Gli italiani (come il resto degli europei) stanno cominciando ad amare le auto ibride e le comprano sempre di più. Attualmente si tratta della soluzione più ragionevole ed equilibrata al problema dell’inquinamento atmosferico da traffico e alla necessità di utilizzare l’energia in modo più razionale rispetto al passato. Allora proponiamo due modelli abbastanza diversi tra loro, calibrati per esigenze e gusti differenti. In comune hanno appunto un motore elettrico nel cofano ad aiutare il tradizionale propulsore a benzina, nonché la carrozzeria di tipo crossover e le dimensioni compatte. Mini e Toyota, a ciascuno il suo.
AUTO IBRIDE: MINI COOPER S E COUNTRYMAN ALL4, SPORTIVA ELETTRIZZANTE
Ci sono le ibride nate per consumare il meno possibile e le ibride pensate per esaltare le prestazioni. Secondo voi una Mini Cooper a quale delle due categorie appartiene? La prima vettura ibrida plug-in mai costruita dalla casa britannica si chiama formalmente Mini Cooper S E Countryman All4. In linguaggio “minesco” significa che si tratta di un’auto sportiva con carrozzeria station-crossover e a trazione integrale. Molto versatile e ancora relativamente compatta: infatti è lunga solo 430 cm ma ha un bagagliaio la cui capacità va da 405 a 1.275 litri e quattro persone viaggiano abbastanza comoda, anche cinque per tratti non lunghissimi.
L’assetto rialzato e le quattro ruote motrici permettono di fare tutte le scampagnate che si vogliono. Il powertrain, come si usa dire oggi, punta sulla potenza: sono infatti ben 224 i cavalli disponibili tra i due motori. Quello a benzina è il tre cilindri 1.5 turbo da 136 cavalli che si trova in tanti modelli del gruppo BMW; esso agisce sulle ruote anteriori. Poi si aggiungono gli 88 cavalli del motore elettrico, abbinato all’asse posteriore. La coppia totale disponibile è di 385 Newton metri, meglio di un diesel di cilindrata abbondante. Nonostante il peso di 1.660 Kg senza guidatore, dovuto alle batterie, questa Mini riesce a scattare da 0 a 100 Km/h in 6,8 secondi, decisamente interessante. Velocità massima 198 Km/h.
Veniamo alle cifre “elettriche”. Le batterie hanno una capacità di 7,6 kWh. Si ricaricano in 2,5 ore tramite una wall box da 3,6 kWh, altrimenti nel servono 3,25. Usando un piede leggerissimo, si potrebbero percorrere fino a 42 Km in modalità solo elettrica, secondo i dati di omologazione. Il consumo specifico è indicato in 14 kWh per 100 Km. Mediamente un kilowattora costa 25 centesimi. Il consumo medio di carburante nel ciclo combinato è dato in 2,3 l/100 Km. Emissioni di CO2 52 g/Km. E poi è una Mini. Prezzi di 39.100 euro per l’allestimento di partenza e di 42.700 per il più accessoriato Hype.
TOYOTA C-HR HYBRID, IN CITTA’ CONSUMANDO POCHISSIMO
C’è una ragione se spesso, per definire un sistema ibrido non ricaricabile, si usa l’espressione “ibrido Toyota”. La casa giapponese è stata la prima al mondo a credere in questa tecnologia, più di 20 anni fa, investendo in modo consistente e con ottica a lungo termine. Ora, non da poco tempo, è l’indiscutibile padrona assoluta del mercato. Modelli progettati con l’ottica della massima efficienza, per consentire consumi di benzina molto bassi, senza necessità di appesantire troppo l’auto con batterie voluminose.
In questa scia si colloca il crossover Toyota C-HR Hybrid. Si tratta di un modello che sta ottenendo un consistente successo commerciale un po’ in tutto il mondo. Il design è certamente originale, si colloca nella categoria dei SUV-coupé. Veicolo compatto (436 cm di lunghezza) che nella città trova il suo habitat d’elezione, è destinato a chi ama la guida senza stress. E offre anche un ottimo spazio per i passeggeri. Nella sua versione ibrida dispone di particolari punti di forza; il motore a benzina 1.8 VVT-i è un quattro cilindri aspirato ad iniezione diretta e funzionamento a ciclo Atkinson (una variante particolarmente efficiente dal punto di vista energetico del tradizionale ciclo Otto, cioè il classico motore ad accensione comandata). La potenza è di 98 cavalli.
Il propulsore termico è integrato da un motore elettrico da 72 cavalli, per un totale di 122 cavalli. I consumi vengono indicati in 26,3 Km con un litro, circa 10 in più della versione col solo 1.2 turbo a benzina. Il contributo del motore elettrico si nota soprattutto in città, dove la percorrenza raggiunge i 29,4 Km con un litro. Naturalmente questi sono dati di omologazione nei test col ciclo Nedc: non particolarmente realistici, ma comunque accurati per valutare la differenza tra un modello e l’altro. Peso 1.495 Kg. Emissioni di CO2 87 g/Km. La Toyota C-HR Hybrid è disponibile in vari allestimenti. I prezzi di listino vanno da 28.550 a 34.850 euro.