Il segno del mese. Scorpione, ironici e misteriosi

Cari amici dello Scorpione che festeggiate il compleanno tra il 23 ottobre e il 21 novembre, questo mese siete i protagonisti della nostra rubrica. Intelligenti, passionali e acuti, siete dotati di spirito anticonformista. Sapete affrontare ogni situazione grazie al vostro spirito di adattamento e all’ironia tipica del segno. Circondati da quell’alone di mistero che vi caratterizza, spesso siete scambiati per duri. Sì, ma dal cuore tenero…

Dopo un anno difficile (ma non solo per voi!), nel quale siete comunque riusciti a rimanere a galla facendo appello a un po’ di sano egoismo che vi ha portato a sfruttare le situazioni a vostro pro, la fine di questo 2020 si preannuncia per voi ricco di cambiamenti. A metà dicembre, infatti, prima Saturno e poi Giove, a poca distanza l’uno dall’altro, passeranno dal Capricorno all’Acquario. Dovrete fermarvi un attimo per capire dove volete andare e focalizzarvi sul presente. Potrete comunque contare su Plutone e Nettuno, che saranno per voi fonte di ispirazione e appoggeranno nuove strategie vincenti.

Lo Scorpione e l’Amore

Il vostro è il segno più erotico e passionale dello Zodiaci. Circondati da un alone di mistero, sapete sedurre e fare innamorare. Per questo la vostra vita sentimentale è sempre molto variegata e, spesso, affollata!

Dopo un 2020 in cui hanno alternato storie romantiche ad altre più passionali e “mordi e fuggi”, i single troveranno più stabilità nell’ultima parte dell’anno. Avrete le idee più chiare su quello che volete, o su quello che cercate. E anche di lasciare perdere le storie in cui non credete nemmeno voi.

Anche per le coppie la fine dell’anno sarà il momento per tirare le somme e fare un passo successivo. Il ché significa fare progetti. Da quelli più classici, come la convivenza, un matrimonio o un figlio, ad altri più eclettici, come un viaggio o un cambiamento che avrà il pregio di rinsaldare il vostro rapporto con il partner.

Lo Scorpione e il Lavoro

Gli Scorpioncini hanno saputo mantenersi a galla in quello che per tutti è stato un annus horribilis. Grazie alla vostra capacità di adattamento e al vostro fiuto infallibile sul lavoro siete stati in grado di gestire situazioni anche complicate, mantenendo con abilità contatti che avete saputo sfruttare a vostro beneficio.

Il passaggio di Saturno e di Giove in Acquario in dicembre metterà alla prova le vostre doti organizzative. Elasticità, spirito di adattamento e pazienza vi consentiranno di essere tempestivi e di avvicinarvi ai vostri obiettivi

Lo Scorpione e il Denaro

Sfruttare la benevolenza di Giove in Capricorno fino alla prima metà di dicembre. Potrete aumentare le entrate, ma anche trovare il modo di diminuire le uscite e fare gli investimenti giusti. Le vostre finanze potranno essere più cospicue anche grazie a un cambio di lavoro o a una promozione.

Non gettatevi, però, a capofitto nello shopping. Limitatevi al necessario e a qualche piccolo sfizio senza esagerare. Meglio mettere da parte qualcosa, che vi tornerà utile più avanti.

Lo Scorpione e il Benessere

Per voi, nati nel Segno, il 2020 non è stato un brutto anno per quanto riguarda la salute. E sarà così fino alla fine, grazie alla benevolenza di Saturno fino a metà dicembre. Potete continuare quindi a dedicarvi alla cura di voi stessi, praticando sport e regalandovi qualche coccola di benessere.

Ricordate, poi, che il benessere del corpo e della mente si costruisce giorno dopo giorno e come vi prendete cura di voi oggi influenzerà quello che sarete domani, prevenendo acciacchi e malanni stagionali. Non trascurate i denti. Pelle e capelli richiedono qualche attenzione in più, specie nei mesi più freddi.

Lo Scorpione in viaggio

Misteriosi, ma anche amanti del mistero, dell’esoterico, di luoghi ricchi di miti e leggende. Gli Scorpioni saranno attratti dalla misteriosa Praga, oppure dai paesi dell’Europa dell’Est, come la Slovenia, l’Ungheria o la Bulgaria.

Consigliato anche un itinerario in Egitto, sulle tracce dell’antica civiltà dei faraoni, che proprio dello scorpione avevano fatto un simbolo e persino una divinità.

Meta alternativa, la “magica” New Orleans, alla scoperta degli antichi riti e miti legati alle streghe e al voodoo.

In Italia, vi consigliamo un weekend nelle vicinanze di Siena, all’abbazia di San Galgano, dove è custodita la “spada nella roccia” che, si narra, sia proprio quella di Re Artù.

Lo Scorpione a tavola

Gli Scorpioncini non hanno mezze misure, nemmeno a tavola! Passionali e voraci, vorrebbero provare tutto, anche se sarete pronti a criticare tutto quello che avete avuto nel piatto, pur avendolo apprezzato. Alle cene al ristorante preferite quelle casalinghe, dove avete la possibilità di fare il bis, preferire una pietanza a un’altra o mescolare i gusti. Gli Scorpione amano il pesce, ma anche la cucina fusion ed etnica, dove poter sperimentare sempre qualcosa di nuovo.

Lo Scorpione in auto

Vi piace sempre essere al centro dell’attenzione e stupire. Per questo la vostra auto ideale, che possiate permettervela o no, è un’auto di lusso, potente ed elegante. Tra i vostri sogni proibiti ci sono la Jaguar XJ berlina premium, oppure una Maserati Levante o una BMW 8 Coupé M85. E, siccome per voi non ci sono sfumature di grigio, ma solo il bianco o il nero…sceglierete il nero!


Personalità famose dello Scorpione

Sono nati sotto il segno dello Scorpione: Voltaire (21 novembre 1694), Antonio canova (1° novembre 1757), Niccolò Paganini (27 ottobre 1782), Dostoevskij (30 ottobre 1821), Claude Monet (14 novembre 1840), Theodore Roosvelt (27 ottobre 1858), Trilussa (26 ottobre 1871), Pablo Picasso (25 ottobre 1881), Indira Gandhi (19 novembre 1917), Gianni Rodari (23 ottobre 1920), Ennio Morricone (10 novembre 1928), Bud Spencer (31 ottobre 1929), Grace Kelly (12 novembre 1929).

Sono nati nel segno anche Alain Delon (8 novembre 1935), Pelé (23 ottobre 1940), Gigi Proietti 82 novembre 1940), Gigi Riva (7 novembre 1944), Hillary Clinton (26 ottobre 1947), Carlo d’Inghilterra (14 novembre 1947), Bill Gates (28 ottobre 1955), Diego Armando Maradona (30 ottobre 1960), Eros Ramazzotti (28 ottobre 1963), Julia Roberts (28 ottobre 1967), Leonardo Di Caprio (11 novembre 1974), Anne Hathaway (12 novembre 1982), Scarlett Johansson (22 novembre 1984).




Citroën C5 Aircross Hybrid e C3: test drive sul lago di Como

Suv ricaricabile alla spina o bestseller del marchio. Siamo stati sul lago di Como, ramo di Lecco, a scoprire le due punte di diamante del Double Chevron: la nuova Citroën C5 Aircross Hybrid e la nuova Citroën C3 (fresca di restyling di metà carriera). La splendida cornice di quel territorio decantato da Alessandro Manzoni nel romanzo “I Promessi Sposi” ha esaltato le qualità del Suv ibrido plug-in: confortevole e modulabile, offre una grande versatilità di utilizzo (modalità 100% elettrica per tutti i giorni con 55 km di autonomia e fino a 135 km/h; modalità termica per i lunghi tragitti e modalità ibrida per combinare i vantaggi delle due motorizzazioni).

Personalità colorata e comfort sono, invece, gli assi nella manica della nuova C3, bestseller del brand transalpino (oltre 850.000 i clienti conquistati dalla fine del 2016), che si distingue per lo stile moderno, capace di esprimere freschezza e senso di protezione. Ispirata all’utilizzo dei suoi clienti, la nuova gamma fornisce la versione più adatta alle esigenze di ognuno (ci sono pure le varianti Van e Combi).

Sentieri in altura a bordo di Citroën C5 Aircross Hybrid

Una veduta dall’alto ripaga del viaggio: arrivare all’abbazia di San Pietro al Monte dopo aver camminato nel bosco rigenera il corpo e la mente. Il complesso di stile romanico si trova ad una quota di 630 metri alle pendici del monte Cornizzolo ed è raggiungibile solo a piedi in meno di un’ora partendo dalla frazione Pozzo nel comune di Civate (il percorso è molto semplice, senza pericolo e adatto anche a chi si sta avvicinando all’escursionismo per le prime volte). L’intera struttura è composta da tre edifici: la basilica di San Pietro, l’oratorio intitolato a San Benedetto e le rovine dell’antico monastero. Di particolare rilevanza l’imponente ciclo di affreschi della basilica. Arrivati a destinazione, poi, si può ammirare un panorama mozzafiato sulla Brianza, i monti lecchesi e il lago.

Giardini

L’alternativa è Villa Bertarelli, dimora signorile dell’alta borghesia milanese del sette-ottocento, nota per la sua raffinata architettura e per il suo bel giardino. Si trova a Galbiate ed è sede del Parco del Monte Barro. I giardini, visitabili gratis il sabato mattina, sono stati concepiti e curati come un’opera d’arte, studiati su tre livelli, uniti da una scalinata terminante con una fontana arricchita da un mosaico di sassi. Nel giardino ci sono anche una serra storica, alcuni tunnel sotterranei e il Poggio della Brianza da cui si può godere di un’ottima vista sui laghi, le colline e le Prealpi.

Suv alla spina

La Citroën C5 Aircross Hybrid offre un’esperienza di comfort ai massimi livelli, grazie all’isolamento fornito dai vetri anteriori stratificati, alle sospensioni con Smorzatori Idraulici Progressivi (Progressive Hydraulic Cushions) e ai sedili Advanced Comfort. In più, il piacere della guida fluida e silenziosa in modalità 100% elettrica. Con la sua motorizzazione ibrida ricaricabile, eroga una potenza complessiva di 225 CV, unendo tecnologia e prestazioni dinamiche.

Modularità al top, con i 3 sedili posteriori individuali, scorrevoli, inclinabili e ripiegabili a scomparsa, oltre al volume del bagagliaio fino a 600 litri. L’auto offre 20 funzioni di assistenza alla guida al servizio della sicurezza e del benessere a bordo, a cui si aggiunge un corredo tecnologico completo, pensato per agevolare la vita quotidiana (che include la gestione automatica delle modalità di guida, la ricarica semplificata e programmabile, interfacce intuitive e un portale di servizi connessi dedicati).

Bestseller

La nuova Citroën C3, particolarmente agile grazie al suo diametro di sterzata di 10,7metri, è lunga 3,99 metri e offre una compattezza ottimale nella circolazione in città. La gamma di motori termici assicura una grande versatilità nella fascia centrale del mercato. Motorizzazioni performanti, efficienti e sobrie di ultima generazione:

Benzina con cambio manuale:

–           PureTech 83 S&S (anche per neopatentati)

–           PureTech 110 S&S

Benzina con cambio automatico:

–           PureTech 110 S&S EAT6

Diesel con cambio manuale a 6 rapporti

–           BlueHDi 100 S&S

97 combinazioni esterne, 3 decorazioni inedite per il tetto, 2 nuovi cerchi, 3 ambienti interni (due dei quali completamente nuovi) e nuovo design per gli Airbump: si presenta così la C3. Il frontale inaugura la nuova firma della marca, ispirata alle ultime concept car, e nuovi proiettori a LED. Ai sedili Advanced Comfort si aggiungono gli aiuti alla guida, con 12 tecnologie e servizi connessi al passo con i tempi, che facilitano la vita di tutti i giorni.

 

 




Il segno del mese. Bilancia, una fine d’anno funambolico

Cari amici della Bilancia che festeggiate il compleanno dal 23 settembre al 22 ottobre, questo mese il nostro appuntamento con le stelle è dedicato a voi. Nella prima parte dell’anno avete dovuto affrontare qualche piccolo problema e i vostri progetti hanno subito una battuta d’arresto a causa della situazione generale dettata dall’emergenza sanitaria, ma non perdete la fiducia nel futuro e in voi stessi!

Già dal mese di luglio Saturno ha fatto il suo ingresso in Acquario e ha messo a vostra disposizione forza, capacità di reagire, stabilità e concretezza che vi metteranno in mano tutte le carte per superare tutti gli ostacoli e le situazioni di stallo. Da dicembre, poi, Saturno alloggerà in pianta stabile in Acquario insieme a un Giove amico, che vi consentirà di concludere l’anno da vincenti. E, se è vero che non tutto il male viene per nuocere, i primi mesi un po’ difficoltosi avranno temprato il vostro carattere e reso più determinati, pronti a lottare per raggiungere i vostri obiettivi, sia personali che professionali. Ma scendiamo nei dettagli!

La Bilancia e l’Amore

Durante i mesi di questo anno siete stati sicuramente sinceri, ma non diplomatici, e non sempre fedeli al vostro cuore. Insomma, potreste esservi trovati in una situazione in cui avete avuto l’impressione, in amore, di camminare su un filo sospeso nel vuoto, indecisi se lasciarvi cadere o proseguire. Come è vostra peculiarità, tuttavia, siete riusciti a trovare il vostro personale equilibrio. A fine anno, Saturno e Giove passeranno in Acquario e metteranno fine a equilibrismi, situazioni di incertezza, insoddisfazioni e rinunce.

Se siete single, forse quest’anno non troverete l’anima gemella, ma imparerete a stare bene con voi stessi, godendovi la vita, anche da soli, imparando ad amarvi. Una strategia che vi consentirà di fare chiarezza in voi stessi e piazza pulita di situazioni e persone che non riuscite più a gestire. Per le coppie, sia di vecchia data che novelle, nella prima parte dell’anno non sono mancate le tensioni, ma state tranquilli, perché gli astri non prevedono rotture definitive, quanto, piuttosto, momenti chiarificatori, i classici “puntini sulle i”. Poi tutto filerà liscio per farvi passare un Natale d’amore e d’accordo.

La Bilancia e il Lavoro

Imprevisti, situazioni familiari o personali, dettate dall’emergenza sanitaria, hanno messo a dura prova la vostra capacità di sapervi “bilanciare” tra lavoro e famiglia, anche se il vostro impegno non è mai venuto meno. Potreste anche esservi sentiti scoraggiati o preoccupati per la vostra situazione lavorativa, per questo gli astri vi richiedono pazienza e, soprattutto, di ritrovare la vostra fiducia nel futuro. Perché verso fine anno, tutto cambierà. Ci saranno nuove opportunità, che non avreste mai immaginato, da cogliere al volo, con possibilità di cambi di ruolo, promozioni e miglioramenti economici.

La Bilancia e il Denaro

Le preoccupazioni date da questa situazione così particolare vi hanno reso prudenti, poco propensi alla spesa, anche per il timore di vedervi ridotte le entrate economiche. Il periodo di “magra”, tuttavia, sta per finire, sempre grazie a Giove in Acquario da metà dicembre, che vi aiuterà a recuperare con gli interessi. Dovete solo pazientare un paio di mesi, tenendovi alla larga dalle tentazioni dello shopping. I “bilancini” hanno la tendenza ad autogratificarsi facendosi dei regali. Pazienza fino a Natale!

La Bilancia e il Benessere

Durante il periodo di lockdown avete saputo “bilanciare” le limitazioni della vostra libertà con la cura di voi stessi, focalizzando l’attenzione sul vostro benessere per alzare il tono dell’umore. Anche nell’ultima parte dell’anno, non fatevi mai mancare una coccola, gioverà al tono del vostro umore e vi ricaricherà di energia in attesa degli impegni che vi attendono a fine anno. Per affrontare l’autunno, puntate su un’alimentazione sana, magari con il supporto di un integratore per supportare le difese immunitarie, e sport all’aria aperta.

Il vostro colore per questo autunno è l’oro, che richiama i raggi del sole, ma anche le foglie degli alberi e vi dona vitalità e positività. Come profumo, prediligete le note del cedro, tonificante e stimolante per le energie vitali, sia fisiche che mentali.

La Bilancia in viaggio

Segno dominato da Venere, la Bilancia è romantica per natura e amante delle cose belle, ma è anche il segno più equilibrato dello Zodiaco. Segno di aria, siete un po’ pensatori e un po’ poeti. Ecco, allora, che la città che fa per voi è l’affascinante Istanbul, in Turchia, e non solo perché portata alla ribalta dal successo delle serie turche arrivate anche in Italia. La meravigliosa città sul Bosforo dalla storia millenaria, a cavallo tra Europa e Asia, tra culture diverse, una storia affascinante, stradine senza tempo, tutte da esplorare, che convivono con la parte più moderna.

In alternativa, scegliete Praga, con le sue architetture dai mille volti, i suoi misteri e il suo fascino antico. Splendida con la neve. Un viaggio da programmare verso fine anno.

In Italia, invece, scegliete come meta per un weekend o anche per qualche giorno in più il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia o l’Emilia Romagna, regioni dai nomi “doppi” che racchiudono la loro essenza, cioè quella di aver saputo riunire, nel tempo, culture, tradizioni e storie diversa, e di averle sapute conciliare con risultati meravigliosi.

La Bilancia a tavola

Dotati di un appetito raffinato, ma sempre ponderato e mai vorace, i nati sotto il segno della Bilancia vivono il momento dei pasti, ma anche di aperitivi, stuzzichini e convivialità in genere con sensualità e bellezza. Danno molta importanza anche all’estetica del cibo, prediligendo ristoranti gourmet, dove poter sperimentare ricette sempre nuove e di qualità.

L’elemento Aria fa prediligere ai “bilancini” cibi leggeri e gustosi, come il pesce ai sapori mediterranei, con erbe e verdure, ma anche risotti delicati e “curiosi”, pasta con le verdure, sorbetti e dessert alla frutta. Amano anche cucinare e si mettono alla prova con ricette difficili per stupire gli invitati con un riuscito “bilanciamento” tra gusto ed estetica.

La Bilancia in auto

I nati nel segno amano la bellezza, lo stile, la raffinatezza, ma senza rinunciare alla comodità e alle prestazioni. La vostra auto non può che essere, quindi, di un brand prestigioso come Mercedes. Le donne Bilancia possono rispecchiare la loro personalità in una Mercedes Classe A, mentre, per tutti, una Classe S Coupé.

Come seconda auto, per muovervi agilmente nel t26

Personalità famose della Bilancia

Sono nati sotto il segno della Bilancia: Virgilio (15 ottobre 70 a.C), Miguel de Cervantes (25 settembre 1547), Giuseppe Verdi (10 ottobre 1813), Oscar Wilde 816 ottobre 1854), Gandhi (2 ottobre 1869),  Grazia Deledda (28 settembre 1871), Sandro Pertini (25 settembre 1896), Eugenio Montale (12 ottobre 1896), Rita Hayworth (17 ottobre 1918), Italo Calvino (15 ottobre 1923), Marcello Mastroianni (28 settembre 1924), Margaret Thatcher (13 ottobre 1925), Anita Ekberg (29 settembre 1931).

Sono della Bilancia anche Gino Paoli (23 settembre 1934), Luciano Pavarotti (12 ottobre 1935), John Lennon (9 ottobre 1940), Renato Zero (30 settembre 1950), Milly Carlucci (1° ottobre 1954), Zucchero Fornaciari (25 settembre 1955), Monica Bellucci (30 settembre 1964), Jovanotti (27 settembre 1966), Francesco Totti (27 settembre 1976) e Serena Williams (26 settembre 1980).




Quando anche le parole sono ricordi e non vogliono essere dimenticate, schegge di un viaggio, del nostro viaggio più importante

Su questo sito pubblico varie interviste, qualcuna interessante, qualcuna meno, ma oggi ne pubblico una che è riemersa dal mio passato, dal viaggio della mia vita, che non voleva essere dimenticata.
Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata inaspettata dal signor Marco Prato, delle Edizioni “Il Saggiatore”… Cosa poteva volere da me?…Voleva incredibilmente l’autorizzazione a pubblicare una mia intervista al grande Lucio Dalla, insieme ad altre,
In libro a lui dedicato. Un tuffo nel passato lungo 45 anni. L’avevo pubblicata sull’Intrepido, (che ho anche diretto). Allora era giovane Lucio e lo ero anche io, non Raffaele, ma diminutivamente Lello.
Quella intervista, quelle parole, questi ricordi sono riemersi, proprio come pezzi di un viaggio.

1975
Predicatore pazzo o genio incompreso?
Lello d’Argenzio, L’intrepido, 24 aprile 1975

La fama di Dalla in questi anni si rafforza anche grazie all’attività dal vivo nei teatri, se pure non è accompagnata da exploit di vendite. I dischi con Roversi, in fondo, piacciono molto alla critica ma si attirano la nomea di opere «difficili».

A dispetto della barba non curata, della coppola, del suo modo di fare spavaldo e sicuro, Lucio ci appare esile e inerme. Come un piccolo orco che non fa paura a nessuno. A metà strada fra il predicatore pazzo e il genio incompreso, gode di questa sua posizione estranea, apolide, che impedisce agli altri di classificarlo e a se stesso di autodefinirsi. I suoi jeans con le toppe non sono la divisa del personaggio, ma soltanto la proiezione comoda di un pigro e di un simpatico trasandato. Lucio non cerca nelle cose, negli oggetti, nell’atteggiamento-abito una propria dimensione, perché con la marcata personalità che possiede è riuscito a incontrarsi e a piacersi. Ecco, non è un insoddisfatto, la società non gli procura alcun trauma. Lui non vede nella «gente» una grande mamma che deve proteggerlo e coccolarlo, gli basta essere coccolato dalla propria. Forse la cosa che chiede agli altri è soltanto che continuino ad affollare suoi spettacoli, perché lui al dialogo col pubblico ci tiene. Il suo non è un canto fine a se stesso, ma un’esibizione davanti a una platea. Anche nel suo ultimo interessante trentatré, Anidride solforosa, si nota questa sua recita di fronte a un pubblico inesistente. Lucio va prima sentito, risentito e poi, soprattutto, va visto.

A cosa attribuisci il successo delle tue esibizioni in teatro?
Secondo me il pubblico ha capito che io cerco di trasmettere qualcosa. Il mio non vuole essere un messaggio fra virgolette, ma piuttosto un passaggio d’idee, d’informazione, di sensibilità. E se in quei momenti sei sincero, la gente lo capisce. Puoi ingannare dieci, venti persone, ma se sei falso vieni subito smascherato, specialmente se ti rivolgi al pubblico del Teatro Quartiere, dei giovani, dove si va per sentire, non per vedere.

Quando ti trovi sul palco, per chi canti: per te o per gli altri?
Non ho dubbi: per gli altri! Non ho bisogno di salire su di un palco per sentirmi qualcuno, non ho bisogno delle esibizioni per affermare la mia personalità!

Come hai cominciato la tua avventura musicale?
Col jazz, come tu hai già scritto in un precedente articolo che mi piacque molto… anzi, avrei voluto scriverti per dirti che avevi centrato quello che io ero…

Perché hai detto quello che io «ero»?
Perché oggi sono diverso. E sono contento di esserlo, perché secondo me oggi la poesia non esiste più negli oggetti del passato, nelle nostalgie, nei tramonti, ma nel divenire, nel mutarsi, nel vivere la vita pienamente, nel fare il proprio lavoro, contenti di farlo. C’è molta più poesia in un lavoratore che ama il proprio lavoro che in un paesaggio bellissimo ma inerte.

Dunque, non più una poesia astratta, ma una poesia «positiva», vissuta e non sognata. A che servono i sogni, allora?
A niente. Oggi bisogna fare.

Di solito il cantante, invece, specula sui sogni del pubblico, le canzoni sono un continuo invito al pubblico per farlo sognare. Tu ti senti diverso?
Io il pubblico cerco di farlo pensare, di farlo ragionare, altrimenti non salirei neppure sul palco. Ma, intendiamoci, io non voglio passare per quello che canta gratis e non gli importa di guadagnare. A me i soldi fanno piacere e anche un’alta vendita dei dischi fa piacere. L’uomo deve cercare di vivere bene, di procurarsi gli agi necessari. Ciò che combatto e aborrisco è il lusso stupido, sfrontato. Io ho una bella casa, in affitto, ho il televisore a colori, i doppi servizi, la macchina comoda per trasferirmi da un posto all’altro, ma non ho il cesso con le maniglie d’oro…

Tu sei bolognese, ma vivi molto a Roma, perché?
Sia perché la mia casa discografica si trova a Roma, sia perché secondo me si può vivere umanamente oggi soltanto dall’Umbria in giù. Però devo aggiungere che se per caso sto poco bene e voglio guarire torno subito a Bologna, dove sono sicuro di trovare ospedali funzionanti… e ora voglio farti io una domanda: ti piace il mio ultimo trentatré?

Sì, molto curato, molto ricco d’idee, ma secondo me hai dimenticato di non essere su un palco dove la tua presenza scioglie i dubbi e chiarisce le idee…
Coloro i quali ritengono un po’ difficile il mio disco sono i miei amici più cari, perché poi me li ritrovo a teatro, in uno di quei teatri dove si paga al massimo millecinquecento lire.

 

Foto Credits: stonemusic.it




Riapre la scuola: cari professori, lasciate i banchi e insegnate a conoscere la nostra Italia, con orgoglio e… mascherina 

 

Scuola riapre sì, riapre no, i banchi con rotelle o con i pattini, con mascherine o mascheroni, un turno solo o doppi turni, con i libri o solo con tablet….
Tanti interrogativi, cui non sta a noi dare  risposte, anche se qualche idea ce l’avremmo utilizzandolo soltanto il buon senso. Ma già sono tanti quelli che parlano parlano, giusto per parlare, per far sapere che ci sono. È semplice oggi dire stupidaggini in tv o attraverso i social, basta ritrattare il giorno dopo.

Cari, professori, aspettando i banchi, portate i nostri ragazzi nelle nostre città d’arte, fategliele vedere adesso come non potranno più vederle, fateli inorgoglire di essere italiani, fategli capire che nell’Italia c’è tanta sostanza e non soltanto simpatia.

Fateli inzuppare di bellezza e armonia, ma anche di scienza e visioni.

No, non soltanto Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Siena, Vigevano, Caserta ….e cento altre città, ma anche  Pisa,  dove studiò Enrico Fermi, il nobel della fisica che ci invidia il mondo, Padova dove insegnò Galileo Galilei, Ivrea dove Adriano Olivetti dimostrò come si riesce ad essere un grande industriale. facendo tra l’altro i primi pc,  anche in nome della democrazia e del bene comune.

Enrico Fermi, credits: www.firstonline.info

Cari professori, portateli anche a  Salerno dove intorno all’anno mille vi fu la Scuola Medica Salernitana, prima nel mondo occidentale, antesignana europea delle università…

Portateli anche davanti al mare e raccontate loro, che se oggi si parla di Porto Cervo per il Covid al Billionaire, una volta dai nostri porti partivano i grandi navigatori. Ricordate loro che se l’AMERICA si chiamano così è in nome del nostro navigatore Amerigo Vespucci, da Firenze, e se l’America del sud si chiama AMERICA LATINA è perchè ci sono stati i Latini, i Romani, che sono stati grandi conquistatori ma anche anche insegnato a costruire strade, archi, ponti, cupole ( fra cui quella del sito archeologico di Baia a Bacoli, Napoli, che ancora oggi è in piedi anche se è in zona di terremoti e bradisismi).

Amerigo Vespucci
Credits: www.acquariodilivorno.it

Cari professori, fateli alzare dai banchi, con rotelle o senza, portateli fuori dalle aule e fategli vedere che l’Italia,  oltre alla bellezza della natura,  ha avuto grandi uomini  di arte ma anche di scienza, e loro devono esserne orgogliosi e degni eredi.

 

 




Il segno del mese. Vergine, concreti e geniali

Benvenuti al nostro consueto appuntamento con il Segno del mese, dedicato agli amici della Vergine (23 agosto – 22 settembre). Segno di Terra governato da Mercurio, la Vergine ha saputo limitare i danni in questa difficile prima parte dell’anno grazie alle sue doti innate di pragmatismo, concretezza e organizzazione.

La seconda parte del 2020 potrà contare sul trio favorevole di Saturno, Plutone e Giove in Capricorno, supportati da Urano in Toro. Per voi significa opportunità concrete per dare una svolta alla vostra vita, che sia in campo sentimentale o professionale.

La Vergine e l’Amore

In questa seconda parte dell’anno, gli astri vi donano una maggiore fiducia in voi stessi, che vi porterà a puntare dritti alla meta per realizzare sogni e desideri, senza preoccuparvi di soddisfare gli altri. La vostra innata concretezza vi terrà alla larga dalle illusioni, preservandovi dai “fuochi di paglia” e dalle delusioni di cuore.

I single saranno più disponibili, socievoli e aperti a nuove esperienze che li porteranno a buttarsi a capofitto in un flirt che potrebbe sfociare in una relazione duratura. Per chi è in coppia, invece, la seconda parte del 2020 sarà quella giusta per concretizzare situazioni come convivenza, matrimonio, arrivo della cicogna o acquisto di una casa, ma anche più ludiche, come un acquisto o un viaggio che desideravate da tempo.

La Vergine e il Lavoro

Sfruttate il trio Saturno-Giove-Urano a vostro favore. Vi renderà pragmatici, attenti ai dettagli e capaci di concentrarvi sul vostro obiettivo, ma anche creativi e pieni di ingegno. I mesi che verranno sono quelli giusti sia per stabilizzare la vostra posizione, sia per intraprendere una nuova avventura professionale. Anche gli affari andranno benone, con la possibilità di acquisire nuovi clienti o sviluppare nuovi progetti proficui. Non pioverà tutto dal cielo, però. Dovrete saper cogliere l’occasione al momento giusto.

La Vergine e il Denaro

Giove rimane in Capricorno fino alla prima parte di dicembre e favorisce le vostre finanze. Le maggiori entrate potranno arrivare sia da una promozione che da un maggiore impegno lavorativo, ma anche da minori uscite o da investimenti. In ogni caso, saprete amministrare con oculatezza entrate e uscite. Potrete accantonare un gruzzoletto da destinare a un progetto a cui tenete molto e che potrete realizzare nel 2021.

La Vergine e il Benessere

Se nella prima parte dell’anno, a cause del lockdown o da qualche preoccupazione professionale o familiare, siete stati sottoposti a stress e avete accusato qualche malessere, nella seconda parte avrete la possibilità di prendervi cura di voi stessi e riprendervi grazie alla vostra capacità di resistenza e determinazione. È il momento giusto per rimettervi in forma cominciando o riprendendo a praticare sport, oppure per regalarvi qualche cura estetica o per un cambio di look. Il colore di questa fine 2020 per la Vergine è il viola, mentre l’essenza il bergamotto.

La Vergine in viaggio

La Vergine ama l’organizzazione, il lusso e il benessere. Difficilmente si lascerà trascinare in un viaggio “zaino in spalla” o convincere a dormire in una tenda. La sua vacanza ideale abbina benessere e lusso alla possibilità di esplorare comodamente i dintorni con gite ed escursioni organizzate. Le mete ideali in Italia potrebbero essere un resort di lusso in Sardegna, oppure un break in autunno in una spa in Trentino, tra trattamenti benessere e percorsi detox.

All’estero, potreste regalarvi un viaggio in Malaysia o nel Giappone più tradizionale, tra giardini zen, piscine di acqua calda, massaggi e trattamenti. Se volete fare una follia, andate a Santa Fe, nel New Messico, tra aria di montagna ristoranti raffinati e hotel eleganti.

La Vergine a tavola

Morigerati anche nella scelta del cibo, i nati sotto il segno della Vergine sono cultori del buon gusto e dell’equilibrio. Poco avvezzi alle grandi abbuffate, vivono i momenti dei pasti come piccole pause. Durante le vacanze, fanno molto caso alla location e prediligono i ristoranti eleganti, con una bella vista, e cibo raffinato. Prediligono cibi etnici e gustosi, amano la cucina giapponese, e piatti leggeri a base di pesce o di carne bianca, magari accompagnati da un buon vino rosé. Amano molto anche le verdure, che non mancano mai sulle loro tavole.

La Vergine in auto

Anche nella scelta dell’auto, prediligete modelli classici, semplici e senza fronzoli. La vostra auto ideale potrebbe essere la Fiat Panda a metano o gpl che vi consente di muovervi con facilità in mezzo al traffico, con un occhio all’ambiente. Se avete dei bambini è perfetta invece un’auto classica familiare con la Fiat Tipo. Il vostro sogno proibito? Non troppo…Potreste accontentarvi di uno dei vari modelli della FIAT 500, come la L 1.4 Cross nei colori blue e bianco.

Personalità famose della Vergine

Sono nati sotto il segno della Vergine: Caligola (31 agosto del 12 d.C), Ludovico Ariosto (8 settembre 1474), Goethe (28 agosto 1749), Friederich Hegel (27 agosto 1770), Giovanni Verga (2 settembre 1840), Agatha Christie 815 settembre 1890), Greta Garbo (18 settembre  1905), Cesare Pavese (9 settembre 1908), Madre Teresa di Calcutta (26 agosto 1910), Fausto Coppi (15 settembre 1919), Vittorio Gassman (1 settembre 1922), Andrea Camilleri (6 settembre 1925), Sean Connery (25 agosto 1930).

Sono della Vergine anche Sandra Mondaini (1° settembre 1931), Sophia Loren (20 settembre 1934), Ornella Vanoni (22 settembre 1934), Maurizio Costanzo (28 agosto 1938), Dario Argento (7 settembre 1940), Freddie Mercury (5 settembre 1946), Mia Martini (20 settembre 1947), Stephen King (21 settembre 1947), Michael Jackson (29 agosto 1958), Ronaldo (22 settembre 1976) ed Elisabetta Canalis (12 settembre 1978).




Libri in cammino. Tre letture per viaggiare

Un libro è già un viaggio. Tuttavia ci sono libri scritti da chi quel viaggio, quell’esperienza, l’ha già fatta e diventano spunto per il lettore, che potrà seguire le tracce dell’autore e vivere e condividere la medesima esperienza. Ecco allora alcune proposte, che hanno come tema i “cammini”, quei viaggi da fare a piedi per assaporare, passo dopo passo, i luoghi, i profumi, i sapori e la storia del viaggio.

Lungo la “Via del sale”

 Tra le novità in libreria troviamo “La Via del Sale. Su e già dall’Appennino da Varzi a Recco (Morellini Editore, 160 pag –  € 15,90) di Gianni Amerio, medico oculista e già autore de L’Età dell’Acquario – In cammino per Santiago, e del racconto di viaggio Nell’occhio del fotone.

Il volume si presenta come una guida turistico-escursionistica lungo la Via del Sale, un percorso di 73 km, percorribile in tre giorni, che dalla Pianura Padana arriva fino al mare attraversando le province di Pavia, Alessandria, Piacenza e Genova, con un dislivello totale di 3000 metri. Si tratta di una via “storica”, sulle orme degli antichi commercianti di sale, che collegava le saline delle località in riviera con l’entroterra. È percorribile da tutti e consente di attraversare territori non ancora investiti dal turismo di massa, praticando invece un turismo consapevole e low cost, cogliendo gli aspetti storici, naturalistici, culturali e gastronomici.

L’itinerario parte dal borgo medievale di Varzi, raggiunge poi Capanne di Cosola, l’affascinante Torriglia, ricca di storia e di leggendo, per poi attraversare il Parco Naturale Regionale del Monte Antola e approdare sulla spiaggia di Recco. Dopo una prima parte dedicata alla storia e al territorio, alla flora e alla fauna, ma anche alle informazioni utili per intraprendere il cammino, dall’attrezzatura alla segnaletica, al periodo migliore, la guida si suddivide in tre capitoli, ognuno corrispondente a una tappa del viaggio.

La prima tappa, di 20,5 km, va da Varzi a Capanne di Cosola e tocca una varietà di ambienti naturali. Dal borgo d Varzi, di origine medievale, si attraversa la spettacolare faggeta sopra Castellaro e si raggiunge il Monte Chiappo, il punto più alto della Via del Sale e punto di incontri di tre regioni, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.

La seconda tappa, di 24 km, collega invece Capanne di Cosola a Torriglia e si svolge quasi tutta sulla cresta, tra saliscendi, natura incontaminata e testimonianze storiche. Parte del percorso si svolge nel Parco Naturale dell’Antola, dal nome del monte su cui passa la Via del Sale.

L’ultima tappa, di 28,3 km, eventualmente da dividere in due parti, va da Torriglia a Recco tra una ricca vegetazione e splendidi scorci. Una volta usciti dal bosco della Val Fontabuona si scorge il mare. Il panorama cambia poi in macchia mediterranea e accompagna il viaggiatore fino alla discesa che porta a Recco.

Corredata da mappe in apertura di ogni tappa, la guida raccoglie inoltre gli indirizzi dei luoghi dove dormire, mangiare e assaggiare le specialità tipiche: il salame di Varzi, i canestrelli di Torriglia, la focaccia col formaggio di Recco, la “panissa” nelle sue diverse versioni, i ravioli o i pansoti.

Qui il booktrailer  e la pagina Facebook della guida.

…scopri gli altri libri nella 2° pagina…

Lungo “La via Francigena svizzera”

Il secondo libro che vi consigliamo è “La Via Francigena Svizzera. Dalla Francia all’Italia in undici tappe (Morellini Editore, 132 pag- € 15,90) scritto dalla giornalista, scrittrice e blogger milanese Monica Nanetti. Appassionata di “itinerari lenti”, dopo aver compiuto per la prima volta a 56 anni un percorso in bicicletta lungo la Francigena, da Aosta a Roma, ha descritto l’esperienza nel libro “Se ce l’ho fatta io” (Ultra Sport Edizioni) e nel manuale Francigena for Dummies (Hoepli).

Nel volume, Nanetti descrive il tratto elvetico della via Francigena, uno dei tratti dell’antico percorso di circa 2000 km che i pellegrini compivano partendo dalla Cattedrale di Canterbury, in Inghilterra, alla Basilica di San Pietro, a Roma.

Il tratto svizzero è lungo poco più di 200 km. Scende fino al lago Lemano, lo si costeggia per poi percorrere la Valle del Rodano e da qui affrontare l’impegnativa salita del tratto più elevato del percorso, quello che porta al Passo del Gran San Bernardo, a 2473 metri di quota. Una volta entrati in Italia, poi, una discesa di altri mille km attraversa la Val d’Aosta, il Piemonte, l’Emilia, la Toscana e da qui a Roma, al cospetto del celebre colonnato del Bernini.

La parte centrale della via Francigena svizzera descritta nella guida, invece, si snoda tra Pontanalier in Francia, e il Gran San Bernardo, attraverso i cantoni del Vaud e del Vallese per 220 km di saliscendi tra boschi, cittadini, laghi e fiumi. Dopo una prima parte introduttiva sulla via Francigena, corredata da informazioni pratiche generali, l’autrice conduce il lettore attraverso undici tappe, che variano da 11 a 27 km giornalieri, fornendo i dettagli dei diversi sentieri, le mappe, gli indirizzi utili, le indicazioni e i consigli per organizzare al meglio il viaggio.

Tra le mete più belle di questo straordinario percorso, ci sono la casa museo di Charlie Chaplin a Corsier-sur-Vevey, la Fondation Pierre Gianadda a Martigny con il Parco delle Sculture dove ammirare opere di Rodin, Chagall, Calder, Brancusi, Mirò, e, sempre in questa cittadina e Barryland, un curioso museo dedicato ai cani San Bernardo e a Barry, una celebrità canina del XIX secolo.

L’itinerario è adatto a camminatori di tutte le età. Qui trovate il booktrailer 

Venti cammini in venti regioni d’Italia

La terza proposta di lettura è “Cammina Italia. Venti viaggi a piedi per tutti nelle regioni italiane, scritto dalle guide esperte dell’associazione Compagnia dei Cammini e curato da Luca Gianotti (Ediciclo Editore, pag 144, € 14) con prefazione dello scrittore Luigi Nacci.

La guida propone venti itinerari a piedi, percorribili da tutti, in altrettante regioni italiane, dalla Via degli Dei al Cammino dei Sibillini, dalla Via Francigena al Cammino dei Briganti, dal Cammino del Materano alla traversata del Finalese per diffondere la cultura del viaggio a piedi e promuovere le bellezze italiane meno conosciute.

Ogni cammino, percorribile da 4 a 7 giorni, viene descritto attraverso il dettaglio del percorso giorno per giorno, una mappa e info pratiche sulle strutture consigliate per il pernottamento, per il ristora, oltre a tracce gpd gratuite, mappe e cartine.

“Durante il lockdown abbiamo capito quanta voglia c’era di tornare a camminare in natura, all’aria aperta, di respirare, sentire l’aria che entra nei polmoni senza restrizioni o filtri e sentirci in armonia con l’universo”, ha spiegato Luca Gianotti.  “Per questo abbiamo approfittato di quel momento buio per mettere nero su bianco la nostra esperienza nella speranza di condividerla presto con tutti quelli che sognavano di rimettersi in cammino. Il risultato è stato un libro collettivo, un libro di squadra, una bella esperienza in cui mettere insieme i tasselli di tutti e veder sbocciare in tipografia queste 144 pagine colorate”.

 




Il segno del mese. Un’estate da…Leone

Torna il nostro appuntamento con il Segno del Mese, dedicato agli amici del segno del Leone (23 luglio – 23 agosto). Segno di fuoco, i leoncini festeggiano il compleanno nelle settimane centrali di questa estate un po’ anomala, dopo un lungo “letargo” dato dall’emergenza coronavirus.

I mesi passati, tuttavia, sono serviti ai nati nel segno per riflettere sulla propria vita, sui traguardi raggiunti e sugli obiettivi ancora da raggiungere. Un Marte grintoso in Ariete proprio da luglio in poi vi daranno la spinta per “tagliare i rami secchi” e prepararvi alle grandi decisioni e cambiamenti, favoriti da Saturno in Acquario, seguito a ruota da Giove, a partire dalla fine dell’anno.

Il Leone e l’Amore

Anche per quanto riguarda l’amore, per i Leone l’estate sarà il momento dell’anno in cui prenderanno delle decisioni importanti, dopo una prima parte dell’anno fatto di alti e bassi. Venere in Gemelli fino ad Agosto vi renderà affascinanti e sensibili, mentre un focoso Marte, il pianeta dell’eros e dell’istinto, vi aprirà le porte di un’estate di passione. Se siete single, questi mesi saranno caratterizzati da calde e profonde emozioni, sia che decidiate di rendere stabile un’unione, sia di vivere una passione senza troppo impegno. Fascino e intraprendenza vi faranno arrivare dritto al sodo, qualunque siano i vostri desideri. L’importante è che abbiate ben chiaro quali sono.

I Leone in coppia, invece, dopo un inizio d’anno caratterizzato da incertezza e nervosismo, potrebbero trovarsi di fronte a decisioni che influenzeranno il rapporto familiari. Con il partner, tuttavia, sarà un’estate di riscoperta. La passione si riaccenderà e riscoprirete quell’intesa dei primi tempi, che vi farà ricordare perché avete scelto il vostro partner e vi siete innamorati di lui/lei.

Il Leone e il Lavoro

Avrete ben chiari gli obiettivi che intendete raggiungere in campo professionale e, proprio come un leone, non mollerete la presa, nemmeno di fronte di qualche difficoltà o imprevisto causato da un capriccioso Urano in Toro. Se invece vivete una situazione lavorativa insoddisfacente, potreste approfittare di ogni situazione inaspettata per liberarvi di un lavoro, ma anche di obblighi e impegni che mal sopportate. Attenzione, però, perché questo atteggiamento potrebbe rivelarsi controproducente. Non mollate un lavoro che non vi piace se prima non avrete a portata di mano un’alternativa sicura.

Il Leone e il Denaro

Dalla situazione vissuta nella prima parte dell’anno avete fatto tesoro: meglio tirare la cinghia e mettere da parte qualcosa ogni mese per fare fronte a situazioni e a spese impreviste. Nella seconda parte dell’anno potrete però raccogliere i frutti del vostro sudato lavoro e, sempre nell’ottica dell’oculatezza, potrete concedervi qualche regalo o viaggio extra. Ma prima cercate di fare quadrare i conti di casa.

Il Leone e il Benessere

I “leoncini” sono forti e tenaci anche nel fisico. Se vi porrete l’obiettivo di migliorare la vostra forma, lo raggiungerete con pazienza, giorno dopo giorno, dedicandovi allo sport e a una sana alimentazione. Chi pratica sport agonistico saprà tenere facilmente testa agli avversari e conquistare successi.

Attenzione però alla tentazione di lasciarvi andare a cene e aperitivi con gli amici, soprattutto dopo un periodo di clausura forzata come quella imposta dal lockdown. I Leone, socievoli e goderecci per natura, potrebbero avere qualche problema a resistere alle tentazioni della tavola.  Il colore per questa seconda parte del 2020 per i Leone è il bianco, mentre il profumo è la vaniglia.

Il Leone in viaggio

Dominato dal Sole e con una costante energia positiva, il Leone ama circondarsi di persone ed essere al centro dell’attenzione, da vero leader. Le mete per questa estate in Italia potrebbero essere le località di mare della Liguria o della Toscana, alternando soggiorni balneari alla visita nelle città d’arte.

Il viaggio dei sogni da programmare nella seconda parte dell’anno potrebbe invece essere l’Argentina. I Leone amano l’avventura e le emozioni che rimangono nei ricordi, da raccontare negli anni a venire. E l’occasione può essere offerta dalla vivace e caliente Buenos Aires, per poi volare in Patagonia.

In alternativa, anche Singapore, la “città dei leoni” o Shanghai sono mete che attirano i “leoncini” e solleticano il loro spirito d’avventura.

Il Leone a tavola

Il Leone è di appetito robusto, ma a tavola si conferma un vero re. Detesta i pranzi e le cene “alla buona”, ma guarda anche all’estetica dei piatti e all’allestimento della tavola, che deve essere curata nei minimi dettagli. Ama i ristoranti lussuosi, ma anche i locali tradizionali, basta che solletichino la sua fantasia e il suo appetito. Ama le carni rosse, i crostacei e i piatti di mare, accompagnati da vini di cui è profondo conoscitore. Non salta mai il dessert, che preferisce liquoroso, al cucchiaio, come la zuppa inglese.

Il Leone in auto

I nati del segno amano le auto forti e massicce, come i SUV, in grado di regalare emozioni. L’auto ideale potrebbe essere la Peugeot 508 SW, dotata di tutti gli optional possibili, anche perché il simbolo della casa automobilistica è proprio un leone!

Anche le donne del Leone, che non vogliono passare inosservate, si lasciano sedurre da un’auto elegante, cime il KIA Sportage. Il sogno proibito per i Leone? Un’AUDI PB 18-e.tron Rosso Catalogna.

Personalità famose del Leone

Sono nati sotto il segno del Leone: Giorgio Vasari (30 luglio 1511), Napoleone Bonaparte (15 agosto 1769), Percy Shelley (4 agosto 1792), Camillo Benso Conte di Cavour (10 agosto 1810), Henry Ford (30 lugli9o 1863), Coco Chanel (19 agosto 1883), Alfred Hitchcock (13 agosto 1899), Salvatore Quasimodo (20 agosto 1901), Primo Levi (31 luglio 1919), Enzo Biagi (9 agosto 1920), Fidel Castro (13 agosto 1926), Andy Warhol (6 agosto 1928), Roman Polanski (18 agosto 1933), Yves Saint-Laurent (1 agosto 1936).

Sono dei “leoncini” anche Mogol (17 agosto 1936), Carla Fracci (20 agosto 1936), Riccardo Muti (28 luglio 1941), Robert de Niro (17 agosto 1943), Madonna (16 agosto 1958), Antonio Banderas (10 agosto 1960), Barack Obama  (4 agosto 1961), Jennifer Lopez (24 luglio 1969), Roger Federer (8 agosto 1981) e Federica Pellegrini (5 agosto 1988).




Il segno del mese. Cancro, sensibile e “lunatico”

Cari amici del Cancro (21 giugno – 22 luglio), questo è il vostro mese. E già il fatto di poter festeggiare il vostro compleanno a lockdown finito, la dice lunga su come potrà essere la seconda parte di questo 2020.  Urano e Nettuno sono dalla vostra parte e potenzieranno alcune vostre caratteristiche, come la creatività, la furbizia, l’ingegno e l’intuito, che vi saranno utili in tutti i campi.

Qualche fastidio potranno recarvi, soprattutto verso la fine dell’anno, Plutone, Saturno e Giove in Capricorno, che potrebbero materializzarsi nelle vesti di qualcuno che tenterà di colpirvi nel vostro punto debole. Non preoccupatevi, però, e non mollate, perché a dicembre, Saturno e Giove passeranno in Acquario, favorendo nei nati nel segno la tranquillità.

Il Cancro e l’Amore

Romantici per natura, voi cancerini sarete sostenuti nelle relazioni amorose dalla vostra innata sensibilità, che vi porterà ad approfondire le relazioni, che avete cercato di tenere molto vive anche nei mesi di lockdown. Mesi che vi sono serviti anche per capire quali sono i rapporti di cui potete fare a meno e quelli che invece vale la pena coltivare.

I prossimi mesi saranno caratterizzati da nuove conoscenze, che arricchiranno la vostra vita sociale con la possibilità di valutare nuove prospettive. I single potrebbero fare nuovi incontri che porteranno emozioni intense e innamoramenti non sempre razionali. Valutate bene prima di “buttarvi a capofitto” in una storia. Se siete in coppia, invece, dovrete fare i conti con Marte in Ariete, che da fine giugno rischia di esasperare un po’ le situazioni. Cercate di essere razionali e fate chiarezze sia in voi stessi che nel rapporto con il partner.

Il Cancro e il Lavoro

Il 2020 è stato finora un anno di alti e bassi (e non solo per voi!) dal punto di vista professionale. Fondamentale per i nati nel segno l’influsso di Mercurio, che saprà suggerirvi quali sono i momenti migliori per agire e raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissi.

Grazie al passaggio di Urano potrebbero prospettarsi per voi occasioni positive, che saprete cogliere al volo, senza paura di dare una svolta drastica a una situazione precedente che non vi soddisfa più. Verso dicembre, un bizzoso Giove potrebbe rendervi le cose un po’ più complicate. Dovrete fare appello alla vostra pazienza.

Il Cancro e il Denaro

Non è stato facile, ma grazie alla vostra abilità nell’amministrazione delle entrate e delle uscite avete resistito bene ai mesi in cui il lockdown vi ha imposto una riduzione dei guadagni. E questo ha sviluppato in voi doti di parsimonia, lungimiranza e prudenza, di cui farete tesoro anche nei prossimi mesi dell’anno.

La situazione migliorerà grazie anche al ritorno alla normalità o a qualche piccola entrata extra, ma siate ben consapevoli che nulla vi sarà regalato e che ogni piccolo sfizio che potrete concedervi ve lo sarete guadagnato.

Il Cancro e il Benessere

Governato dalla Luna, il Cancro è il segno “lunatico” per eccellenza. E anche nel prendervi cura della vostra salute alternate alti e bassi. Durante i mesi che siete stati costretti a passare in casa potreste avere mangiato più del solito e trovarvi ora con qualche chilo di troppo da smaltire. Niente paura, perché gli astri favoriscono l’impegno e la perseveranza nei “cancerini”.

L’estate è il momento buono per affrontare un programma sportivo o alimentare, magari con l’aiuto di un nutrizionista. La possibilità di poter uscire, finalmente, all’aria aperta e di concedervi una vacanza, anche breve, favorisce il buonumore. I colori “portafortuna” per questo 2020 sono il bianco o l’argento, colori “lunari”, che vi aiuteranno a dare il meglio di voi in ogni circostanza.

Il Cancro in viaggio

Riflessivi e sensibili, sempre in cerca di emozioni, voi del Cancro amate particolarmente il “turismo lento”. Amate assaporare luoghi, sapori e storia senza fretta, magari fermandovi a visitare musei e mostre, oppure regalandovi una cena altrettanto “lenta” in un ristorante tipico.  Siete anche un segno di acqua, il primo dello Zodiaco, per questo amate molto i borghi marinari. Per voi la meta in Italia per le prossime vacanze, ma anche solo per una “toccata e fuga” è Ischia, tra passeggiate al tramonto, cene romantiche e shopping nei piccoli negozi.

In Europa potete invece scegliere il Sud della Francia, soggiornare in un piccolo albergo della Provenza per andare alla scoperta degli scorci e delle luci che hanno ispirato Van Gogh, oppure visitare uno dei tanti e curiosi musei.

In alternativa, potete puntare su Creta, isola ricca di storia e di miti, ma anche di spiagge dorate e distese di acqua cristallina, dove perdervi e dimenticare la quotidianità.

Per una meta esotica, vi suggeriamo invece lo Sri Lanka, un paese permeato dalla spiritualità, ma anche terra di una cultura millenaria e di una natura rigogliosa.

Il Cancro a tavola

I nati del segno amano cucinare. E lo fanno con perizia e cura quasi maniacale. Adorano stupire parenti e amici con i loro manicaretti ma, ancora di più, gongolano per i loro complimenti. I Cancro sono sempre alla ricerca di ingredienti nuovi e curiosi, per poter stupire con i loro piatti.

Il loro punto debole sono invece i dolci, soprattutto quelli al cucchiaio. Davanti a una zuppa inglese, a un tiramisù o a una panna cotta non sanno resistere. Ed è proprio al dolce che puntano quando, di notte, si alzano con un certo languorino.

Il Cancro in auto

Il Cancro non ama la velocità né i viaggi lunghi. Tanto è vero che quando si muove spesso lo fa per necessità e insieme a tutta la famiglia. L’auto ideale per i nati nel segno potrebbe essere una Opel Astra Sports Tourer, con spazi ampi e confortevoli.

Le donne Cancro, invece, sono caratterizzate da una guida prudente e lenta, rispettosa del codice stradale per garantire sempre massima sicurezza a se stesse e ai passeggeri. Adorano le piccole citycar confortevoli, dalle forme tondeggianti e dai colori pastello, come la Renault Twingo.

Il sogno proibito del Cancro, invece, potrebbe essere una Lancia Asturia Cabrio bianca, un’auto robusta, solida, dal profilo vintage, per chi come il Cancro ama i legami familiari e le tradizioni. Per viaggiare con lentezza, godendosi scorci e tramonti memorabili.

Personalità famose del Cancro

Sono nati sotto il segno del Cancro: Giulio Cesare (12 luglio del 100 a.C), Francesco Petrarca (20 luglio 1304), Enrico VIII d’Inghilterra (28 giugno 1491), Giacomo Leopardi (29 giugno 1798), Giuseppe Mazzini (22 giugno 1805), Giuseppe Garibaldi (4 luglio 1807), Edgar Degas (19 luglio 1834), Nicola Tesla (9 luglio 1856), Luigi Pirandello (28 giugno 1867), Marcel Proust (10 luglio 1871), Franz Kafka (3 luglio 1883), Amedeo Modigliani (12 luglio 1884).

Sono nati del segno Ernst Hemingway (21 luglio 1899), Vittorio De Sica (7 luglio 1901), Pablo Neruda (12 luglio 1904), Ginger Rogers (16 luglio 1911), Gino Bartali (18 luglio 1914), Nelson Mandela (18 luglio 1918), Gina Lollobrigida (4 luglio 1927), Oriana Fallaci (29 giugno 1929), Giorgio Armani (11 luglio 1934).

Sono del Cancro anche il Dalai Lama (6 luglio 1936), Sylvester Stallone (6 luglio 1946), Meryl Streep (22 giugno 1949), Angela Merkel (17 luglio 1954), Tom Hanks (9 luglio 1956), Tom Cruise (3 luglio 1962), Lionel Messi (24 giugno 1987) e Sebastian Vettel (3 luglio 1987).




Il segno del mese. Gemelli, curiosi e sensuali

Cari amici dei Gemelli che festeggiate il compleanno tra il 21 maggio e il 21 giugno, questo mese siete i protagonisti della nostra rubrica. Anche per voi, come del resto per tutti i segni dello Zodiaco, i primi mesi dell’anno sono partiti in maniera un po’ lenta, a causa della delicata situazione data dall’emergenza coronavirus. Tuttavia, come è nella vostra indole, ne avete approfittato per metabolizzare, riflettere su voi stessi e sui vostri progetti futuri.

Il 2020, per voi, sarà un anno a due velocità che da una prima fase incerta e lenta vi porterà a una seconda parte dell’anno favorevole alle vostre aspettative. I cambiamenti si faranno sentire già da ora e fino all’ inizio di luglio, grazie a Saturno in Acquario, per poi decollare verso gli ultimi due mesi dell’anno.

I Gemelli e l’amore

In amore i Gemelli non è un segno che si accontenta. O tutto o niente. Non perché siete volubili, ma perché pretendete il massimo per voi stessi. I primi mesi dell’anno in lockdown vi sono serviti per capire che cosa volete veramente, sia che siate single sia che abbiate una relazione avviata da tempo. Venere nel segno già da aprile, ci rimarrà fino ad Agosto. Marte in Ariete da fine giugno e fino alla fine di questo 2020 vi regala un’estate e un autunno “bollente” dal punto di vista delle relazioni.

Sarà un banco di prova per capire se proseguire o no una nuova conoscenza e consolidarla verso la fine dell’anno grazie al favore degli astri. Potrete decidere anche di dare un taglio a una relazione che si trascina da troppo tempo, per poi essere pronti a costruirne un’altra su basi più autentiche. Grazie alla vostra “doppia natura” saprete mantenere i piedi per terra, ma senza rinunciare a sognare e ad amare.

I Gemelli e il lavoro

Non amate le situazioni confuse e insoddisfacenti. Per questo, in questi mesi di stallo siete stati a guardare e a riflettere su quale strada intraprendere per una realizzazione professionale, rimandando le decisioni importanti a tempi migliori. La buona notizia è che, con la ripartenza, gli astri sono favorevoli ai nati dei Gemelli.

Per alcuni la capacità di compiere scelte giuste, come un cambio di lavoro o mansione, richiederà un po’ più di tempo, per altri la situazione comincerà a delinearsi già con l’arrivo dell’estate. Giove e Saturno in Acquario da metà dicembre vi spingeranno a osare. Non abbiate timore di chiedere, per esempio per una promozione o un aumento.

I Gemelli e il benessere

Amanti del bello e attenti all’estetica e al benessere, i Gemelli avranno anche per il resto del 2020 una salute eccellente. Riuscirete a fare “piazza pulita” dell’ansia e della frustrazione che potreste avere accumulato in questi mesi decisamente “fuori dal comune” prendendovi cura, oltre che del corpo, anche della mente. Lo yoga o qualche disciplina olistica potrebbero essere di aiuto per ritrovare l’equilibrio.

Marte vi aiuta a stare lontano dagli eccessi alimentari e a impegnarvi nello sport, con risultati soddisfacenti, sia che siate sportivi costretti in questi mesi a uno stop “forzato”, sia che desideriate iniziare a fare un po’ di movimento per smaltire qualche chilo di troppo accumulato tra manicaretti casalinghi e giornate trascorse sul divano. Infine, il colore per i prossimi mesi del 2020 per voi dei Gemelli sarà il rosa, declinato in tutte le sue sfumature, da un romantico e delicato tono pastello a un fucsia più rock. Potete anche giocare sugli abbinamenti tra abiti, accessori, e make up.

I Gemelli e il denaro

Né bene né male questo 2020 per le finanze dei Gemelli. Se in questi mesi di stallo non avete potuto contare su grandi entrate, siete riusciti a compensare i mancati guadagni limitando le uscite. Per i prossimi mesi, riuscirete a fronteggiare la situazione grazie al fatto che non avrete grandi sorprese dal punto di vista delle spese impreviste.

Verso la fine dell’anno potrete contare invece su una timida ripresa, con qualche entrata in più, che vi consentirà di programmare qualche spesa, senza osare troppo, però. Da dicembre, Giove entra in Acquario e potrete pianificare qualcosa di più concreto per il 2021, grazie anche a un piccolo colpo di fortuna.

I Gemelli in viaggio

Il vostro segno è dominato da Mercurio, che nella mitologia era il protettore dei viaggiatori. Non dimenticate, poi, che il vostro segno è dominato da una costellazione doppia e siete celebri tra i segni dello Zodiaco per la vostra personalità dalle mille sfaccettature, per il carattere mutevole e per cambiare spesso idea. Per questo, anche in un viaggio cercate mille stimoli e desiderate soddisfare la vostra innata curiosità. Amate fare nuove esperienze e conoscere persone nuove, per questo amate le mete all’insegna della compagnia, del divertimento e della leggerezza (dopo tutto, il vostro elemento è l’Aria). In Italia la vostra meta per l’estate 2020 potrebbe essere la vivace Riviera Romagnola.

All’estero, invece, scegliete New York per una fuga d’autunno, una metropoli mai noiosa e piena di stimoli, sempre in movimento e pronta al cambiamento. Infine, per soddisfare il vostro “dualismo”, potete scegliere le città “gemelle” di Tel Aviv e Gerusalemme, in Israele. La prima darà soddisfazione al vostro lato più curioso e spericolato con la sua vivace vita notturna, mentre la seconda la vostra “fame” di conoscenza con la sua storia millenaria.

In alternativa, potete scegliere anche Vancouver e Seattle, che si trovano in due paesi diversi, Canada e Stati Uniti, ma ad appena due ore e mezzo di auto l’una dall’altra.

I Gemelli a tavola

Curiosi e raffinati anche a tavola, i Gemelli sono più curiosi che golosi. Per i nati del segno il cibo è convivialità, scoperta e condivisione. Non amano le grandi abbuffate, ma trovano irresistibili gli aperitivi, il finger food, le tapas, il sushi e tutte quelle situazioni in cui possono spiluzzicare intrattenendo piacevoli conversazioni.

Adorano assaggiare sempre qualcosa di nuovo, che siano piatti della cucina etnica o le creazioni di qualche chef stellato. Dei piatti, infatti, ama anche l’estetica e l’ambientazione del locale dove vengono serviti. Preferiscono i ristoranti di lusso alle trattorie tradizionali e dal menù scelgono prevalentemente pesce, carne bianca e crudités accompagnate da salsine sfiziose.

I Gemelli in auto

Personalità vivace ed esplosiva, desiderosa di farsi notare, i Gemelli non possono passare inosservati nemmeno al volante. L’auto che si addice ai nati nel segno potrebbe essere un’Honda E Advanced color bianco platino, una city car affascinante e chic per muoversi in città con andatura rapida.

Le donne Gemelli, invece, potranno puntare su una decapottabile per assecondare il loro costante desiderio di cambiare, come la Nissan 370Z Roadster.

L’auto per cui potreste invece perdere la testa? Una Lotus Evora gt410 sport, naturalmente di un colore acceso e brillante, per farvi notare.

Personalità famose dei Gemelli

Blaise Pascal (19 giugno 1623), Conte di Cagliostro (2 giugno 1743), Richard Wagner (22 maggio 1813), Regina Vittoria (24 maggio 1819), Paul Gauguin (7 giugno 1848), Sir Arthur Conan Doyle (22 maggio 1859), Thomas Mann (6 giugno 1875), Federico García Lorca (5 giugno 1898), Eduardo De Filippo (24 maggio 1900), John F. Kennedy (29 maggio 1917), Alberto Sordi (15 giugno 1920), Margherita Hack (12 giugno 1922), Ranieri III di Monaco (31 maggio 1923), Mike Bongiorno (26 maggio 1924).

Sono dei Gemelli anche Marilyn Monroe (1 giugno 1926), Che Guevara (14 giugno 1928), Clint Eastwood (31 maggio 1930), Pippo Baudo (7 giugno 1936), Francesco Guccini (14 giugno 1940), Bob Dylan (24 maggio 1941), Paul McCartney (18 giugno 1942), Raffaella Carrà (18 giugno 1943), Gianna Nannini (14 giugno 1956), Enrico Ruggeri (5 giugno 1957), Johnny Depp (9 giugno 1963) , Nicole Kidman (20 giugno 1967), Angelina Jolie (4 giugno 1975), Natalie Portman (Natalie Hershlag) (9 giugno 1981), il Principe William (21 giugno 1982) e il campione di tennis Rafael Nadal (3 giugno 1986)




Video dal web: l’Italia, la terra che il mondo ci invidia: Roma, la città eterna

Non poteva certo mancare nelle nostre passeggiate virtuali la capitale d’Italia: Roma. Un video girato, con un drone, da Luigi Palumbo di Invidio ci mostra una città silenziosa, vuota senza traffico, senza turisti, una Roma inedita come non l’abbiamo mai vista. Ma il Coronavirus non è riuscito a togliere  bellezza a questa città che orgogliosa e affascinante si mostra in una veste nuova, insolita e ci regala le sue bellezze: Via della Conciliazione, Piazza Navona, Piazza Venezia, Fontana di Trevi, il lungotevere, l’Eur.

Iniziate la vostra passeggiata virtuale cliccando il seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=pTHIXUzVGu8

Roma




I 5 punti per ripartire nel mondo del turismo enogastronomico

Intervista con ROBERTA GARIBALDI, autrice dell’annuale  Rapporto del Turismo Enogastronomico Italiano.

 

 

Roberta Garibaldi, professore universitario, è nel Board of directors della World Food Travel Association, nel Board del World Gastronomy Institute e del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR).

Autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano e Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, si occupa di ricerche e di progetti applicati per territori e realtà imprenditoriali relative al turismo enogastronomico.)

Abituata a partire per le mille strade del mondo, come sta passando questa forzata segregazione in casa?

Quanto è scoppiata l’emergenza ero a Barcellona per un importante convegno sull’enoturismo, da lì con Camilla, mia figlia mi sono spostata in Francia e ci troviamo ora vicino a Tolosa in un casolare nella campagna. Continuo a lavorare da qui, essendo docente ho portato avanti le lezioni online. Il tempo libero io e Camilla lo passiamo nella natura, io abbandono il pc, lavoro e telefono e Camilla le sue lezioni online e respiriamo un po’ d’aria fresca. Camilla sta imparando a conoscere le coltivazioni e gli animali. Un’educazione alternativa in questi giorni confusi che ci fa ricordare quanta ricchezza ci sia stando vicino alla natura.

Cosa le manca di più? 

Tra le cose che mi mancano di più, essendo abituata a viaggiare molto per lavoro, c’è il contatto con le persone, confrontarmi sulle tematiche del turismo enogastronomico tra problemi ed opportunità.

Il web comunque ci fornisce un prezioso supporto, per questo ho implementato l’iniziativa “Dialoghi sul Turismo Enogastronomico”, una serie di webinar durante i quali mi confronto con tanti professionisti del settore. Un modo per offrire un aiuto concreto agli operatori che in questo modo possono investire il loro tempo per aggiornarsi fruendo gratuitamente di momenti di confronto.

Quali sono secondo lei le precauzioni da prendere nel settore del turismo enogastronomico?

Nei prossimi mesi vedremo una ripresa graduale durante la quale il turismo di prossimità assumerà una rilevanza sempre più centrale alla ricerca di esperienze in luoghi che ispirino serenità e a contatto con la natura. Il turismo enogastronomico è in grado di rispondere a questi desideri, sarà quindi il momento di “giocare in casa” promuovere al meglio le nostre risorse.

Sarà un’occasione per vivere il turismo enogastronomico nelle aree rurali all’aria aperta quindi via libera, ad esempio, ad attività nei vigneti e negli uliveti, come degustazione, percorsi, bike e trekking, sessioni di pilates e di pittura.

Un suo pensiero, qualcosa che si sente di aggiungere.

Si tratta sicuramente di un momento difficile, ciò che può fare la differenza credo sia cercare di vivere proattivamente questa situazione per progettare il futuro e restare aggiornati, formarsi, arricchirsi e trovare spunti per progettare il futuro.

L’immobilità fisica non deve coincidere con una paralisi della nostra creatività e del nostro pensiero che possono continuare, pur consapevoli della situazione, a cercare nuovi spunti.  Si tratta di un investimento che facciamo con il nostro tempo per trasformare le idee in momenti di crescita e approfondimento.

Ed ora la domanda più importante: quali sono secondo lei i 5 punti fondamentali per ripartire nel modo migliore utilizzando questo fermo per avere ciascuno uno scatto verso l’eccellenza nel proprio settore?

  • Partire dalla raccolta dei dati sui clienti reali e potenziali attraverso funnel; fare un’analisi dei dati dei follower e delle interazioni delle pagine social, del sito e delle recensioni.
  • Credo che questo momento di stacco possa essere fondamentale per fare un serio lavoro di riprogettazione e di rafforzamento dell’utilizzo del digitale.
  • Progettazione di nuove esperienze. Arrivare a una nuova progettazione, pensando in primis al turista italiano e al target di quest’anno. Il turista già conosce molte destinazioni italiane e potrà essere motivato alla visita. Ha bisogno di un’offerta di esperienze nuove, che siano in linea con le linee guida del distanziamento sociale. Si può fare molto: percorsi di nordic walking nei vigneti, auto storiche sulle colline, bike elettrica sui sentieri, e così via. La creatività nelle esperienze sarà poi una carta vincente anche negli anni successivi con i turisti stranieri.
  • Condivisione di maggiori informazioni online. Ottimizzare la comunicazione e la commercializzazione verso quell’approccio “frictionless”, semplice e immediato e che oggi amiamo, dando informazioni ai turisti in modo più completo, diretto e semplice possibile.
  • Maggiore possibilità di prenotare online. Il turista deve sapere in due clic, ad esempio, quale cantina potrà visitare in quell’area e in quel giorno.

E quindi speriamo che sia davvero il momento di una azione coesa e condivisa facendo quei passaggi necessari per mettere le fondamenta per un lavoro congiunto e di rete.

 




Il segno del mese. Toro: tenace e con i piedi per terra

Amici del Toro (21 aprile – 21 maggio), stiamo per entrare nel mese in cui festeggerete il vostro compleanno. Influenzato dal pianeta Venere e dominato dall’elemento Terra, i Toro amano tutto quello che è materialmente bello e confortevole. Sanno, tuttavia, essere concreti, pratici e tenaci. Quando si prefiggono un obiettivo, lavorano a testa bassa per raggiungerlo e ottenere, così, l’agognato “premio” finale. Tendono a programmare e non lasciare nulla al caso. In situazioni di tensione, riescono a mantenere il self control, ma fino a un certo punto. Anche se il loro elemento, la Terra, contribuisce a far mantenere il loro sangue freddo, se si tira troppo la corda rischiano di diventare “fumantini”.

Nonostante le difficoltà generale, questo 2020, vedrà Urano, Nettuno, Plutone, Giove e Saturno a favore dei Toro. Si presenteranno ottime opportunità, sia professionali che personali, ma i nati del segno dovranno, e sapranno, selezionare razionalmente quali sono gli obiettivi da raggiungere e lavorare a tutto spiano per ottenerli. Verso la fine dell’anno, Giove e Saturno in Acquario potranno mettersi di traverso: sarà il momento di fare una selezione e mantenere solo quello che per i Toro conta davvero.

Il Toro e l’Amore

I Toro amano i rapporti stabili. Tendenzialmente attaccati alla famiglia, tendono a essere un po’ possessivi, ma sanno farsi perdonare grazie al loro innato romanticismo e sensualità. In questo 2020 i pianeti favoriscono la vita affettiva. Potrebbero verificarsi dei cambiamenti che, in un primo tempo, potreste non comprendere, ma che si riveleranno, alla fine, migliorativi.

I single impareranno, prima di tutto, ad amare se stessi e questo darà loro fascino e linfa per trovare “l’altra metà della mela”, anche se non sarà indispensabile, almeno per quest’anno. Le coppie, soprattutto quelle di vecchia data, si troveranno a un bivio: concretizzare il rapporto, magari con un matrimonio, una convivenza, un figlio o anche un trasloco, oppure riflettere su quello che desiderano veramente, ponendo le basi per una piccola “rivoluzione”.

Il Toro e il Lavoro

Gli astri favoriscono anche la professione, qualunque sia la vostra condizione. Potete aspirare a una promozione o a un ruolo che vi fa gola da tempo. Se siete invece alla ricerca di un lavoro valutate anche gli incarichi o i lavori a breve termine, perché potrebbero condurvi alla stabilità.

Per gli autonomi, nonostante i primi mesi di difficoltà, verso la seconda metà dell’anno potranno aumentare le commesse e la clientela. Chi invece desidera cambiare, quest’anno sarà il momento giusto per farlo. Prima di fine 2020, però, quando gli astri saranno un po’ più dispettosi con i nati nel segno.

Il Toro e il Benessere

Determinati per natura, quest’anno lo sarete ancora di più. Che vogliate dimagrire, smettere di fumare, tornare in forma o migliorare la salute porterete a termine tutti i vostri buoni propositi con costanza. Pazienza se non potrete andare in palestra, saprete stabilire un vostro programma di allenamento anche a casa, seguire una dieta e migliorare lo stato psicofisico in generale.

Per i Toro il colore del 2020 è il rosso, che rappresenta coraggio, passione, dinamismo e audacia. Proprio come il toro, che si dà la carica alla vista del colore, anche voi sarete stimolati a passare all’azione. Come pietra portafortuna potete scegliere tra il diaspro, l’ambra o l’ametista.

Il Toro e il Denaro

Grazie a Giove in Capricorno fino a metà dicembre, anche guadagni e investimenti saranno favoriti. E questo anche perché sarete oculati nel fare le scelte giuste e affatto avventate. Vi assicurerete qualche entrata in più e sarete anche abili a gestire e limitare le uscite. La vostra natura “risparmiosa”, infatti, vi porta ad accantonare per mettervi al sicuro da spese imprevisti o periodi di magra. Sì anche agli investimenti, ma senza azzardi.

Il Toro in viaggio

Avendo Venere come pianeta dominante, i Toro sono attratti dalla bellezza in tutte le sue forme, che sia un bel paesaggio naturale, oppure un’espressione artistica o anche una buona cena gourmet. La destinazione da scegliere quest’anno in Italia è la Toscana, con una tappa a Firenze per visitare gli Uffizi e gli altri capolavori del Rinascimento. Via libera poi al relax immersi nella natura, magari in una dimora di charme tra le colline, tra viste mozzafiato e un buon bicchiere di Chianti.

In Europa, magari per un viaggio in coppia, potete invece scegliere Praga, da dove passa la linea di Venere per il Toro. Con il suo fascino antico e i suoi misteri, la città ceca sarà la meta ideale per rinsaldare i sentimenti.

Per una “fuga alternativa”, scegliete invece la Napa Valley, in California, culla di vigneti e vini raffinati, da accompagnare a sapori gourmet.

Il Toro a tavola

Attaccati alle proprie radici, alla tradizione e amanti dei piaceri, anche quelli della tavola, i nati del segno non sono dei “divoratori”, ma amano sedersi a tavola ed assaporare con lentezza ogni singola sfumatura del gusto. Anche la disposizione nel piatto poi, deve rispondere ai canoni di bellezza che i Toro apprezzano. Per questo, tra i nati del segno ci sono molti chef e sommelier. Poco inclini ai cibi esotici, amano i piatti regionali, quelli casalinghi, a patto che siano cucinati a regola d’arte: arrosti, pasta, timballi e “torte della nonna” sono tra i piatti preferiti, accompagnati da vini rossi e corposi.

Il Toro in auto

La vostra auto dei sogni non può essere che una Lamborghini, che ha come simbolo proprio il Toro, segno zodiacale del fondatore.

Forza e grinta sono caratteristiche del segno che si possono esprimere alla guida, magari di un’Aventador o di una One-Off esclusiva e confortevole.

Le donne del segno, amanti della comodità e della tranquillità, tendono invece a guidare con calma e prudenza, quindi che cosa c’è di meglio di un SUV spazioso e dotato di ogni comfort come il Volkswagen Tiguan?

Personalità famose del Toro

Tra i personaggi celebri nati sotto il segno del Toro troviamo Niccolò Machiavelli (3 maggio 1469), William Shakespeare (23 aprile 1564), Immanuel Kant (22 aprile 1724), Karl Marx (5 maggio 1813), Sigmund Freud (6 maggio 1856), Rodolfo Valentino, (6 maggio 1895), Salvador Dalì (11 maggio 1904).

Sono nati nel segno anche Indro Montanelli e Rita Levi Montalcini (22 aprile 1909), Giovanni Paolo II (18 maggio 1920), la Regina Elisabetta II (21 aprile 1926), Jack Nicholson (22 aprile 1937), Al Pacino (25 aprile 1940), Massimo Ranieri (3 maggio 1951), Claudio Baglioni (16 maggio 1951), Vittorio Sgarbi (8 maggio 1952), Ornella Muti (9 marzo 1955), Fiorello (16 maggio 1960), Uma Thurman (29 aprile 1970), Penelope Cruz (28 aprile 1974), Laura Pausini (16 maggio 1974) e Mark Zuckerberg (14 maggio 1984).

 

 




Parte il progetto: quando il piccolo è premium

di Giuseppe Ortolano

Dopo la mia intervista a Weekend Premium della scorsa settimana ho ricevuto una telefonata dal direttore Raffaele D’Argenzio che mi invitava calorosamente di passare dalla teoria ai fatti. Una breve chiacchierata telefonica – in altri tempi ci saremmo più piacevolmente ritrovati davanti a un buon bicchiere di vino – ed è nato il progetto Piccolo è Premium , x ri-partire insieme, dedicato proprio a quelle piccole strutture  di qualità che sono un plus nell’offerta turistica del nostro Paese. Già perché domani riprenderemo a viaggiare, magari con più precauzioni, attenti a muoverci in punta di piedi, ad essere più sostenibili, più attenti a chi ci accoglie, ospita, sorride e ci accompagna alla scoperta del suo territorio.

Con questa iniziativa  Weekend Premium invita  i suoi lettori  a ritornare a viaggiare e  sognare insieme ai tanti piccoli protagonisti del turismo del turismo slow e green, capace di convivere ed adattarsi agli altri ritmi imposti dalla scoperta di essere molto più deboli e fragili di quello che noi pensavamo fino a ieri. E per accompagnarvi, quando sarà il momento giusto, a ripartire abbiamo creato un nuovo spazio.  L’abbiamo chiamato Piccolo è Premium, x ri-partire insieme, perché è da qui che dobbiamo ripartire, mettendo insieme il desiderio di viaggiare e conoscere dei tanti con l’attività imprenditoriale di chi di turismo fino a ieri ha vissuto e che oggi vuole giustamente ripartire e che magari, per il solo fatto di essere piccolo, trova con più difficoltà le risorse per farlo. Per noi infatti Premium è anche essere piccolo e garantire sostenibilità, serietà, accoglienza e qualità.

“LA FRANCESCA”, a Bonassola, una struttura familiare che vale la pena di conoscere e visitare.

In WEEKENDPREMIUM.IT troverete una vetrina delle tante  attività turistiche (alberghi, pensioni, agriturismi, locande, ristoranti, trattorie, rifugi e simili) dove il turismo è ancora artigianato dell’anima, da ri-scoprire, valorizzare e far conoscere, anche con il passa parola.

Ospiteremo solo attività turistiche che abbiamo conosciuto di persona, liberamente scelte dalla redazione, con le seguenti caratteristiche:

  1. Conduzione rigorosamente familiare
  2. Attività rispettosa dell’ambiente, dei collaboratori, delle tradizioni locali e delle eventuali indicazioni delle autorità sanitarie post coronavirus
  3. Ubicazione in luoghi capaci di regalare emozioni
  4. Cucina ( se prevista) attenta al territorio, con piatti in gran parte preparati con materie prime locali legate alla stagionalità, capaci anche di sostenere la riprese economica della zona
  5. Disponibilità a proporre all’ospite itinerari alla scoperta del territorio e di consigliare l’acquisto di prodotti locali direttamente dai produttori
  6. Scelta di dedicarsi a un turismo slow e green
  7. Prezzi corretti

Ci troverete online tutti i venerdì, convinti che  Piccolo  è Premium e che il compito del giornalismo che si occupa di viaggi è oggi più che mai anche il sostegno dei tanti che danno un’anima all’accoglienza turistica nel nostro Paese.

Oggi iniziamo con la struttura familiare “ LA FRANCESCA”, a   Bonassola




SOS Turismo Italia

Il GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica), in collaborazione con Neos (Giornalisti di Viaggio Associati), ha creato un Manifesto chiedendo al Governo e alle varie istituzioni coinvolte  interventi finanziari per il settore del turismo.  Da due mesi, ossia dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, il turismo è fermo, il settore dei viaggi è bloccato e l’aspettativa per i prossimi mesi non è confortante. E anche quando l’emergenza sarà rientrata nulla sarà più come prima e sarà necessario cambiare le nostre abitudini. Anche e soprattutto quelle relative ai viaggi.  Pertanto, al fine di fare ripartire uno degli asset importanti dell’economia italiana, il settore turistico dev’essere aiutato.

Per questo, perché vi sia un rilancio del sistema turistico in Italia, GIST e Neos chiedono al presidente del Consiglio, al Mibact, all’Enit e ai presidenti delle Regioni Italiane un coinvolgimento della stampa specializzata: il Covid19 ha bloccato non solo le partenze ma anche la stampa di settore. L’editoria turistica e i giornalisti che negli anni hanno raccontato l’Italia al mondo e il mondo all’Italia devono essere coinvolti nel processo di rinascita e di ripresa del settore turistico.

Il GIST ha lanciato anche una petizione rivolta al Governo e alle istituzioni per la tutela dell’editoria di settore. Ci vogliono pochi minuti per votare ma il tuo voto è importantissimo. Per firmare la petizione CLICCA QUI.

 

 

1) GIORNALISMO DI VIAGGIO RISORSA ITALIANA

I giornalisti della stampa turistica chiedono che in questo drammatico momento la voce dell’Italia non si spenga. L’informazione giornalistica di viaggio coinvolge

migliaia di professionisti che, dalle redazioni o in forma autonoma, assicurano attraverso la cronaca e il reportage un flusso ininterrotto di notizie selezionate e verificate. In tempi in cui i confini tra informazione, propaganda e fake news si fanno sempre più labili, i giornalisti di turismo rappresentano una voce competente e affidabile, in grado affiancare i player nazionali nel rilancio del turismo.

 

2) CRISI DELL’EDITORIA TURISTICA, CRISI DELL’INFORMAZIONE

Da tempo il giornalismo turistico e l’editoria di riferimento vivono un periodo di crisi. In seguito all’emergenza coronavirus, la situazione è peggiorata.

Lo conferma un recente sondaggio realizzato dal GIST su un campione significativo di oltre 200 giornalisti. L’emergenza ha contratto il lavoro fino al 50%, per il 74% dei giornalisti. Secondo l’indagine, il calo è dovuto per il 43% alla sospensione di pagine di turismo e per il 20% al rimando di servizi già realizzati su destinazioni ora chiuse.

Alla crisi del sistema turistico è seguita quella del sistema editoriale, con forte penalizzazione della già fragile economica del giornalismo specializzato. I tagli dei budget pubblicitari hanno prodotto l’immotivata sospensione e in alcuni casi azzeramento dell’informazione e la riduzione dei compensi professionali. In tempo di crisi turistica, spegnere i riflettori sull’informazione di settore equivale a un harakiri economico.

 

3) INFORMAZIONE E INDUSTRIA TURISTICA

Nel rilancio dell’economia turistica post coronavirus, si dovrà agire all’interno della filiera: istituzioni, agenzie, tour operator, strutture ricettive, ristorazione, vettori, servizi, informazione. Ciascuno nel rispetto del proprio ruolo e funzione, individuando “buone pratiche” e puntando sull’eccellenza. Tutte le componenti dell’industria turistica nazionale devono poter risorgere: sia l’incoming, che faccia della “Destinazione Italia” il nuovo baricentro strategico; sia l’outgoing, che torni ad alimentarsi dello “Stile italiano” di viaggiare nel mondo. Obiettivo che può essere raggiunto solo attraverso la rivitalizzazione strategica degli investimenti, l’innovazione del prodotto e il rilancio dell’informazione, fatta dai giornalisti competenti e specializzati.

 

4) RISORSE E STRATEGIE PER IL TURISMO

ll turismo rappresenta circa il 13% del Pil italiano e il 6% dell’occupazione, in una rete di decine di migliaia di imprese, per circa 250 miliardi di valore.

Il lockdown governativo, pur necessario per arginare la pandemia, ha compromesso la stagione 2020, azzerando gli introiti e vanificando gli investimenti. Il prolungamento di questa fase di chiusura e l’incertezza sulle regole della riapertura mettono a rischio la sopravvivenza delle aziende, sottocapitalizzate e inquadrate in una struttura economicamente fragile. Non è possibile ripartire senza regole certe e coinvolgimento di tutti gli attori della filiera turistica, informazione compresa.

5) LE NOSTRE RICHIESTE

La stampa specializzata chiede che:

– il MIBACT e l’ENIT si impegnino urgentemente in una campagna internazionale di promozione e marketing per il rilancio dell’immagine e del brand Italia;

–  il GOVERNO dia un sostegno economico immediato all’editoria turistica, sotto forma di finanziamenti a fondo perduto e/o defiscalizzazioni;

– i PRESIDENTI DELLE REGIONI si accordino con il MIBACT per la promozione coordinata del Sistema Turistico Italia.

#ripartiamodallinformazione

 

 

 

 




Come gli chef stellati scendono…in cucina contro il coronavirus

L’Italia delle stelle Michelin scende in campo, anzi, si mette ai fornelli o si impegna in raccolte fondi per sostenere il paese nella battaglia contro il coronavirus. Anche i loro ristoranti, con le ormai famose ricette gourmet, infatti, hanno dovuto chiudere i battenti per rispettare le misure anti contagio. Tuttavia, sono molti gli chef che si sono fatti promotori o hanno aderito in prima persona a iniziative di vario tipo per aiutare il personale sanitario, preparare piatti alle mense o farsi testimonial di raccolte fondi da destinare agli ospedali. Vediamone alcune, da nord a sud.

L’Italia delle “stelle”

Nel nostro paese, sono 374 i ristoranti a cui è stato conferito il prestigioso riconoscimento. Di questi, 11 possono vantare tre stelle, 35 due stelle e 328 una stella. La regione più “stellata” d’Italia è la Lombardia, con 62 ristoranti (tre con 3 stelle, 5 con due stelle e 54 con una), seguita dal Piemonte con 46 (un ristorante con 3 stelle, 4 con due e 41 con una stella), e dalla Campania con 44 (sei con 2 stelle e 38 “monostellati). Napoli, poi, detiene il record della provincia più “stellata”

Dal Friuli, Antonia Klugmann ci invita “a stare a casa”

Anche l’ex giudice di Masterchef Antonia Klugmann ha decido di “metterci la faccia”. La “stella” del ristorante “L’Argine a Vencò” di Dolegna del Collio, in provincia di Gorizia, al confine con la Slovenia, ha infatti prestato il volto a uno degli spot della campagna “Io amo il Friuli Venezia Giulia: io resto a casa!”, lanciata dalla Regione per sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da tenere durante l’emergenza coronavirus. Alla campagna ha preso parte anche un altro protagonista di Masterchef, Joe Bastianich.

Carlo Cracco cucina per il nuovo ospedale Milano City

Milano è la sua città d’adozione, nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele si trova il suo ristorante “Cracco”, ma nella città meneghina si trova anche “Carlo e Camilla in Segheria” di via Meda. Locali che hanno dovuto chiudere i battenti per l’emergenza sanitaria. Tuttavia, Carlo Cracco, una stella Michelin, non è stato con le mani in mano e ha voluto dare il suo contributo cucinando e servendo gli operai impegnati nel cantiere del nuovo ospedale alla Fiera di Milano City, destinato a ospitare nuove postazioni di terapia intensiva. Lo chef stellato, indossando guanti e mascherina, insieme a due suoi collaboratori, lo scorso 15 marzo ha preparato ben 100 pasti. Il menù ha previsto un’insalata di riso con verdure e una frittata con verza, zucca e castagne. Cracco ha anche dichiarato che, una volta ultimata la struttura, si dedicherà anche alla mensa.

A Milano, l’“Italia continua a cucinare” per una buona causa

Connotata dall’hashtag #milanokeepsoncooking la campagna di raccolta fondi a favore dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano ha un format semplice, ma che ha riscosso fin da subito un enorme successo. Ideata e lanciata dalla PR Alessia Rizzetto, ha visto rispondere all’appello più di sessanta chef, tra cui Giancarlo Perbellini, Claudio Sadler, Andrea Berton, Luigi Taglienti, Enrico Bartolini, Eugenio Boer, Andrea Aprea, Davide Oldani e Daniel Canzian. Sul sito https://alessiarizzetto.com/italia-keeps-on-cooking/ gli chef realizzano video ricette con sottotitoli anche in inglese, facili ed eseguibili da tutti per dare un messaggio positivo all’Italia in questo momento particolarmente difficile. Sul sito si possono anche acquistare i grembiuli il cui ricavato andrà a sostegno dell’Ospedale Sacco. Per aderire all’iniziativa e ricevere direttamente a casa il proprio si può mandare un’email a press@alessiarizzetto.com

A Bergamo menù “stellare” per il personale dell’Ospedale da campo

Bergamo è purtroppo una delle zone più colpite dal temibile Covid-19. Gli chef Chicco e Bobo Cerea del ristorante “Da Vittorio” a Brusaporto, insignito di tre stelle Michelin, hanno deciso di gestire la mensa dell’Ospedale da Campo degli Alpini allestito nell’area dell’Ente Fiera di Bergamo da 230 posti. La famiglia Cerea si è offerta volontaria per cucinare per il personale sanitario, gli ausiliari e i pazienti ricoverati, ma lanciano un appello: servono le materie prime, gli ingredienti da trasformare in deliziose pietanze “stellate”. L’invito è rivolto a tutti coloro che ne hanno la possibilità, dai ristoratori alle aziende di generi alimentari e ai negozi di offrire approvvigionamenti. Per aderire si può mandare una email a cucinaospedaledacampo@vicook.it 

Kitchen Quarantine, le videoricette “stellate” di Massimo Bottura

Si chiama “Kitchen Quarantine” il programma di ricette “stellate” che va in onda ogni giorno alle 20 sul canale Instragram (www.instagram.com/massomobottura) di Massimo Bottura, titolare dell’Osteria Francescana di Modena, tre stelle Michelin e per due volte sul podio di Miglior Ristorante del Mondo. Se le porte del celebre ristorante sono chiuse, lo chef pluripremiato apre…quelle di casa. Nel format “casalingo”, infatti, lo si può vedere all’opera, insieme alla moglie Lara Gilmore e ai figli Charlie e Alexa, mentre dispensa consigli culinari alternati a ricette e preparazione ai fornelli. I video sono in inglese, poiché pubblico che lo segue è internazionale, ma le ricette sono italianissime, con ingredienti tipici della sua terra, quella modenese, che gli hanno fatto scalare la vetta della ristorazione mondiale. Ogni sera, troverete una ricetta diversa, dal “modenesissimo” cotechino al più esotico hummus.

Nelle Marche con Uliassi e Cedroni c’è più gusto a essere solidali

Sono entrambi nell’olimpo della ristorazione mondiale, ma non dimenticano la terra dove sono nati e cresciuti professionalmente e dove si trovano i loro ristoranti “stellati”. Mario Uliassi, titolare del ristorante che porta il suo nome a Senigallia e Moreno Cedroni, anima della “Madonnina del Pescatore” di Marzocca, due stelle Michelin, e del “Clandestino” di Portonovo, sulla riviera del Conero, sono i testimonial della raccolta fondi promossa dal Corriere Adriatico per sostenere l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, l’ospedale regionali a Torrette e gli altri nosocomi marchigiani in prima linea per la lotto all’epidemia di coronavirus. Per aderire si può fare la propria donazione sul c/c presso Banca Finnat, IBAN 84 O 03087 03200 CC0100061040 con la causale “Corriere Adriatico per emergenza Coronavirus”.

A Roma, l’unione degli chef fa la forza

L’ospedale Spallanzani di Roma e il suo personale sanitario, tra medici, infermieri e ausiliari, può contare su una vera “task force”. Tanti grandi nomi dell’alta cucina si sono infatti resi disponibili per curare il menù della mensa. Tra questi Nabil Hadj Hassen di “Roscioli”, lo stesso titolare Alessandro Roscioli, Walter Regolanti di “Romolo al Porto”, Arcangelo Dandini de “L’Arcangelo”, Mario Sansone di “Marzapane” e Giuseppe Lo Iudice di “Retrobottega”. Qualche curiosità sul menù: pasta all’amatriciana e cacio e pepe, mezze maniche al ragù di mare, carciofi e pecorino, ragù di carne e funghi, per un totale di 400 porzioni al giorno.

A Caserta pizza e stelle

Non è “stellato” solo perché la celebre Guida Michelin non ha ancora incluso le pizzerie, ma Franco Pepe, titolare della pizzeria “Pepe in Grani” di Caiazzo, in provincia di Caserta è stato eletto “Miglior Pizzaiolo del Mondo” nella classifica 50 Top Pizza. Promotore di un calendario di incontri con i nomi più importanti dell’olimpo stellato, ha deciso di “sfruttare le conoscenze”. Se personalmente ha cominciato a sfornare le sue insuperabili pizze da distribuire alle persone in difficoltà, insieme alla chef stellata Rosanna Marziale ha avviato una raccolta fondi con l’hashtag #facciamorete per sostenere il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Civile di Caserta. Con le donazioni è già riuscito a donare un ventilatore polmonare e dieci maschere per la ventilazione, ma occorrono ancora presidi sanitari, tra cui mascherine, camici ecc.

A Torre del Greco (NA) piatti “stellati” per chi è in difficoltà

Una task force che mette in campo la Protezione Civile, le associazioni di volontariato Irt e “Gli occhi di Claudio” e il team del ristorante stellato José Restaurant della famiglia Confuorto con lo chef Domenico Iavarone per aiutare le persone in quarantena e i soggetti più fragili che, a causa dell’emergenza sanitaria, sono costretti a rimanere in casa. Le associazioni di volontariato si occupano di raccogliere le richieste, ma anche le donazioni, sia in denaro che in generi alimentari. Tra queste ultime ci sono stati 300 kg di pasta e 300 kg di passata di pomodoro, che sono state distribuite. Lo chef stellato e il suo team, invece, si occupano quotidianamente della preparazione dei pasti, che vengono forniti gratuitamente alle persone e alle famiglie in difficoltà.