Dopo Venezia e Firenze, questa settimana abbiamo scelto Bologna come città da visitare senza la “pazza folla” di turisti e senza fare file interminabili per visitare i suoi monumenti. Ma, soprattutto, vi diamo qualche suggerimento su come visitarla spendendo poco, senza per questo rinunciare a godere della sua bellezza antica.
Arrivare a Bologna
Bologna è facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia. Per chi desidera arrivare in treno, può affidarsi alle Frecce o a Italotreno. In alternativa si può arrivare anche in autobus con la linea low cost Flixbus . Per esempio, da Milano a Bologna si parte da € 8 a tratta, da Roma da € 10 e da Napoli da € 18. Se preferite invece utilizzare l’auto per muovervi in libertà, potete parcheggiare al parcheggio custodito Tanari (in via Tanari 17), aperto 24 ore su 24. Le tariffe sono davvero basse: € 0,60 all’ora oppure € 5 per tutto il giorno, ma se lasciate l’auto e decidete di spostarvi con i mezzi pubblici, presentando per esempio il biglietto dell’autobus al ritiro dell’auto, il parcheggio è gratuito.
Bologna low cost: dalla Montagnola al Quadrilatero
Bologna, tra le città d’arte d’Italia, è molto più a buon mercato rispetto, per esempio, a Venezia o a Roma e le soluzioni per mangiare, dormire a poco, ma anche le occasioni per godere a pieno delle sue opere d’arte e dei suoi monumenti a gratis o per pochi euro solo tante. Intanto, scegliete di visitare il suo centro storico a piedi, per assaporare ogni scorcio e ogni atmosfera, con particolare attenzione ai portici. La città ne conta ben 40 km, candidati a entrare nella lista Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Se arrivate dalla stazione centrale, fate una prima sosta al Parco della Montagnola , dove tutti i venerdì e sabato, dall’alba al tramonto, si tiene coloratissimo mercato, tra i più grandi dell’Emilia Romagna. Qui potete trovare diversi articoli, dall’abbigliamento alle scarpe agli accessori decisamente low cost.
Dirigetevi poi verso il centro passando da Via Piella, dove si trova uno degli angoli più romantici e caratteristici di Bologna, la “finestrella”, da cui si ammira uno scorcio sul Canale delle Moline. Si tratta di uno dei pochi canali a non essere coperto dall’asfalto nei primi anni del Novecento e, ancora oggi, si possono vedere le acque scorrere sotto i balconi delle case dai muri antichi.
Da non perdere una passeggiata nel Quadrilatero, racchiuso tra le vie adiacenti Piazza Maggiore, piazza della Mercanzia, via Rizzoli, via Castiglione, Piazza Minghetti e Piazza Galvani. Un tempo qui si teneva il mercato medievale e, ancora oggi, tra vicoli e stradine, si può passeggiare tra osterie, botteghe storiche, panifici e pastifici, fiorai, fruttivendoli, respirando un’atmosfera senza tempo.
Fermatevi poi in via D’Azeglio dove, al civico 13, si trova la casa del cantautore Lucio Dalla. Di sera la via si illumina con le parole della canzone “L’anno che verrà”.
I monumenti di Piazza Maggiore
Il cuore di Bologna è Piazza Maggiore con la monumentale statua del Nettuno del Giambologna che troneggia davanti a Palazzo Re Enzo.
Sulla piazza si affaccia la Basilica di San Petronio, la quarta chiesa più grande d’Italia, rimasta incompiuta. Visitarla è gratis. È richiesto un ticket di 5 euro per salire fino alla finestra più alta, aperta solo in determinati periodi dell’anno, per ammirare Bologna dall’alto.
Nella piazza si affaccia anche il Palazzo del Podestà, sotto al quale potete sperimentare il curioso fenomeno del “telefono senza fili”. Tra l’edificio e Palazzo Re Enzo si trova un’ampia volta a crociera chiamata il Voltone del Podestà. Rivolgetevi verso uno dei quattro angoli e sussurrate qualcosa. Chi si troverà presso uno degli angoli opposti, rivolto verso il muro, potrà sentire quanto si è appena detto.
Su Piazza Maggiore si affaccia anche Palazzo d’Accursio, un tempo fulcro della vita pubblica, politica e commerciale. In una parte del palazzo si trova la Sala Borsa, sede oggi della Biblioteca comunale, a ingresso libero. La sala, enorme, è incorniciata da ballatoi e sormontata da un soffitto in vetro formato da una serie di arcate poggianti su esili colonne in ghisa, con decorazioni liberty.
Sotto, fa da contrasto un pavimento di vetro che rivela preziosi resti archeologici, antichi di 3000 anni. Si scorgono frammenti di capanne villanoviane dell’Età del bronzo, tracce della basilica civile di Bononia romana e di mura e case-torri medievali.
Dalla Basilica di San Petronio, incamminatevi poi nelle vie laterali fino ad arrivare al Portico dell’Archiginnasio. In piazza Galvani si trova il Palazzo dell’Archiginnasio , antica sede dell’Università, con lo splendido Teatro Anatomico.
Dalle Torri a Piazza Santo Stefano
Nel Medioevo Bologna era nota come “città delle torri”. Si pensa che ce ne fossero più di cento, tra torri di avvistamento e di difesa, ma anche come “status symbol” per determinare il prestigio e la ricchezza delle famiglie.
Oggi ne rimangono una ventina, sparse per la città, ma le più famose sono senza dubbio la Torre degli Asinelli e la vicina Garisenda, che si raggiungono percorrendo Strada Maggiore dalla piazza, da cui distano circa 300 metri. Sotto le torri svetta la statua di San Petronio, opera del Brunelli del 1670. Sulla torre degli Asinelli si può salire (biglietto € 5), ma per arrivare in cima bisogna affrontare 498 gradini (non c’è l’ascensore). Il panorama della città che si gode dal terrazzino, tuttavia, ripaga dalla fatica.
Arrivate poi fino in Piazza Santo Stefano. Il momento della giornata migliore della giornata per visitarla è al tramonto, quando la piazza si anima di studenti della vicina Università (la più antica del mondo) che frequentano i bar e i locali con i tavolini all’aperto per l’aperitivo o una cena veloce.
In Piazza Santo Stefano sorge il complesso delle Sette Chiese, che ora, tuttavia, sono rimaste solo quattro: la Basilica di Santo Stefano, la chiesa del Crocifisso, la Chiesa del Calvario e dei SS Vitale e Agricola, che custodiscono tesori di arte sacra.
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