Ricette di viaggio

Borghi d'(A)mare: Bosa e la ricetta delle frittelle lunghe

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Tra Alghero e lo stagno di Cabras, sorge Bosa, un borgo unico nel suo genere, le cui origini risalgono ai Fenici. Il centro abitato si sviluppa tra le rive del fiume Temo, l’unico navigabile in Sardegna, e la costa. L’ingrediente principe della cucina bosiana, quindi, non può essere che il pesce: ottimo il tonno alla bosana, ma anche il polpo all’agliata, l’aragosta, le cozze, la bottarga e la zuppa d’astice. Il piatto più antico di Bosa è invece S’Azzada, di origine fenicia. Si gusta freddo ed è a base di razza, aglio, aceto e pomodorini. Dall’interno arriva invece la favata, i formaggi e le ricette a base di agnello. Imperdibili i dolci, come le seadas e le friscionas, le frittelle lunghe e a spirale. Di qui passa anche la Strada della Malvasia, il vino dolce che bene si accompagna alla piccola pasticceria, ma anche ai formaggi. La nostra visita di Bosa parte dal maestoso Castello Malaspina (www.castellodibosa.com; ingresso intero € 5,50; ridotto € 4,50) che domina la città dal colle di Serravalle. Costruito dalla potente famiglia pisana dei nel 1112, si raggiunge in 15 minuti dal centro abitato, salendo tre lunghe scalinate, che attraversano le strette vie del borgo. All’interno delle mura del castello si trova anche la chiesa di Regnos Altos, fatta edificare nel XVI secolo dagli aragonesi. Scendendo dalla strada panoramica che costeggia il Temo, arriviamo nella città vecchia, con le sue splendide stradine di pietra e le case dai colori vivaci. Dalla parte opposta del fiume, invece, si affacciano le abitazioni dei pescatori. Continuano a camminare con il borgo alla nostra sinistra arriviamo alla Cattedrale dell’Immacolata, del 1800. Lungo Corso Vittorio Emanuele II, ammiriamo alcuni splendidi palazzi adornati da stemmi e balconi in ferro battuto. Tra questi c’è Casa Deriu, sede del Museo Civico, che ospita mostre dedicate all’arte contemporanea, tra cui una collezione di dipinti e ceramiche di Melkiorre Melis, e all’artigianato locale, come la filigrana e il filet, il tradizionale ricamo realizzato con l’ago su una rete a maglie larghe. Scendendo verso Bosa Marina, invece, nei pressi della spiaggia si trova la Torre Aragonese, una delle più grandi della Sardegna, decorata all’interno in stile catalano-aragonese.

SECONDO GIORNO: Alla scoperta delle spiagge più belle

Tutta la Sardegna è famosa per le sue spiagge e Bosa non fa eccezione. Ecco, allora, una seconda giornata dedicata alla scoperta di quello più belle. Oltre a Bosa Marina, la spiaggia cittadina, c’è la splendida Cala di Compoltitu, una mezzaluna di sabbia candida lambita da acque cristalline circondata da una fitta vegetazione. Si raggiunge in auto percorrendo la strada da Bosa verso Alghero. All’altezza del Km 5 si parcheggia l’auto in uno spiazzo e ci si incammina a piedi per circa 10 minuti in direzione della spiaggia. Sempre prendendo la strada verso Alghero, dopo circa 7km si arriva invece alla spiaggia di Torre Argentina con calette divise da scogli e un fondale ricco di pesci, ideale per gli amanti dello snorkeling. A circa 4 km da Bosa si trova anche la spiaggia S’Abba Druche, con il suo mare verde azzurro e i fondali rocciosi. È anche un importante sito archeologico per le sue vasche risalenti al periodo nuragico.

LA RICETTA: Frittelle lunghe di Bosa (Sas friscionas)

In origine, erano i dolci tipici di Carnevale, ma oggi si trovano praticamente tutto l’anno.

Ingredienti per 6 persone

  • 750 gr di farina 00
  • 250 gr di farina di semola
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 1 bicchierino di acquavite o di liquore all’anice
  • 1 uovo
  • 400 ml di latte
  • 300 ml di acqua
  • Scorza grattugiata di 1 arancia e di 1 limone
  • 1 pizzico di sale
  • Zucchero semolato per spolverare le frittelle

Mescolate i due tipi di farina con l’acqua tiepida e il sale e lavorate l’impasto finché non diventa elastico. Aggiungete l’uovo e lo zucchero e continuate a impastare. Sciogliete il lievito nel latte tiepido, poi aggiungetelo all’impasto. Aggiungete anche la scorza di arancia e di limone e il liquore. Lasciate lievitare per circa 90 minuti. L’impasto deve essere morbido. Mettete un imbuto nell’acqua calda, poi riempitelo con il composto. In un’ampia padella mettete l’olio per friggere e lasciate colare l’impasto dalla parte inferiore dell’imbuto creando delle spirali. Lasciate dorare e girate le frittelle per cuocerle da entrambi i lati. Servite con una spolverata di zucchero semolato.

Il vino: Malvasia di Bosa DOC Dove Comprare: Cantina Columbu, via Carmine 104, Bosa, Tel 0785/605827.

COME ARRIVARE 

La Sardegna si raggiunge in traghetto con auto a seguito sulle linee Livorno-Olbia, Civitavecchia-Olbia o Genova-Porto Torres. In auto: da Olbia, SS199, poi al bivio per Mores SS131 e al km 148 bivio per Macomer-Bosa. Da Porto Torres: SS131 e al km 148 bivio Macomer-Bosa. Da Oristano, SS292 in direzione Cuglieri-Tresnuraghes-Bosa Marina. Da Alghero, SP42 seguendo le indicazioni per Bosa.

DOVE MANGIARE 

*Ristorante Borgo Sant’Ignazio, via Sant’Ignazio 33, Bosa, tel 0785/374129. Ai piedi del castello Malaspina offre piatti di pesce e tipici bosiani, con pasta fatta in casa. Prezzo medio da € 25 a € 50.

*Sa Nassa, Lungo Temo De Gasperi 13, Bosa, tel 0785/373834, trattoria con piatti tipici della cucina di terra e di mare. Bella location lungo il fiume Tema. Prezzo medio a persona € 35-40.

DOVE DORMIRE  

*Hotel Corte Fiorita Albergo Diffuso***, via Lungo Temo De Gasperi 45. Bosa, tel 0785/377058. Distribuito in tre diversi edifici storici, si affaccia sul fiume Temo ed è a pochi passi dal borgo medievale e dal mare. Doppia da € 94,50; tripla da € 108.

*B&B La Torre di Alice, via del Carmine 7, Bosa, tel 0785/850404.Piccola struttura di charme e design arredata nello stile delle tipiche abitazioni di Bosa, ma senza rinunciare a un tocco di modernità. Doppia con colazione da € 75, tripla da € 95 (in alta stagione dal 15/5 al 15/9)

INFO: www.bosaonline.com