Camper Sharing, la felicità è vera solo se condivisa

Come abbiamo dichiarato più volte su questo magazine, i Camper van si presentano come le weekend car per eccellenza per tutti coloro che prediligono i viaggi all’aria aperta, vissuti nella massima sicurezza, cosa fondamentale in questo difficile periodo di emergenza sanitaria. Questo tipo di veicoli però molto spesso hanno un elevato costo di acquisto, inoltre anche i costi di gestione e manutenzione possono risultare importanti e pesare negativamente sul proprio budget.

Lo sharing come filosofia di vita

Una soluzione a questi problemi arriva dall’ultima tendenza del mercato chiamata “Camper Sharing”, nata sulla falsa riga dei servizi di car sharing, proposti da numerose aziende nelle più grandi città italiane. Nell’era della condivisione anche l’idea di mettere in sharing il proprio camper è diventata ormai una realtà concreta. Se la casa a quattro ruote era considerata appannaggio di nicchia, l’estate 2020 ha segnato il suo passaggio ad un bene di larga attrattiva, consentendo a sempre più neofiti e curiosi di avvicinarsi all’esperienza del viaggio on the road e godere del senso di libertà, sicurezza e contatto con la natura che solo questa esperienza consente.

Cosa vuol dire esattamente condividere il proprio mezzo? Quali sono i passaggi e dubbi da sciogliere per decidere, in completa sicurezza, di affidarsi ad una piattaforma digitale di camper sharing? A questi interrogativi risponde Yescapa, leader europeo nella condivisione tra privati di camper, van e furgoni camperizzati, spiegando tutti i passaggi per comprendere la condivisione e attuarla nel modo migliore.

Camper sharing: perché distinguerlo dal noleggio tradizionale

In un contesto socio-culturale in cui la proprietà comincia ad essere intesa come accesso ad un bene e non più soltanto come espressione del suo possesso, anche il camper, da bene privato e personalissimo per i suoi proprietari, si sta trasformando in un mezzo sempre più passibile di condivisione. Chi sceglie il camper come mezzo per viaggiare sa che la conoscenza dell’altro e la condivisione con l’altro sono la sostanza di una vera esperienza di viaggio. Poter mettere a disposizione il proprio veicolo non vuol dire soltanto “affittare” ma raccontare una storia fatta di chilometri, ricordi e di vita, spiega Dario Femiani, country manager Italia per Yescapa.

Tutti i proprietari privati possono mettere a disposizione il proprio mezzo  ma, a differenza del noleggio tradizionale, è necessario sia fatto per un periodo di tempo limitato – massimo 30 giorni consecutivi – e con tariffe inferiori,  corrispondenti a un rimborso per l’utilizzo del mezzo”, conclude Femiani.

Ammortizzare le spese di manutenzione del veicolo nei mesi di non utilizzo

Per gli appassionati, il camper è un bene ad altissimo valore affettivo. Tuttavia si stima che l’utilizzo medio di un veicolo ricreazionale sia di 70 giorni l’anno, ovvero il 20% del suo intero ciclo di vita. I costi annui, suddivisi tra bollo, assicurazione, revisione e manutenzione varia possono raggiungere anche i 4.000 euro. Per ammortizzare in gran parte il costo di mantenimento annuale del veicolo sarebbero sufficienti 6 settimane di condivisione del proprio camper. Il compenso medio di un proprietario attraverso la piattaforma di camper sharing è di circa 575 euro a settimana, quelli annui si aggirano intorno ai 3mila euro.

Ammortizzare il costo d’acquisto di un camper nuovo

Il camper sharing inoltre si afferma anche come una formula appetibile per rilanciare il settore dei veicoli ricreazionali e di autofinanziamento del nuovo. La spesa per acquistare un camper appartenente al modello di fascia più bassa è di almeno 45.000 euro. Facile intuire come lo sharing potrebbe considerarsi come un valido supporto e incentivo per procedere al progetto d’acquisto.

Il contratto di condivisione

Perché la formula del camper sharing abbia validità è necessario siglare un contratto di condivisione. Yescapa come agente intermediario non prende parte all’atto di condivisione ma supporta i propri utenti fornendo un contratto preintestato. Insieme a questo verrà fornita anche una scheda di ispezione del veicolo, necessaria per garantire le condizioni del veicolo stesso e la lista dell’equipaggiamento fornito. Il contratto, con valenza di comodato d’uso modale, sarà un accordo non professionale per l’utilizzo condiviso di un veicolo.

Il camper sharing è un reddito extra da dichiarare

I proprietari privati presenti con il loro mezzo su sito www.yescapa.it non saranno tenuti ad aprire la partita IVA se la condivisione sarà saltuaria. Ai fini fiscali Yescapa come intermediario del servizio non interviene in alcun modo come sostituto d’imposta, quindi i compensi percepiti dovranno essere considerati redditi-extra. Questo perché derivanti da prestazioni occasionali e non professionali ed essere inseriti nella dichiarazione dei redditi perché soggetti a tassazione.

Garanzia assicurativa per condividere in completa sicurezza

In costante collaborazione con il partner Nobis Assicurazioni, Yescapa fornisce un’innovativa copertura assicurativa creata ad-hoc per il camper-sharing. Si tratta di una polizza temporanea, valida per tutto il periodo di condivisione, sottoscritta automaticamente ogni qual volta una prenotazione viene confermata sulla piattaforma.

Per garantire un viaggio sicuro e proteggere il veicolo condiviso, Yescapa fornisce una copertura Kasko, incluso furto, incendio e atti vandalici. Queste garanzie si integrano all’assicurazione RC-Auto del proprietario, proteggendo il suo bonus-malus; ciò significa che in caso di incidente causato dal viaggiatore durante la condivisione, il premio assicurativo del proprietario non aumenterà. Inoltre in caso di bisogno, la piattaforma fornisce un’assistenza stradale che interviene in tutta Europa 24 ore su 24, 7 giorni su 7.