“STRISCIA LA RICETTA”… RAJAE BEZZAZ. la scatenata inviata di ” Striscia” parla di sè e del suo “cous cous” preferito.
(Italian & English Versions) –
Rajae Bezzaz, nativa di Tripoli, italiana d’ adozione.
E’ conosciuta come l’inviata speciale (e intraprendente) di “Striscia la Notizia”. Famosa per le sue inchieste senza peli sulla lingua, il suo coraggio, il suo look e … per chiudere il suo collegamento con un tradizionale zaghrouta, grido acutissimo con cui le donne arabe sottolineano festeggiamenti e ricorrenze particolari. La sua grande popolarità è arrivata grazie al fortunatissimo show “Striscia la Notizia” dove Rajae indossa le vesti di una spericolata inviata speciale
Ciao Rajae! Pronta per l’intervista? Parleremo di viaggi, cibo e… chissà.
Sempre pronta, prontissima…
Rajae, quando sei libera, come ti piace passare il weekend?
Qualche meta preferita?
Mi piace visitare zone Italiane poco conosciute al grande pubblico, adoro i borghi Medievali immersi nella natura e i piccoli villaggi dove si respira storia, cultura e tradizione Italiana. Adoro visitare i musei e se potessi ci passerei I giorni interi all’interno. Perché non si finisce mai di imparare, di conoscere e di accrescere la propria cultura e non dimentichiamo… ho un debole per scoprire prelibatezze culinarie locali.
Quale auto guidi?
Le guido tutte, non ho problemi, ma non ne possiedo una. Preferisco noleggiarla all’occorrenza e inquinare il meno possibile.
Qual è stato il tuo viaggio preferito ?
Mi piace pensare che c’è un posto al mondo a me sconosciuto, un luogo che mi darà emozioni più di tutti; il fatto che lo debba ancora visitare mantiene alta la positività e la voglia di andare avanti per la mia strada.
Quale posto ti piacerebbe visitare che non hai ancora visitato?
Il ghiacciaio Perito Moreno, nel Parco Nazionale della parte sud-occidentale della provincia di Santa Cruz, in Argentina. Una caratteristica tipica del Perito Moreno è il “ponte di ghiaccio”; l’erosione sulla diga di ghiaccio da parte dell’acqua del lago crea un ponte di ghiaccio tra il fronte del ghiacciaio in avanzamento e la sponda del lago stesso. Vorrei tanto ammirare con i miei occhi queste meraviglie naturali che purtroppo stanno lentamente scomparendo, sarebbe un viaggio nella natura, quella vera e mozzafiato.
Un’esperienza culinaria particolare?
Ho veramente apprezzato il cibo nel cuore dell’Africa: siamo andati lì a girare un servizio e abbiamo condiviso il cibo con tante persone, alcune poverissime ma che ci hanno offerto quello che avevano e anche se non erano piatti complessi con ingredienti costosi, erano cucinati benissimo, con tante spezie, ricchi di sapore e tanto amore.
Ti piace scoprire le cucine del mondo?
Assolutamente si. In tutti i miei viaggi ho sempre voluto assaggiare il cibo locale ovviamente facendo attenzione a non ordinare piatti contenenti alcuni ingredienti che non sono consentiti dalla mia religione (Islam) come ad esempio il maiale. Talvolta mi manca l’atmosfera e il profumo della mia cucina natale, Il Marocco è cucina della mia casa, il profumo e i sapori della mia infanzia.
E in Italia come ti trovi?
Il tuo primissimo ricordo in cucina?
Mia nonna, la osservavo fare quelle che io credevo delle magie, con tutte quelle spezie polverose e colorate… Quando mi permetteva di aiutarla ero felice di imparare le sue ricette segrete e la guardavo incantata realizzare dei piatti incredibili con quello che aveva a disposizione.
Una cucina straniera che vorresti conoscere?
Vorrei tanto visitare il Giappone per assaggiare il vero sushi. A Milano ci sono tantissimi ristoranti che servono questa tipica specialità giapponese e sicuramente la qualità è alta ma l’esperienza in un vero sushi bar a Tokyo è in cima alla mia lista dei desideri.
Quanto c’è di ‘green’nella tua alimentazione?
Mi parli della tua ricetta “cous cous di pesce”?
Di solito mi regolo con una quantità pari a quella del cous cous .
In una casseruola preparo un soffritto con un trito d’aglio e olio extravergine d’oliva. Aggiungo gamberoni, cozze, capesante, vongole, ma tu puoi aggiungere i frutti di mare o il pesce che preferisci.
Lascio insaporire per qualche minuto. Sfumo con del vino bianco e lascio evaporare l’ alcool.
Continuo per qualche minuto a fiamma vivace e infine aggiungo dei pomodori pelati a pezzetti. Aggiusto di sale, cospargo di peperoncino e lascio cuocere per circa 15 minuti. Nel frattempo metto il cous cous in una ciotola capiente, lo bagno con un filo d’olio e lo mescolo ben bene.
Porto ad ebollizione il brodo e lo verso sul cous cous che deve riposare almeno per una decina di minuti fino a quando tutto il liquido verrà assorbito e il cous cous aumenterà di volume.
Sgrano il cous cous con una forchetta e lo unisco al sugo di frutti di mare nella mia tajine (un tipico vaso di terracotta). Mescolo e lascio riposare qualche minuto per farlo insaporire. Alla fine cospargo abbondante prezzemolo tritato e servo.
Yallah, buon pranzo a tutti…
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto nel suo blog, in stile ‘Turista non Turista’
Rajae Bezzaz, a native of Tripol, Italian by adoption.
She is known as the special (and unstoppable) correspondent of the popular Italian TV show “Striscia la Notizia”.
When you are free, how do you like to spend the weekend?
It depends on the moment and my state of mind, I definitely can’t miss my daily training, I need to train especially because it increases my concentration and allows me to perform at work and beyond. So even if I travel for the weekend, I make sure that I have what I need to train. Being a “correspondent” requires more energy than it may seem …
I like to visit Italian areas that are little known to the general public, I love Medieval villages surrounded by nature and small villages where you can breathe Italian history, culture and tradition. I love visiting museums and if I could I would spend whole days inside. Because you never stop learning, knowing and growing your culture and let’s not forget … I have a weakness for discovering local culinary delicacies.
My favorite trip is the one I haven’t done yet … I like to think that there is a place in the world unknown to me, a place that will give me emotions more than any other; the fact that I still have to visit it keeps the positivity high and the desire to go on my way.
I would like to visit Perito Moreno Glacier, in the National Park, in the southwestern part of the province of Santa Cruz, Argentina. A typical feature of Perito Moreno is the “ice bridge”. Lake water erosion on the ice dam creates an ice bridge between the advancing glacier front and the lake shore. I would love to admire with my own eyes these natural wonders that unfortunately are slowly disappearing, it would be a journey into nature, the real and breathtaking one.
I really enjoyed the food in the heart of Africa: we went there to shoot a service and we shared the food with many people, some very poor but who offered us what they had and even if they were not complex dishes with expensive ingredients, they were cooked very well with many spices, full of flavor and lots of love. Food is a message of dialogue and love.
Do you like discovering the cuisines of the world? Always, in all my travels I have always wanted to taste the local food obviously paying attention not to order dishes containing some ingredients that are not allowed by my religion (Islam) such as pork. Sometimes I miss the atmosphere and the scent of my native cuisine. Morocco is the kitchen of my home, the scent and flavors of my childhood.
A foreign cuisine that you would like to know?
I would love to visit Japan to taste real sushi. In Milan there are many restaurants serving this typical Japanese specialty and certainly the quality is high but the experience in a real sushi bar in Tokyo is at the top of my wish list.
First of all I prepare a vegetable broth with carrot, onion, courgette and a tomato that is sufficient for the quantity of couscous I want to use. Usually I set myself with an amount equal to that of couscous. In a saucepan, I prepare a sauté with chopped garlic and extra virgin olive oil. I add (prawns, mussels, scallops, clams, etc) the mixed seafood that I like the most I leave it to flavor for a few minutes. I blend with white wine and let the alcohol evaporate. I continue for a few minutes on a high flame and finally add some chopped peeled tomatoes. Add salt, sprinkle with chilli and cook for about 15 minutes.
In the meantime, I put the couscous in a large bowl, soak it with a drizzle of oil and mix it well. I bring the broth to a boil and pour it over the couscous which must rest for at least ten minutes until all the liquid is absorbed and it will increase in volume. tajine, typical terracotta pots I shell the couscous with a fork and add it to the seafood sauce in my tagine (a typical terracotta pot). I mix it and let it rest for a few minutes to make it flavor. At the end I sprinkle abundant chopped parsley and serve.