Di Beba Marsano
Un autunno a regola d’arte nella sorprendente provincia italiana, all’insegna della scoperta di luoghi preziosi – frequentati molto meno di quanto meriterebbero – ai margini dei più battuti percorsi turistici. Sono palazzi nobiliari e castelli dalle incantevoli stanze dipinte, ville romane d’età imperiale e complessi abbaziali amati da grandi poeti, piccoli musei custodi di collezioni che destano meraviglia: statue dall’infinito mistero, gruppi bronzei ricoperti d’oro, dipinti entrati a pieno diritto nella storia della pittura. Si trovano in cittadine e borghi di fascino, dove ai piaceri dell’occhio si affiancano quelli del palato. Per un viaggio nel gusto che riserva a ogni tappa sempre buone sorprese. In questa puntata i Bronzi dorati da Cartoceto di Pergola, in provincia di Pesaro Urbino.
BRONZI DORATI DA CARTOCETO, Pergola (Pesaro e Urbino)
Alloggiato in un antico convento, il museo di Pergola è sede di un gruppo equestre unico al mondo, i Bronzi dorati da Cartoceto (I sec. a.C.). Quattro personaggi nobili, solenni: due matrone velate e due cavalieri dalle vesti militari in sella a destrieri di straordinaria fierezza, riccamente bardati. L’impatto è trionfale. E poco importa che il gruppo sia mutilo. Rinvenuti nel 1946 da contadini al lavoro nei campi di Cartoceto di Pergola, i bronzi sono il risultato di un puzzle gigante: 318 frammenti ricomposti su supporti metallici.
Da gustare. Tante e deliziose le tipicità enogastronomiche del territorio di Pergola, famoso soprattutto per il tartufo bianco (dal 2013 protagonista a ottobre di una fiera nazionale), che qui si può gustare in ogni periodo dell’anno, e per due rossi: il Pergola DOC (anche in versione passito) e il Vino di visciole, ottenuto da una varietà selvatica di ciliegie, apprezzato come nettare da meditazione o da accostare a ciambelle e pasticceria secca come i tradizionali cantuccini alle mandorle.