…Che a proteggere queste colline dai venti del nord, c’è un sorta di barriera verde chiamata Monte Cesen, a cui gli abitanti di Valdobbiadene sono molto legati, come fosse una montagna sacra. La strada per salirvi è un invito che non possiamo rifiutare. Lasciamo i vigneti e troviamo un paesaggio montano. La nostra compagna di viaggio sembra dubitare un attimo, ma poi tornante dopo tornante arriva fino a un cartello che ci invita ad una sosta Agriturismo Malga Barbaria. Ci precipitiamo dentro, anche perchè è uno degli ultimi giorni che resta aperto. Da metà ottobre a metà maggio si chiude. E’un giorno di sole e da quassù si spazia per chilometri e chilometri. Qui giurano che nei giorni d’aria limpida si vede Venezia e la sua laguna. Oggi ci accontentiamo di vedere da vicino un piatto di salumi, ricotta affumicata e formaggi di malga, che ci affrettiamo anche a comprare. Un piatto ottimo di malga? Formaggio fuso con polenta.
Dal Monte Cesen al parco, dalle eroiche trincee della Grande Guerra al Piave
Da qui si dipartono sentieri e percorsi per fare trekking, ma il nostro tempo è breve, non dilatabile. Cominciamo la discesa. Una tappa veloce al Parco Avventura di Pianezze, per grandi e piccini, con percorsi avventurosi, ma in sicurezza, fra bellissimi alberi e un sentiero didattico dove troviamo un faggio centenario e un’abitazione tradizionale anch’essa centenaria. Una bella passeggiata da fare durante un long weekend.
Si ridiscende, verso località “Montagnola”, dove la sezione Alpini di Valdobbiadene ha ripristinato le vecchie trincee della Grande Guerra di cento anni fa. Qui caddero per difendere la nostra Italia tanti giovani, e noi siamo qui perchè ci sembra doveroso onorare con un saluto questi eroi. Uno in particolare, il capitano Francesco Tonolini, che si sacrificò, sapendo di farlo, con i suoi uomini per permettere ad altri di vincere. Un monumento con la Penna Mozza, una vita d’alpino spezzata. Un attimo di doverosa commozione. Anche il Piave adesso sembra scorrere mesto nel suo parco, ma è solo un’impressione. In questo parco è bello venire, per trovare angoli quasi selvaggi, veri, fuori del tempo. Si riprende il viaggio dopo il doveroso omaggio agli eroi della Grande Guerra.
La torrefazione piú piccola d’Italia, il pasticciere piú bravo, il risotto col prosecco e il vino con il fondo
La nostra C3 Aircross ha ancora voglia di partire. E dobbiamo accontentarla, d’altronde se lo merita. L’accarezziamo con lo sguardo. La C3 Aircross ti conquista, infatti, con le sue forme personali e simpatiche, le sue infinite possibilità di personalizzazione e quello spirito anticonformista tipico del marchio Citroen. Dietro a questa grande energia del suo design, si scopre però con il passare dei chilometri che C3 Aircross è un’auto estremamente razionale e “concreta”: insomma forma e sostanza. La C3 Aircross è l’auto ideale per mete turistiche: spazio, versatilità, simpatia, aspetto da sport utility e motorizzazioni di qualità.
Torniamo in città, per una sosta golosa, e ci fermiamo in via Piva 100, alla pasticceria “Alla Villa dei Cedri”, dove incontriamo Massimo Carnio, figlio d’arte, che nel 2015 è stato il miglior pasticcere d’Italia in cioccolateria, ma anche quinto nel mondo. Forse vale il viaggio anche solo per mangiare le sue brioche e i suoi cioccolatini. Simpatico, disponibile…dolce. Ma a pochi passi, in piazza Marconi, scopriamo che c’è anche la torrefazione Spinetta, che è la più piccola d’Italia. Altro primato a Valdobbiadene è certamente il miglior “risotto con prosecco”, lo potete trovare buonissimo quasi ovunque. D’Altronde se non qui, dove?
Qui abbiamo assaggiato anche buoni vini alla Cantina Nani Rizzi e alla Riva De Milan. Di cantine buone ce ne sono tante, ma qui abbiamo assaggiato il “prosecco col fondo”, come lo facevano una volta, che si deve chiamare vino frizzante, non spumante. Costa meno ed ha qualcosa di più naturale, gradevole, sincero.
Ultima scoperta: lo scultore delle pietre del Piave che non vende le sue opere ma le regala
Nella frazione di San Pietro di Barbozza, ci aspetta un’altra scoperta, quella di uno scultore naif, che ha fatto della strada la sua vetrina. Le sue particolarità sono che usa solo i Sassi del Piave e che non vende mai le sue opere ma le regala, se gli siete simpatici. Il suo nome? Angelo Favero, ma chiamatelo ZOE, è cosi che si firma. A visitarlo abbiamo trovato turisti francesi e tedeschi. Ma lui non si è scomposto, ha sorriso, ha scherzato, ma non ha venduto. E’ una strana terra questa, è dolce, gentile, ma anche forte, temprata, che non cede. Una terra dove ritornare.
La compagna di viaggio: Citroen C3 Aircross
Lo spazio a bordo è abbondante sia per chi siede davanti che per i passeggeri posteriori e per i loro bagagli. I sedili sono comodissimi e non mancano vani portaoggetti pratici e funzionali. Alla guida si apprezza il grande comfort del suo assetto, merito anche delle sue esclusive sospensioni idrauliche. Affrontare ogni genere di percorso non rappresenta mai un problema o una fonte di stress. Insomma è la perfetta compagna per gli amanti dei viaggi e del tempo libero, ma anche perfetta per la città e la guida di tutti i giorni. Questa versione è una 1.6 BlueHDi 100 da 99 CV nel più completo allestimento Shine, ma la gamma comprende anche tre motorizzazioni PureTech a benzina da 82,110 e 130 CV ed una Blue HDi da 120 CV con cambio a 6 marce, da 99 CV, senza per questo andare ad incidere sui consumi. I prezzi di C3 Aircross sono compresi tra i 15.500 ed i 22.500 Euro.
Appuntamento alla prossima settimana, un saluto Premium.
Per info:
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