Weekend in Franconia: vino, gastronomia e arte nella spettacolare Norimberga

(in italian and English)For the English version click hereI VINI DELLA FRANCONI Adi Cesare ZuccaFamosa per la grande qualità delle birre e per l’ottima cucina, la Franconia riserva anche piacevoli sorprese enologiche. Grazie al clima e alla mineralità del terreno, la Franconia vanta un territorio da cui derivano vini di altissima qualità.

Vigneti in Franconia
Fra i vitigni a bacca rossa i più diffusi sono il Pinot nero (Spätburgunder) e il Domina, ma sono i bianchi a predominare: Riesling, Müller-Thurgau e Bacchus e Silvaner, nato in Franconia nel 1659, creato dall’incrocio tra il Traminer, uno dei vitigni più antichi del mondo, e il Bianco Austriaco. E’ un vino fresco e vivace con aromi di miele e frutta secca, racchiuso nella tradizionale bottiglia rotonda  Bocksbeutel.
Vini della Franconia
Da metaà Settembre fino a metà Novembre, i vini della Franconia vengono festeggiati nelle numerose “Wein & Winzer Fest”  feste dai temi più svariati,  dalla ricerca di un amante, alle degustazioni a lume di candela, alle happy hour.Dove assaggiare i migliori viniTre paesini magici: la barocca cittadina di Würzburg, Castell dove le antiche case abbracciano i vigneti, Iphofen, promotrice  di visite in cantina, degustazioni e eventi enoculturali come la Fürstliche Castell’sches Domänenamta.Oggi vi portiamo a Norimberga.Risalente al 1050, è stata teatro di importanti eventi storici, tra cui il famoso processo. Dopo la seconda guerra mondiale, a causa dei molti bombardamenti degli alleati, la città è stata completamente ed egregiamente restaurata anche nel suo suggestivo centro storicoCittà nota per la sua allegria, i suoi colori, i suoi alberi rigogliosi, il sole, il brulicare della gente, i musei,  il castello, le sue rinomate enoteche Red Barrel e Fränkische Weinstube e le sue non meno famose rostbratwurst, leggendarie salsicce che per ottenere questo nome e marchio di autenticità, devono essere prodotte solo dai macellai di Norimnberga.PRONTI PER UN TOUR DEL BELLO E DEL GUSTO?Altstadt, è il cuore della città dove scoprirete Hauptmarkt, la piazza dell’antico di Norimberga. Qui vi aspettano dei veri gioielli: la Lorenzkirche (St. Lawrence Church) e Frauenkirche (“Chiesa di Nostra Signora”) meraviglioso esempio di architettura gotica, con il suo Männleinlaufen, un orologio meccanico che a mezzogiorno spalanca le porticine da cui sbucano l’Impertore e la sua corte.
Lorenzkirche (St. Lawrence Church)
Poco più in là , un vero trionfo dei selfies…davanti alla Schöner Brunnen, “la bella fontana, alta circa 19 metri. Si ispira a una guglia gotica, ornata da figure che rappresentano la filosofia, le arti liberali, gli Evangelisti, i Padri della Chiesa, i principi elettori, Mosè e i Profeti. Protetta da un recinto in ferro, chiuso da due anelli che, cosi dice la leggenda, portano fortuna se vengono toccati … Provare …
Schöner Brunnen, la Bella Fontana
Già da inizio Ottobre la piazza si illumina di luci natalizie e si popola di bancarelle che propongono decorazioni festive, creazioni artigianali e golosità tra cui i tradizionali biscottini al burro Wicklein a forma di cuore, stella e naturalmente albero di Natale. Niente di meglio che sgranoccharsene un paio, mentre si fa shopping natalizio.Heilig-Geist-Spital., Ospedale dello Spirito Santo, risale al 1300 ed è stata la più grande istituzione urbana per la cura dei malati e degli anziani. Ancor oggi e’ utilizzato come casa di riposo e dispone anche di un caratteristico ristorante, ricavato dall’antico refettorio.Ship of fools, scultura in bronzo di Jürgen Weber ispirata ai versi satirici di Sebastian Brant dedicati ai vizi e alle debolezze della sua epoca.
Ship of fools, scultura in bronzo di Jürgen Weber
Torre di Henkersteg (“il ponte del boia”), antica residenza del carnefice di Norimberga che doveva vivere isolato per evitare ogni contatto fisico con i cittadini, perlomeno prima… dell’esecuzione.Kettensteg, Ponte delle Catene. Costruito nel 1824, il più antico ponte a catena d’Europa.Vicolo dei conciatori (Weißgerbergasse) Sede medioevale del commercio delle pelli. Oggi è uno dei pochi complessi monumentali architettonici sopravvissutoi ai bombardamenti della guerra .
Weißgerbergasse
Albrecht-Dürer Haus Casa-museo dI Albrecht-Dürer, uno degli artisti rinascimentali più importanti del paese nel XVI secolo. Al piano terra troverete una sala contenente delle copie dei suoi dipinti mentre ai piani superiori il museo presenta installazioni di arredi d’epoca, una bella cucina e una ricostruzione dello studio dell’Artista.
La Casa-museo dI Albrecht-Dürer,
TiergärtnertorPiazzetta da cui si gode di una bella visuale sul castello e su tutte le case a graticcio che circondano la piazza.KaiserburgGigantesco castello imperiale in arenaria,  nato nel 12esimo secolo e considerato uno dei palazzi imperiali fortificati e piu’ importanti del Sacro Romano Impero. All’interno si possono ammirare le stanze storiche, oggetti preziosi, collezioni di armi e armature dei cavalieri.
Kaiserburg
Sinwell Tower
All’esterno troviamo la Sinwell Tower, torre circolare che serviva per scopi di prestigio e di difesa. Salendo in cima alla torre si ha una bella vista sulla città.I MUSEINorimberga ospita una vasta gamma di gallerie e musei che esplorano il suo turbolento sviluppo, oltre a mostrare artisti locali e internazionali.Museo del GiocattoloUn paradiso per i bimbi e non solo… Dai giocattoli storici, alle bambole vecchio stile alle automobili, ai treni. ai motori a vapore fino alle auto moderne e ai classici giochi di oggi, come Lego, Barbie, Playmobil o Matchbox.
Museo del Giocattolo
Germanisches NationalmuseumIl Museo Nazionale Germanico risale al 1852 e ospita una delle collezioni più importanti del paese di manufatti e arte tedeschi, dall’età preistorica alla modernità. Troverete opere di Albrecht Dürer, di Rembrandt, il primo globo terrestre sopravvissuto e persino il primo orologio da tasca al mondo,  oltre a antichi strumenti musicali provenienti da tutta Europa.
Germanisches Nationalmuseum
Fembo-Haus“Casa dei mercanti” residenza patrizia, unica dimora mercantile tardo rinascimentale che ha resistito alle avversità del tempo. Grazie all’accurata installazione “Krone, Macht, Geschichte” (Corona, Potere, Storia) In soli 30 minuti, potrete rivivere 950 anni di storia cittadina.
La Casa dei Mercanti
Museo Ferroviario Tedesco A Norimberga è nata la prima ferrovia tedesca. Il Museo racconta la storia dello sviluppo del sistema ferroviario. Dalle umili origini in Inghilterra alla riunificazione tedesca, documentando anche gli ampi lavori di ristrutturazione per scopi militari sotto il regime nazista e il ruolo svolto dalla ferrovia nell’Olocausto.
Museo Ferroviario Tedesco
Neues MuseumIl più importante museo d’arte e design della città, Le sue imponenti strutture in vetro sono state sviluppate dal famoso architetto Volker Staab, Collezioni e mistre di design innovativo e pezzi d’arte degli anni ’60.Tribunale di NorimbergaI famosi processi di Norimberga si sono svolti presso il Palazzo di Giustizia, perseguendo i restanti criminali di guerra della seconda guerra mondiale.L’aula 600 del Palazzo, luogo in cui i nazisti furono processati, è forse la sala di giustizia più famosa del mondo ed è ancora oggi utilizzata, soprattutto per i casi di omicidi. Il tribunale di Norimberga rappresenta un promemoria della turbolenta storia del paese, ma anche una rivalutazione delle responsabilità e un’eredità problematica.
L’aula 600 del Processo di Norimberga ,ieri e oggi
Museo della Bibbia Recentemente aperto, illustra come è stato scritto il libro e come è arrivato in Baviera. Tra le novità un’antica copia della Bibbia che potrete sfogliare digitalmente e un’ autentica edizione del 700 che potrete sfogliare a mano, dal vivo. Interessante!Per una visita completa ai musei e alle attrazioni di Norimberga, un’ ottima idea è quella di procurarsi una Nürnberg Card , online o direttamente al Tourist Office in Hauptmarkt. Avrete per due giorni l’ingresso gratuito a tutti i musei e le attrazioni di Norimberga ed inoltre potrete prendere tutti i mezzi di trasporto dell’intera regione di Norimberga, Fürth e Stein e il transfert all’Aereoporto.
Il Museo della Bibbia, uno dei tanti musei con ingresso gratuito grazie alla Nurnberg Card
DELIZIE GASTRONOMICHEImperano le Rostbratwurst, tradizionali (e sopratutto autentiche) salsicce di Norimberga.  Vengono grigliate alla fiamma e tradizionalmente servite su un piatto di peltro, accompagnate da crauti, insalata di patate e rafano.
le iconiche salsicce Rostbratwurst
Anche il nome è depositato , le autentiche devono essere prodotte solo dai macellai di Norimberga , Occhio alle clandestine! Le rostbratwurst, sono cosi amate, che la Città le ha volto dedicare perfino un Museo che racconta la loro storia, dalle originei alle ricette più innovative.
Museo della Salsiccia
DOVE MANGIARE LA MIGLIORE SALSICCIABratwurst Röslein il ristorante di salsicce più grande del mondo, nel cuore del centro storico di NorimbergaBratwursthäusle, dove dal 1313 le originali salsicce vengono grigliate su barbecue a legna di faggio.Goldenes Posthorn, la più antica enoteca della Germania e risale al 1498. Era la preferita di Dürer che di Hans Sachs ed è stata visitata da re, artisti e studiosi di tutto il mondo .Bratwurst-Glöcklein Il suo nome risale al 14 secolo e si trova proprio accanto al Königstor, di fronte alla stazione ferroviaria principale di Norimberga.Zum Gulden Stern, il ristorante di salsicce più antico del mondo. Un must per chi visita NorimbergaIl vero “re” della tavola è un succulento piatto fatto con spalla di maiale arrosto, completa di osso e cotenna super croccate, dumpling di patata e cavolo rosso. Si chiama “Ofenfrisches schäufele” ed è il tipico pasto domenicale della Franconia.
Ofenfrisches schäufele
Il migliore della città? Ho fatto lunghe ricerche e investigazioni, ma sono tutti d’accordo: Halbrecht Durer Stube rustica birreria-osteria dove lo Chef mi ha invitato in cucina per un’anteprima… Che profumo… e vi assicuro che la carne è davvero tenera, ricca, sostanziosa e sa come appagare i sensi…DOVE DORMIREArt & Business HotelIl nome dice tutto: un 3 stelle superior , arredamento “design” con tocchi d’arte moderna, letteralmente a due passi dalla Stazione ferroviaria e allo shuttle per l’Aereoporto. Adorabile buffet breakfast impreziosito dai rinomati formaggi Waltmann di Erlangen.INFOhttps://tourismus.nuernberg.de/enwww.frankentourismus.itwww.franken-weinland.deNürnbergCardwww.facebook.com/tourismus.nuernberinstagram.com/nuernberg_travel/twitter.com/Nuernberg_InfoFor the English version click Next>




Corsica on the road: 7 giorni lontano dal turismo di massa

Lontano da Bonifacio, da Porto-Vecchio e dalle spiagge affollate che animano ogni estate corsa, esiste un’altra isola. Un luogo ruvido e selvaggio, gentile e silenzioso, dove il mare profuma di mirto e le strade sembrano fatte apposta per perdersi. Se quest’estate volete vivere un viaggio che sa di libertà, di pane di castagne e vento caldo, preparatevi: la Corsica più autentica vi aspetta.

Noi di Weekend Premium vi proponiamo un itinerario di 7 giorni, da affrontare rigorosamente in macchina, perfetto per una coppia o un piccolo gruppo di amici. Un viaggio tra mare e montagna, storia e natura, sapori locali e panorami sorprendenti. Ecco le tappe, giorno per giorno.

Giorno 1 – Bastia e Vescovato: la porta segreta dell’isola

Il viaggio parte da Bastia, porto d’arrivo per chi sbarca dall’Italia. La cittadella genovese, il vecchio porto con i suoi bistrot e le facciate colorate raccontano già l’anima corsa: orgogliosa, mediterranea, ibrida. Ma non fermatevi troppo. Salite subito verso l’entroterra, alla scoperta di Vescovato, piccolo borgo di origine medievale. Le sue viuzze strette, la chiesa barocca e i cunicoli nascosti svelano la Corsica meno fotografata. Un aperitivo in piazza con vista sulla valle? Inizia il viaggio.

Giorno 2 – Capo Corso: la Corsica in miniatura

Il secondo giorno è dedicato al Capo Corso, la penisola che i locali chiamano “l’isola nell’isola”. Qui il tempo rallenta, e la strada serpeggia tra scogliere, vigne sospese sul mare e villaggi di pescatori. Fermatevi a Centuri per un piatto di linguine all’aragosta sul porto, poi raggiungete Barcaggio, all’estremo nord, dove una spiaggia semi-deserta vi accoglie tra sabbia chiara e dune. In serata, potete dormire in un agriturismo vista mare: il tramonto è uno spettacolo garantito.

Porto di Centuri, Corsica

Giorno 3 – Balagne nascosta: tra Speloncato e Punta di Spanu

Scendete lungo la costa ovest verso la regione della Balagne, ma evitate le località più battute. Dirigetevi invece verso Speloncato, Pigna, Belgodère: borghi arroccati, dove l’aria profuma di lavanda e pane appena sfornato. Sulla costa, cercate Punta di Spanu, una lingua di sabbia e granito dove il mare ha colori caraibici. Pochi turisti, tanto silenzio. Cena consigliata a Corbara, dove alcune trattorie servono piatti a base di castagne e formaggi locali.

Giorno 4 – Corte e le gole della Restonica

Oggi si entra nel cuore montano della Corsica. Corte, l’antica capitale dell’isola indipendente, è un gioiello arroccato su una roccia. Visitate la cittadella, poi immergetevi nella natura selvaggia delle gole della Restonica. Piscine naturali, foreste di pini, sentieri che portano a laghi glaciali. Dopo il trekking, una pausa dolce: ordinate le falculelle, piccoli dolci al brocciu cotti sulle foglie di castagno. E non dimenticate il liquore di mirto.

Falcullella, dolce tipico della Corsica
(credits: Di Vista – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1502958)

Giorno 5 – Alta Rocca e Col di Bavella: il volto selvaggio dell’isola

Da Corte dirigetevi verso l’Alta Rocca, nel sud-ovest. Superate Zonza, fino ad arrivare al Col di Bavella: pinnacoli di roccia, sentieri immersi nei larici, e una vista che lascia senza fiato. Questa è una delle zone più selvagge dell’isola, dove si intrecciano leggende, torri megalitiche e tradizioni antiche. Provate l’agnello arrosto in una delle locande di montagna: vi riscalderà anche in piena estate.

Giorno 6 – Baia di Figari: spiagge segrete e silenziose

Evitate Bonifacio e Porto-Vecchio, ormai preda del turismo di massa. Puntate invece a sud-ovest, verso la baia di Figari. Qui troverete spiagge segrete come San Giovanni, Chevanu e Stagnolu: sabbia dorata, rocce rosse, profumo di ginepro e pochi, pochissimi turisti. Perfette per una giornata di puro relax. Al tramonto, cercate una cena in una paillote sul mare: pesce freschissimo, vino corso e cielo che si tinge d’arancio.

Giorno 7 – Castagniccia e ritorno a Bastia

Per concludere il viaggio, attraversate la Castagniccia, nel cuore orientale dell’isola. Una regione fatta di castagneti secolari, villaggi dimenticati, chiese romaniche e silenzi profondi. Fermatevi a Piedicroce o La Porta, per un’ultima camminata tra le strade lastricate e il profumo di pane di castagne. Un ultimo pranzo in un ristorante di cucina contadina, e poi via verso Bastia, dove tutto è cominciato.

Questo viaggio in Corsica è perfetto per chi cerca un’estate diversa. Per chi ama il mare ma fugge la folla, per chi non ha paura delle strade tortuose e ama i sapori autentici. Bastano sette giorni e una macchina. Il resto lo fanno il vento, il sole, il brocciu e la libertà di esplorare.

Questa estate, scegliete l’isola meno raccontata. Solo su Weekend Premium.




TOP WEEKEND PER LEI: LA STRADA DELLE FIABE

di Beba Marsano

Giovani o mature, sole o in piccoli gruppi, le donne viaggiano più degli uomini. Un fenomeno in crescita, soprattutto dopo la pandemia, evidenziato da inchieste promosse da motori di ricerca e società specializzate in servizi di intelligenza turistica. Il pubblico femminile preferisce viaggi culturali ed esperienziali; in testa agli indici di gradimento ci sono l’Italia e le grandi città europee in un mix di classici intramontabili e destinazioni ai margini dei grandi flussi, ancora da scoprire. In questa puntata, la Strada delle Fiabe, in Germania.

Da Brema ad Hanau

Compie 50 anni la Strada Tedesca delle Fiabe: 600 incantevoli km da Brema a Hanau nei luoghi delle favole dei fratelli Grimm. Un lungo programma di manifestazioni anima città e villaggi che ne costituiscono le tappe: Alsfeld con la casa di Cappuccetto Rosso, Bad Wildungen col museo di Biancaneve, Sababurg nella foresta di Reinhardswald con il castello della Bella Addormentata. E ancora Hamelin legata al Pifferaio Magico, Brema ai celebri Musicanti e Kassel, che ospita la Grimmwelt, custode dei manoscritti dei Grimm, patrimonio mondiale Unesco.

Veduta di Marburg

Da gustare

Grande protagonista della cucina tedesca è il maiale, che si consuma in forma di salsicce, prosciutti, arrosti e stinchi. Le patate sono quasi inevitabili; eccole in insalata, come purè, al vapore, saltate in padella oppure in teglia. Onnipresenti i crauti, ottenuti dal cavolo cappuccio. Migliaia i tipi di pane e altrettanto ricca la pasticceria con specialità come lo strudel di mele e la torta della Foresta Nera, trionfo di cioccolato, panna montata, ciliegie. Bevanda nazionale, la birra.

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Provenza tra lavanda, borghi e sapori: un weekend da sogno nei primi caldi

Svegliarsi con il profumo della lavanda, passeggiare tra borghi di pietra dorata e gustare sapori mediterranei avvolti dalla brezza primaverile: la Provenza è una destinazione che incanta e conquista, perfetta per accogliere i primi caldi della stagione. Questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni regala un perfetto equilibrio tra relax e scoperta, dove ogni angolo racconta una storia antica e ogni pasto è un viaggio nei sapori locali. Ecco un itinerario per vivere un weekend autentico nel cuore della Provenza.

Giorno 1: Avignone e i vigneti della Valle del Rodano

Iniziate il vostro weekend ad Avignone, la storica cittadina famosa per il Palazzo dei Papi, imponente residenza papale del XIV secolo, quando la città divenne il centro della cristianità per quasi 70 anni. Passeggiate nel centro storico e godetevi l’atmosfera medievale, ammirando anche il Pont Saint-Bénézet, il celebre ponte a metà sul Rodano, legato a una leggenda del XII secolo.

Per un pranzo tipico, fermatevi al Restaurant L’Agape (www.restaurant-agape.com), dove potrete gustare piatti della tradizione provenzale con un tocco moderno.

Nel pomeriggio, dirigetevi verso la Valle del Rodano, celebre per i suoi vini sin dall’epoca romana. Una sosta imperdibile è a Châteauneuf-du-Pape, borgo che deve il suo nome al periodo in cui i papi di Avignone fecero costruire un castello per la produzione di vino. Qui potrete visitare una delle tante cantine e degustare vini rinomati. Tra le opzioni, vi consigliamo Domaine de Beaurenard (www.beaurenard.fr).

Per la cena, rientrate ad Avignone e cenate in un locale con cucina autentica come La Mirande (www.la-mirande.fr), che offre un’esperienza gastronomica d’eccellenza.

Giorno 2: I borghi e la lavanda del Luberon

Dopo una colazione con pain au chocolat in una boulangerie locale, partite alla scoperta del Luberon, una delle zone più affascinanti della Provenza, che vanta insediamenti umani sin dalla preistoria e che nel Medioevo fu un territorio conteso da varie signorie.

Il primo stop è Gordes, uno dei borghi più belli di Francia, con le sue case in pietra arroccate sulla collina. Qui si trova anche il vicino Abbaye de Sénanque, un’abbazia cistercense del XII secolo ancora abitata dai monaci, celebre per i suoi campi di lavanda in fiore tra giugno e luglio.

Proseguite verso Roussillon, noto per le sue spettacolari falesie ocra, testimonianza di un’antica attività mineraria che risale all’epoca romana. Qui potrete pranzare da Le P’tit Gourmand (www.leptitgourmand.com), un bistrot accogliente con specialità regionali.

Nel pomeriggio, rilassatevi a L’Isle-sur-la-Sorgue, la “Venezia della Provenza”, famosa per i suoi canali e mercatini d’antiquariato. Questo borgo ha origini medievali ed è stato per secoli un centro strategico per il commercio tessile e la lavorazione della seta. Concludete il weekend con una cena romantica presso Le Vivier (www.levivier-restaurant.com), con vista sul fiume e piatti raffinati.

I sapori della Provenza da non perdere

La cucina provenzale è un viaggio nei sapori autentici del Mediterraneo. La ratatouille è un piatto iconico, preparato con verdure stufate come zucchine, melanzane e peperoni, perfetto come contorno. La bouillabaisse è la celebre zuppa di pesce marsigliese, le cui origini risalgono ai pescatori greci che si stabilirono sulla costa nel VII secolo a.C. La tapenade è una gustosa crema di olive nere o verdi, ottima da spalmare sul pane, e documentata già nel XVIII secolo. Infine, i calissons d’Aix sono dolcetti alle mandorle tipici di Aix-en-Provence, che secondo la leggenda furono creati nel XV secolo per le nozze del re Renato d’Angiò.

Un weekend in Provenza è l’occasione perfetta per immergersi in paesaggi mozzafiato, sapori autentici e un’atmosfera rilassata. Un viaggio che combina cultura, natura e gastronomia in un’esperienza unica.

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Primi caldi in Andalusia: Un weekend autentico tra leggende, sapori e tesori nascosti

Immagina un weekend in una terra baciata dal sole, dove la luce primaverile risveglia antiche memorie e i sapori genuini raccontano storie di popoli e culture. L’Andalusia, con i suoi borghi incastonati tra colline e valli, offre un’esperienza autentica e fuori dai circuiti turistici convenzionali. È il luogo ideale per chi desidera immergersi in atmosfere genuine, tra passeggiate in stradine millenarie, incontri con la gente del posto e delizie gastronomiche che parlano di tradizione.

Andalusia, un Viaggio tra borghi e storia

Il tuo itinerario inizia ad Arcos de la Frontera, un borgo che incarna l’essenza andalusa. Passeggiando per le sue vie acciottolate, noterai subito l’impronta della dominazione musulmana: antichi castelli e mura che raccontano di epiche difese e di epoche in cui il territorio era un crocevia strategico. Arcos non è solo un gioiello architettonico, ma anche un luogo dove la storia si mescola al quotidiano, rendendo ogni angolo un invito a scoprire leggende e tradizioni.
Per una pausa conviviale, fermati a gustare i piatti tipici in un locale davvero speciale: visita La Tasca del Albaicín e lasciati conquistare dalla cucina casalinga, preparata con ingredienti locali e amore per la tradizione.

Da Arcos, prosegui verso Vejer de la Frontera, arroccato su una collina e avvolto da un’atmosfera quasi fiabesca. Le sue strette vie, costellate di balconi fioriti e piazzette nascoste, offrono scorci su una storia fatta di riconquiste e rinascite. Qui ogni pietra ha un racconto da svelare: si narra, ad esempio, di antiche fortezze e vicende di epoche in cui la cultura araba e quella cristiana si intrecciavano, creando un mosaico unico.
Non perdere l’occasione di fare una sosta da El Rincón del Sabor, dove la cucina locale si esprime in piatti genuini e reinterpretati con un tocco di modernità, perfetti per ricaricare le energie durante la tua esplorazione.

La magia dell’Andalusia prosegue a Setenil de las Bodegas, un piccolo ma straordinario insediamento noto per le abitazioni scavate nella roccia. In questo luogo surreale, la natura e l’ingegno umano si sono fusi in un’armonia particolare: le case, letteralmente “incastonate” nelle pareti rocciose, sembrano raccontare storie di artigiani e pastori che, secoli fa, trovarono nel territorio soluzioni innovative per convivere con l’ambiente circostante.
Qui, una sosta alla Taberna La Cueva diventa quasi un rituale: in un ambiente rustico e accogliente, potrai assaporare piatti preparati secondo ricette antiche, con il calore e la spontaneità che solo una taberna tradizionale sa offrire.

Sapori che raccontano la storia dell’Andalusia

La cucina andalusa è un vero e proprio patrimonio di sapori, in cui ogni piatto porta con sé la memoria di tradizioni antiche e influenze culturali. Durante il tuo weekend, lasciati tentare da delizie come il gazpacho e il salmorejo, zuppe fredde che, oltre a rinfrescare, raccontano la storia della convivialità mediterranea. Il pescaito frito, preparato con pesce appena pescato, è una delle espressioni più autentiche della cucina locale, mentre il celebre jamón ibérico rappresenta l’eccellenza gastronomica spagnola, da gustare in sottili fette accompagnate da un buon bicchiere di vino della zona.

Aggiungi al tuo percorso un assaggio di specialità meno conosciute come l’ajo blanco o le tortillitas de camarones, preparate secondo antiche ricette che si tramandano da generazioni. Queste prelibatezze non solo deliziano il palato, ma raccontano la storia di una terra che ha saputo fondere tradizione e innovazione. Approfitta anche dei mercati locali, dove potrai incontrare produttori e artigiani pronti a svelarti i segreti degli ingredienti a km 0 e delle tecniche culinarie secolari.

Piccoli consigli di storia e tradizione

Durante il viaggio, concediti qualche attimo per approfondire la ricca storia andalusa:

  • Arcos de la Frontera: Oltre alle sue bellezze naturali, scopri le storie delle sue fortificazioni e delle famiglie nobili che hanno difeso questo angolo di terra, rendendolo uno dei simboli della resistenza culturale della regione.
  • Vejer de la Frontera: Immergiti nel passato medievale e ascolta le leggende che narrano di cavalieri e riconquiste, in un contesto che ancora oggi riflette l’incontro tra culture diverse.
  • Setenil de las Bodegas: Osserva come la natura ha modellato la vita quotidiana dei suoi abitanti; ogni roccia, ogni anfratto nasconde aneddoti di creatività e adattamento, elementi fondamentali per comprendere la resilienza della comunità.

E per un’esperienza veramente immersiva, partecipa a una serata in una peña flamenca: lasciati trasportare dai ritmi e dalle emozioni di una danza che è al tempo stesso espressione di gioia e testimonianza storica di un’Andalusia passionale e vibrante.

Un weekend in Andalusia è molto più di una semplice fuga: è un viaggio nell’anima di una terra ricca di storia, sapori e tradizioni autentiche. Tra borghi affascinanti, sapori che raccontano di secoli passati e incontri genuini con la cultura locale, questa esperienza ti regalerà emozioni indimenticabili. Lasciati guidare dai racconti dei luoghi, assapora ogni boccone e vivi un viaggio che va oltre le apparenze, per scoprire un’Andalusia vera e autentica.

Buon viaggio e buona scoperta!

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Atene, una meta perfetta per un weekend autentico nei primi caldi

Con l’arrivo dei primi caldi e l’attesa dell’estate delle isole estive, Atene si afferma come meta imperdibile per un weekend all’insegna di storia, cultura e sapori autentici. 

Atene è una città dalle mille sfumature, dove ogni pietra racconta un racconto millenario e ogni vicolo cela segreti antichi. Oltre al celebre Partenone, pochi sanno che nei pressi del Kerameikos – l’antico cimitero che in passato ospitava anche vivaci botteghe ceramiche, da cui deriva il termine “keramico” – si nascondono tracce di una fiorente attività artigianale che alimentava la creatività ateniese. In epoca classica, questo quartiere era un crocevia di idee e innovazioni: filosofi, artigiani e commercianti si incontravano per dare forma alla nascente democrazia e alla cultura occidentale. Oggi, mentre i turisti affollano l’Acropoli e Plaka, il vero spirito di Atene si rivela nei quartieri meno battuti come Exarchia e Koukaki, dove il passato e il presente dialogano in un’atmosfera autentica e ribelle.

In questo articolo vi proponiamo un itinerario insolito per un weekend primaverile ad Atene, un viaggio fatto di angoli segreti, esperienze culinarie originali e percorsi che raccontano la vera anima della città, lontano dai soliti cliché turistici.

Venerdì Sera – Arrivo e primo assaggio della Città

Invece di optare per i grandi alberghi del centro, scegliete una boutique hotel nel quartiere di Koukaki. Qui, tra stradine acciottolate e caffetterie indipendenti, vivrete Atene come un vero ateniese, scoprendo una realtà ancora inedita ai più. Per iniziare il vostro viaggio in modo originale, cenate in una taverna frequentata dai locali, come Oineas Restaurant. Qui potrete gustare piatti tradizionali rivisitati – immaginate una moussaka leggera e un assortimento di meze che esaltano la ricchezza dei sapori greci.

Sabato – Tra Storia, Arte e Street Food Autentico

Iniziate la giornata con una visita al Kerameikos. Oltre a osservare le tombe e i resti delle antiche botteghe ceramiche, potrete ascoltare storie poco note sulla vita quotidiana degli ateniesi d’altri tempi. Successivamente, dirigetevi verso Exarchia, quartiere noto per la sua vibrante street art. Una guida locale vi svelerà il significato nascosto dei murales e le vicende di protesta che hanno plasmato l’identità urbana di Atene.

Raggiungete il Varvakios Agora, il mercato centrale di Atene, dove il brusio dei venditori e l’abbondanza di prodotti freschi creano un’esperienza sensoriale intensa. Fermatevi in una piccola bancarella per assaggiare olive, formaggi artigianali e pane appena sfornato, veri protagonisti della tradizione culinaria greca.

Lasciate da parte l’Acropoli per un attimo e visitate il Tempio di Efesto, uno dei templi antichi meglio conservati, spesso trascurato dai flussi turistici. Proseguite poi esplorando la piccola Agorà Romana, dove i filosofi ateniesi si riunivano per scambiare idee che ancora oggi risuonano nella cultura moderna.
Concludete il pomeriggio in un caffè nascosto a Koukaki, come Cafè Anthi, dove un autentico caffè greco e dolci tradizionali vi faranno sentire subito a casa.

Per cena, lasciatevi sorprendere da un locale innovativo come Maïs Restaurant, che unisce ingredienti locali a tecniche moderne per creare piatti sorprendenti e inaspettati. Dopo cena, immergetevi nella vivace atmosfera di un piccolo locale di musica live in Exarchia, dove le note di giovani artisti si intrecciano con l’eco della storia millenaria della città.


Domenica – Vista panoramica e relax Mediterraneo

Iniziate la giornata con una salita sul Monte Filopappo, una collina meno conosciuta rispetto a Lycabettus ma altrettanto incantevole. Qui, in tranquillità, potrete godere di una vista intima e mozzafiato della città, lontano dalle folle.

Concludete la mattinata con un brunch in un ristorante a conduzione familiare, come To Kafeneio. Qui potrete assaporare spanakopita, formaggi locali e altre prelibatezze accompagnate da vini regionali selezionati con cura.

Dedicate il pomeriggio a esplorare le vie meno battute di Plaka: tra piccole botteghe d’arte, librerie indipendenti e angoli segreti che raccontano la storia letteraria e popolare di Atene. Prima di partire, concedetevi un ultimo caffè in una tradizionale caffetteria greca, dove ogni sorso vi riporterà alle radici di questa città millenaria.

Atene in primavera e inizio estate è molto più di una semplice meta turistica: è un invito a immergersi in una città autentica, dove storia, arte e sapori si intrecciano per creare un’esperienza indimenticabile. Questo itinerario, lontano dai soliti percorsi battuti, vi permetterà di vivere Atene come un vero ateniese, scoprendo angoli segreti e gustando ogni dettaglio – dal patrimonio artistico alle delizie culinarie. Preparate le valigie e lasciatevi incantare da una Atene che pochi conoscono, in attesa delle isole estive che completeranno questo viaggio unico.

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Magica Varsavia, da vedere e da gustare

Varsavia: una destinazione da inserire nella lista dei vostri futuri weekend.

di Cesare Zucca —

Varsavia, città distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stata ricostruita con tale minuziosa perfezione che l’UNESCO l’ha proclamata  Patrimonio dell’Umanità. Oggi la capitale della Polonia è il cuore pulsante e il centro intellettuale del Paese nonché uno spazio culturale eclettico che rivive le tradizioni del passato e si proietta nel futuro. Se siete appassionati di storia, musica e arte, sia classica che contemporanea. Per non parlare di gastronomia… ma procediamo con ordine.

Varsavia, tradizione e contemporaneità

DA VEDERE

La Città Vecchia (Stare Miasto) Patrimonio Unesco, perfettamente ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) dalle caratteristiche case colorate e la statua di una Sirenetta, sorella della più famosa di Copenaghen
Piazza del Castello, dove troneggia il Castello Reale, residenza dei reali polacchi tra il XVI e il XVIII secolo

Il Castello Reale
Splendori regali

Il Palazzo della Cultura e della Scienza, grattacielo di 42 piani (il più alto della Polonia, dalla terrazza si ammira una vista stupenda sui tetti di Varsavia
La Strada Reale porta alla Residenza di Wilanow, bellissimo palazzo barocco definito la “Versailles polacca“.

Il Palazzo Wilanow
Il Palazzo Wilanow

Il Ghetto Ebraico
Prima dell’occupazione nazista, a Varsavia vivevano 400.000 ebrei, un numero indefinito di ebrei morì. Via della Memoria li commemora in 16 blocchi di granito e nel monumento agli Eroi del Ghetto
Museo della Rivolta di Varsavia
Itinerario multimediale che replica l’atmosfera della rivolta del 1944 e la fine della seconda guerra mondiale

pinterest
Rivolta di Varsavia – Powstanie Warszawskie

Il Parco Lazienki incatevole progetto barocco del XVII secolo, ospita il Museo, il Palazzo sull’acqua, quello Myślewicki, la Casa Bianca, l’Orangeria e un anfiteatro neoclassico

Il Parco Lazienki

La riva del fiume Vistola, offre una suggestiva camminata dove moda e cultura si incontrano, qui Il bar Plażowa ospita concerti gratuiti eseguiti dai migliori giovani musicisti polacchi. Parlando di musica, nel Parco Lazienski spicca il monumento a Frederyk Chopin, nato nella capitale polacca e universalmente considerato il principe del romanticismo musicale. Sotto il monumento si tengono concerti che rendono omaggio alla musica del maestro.

Il monumento a Chopin

Sull’altro lato di Varsavia scoprite la Fabbrica Wedel  che produce il miglior cioccolato, potrete fare tour e degustazione e vedere il quartiere Praga che sfuggì ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Roman Polanski l’ha scelto per girare il film “Il pianista” Oggi il quartiere è la meta preferita di artisti, designer, architetti, fotografi e pullula di bar, ristoranti, gallerie, musei improvvisati e spazi per esposizioni.

Il poster del film ” Il Pianista” girato nel quartiere di Praga

LA GASTRONOMIA DI VARSAVIA

La cucina polacca è particolarmente ricca e deve la sua varietà all’influsso di diverse etnie che nel corso dei secoli hanno convissuto per ragioni storiche sul territorio dell’attuale Polonia: ebrei, ucraini, bielorussi, lituani, russi, tedeschi, cechi, austriaci e, sì, anche italiani.
La cucina attuale infatti, è frutto dei cambiamenti storici, e delle numerose invasioni, che hanno profondamente influenzato la moda culinaria

Spiccano i prodotti tipici, regionali, DOP e IGP, i sapori genuini e l’utilizzo dei prodotti della terra, ma anche le nuove tendenze e il recupero di ricette antiche.
Tra i piatti celebri i pierogi, ravioli ripieni, a scelta, di formaggio, funghi, frutta, cavoli o carne, i Gołąbki, involtini di cavolo ripieni di carne e di riso, i pyzy, gnocchi di patate con o senza ripieno di carne, e la karp, carpa in gelatina o fritta.
Il Sernik è uno dei dolci più famosi della Polonia. Si tratta di una specie di cheesecake, preparato con il twaróg, un formaggio fresco simile alla ricotta.

INFO
Polonia Travel

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Sibiu, la gemma segreta della Transilvania: unviaggio tra storia e mistero

Nel cuore della Transilvania, avvolta da nebbie e antiche leggende, Sibiu si svela come una delle città più suggestive e misteriose d’Europa. Se pensavi che Dracula fosse l’unico richiamo di questa regione, preparati a scoprire una città che sembra uscita direttamente da una fiaba gotica. Sibiu non è solo un borgo medievale, è un’esperienza che affascina e incanta. Se ami i viaggi fuori dai sentieri battuti, questo luogo ti sorprenderà con le sue piazze rinascimentali, i vicoli stretti e le torri medievali che sembrano custodire segreti millenari. Un weekend qui non sarà solo un viaggio, ma un’immersione in un mondo di mistero, cultura vibrante e sapori antichi.Sibiu, una città divisa tra la Città Alta e la Città Bassa, vanta un centro storico dall’atmosfera incantevole, caratterizzato da strade strette e ripide fiancheggiate da edifici del XVII secolo, dai distintivi tetti a timpano, e imponenti torri di difesa.La Città Alta ospita tre splendide piazze: la rinomata Piata Mare, nota anche come Piazza Grande, dominata dalla maestosa chiesa barocca romano-cattolica, dalla Torre del Consiglio e dal sontuoso Palazzo Brukenthal in stile tardo barocco. Accanto, la suggestiva Piazza Piccola, o Piata Mica, circondata da pittoreschi negozi e accoglienti caffetterie, mentre la Piaaza Huet ospita affascinanti edifici gotici e la maestosa Cattedrale evangelica.Scendendo verso la Città Bassa, il paesaggio si fa più rustico, con il caratteristico Ponte delle Bugie che collega le due parti della città, rappresentando il primo ponte in ferro battuto della Romania. Da non perdere anche la pittoresca Piazza Goldsmiths, che aggiunge ulteriore fascino al panorama urbano di Sibiu.

Giorno 1: passeggiata nel cuore medievale di Sibiu

Al sorgere del sole, attraversa la Grande Piazza (Piața Mare), dove ogni pietra racconta una storia. Osserva la maestosa Torre del Consiglio e lasciati conquistare dalla vista sulla città. Ogni passo ti porta indietro nel tempo.Ammira le ombre che si allungano sui tetti a timpano della Piazza Piccola (Piata Mica) e non perderti la maestosa Cattedrale Evangelica di Santa Maria, testimone silenziosa di secoli di storia. Ma il vero momento di magia arriva quando attraversi il celebre Ponte delle Bugie (Podul Minciunilor). Secondo la leggenda, il ponte scricchiola quando qualcuno mente camminandoci sopra. Sei pronto a mettere alla prova la tua onestà?Dove Mangiare:

  • Ristorante Hermania: Situato in un affascinante edificio storico, questo ristorante offre una gustosa selezione di piatti tradizionali rumeni, preparati con ingredienti freschi e di qualità.
  • Crama Sibiu Vechi: Immerso in un’atmosfera accogliente e rustica, questo locale è il luogo ideale per assaporare i sapori autentici della cucina transilvana, accompagnati da una vasta selezione di vini locali.

Ponte delle bugie, Sibiu, Romania

Giorno 2: tesori nascosti e natura Incantata

Dedica il secondo giorno alle bellezze nascoste. Inizia con una passeggiata nel vivace Mercato di Sibiu (Piața Cibin), tra profumi di formaggi locali e dolci tradizionali. Poi, visita il suggestivo Museo delle Tradizioni Popolari ASTRA, un vero viaggio nella cultura rurale della Transilvania. Se sei un amante della natura, ti consiglio di avventurarti nei dintorni: le colline che abbracciano Sibiu sono perfette per trekking e passeggiate tra boschi e villaggi dimenticati dal tempo. A pochi chilometri, le montagne dei Carpazi ti aspettano con scenari mozzafiato e sentieri immersi nel verde.Dove Mangiare:

  • La Turn: Situato nelle vicinanze della Grande Piazza, questo accogliente ristorante offre una deliziosa selezione di piatti rumeni, accompagnati da una vasta gamma di birre artigianali locali.
  • La Dobrun: Goditi una cena raffinata e una vista spettacolare sulla città presso questo elegante ristorante situato sulle colline di Sibiu. Con un menu che combina sapori tradizionali con una presentazione moderna, La Dobrun è un’esperienza culinaria da non perdere.

Immergiti completamente nell’atmosfera unica di Sibiu, lasciandoti incantare dalla sua storia, cultura e delizie culinarie.

Perché visitare Sibiu oggi?

Sibiu non è solo una città da visitare, ma un luogo da vivere. Ogni angolo nasconde una storia, ogni strada invita a perdersi tra leggende e architetture che sembrano appartenere a un altro mondo. Che tu sia un appassionato di storia, amante della fotografia o semplicemente in cerca di un’avventura fuori dal comune, Sibiu saprà conquistarti.Non aspettare che qualcun altro ti racconti la magia di questa città. La Transilvania ti aspetta, e Sibiu è pronta a sorprenderti.

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STOCCOLMA, un indimenticabile weekend con gli ABBA

Fans degli ABBA?Vi aspetta un weekend pieno di musica, allegria e divertimento, in una delle città più belle d’Europa: Stoccolma.di Cesare Zucca  —–Björn, Benny, Agnetha, Frida: gli ABBA. Hanno venduto più di 400 milioni di dischi in tutto il mondo e godono di una popolarità initerrotta dagli anni 70 fino a oggi, grazie al fortunato musical Mamma mia!, alle versioni di grandi artisti come Cher e Madonna, ai due film Mamma mia! al dinner-show Mamma mia The Party, Björn e Benny, oltre che eccellenti musicisti, si sono rivelati intraprendenti impreditori, con un occhio speciale a chi vuole passare un weekend o un city break nella loro città, creando strutture e intrattenimenti in perfetta sintonia con le loro canzoni.ABBA the MuseumIniziamo col conoscerli da vicino, dai primi passi ai successo mondiale, fino allo scioglimento e alle carriere da solisti. Aperto da 5 anni, ha superato i 5 milioni di visitatori. Tra ricostruzioni storiche, costumi e curiosità, potrai salire sul palco e cantare con loro in un video che arriverà immediatamente nel tuo cellulare. Nel gift shop troverai t-shirt, orsacchiotti, migliaia di gadgets e tutti (e sono tanti) i cd della band.Hotel Pop HouseNella splendida zona Djurgården. Stile pop, dalla musica diffusa (naturalmente ABBA) al coloratissimo arredamento, a tre suites davvero uniche come la 114, ispirata alla storia del musical Mamma mia!. La suite ‘Kristina da Duvemåla’.musical scritto da Björn e Benny e ispirato ai primi emigranti svedesi verso l’America.E, se volete sentirvi una rock star, prenotate la Suite Gold, tutta d’ oro, dai dischi alle pareti, agli innumerevoli trofei vinti dal gruppo.Hotel Rival.Raffinato con un tocco di spettacolo. Ogni camera è dedica a un film svedese, trionfano le immagini di Ingrid Bergman. C’è anche una sala cinematografica datata 1920 e un teatro che ospita artisti e bands ogni weekend.Le camere sono eleganti e spaziose, alcune con una meraviglisoa vista sulla piazza Mariatorget. Ottimo servizio e tutti i confort, compreso la scelta del cuscino, a secondo di eventuali allergie. Zona centrale, metro a due passi, posizione strategica per visitare la città.DOVE MANGIARERistorante Bistro nell’Hotel Rival. Popolarissimo durante il weekend perché ospita un teatro con spettacoli e concerti Arredamento classicheggiante e un po’ disco con  comodissimi divani imbottiti in velluto rosso. Menu ristretto ma piuttosto sofisticato. Ho iniziato con il tipico skagen un toast farcito con granchi e maionese all’aneto, perfetto con una spruzzatina di pepe nero e poi i tipici kroppkakor ravioloni ripieni di funghi, kale e finferli. Deliziosi!

Mamma Mia! The PartyLo spettacolo–musical-cena ambientato in in grande ristorante, identico a quello del film. Mentre vi vengono servite ottime e abbondati specialità greche, tra i tavoli, sul palco, nei balconi e perfino in aria si accende lo show.Tutto dal vivo, la band, 13 cantanti, acrobati e ballerini animano la serata e vi faranno vivere una tenerissima lovestory ambientata nell’isoletta greca. Il tutto servito da 22 eccezionali camerieri-cantanti-ballerini. Energia alle stelle, impossibile non lasciarsi trascinare a cantare e ballare.6) Dove vanno gli ABBA nel week end? Quali sono le destinazioni preferite?Gelosissimi della loro privacy, i quattro non rispondono in merito. Si sa che Frida vive da molti anni tra Zermatt, in Svizzera e l’isola di Maiorca, che è anche una destinazione amata da Agnetha e i ben informati dicono che Björn ami passare il weekend in barca con famiglia e amici nel bellissimo Arcipelago, di cui consiglio di vedere due deliziosi villaggi di pescatori Vaxholm e Sandham, raggiungibili anche d’inverno con suggestive mini crociere che partono da Stoccoma centro. Per informazioni VisitSockhom. Anche Benny e Björn , quando volevano mettere in musica le loro ispirazioni, si rifugiavano nel loro studio a Viggsö, un’ isoletta dell’arcipelago. Lì hanno inciso successi come ‘Dancing Queen’ e “Fernando’.’.7) Si riuniranno per un nuovo cocerto?Gli ABBA hanno sempre rifiutato le vertiginose offerte per un reunion concert. Però si sono riuniti nello studio RMV Studio a Stoccolma per registrare 2 pezzi ( pare favolosi) I titoli: I Still Have Faith In You e Don’t Shut Me Down.Li rivedremo insieme in un nuovo concerto?La risposta è si, ma… in oleogramma, in una specie di Avatar ABBA Show. Beh come se fossero davvero sul palco! Peccato che per vederli bisognerà andare a Londra, dove la Band si esibisce ogni sera nella spetacolare ABBA ARENA, che ospita la più sensazionale esperienza concertistica high-tech definitiva del XXI secolo, ABBA Voyage. uno spettacolare show che unisce la loro irresistibile musica a effetti visivi mozzafiato e alla più strabiiante tecnologia .
Image courtesy of Johan Persson / ABBA Voyage.
Weekendmania…. e se la meta fosse Londra?Perchè non mettere nella lista un weekend natalizio nella sempre spettacolare capitale britannica?Londra sotto le feste si illumina di vetrine mozzafiato, alberi spettacolari, luci strabilianti, perfino Babbo Natale sexy…. Volete sapere di più?Cliccate sul mio articolo “Natale a Londra” e … buon weekend!INFOVisit StockholmStockholm Visitor Center, Sergels Torg 5 INFOVisit StockholmStockholm Visitor Center, Sergels Torg 5

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Londra Christmas 2024: vetrine mozzafiato, alberi spettacolari, luci strabilianti, perfino Babbo Natale sexy…

DI CESARE ZUCCA –

Weekend natalizio a Londra?

Vi attendono le mille luci e le incredibili luminarie di Oxford Street, Carnaby Street, Covent Garden. Ogni quartiere gareggia per essere il più scintillante e per stupire con le sfarzose vetrine.Si parte!

Harrods, leggendario grande magazzino che presenta animali in festa, splendide scatole regalo, scenari innevati e mega orsacchiotti, Harvey Nichols .paradiso gourmet di Fortnum & Mason che ospita squisiti prodotti enogastronomici, Selfridges, il regno della moda, Hamleys, spettacolare negozio di 4 piani dedicati ai più piccoli,

Il Claridges Hotel dedica non solo il suo albero ma anche un treno al proprio direttore creativor Christian Louboutin, il re delle scarpe dalla suola rossa, mentre lo spettacolare mercato del Covent Garden, tappa must della visita londinese, fa scintillare lo shopping con un tradizionale albero mille luci.

Voglia di pattinare sul ghiaccio?Puntate verso The Somerset House, spettacolare edificio neoclassico situato nel cuore di Londra. oppure unite cultura a divertimento, con una visita allo straordinario Museo di Storia Naturale seguita da una divertente pattinata sulla pista del Natural History Musem Ice Ring

Santa Claus sexy!Nelle passaggiate natalizie non può mancare Oxford Street. Sotto un cielo tempestato di angeli troverete i negozi e le vetrine più accattavanti. a cominciare dalla moda che quest’anno vuole tutta la famiglia in tenute da elfo in relax. Vanno a ruba i buffi maglioni con un inedito Babbo Natale, palestrato e mezzo nudo…

L’hotel London Edition, regno del design, snobba le tradizionale bocce di vetro colorate e le sostituisce con nastri e bozzetti in bianco e nero , che mi hanno vagamente ricordato i disegni di Cocteu.

Al 39esimo piano dello spettacolare grattacielo The Gherkin, vi aspetta un fantastico cocktail bar con uno degli alberi più alti della città, addobbato in stile classico con sfere rosso e oro. Chiamatemi demodè... ma questo albero. cosi tradizionalmente old fashion è, tra tutti quelli che ho visto , il mio preferito!Voglia di un drink escusivo? Tuffatevi in un vero ‘Winter Wonderland’ The Ivy Chelsea Garden. per spettacolari cocktail invernali come il superlativo Narnia Negroni.

Dopo lo shopping vi è venuta un po’ di fame?

Fame?Londra è famosa per… mangiare ‘on the road’Street food dovunque, a cominciare dal fish and chips, enorme filetto di pesce avvolto da una croccante panatura ed accompagnato da patatine fritte. Gli inglesi lo mangiano dovunque e a qualsiasi ora. Gustatelo in uno dei parchi che vi abbiamo suggerito o in un pub caratteristico oppure sulle sponde del Tamigi, come fanno i veri londinesi.Altra specialità sono le scotch eggs, uova sode racchiuse in carne di salsiccia, impanate e servite cotte o fritte, mentre le jacket potatoes sono patate cotte al forno con tutta la buccia, ripiene di fagioli, tonno, formaggio o carne a vostro piacimento. Non mancano i tocchi esotici, come gli arabi kebab, i bao asiatici e i samosa, popolari finger food Indiani caratterizzati da una sottile sfoglia croccante che racchiude un cremoso ripieno speziato.

Borough MarketE’ il paradiso dello street food britannico e non solo, infatti troverete banchi di cibo tailandese, giapponese, messicano, francese, italiano, spagnolo…Trionfa il british food: dai succulenti bagel con manzo salato firmati da Nana Fanny, ai generosi panini di lonza di maiale arrosto con ripieno e salsa di mele oppure petto di tacchino con ripieno e salsa di mirtilli o carne di manzo salata con sottaceti all’aneto e senape.Voglia di ostriche?La vostra meta sarà la botteguccia di Richard Haward, dove verranno sgusciate proprio di fronte a voi, super fresche, a buon prezzo e perfino in versione ‘souvenir’ con il guscio dipinto a mano…I cheese toast di Kappacasein sono la leggenda del Market.Questi enormi panini al formaggio grigliato sono realizzati con un generoso aiuto della raclette londinese prodotta a Bermondsey dal proprietario Bill Oglethorpe

Da Pieminister troverete i tradizionali meat pies, tortini salati pasta di sfoglia e pasta frolla, ripieni di carne o verdure e serviti con contorno di fagioli. Un cibo ‘comfort food’ da gustare rigorosamente con una bella e fresca birra scura. Un piatto strepitoso, incluso della lista dei 10 migliori cibi inglesi da non perdere.

E per il gran finale del vostro weekend londinese…

Tuffatevi nel West End, la zona a Ovest della City di Londra e a Nord del fiume Tamigi. Il West End è uno dei quartieri più alla moda della metropoli, popolato da negozi, ristoranti, bars, clubs, pub trendy e dalla famosa zona chiamata “Theatreland” l’Olimpo del musical, dove, fino dalla metà del XX secolo, vanno in scena grandi opere teatrali con magnifici attori e un pubblico illustre.
Dai leggendari palcoscenici dei teatri Lyceum, Apollo Theatre, Her Majesty’s fino all’ultimo arrivato, il nuovissimo @Sohoplace cinque piani di spazio pubblico, bar e lounge e un suggestivo auditorium a pianta circolare. Il musical del momento è “Il Diavolo veste Prada” , adattamento teatrale del famoso film omonino. La parte di Meryl Streep è interpretata dalla splendida attice-cantante Vanessa Williams e le musiche sono firmate da Sir Elthon John… Successo garantito!
A tutti…
Merry Christmas!

CESARE ZUCCATravel, food & lifestyle.Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Cesare Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.

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Folegandros: una perla incontaminata delle Cicladi

Quando settembre si avvicina alla fine e l’estate cede il passo all’autunno, l’isola di Folegandros emerge come la meta ideale per una fuga autentica. Lontana dai circuiti turistici più battuti e dalle affollate località balneari, questa piccola perla delle Cicladi offre una bellezza semplice e genuina che saprà conquistarti.

Scoprire i villaggi e la tradizione

Inizia la tua esplorazione da Chora, il capoluogo di Folegandros, che si adagia maestosa su una falesia rocciosa. Questo incantevole villaggio, costruito su un crinale, è un mosaico di viuzze strette e tortuose che si intrecciano tra case bianche e taverne tradizionali. Chora è divisa in due sezioni principali: il Kastro, l’antica cittadella veneziana con i suoi vicoli acciottolati e le case dai balconi in legno, e Ano Meria, un’area più recente ma ugualmente affascinante con le sue stradine tranquille e i panorami mozzafiato.

Durante la tua passeggiata, non perdere una visita alla Panagía, una piccola chiesa con una vista spettacolare, e al Museo Etnografico e del Folklore, che offre uno spaccato delle tradizioni e usanze locali. Ano Meria, situata nell’entroterra, è un borgo che sembra immerso in un’altra epoca, con le sue coltivazioni e i muretti in pietra che delimitano i campi.

Gustare la cucina locale

Per un’esperienza gastronomica autentica, To Spitiko è una taverna a Chora che serve piatti tipici come il moussaka e il gemista. Kafeneio è il luogo ideale per una cena con vista, dove puoi assaporare piatti come souvlaki e pastitsio in un ambiente accogliente. Non dimenticare di provare il kavourmas, una specialità di carne di maiale in salamoia e spezie, e il salata greca.

Rilassarsi sulle spiagge e esplorare la natura

Le spiagge di Folegandros sono un vero tesoro per chi cerca la tranquillità e la bellezza naturale. La spiaggia di Katergó, con la sua sabbia nera e le acque cristalline, è la più iconica dell’isola. È consigliabile arrivare presto per evitare la folla. Ágios Geórgios, all’estremità opposta, è più ventosa ma offre una tranquillità rara.

Per esplorare altre gemme nascoste, visita le spiagge di Angali, Fira, Ambéli e Ágios Nikólaos, e se sei appassionato di snorkelling, Balsamo e Ampeli sono perfette per te. Se ami camminare, segui i sentieri che attraversano l’isola; molti portano a spiagge nascoste e angoli panoramici.

Vita notturna e relax

Folegandros non è nota per una vita notturna vivace, ma offre una serata di relax ideale. I baretti e i caffè di Kamares, il porto dell’isola, sono perfetti per un drink tranquillo. Pounta è un bar pittoresco dove puoi sorseggiare un cocktail e godere della vista serale.

Dove Soggiornare

Per un soggiorno autentico, opta per gli affittacamere e gli hotel a conduzione familiare che punteggiano l’isola. Se il tuo budget lo permette e non hai paura delle altezze, soggiorna in uno degli hotel che si affacciano direttamente sulla falesia per una vista spettacolare. Chora è la scelta migliore per la sua comodità e l’accesso a ristoranti e negozi, mentre Karavostasi è ideale per chi cerca una vicinanza al mare. Ano Meria è perfetta per chi desidera la pace assoluta, sebbene sia un po’ più isolata.

Folegandros è un angolo incantato delle Cicladi che conserva intatta la sua autenticità. Con le sue spiagge selvagge, i villaggi pittoreschi e la cucina tradizionale, offre un’esperienza unica e genuina. Approfitta di questa isola affascinante per una fuga estiva all’insegna della semplicità e del relax, lontano dai luoghi affollati e dal turismo di massa.

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Riga: Un weekend autentico nella perla del Baltico

Riga, capitale della Lettonia, è una destinazione che unisce storia, cultura e tradizione gastronomica in una cornice affascinante. Passeggiare per il suo centro storico, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è come fare un salto indietro nel tempo, con le sue stradine acciottolate, gli edifici Art Nouveau e le antiche chiese gotiche che raccontano secoli di storia.Fondata nel 1201 dal vescovo tedesco Alberto di Riga, la città ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella storia del Baltico. Grazie alla sua posizione strategica sul fiume Daugava, Riga divenne rapidamente un centro commerciale della Lega Anseatica, dominando il commercio del Nord Europa nel Medioevo. Durante i secoli, Riga fu sotto il dominio di tedeschi, svedesi, polacchi e russi, che hanno tutti lasciato segni tangibili nella sua architettura e cultura. Solo nel 1991, con l’indipendenza dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, Riga ha iniziato la sua rinascita moderna.

Venerdì: arrivo e passeggiata storica

Il weekend inizia con l’arrivo all’aeroporto internazionale di Riga, facilmente raggiungibile in poche ore con voli diretti da Milano Malpensa o Roma. Un breve trasferimento vi porterà al centro della città, pronto per la vostra esplorazione.Iniziate il vostro soggiorno visitando il centro storico. L’iconica Chiesa di San Pietro offre una spettacolare vista panoramica della città dalla sua torre. Poco distante, il maestoso Duomo di Riga, con il suo mix di architettura gotica, romanica e barocca, rappresenta una tappa imperdibile. Vicino si trova anche il Museo dell’Occupazione, che offre una panoramica sulle occupazioni sovietica e nazista che hanno segnato profondamente la storia lettone.

Chiesa di San Pietro, Riga – Lettonia

Sabato: cultura, gastronomia e il mercato centrale

La giornata inizia con una deliziosa colazione a Martina Bekereja, dove si possono gustare i tradizionali pīrāgi, dolci ripieni di pancetta, perfetti per un inizio energetico.Successivamente, immergetevi nella vivace atmosfera del Mercato Centrale di Riga, uno dei più grandi d’Europa e situato all’interno di ex hangar per dirigibili. Qui potrete scoprire prodotti locali freschi, come il pesce affumicato, il pane di segale e i formaggi tradizionali. Il mercato è un microcosmo della vita quotidiana lettone e offre un’esperienza autentica che vi avvicinerà alla cultura locale.

Vista sul mercato, Riga
Nel pomeriggio, continuate con la visita alla Biblioteca Nazionale della Lettonia, un imponente edificio moderno che offre anche una magnifica vista sul fiume Daugava. Gli amanti dell’arte potranno fare una tappa al Museo Nazionale delle Belle Arti, che ospita una vasta collezione di opere locali e internazionali. Per chi preferisce un’esperienza più interattiva, il Museo della Scienza Zinoo è un’opzione coinvolgente.A pranzo, fate una sosta da Analuzijas Suns, un ristorante trendy che offre rivisitazioni moderne della cucina lettone, come il tipico fish and chips e i pelēkie zirņi (piselli grigi), serviti con pancetta croccante.

Domenica: gita al Mar Baltico e cena tradizionale

Prima di concludere il vostro weekend, prendetevi una pausa dalla città e salite su un treno per una breve gita sulla costa del Mar Baltico, che si raggiunge in circa mezz’ora. Località come Jūrmala, famosa per le sue spiagge sabbiose e le ville di legno, offrono un piacevole relax e una ventata di aria fresca marina. Ideale per una passeggiata rigenerante, Jūrmala è il complemento perfetto alla vostra scoperta della Lettonia.La sera, tornati a Riga, concedetevi una cena indimenticabile al Folkklubs Ala Pagrabs, un ristorante sotterraneo dove cucina tradizionale e musica folk dal vivo si incontrano. Gustate piatti autentici come lo sklandrausis (una torta di segale ripiena di carote e patate) e il rasols (un’insalata di patate lettone). La serata è resa speciale dall’atmosfera accogliente e dai suoni vibranti della musica popolare lettone.Con la sua combinazione di storia millenaria, cultura vibrante e sapori autentici, Riga è la meta perfetta per un weekend ricco di esperienze. Dai mercati locali alle coste del Mar Baltico, Riga vi conquisterà con la sua autenticità, regalandovi un viaggio che resterà impresso nei vostri ricordi.




EDVARD MUNCH A MILANO: UN “PONTE DI CULTURA” FRA NORVEGIA E ITALIA

Dopo quasi 40 anni, Edvard Munch, uno dei più grandi pittori del Novecento, torna a Milano con una grande retrospettivaMunch – Il grido interiore”,  ospitata da Palazzo Reale. Un evento di portata internazionale che celebra il maestro norvegese grazie alla straordinaria disponibilità del MUNCH Museum di Oslo, che ha concesso in prestito oltre 100 opere per realizzare un percorso unico e irripetibile.

Inaugurata il 14 settembre, fino al 26 gennaio 2025 la mostra offrirà al pubblico italiano l’opportunità di ammirare da vicino alcuni dei capolavori più iconici di Munch. La mostra, curata da grandi esperti internazionali e con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia, comprende opere che spaziano dall’intera carriera del pittore, con un focus particolare sulle sue tematiche ricorrenti: la solitudine, l’amore, la morte, l’angoscia esistenziale.

Tra le opere esposte spiccano una versione litografica de “L’Urlo“, simbolo universale del terrore e del disagio interiore, “La morte di Marat“, un’opera drammatica che esplora i temi della colpa e della tragedia, “Notte stellata“, con i suoi paesaggi onirici e le atmosfere malinconiche, e “Le ragazze sul ponte”, dipinto emblema della fragilità e del mistero della giovinezza.

L’esposizione milanese non si limita a raccontare l’arte di Munch come espressione personale, ma offre una visione più ampia del suo ruolo di innovatore dell’arte moderna. Pioniere dell’Espressionismo, Munch ha saputo anticipare le inquietudini del Novecento, attraverso la sua capacità di esplorare l’interiorità umana con una sensibilità unica.

Ponte di cultura tra Norvegia e Italia

 Il prestito di un così ampio numero di opere da parte del MUNCH Museum di Oslo non solo rappresenta una grande opportunità per il pubblico italiano, ma testimonia anche l’importanza della collaborazione culturale tra Norvegia e Italia. Tuttavia, nonostante l’assenza temporanea di alcuni dei capolavori principali, il museo di Oslo rimane una destinazione imperdibile per gli amanti di Munch. La nuova sede del museo, situata nella capitale norvegese, è uno spazio moderno e interattivo, che continua a ospitare una ricca collezione di opere e a promuovere l’eredità dell’artista con mostre temporanee, eventi e approfondimenti dedicati.

Il Munch Museo di Oslo

Norvegia, non solo arte

È un paese che offre una vasta gamma di esperienze, combinando una natura spettacolare con una cultura vibrante e dinamica. Le imponenti montagne, i fiordi maestosi e le aurore boreali sono solo alcune delle meraviglie naturali che attraggono visitatori da tutto il mondo. La Norvegia è un paradiso per chi ama l’avventura, con innumerevoli opportunità di trekking, sci, kayak e molto altro.

Elmo vichingo

A sottolineare ulteriormente il dinamismo culturale norvegese, la città di Bodø è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2024. Situata oltre il Circolo Polare Artico, Bodø offre un’affascinante combinazione di paesaggi mozzafiato e vivaci attività culturali. Durante tutto il 2024, la città sarà teatro di una serie di eventi che celebrano l’arte, la musica, la letteratura e le tradizioni norvegesi, attirando artisti e visitatori da tutto il mondo.

Veduta di Bodø

Bodø è il luogo ideale per immergersi nella cultura nordica, tra tradizioni secolari e innovazioni contemporanee. La città offrirà un ricco programma di eventi, che spazieranno dalle arti visive alla musica sperimentale, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla relazione tra uomo e natura. La scelta di Bodø come Capitale Europea della Cultura riflette non solo la bellezza del luogo, ma anche il crescente ruolo della Norvegia come fulcro di creatività e dialogo culturale in Europa.

Locale tradizionale alle Lofoten

Oltre Munch c’è di più

Oltre a Bodø e a Oslo, la Norvegia offre una vasta gamma di destinazioni che meritano di essere scoperte. Dalla storica Bergen, con i suoi caratteristici edifici in legno che si affacciano sui fiordi, alla tranquillità delle isole Lofoten, famose per i loro panorami spettacolari, il paese ha molto da offrire agli amanti della natura e della cultura.

Isole Lofoten

Il Trondheim, sede di una delle università più prestigiose della Norvegia e ricca di eventi culturali, e Tromsø, la capitale artica da cui è possibile partire per vedere l’aurora boreale, sono solo alcuni degli esempi delle meraviglie norvegesi.

L’aurora boreale a Tromsø

La Norvegia è un luogo dove la modernità si fonde con la tradizione, e dove ogni viaggio si trasforma in un’esperienza indimenticabile. Visitarla significa immergersi in una cultura che valorizza tanto la creatività umana quanto la bellezza naturale, e che trova in figure come Edvard Munch una delle sue massime espressioni artistiche.

Opera House a Oslo

La mostra su Edvard Munch a Milano non è solo un’importante occasione per riscoprire l’arte del grande pittore, ma anche un’opportunità per esplorare il ricco panorama culturale norvegese. La collaborazione tra Palazzo Reale e il MUNCH Museum di Oslo, insieme alla crescente rilevanza della Norvegia come centro culturale in Europa, rafforzano i legami tra i due paesi e offrono al pubblico italiano una porta aperta su un mondo di arte, natura e tradizione da scoprire. Che si tratti di ammirare i capolavori di Munch o di esplorare i maestosi paesaggi del Nord, l’invito è chiaro: la Norvegia e la sua cultura attendono solo di essere scoperte.

Oslo e il Munch Museum

PS: Il Museo delle Navi vichinghe a Oslo e il Museum of the Viking Age di Oslo sono temporaneamente chiusi. Riapriranno nel 2027.

INFO

MUNCH Il grido interiore (palazzorealemilano.it)www.visitnorway.it




Naxos: un angolo incontaminato delle Cicladi

Naxos, la più grande e fertile delle isole Cicladi, è il luogo ideale per un weekend di evasione, lontano dalle mete turistiche più famose come Santorini e Mykonos. Quest’isola ricca di miti e leggende, come la storia di Arianna, offre un mix affascinante di spiagge dorate, villaggi pittoreschi e tradizioni secolari. Scopri come trascorrere un fine settimana all’insegna dell’autenticità in questo angolo incantevole del Mar Egeo.

Passeggiata tra storia e cultura

Inizia il tuo soggiorno a Naxos esplorando la capitale, Naxos Chora. Questo pittoresco centro storico è un dedalo di vicoli acciottolati e case imbiancate che si snodano tra il quartiere medievale del Kastro e il Bourgos, il vecchio quartiere greco. Il Castello Veneziano, costruito nel 1207 dai Veneziani, è un punto di partenza ideale per scoprire la storia dell’isola e offre una vista panoramica mozzafiato.Non perderti una visita al Tempio di Apollo, conosciuto come la Portara, una delle icone dell’isola. Anche il Tempio di Demetra, situato a sud del villaggio di Sangri, è un importante sito archeologico che merita attenzione. Se hai tempo, esplora anche la Chiesa di Panagia Mirtidiotissa per ammirare affreschi bizantini e immergerti nella spiritualità locale.

Delizie gastronomiche e ristoranti locali

La cucina di Naxos è un autentico viaggio nei sapori della Grecia. Per una colazione o uno spuntino, fermati al To Elliniko, dove puoi gustare una fetta di tiropita, una torta salata di formaggio. Al pranzo, il ristorante Axiotissa è una scelta eccellente per assaporare piatti preparati con ingredienti freschi dell’isola, come il keftedes (polpette di carne) e il moussaka (stufato di melanzane e carne). Per una cena romantica, prova il Meze Meze, un ristorante che offre una varietà di meze (antipasti) e cocktail preparati con ingredienti freschi. Il saganaki (formaggio fritto) e il pastitsio (pasta al forno) sono imperdibili. Se preferisci un’atmosfera più rilassata, visita il Remezzo, un bar con vista sul mare, ideale per sorseggiare un cocktail al tramonto.

Spiagge e natura: relax e avventura

Le spiagge di Naxos sono un vero paradiso. Agios Georgios, situata vicino a Naxos Chora, è perfetta per una giornata al mare con la famiglia, grazie alla sua sabbia fine e alle acque poco profonde. Per una spiaggia più tranquilla, esplora Plaka Beach, una lunga distesa di sabbia dorata, oppure Glyfada e Kastraki nella costa sud-ovest, che offrono un ottimo equilibrio tra comodità e serenità.Se ami la natura e le passeggiate, non perdere l’opportunità di scalare il Monte Zas, il punto più alto dell’isola. L’escursione regala viste spettacolari e un’immersione nella flora e fauna locali. La breve camminata fino a Grotta Beach ermetterà di scoprire una spiaggia di sabbia e ciottoli con onde vivaci, ideale per chi cerca un po’ di avventura.

Immersione nella cultura locale

Per un assaggio dell’autentica vita di Naxos, visita i suoi villaggi più tradizionali. Chalkio (Halki), l’antica capitale, è perfetta per passeggiare tra negozietti e gallerie d’arte, godendo della tranquillità lontana dalla folla. Apiranthos, arroccato sui pendii del monte Fanari, è noto per la sua distintiva identità culturale e linguistica, riflesso delle sue radici cretesi.

Gite e attività all’aria aperta

Se vuoi esplorare l’isola da un’altra prospettiva, partecipa a una delle crociere giornaliere in barca a motore o catamarano. Queste escursioni offrono opportunità di snorkeling e panorami mozzafiato delle isole vicine. Se preferisci attività più avventurose, il kitesurfing è molto popolare sulle spiagge ventose della costa ovest di Naxos.Non dimenticare di assaporare il Kitron, un liquore tipico prodotto con limoni locali, visitando la storica distilleria Vallindras a Halki, che produce questo prelibato liquore dal 1896.In sintesi, Naxos è una meta ideale per un weekend che combina bellezza naturale, storia affascinante e cucina deliziosa. Immergiti nella vita autentica dell’isola e scopri un angolo del Mar Egeo che saprà conquistarti con la sua genuinità e il suo fascino senza tempo.Per non perderti altri viaggi all’estero all’insegna dell’autenticità segui la rubrica Intheworld e la nostra pagina Facebook!




Scoprendo l’autentico fascino di Rovigno: Un weekend estivo in Istria

Se desideri un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa, la pittoresca cittadina di Rovigno sulla costa croata è la destinazione perfetta. Situata nella regione dell’Istria, Rovinj in croato offre un’atmosfera unica, fatta di stradine acciottolate, case color pastello e una costa mozzafiato.I tempi in cui Rovigno (Rovinj in croato) era una località turistica molto economica sono ormai un ricordo. Oggi, lungo la sua magnifica costa, sorgono numerosi hotel a 4 stelle e ristoranti di lusso che attraggono un turismo esigente e raffinato. Tuttavia, il fascino autentico di questa splendida città di mare, uno dei porti più belli dell’Adriatico, è rimasto intatto. Accanto agli hotel di lusso, è possibile trovare una vasta scelta di alberghi, B&B e campeggi più economici. La città vecchia, dominata dalla maestosa Chiesa di Sant’Eufemia, incanta con le sue strette viuzze, scorci panoramici e un’atmosfera romantica e tranquilla. Le acque blu dell’Adriatico fanno da sfondo alle meraviglie architettoniche del centro; le incantevoli spiagge nei dintorni e le isole dell’arcipelago di Rovigno sono la meta ideale per giornate di relax e emozionanti gite in barca.

Giorno 1: Arrivo e esplorazione iniziale

All’arrivo a Rovigno, sistemati presso una delle affascinanti guesthouse locali, come la Guesthouse Santin. Dopo aver fatto il check-in, inizia la tua avventura con una passeggiata esplorativa nel centro storico. Visita la Cattedrale di Sant’Eufemia, che domina la città dall’alto, e ammira la vista panoramica sul mare e sulle isole circostanti. Prosegui con una passeggiata lungo il porto, dove potrai osservare i pescatori locali e i loro tradizionali pescherecci. La sera, cena presso Konoba Kantinon, un ristorante locale noto per i suoi piatti di pesce fresco e la cucina istriana. Prova il branzino alla griglia o il risotto ai frutti di mare, accompagnati da un bicchiere di Malvasia, il vino bianco locale.

Giorno 2: Cultura e natura

Inizia la giornata con una visita al Mercato di Rovigno, dove potrai acquistare prodotti locali come olio d’oliva, formaggi e salumi istriani. Approfitta dell’occasione per fare una colazione autentica con pane fresco e formaggi locali. Dopo il mercato, noleggia una bicicletta o uno scooter e pedala fino al Parco di Punta Corrente (Parco Forestale di Zlatni Rt). Questo parco naturale offre sentieri ombreggiati, calette nascoste e punti perfetti per fare un tuffo nel mare Adriatico. Ritorna in città e cena presso Taverna Da Baston, un locale accogliente dove puoi gustare piatti tradizionali come la pasta fatta in casa con tartufo, un prodotto tipico della regione istriana.

Giorno 3: Avventura e Relax

Partecipa a una gita in barca verso l’isola di Sveta Katarina o l’isola Rossa (Crveni Otok). Queste isole offrono spiagge tranquille e acque cristalline, ideali per una giornata di relax e snorkeling. Al ritorno a Rovigno, visita la Galleria d’Arte Batana, dedicata alla tradizionale barca di legno istriana chiamata batana. La galleria offre un interessante spaccato della storia marittima locale. Concludi la giornata con una cena presso il ristorante La Puntulina, situato sulla scogliera con una vista spettacolare sul mare. Assapora piatti raffinati come il polpo alla griglia o il carpaccio di pesce, concludendo la serata con un tramonto indimenticabile.

Giorno 4: Ultimi Momenti di autenticità

Prima di partire, fai una passeggiata lungo la Via Grisia, famosa per le sue gallerie d’arte e i negozi di artigianato. Qui puoi acquistare souvenir autentici come ceramiche, gioielli fatti a mano e opere d’arte locali. Pranza al Snack Bar Rio, un piccolo locale sul porto che serve deliziosi panini con calamari fritti e insalate fresche. Dopo pranzo, rilassati con un ultimo caffè presso il Bar Mediterraneo, godendo della vista del mare e della brezza marina.

Cosa Vedere a Rovigno

Vie e Piazze: Il centro storico di Rovigno, sviluppatosi su una penisola, è caratterizzato da vie strette e tortuose, case addossate con camini caratteristici, vicoli e piazzette. Delle sette porte delle antiche mura della città, tre sono ancora visibili: Porta di San Benedetto, La Portica e Porta di Santa Croce. Sul sito dell’antica Porta della Pescheria sorge l’elegante Arco di Balbi, costruito nel 1679 e dedicato al governatore della città, Daniele Balbi. In cima all’arco, si possono ammirare una testa veneziana all’interno e una testa turca all’esterno. Ulica Grisia è la via degli artisti locali, dove è possibile acquistare ritratti e dipinti. Anche se non avete intenzione di comprare nulla, una passeggiata su questa graziosa via ciottolata che porta dall’Arco dei Balbi a Sant’Eufemia è d’obbligo.Palazzi: Il Palazzo del Municipio, un tempo Palazzo del Pretore, risale al Trecento e originariamente ospitava anche le prigioni cittadine. La facciata e l’atrio sono stati restaurati nell’Ottocento e successivamente nel 1935, con l’aggiunta degli stemmi di importanti famiglie veneziane e istriane. Una delle viste più iconiche di Rovigno è l’orologio cittadino, situato nella piazza principale del centro. La torre risale al Seicento, ma è stata ampliata più volte, mentre l’orologio con il leone veneziano è dell’Ottocento. Il teatro Antonio Ganduso, costruito su progetto del visionario sindaco Nicola Califfi alla fine dell’Ottocento, è un edificio in stile barocco che si integra perfettamente con l’ambiente circostante. Dedicato a un attore teatrale e cinematografico italiano nato a Rovigno, il teatro è ancora oggi un magnifico scenario per balletti, opere e concerti di musica classica.Chiese: Il monumento più importante di Rovigno è la Chiesa di Sant’Eufemia, il più grande edificio barocco di tutta l’Istria, situato nel punto più alto della penisola. La sua torre campanaria alta 60 metri, che ricorda il campanile di San Marco a Venezia, è sormontata da una statua di Sant’Eufemia che può girare su se stessa come una banderuola. La chiesa fu costruita nel 1736 sul sito di una precedente chiesa dedicata a San Giorgio. Al suo interno, si può ammirare un rilievo in marmo raffigurante Sant’Eufemia e la sua tomba. Altre chiese degne di nota a Rovigno includono il Monastero francescano, un bel edificio barocco settecentesco con un piccolo museo, e la molto più antica Chiesa della Santa Trinità, in stile romanico, dall’insolita forma ottagonale.Museo della Batana: Durante la visita a Rovigno, non si può perdere l’eco-museo Casa della Batana, una straordinaria esposizione permanente dedicata alle batane, tradizionali barche a fondo piatto tipiche della zona. Il museo offre un affascinante viaggio nelle tradizioni locali, mostrando come la vita degli abitanti sia stata profondamente legata al mare per secoli.Parco Forestale di Punta Corrente: Se desideri una pausa dalle visite turistiche, il Parco forestale di Punta Corrente è il luogo perfetto per trovare frescura e riposo. Ricco di piante autoctone e prati, il parco, fondato nel 1890, è ideale per passeggiate rilassanti, gite in bicicletta e attività sportive come corsa e free climbing.Spiagge di Rovigno: Con 67 km di costa frastagliata e un arcipelago che comprende 14 isole e isolotti, Rovigno offre una varietà incredibile di spiagge. Tra le più belle:

  • Spiaggia Baluota: una spiaggia cittadina ai piedi della Chiesa di Sant’Eufemia, illuminata di notte per nuotate sicure.
  • Spiaggia Monte: una piccola spiaggia cittadina nel centro storico con scalette per entrare in acqua.
  • Baia Lone: una delle spiagge più famose, ideale per famiglie con bambini.
  • Spiaggia Porton Biondi: una spiaggia in cemento e ghiaia con una stupenda vista sul centro di Rovigno.
  • Spiaggia Palù: una splendida spiaggia rocciosa all’interno di una riserva ornitologica, perfetta per chi cerca tranquillità.
  • Spiagge del Parco di Punta Corrente: spiagge ghiaiose all’interno della riserva naturale.

Attività ed escursioni:Gite in giornata: Non lasciare Rovigno senza aver fatto una gita in barca verso le isole vicine, come l’Isola di Sant’Andrea con il suo suggestivo castello e l’Isola Maschin. Un’escursione molto suggestiva è la crociera sul canale di Leme, un piccolo “fiordo” fiancheggiato da una rigogliosa vegetazione.Sport: Due attività sportive molto popolari a Rovigno sono le immersioni e l’arrampicata su roccia. Sub esperti vengono per ammirare il relitto del Baron Gautsch, una nave passeggeri naufragata nel 1914. Con un permesso speciale, è possibile visitare l’interno del relitto, uno dei più belli dell’Adriatico.Per bambini: Una visita a Mini Croazia, un parco a tema che riproduce in scala ridotta le più importanti località della Croazia, è un’attività divertente per i bambini.


Rovigno è una gemma nascosta che offre un’esperienza autentica a prezzi accessibili. Tra cultura, natura e cucina tradizionale, questo itinerario ti permetterà di scoprire l’essenza di questa affascinante città costiera.Per non perderti altri viaggi all’estero all’insegna dell’autenticità segui la rubrica Intheworld e la nostra pagina Facebook!




Polperro: Il gioiello nascosto della Cornovaglia per un weekend da Sogno

Se siete alla ricerca di una destinazione europea al mare per un weekend estivo fuori porta che offra un’esperienza autentica lontana dalle mete turistiche più affollate, Polperro, un incantevole villaggio di pescatori sulla costa della Cornovaglia, è la scelta perfetta. Con i suoi stretti vicoli acciottolati, le case dai tetti in ardesia e un’atmosfera rilassata, Polperro è il luogo ideale per immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali. Ecco un itinerario di 3-4 giorni per scoprire l’autenticità di questo affascinante villaggio.

Giorno 1: Arrivo e esplorazione del villaggio

Arrivate a Polperro e sistematevi in una delle accoglienti pensioni del villaggio, come il Claremont Hotel. Iniziate la vostra esplorazione passeggiando tra i vicoli del villaggio, ammirando le case bianche e i colorati giardini fioriti. Pranzate al The Blue Peter Inn, un storico pub affacciato sul porto, dove potrete gustare un delizioso fish and chips accompagnato da una birra locale. Lungo il percorso verso il porto, incontrerete molti cottage ed eleganti case vacanze, raggiungibili da piccoli ponti in legno che attraversano il fiume Pol. Fermatevi al Bean & Scone, una piccola tea room dove potrete acquistare scones con marmellata e clotted cream da gustare anche d’asporto su una delle panchine che affacciano sul porto.

Nel pomeriggio, visitate il Polperro Harbour Heritage Museum per scoprire la storia del villaggio e delle sue tradizioni marittime. Proseguite con una passeggiata lungo la costa verso Talland Bay, godendovi le viste spettacolari sull’oceano e sulla scogliera. Per cena, dirigetevi a The Kitchen, un ristorante che offre piatti preparati con ingredienti freschi e locali come il granchio della Cornovaglia.

Giorno 2: Natura e avventura

Dedicate la mattinata a una passeggiata panoramica lungo la South West Coast Path fino a Looe, un altro pittoresco villaggio di pescatori. Fermatevi per pranzo al The Old Sail Loft Restaurant, noto per i suoi piatti di pesce e frutti di mare freschi. Tornate a Polperro e partecipate a una gita in barca per esplorare la costa, avvistare la fauna marina e godervi una prospettiva diversa del villaggio.

Nel visitare Polperro, portate sempre con voi delle scarpe comode e, se vorrete fare delle escursioni sulla costa, attrezzatevi opportunamente con scarponi da trekking. Nonostante le giornate possano essere calde, consigliamo di mettere nello zaino un k-way; il meteo è spesso imprevedibile e soffia sempre una brezza leggera. La sera, cenate al The Three Pilchards, un pub tradizionale che offre una vasta selezione di piatti locali e una calda atmosfera tipicamente britannica.

Giorno 3: Cultura e tradizione

Scoprite la bellezza dei giardini storici di Boconnoc, a breve distanza in auto da Polperro, dove potrete passeggiare tra fiori e piante secolari. Rientrate a Polperro per pranzare al The Old Millhouse Inn, che offre piatti tradizionali della Cornovaglia. Nel pomeriggio, visitate le gallerie d’arte locali, dove potrete ammirare opere di artisti del posto ispirate ai paesaggi marittimi. Non mancate una visita alla Shell House, lungo l’antico Warren del paese, famosa per la sua facciata completamente coperta di conchiglie.

Concludete la giornata con una cena raffinata da Michelle’s Restaurant, che propone piatti creativi utilizzando ingredienti freschi e stagionali.

Giorno 4: Relax e degustazione

Dedicate la mattinata a rilassarvi sulla piccola ma pittoresca spiaggia di Polperro, godendovi il sole e il mare. Fermatevi per un pranzo leggero e un caffè da Coffee Cake, un caffè accogliente famoso per i suoi dolci fatti in casa. Nel pomeriggio, partecipate a una degustazione di sidro in una delle vicine aziende agricole, come la Cornish Orchards, dove potrete assaggiare diverse varietà di questo tipico drink locale. Concludete la vostra avventura gastronomica con una cena in uno dei pub locali, dove potrete godere di un’atmosfera autentica e piatti semplici ma deliziosi. Se sarete a Polperro di mercoledì, vi consigliamo di rimanere fino a sera, quando durante l’estate un coro di pescatori si esibisce sul porto per il piacere degli spettatori.

Polperro è una destinazione che offre un’autentica esperienza della Cornovaglia lontana dai circuiti turistici di massa. Con il suo mix di storia, natura, cultura e gastronomia, questo villaggio vi regalerà un weekend indimenticabile, permettendovi di scoprire il cuore autentico della Cornovaglia.

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