) e il FAP con additivo, dimostra ancora una volta di essere il sistema di disinquinamento Diesel più efficace e più prestazionale del mercato.

peugeot

Commercializzata in Europa nel mese di giugno, la nuova PEUGEOT 208 presenta una gamma di motorizzazioni benzina e Diesel Euro 6 risparmiose e prestazionali. Per quanto riguarda le emissioni di CO2, la gamma benzina ha valori contenuti a partire da 97 g/km mentre nelle motorizzazioni Diesel la gamma BlueHDi rimane sempre sotto il valore di 95 g/km.




La KIA Soul EV è la green car per eccellenza

Il settore delle Greencar si conferma quello più in evoluzione ed in continuo mutamento, soprattutto per le frenetiche ricerche e sperimentazioni avviate dal tutte le più grosse case automobilistiche, alla ricerca del tipo di propulsione ottimale. Dopo Tesla, anche Toyota e Ford hanno iniziato a mettere a disposizione ad altre case automobilistiche, il loro know-how sulla tecnologia elettrica, ibrida e ad  idrogeno, avviando interessanti collaborazioni, come quella offerta da Toyota per la Mirai ad idrogeno.

Tra le novità previste: Audi conferma il SUV elettrico Q6 E-tron da 500 km per il 2018, mentre Volvo ha annunciato l’arrivo di una terza ibrida plug-in, la Volvo S60 L. In Italia anche se i valori relativi alle vendite sono ancora timidi e oscillanti, il mercato Green car è senza dubbio in grande espansione ed è trainato dalle auto a Metano e GPL con modelli a cui il grande pubblico è affezionato come Lancia Ypsilon, Ford Fiesta e Panda. Nell’ampio panorama abbiamo scelto di proporvi alcune tra le più interessanti, analizzandone le caratteristiche.

Ad un anno dalla sua uscita la Soul EV, si conferma una vettura elettrica intelligente ed altamente prestazionale, come dimostrato peraltro dai numerosi premi ricevuti, tra cui l’ultimissimo Prix Auto Environement MAAF2015, che con una giuria composta da giornalisti provenienti dal settore automobilistici e ambientale, promuove la mobilità sostenibile, premiando innovazione e tecnologia. La Soul EV comprende numerosi dispositivi mirati al risparmio energetico, come la nuova pompa di calore, un sistema di controllo/aspirazione intelligente e un nuovo sistema di ventilazione individuale, che assicurano la massima autonomia, senza le perdite di energia derivanti da riscaldamento, ventilazione e climatizzazione (HVAC).

La Kia Soul EV monta inoltre un sistema di recupero dell’energia in frenata (mutuata dalle auto di F1 che l’hanno introdotta qualche anno fa). La potenza è prodotta da un motore elettrico di 81,4 kW (110 CV), che rende immediatamente disponibili 285 Nm di coppia, con una accelerazione da 0/100 km/h in 11,2 secondi e una velocità massima di 145 km/h. La battery-pack è caratterizzata da un elevata capacità 192 cell/27 kWh agli ioni di litio polimero, che consentono una autonomia di 212 km con una singola carica. La Kia Soul EV è disponibile a partire da 36.000,00.

Recente l’annuncio di una versione offroad estremo della Soul EV, si tratta della Trail’ster Concept, creata nel Centro stile Kia di Irvine, California, da dove sono usciti anche i modelli Track’ster e GT4
Stinger.

Prezzo N.D.




Fuoricasello, la guida d’eccellenza per gli automobilisti in viaggio

E’ giunta alla nona edizione l’originale guida “Fuoricasello”. Una guida nata per segnalare, agli automobilisti in viaggio, i migliori locali vicino alle autostrade. L’edizione completamente rinnovata in occasione dell’Expo 2015, suddivisa per regioni, con tanto di cartine e mappe per raggiungere la meta, racchiude ben 782 locali così suddivisi: 412 al nord, 203 al centro e 167 al sud e isole. Un almanacco ricco di indirizzi culinari, dove gustare una cucina semplice e di territorio, fatta con prodotti tipici locali. I ristoranti segnalati nella guida sono dislocati a breve distanza dal casello autostradale o dalla superstrada. L’originalità di “ Fuoricasello” è quella di dare ai viaggiatori delle indicazioni per un pranzo e/o cena, sottraendoli al triste rituale del panino, con un  buon rapporto qualità-prezzo. In pratica far mangiare bene ad un prezzo che non spaventa. Quindi se siete in autostrada e vi viene un certo languorino, la guida “Fuoricasello” è l’ideale per soddisfare il vostro appetito, lontani dal nastro d’asfalto.

Prezzo: € 20,00.




Nel 2030 estrarremo 670 milioni di m3 di metano dai rifiuti

Nel 2030 estrarremo 670 milioni di m3 di metano dai rifiuti solidi urbani. Il Parlamento europeo ha votato un progetto di legge sui biocarburanti che limita l’impiego di biocarburanti derivanti da colture agricole e allo stesso tempo promuove i biocarburanti di seconda generazione, come quelli ricavati dai rifiuti.

Una proiezione recentemente elaborata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile prevede che nel 2030, si potranno ottenere circa 670 milioni di mc. di metano, tramite la stabilizzazione anaerobica di circa 9 milioni di tonnellate di Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, derivante dalla raccolta differenziata dell’organico, altrimenti detto umido). Una prospettiva di grande interesse per lo sviluppo delle auto a gas, come annunciato dal Consorzio Ecogas (organismo rappresentativo del settore GPL e metano per autotrazione), in seguito all’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva che fissa al 7% il limite massimo di biocarburanti derivati da colture agricole. Ciò rientra nell’obbiettivo fissato per il 2020 che prevede l’impiego del 10% di carburanti provenienti da fonti alternative, promuovendo al contempo i biocarburanti di seconda generazione, come per esempio quelli derivati da alcuni tipi di rifiuti, da residui e da nuove fonti come le alghe. Il piano mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra derivanti dal crescente utilizzo di terreni agricoli per le colture impiegate per la produzione di biocarburanti. Anche in Italia si fa sempre più definito il quadro nel quale si vanno ad inserire i biocarburanti, in un’ottica di sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore dell’autotrazione, in tal senso il GSE ha pubblicato le procedure applicative per l’incentivazione del biometano, in attuazione alle disposizioni del D.M. 5 dicembre 2013 (art. 8.2), sottoponendole a consultazione.

Acquacultura di alghe rosse - Jambiani, Zanzibar - foto Leyo
Acquacultura di alghe rosse – Jambiani, Zanzibar – Foto: Leyo

Il biometano – così come anche, in prospettiva, il biopropano da biomasse – è una risorsa il cui impiego per la produzione di carburanti alternativi si preannuncia importante e può essere efficientemente prodotto da diverse fonti. La composizione del combustibile rinnovabile è esattamente la stessa del gas naturale e consente al biometano di essere miscelato al gas naturale, in qualsiasi percentuale e senza problemi per i motori dei veicoli, può inoltre essere trasportato e distribuito convenientemente nelle reti del gas naturale. Una parte considerevole di biometano arriverà dalla digestione anaerobica di sottoprodotti agricoli e da colture di integrazione. A tale proposito, a maggior ragione, gli stessi mezzi agricoli potranno utilizzare questo carburante (sono già disponibili nei listini trattori alimentati a biometano), oppure usufruire della nuova tecnologia dualfuel diesel-metano. Il risultato costituirà un grande beneficio per le colture, grazie al fortissimo abbattimento di tutti gli inquinanti ed in particolare delle polveri sottili. Anche nel mondo dei trasporti lo sviluppo delle nuove fonti rinnovabili, in particolare tramite lo sfruttamento di tutto quanto possa essere impiegato per produrre energia, quali scarti, residui e rifiuti, ha quindi un ruolo fondamentale nella riduzione dell’impatto ambientale e nella salvaguardia di ecosistemi, suolo e agricoltura.




Fuoricasello, la guida d'eccellenza per gli automobilisti in viaggio

E’ giunta alla nona edizione l’originale guida “Fuoricasello”. Una guida nata per segnalare, agli automobilisti in viaggio, i migliori locali vicino alle autostrade. L’edizione completamente rinnovata in occasione dell’Expo 2015, suddivisa per regioni, con tanto di cartine e mappe per raggiungere la meta, racchiude ben 782 locali così suddivisi: 412 al nord, 203 al centro e 167 al sud e isole. Un almanacco ricco di indirizzi culinari, dove gustare una cucina semplice e di territorio, fatta con prodotti tipici locali. I ristoranti segnalati nella guida sono dislocati a breve distanza dal casello autostradale o dalla superstrada. L’originalità di “ Fuoricasello” è quella di dare ai viaggiatori delle indicazioni per un pranzo e/o cena, sottraendoli al triste rituale del panino, con un  buon rapporto qualità-prezzo. In pratica far mangiare bene ad un prezzo che non spaventa. Quindi se siete in autostrada e vi viene un certo languorino, la guida “Fuoricasello” è l’ideale per soddisfare il vostro appetito, lontani dal nastro d’asfalto.

Prezzo: € 20,00.




Fuoricasello, la guida d’eccellenza per gli automobilisti in viaggio

E’ giunta alla nona edizione l’originale guida “Fuoricasello”. Una guida nata per segnalare, agli automobilisti in viaggio, i migliori locali vicino alle autostrade. L’edizione completamente rinnovata in occasione dell’Expo 2015, suddivisa per regioni, con tanto di cartine e mappe per raggiungere la meta, racchiude ben 782 locali così suddivisi: 412 al nord, 203 al centro e 167 al sud e isole. Un almanacco ricco di indirizzi culinari, dove gustare una cucina semplice e di territorio, fatta con prodotti tipici locali. I ristoranti segnalati nella guida sono dislocati a breve distanza dal casello autostradale o dalla superstrada. L’originalità di “ Fuoricasello” è quella di dare ai viaggiatori delle indicazioni per un pranzo e/o cena, sottraendoli al triste rituale del panino, con un  buon rapporto qualità-prezzo. In pratica far mangiare bene ad un prezzo che non spaventa. Quindi se siete in autostrada e vi viene un certo languorino, la guida “Fuoricasello” è l’ideale per soddisfare il vostro appetito, lontani dal nastro d’asfalto.

Prezzo: € 20,00.