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Per una volta

Bruges, tra i canali della capitale delle Fiandre (1° parte)

Di Francesca Sirignani

Mille città, mille luoghi, mille ricordi ma perché scegliere Bruges? Perché ho trovato un’atmosfera fiabesca intrisa di delicata magia che avvolge questa città non molto distante da Bruxelles.

Chiamata anche “la città dei merletti” per la sua nota attività artigianale, Bruges conserva ancora l’aspetto medioevale con le case in mattoni, i campanili, i vecchi ponti e affascina ogni visitatore con i suoi romantici canali.

Le piccole dimensioni e la conformazione urbanistica a misura d’uomo la rendono facilmente visitabile in un weekend. I mesi da aprile a settembre sono i migliori per programmarvi una visita, quando il clima abbandona le temperature rigide dell’inverno e i suoi canali navigabili offrono un punto di vista ideale da cui osservare la città.

Nella prima giornata si può subito approfittare di un meraviglioso tour in barca, di circa mezz’ora, che consente di avere una raffinata visione d’insieme ma, solo passeggiando e perdendosi tra le vie e le piazze del centro o costeggiando i corsi d’acqua e i riflessi di luce che si stagliano sulle facciate delle case, ci si può immergere completamente nell’atmosfera romantica e un po’ malinconica di Bruges. In alternativa si può scegliere un tour della città su una carrozza trainata dai cavalli…Niente di più romantico soprattutto se fa freddo e bisogna scaldarsi sotto una morbida coperta di lana.

Bruges, una città per due

Uno dei posti più caratteristici e popolari di Bruges è il Minnewater, il lago nei pressi del Begijnhof circondato da un bellissimo parco e attraversato da un suggestivo ponte del 1720 che regala una vista spettacolare sulle torri e i tetti a punta di Bruges.

Luogo adatto ed esclusivo per gli innamorati, incantevole rifugio per chi è in cerca di tranquillità, non sorprende che questa oasi di pace e bellezza sia anche conosciuta come “Lago d’amore” (minne in olandese significa amore).

Splendido il centro storico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che si sviluppa intorno ai due nuclei medioevali, il Markt e il Burg, distanti pochi minuti a piedi l’uno dall’altro. La Piazza del Mercato di forma rettangolare, era in passato il luogo degli scambi commerciali e ospita gli antichi palazzi delle corporazioni dei lavoratori.

Vi si affacciano le Bouchoutehuis, le classiche case in mattoni rossi con il tetto a spiovente caratteristiche dell’area fiamminga ma soprattutto lo splendido Belfort (Torre civica) che, con i suoi 83 metri di altezza, domina l’intera piazza. Patrimonio dell’Unesco, il Belfort custodisce un carillon di 47 campane, che ne fa una delle torri campanarie più belle del Belgio. Salendo i suoi 366 gradini si può godere di una vista panoramica della città davvero emozionante, che ripaga pienamente di tutta la fatica.

Proseguendo per poche centinaia di metri si raggiunge il Burg, la seconda piazza principale di Bruges, affascinante nella sua complessità di stili architettonici.

Il centro della città è ricco di ristoranti e localini con cucina gourmet in grado di appagare tutti i palati. Negli ultimi anni è anche aumentato il numero di chef stellati che propongono gastronomia d’avanguardia in location uniche ed esclusive.

Una cena a lume di candela, dove l’atmosfera è intima e pacata, rende un luogo perfetto per un incontro indimenticabile. Quale modo migliore per terminare la prima giornata di visita? Quale occasione più adatta per confrontarsi sulle prime emozioni vissute?

Chi è Francesca Sirignani

Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza, indirizzo transnazionale e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. Lavora per “Eurocomunicazione”, un periodico on line specializzato in viaggi, cultura, ambiente, economia e molte altre tematiche europee. Collabora anche per “Leisure & News International”,Weekly Magazine” e saltuariamente con altri periodici e siti web.

E’ iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica, unico gruppo di specializzazione di giornalisti di turismo che, per tipo di attività svolta, professionalità dei soci che vi appartengono e rispetto delle regole deontologiche, ha riconosciuto due importanti riconoscimenti: nazionale, dalla FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e internazionale, dalla ETP (European Travel Press, ex Fedajt). Docente di Storia dell’Integrazione Europea in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica, attività che le ha permesso di accompagnare gruppi di studenti in viaggi d’istruzione in Europa e U.S.A.La passione che nutre per le culture, le tradizioni e i paesaggi di altri popoli l’hanno portata a viaggiare e a fotografare molti Paesi.