APPENNINI LUCANI , ALLA RICERCA DEI SAPORI PERDUTI

BRIENZA: CASTELLI E PEPERONI CRUSCHI

La Basilicata è una regione un pò dimenticata, ma forse questo è un valore, perchè qui si possono ritrovare dei sapori perduti, incontaminati. E noi siamo andati a cercarli, insieme alle loro antiche ricette. Il nostro tour parte da Brienza (PZ) città della Basilicata che ha maggiormente conservato integra l’architettura dell’ antico borgo medioevale (oggi disabitato dopo il terremoto del 1980). La città si trova nel parco nazionale dell’Appennino Lucano, patrimonio naturalistico, paesaggistico di enorme valenza. Da vedere, è il caratteristico borgo dominato dall’antico castello appartenuto alla famiglia Caracciolo e i ruderi della Chiesa della Madonna delle Grazie. Il borgo conserva ancora numerose testimonianze epigrafiche incise sui numerosi portali in pietra, tipici del luogo. Non lontano da qui, potrete gustare i sapori tipici lucani presso la Fattoria Bio di Umberto Pucciariello. L’atmosfera è quella delle antiche cascine del sud, tutto ciò che degusterete è a kilometro zero. Ogni cosa viene cotta secondo le antiche tradizioni, avrete modo di assaggiare i peperoni cruschi, i fagioli di sarconi, cotti nella pignatta di terracotta in modo da cuocerli a temperatura lenta e costante.

castello brienza

 

SATRIANO e MOLITERNO: MURI DIPINTI, CANESTRATO E FAGIOLI SARCONI

C’è un paese che porta dipinta sui muri la propria storia, ed è proprio dove è proseguito il nostro tour ovvero, nel piccolo e incantevole borgo di Satriano di Lucania detta l’antica pietrafesa, Dal 1983 è la capitale dei “Murales” del Mezzogiorno, grazie ai dipinti sui muri delle case che raccontano storia, magia, leggende, maschere, personaggi, usi e tradizioni del popolo satrianese . Nel 2004 Satriano è stato inserito tra i ”Borghi più belli d’Italia” dall’Anci . Tra gli artisti che hanno eseguito le opere, si citano Lavinio Sceral, pittore romano, che ha realizzato La lucertola a due code e Luciano La Torre. Un’ appuntamento da non perdere è la visita al museo virtuale “Il palco dei colori”, che ci porta in un viaggio alla scoperta del genio creativo di Giovanni de Gregorio detto il Pietrafesa. La visita continua a Marsico Nuovo. Di grande ammirazione è la Cattedrale ottocentesca dedicata a San Giorgio il cui interno custodisce tele pregiate del 1600 e del 1700. Uno degli eventi caratteristici del luogo riguarda “La festa patronale di San Gianuario”, che inizia il 23 agosto con la fiera delle merci e del bestiame. Il 25 agosto si svolge il tradizionale concerto di musica classica in piazza Umberto I.

 

luciano

 

Una città da non perdere è Moliterno famosa per il suo formaggio, il Canestrato di Moliterno IGP. La particolarità di questo formaggio è dovuta alla sua doppia composizione, fatta di formaggio di pecora e di capra che lo rende molto più digeribile. La stagionatura varia da 2 mesi a 6 anni, ad una temperatura costante di 15-16 gradi tutto l’anno.

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Altro prodotto tipico lucano è il Fagiolo di Sarconi. I fagioli di Sarconi sono coltivati da secoli in una particolare zona della Basilicata, la zona di produzione dei fagiolo ad Indicazione Geografica Protetta, comprende i territori dei comuni di Sarconi, Grumento Nova, Marsico Nuovo e altri situati in provincia di Potenza. Questi prodotti sono caratteristici poiché fortemente legati all’ambiente di questi territori, dove le condizioni ambientali, come le basse temperature estive, permettono la produzione di un fagiolo di elevata qualità e distinguibile dalle altre varietà esistenti. Il tipico sapore dolce di questi fagioli dipende proprio dalle condizioni descritte che consentono ai semi di mantenere una significativa concentrazione di zuccheri semplici che in tempi più lunghi rispetto ad altre varietà vengono poi trasformati in amido. A questo prodotto è stata dedicata una sagra importante che attira turisti da tutto il mondo. E’ ormai evento di risonanza mediatica (anche nazionale) e di ampia partecipazione (nell’ultima edizione 30.000 presenze in due sere). E’ un appuntamento di richiamo per un turismo culturale che guardi alle tipicità della Basilicata. Una kermesse con una data fissa ormai da una decina d’anni: 18 e 19 agosto, tutta dedicata al Fagiolo di Sarconi, prodotto d’eccellenza della gastronomia lucana e italiana, una vera star nel settore marchio IGP. Il fascino discreto di un piccolo centro della Val D’Agri, il calore della gente, gli artisti di strada, la buona cucina, come quella di una volta, il piacere di una sagra paesana.

 

fagioli

 

VIGGIANO: TARANTA CON L’ARPA

Il tour si è concluso con la visita al Santuario della Madonna di Viggiano sul Sacro monte e la visita alla scuola d’arpa popolare di Viggiano, dove i giovani del luogo ci hanno intrattenuto con gli antichi suoni delle arpe viggianesi.
Il Santuario della Madonna del sacro Monte di Viggiano, in provincia di Potenza, è il più importante ed uno dei più antichi della Lucania. La tradizione vuole che si festeggi la Madonna due volte all’anno: la prima domenica di maggio quando dal Santuario di Viggiano la Statua viene portata sulla vetta dove rimane quattro mesi, e la prima domenica di settembre, quando dal monte ritorna in Viggiano.

 

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Cosa mangiare

Vi consigliamo di mangiare il tipico formaggio il Canestrato di Moliterno, accompagnato da un’ ottima selezione di salumi del posto, la ricotta, la salsiccia aviglianese dal sapore dolce con un retogusto di finocchio selvatico e i tipici peperoni cruschi. Punta di diamante è Il “Caciocavallo Podolico“, una produzione casearia regionale d’incredibile qualità che vanta come materia prima un latte speciale, quello della vacca Podolica, razza pregiata che viene allevata allo stato brado in luoghi ricchi di piante aromatiche. Una rara specialità consumata soltanto a tavola, solitamente alla fine dei pasti, tagliata in fette abbinata a vini rossi come l’Aglianico del Vulture nonché ai mieli di Acacia, Eucalipto, Sulla e Castagno.

Come primi piatti, da non perdere: gli strascinati fatti in casa o i cavatelli seguiti dalla tradizionale zuppa di fagioli di sarconi (con le cotiche o con i funghi) e patate con la cicerchia e i funghi “misciarulli” preparati con le tecniche del luogo. Per quanto riguarda i dolci tipici della regione troviamo le frittelle dolci, i taralli, i panzerotti alla crema di ceci, che meritano un assaggio, la focaccia alla cannella, bocconotti, biscotti con crema di amarena e, infine, i dolci di noci di Trecchina, preparati in modo artigianale.

 

ravioli (1)

 

Dove dormire:

– “La voce del fiume” B&B

Vico del Carmine, 5 – 85050 Brienza (PZ)

www.vocedelfiume.it

– Albergo “Vecchio Ponte” Moliterno

www.albergovecchioponte.it

– “Hotel Kiris”

C.da Case Rosse – 85059 Viaggiano (PZ)

www.hotelkiris.it

 

Dove mangiare:

– Azienda agriturismo “Il Canneto”

C.da Canneto – Galaino di Marsiconuovo (PZ)

agriturismoilcanneto@gmail.com

– “Fattoria Bio” di Umberto Pucciariello

C.da Serra Zona Campo Sportivo – 85050 Satriano di Lucania (PZ)
www.pucciariello.com

– Masseria Crisci “La locanda sul lago”

C.da Vallarano (Lago del Pertusillo) – 85053 Montemurro (PZ)

masseriacrisci@yahoo.it