La magia dei Paesi della Loira: Nantes, un capolavoro d’autunno

Oggi la rubrica dei weekend all’estero vi porta nella regione dei Paesi della Loira, un incantevole scrigno di storia, cultura e paesaggi mozzafiato che si trasforma in una sinfonia di colori durante l’autunno. In questo viaggio attraverso la magia autunnale, ci concentreremo sulla città di Nantes, cuore pulsante di creatività e storia, dove le foglie cadenti e le opere d’arte urbana si fondono per creare un’atmosfera unica e indimenticabile. Un invito a esplorare la bellezza della Loira in una stagione che rivela il suo lato più affascinante, dove il passato si intreccia con il presente e la natura si veste di tonalità calde e avvolgenti. Preparatevi a lasciarvi incantare dalla regione dei Paesi della Loira, dove ogni strada, castello e angolo della città di Nantes racconta una storia di fascino autunnale.

Blois, nella regione del Centro-Valle della Loira

Il Fascino Autunnale dei Castelli della Loira

L’autunno è il momento ideale per esplorare i celebri castelli della Loira, che emergono come gioielli incastonati tra paesaggi mozzafiato, trasformando gli eleganti giardini e i boschi circostanti in una tavolozza di colori mozzafiato. I giardini di Chambord e Chenonceau si tingono di rosso e oro, creando uno scenario da fiaba che incanta i visitatori. Le foglie cadenti danzano delicatamente lungo gli argini dei fiumi, mentre i castelli si riflettono nelle acque tranquille, creando uno spettacolo visivo indimenticabile.

Castello di chambord, Castello reale

Nantes: Creatività e Storia Si Fondono

Al centro di questa regione incantevole si erge Nantes, una città che unisce la ricchezza della sua storia con la vivacità della sua scena artistica. Durante l’autunno, Nantes si riveste di colori caldi, rendendo ogni angolo della città ancora più affascinante. Il celebre Castello dei Duchi di Bretagna, con i suoi fossati e i suoi giardini, si trasforma in un’oasi di tranquillità dove gli alberi secolari catturano la magia dell’autunno. L’autunno porta con sé il rinomato festival “Voyage à Nantes”, un’esplosione di creatività che trasforma la città in un’installazione artistica a cielo aperto. Le strade di Nantes si animano con opere d’arte, installazioni e performance che catturano l’immaginazione di residenti e visitatori. Questo evento unico aggiunge un tocco contemporaneo all’atmosfera classica della città, creando una fusione affascinante tra antico e moderno.

Nantes. Paesi della Loira

L’autunno è anche la stagione ideale per esplorare la ricca gastronomia della regione. I piatti si arricchiscono di delizie autunnali come funghi selvatici, castagne e zucche, creando un connubio perfetto tra tradizione e creatività culinaria.I mercati locali di Nantes si riempiono di prodotti freschi e prelibati, dai formaggi artigianali alle fragranti baguette. I ristoranti della regione propongono menu stagionali che deliziano il palato con prelibatezze come casseruole di cacciagione e saporite zuppe a base di prodotti freschi di stagione, offrendo un’autentica esperienza gastronomica francese immersa nella magia dell’autunno.

Ora, mentre salutiamo la regione dei Paesi della Loira e la sua affascinante Nantes, portiamo con noi i ricordi di paesaggi incantati, sapori deliziosi e un’atmosfera che ha toccato il nostro cuore. Che il vostro prossimo viaggio vi porti a esplorare le meraviglie autunnali di questa regione, dove ogni strada è una promessa di scoperta e ogni stagione rivela un nuovo capitolo della sua storia senza tempo.




Hotel premium tendenze 2024, wellness al top

Per il 2024 noi di Weekend Premium abbiamo individuato alcune tendenze. Desideri dei turisti e offerte delle strutture si incontrano in particolare su una parola: wellness. Ecco gli hotel premium 2024 secondo noi.

Non è una novità ma la vacanza wellness resta quella più richiesta. Tra i trend 2024 legati ai viaggi e alle vacanze, anche brevi, la voglia di benessere resta quella da soddisfare. Benessere inteso come relax fisico e mentale, come massaggi e trattamenti, soprattutto però si conferma e si irrobustisce la tendenza verso vacanze di disintossicazione digitale. Digital detox: vogliamo staccarci dai cellulari e dalla reperibilità h24. Questo è il vero aspetto “premium” di un weekend e di una vacanza.

Noi turisti siamo anche più consapevoli del necessario rispetto dell’ambiente in cui viviamo e di cui godiamo. Ecco quindi che si dà un occhio di riguardo alle proposte green ed ecosostenibili nella cucina e negli hotel. A proposito di cucina, ai turisti piace mettere le mani in pasta: vanno forte ancora i soggiorni esperienziali, per esempio quelli in cui si impara a cucinare un determinato piatto o in cui si partecipa a un minicorso di assaggio di vini, oli, tartufi e così via. Un trend che corre parallelo a questo è la scoperta dei cibi locali, specialmente pare esserci più curiosità verso la cucina estera.

Hotel 2024: arriva la mental wellness

All’interno della categoria “digital detox”, la nuova frontiera del turismo è la mental wellness: di questo si è parlato durante la recente Ecoluxury Fair che si è svolta a Roma. Yoga, passeggiate in silenzio, attività creative come pittura e piccolo artigianato: questa sono le attività proposte da una vacanza “sconnessa” dal mondo, necessaria per riconnettersi con sé stessi. È stato questo il focus della Ecoluxury Fair, sesta edizione della fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità presieduta da Enrico Ducrot, ceo di Ecoluxury Fair e di Viaggi dell’Elefante. Insomma, il benessere nel senso di relax e zero connessione è un criterio base per essere un hotel premium 2024.

Hotel wellness proposti da Weekend Premium

Hotel premium tendenze 2024 Villa Eden
Villa Eden di Merano

A proposito di abbassare i livelli di stress, ritagliarsi spazi di connessione con la natura e dedicarsi a se stessi e alla salute per coltivare la longevità, abbiamo già Villa Eden di Merano, luxury resort che fa parte dei Leading Hotels of the World. Con 40 anni di esperienza, Villa Eden è leader del benessere, nello specifico pone particolare attenzione al tema della longevità. Che si ottiene con una serie di servizi e trattamenti che aiutano a stare in salute e a gestire lo stress.

Villa Eden, grazie ad una accurata raccolta dei dati anamnestici, alla prescrizione di approfonditi esami ematochimici e ormonali, alla valutazione dello stress ossidativo, all’utilizzo dei dati genetici ed epigenetici, allo studio del microbioma intestinale, alla valutazione della variabilità della frequenza cardiaca (HRV), allo stato di equilibrio del sistema nervoso autonomo, al check-up cutaneo e alla valutazione posturale ha creato un approccio olistico finalizzato proprio all’allungamento della vita (longevità) in salute (health span).

Hotel premium tendenze 2024 Dolomiti Wellness Hotel Fanes
Dolomiti Wellness Hotel Fanes

A San Cassiano (Bolzano) tra le meraviglie dei parchi naturali di Fanes-Sennes-Braies e Puez-Odle, il cinque stelle Dolomiti Wellness Hotel Fanes propone, a partire dai primi giorni di dicembre, una vacanza all’insegna del benessere psicofisico tra sport sulla neve, massaggi defaticanti o decontratturanti e un viaggio tra i sapori dell’Alta Badia nel nuovo fine dining e stube ‘l Murin a firma dello Chef Samuele Vegher. Al momento dell’enrosadira – il fenomeno ottico per cui le cime delle Dolomiti assumono una colorazione che va dal rosso al viola – è perfetto rilassarsi nei 5.000 metri quadrati dell’area wellness dell’hotel. Magari approfittando della novità Elements, la sauna di base cilindrica sospesa a 9 metri dal suolo che ruota su sé stessa regalando, grazie a una grande vetrata, un panorama mozzafiato sulle Dolomiti.

Hotel premium tendenze 2024 Tenuta di Artimio
Tenuta di Artimino

Tenuta di Artimino, la Toscana ci aspetta per un weekend in wellness tra buon cibo e panorami che tutto il mondo ci invidia. Il resort un tempo residenza di caccia della Famiglia Medici, voluta da Ferdinando I De Medici (e oggi membro di Meliá Collection) si trova a 20 km da Firenze, ed è la meta perfetta per rigenerare il corpo e lo spirito. La Spa, situata tra i vicoli del borgo medievale di Artimino, rappresenta un vero angolo di benessere. Questo spazio è all’interno di una struttura ad archi di pietra e mattoni locali, un luogo autentico che offre trattamenti specifici. Tra questi, c’è la Wine Therapy Gold o Silver. Il trattamento è custom made per la variante Gold, ma è in ogni caso indicato per le sue preziose proprietà detox. Tutto è a base di vino, uno strumento efficace per combattere i segni del tempo e protagonista sia del trattamento facial sia di quello corpo.




Il viaggio di Martina Zanon a Napoli

Il racconto del sogno realizzato grazie a Le Mongolfiere Solidal.

Sono Martina Zanon, qualche anno fa ho vinto un viaggio grazie a “Le mongolfiere”.

Insomma, un piccolo grande sogno che si è avverato… siete pronti? Direzione Napoli! Sono stati quattro giorni pieni di sorprese, pizza fritta e tante belle vie da scoprire. Ho apprezzato molto il tour in macchina della città, che prevedeva un giro attraverso i luoghi e monumenti più caratteristici di Napoli, come la piazza del Plebiscito, la Galleria Umberto I, il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, la Piazza del Gesù Nuovo e il Gran Caffè Gambrinus.

Il viaggio di Martina Zanon a Napoli

Per voi una breve descrizione dei luoghi che ho visitato e che ho citato qui sopra.

Piazza del Plebiscito: è una delle più grandi d’Italia, si trova alla fine di via Toledo. Immensa, mi sono sentita piccola piccola.

Martina Zanon in piazza del Plebiscito

Galleria Umberto I: alzate lo sguardo e rimarrete incantati dalla sua bellezza, un’opera d’arte. Per gli amanti dello shopping al suo interno sono presenti alcuni negozi.

Martina in Galleria Umberto I

Maschio Angioino: castello medievale e rinascimentale, mi sono sentita trasportata nel passato.

Castel dell’Ovo: il castello più antico della città.

Piazza del Gesù Nuovo: una delle piazze più caratteristiche di Napoli. Purtroppo non ho potuto fermarmi a visitarla, però sono sicura che ne valga la pena.

Gran Caffè Gambrinus: una pausa caffè non fa mai male. Il posto migliore per berne uno? Senza dubbio Gambrinus, locale che rientra tra i primi 10 Caffè d’Italia.

Napoli, il Vesuvio

Il viaggio di Martina Zanon a Napoli: prova questa emozione anche tu

Vuoi vivere anche tu la stessa emozione di Martina? Puoi farlo partecipando alla seconda edizione di “Racconta il tuo sogno”.

Qual è il tuo viaggio dei sogni? Immaginalo, scrivilo, raccontalo! Il bando scade il 31 dicembre 2023: trovi tutti i dettagli qui.

Il viaggio di Martina a Napoli




Weekend benessere: come rilassarsi in autunno

Per i fine settimana di novembre all’insegna del relax, tre proposte originali di weekend benessere.

Novembre, voglia di retreat – come si dice adesso. Voglia cioè di farsi coccolare, prendere del tempo per sé e ricaricarsi. Abbiamo selezionato tre proposte originali per qualche weekend di benessere, perfette per questo mese di novembre.

Weekend benessere con la banya siberiana

Detox assicurato con la banya siberiana. L’avete mai provata? La propone in Trentino Alto Adige l’Hotel Chalet Mirabell, 5 stelle affacciato sulla conca meranese, immerso nella natura dell’altopiano di Avelengo. La tradizione russa propone questo bagno di vapore durante il quale si viene energicamente “massaggiati” (cioè colpiti) con rami di betulla o eucalipto per poi passare a una doccia fredda rigenerante. Questo trattamento è da poco disponibile tutto l’anno, due volte alla settimana. A parte la banya, c’è una spa di 6000 metri quadrati in cui rilassarsi e farsi coccolare.

La sauna dell’Hotel Chalet Mirabell

Weekend di Forest Therapy alla Tenuta de L’Annunziata

Natural Relais nato dal recupero di un’antica proprietà, la Tenuta de L’Annunziata si trova nel territorio di Uggiate Trevano, a circa venti minuti dal lago di Como. Qui viene messa al centro una concezione olistica del benessere, si privilegia il rapporto tra uomo e natura. La Tenuta de l’Annunziata è infatti immersa in un Bosco Bioenergetico, mappato dall’eco-designer e bio-ricercatore Marco Nieri. Il suo studio ha individuato 40 alberi la cui bioenergia permette di abbassare lo stress e di aumentare il benessere complessivo: basta sostare sotto gli alberi per almeno un quarto d’ora e la Forest Therapy compie la sua magia.

Weekend benessere a Tenuta de L'Annunziata
Tenuta de L’Annunziata

Weekend benessere green all’Hotel Gassenhof

L’Hotel Gassenhof, 4 stelle superior circondato dalla natura della Val Ridanna, propone un’area wellness basata su scelte green. Per concedersi un momento di profondo relax, il Luogo delle Emozioni propone trattamenti diversi, anche se quello emblematico è il massaggio Gassenhof. Regala una completa distensione di tutte le parti del corpo grazie a una miscela di olio d’arnica e iperico preparata direttamente dal personale della struttura.

Weekend benessere Hotel Gassenhof
Hotel Gassenhof




Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia

Una bellezza tutta da scoprire quella della Polonia, un Paese che ha molto da offrire, stupendo l’occhio e l’immaginazione del viaggiatore moderno e curioso, che non si accontenta delle solite mete. Noi di Weekend Premium vogliamo raccontarvela, partendo proprio dalla sua capitale, la splendida Varsavia, a cui potete dedicare un weekend lungo, oppure sceglierla come tappa di una vacanza on the road alla scoperta della Polonia.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia
Le case colorate della Città Vecchia

Varsavia e la sua rinascita

Prima della Seconda Guerra Mondiale, Varsavia era considerata la “Parigi del Nord”, per la bellezza dei suoi palazzi e per la lunga storia, a tratti gloriosa, a trati travagliata. Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, che l’aveva lasciata in macerie, la città è straordinariamente risorta, grazie all’impegno dell’intera nazione, ma anche alle eccezionali “Vedute del Canaletto”, splendidi dipinta talmente dettagliati da assomigliare a vere e proprie fotografie, che hanno consentito di ricostruire la Città Vecchia, cuore del centro storico, in maniera talmente fedele e perfetta all’originale da farla includere nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Seppure più piccola di dimensioni rispetto, per esempio, a Londra o a Parigi, oggi Varsavia è una città dinamica, vivace e giovane. Inoltre, non solo è la sede dell’amministrazione centrale della Polonia, ma anche il principale centro scientifico, culturale e artistico. Basti pensare che vanta ben 70 università, tra pubbliche e private, e nei suoi istituti scientifici studiano più di 200 mila studenti. Tantissimi anche i centri artistici e culturali, tra cui 28 teatri, 35 musei e 60 gallerie d’arte. Senza dimenticare i servizi turistici, tra alberghi prestigiosi, negozi eleganti, ma anche mercatini, centri per lo shopping, pub, locali in cui ascoltare musica dal vivo, parchi dove potersi rilassare nel verde e molto altro.

La Città Vecchia

Una visita alla capitale polacca non può che cominciare dal suo cuore antico, la Città Vecchia. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, colpisce per i suoi palazzi dalle facciate colorate, ricostruiti dopo essere stati distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il centro della Città vecchia è la splendida Piazza del Castello (Plac Zamkowy) con al centro la Colonna di Sigismondo, alta 22 metri, del 1644, dedicata a re Sigismondo III Vasa, che nel 1596 fece trasferire la capitale da Cracovia a Varsavia. Di fronte alla colonna si trova il Castello Reale, residenza dei sovrani polacchi e ora sede del presidente della Repubblica.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia
Veduta notturna del Castello Reale

Se volete ammirarla dall’alto, potete salire sull’Osservatorio (Taras Widokowy), ma dovete essere bene allenati, dal momento che per arrivare in cima bisogna percorrere 150 gradini!

Varsavia

Proprio dietro alla Piazza del Castello si trova la Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) dall’inconfondibile forma quadrata, circondata da palazzi dalle facciate colorate e simbolo di Varsavia. Un tempo, qui c’era il cuore pulsante della città, vi si svolgevano infatti, feste, cerimonie e persino esecuzioni. Oggi, invece, la zona pullula di ristoranti, bar e deliziosi negosi. Una curiosità: al centro della piazza si trova una statua dedicata alla Sirenetta, assai simile alla celebre “sorella” di Copenaghen.

Varsavia Rynek Starego Miasta
La Piazza del Mercato

Lungo la Strada Reale

Imperdibile una passeggiata, anche a tappe, lungo la Strada Reale, un percorso di circa 10 km che collega il Palazzo Reale, nella Città Vecchia, al Palazzo di Wilanów, la residenza estiva della casa regnante. Costruita in stile barocco alla fine del Seicento, è chiamata “la piccola Versailles” per la somiglianza con la reggia parigina ed è uno dei monumenti più visitati della città.

Varsavia Palazzo Wilanow
Palazzo di Wilanow

La Strada Reale comprende anche Via Krakowskie Przedmieście, dove si concentra la maggior parte delle chiese storiche, tra cui la Chiesa di Santa Croce, dove è custodito il cuore di Chopin, e antichi palazzi, costruiti tra il XVII e il XVIII secolo. Oggi, alcuni di essi ospitano l’Università di Varsavia, la sede dell’Accademia Polacca delle Scienze, con la statua di Niccolò Copernico.

Via Krakowskie Przedmieście

Il tratto principale è della Strada Reale è invece, Via Nowy Świat, sulla quale dominano architetture del XIX secolo e dove si trovano diverse boutique, librerie, caffè e ristoranti. Nelle vicinanze del fiume Vistola si trova poi l’imponente struttura del Museo Nazionale, che custodisce, tra gli altri, gli splendidi affreschi di Faras, scoperti in Sudan da archeologi polacchi e le collezioni del Museo dell’Esercito Polacco.

Via Nowy Świat

Proseguendo ancora verso sud si arriva su Aleje Ujazdowskie, la più bella strada di Varsavia sulla quale si affacciano gli splendidi palazzi delle ambasciate straniere, l’Orto Botanico, le sedi dei Ministeri e il meraviglioso Parco di Łazienki Królewskie. In questo polmone verde di 76 ettari si trovano diversi edifici, tra cui il Palazzo sull’Acqua, che si riflette nelle acque del vicino laghetto, l’Anfiteatro estivo, il Palazzo Myśliewicki e il Palazzo del Belvedere, che fino al 1994 è stato la residenza del Capo di Stato polacco. Inoltre, sotto al monumento a Chopin, dalla metà di maggio alla fine di settembre, tutte le domeniche, si tengono concerti in onore del grande compositore.

Concerto Chopin nel parco Lazienki

La Strada Reale ha come tappa finale il Palazzo Wilanów, che si trova a circa 6 km dal Parco Łazienki. Lo splendido palazzo barocco costruito nella seconda metà del XVII secolo era la residenza estiva del re Giovanni III Sobieski. Lo stile ricorda quello della Reggia di Versailles. Il re, infatti, voleva ricordare all’adorata moglie il Paese di lei, la Francia.

Palazzo Wilanów e i suoi giardini

Il Palazzo si può visitare e al suo interno si possono ammirare una collezione di mobili, una di ritratti, di sculture e armature. Qui si trova anche il singolare Museo del Manifesto, unico nel suo genere. Aperto nel 1968, si trova nell’antica rimessa del palazzo.

Museo del Manifesto

Dal Ghetto Ebraico all’Archeologia Industriale

Ci sono moltissime cose da vedere a Varsavia. Se avete tempo, per esempio, potete salire fino al 30° piano del Palazzo della Cultura e della Scienza, che si trova nella zona moderna della città, nelle vicinanze della stazione centrale.  Si tratta di un grattacielo di 234 metri, costruito secondo i canoni del realismo socialista, di cui è il migliore esempio fuori dai confini dell’ex Unione Sovietica. Da qui si può ammirare un panorama mozzafiato della capitale, tagliata in due dal corso sinuoso della Vistola.

Veduta notturna del Palazzo della Cultura e della Scienza

Continuando il nostro viaggio a Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia, scopriamo che merita certamente una visita anche il Ghetto Ebraico, che ospita il Polin Museum, che racconta mille anni di storia degli Ebrei Polacchi. Prima delle Seconda Guerra Mondiale, infatti, la Polonia ospitava la più grande comunità ebraica d’Europa. Con l’invasione nazista del 1939 venne creato il ghetto e la popolazione diminuì drasticamente a causa delle deportazioni. In seguito alla famosa rivolta, tra aprile e maggio 1943, i tedeschi lo rasero al suolo facendo migliaia di vittime.

Ghetto Ebraico

Se invece siete appassionati di archeologia industriale, Varsavia nasconde diversi gioielli. Tra questi c’è la centrale elettrica Elektrownia Powiśle, progettata nel 1904 per alimentare la città. Dopo aver cessato la sua funzione fu oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana che ne ha fatto un grande spazio multifunzionale che ospita negozi, ristoranti, hotel e molto altro.

La vecchia centrale recuperata di Elektrownia-Powiśle

Da non perdere poi il Neon Muzeum, un museo unico nel suo genere in Europa, inaugurato nel 2005 e che ospita la documentazione e la conservazione delle insegne neon risalenti alla Guerra Fredda. Il museo è ospitato nella Soho Factory post industriale e custodisce centinaia di insegna che rappresentano la tradizione polacca dell’Out of Home, cioè piccole opere d’arte luminose per segnalare la presenza di negozi e uffici.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia
Il Museo dei Neon

Infine, all’interno delle fabbriche rivitalizzate “Koneser”, è stato inaugurato nel 2018 il Museo della Vodka Polacca. Si trova nel quartiere Praga e si tratta di un suggestivo edificio ottocentesco ricostruito con nuovi spazi. Il museo si propone di fare conoscere, anche attraverso installazioni multimediali, la ricca e lunga storia della produzione e degli usi e costumi legati alla Vodka polacca. È l’unico museo al mondo dedicata alla famosa bevanda alcolica, inclusa nella lista dei prodotti IGP- Indicazione Geografica Protetta.

La facciata del Museo della Vodka Polacca

Nei dintorni di Varsavia

Per chi volesse esplorare anche i dintorni di Varsavia, a 53 km dalla capitale, si trova la piccola località di Żelazowa Wola, dove si trova la casa natale di Fredyryk Chopin. Si tratta di una residenza di campagna circondata da un meraviglioso parco, nella quale è stato allestito un piccolo museo dedicato al compositore e dove, in estate, si tengono concerti all’aperto eseguiti da pianisti di fama mondiale.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia. Il Museo Casa Natale di Chopin
Il Museo Casa Natale di Chopin

A poca distanza da Żelazowa Wola si trova poi Nieborów, sede di una splendida residenza barocca della seconda metà del XVII secolo, di cui si conserva ancora oggi l’arredo originale. Nelle vicinanze si trova anche il bel parco settecentesco Arkadia, ricco di scorci incantevoli.

Il Parco di Arkadia a Nieborów

Infine, nella vicina Łowicz, vale una visita la splendida collegiata medievale ricostruita nel XVIII secolo e dove in estate, in occasione della Festa del Corpus Domini, si celebra una famosa processione durante la quale i cittadini della città e dintorni indossano i variopinti costumi regionali.

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia. Feste religiose
Festa del Corpus Domini a Łowicz

Varsavia, alla scoperta della capitale della Polonia

INFO

www.polonia.travel/it/




Portorose: un weekend d’autunno sul mare istriano

È il 28 ottobre e, quasi per sbaglio, è arrivato l’autunno. Un’atmosfera d’incanto ricopre le strade e una pioggerella fuori dalle finestre ci invita ad organizzare un weekend fuori, magari alla scoperta di un piccolo paese sul mare nella magica Croazia. Oggi infatti vi portiamo a Portorose, di poco al di là del confine italiano.

Portorose, una frazione di Pirano, è rinomata per le sue meravigliose spiagge e si trova nel Golfo di Trieste, nell’Istria slovena. Vicina al confine con la Croazia e Umago, è una meta ideale per chi vuole visitare le spiagge slovene durante una vacanza in Croazia. La storia di Portorose è strettamente legata a quella di Pirano. Dopo essere stata dominata dai Celti e dai Romani, Pirano siglò un accordo con Venezia nel VII secolo, diventando un protettorato della Serenissima. Successivamente, il Patriarcato di Aquileia governò la zona fino al 1282, quando Venezia la riconquistò e sostenne la sua economia. Nel XVIII secolo, Pirano fu sottomessa all’Impero austriaco fino alla fine della Prima guerra mondiale, quando la penisola istriana passò all’Italia. Dopo la Seconda guerra mondiale, l’area divenne parte della Jugoslavia e successivamente della Slovenia.

Gli eventi storici hanno lasciato il loro segno nella zona di Pirano, dove ancora oggi si possono ammirare palazzi, monumenti ed edifici di diverse epoche. Uno degli eventi più significativi è stato l’arrivo di monaci benedettini, che hanno scoperto le proprietà benefiche delle acque di Portorose. Qui hanno fondato il Monastero di San Lorenzo, dedicato alla cura dei dolori reumatici, trasformando Portorose in una rinomata località termale. Portorose e i suoi dintorni offrono una varietà di paesaggi, dalle spiagge sabbiose alle saline, che sono ideali per escursioni. Molti croati scelgono di visitare Portorose per godersi le sue spiagge meravigliose o per rilassarsi nei famosi centri termali.

Portorose, famosa località balneare, offre anche l’opportunità di un viaggio culturale. I resti dell’antico monastero di San Bernardino, costruito nel XV secolo e successivamente trasformato in una fortezza, sono visitabili e comprendono il campanile, il presbiterio della chiesa e i muri con archi. Inoltre, sul promontorio di Sezza, si trova la mostra permanente all’aperto chiamata “Forma Viva”. Questa collezione di oltre 130 sculture in pietra, creata dagli artisti sloveni Jakob Savinšek e Janez Lenassi, include opere di artisti provenienti da più di 30 Paesi. Dal parco è possibile godere di una splendida vista sulla baia di Portorose e sui suoi dintorni. Portorose è dunque una destinazione ideale per chi desidera esplorare sia la bellezza naturale della località che la sua ricca storia e cultura.

Portorose e Pirano, due località situate in Slovenia, sono collegate alla tradizione delle saline. I Magazzini del Sale, come Magazen Grando e Monfort, utilizzati precedentemente per immagazzinare il sale estratto, oggi ospitano il Museo Marittimo e sono spazi per mostre ed eventi. Vicino a Portorose si trova Sečovlje, che ospita il Parco Naturale delle Saline dove viene ancora estratto il sale con un antico metodo tradizionale. A Pirano si trovano molti luoghi di interesse, come le antiche mura della città, la Cattedrale di San Giorgio, la Chiesa di San Rocco e il Battistero di San Giovanni Battista. Piazza Tartini, dedicata al violinista Giuseppe Tartini, offre il Palazzo Comunale e la Casa Veneziana, un edificio gotico-veneziano di grande bellezza. Portorose dista circa 2 km da Pirano, che è una città storica cosmopolita e vivace.




Weekend&Viaggi Premium – Gran speciale Gusto d’autunno

LEGGI ORA




Weekend&Viaggi Premium – Autunno 2023

Weekend&Viaggi Premium – Autunno 2023

LEGGI ORA




In Anatolia, sulle orme dei Laz

(italian and english version)

Proprio per la sua vastità non è facile raccontare l’Anatolia in poche pagine questa regione così ricca di storia, cultura e paesaggi diversi tra loro. Pertanto scegliamo un singolo itinerario, diverso dai percorsi consueto e lontano dalle mete turistiche più battute. Un viaggio all’interno di un popolo, i Laz, il popolo antico, alla scoperta dei suoi usi, costumi e tradizioni. L’etnia Laz vive nelle valli comprese tra le città di Rize e Trabzon e ancora oggi parla la lingua laz che è un idioma molto particolare in quanto è solo parlata e non scritta. Per questo molte sue tradizioni sono andate perdute negli anni e le informazioni e le notizie che si hanno sono arrivate a noi oralmente.

Per conoscere il particolare mondo dei Laz non c’è cosa migliore che assistere a uno dei festival che si tengono nel corso dell’anno vicino a Rize.  È in questa occasione infatti che si può ascoltare la musica lazuri nata dall’uso di alcuni strumenti come il guda, il kemenche, lo zurna, il doli. L’insieme di questi strumenti, simili rispettivamente al nostro tamburello, oboe e violino, dà vita a suoni inconfondibili e molto particolari. Anche i costumi tradizionali sono particolari e bellissimi: le donne indossano scialli molto colorati a righe rosse e marrone, gli uomini sono quasi sempre vestiti di nero. All’interno di questo popolo antico ancora oggi sono molto rispettate le tradizioni e l’uomo è considerato il capofamiglia a tutti gli effetti.

Ma vediamo come organizzare il nostro viaggio per vedere da vicino il mondo dei Laz.

Proponiamo un itinerario lungo la costa del Mar Nero, da Istanbul, nella Tracia, ai Monti del Kaçkar.

L’itinerario parte dal cuore della città vecchia della capitale turca, Istanbul. Una magica città con moschee di bellezza mozzafiato, come la Moschea del Sultano Ahmet, conosciuta come la Moschea Blu (Torun Sokak 19; https://www.istanbulturchia.it/moschea-blu/; ingresso vietato durante la preghiera) chiamata così per le maioliche che rivestono le pareti e la cupola, il miglior esempio di arte islamica. Con i suoi alti minareti, ve ne sono ben 6, la moschea domina l’intera città. L’interno è ricco di decorazione e i colori utilizzati sono il bianco, il rosso, il nero e il blu e la luce che penetra dalle finestre crea un’atmosfera che ricorda Le Mille e una Notte – Aladino e Sherazade. Bellissima anche la loggia imperiale che poteva essere raggiunta dal sultano a cavallo.

Anatolia
Una veduta della Moschea Blu, Istanbul

Un altro capolavoro architettonico è Palazzo Topkapi ( www.topkapisarayi.gov.tr)  che fu la residenza imperiale dal regno del sultano Maometto II fino a quello di Mahmut II. Dal 1924 il complesso è diventato museo per permettere al mondo intero di ammirarne la magnificenza. Per accedere al serraglio si passa la porta chiamata Ortakapi che significa “porta di mezzo”. Ai lati svettano due torri ottagonali. È qui che alloggiavano le guardie e i carnefici ed è qui che si trovavano le celle dei condannati a morte. Questa porta permette di accedere nella seconda corte detta “Piazza del Divano”, circondata da alti cipressi. Sulla destra rispetto all’ingresso si trovano le cucine che all’epoca ospitavano circa 1.100 persone addette a preparare i pasti. Pensate che il sultano mangiava solo dopo che il suo piatto era stato assaggiato da 5 persone. Di fronte alle cucine si possono ammirare bellissimi gioielli dell’epoca nonché cristalleria di Boemia. Al termine della seconda corte si apre la porta della felicità (Bab-i-Saadet) riservata all’uso privato del sultano. Troviamo poi la sala delle udienze, un piccolo padiglione utilizzato per ricevere i vari ambasciatori. Ed eccoci alla parte sicuramente più interessante del Serraglio una zona che custodisce i gioielli e molti oggetti preziosi. Anche la Sala degli Smeraldi vi lascerà sbalorditi per lo sfarzo e l’opulenza voluta dai sultani. Nella quarta corte troverete i chioschi imperiali. Non perdetevi la visita all’harem che tradotto dall’arabo significa “cosa vietata”. Qui poteva entrare solo il sultano per trovarvi all’interno le mogli e le concubine. Questa è una piccolissima parte di ciò che offre questo splendido palazzo; per visitarlo in toto  potrebbero volerci giorni.

Anatolia
Palazzo Topkapi, Istanbul

Un’altra moschea molto bella è la Moschea di Solimano il Magnifico con le grandi vetrate istoriate e una nicchia che indica la direzione della Mecca.

Per molti è la più bella e lo era anche per Solimano il Magnifico tanto che una leggenda narra che quando quest’ultimo vide la sua moschea completata disse all’architetto Sinan: “Non verrò ricordato in futuro per le tantissime conquiste che ho realizzato ma per questa moschea”

Vicino non perdetevi una lunga visita ai bazar, luoghi caratteristici di Istanbul. In particolare il Gran Bazar (Kapali Carsi): 4.000 negozi e bancarelle dove sarà facile acquistare souvenir per gli amici. Se invece volete perdervi tra gli odori delle spezie potete visitare il Bazar delle spezie (Misis Carsisi) o gli amanti dei libri antichi possono fare un salto al Bazar dei Libri Antichi.

Anatolia
Un bazar tipico di Istanbul

La città vecchia è separata dalla Istanbul moderna, concentrata nel quartiere di Beyoglu, dal Ponte di Galata, il ponte più famoso di Istanbul.

Proseguiamo ora da Istanbul verso est lungo la statale costiera per ammirare due bellissime località Amasra, cittadina portuale molto tranquilla e poco frequentata dai turisti e pertanto intatta. Qualche ora è più che sufficiente per vedere alcune tra le sue principali bellezze come il porto grande, il porto piccolo, la cittadella con le vestigia bizantine.

Anatolia
Porto di Amasra

Ripresa la strada si prosegue per Sinop altra caratteristica località. Ciò che vi colpirà però sarà il tratto di strada per raggiungerla in quanto si snoda tra alture a picco sul mare e promontori. Belle anche le spiagge e calette che si incontrano e dove è possibile fermarsi per un meritato riposo dopo tante ore di viaggio.

Arrivati a Sinop vi troverete sbalzati in un’atmosfera frizzante. Ammirate le mura che circondano la cittadina, concedetevi una lunga passeggiata e godetevi gli splendidi scorci. Fate visita alla prigione dove sono state girate molte scene del film “Fuga di mezzanotte”. Anche i dintorni della zona meritano una visita e molti sono i posti che organizzano escursioni.

Anatolia
Sinop

Proseguendo per altri 168 km circa si raggiunge Samsun, considerata una delle città turche più moderne. Qui noterete vari aspetti antichi, orientali e moderni. Molte le spiagge sabbiose dove vengono organizzati eventi. Si trova in una posizione particolare tra le foci del Fiume Rosso e il Fiume Verde.

Riprendete l’auto e godetevi i paesaggi spettacolari che regala la strada costiera: sono paesaggi unici nel loro genere. Fate tappa a Ordu perché ha un lungomare circondato da palme e un centro con viuzze strette e tortuose molto caratteristiche. Godetevi un giro sulla funivia per ammirare il paesaggio. Nel centro storico visitate il palazzo del Pasha e il Museo Archeologico. Ripercorrete altri 40 km e vi troverete a Giresum che, tradotto dal greco, significa ciliegia. Strano vero? Qui si coltivano nocciole. Concedetevi un bagno nelle fresche acque del Mar Nero e una rilassante e romantica passeggiata nel parco sulla collina. Lo spettacolo del panorama che ammirerete  vi regalerà grandi emozioni.

L’itinerario riprende in direzione di Trabzon una città costiera cosmopolita se pur storica. Visitate la chiesa medievale di Aya Sofya. A ovest del centro visitate il pittoresco quartiere dei bazar. Non perdetevi il porto è uno dei più vivaci e attivi della parte orientale, grazie al commercio con la Georgia, l’Iran e l’Armenia. Il porto si sviluppa a est della piazza principale dove si concentrano caffè e ristoranti.

Anatolia
Trabzon

Percorrete circa 50 km per raggiungere il monastero greco ortodosso dedicato alla vergine Maria: è stato fondato in epoca bizantina, è un luogo imperdibile, un vero gioiello del Mar Nero. Il monastero si trova su un dirupo a strapiombo sulla valle dell’Altindere, a 1.200 mt. di altitudine.  Il percorso è meraviglioso con scenari naturali ricchi di fascino.

Anatolia
Kaçkar

Ed eccoci all’ultima tappa del nostro itinerario lungo la costa del Mar Nero che conduce nell’Anatolia nord orientale. Percorrendo la E97 raggiungerete Rize nel cuore delle piantagioni di tè ed è l’ultimo avamposto dell’etnia dei Laz. I laz sono conosciuti come “popolo di pescatori” dai turchi  ma in realtà sono grandi coltivatori di tè e mais. Sono stati anche grandi produttori di nocciole passando poi, con l’avvento e l’introduzione di varie culture,  alla coltivazione del tè molto più redditizia e richiesta.

Interessante la visita alla fabbrica del tè nella quale si trova anche una sala dove degustare i vari infusi preparati secondo tradizione. In città anche un museo che vi permetterà di conoscere la cultura e le tradizioni di questo popolo.

Anatolia
Rize

Abbandonata Rize e la strada costiera ci si addentra tra le valli dei Monti del Kaçkar. Uno spettacolo! Le valli sono caratterizzate da foreste, pascoli e altopiani che lentamente salgono sino a raggiungere i 2.000 metri. A 3.900 metri svetta la cima più alta, il Monte Kaçkar ricoperto perennemente di neve e per questo rinomata località sciistica.

Anatolia
Sinop

Finisce qui il nostro viaggio. Un viaggio ricco di storia e testimonianze e una natura a dir poco spettacolare.

>> CLICK THE NEXT PAGE FOR THE ENGLISH VERSION

Because of its vastness, it is not easy to describe Anatolia in a few pages, this region so rich in history, culture and diverse landscapes. We therefore choose a single itinerary, different from the usual routes and far from the most beaten tourist destinations. A journey inside a people, the Laz, the ancient people, to discover their customs, habits and traditions. The Laz ethnic group lives in the valleys between the cities of Rize and Trabzon and still speaks the Laz language, which is a very special idiom in that it is only spoken and not written. For this reason, many of its traditions have been lost over the years and the information and news that is available has come down to us orally.

To get to know the special world of the Laz, there is no better way than to attend one of the festivals held throughout the year near Rize. It is on this occasion that one can listen to the Lazuri music born from the use of certain instruments such as the guda, kemenche, zurna and doli. The combination of these instruments, similar respectively to our tambourine, oboe and violin, gives rise to unmistakable and very special sounds. The traditional costumes are also distinctive and beautiful: the women wear very colourful red and brown striped shawls, the men are almost always dressed in black. Within this ancient people, traditions are still highly respected and the man is considered the head of the family to all intents and purposes.

But let’s see how we can organise our trip to see the world of the Laz up close.

We propose an itinerary along the Black Sea coast, from Istanbul in Thrace to the Kaçkar Mountains.

The itinerary starts in the heart of the old city of the Turkish capital, Istanbul. It is a magical city with breathtakingly beautiful mosques, such as the Sultan Ahmet Mosque, known as the Blue Mosque (Torun Sokak 19; https://www.istanbulturchia.it/moschea-blu/; entrance forbidden during prayer), so called because of the majolica tiles lining its walls and dome, the finest example of Islamic art. With its tall minarets, of which there are no fewer than six, the mosque dominates the entire city. The interior is richly decorated and the colours used are white, red, black and blue, and the light penetrating through the windows creates an atmosphere reminiscent of The Thousand and One Nights – Aladdin and Sherazade. Also beautiful is the imperial loggia that could be reached by the sultan on horseback.

Anatolia

Another architectural masterpiece is Topkapi Palace ( www.topkapisarayi.gov.tr), which was the imperial residence from the reign of Sultan Muhammad II until that of Mahmut II. Since 1924, the complex has become a museum so that the whole world can admire its magnificence. To enter the menagerie one passes through the gate called Ortakapi, which means ‘middle gate’. On either side stand two octagonal towers. This is where the guards and executioners were housed and where the cells of those sentenced to death were located. This gate leads into the second courtyard known as the ‘Piazza del Divano’, surrounded by tall cypress trees. To the right of the entrance are the kitchens, which at the time housed around 1,100 people preparing meals. Think that the sultan would only eat after his dish had been tasted by five people. In front of the kitchens, one can admire beautiful jewellery of the period as well as Bohemian glassware. At the end of the second court is the door of happiness (Bab-i-Saadet) reserved for the sultan’s private use.

We then find the audience hall, a small pavilion used to receive the various ambassadors. And here we come to the definitely most interesting part of the Seraglio, an area that holds the jewels and many precious objects. The Emerald Hall will also leave you stunned at the opulence and opulence desired by the sultans. In the fourth court you will find the imperial kiosks. Don’t miss a visit to the harem, which translated from Arabic means ‘forbidden thing’. Only the sultan could enter here to find his wives and concubines inside. This is a very small part of what this splendid palace offers; to visit it in its entirety could take days.

Anatolia

Another very beautiful mosque is the Mosque of Suleiman the Magnificent with its large stained glass windows and a niche pointing in the direction of Mecca.

For many, it is the most beautiful and was also so for Suleiman the Magnificent that legend has it that when he saw his completed mosque, he said to the architect Sinan: “I will not be remembered in the future for the many achievements I made but for this mosque”.

Nearby, don’t miss a long visit to the bazaars, Istanbul’s characteristic places. In particular the Grand Bazaar (Kapali Carsi): 4,000 shops and stalls where it will be easy to buy souvenirs for friends. If, on the other hand, you want to lose yourself in the smells of spices, you can visit the Spice Bazaar (Misis Carsisi) or lovers of antique books can pop into the Antique Book Bazaar.

Anatolia

The old city is separated from modern Istanbul, concentrated in the Beyoglu district, by the Galata Bridge, Istanbul’s most famous bridge.

We now continue from Istanbul eastwards along the coastal highway to admire two beautiful locations Amasra, a very quiet port town with few tourists and therefore untouched. A few hours is more than enough time to see some of its main sights such as the large port, the small port, and the citadel with its Byzantine remains.

Anatolia

Back on the road, we continue on to Sinop, another characteristic locality. What will strike you, however, is the stretch of road to reach it as it winds between sheer cliffs and promontories. There are also beautiful beaches and coves where you can stop for a well-deserved rest after so many hours of travelling.

Upon arriving in Sinop, you will find yourself thrown into a buzzing atmosphere. Admire the walls surrounding the town, take a long walk and enjoy the beautiful views. Pay a visit to the prison where many scenes from the film ‘Midnight Escape’ were filmed. The surrounding area is also worth a visit and there are many places that organise excursions.

Anatolia

Continuing on for another 168 km or so, you reach Samsun, considered one of Turkey’s most modern cities. Here you will notice various ancient, oriental and modern aspects. There are many sandy beaches where events are organised. It has a special location between the mouths of the Red River and the Green River.

Take the car back and enjoy the spectacular landscapes along the coastal road. Stop off in Ordu because it has a promenade surrounded by palm trees and a centre with narrow, winding streets that are very characteristic. Enjoy a ride on the cable car to admire the scenery. In the old town, visit the Pasha Palace and the Archaeological Museum. Travel another 40 km and you will find yourself in Giresum, which, translated from Greek, means cherry. Strange isn’t it? Hazelnuts are cultivated here. Treat yourself to a swim in the cool waters of the Black Sea and a relaxing, romantic walk in the park on the hill. The spectacle of the panorama you will admire will give you great emotions.

The itinerary resumes in the direction of Trabzon, a cosmopolitan if historic coastal city. Visit the medieval church of Aya Sofya. West of the centre visit the picturesque bazaar quarter. Don’t miss the port, one of the liveliest and most active in the east, trading with Georgia, Iran and Armenia. The harbour extends east of the main square where cafes and restaurants are concentrated.

Anatolia

Drive about 50 km to reach the Greek Orthodox monastery dedicated to the Virgin Mary: founded in Byzantine times, it is a must-see, a real Black Sea jewel. The monastery is located on a cliff overlooking the Altindere valley, at an altitude of 1,200 metres. The route is wonderful with fascinating natural scenery.

Anatolia

And here we come to the last stage of our itinerary along the Black Sea coast leading into north-eastern Anatolia. Travelling along the E97 you reach Rize in the heart of the tea plantations and the last outpost of the Laz ethnic group. The Laz are known as the ‘fishing people’ by the Turks but in reality they are great tea and maize growers. They were also great producers of hazelnuts and then, with the advent and introduction of various cultures, switched to the much more profitable and in-demand cultivation of tea.

Interesting is a visit to the tea factory in which there is also a room where you can taste the various infusions prepared according to tradition. There is also a museum in the town that will give you an insight into the culture and traditions of this people.

Anatolia

After leaving Rize and the coastal road, you enter the valleys of the Kaçkar Mountains. A spectacle! The valleys are characterised by forests, pastures and plateaus that slowly rise to 2,000 metres. At 3,900 metres, the highest peak towers, Mount Kaçkar, perpetually covered in snow and therefore a popular ski resort.

Anatolia

This is where our journey ends. A journey rich in history and testimonies and spectacular nature, to say the least.

 




Fethiye il luogo magico dove volare

(Italian and english version)

Il parapendio è l’attività che più si avvicina al volo degli uccelli e che regala forti emozioni. Seduti sulla selletta, con l’ala sospesa e il mondo ai propri piedi. Può esserci qualcosa di più bello?

Fethiye il volo in parapendio
Fethiye il volo in parapendio

Librarsi su verso il cielo tagliando le correnti d’aria spostando il peso per cambiare direzione, respirare il vento sottile che soffia sul proprio viso, ammirare splendidi paesaggi da una prospettiva d’alta quota è qualcosa di ineguagliabile. Gli amanti del volo alla domanda “perché la scelta di questo sport?” vi risponderanno in coro: per la sensazione di libertà. Tanti i posti dove praticarlo comprese molte località italiane dove è possibile farlo in autonomia o accompagnati ma noi suggeriamo un posto diverso, caratteristico, con paesaggi stupefacenti riconosciuti tra i più belli al mondo.

Tramonto sulla spiaggia di Fethiye
Tramonto sulla spiaggia di Fethiye

È Fethiye una città della Turchia nata come piccolo villaggio dedito all’agricoltura e alla pesca che negli ultimi anni, proprio per la bellezza del suo mare, delle attività che si possono svolgere e per l’ottima cucina, è diventata una stazione turistica molto frequentata in particolar modo in estate. La cittadina è un vero piccolo gioiello del Mar Egeo con una spettacolare baia costellata di tante isolette, un piccolo porto con vista sui resti di una fortezza dei Cavalieri di Rodi che vi lascerà senza fiato. Ma tante sono le cose che si possono ammirare a Fethiye così come nelle  zone limitrofe come ad esempio la città fantasma di Kayakoy dichiarata da poco Monumento Nazionale. Gli amanti del volo potranno contare anche su molte attività sulla terraferma. Il posto migliore per fare parapendio è Oludeniz a 3 km dal centro di Fethiye.

barche navi blu turchese oludeniz fethiye turchia
Fethiye Oludeniz

La località sfoggia una laguna intatta dato che la località è inclusa nel Parco Nazionale dove è vietato costruire al fine di preservare questa meraviglia. È proprio Oludeiz uno dei luoghi più famosi al mondo per lanciarsi, da soli o in tandem, con il parapendio. Si sale sulla montagna Baba Dag, a 1.900 metri, si infila l’imbragatura e si decolla.  Per 45 minuti vivrete l’esperienza più adrenalinica mai provata. In aria il silenzio è surreale e gli scenari sono difficili da descrivere tanto sono belli. Tantissime le agenzie che offrono il servizio ma noi vi consigliamo di rivolgervi ad agenzie conosciute e che danno garanzie. Come  Skysport che vanta un team di grandi  professionisti.

Dunque non sentite quel desiderio irrefrenabile di librarvi nel cielo? Dispiegate dunque le ali e volate a conoscere il mondo.

Fethiye il volo in parapendio
Fethiye il volo in parapendio

 

Scritto da Anna Maria Terzi

NEXT PAGE FOR ENGLISH VERSION

 

 

Paragliding is the activity that most closely resembles bird flight and provides thrills. Sitting on the saddle, with the wing suspended and the world at your feet. Can there be anything more beautiful?

Fethiye il volo in parapendio

Soaring up into the sky cutting through the air currents shifting your weight to change direction, breathing in the thin wind blowing in your face, admiring beautiful landscapes from a high altitude perspective is something unparalleled. Those who love flying will answer in chorus to the question “why choose this sport?”: for the feeling of freedom. There are many places where you can practice it, including many Italian locations where you can do it independently or accompanied, but we suggest a different, characteristic place with amazing landscapes recognised as among the most beautiful in the world.

Tramonto sulla spiaggia di Fethiye

This is Fethiye, a town in Turkey that started out as a small village dedicated to agriculture and fishing. In recent years, because of the beauty of its sea, the activities that can be enjoyed there and the excellent cuisine, it has become a popular tourist resort, especially in summer. The town is a real little jewel of the Aegean Sea with a spectacular bay dotted with many small islands, a small harbour with a view of the remains of a fortress of the Knights of Rhodes that will leave you breathless. But there are many things to see in Fethiye as well as in the surrounding areas, such as the ghost town of Kayakoy, recently declared a National Monument. Flying enthusiasts will also find many activities on land. The best place for paragliding is Oludeniz, 3 km from the centre of Fethiye.

barche navi blu turchese oludeniz fethiye turchia

The resort boasts an intact lagoon as the location is included in the National Park where building is prohibited in order to preserve this wonder. Oludeiz is one of the most famous places in the world for paragliding, either alone or in tandem. You climb up the Baba Dag mountain, at 1,900 metres, put on your harness and take off. For 45 minutes you will have the most adrenalin-fuelled experience ever. In the air the silence is surreal and the scenery is hard to describe how beautiful it is. There are many agencies that offer the service, but we recommend that you go to well-known agencies that give guarantees. Such as Skysport, which boasts a team of great professionals.

So don’t you feel that irrepressible desire to soar through the sky? Then unfurl your wings and fly to see the world.

Fethiye il volo in parapendio

written by Anna Maria Terzi




Palawan, Filippine da sogno

(ITALIAN AND ENGLISH VERSION)

Se amate l’ecoturismo e con il vostro viaggio cercate le bellezze della natura, spiagge di sabbia finissima, mare tropicale dai colori dal blu cobalto al verde, lagune, formazioni rocciose, attività all’aria aperta, snorkeling, eccovi accontentati. Sono tante le isolette che circondano Palawan tutte disseminate di bellezze naturali e con fauna e flora tropicali uniche. Barriere coralline, vulcani, laghi e lagune sono alcune delle cose che ammirerete in questa bellissima zona.

Ci soffermeremo su tre delle isolette più belle visitate: El Nido, Coron e Puerto Princesa.

Al El Nido, considerata da molti una delle isole più belle al mondo, si possono fare escursioni in barca alla ricerca di paesaggi bellissimi, tuffarsi nel mare cristallino e, perché no, un barbecue su un’isoletta per gustarvi il pesce da voi pescato.

El Nido Filippine
El Nido Filippine

A Purte Princesa troverete una delle 7 meraviglie del Mondo della Natura e riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO: il Parco Nazionale del fiume sotterraneo di Puerto Princesa “Underground River”, un fiume che sgorga da grotte calcaree per tuffarsi direttamente in mare.Il simpatico Tarso

Quest’area rappresenta anche un habitat per la conservazione della biodiversità. Nel parco ci sono alcune delle più importanti foreste dell’ Asia. Ce ne sono ben 8 tipi con 800 specie di piante, 150 tipi di uccelli e 30 specie animali come ad esempio il macaco o il binturong.

Sempre a Puerto Princesa, vivete l’esperienza di una gita in barca di notte alla luce delle lucciole.

 

Palawan
Palawan

A Coron invece potrete fare bagni in spettacolari lagune circondate da rocce, scoprire isolette nascoste e rilassarvi in calde terme naturali all’aperto. L’isola presenta scogliere di calcare a picco sul mare, spiagge di sabbia bianchissima e diversi laghi di montagna. Il più famoso è il lago Kayangan, definito e premiato come lo specchio d’acqua più pulito e verde di tutte le Filippine. Se vi piace il trekking qui potrete scalare il monte Tapyas dalla cui sommità potrete ammirare tutta la città.

 

Laguna
Laguna

Oltre a paesaggi paradisiaci anche la cucina filippina non vi deluderà.

Nel Paese c’è un alto consumo di riso che accompagna quasi tutte le pietanze. I filippini amano i sapori forti e forse per noi europei un po’ troppo. Tra le specialità c’è il balut, uovo di gallina bollito. La  particolarità è che l’uovo in questione è fecondato e al suo interno si trova l’embrione del pulcino già formato. Credetemi la visione non è delle più idilliache.

L’adobo è invece un piatto a base di pollo, maiale o pesce cotti in padella con aceto di vino bianco, salsa di soia, pepe nero, alloro, aglio e cipolla il tutto accompagnato ovviamente da riso bianco. Delizioso.

Ma il piatto più amato è il pancit, spaghetti di riso saltati in padella con salsa di soia. Viene cucinato in molti modi, con carne o pesce o verdure.

Anche i dolci sono ottimi. Vi consigliamo di provare l’ Halo-halo (mescola-mescola) una crema di patata dolce, latte di cocco, fagioli di soia e ceci caramellati, cereali, gelatina, gelato alla vaniglia, latte evaporato, ghiaccio tritato, mango e banana. Molto spesso servito in mezza noce di cocco svuotata della polpa.

Piatto tipico a base di riso

Un suggerimento: non chiedete un coltello; nelle filippine questo è sostituito dal cucchiaio.

Le Filippine sono un posto tranquillo dove è possibile affrontare un viaggio in assoluta autonomia ma se volete vivere e conoscere in maniera più profonda il Paese vi consigliamo di contattare TROPICAL EXPERIENCE TRAVEL SERVICES experiencetropical@gmail.com;  un’agenzia di viaggi e tour operator del luogo specializzata esclusivamente nei viaggi verso le Filippine.

COSTI:

I prezzi di un soggiorno di circa 10 giorni in camera doppia partono da circa 100 euro a persona a cui dovrete aggiungere circa 700 euro per il volo per un totale complessivo di circa 1.700,00 euro.

> NEXT PAGE FOR ENGLISH VERSION

 

If you love ecotourism and with your trip you are looking for the beauty of nature, fine sandy beaches, tropical sea in colours ranging from cobalt blue to green, lagoons, rock formations, outdoor activities, snorkelling, you are in for a treat. There are many small islands surrounding Palawan all dotted with natural beauty and unique tropical flora and fauna. Coral reefs, volcanoes, lakes and lagoons are some of the things you will admire in this beautiful area.

We will focus on three of the most beautiful islets visited: El Nido, Coron and Puerto Princesa.

At El Nido, considered by many to be one of the most beautiful islands in the world, you can take boat trips in search of beautiful scenery, dive into the crystal-clear sea and, why not, have a barbecue on a small island to enjoy the fish you catch.

El Nido Filippine

In Purte Princesa you will find one of the 7 Wonders of the World of Nature and a UNESCO World Heritage Site: the Puerto Princesa ‘Underground River’ National Park, a river that rises from limestone caves to plunge directly into the sea.

Il simpatico Tarso This area is also a habitat for biodiversity conservation. The park is home to some of the most important forests in Asia. There are eight types with 800 plant species, 150 types of birds and 30 animal species such as the macaque or the binturong.

Also in Puerto Princesa, experience a boat trip at night by the light of the fireflies.

Palawan

On Coron, you can swim in spectacular lagoons surrounded by rocks, discover hidden islets and relax in warm natural outdoor spas. The island features sheer limestone cliffs, white sandy beaches and several mountain lakes. The most famous is Kayangan Lake, defined and awarded as the cleanest and greenest body of water in the Philippines. If you like trekking, here you can climb Mount Tapyas, from the top of which you can see the whole city.

 

Laguna

In addition to paradisiacal landscapes, the Filipino cuisine will not disappoint.

In the country there is a high consumption of rice, which accompanies almost all dishes. Filipinos love strong flavours and perhaps a little too much for us Europeans. Among the specialities is balut, boiled chicken egg. The peculiarity is that the egg in question is fertilised and inside it is the embryo of the already formed chick. Believe me, the vision is not the most idyllic.

The adobo, on the other hand, is a dish of chicken, pork or fish cooked in a pan with white wine vinegar, soy sauce, black pepper, bay leaf, garlic and onion, all accompanied, of course, by white rice. Delicious.

But the most popular dish is pancit, rice noodles stir-fried in soy sauce. It is cooked in many ways, with meat or fish or vegetables.

The desserts are also excellent. We recommend you try the Halo-halo (stir-fry), a cream of sweet potato, coconut milk, soya beans and caramelised chickpeas, cereal, jelly, vanilla ice cream, evaporated milk, crushed ice, mango and banana. Very often served in half a coconut emptied of its pulp.

A tip: do not ask for a knife; in the Philippines this is replaced by a spoon.

The Philippines is a quiet place where you can take a trip on your own, but if you want to experience and get to know the country more deeply, we recommend contacting TROPICAL EXPERIENCE TRAVEL SERVICES experiencetropical@gmail.com; a local travel agency and tour operator specialising exclusively in trips to the Philippines.

COSTS: Prices for a stay of about 10 days in a double room start from about 100 euros per person to which you will have to add about 700 euros for the flight for a grand total of about 1,700.00 euros.

 

 




Haarlem (Olanda): tra profumi e colori dei tulipani

(Italian and English version)

Cari Lettori di Weekend Premium, oggi vi condurremo in questa tipica città dell’Olanda, che si trova a soli 20 chilometri da Amsterdam, Haarlem.

Andare ad Haarlem è come ritornare indietro nel tempo, questa città a misura d’uomo, che si trova a quattro metri sotto il livello del mare è conosciuta anche con il nome di “Bloemenstad”, città dei fiori. Da qui infatti dalla fine di Gennaio a fine Luglio, potrete ammirare i campi a sud della città che si ricoprono di affascinanti colori per la fioritura di tulipani e farvi inebriare dal loro profumo, un’esperienza davvero emozionante…

Affittare una macchina e percorrere la strada che vi conduce alla piccola città di Lisse, vi permetterà di visitare anche il vicino Keukenof. Nel giardino i numerosi bulbi, vi condurranno in un’esperienza inebriante tra giochi di colori e profumi. Un vero labirinto di fiori, le più naturali tra le opere d’arte. Se non vi sentite sicuri alla guida da Haarlem esistono anche dei mezzi pubblici che vi condurranno ai giardini, rivolgetevi una volta arrivati all’ufficio turistico della città che si trova proprio nella piazza centrale.

Haarleem, è la meta low cost ideale, in quanto gli alloggi sono di gran lunga inferiori rispetto alla vicina Amsterdam, ma è comunque ben collegata alla capitale dell’Olanda, in soli 15 minuti di treno potrete raggiungerla con facilità. Il mio primo consiglio, se decidete di vistarla è quella di soggiornare in uno dei tanti Bed and Breakfast del posto, che a prezzi economici vi permetteranno di trascorrere un piacevole soggiorno.

Non è solo la possibilità di vivere questa emozionante esperienza nei campi di fiori che mi ha portato qua, ma anche la storia di questa piccola, ma antica città ad avermi affascinato. Fondata nel X secolo, dopo aver vissuto lunghe battaglie, specialmente quella con la Spagna nel 1542 che diede un duro colpo alla città, riuscì comunque sempre a rialzarsi, grazie alla sua favorevole posizione vicino al fiume Spaarne (che le consentiva facili traffici fluviali), sia grazie alla laboriosa produttività dei suoi cittadini che l’hanno resa, nel cosiddetto Secolo d’Oro, la capitale del lino, della seta, dei bulbi di tulipano e della birra artigianale.

La nostra prima visita della città inizia nella piazza centrale, il Grote Markt, dove si affacciano anche i monumenti più importanti e svetta anche la statua di Laurens Janszoon Coster, il primo tipografo olandese, che si dice inventò la macchina da stampa ben 14 anni prima del famoso Gutenberg, anche se in realtà non esistono prove documentali a proposito.

Dalla piazza non posso non ammirare la Chiesa Grande di San Bavone, che è anche considerata la più grande chiesa d’Olanda e inoltrarmi a pochi passi nell’antico mercato delle carni il Vleeshal.

Si ci può dirigere poi nel famoso Museo de Hallen, di arte moderna e contemporanea, situato in due edifici storici di Haarlem, di stile rinascimentale olandese del XVII secolo. Qui potrete gustarvi anche un ottimo caffè in uno dei diversi localini con tavolini all’aperto.

Non lontano dalla piazza centrale raggiungo il famoso Museo di Teylers, dedicato alle scienze a alle arti e che racchiude collezioni di strumenti scientifici, fossili e minerali e anche disegni e incisioni di grandi artisti, come Rembrandt, Michelangelo e Raffaello.

Haarlem è proprio una città piena di sorprese e di interessanti musei, un’altro museo, sicuramente da visitare è quello del grande pittore barocco Frans Hals, considerato secondo solo a Rembrandt e la cui città diede i natali.

Non ci resta che attraversare il fiume Spaarne, appena ad ovest della piazza del mercato principale per raggiungere il simbolo di Haarlem, un grosso mulino a vento nero, chiamato anche De Adriaan. Costruito per la prima volta nel 1779, subirà diversi incendi e verrà ricostruito l’ultima volta nel 2002.

Ultima cosa che non dovete assolutamente dimenticare di fare se decidete di venire ad Haarlem è quello di visitare un’ottima birreria artigianale, la Birreria Jopenkerk, che si raggiunge a soli pochi minuti dal Grote Markt e gustarmi una dissetante birra artigianale… fatelo anche voi e continuate a seguirci nella nostra prossima meta Low Cost!

 

>> NEXT PAGE FOR ENGLISH VERSION

 

 

Dear Weekend Premium readers, today I will take you to this typical Dutch city, located just 20 kilometres from Amsterdam, Haarlem.

Going to Haarlem is like going back in time, this city on a human scale, which lies four metres below sea level is also known as ‘Bloemenstad’, city of flowers. From here, from the end of January to the end of July, you can admire the fields to the south of the city, which are covered in fascinating colours due to the tulips in bloom, and be inebriated by their scent, a truly exciting experience…

Renting a car and driving down the road to the small town of Lisse will also allow you to visit the nearby Keukenof. In the garden, the numerous bulbs will take you on an intoxicating experience amidst the play of colours and scents. A true labyrinth of flowers, the most natural of works of art. If you don’t feel safe driving from Haarlem, there are also public means of transport that will take you to the gardens. Once you arrive, contact the city’s tourist office, which is located right on the central square.

Haarleem is the ideal low-cost destination, as accommodation is far less than in nearby Amsterdam, but it is nevertheless well connected to the capital of the Netherlands, in just 15 minutes by train you can easily reach it. My first advice if you decide to visit is to stay in one of the many local Bed and Breakfasts, which at cheap prices will allow you to have a pleasant stay.

It is not only the possibility of living this exciting experience in the flower fields that brought me here, but also the history of this small but ancient city that fascinated me. Founded in the 10th century, after experiencing long battles, especially the one with Spain in 1542 that dealt the city a severe blow, it always managed to rise again, thanks to its favourable location near the River Spaarne (which allowed for easy river traffic), and thanks to the hard-working productivity of its citizens who made it, in the so-called Golden Age, the capital of linen, silk, tulip bulbs and craft beer.

My first tour of the city begins in the central square, the Grote Markt, where the most important monuments are also located and where the statue of Laurens Janszoon Coster, the first Dutch printer, who is said to have invented the printing press a good 14 years before the famous Gutenberg, stands out, although in reality there is no documentary evidence of this.

From the square, I cannot fail to admire the Great Church of St. Bavon, which is also considered the largest church in Holland, and walk a few steps into the old meat market, the Vleeshal.

I then head to the famous Museum de Hallen, of modern and contemporary art, located in two historical Haarlem buildings of the Dutch 17th century Renaissance style. Here you can also enjoy an excellent coffee in one of the several small cafés with outdoor tables.

Not far from the central square is the famous Teylers Museum, dedicated to science and the arts and containing collections of scientific instruments, fossils and minerals as well as drawings and engravings by great artists such as Rembrandt, Michelangelo and Raphael.

Haarlem is indeed a city full of surprises and interesting museums. Another museum, definitely worth a visit, is the one of the great Baroque painter Frans Hals, considered second only to Rembrandt and whose city was his birthplace.

All that remains is to cross the River Spaarne, just west of the main market square to reach the symbol of Haarlem, a large black windmill, also called De Adriaan. First built in 1779, it suffered several fires and was last rebuilt in 2002.

The last thing you absolutely must not forget to do if you decide to come to Haarlem is to visit a great craft brewery. On my weekend I was able to visit the Jopenkerk Brewery, which is only a few minutes away from the Grote Markt and enjoy a thirst quenching craft beer… do it too and keep following us in our next Low Cost destination!




Weekend&Viaggi Premium – Gran speciale Romagna

LEGGI ORA




Weekend&Viaggi Premium – Luglio/Agosto 2023

LEGGI ORA

 




Weekend & Viaggi Premium Aprile 2023

LEGGI ORA




Weekend & Viaggi Premium – Maggio/Giugno 2023

 

LEGGI ORA