Raffaele d’Argenzio
Conosci te stesso e diventa chi sei. È una frase del grande Socrate ed io dopo averla letta ho cercato un “me stesso” che forse si era perso nei miei anni di lavoro, nelle tante direzioni di magazine, nei tanti progetti, alcuni realizzati e altri solo sognati.
E ho trovato un “me stesso” poeta, piccolo o grande che importa?, importante è averlo ritrovato e risentire la poesia arrivare e provare istanti di felicità. È stato come riavere le ali che dopo la passata gioventù avevi perduto.
E nel numero di aprile/maggio di WEEKEND PREMIUM vogliamo far capire che la poesia la puoi trovare anche in una cabrio con la capote aperta e il vento nei capelli; su uno dei laghi più belli, forse il più bello, del mondo, quello di Como, nel cui ramo di Lecco senti ancora vivere la storia d’amore di Renzo e Lucia; la poesia la trovi in una donna che esprime eleganza con qualsiasi abito indossi; nella scoperta della Bassa Valtellina ancora autentica e preziosa; ne “l’altro viaggio” che hai scelto da solo, lontano dalla pazza folla, dall’overtourism, dalle code e da quello che fan tutti.
Nel viaggio alla ricerca dell’autenticità, della verità, dell’essere se stessi in un mondo vero.
La poesia non mente, è fragile ma esiste se è vera. Altrimenti sono parole vuote e inutili.
Ma io penso che anche la poesia deve darci qualcosa di concreto, di utile e così abbiamo creato il premio POESIA DI VIAGGIO con cui abbiamo permesso a tanti di esprimersi e di vincere un weekend, un viaggio per cercare altra poesia.
Abbiamo creato le MONGOLFIERE SOLIDAL per far volare ragazzi speciali a cui un destino avverso ha tolto le ali. A fargli fare quel viaggio che avevano sognato.
Ma con la nostra rubrica Poesia di Viaggio vogliamo aiutare tutti i viaggiatori a trovar poesia perché…
Ogni viaggio può diventar poesia
“Nel tuo viaggio puoi trovare
albe che nascono già stanche
e tramonti che ridanno nuove vite.
Castelli in ruderi ma che parlano
di amori e passioni mai finite.
Nella cripta spoglia
di un’antica chiesa
puoi trovare il tesoro
di preghiere accumulate
per far volare la tua anima
Nelle notti nitide di prima estate
ascolta il fruscio fresco di un torrente
e guarda la luna ora così vicina
che ti appare come porta verso l’infinito.
A Paestum, quando le colonne
dei suoi templi le dipinge il sole
e il vento del mare poco lontano
sembra venire dalla Storia
eterna della Magna Grecia,
che ci portò filosofia e democrazia.
Corri o rallenta, ma arriva
quando il sole cala e si riflette
nel fiume che diventa lago
e Mantova è come miraggio
che galleggia senza peso.
Nelle città guarda ed ascolta
anche i freddi grattacieli,
sentirai silenziose urla di cristallo
che scalano le nuvole a cercare
l’aria pura di un cielo più vicino.
Disarma ogni tua difesa,
fotografa con l’anima.
cercala ovunque tu sia
e scoprirai che ogni viaggio
può diventar poesia”
Raffaele d’Argenzio