A cura di Micol Bonazzoli
E’ ormai da qualche tempo che gli italiani vedono la Bulgaria con occhi diversi: non più roccaforte del comunismo ortodosso, Paese ostile e chiuso al mondo ma invece ben integrato nell’Unione europea, ancora arretrato ma in forte sviluppo, ben disposto ad accogliere expat da tutto il mondo; consapevole che i nuovi arrivati rappresentano una risorsa economica di tutto rispetto.

In Bulgaria oggi conviene trasferirsi per metter su un’impresa (considerato il basso costo della manodopera, l’assenza di burocrazia e tassazione al 10%), per trovare un lavoro poiché sono molto richieste figure qualificate nel settore dell’informatica, dell’ingegneria e del settore gestionale. Oppure si può andare a viverci come semplici pensionati e la consapevolezza che, con 1.000 euro al mese, si può vivere bene.

Basta fare due conti: l’assicurazione auto costa, per tutto l’anno, dai 90 ai 150 euro, la benzina poco più di un euro, i prodotti alimentari sono a buon mercato, una casa in affitto si paga 150 euro, gli assegni previdenziali non vengono tassati, una cena al ristorante si aggira sui 10 euro. Infatti va considerato che lo stipendio medio, in Bulgaria, è di 250 euro al mese.

“Sono oltre 1.600 (di cui 1.138 famiglie) i connazionali già residenti in Bulgaria, e altri ne arriveranno”, conferma Claudio Antonio Chiffi, 65 anni, titolare di una società di consulenza per chi vuol trasferirsi nel Paese, facendo bella mostra del libro “Cosa farò da grande; la mia vita da pensionato in Bulgaria”. Prezioso e divertente vademecum scritto dal suo amico Franco Luigi Tenca.

A parte la capitale Sofia, con 1 milione e mezzo di abitanti e molto da offrire (dove però il costo della vita è più alto), i nuovi transfughi hanno preferito le località turistiche che si affacciano sul Mar Nero. A Varna d’estate il sole non brucia e non c’è quella movida che tiene svegli fino all’alba. Le spiagge sono sabbiose e il mare è bello. Inoltre a Varna si trovano terme gratuite affollate di anziani, giardini curati, università e aeroporto. Altre sedi di buen retiro per gli expat, sempre sul mare, sono Sozopol e Sunny Beach. Molti expat ci vivono solo d’estate (i 183 giorni necessari per l’iscrizione Aire), in quanto gli inverni sono freddi.

A 2 ore di volo dall’Italia la Bulgaria è lo stato più povero dell’Ue ma con un’economia in forte crescita. Con montagne innevate, mare e boschi rigogliosi il Paese (che si distende su 110.994 kmq) conta 8 milioni di abitanti, confina con Grecia, Turchia e Romania, il sistema sanitario è antiquato nei macchinari ma i medici sono in gamba, la moneta ufficiale è il leva e con 1 euro ti danno 2 leva.

Problema da non sottovalutare la lingua slava, affine al russo, con alfabeto cirillico, quindi diventa assai difficile integrarsi con i locali, almeno se non parlano inglese. Un Paese povero dove, però, si può vivere da ricchi.

INFORMAZIONI UTILI
- Per richieste ufficiali Ambasciata italiana a Sofia: esteri.it
- Per info dettagliate Sito web www.italiansinfuga.com
- Per maggiori informazioni consultare il sito internations.org/bulgaria-expat/ialians.it
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