WEEKEND GREEN AWARDS 2024 – ultimi giorni per votare! (scadenza 30 aprile)

Lanciato nel 2015, il Weekend Green Award si propone di premiare le località e le strutture a vocazione green, all’insegna della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. A questi si aggiunge la premiazione dei mezzi di trasporto, anch’essi ecologici e sostenibili, che permettono al turista di godere di queste eccellenze italiane in comodità e sicurezza.

Le votazioni dell’Edizione 2024 del Weekend Green Awards avranno termine il giorno 30 Aprile. La proclamazione dei vincitori avverrà nel corso di un evento all’Enterprise Hotel di Milano.

 

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WEEKEND GREEN AWARDS 2024 – ecco come votare il sondaggio definitivo

Lanciato nel 2015, il Weekend Green Award si propone di premiare le località e le strutture a vocazione green, all’insegna della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. A questi si aggiunge la premiazione dei mezzi di trasporto, anch’essi ecologici e sostenibili, che permettono al turista di godere di queste eccellenze italiane in comodità e sicurezza.

Le votazioni dell’Edizione 2024 del Weekend Green Awards avranno termine il giorno 30 Aprile. La proclamazione dei vincitori avverrà nel corso di un evento all’Enterprise Hotel di Milano.

 

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WEEKEND GREEN AWARDS 2024 (SECONDA PARTE) – ECCO COME VOTARE!

 

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TOP 10: i 10 fari più belli del mondo

Romantici, irresistibili, spettacolari, sono i fari che da sempre esercitano sull’immaginario un certo fascino. Ma lo sapevate che il loro nome deriva dall’isola di Pharos, di fronte ad Alessandria d’Egitto, dove nel III secolo fu costruito un enorme torre sulla quale veniva fatto ardere perennemente un grande fuoco per indicare alle navi la via e impedire che finissero nelle vicine paludi di Mareotide. La torre di Pharos è annoverata tra le Sette Meraviglie del Mondo Antico, ma, anche oggi, i fari continuano a ispirare e affascinare. In questa puntata della nostra rubrica TOP 10 siamo andati alla ricerca dei 10 fari più belli del mondo.

1. Torre d’Ercole (Galizia – Spagna)

È il faro più antico del mondo giunto fino a noi, ma anche uno dei più belli. Risale, infatti, all’epoca romana e si trova su Punta Herminia, in Galizia, di cui è uno dei simboli. È a pianta quadrata, mentre la torre misura 68 metri. Dal I secolo, ha subito diversi cambiamenti e il suo aspetto attuale, in stile neoclassico, risale al XVIII secolo. Nel 2008 è stato gemellato con la Statua della Libertà di New York e, l’anno dopo, è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il suo nome deriva da una leggenda, secondo la quale Ercole arrivò sulla costa della Galizia in bardo e seppellì la testa del gigante Gerione, che aveva sconfitto, proprio dove oggi si trova il faro.

2. Faro di Fanad Head (Donegal – Irlanda)

È il faro più pittoresco e visitato d’Irlanda. Sorge su una penisola tra Lough Swilly e Mulroy Bau, nella parte Nord del Donegal. La sua costruzione risale al 1817 e domina un promontorio roccioso che si affaccia sul Mare del Nord, tra atmosfere romantiche e brumose. È tutt’ora in uso e al suo interno si può anche soggiornate per immergersi nei panorami mozzafiato irlandesi, tra villaggi di pescatori e natura selvaggia. Un vero spettacolo a cui è impossibile resistere.

3. Faro di Jeddah (Arabia Saudita)

Con i suoi 133 metri il Faro di Jeddah, in Arabia Saudita, è il più alto del mondo. In stile avveniristico, è stato costruito tra il 1987 e il 1990 ed è situato alla fine del molo esterno, sul lato nord dell’ingresso al Porto di Jeddah. Si affaccia sul Mar Rosso e il suo fascio di luce ha una portata di 46 km. Salendo sul faro si può godere di un panorama davvero mozzafiato.

4. Faro di Neist Point (Isola di Skye – Scozia)

È stato acceso per la prima volta il 1° novembre del 1909 ed è uno dei fari più belli del mondo non solo per la sua insolita architettura con le inconfondibili decorazioni bianche e gialle, ma soprattutto per il contesto mozzafiato in cui è inserito. Sorge, infatti, su una scogliera a picco sul mare a Neist Point, sull’Isola di Skye, in una natura selvaggia e incontaminata. Il modo migliore per visitarlo è lasciare l’auto ai bordi della strada e incamminarsi lungo il sentiero che arriva fino al faro, all’estremità della scogliera. Da qui, con un po’ di fortuna, si possono avvistare anche balene e delfini. Per portare rifornimenti al faro e ai cottage privati, che un tempo erano le residenze dei custodi, si utilizza una funivia aerea.

5. Torre di Leandro (Istanbul – Turchia)

Chiamata anche Kiz Kulesi, cioè “Torre della ragazza”, è uno dei luoghi iconici della Turchia e uno dei più romantici. Si trova, infatti, all’ingresso sud del Bosforo, tra l’Europa e l’Asia ed è stato fatto costruire dall’imperatore Alessio I nel 1110 per sbarrare la strada alle navi degli invasori attraverso una catena di ferro tesa tra il faro e una seconda torre, situata sulla spiaggia di Mananae, a Costantinopoli. Il suo nome è associato al mito di Ero e Leandro, che in realtà è ambientato nel vicino stretto dei Dardanelli. Dalla cima si può godere di una spettacolare vista a 360° su Istanbul, magari gustando i piatti tipici turchi seduti al ristorante che si trova all’interno dello stesso faro.

6. Faro de Cavalleria (Minorca – Spagna)

È il più antico dei sette fari di Minorca. È stato costruito, infatti, nel 1857 in seguito a un triste primato: ben 700 naufragi che avvenivamo sulla costa settentrionale dell’isola a causa del mare impetuoso. Inoltre, dei sette fari è quello più a nord e svetta sulla scogliera a quasi 100 metri sul livello del mare. La vista è davvero mozzafiato e spazia fino all’Isola del Porros. È possibile anche visitare il faro al suo interno. Ospita, infatti, un centro di documentazione sui fari di Minorca.

7. Faro di Cape Byron (Nuovo Galles del Sud – Australia)

Più che un faro, assomiglia a un castello per la sua forma raffinata e i suoi muri bianchi che svettano verso il cielo azzurro. Inaugurato il 1° dicembre 1901, il Cape Byron Lighthouse è il faro con il fascio di luce più potente di tutta l’Australia. Fin dalla sua costruzione, le lenti installate nella lanterna erano composte da 760 pezzi di vetro a prisma per riflettere la luce, dal peso di 8 tonnellate, che funzionavano con un sistema a orologeria. La potenza era pari a 145 candele. Nel 1922 il sistema di illuminazione è stato sostituito da un bruciatore a kerosene e una potenza di 500 candele. Nel 1956, il faro è stato elettrificato e la potenza è stata portata a ben 2200 candele. Il faro si trova nella Baia di Byron, a nord di Sidney. Al suo interno si trova il Museo Marittimo, mentre, dalla sua cima la vista spazia sull’oceano, dove passano le balene.

8. Portland Head Light (Maine – USA)

Il Maine conta più di sessanta fari, ma il più antico è il Portland Head Light di Cape Elizabeth. La sua costruzione è iniziata, infatti, nel 1787 per ordine di George Washington ed è stato completato il 10 gennaio 1791. Per l’illuminazione furono utilizzate lampade alimentate a grasso di balena. Il faro si trova immerso in un ambiente di rara bellezza, al centro di un’area protetta, il Fort Williams Park, e di fronte a un mare selvaggio battuto costantemente dalle onde. Dal 1973 è entrato nel Registro dei Luoghi Storici degli Stati Uniti.

9. Faro “Les Eclaireurs” (Patagonia – Argentina)

Spicca per le strisce bianche rosse e svetta su uno degli isolotti del Canale di Beagle, di fronte alla città di Ushuaia, in Patagonia, nell’Argentina Meridionale. Il suo nome, Faro “Les Eclaireurs” (letteralmente “degli Scout”), si deve a una spedizione francese del XIX secolo. Gli argentini lo chiamano anche “Il faro della fine del mondo”, con riferimento all’omonimo romanzo di Jules Verne, che però si riferiva al Faro di San Juan de Salvamento, che si trova molto più a est. Il faro, che presta servizio dal 23 dicembre 1920, è attualmente in funzione, telecomandano e automatizzato, l’elettricità è fornita da pannelli solari. Non si può visitare, ma è la meta più gettonata di gite in barca.

10. Faro del Petir Minou (Plozané – Francia)

Chiudiamo la nostra TOP 10 con il Faro del Petit Minou, situato vicino a Brest, in Bretagna, nel comune di Plouzané. Il faro è stato costruito nel 1848 per guidare le navi attraverso le acque insidiose dello stretto di Goulet de Brest. Sorge accanto al Fort du Petit Minou, che era stato invece costruito tra il 1694 e il 1697 dal marchese de Vauban nell’ambito di una massiccia campagna di fortificazione delle coste francesi. Il forte era dotato di 240 cannoni e un poderoso fossato difensivo.

 




WEEKEND GREEN AWARDS 2024 (PRIMA PARTE) – ECCO COME VOTARE!

 

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WEEKEND GREEN AWARDS 2024 – SCEGLI ANCHE TU CHI VOTARE!

Lanciato nel 2015, il Weekend Green Award si propone di premiare le località e le strutture a vocazione green, all’insegna della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. A questi si aggiunge la premiazione dei mezzi di trasporto, anch’essi ecologici e sostenibili, che permettono al turista di godere di queste eccellenze italiane in comodità e sicurezza.

Le votazioni dell’Edizione 2024 del Weekend Green Awards avranno termine il giorno 30 Aprile. La proclamazione dei vincitori avverrà nel corso di un evento all’Enterprise Hotel di Milano.

Proclamazione vincitori ultima edizione durante l’evento a Milano

CATEGORIE E CRITERI DI PREMIAZIONE:

Ogni categoria avrà dieci candidati, che saranno votati dalla giuria degli esperti e da quella social web attraverso un sondaggio sul Web.

Il 1° premio sarà assegnato, per ogni categoria, alla realtà che avrà dimostrato di possedere i criteri richiesti e di avere il più alto punteggio.

Ecco le categorie di premiazione con i rispettivi criteri di valutazione delle giurie:

BORGO GREEN 2024

  • Il contesto naturale
  • Il contesto paesaggistico
  • La salvaguardia di flora e fauna del territorio
  • La promozione e lo sviluppo del territorio
  • L’impiego di energia rinnovabile
  • La presenza di piste ciclabili e aree pedonali
  • Le produzioni biologiche
  • Allevamenti sostenibili
  • Piazzole per turismo outdoor
  • Servizi e mezzi di trasporto ecologici

1° classificato ultima edizione: Pesariis (UD)

GREEN RESORT & HOTELS 2024

  • Il contesto paesaggistico ed architettonico
  • La fornitura di energia elettrica per le auto
  • Energie rinnovabili per la struttura
  • La gestione sostenibile
  • La disponibilità di prodotti tipici, biologici, a filiera corta.
  • L’applicazione di protocolli di qualità, marchi, certificazioni
  • La presenza di attività e servizi a ridotto impatto ambientale
  • Servizi e mezzi di trasporto ecologici

1° classificato ultima edizione: Adler Lodge Ritten (BZ)

AGRITURISMO PREMIUM 2024

  • Il contesto paesaggistico ed architettonico
  • La fornitura di energia elettrica per le auto
  • Energie rinnovabili per la struttura
  • La gestione sostenibile
  • La disponibilità di prodotti tipici, biologici, a filiera corta
  • L’applicazione di protocolli di qualità, marchi, certificazioni
  • La presenza di attività e servizi a ridotto impatto ambientale

1° classificato ultima edizione: Al Rocol (BS)

TOP CAMPING PREMIUM 2024

  • Il contesto paesaggistico
  • I servizi offerti ecologici
  • La disponibilità di prodotti a filiera corta, biologici e tipici
  • La cartellonistica
  • La fornitura di energia elettrica per auto e camper

1° classificato ultima edizione: Camping Baia Domizia (CE)

E-WEEKEND CAR 2024

  • La facilità e la comodità di utilizzo
  • Riduzione emissione di CO2
  • L’innovazione
  • L’utilizzo di energia rinnovabile
  • L’autonomia
  • La durabilità
  • La sicurezza
  • Le prestazioni
  • Gli optional

GREEN IN THE WORLD 2024

  • Politiche ambientaliste
  • Investimenti in progetti di sostenibilità
  • Iniziative green

1° classificato ultima edizione: Seychelles

LE GIURIE:

Giuria di esperti

La giuria di esperti è presieduta da Raffaele D’Argenzio, ideatore del Premio. Essa è composta da giornalisti, firme delle più importanti testate della stampa turistica e da personalità ed esperti del settore turistico e agroalimentare. La giuria di esperti è responsabile della selezione delle candidature più conformi ai requisiti inserite nel sondaggio. Dopodiché ciascun membro esprimerà normalmente la sua votazione.

Il giudizio della giuria è insindacabile e non appellabile.

Giuria social web

La giuria social web è formata dalle persone che esprimeranno il loro voto attraverso il sito web.

Sarà possibile votare sul sito weekendpremium.it con piattaforma Survey Monkey.

Weekend Green Awards – Menzione Speciale

La Giuria di esperti si riserva la facoltà di assegnare una “menzione speciale” ad una struttura, un progetto o un evento, il quale si è particolarmente distinto nell’ambito della sostenibilità ambientale.

LE CANDIDATURE:

La segreteria organizzativa di Weekend Green Awards farà una prima valutazione delle candidature che presenterà alla Giuria di esperti. Questa esaminerà le proposte, valuterà le candidature da inserire nel sondaggio e la loro validità con un eventuale sopralluogo.

Le candidature sono già aperte, vi invitiamo a segnalarci eventuali località, strutture e mezzi qualora li riteneste meritevoli di tale premio mandandoci una mail all’indirizzo: comunicazione@premiumcounseling.it

 

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Assaporare l’autenticità e le tradizioni attraverso i prodotti del territorio

Sapevate che è da poco terminata la conferenza di un importante progetto per la salvaguardia della qualità e della tipicità dei prodotti alimentari? Si tratta del progetto EEQF, Enjoy European Quality Food, un progetto innovativo nato dall’alleanza di 7 consorzi alimentari* che mira a promuovere le eccellenze alimentari europee a denominazione d’origine, aumentando la consapevolezza sulla qualità certificata e sulla tracciabilità di questi prodotti.

Durante questa conferenza è emerso come questi prodotti, dai sapori unici e inimitabili, siano frutto di un’antica tradizione fatta di storia, territorio e persone. Autenticità è il filo che cuce questi prodotti alimentari alla storia e alle tradizioni della loro località d’origine in maniera solida. Marmorea.

Un po’ come a Botticino, un piccolo comune ai piedi delle prealpi bresciane, dove il suo marmo pregiato, meno famigerato del connazionale di Carrara, è silenziosamente presente nella storia del nostro paese, utilizzato, ad esempio, per la costruzione dell’altare della patria a Roma o del Teatro alla Scala di Milano. Ma soprattutto, inaspettatamente presente nei calici di vino locali.

Vigneto. Botticino (BS), Lombardia

Il terreno di quest’area è caratterizzato da un esclusivo substrato costituito da altissime percentuali di calcare, carbonato di calcio e altri minerali correlati alla componente rocciosa che caratterizza il territorio. Questi vengono assorbiti dalle viti autoctone e poi trasferiti, al termine del processo di vinificazione, nelle bottiglie di vino conferendo caratteristiche sensoriali inimitabili durante la degustazione dei suoi calici.

O come a Gragnano, dove la pasta di produzione locale, la famigerata “Pasta di Gragnano”, ha reso celebre l’omonimo borgo situato ai piedi dei Monti Lattari, non molto lontano dal Golfo di Napoli.

Via Roma. Gragnano (NA), Campania. Anni ’90

Cosa fu a rendere la pasta di questo piccolo borgo così speciale? La conformazione e le caratteristiche del suo territorio ed in particolare il suo clima, ideale per l’essiccazione della pasta. Tale clima si origina dalla lenta risalita di aria calda e umida proveniente dal Golfo limitrofo, esprimendo il suo massimo turgore tra Via Roma e Piazza Trivione dove, tutti i giorni, enormi quantitativi di pasta in essiccazione popolavano (un tempo) le strade, come panni al vento.

Per assaporare appieno l’autenticità di un prodotto è molto importante anche gustarlo nel suo luogo natio. La contestualizzazione di un prodotto alimentare non è da sottovalutare anzi, è da considerarsi parte integrante e imprescindibile dell’alimento stesso. Un po’ come la cornice di un dipinto.

Pensate a una focaccia di Recco mangiata durante una passeggiata sul lungomare in una rilassante giornata primaverile. In ogni morso c’è molto più che la sola focaccia. C’è la brezza marina che leviga la pelle e increspa i capelli, il mare che luccica sotto al bagliore del sole emettendo un lento e cadenzato sibilio determinato dall’infrangersi delle onde sul bagnasciuga, il profumo dei cespugli viola di glicine che pendono qua e là tra le case colorate che si inerpicano sulle verdi colline.

Lungomare. Lerici (SP), Liguria

Tutto questo concorre a creare una cornice di inestimabile valore, un’esperienza gustativa a 360° in grado di scaturire, ad ogni morso, un tripudio di emozioni. Ed ecco che poi a distanza di anni, anche solo un piccolo dettaglio che ricorda quel lontano sapore, è in grado di farci rivivere le stesse emozioni di quel giorno.

Una grande problematica di quest’epoca riguarda la riproduzione e l’internalizzazione di molti alimenti tipici di un territorio in tutto il mondo. È possibile mangiare lo stesso hamburger su una spiaggia in California o sommersi nel traffico di Bangkok. Un po’ come si possono trovare palme e altre piante tropicali tra i palazzi di molte metropoli. Le tradizioni e le particolarità che coloravano e diversificavano il nostro meraviglioso pianeta stanno silenziosamente scemando verso un unico e monotono colore. Sciapo. Inabile a suscitare emozioni e sorprese. Prevedibile.

Duomo. Milano (MI), Lombardia

Pensiamo al pane o ai frutti per esempio. Sempre più persone di questi tempi, soprattutto i più giovani, stanno sviluppando pericolosi luoghi comuni che tendono a omogenizzare e standardizzare i prodotti alimentari. Questo perché il commercio mondiale in mano alle multinazionali ha deciso che fosse più conveniente farci credere altrimenti, così da vendere con maggiori profitti le varietà più produttive e resistenti, congenialmente ai loro interessi. Ma in realtà ci sono un’infinità di varietà e sfaccettature del medesimo prodotto presenti in natura che neanche immaginiamo.

Come la “Mela di San Giovanni”, una squisita varietà di mele italiana poco conosciuta (e commercializzata) che matura molto precocemente, intorno al 24 giugno, il giorno di San Giovanni.

Mela di San Giovanni

Questa mela è caratterizzata da una forma minuta e tondeggiante, una buccia sottilissima giallo-verdastra, leggermente colorata di rosso nella parte più esposta al sole, la polpa color crema, profumatissima, soda, croccante e succosa, con un retrogusto lievemente acidulo. Insomma, un frutto completamente nuovo per chi abituato a mangiare solamente le classiche varietà reperibili nei comuni punti vendita.

Un altro alimento molto rappresentativo di questo legame territorio-prodotto è il pane. Ogni paese, ogni regione, ogni città ha, nella propria storia, una propria versione di questo prodotto. Tuttavia, i ragazzi d’oggi quando pensano al pane pensano tendenzialmente a quello per i toast che si può trovare in ogni supermarket del mondo o a quello per gli hamburger con i semini sopra.

Certe volte è proprio attraverso i prodotti “poveri” della tradizione che è possibile percepire la vera identità e la storia di un intero paese. È l’esempio del Marocco, dove passeggiando tra le affollate strade delle sue città è possibile scorgere da tutte le parti piccole bancarelle vendere il “Khobez”, il tipico pane marocchino.

Bancarella di Khobez, Marocco

Il Khobez ricopre un ruolo centrale durante tutti i pasti della tradizione accompagnando le svariate specialità tipiche di ogni regione e sostituendo l’uso della forchetta nei conviviali pasti consumati su insoliti divani elegantemente accessoriati. E parlando con i fantastici abitanti di questo paese, che molto probabilmente vi inviteranno a casa loro senza neppure conoscervi a bere un tè o addirittura a cena, è possibile percepire tutto l’amore e le attenzioni che vengono date a questo semplice alimento molto spesso dato per scontato ma che, se guardato da una prospettiva differente, potrebbe persino diventare uno dei vostri cibi preferiti.

Ecco che adesso, se avete seguito questa folle digressione, potete iniziare a intravedere quell’invisibile filo che lega così saldamente i prodotti alimentari al loro territorio d’origine. Capendo l’enorme importanza di salvaguardare la biodiversità e la tipicità del nostro pianeta e soprattutto, quanto può essere bello ed emozionante esplorare la storia e le tradizioni di ogni singola località, assaporandone la vera essenza attraverso gli alimenti che hanno accompagnato fedeli l’evoluzione di questi luoghi.

*  I 7 consorzi alimentari del progetto EEQF: Asti DOCG, Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore DOCG, Vino nobile di Montepulciano DOCG, Provolone Valpadana DOP, Olio evo DOP Terre di Siena, Olio IGP Toscano, Mozzarella STG.

Per rimanere sempre aggiornati sulle prossime uscite di questa inedita rubrica inerente l’autenticità dei prodotti alimentari, visitate la nostra rubrica WeekendEurope e il nostro canale Facebook!




Perché il radicchio di Treviso è un tesoro che vale un weekend

Esiste un’insalata talmente pregiata da essere l’ingrediente principe di un intero menù stellato? Un ingrediente che vive d’inverno e domina le tavole con il suo colore unico e la sua particolare sagoma: il radicchio di Treviso. Buono in tutte le salse, crudo o cotto, può far parte di qualsiasi tipo di portata (dal salato al dolce) grazie alla sua lunga e controllata coltura. Un sapore amarognolo inconfondibile che contraddistingue non solo la cicoria, ma anche il territorio che popola, il trevigiano. In questa area geografica veneta, ricca di bellezze di ogni tipo, infatti avere il radicchio in frigo è quasi d’obbligo nelle stagioni più fredde. Un ingrediente talmente unico da riuscire a coniugare bellezza e gusto. Ecco la nostra guida: 

Perché il radicchio di Treviso è un tesoro che vale un weekend
Coltura del radicchio di Treviso IGP, immersa in una pregiata tradizione costruita in questa regione di generazione in generazione

Il nostro weekend alla scoperta del radicchio di Treviso

Il nostro weekend con gusto parte dal ristorante ai Brittoni in centro a Treviso che offre un intero menù a base di radicchio: dalle casatelle in carrozza (formaggio trevigiano) al risotto, fino ad un dolce di cioccolato con spuma di liquore al radicchio. Con una vista sul canale tipico di questa città, riesce a comunicare tanto della storia di Treviso. Insieme alla sognante Venezia, Treviso emerge prorompente sui canali d’acqua, suo elemento prediletto, che donano alla città un’aria magica. Ricca di storia e aneddoti che, senza troppe difficoltà, posso rientrare in un vero e proprio weekend all’insegna del gusto e del bello. Dall’imponente Piazza dei Signori, al Duomo fino ad arrivare alla fontana delle tette e al parco degli alberi parlanti. La scelta è vasta e di certo non vi annoierete!

Perché il radicchio di Treviso è un tesoro che vale un weekend
Piazza dei Signori: la più importante piazza di Treviso e sede dell’antica signoria trevigiana

Facile parlare del centro e di una città famosa per le sue meraviglie, il nostro weekend adesso si sposta verso la campagna, verso la natura. Appuntamento da non perdere è l’oasi di Cervara, riserva naturale di grande bellezza a pochi chilometri da Treviso e ultima palude del Sile che si estende per 25 ettari. È un luogo ideale per passeggiare, fotografare e praticare birdwatching. Per i più raffinati invece è impossibile non passare per il Golf club Ca’ amata che offre un eccellente ristorante e passeggiate nel verde (anche per i non appassionati di golf). Tra flan con fonduta di Asiago e tagliatelle fatte in casa, scoprirete i sapori del radicchio come mai gli avete assaggiati. Ciliegina sulla torta per un weekend perfetto è il soggiorno all’hotel Fior di Castelfranco veneto: una struttura a quattro stelle celebre in tutto il trevigiano per eleganza e sfiziosità da osservare e gustare. 

Perché il radicchio di Treviso è un tesoro che vale un weekend
Viaggio culinario offerto dal ristorante Hotel Fior**** con: l’uovo che non c’è, tegola di patata americana robiola e radicchio, frittella di polenta con stravecchio “oro”

Il nostro weekend con gusto termina qui, se seguirete qualche nostra dritta non esitate a taggarci sui nostri canali social (Facebook, Instagram, Youtube, Tiktok)! Siamo attivi tutti giorni per nuove guide in tutta l’Italia. 

Ecco il nostro mini vlog del weekend! Se vi piace fatecelo sapere con un like e un commento!

 

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Thanks to @radicchioditrevisoigp @fruttaeverduraigp per il fantastico weekend!

Collab @ristoranteaibrittoni @oasidicervara @glofclubcaamata @hotelfior

Volete scoprire altre meraviglie di Treviso? Leggete la nostra precedente puntata su questa unica terra (link)..buon divertimento!




GRAN SPECIALE: TOP 12 WEEKEND CAR 2024

LEGGI ORA




Capodanno last-minute: un weekend indimenticabile a Berlino

Se stai pensando di organizzare un weekend di Capodanno all’ultimo minuto, non c’è meta più vibrante e festosa di Berlino. La capitale tedesca si trasforma in un palcoscenico di festa, con fuochi d’artificio, concerti, e una vivace atmosfera di celebrazione che rendono il capodanno berlinese un’esperienza unica e indimenticabile.

Porta di Brandeburgo

Porta di Brandeburgo con il conto alla rovescia e i club di tendenza

Il punto focale delle celebrazioni di Capodanno a Berlino è la famosa Porta di Brandeburgo. Migliaia di persone si radunano per partecipare al conto alla rovescia e dare il benvenuto al nuovo anno sotto il cielo illuminato dai fuochi d’artificio. L’energia e l’entusiasmo della folla sono contagiosi, creando un’atmosfera di gioia e festa. Dopo il conto alla rovescia, immergiti nella magia di Unter den Linden, l’ampia strada alberata che collega la Porta di Brandeburgo all’Alexanderplatz. Qui troverai bancarelle con cibo, bevande calde e souvenir. Prova le specialità locali e sorseggia un bicchiere di Glühwein mentre ti godi lo spettacolo delle luci scintillanti e delle attrazioni festive.

Non si può tralasciare che Berlino sia rinomata per la sua scena notturna eclettica, e il Capodanno non fa eccezione. I club e i locali della città organizzano feste straordinarie che durano tutta la notte, con DJ internazionali, spettacoli dal vivo e luci scintillanti. Dai mitici club di Kreuzberg alle feste sotterranee di Friedrichshain, c’è un’opzione per tutti i gusti.

club Berlino

Mercatini di Natale e alloggi last-minute

Se stai cercando souvenir dell’ultimo minuto o semplicemente vuoi immergerti nella tradizione natalizia, visita gli stand del mercatino di Natale di Alexanderplatz. Troverai oggetti artigianali, decorazioni natalizie e prelibatezze locali. È il modo perfetto per assaporare l’atmosfera festiva e portare a casa un pezzo di Berlino.

Anche se stai pianificando all’ultimo minuto, Berlino offre una vasta gamma di opzioni di alloggio. Dai lussuosi hotel nel centro città agli accoglienti bed and breakfast, troverai sicuramente una sistemazione adatta alle tue esigenze. Sfrutta le piattaforme online per le prenotazioni last-minute per trovare le migliori offerte.

Berlino, con la sua energia vibrante e la sua atmosfera festosa, è la destinazione perfetta per un weekend di Capodanno all’ultimo minuto. Dai fuochi d’artificio alla scena notturna vivace, questa città offre un’esperienza di Capodanno unica che rimarrà impressa nei tuoi ricordi per sempre. Scegli Berlino per un inizio indimenticabile del nuovo anno e preparati a festeggiare in grande stile nella capitale tedesca.

Per saperne di più su Berlino leggi anche la nostra guida “BERLINO SEGRETA: LE MIE 20 MOSSE DA ‘TURISTA NON TURISTA’




Un weekend incantato a Tours: la magia del Natale nella valle della Loira

Nel cuore della suggestiva Valle della Loira, Tours si rivela come una gemma invernale durante le festività natalizie. Con il suo mix affascinante di architettura storica, mercatini vivaci e atmosfera festosa, la città si trasforma in un incanto durante il periodo natalizio. Un weekend a Tours è l’occasione perfetta per immergersi nella magia del Natale e scoprire tutto ciò che questa destinazione unica ha da offrire.

I mercatini natalizi e illuminazioni magiche

Iniziare il vostro weekend a Tours esplorando la pittoresca Piazza Plumereau è un must. Durante le festività, questa affascinante piazza, circondata da case a graticcio dai colori vivaci, si anima con un mercatino natalizio che offre prodotti artigianali, regali unici e delizie culinarie. Sorseggiare un caldo vin brulé mentre passeggiando tra le bancarelle è un modo perfetto per immergersi nell’atmosfera natalizia. Le vie di Tours si trasformano in un mondo di luccichii durante il periodo natalizio. Le luminarie creative lungo la Rue Nationale e la Place Jean Jaurès creano un’atmosfera magica. La cattedrale gotica di Saint-Gatien e la Basilica di San Martino si illuminano di notte, regalando una vista spettacolare e rendendo le passeggiate serali un’esperienza indimenticabile.

 

Weekend con gusto ed intrattenimento

Un fine settimana a Tours durante le festività offre l’opportunità di deliziare il palato con prelibatezze locali. Esplorate le boulangerie per assaporare specialità natalizie come i tradizionali bûche de Noël e i croissant farciti. Non dimenticate di esplorare il mercato alimentare Les Halles de Tours, dove potrete acquistare prodotti freschi e locali perfetti per un picnic natalizio. La città offre una varietà di eventi speciali durante il periodo natalizio. Dai concerti nelle chiese storiche ai mercatini tematici, c’è sempre qualcosa di affascinante da fare. Consultate il programma locale per scoprire gli spettacoli e le attività che si svolgeranno durante il vostro soggiorno.

Inutile dire che un weekend a Tours offre anche l’opportunità di esplorare i dintorni e i famosi castelli della Valle della Loira (qui per una guida completa). Prenotate un’escursione per visitare il maestoso Château de Chenonceau o il suggestivo Château de Villandry, adornato con giardini all’italiana.

Tours, con la sua atmosfera natalizia incantevole e il suo ricco patrimonio culturale, si rivela come la destinazione ideale per un weekend durante le festività. Tra mercatini colorati, luminarie scintillanti e le tradizioni culinarie locali, questo angolo della Valle della Loira offre un’esperienza autentica e indimenticabile. Un weekend a Tours è l’occasione perfetta per festeggiare il Natale in un ambiente magico e unico, regalandovi ricordi preziosi di questa incantevole città francese.




Sei hotel a tutto wellness

19Sei proposte per rigenerarsi: weekend a tutto wellness

Siamo sempre alla ricerca del benessere, del rilassamento e della remise in forme. La vita quotidiana a volte deve essere messa in pausa: per farlo abbiamo scelto sei hotel che fanno del wellness una loro bandiera.

Hotel Garberhof
La spa dell’Hotel Garberhof

Andiamo in Trentino Alto Adige, in provincia di Bolzano: l’Hotel Garberhof 4*S si trova a Malles, nel cuore dell’Alta Val Venosta. Il boutique hotel della famiglia Pobitzer aprirà la stagione invernale il 25 dicembre e offrirà un programma di attività all’aria aperta che include sci, escursioni e ciaspolate. Per quanto riguarda l’offerta benessere, a disposizione degli ospiti oltre all’avvolgente atmosfera degli ambienti in stile “silent luxury” – un lusso non sfarzoso ma silenzioso e rilassato – ci sono i 2200 metri quadrati della Mii:amo Spa. La Spa ospita l’hammam alberghiero più ampio in Italia, con 6 diverse aree per un rituale di profonda purificazione della pelle e dell’organismo, nonché un’area saune panoramica. Nel giardino wellness si trova un laghetto naturale di nuova realizzazione trattato in modo completamente biologico.

Adler Spa Resort Sicilia

La Sicilia è un incanto d’inverno. Spa, outdoor e gusto sono i tre ingredienti per principali offerti dall’Adler Spa Resort Sicilia. Si tratta di una struttura wellness immersa in un panorama spettacolare, in provincia di Agrigento. Gli interni dell’hotel sono stati disegnati seguendo i principi dell’architettura sostenibile e regalano un comfort assoluto. Non manca la spa: 3200 metri quadrati con piscine, saune e aree relax. C’è anche una vasca idromassaggio thalassa. Sono disponibili diversi pacchetti spa e detox, con trattamenti ispirati alla natura mediterranea e al mare. Acqua, calore e quiete per Adler Spa Resort Sicilia sono irrinunciabili, anche in inverno: quest’anno l’hotel resta aperto fino al 7 gennaio.

Grand Hotel Excelsior Vittoria

L’inverno è dolce anche sulla costiera, al Grand Hotel Excelsior Vittoria nel cuore di Sorrento con vista spettacolare del Golfo di Napoli e del Vesuvio. È un albergo 5 stelle lusso dal fascino raffinato, di proprietà della famiglia Fiorentino dal 1834 e membro di Leading Hotels of the World. C’è uno splendido parco con agrumeto e uliveto che circonda l’hotel, che ha al suo interno tre ristoranti gourmet. La Boutique Spa La Serra è un gioiellino: realizzata nell’antica serra del XIX secolo, immersa giardino, è stata ristrutturata secondo i principi olistici del Feng Shui. Dispone di suites dove concedersi situali di bellezza che sono intimi, confortevoli ed esclusici. I trattamenti sono ad azione mira, rilassanti, rinvigorenti, tonificanti o dimagranti.

Wellness da nord a sud

Villaggio della Salute Più

Vacanza green e wellness anche al Villaggio della Salute Più, nel verde del bolognese. Siamo in una vera oasi incontaminata, benedetta da una natura ricca di boschi, colline, sorgenti termali. Qui, tra Castel San Pietro Terme e Monterenzio, si trova il Villaggio della Salute Più, in un grandioso anfiteatro naturale incastonato tra le colline e i calanchi della Val Sillaro. Le Terme dell’Agriturismo sono aperte tutto l’anno e inserite in uno straordinario contesto ambientale (una nota in più, importante: sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale per la cura delle forme reumoartropatiche). La chicca? Una struttura di vetro e legno, dalle caratteristiche innovative, ospita la piscina termale solfato-calcica.

Trattamenti al Borgobrufa Spa Resort

Paola d’ordine: rigenerare. La pelle, con l’olio extravergine d’oliva, gocce dorate che ci fanno benissimo. Dove? A Brufa, in Umbria, al Borgobrufa Spa Resort e nella sua splendida Spa. Alleato di bellezza nei molteplici trattamenti offerti da questa struttura, spesso è proprio l’olio extravergine prodotto sulle colline che circondano Borgobrufa. È utilissimo contro lo stress che la pelle subisce durante i cambi di stagione. I trattamenti anti età viso offerti nel centro benessere ossigenano la pelle, dando un aiuto importantissimo in questi mesi in cui stiamo in ambienti chiusi per la maggior parte del tempo. Sono disponibili anche rituali e massaggi umbri non solo per il viso ma anche per il corpo.

VIS Urban Suites & Spa

A Bari, in pieno centro città, c’è un’oasi di pace dove concedersi ore di relax e benessere. VIS Urban Suites & Spa è un Hotel Spa propone diverse tipologie di trattamenti, compresi massaggi e rituali benessere. Ricavata dalle vecchie cantine del palazzo dove oggi si trova questo luxury hotel, l’area wellness comprende un percorso sensoriale che parte dall’area trattamenti e continua nella zona umida con bagno turco, sauna e doccia cromoterapeutica. Tra i trattamenti signature da provare il rituale tibetano.

 

 

 




Magia invernale nel cuore del Belgio: un weekend incantato a Bruxelles, Bruges e Gent

Il Belgio, famoso per la sua ricca storia, la deliziosa cioccolata e le birre artigianali, si trasforma in un paese incantato durante il periodo natalizio. Le città di Bruxelles, Bruges e Gent si vestono a festa, accogliendo visitatori con un’atmosfera magica e luminosa. Un weekend di dicembre è il momento perfetto per immergersi nella bellezza invernale di queste destinazioni uniche.

Bruxelles: La Capitale Brillante

Il cuore politico dell’Unione Europea, Bruxelles, si trasforma in un calderone di festa durante il periodo natalizio. La Grand Place, dichiarata patrimonio dell’umanità UNESCO, si illumina con migliaia di luci scintillanti e un imponente albero di Natale. I mercatini natalizi che si estendono per le strade accanto alla Grand Place offrono una varietà di prelibatezze locali, artigianato tradizionale e regali unici.

Un must assoluto è la visita al Mercato di Natale di Place Sainte-Catherine, dove i visitatori possono gustare specialità belghe come waffle caldi e cioccolata fusa, oltre a scoprire creazioni artigianali locali. Il Palais Royal e la Parc du Cinquantenaire sono altri luoghi magici da visitare durante il periodo natalizio, con le loro illuminazioni spettacolari e atmosfera festosa.

 

Bruges: Una incantevole favola

Bruges, con i suoi canali pittoreschi e architettura medievale, si trasforma in una vera e propria favola invernale durante il Natale. La piazza del Markt è il fulcro delle celebrazioni, dove un romantico mercatino natalizio offre prelibatezze culinarie e artigianato locale.

Il Belfort, con la sua vista panoramica sulla città, è uno spettacolo di luci durante le serate invernali. Un giro in battello lungo i canali addobbati a festa è un modo incantevole per scoprire l’atmosfera natalizia di Bruges. Non dimenticate di assaporare le praline locali e di scattare una foto accanto al celebre Monumento al Cioccolato.

Gent: Un Tesoro nascosto

Gent, meno turistica ma altrettanto affascinante, offre un’esperienza natalizia autentica. La piazza Korenmarkt è il centro nevralgico delle celebrazioni, con il suo grande albero di Natale e il mercatino che offre le specialità locali. La Cattedrale di San Bavone, splendidamente illuminata, è un luogo imperdibile durante il periodo natalizio.

Per un’esperienza unica, prendete parte al “Gentse Winterfeesten”, un festival invernale che trasforma la città in un paese delle meraviglie natalizie. Qui potrete gustare cibo delizioso, ascoltare musica dal vivo e godervi l’atmosfera calorosa e accogliente della città.

Con la sua atmosfera incantata, il Belgio offre un’esperienza natalizia indimenticabile. Bruxelles, Bruges e Gent sono le gemme del paese, trasformate in un tripudio di luci e colori che cattureranno il vostro cuore. Preparatevi a immergervi nella magia di un weekend belga di dicembre e a portare a casa ricordi preziosi di un Natale unico e indimenticabile.

Se siete avventurieri e amanti del viaggio seguite la nostra rubrica WeekendEurope

 




Weekend&Viaggi Premium – Gennaio 2024

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Parigi: un incanto di magia natalizia

Il mese di dicembre trasforma la già affascinante Parigi in una città da fiaba, dove le luci scintillanti, i mercatini incantevoli e l’atmosfera festosa rendono ogni angolo della Ville Lumière un luogo magico. Scopriamo insieme perché Parigi è la destinazione ideale per vivere l’incanto del Natale. Parigi si veste a festa con una miriade di luci che illuminano gli Champs-Élysées, la Tour Eiffel, Montmartre e molti altri luoghi iconici. Ogni strada, ogni piazza, si trasforma in un quadro luminoso, creando un’atmosfera magica che avvolge la città nella sua interezza. La Torre Eiffel, in particolare, si trasforma in una scintillante cascata di luci ogni sera, regalando uno spettacolo indimenticabile ai visitatori e ai parigini.

Mercatini natalizi: delizie e artigianato lungo la Senna

I mercatini natalizi di Parigi sono una vera delizia per gli amanti delle tradizioni e dei sapori autentici. Lungo le rive della Senna, piccole bancarelle offrono prelibatezze gastronomiche come crepes, cioccolato caldo, e formaggi locali. Ma non solo cibo: gli artigiani locali espongono le loro creazioni, dalla ceramica alla gioielleria, offrendo l’opportunità di portare a casa souvenir unici e fatti a mano che raccontano la storia della città. Gli alberi di Natale adornano piazze e strade, creando una cornice festosa per tutta la città. I grandi magazzini come Galeries Lafayette e Printemps presentano vetrine elaborate e alberi spettacolari, invitando i visitatori a immergersi completamente nello spirito natalizio parigino.

Patinoire en Plein Air: pattinaggio, concerti e spettacoli

Una delle esperienze più romantiche di Parigi durante il periodo natalizio è il pattinaggio su ghiaccio en plein air. La pista di pattinaggio temporanea allestita di fronte all’Hôtel de Ville offre una vista spettacolare sulla città illuminata, creando un’atmosfera incantevole per coppie e famiglie. Il freddo dell’aria è presto dimenticato mentre ci si scivola felicemente sotto le stelle. Parigi, città intrisa di cultura, non delude nemmeno durante le festività natalizie. Le chiese storiche come Notre-Dame e Saint-Sulpice ospitano concerti di musica sacra e classica, mentre i teatri presentano spettacoli a tema natalizio. La magia dell’arte si mescola con la magia del Natale, regalando momenti di puro incanto.

Parigi durante dicembre è molto più di una destinazione turistica; è un sogno natalizio che si avvera. L’atmosfera vibrante, le luci scintillanti, i mercatini pittoreschi e la ricca offerta culturale rendono la Ville Lumière un luogo imperdibile per chi desidera vivere l’incanto del Natale in una delle città più romantiche e affascinanti del mondo. Preparati a perderti nelle vie illuminate, a gustare le delizie natalizie e a creare ricordi indimenticabili sotto la Torre Eiffel. Parigi ti aspetta per regalarti un Natale che rimarrà nel tuo cuore per sempre.

Per prenotare viaggi ed escursioni per questo magico periodo dell’anno visitate anche parigi.it!

Per chi ama viaggiare, sopratutto in Francia, vi abbiamo raccontato l’incantevole viaggio nei nostri amati paesi della Loira con particolare attenzione a Nantes. Cliccate qui!




Hotel Premium tendenze 2024: ecosostenibilità

Seconda parte del nostro viaggio alla ricerca delle tendenze per il 2024: cosa chiedono i clienti agli hotel? Abbiamo visto che in cima alle preferenze c’è il wellness, seguito dalla sostenibilità.

Strutture green ed ecosostenibili sono in cima alle richieste dei turisti. La Regione Sardegna al World Travel Market di Londra, uno dei principali eventi fieristici a livello globale dedicato ai professionisti del settore travel, ha presentato la novità dell’albergo nautico diffuso. Si tratta di una struttura ricettiva che apre a nuove frontiere dell’ospitalità che unisce innovazione e tutela del territorio. Questa soluzione permette infatti di aumentare la capacità ricettiva dell’isola, salvaguardando le sue coste.

Hotel Premium tendenze 2024: viva l’ecosostenibilità

Weekend Premium tendenze 2024. Hotel Gassen
I trattamenti dell’Hotel Gassenhof

L’Hotel Gassenhof, 4 stelle superior circondato dalla natura della Val Ridanna (Bolzano) si distingue per l’attenzione che pone sul rispetto dell’ambiente (che di recente gli è valso l’ottenimento del primo livello del prestigioso Marchio Sostenibilità Alto Adige) in ogni aspetto delle sue attività: se questo orientamento è dato in cucina dalla scelta di ingredienti a chilometro zero e in tutta la struttura dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, la scelta green dei fratelli Volgger si ritrova anche nell’area wellness, in particolare nei preparati usati nei trattamenti. Per concedersi un momento di profondo relax, il Luogo delle Emozioni propone trattamenti diversi, anche se quello emblematico è il massaggio Gassenhof. Regala una completa distensione di tutte le parti del corpo grazie a una miscela di olio d’arnica e iperico preparata direttamente dal personale della struttura. I fratelli Volgger, ben consapevoli dell’importanza della filiera corta e dell’impiego di ingredienti naturali tanto in ambito alimentare quanto in quello del benessere, hanno fatto un ulteriore passo verso il total green, rendendo il loro Gassenhof una struttura sempre più ecosostenibile.

Hotel Col Alto: la Suite Sellaronda
Hotel Col Alto: la Suite Sellaronda

Trasferiamoci a Corvara, all’Hotel Col Alto. Questa struttura è Eco Hotels Certified, ha conseguito la certificazione EHC: l’hotel impiega energia idroelettrica pulita e dispone di 3 colonnine per la ricarica delle auto elettriche; tutte le camere rinnovate sono arredate con materiali naturali e legno non trattato di larici e abeti locali; nei bagni sono stati installati dispenser con prodotti ECOlabel ed è utilizzata solo carta igienica biodegradabile; è stato abolito l’uso di bottiglie di plastica per le bevande.

Farsi prendere per la gola

Téa del Kosmo
Téa del Kosmo

I turisti, poi, appaiono sempre più disposti a esplorare le proposte culinarie locali, sia in Italia sia all’estero. Se poi la cucina del posto si coniuga con il chilometro zero, la stagionalità e la sostenibilità, la soluzione è perfetta. Un esempio di questa unione di caratteristiche virtuose la dà Tèa del Kosmo, uno dei primissimi ristoranti fine dining di Livigno, che ha aperto le porte agli ospiti lo scorso luglio. L’ambiente unisce il calore dei materiali tradizionali – la pietra e il legno – all’impronta contemporanea della cucina; la cucina, la sala e il bar operano in stretta collaborazione per offrire un percorso coerente, di qualità e basato su una filosofia comune incentrata sulla sostenibilità di sistema. La cucina sostenibile di montagna regala un viaggio gastronomico, studiato per far vivere un’esperienza di gusto ma permettendo al contempo di comprendere che l’approccio di Tèa è rispettoso del prossimo e dell’ambiente. Siria Fedrigucci è l’anima di questa realtà, dove lei coltiva una nuova etica della ristorazione, che renda il consumatore più consapevole e che pertanto diventa (nel momento in cui sceglie cosa mangiare) “consum-attore” attivo all’interno della filiera.