Testo e Foto © Cesare Zucca —–
Puglia. Oggi vi porto a Andria splendida cittadina amata da Federico II di Svevia che nei suoi pressi volle costruire il suo possente Castel del Monte.Una città ricca di luoghi sotterranei: frantoi, ipogei, cripte, cave e cisterne, resti di chiese paleocristiane e rupestri. La maggior parte delle case sono state costruite con sassi vivi e tufo bianco, di natura cedevole, che diventa pietra dura al contatto con il freddo e il caldo.
Un’ eclettica lavorazione lo trasforma in lastre, ciottoli, pavimenti e grezzi o lucidi, fino a diventare arredi da giardino, suggestivi accessori per la casa, fino a simboliche icone storiche, come il castello-scacchiera creato dagli artisti della Si.Marmi
Vi aspettano mille scoperte: castelli, cattedrali, suggestive processioni religiose e sopratutto la simpatia, l’ospitalità, la grande generosità del popolo pugliese e, impossibile non citarla, la squisita cucina di Andria…
Ragù d’asino, polpette di pane, cicoria con purea di fave, funghi cardoncelli, i cavatelli con le cozze e le famose orecchiette cucinate con le cime di rapa o in mille altri modi.
Le strade profumano dei fragranti aromi delle irresistibili focacce, calzoni e taralli sfornati in mattinata da antichi forni, il territorio fornisce squisiti formaggi tra cui le mozzarelle, il caciocavallo podolico e il canestrato. Trionfa l’incomparabile olio extravergine di oliva con la sua tipica “Coratina” e i vini, dal Nero di Troia al rosato Bombino.
DA VEDERE
Basilica Santa Maria dei Miracoli, il cui livello inferiore, la chiesa rupestre di Santa Margherita è il più antico della città. La laura basiliana, include un’interessante sala a tre navate con decorazioni tratte dalla Genesi. In questa grotta è stata rinvenuta ed è presente tuttora l’icona in stile bizantino di una Madonna a cui sono stati attribuiti molti miracoli.
Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove dimorano le spoglie di Jolanda e Isabella mogli di Federico II che elesse Andria a sua residenza.
All’interno scoprirete la preziosa reliquia della Sacra Spina della Corona di Gesù, oggetto di devozione e venerazione per il verificarsi del ripetuto prodigio dove la Sacra Spina muta improvvisamente d’aspetto e subisce trasformazioni: dal liquefarsi di gocce di sangue, al ravvivarsi del colore, alla comparsa di escrescenze biancastre argentee di pochi millimetri e persino di una inaspettata fioritura! L’ultimo evento è del 2016, seguito a quello del 2005, mentre il prossimo miracolo si dovrà aspettare il 2157!
Castel del Monte
Maestosa struttura ottagonale datata 1240. Ma perchè 8 lati e 8 torri?
C’è chi suggerisce la possibilità di scrutare le stelle, chi sostiene il richiamo alla corona ottagonale di chi lo ha voluto: Federico II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia.
Un sovrano piuttosto “scomodo” infatti si è beccato ben due scomuniche dal Papa Gregorio IX, che arrivò a vedere in lui l’anticristo. In verità, Federico fu un apprezzabile letterato, protettore delle arti, studioso della cultura greca, latina, germanica, araba ed ebraica. Uomo straordinariamente colto ed energico, ma…un vero libertin. Tre matrimoni di convenienza, Costanza d’Aragona, Iolanda di Brienne e Isabella d’Inghilterra. numerose amanti tra cui la nobildonna tedesca Adelaide di Urslingen da cui ebbe due figli e la giovane Bianca Lancia con cui intratterrà addirittura una convivenza in piena regola, scandalizzando clero e benpensanti.
Abbandoniamo l’Imperatore per un altro incontro, altrettanto regale: Sua Maestà la “Burrata di Andria” I G P
La sua storia ci riporta indietro nel tempo, inizio del 1900 quando, a causa di una forte nevicata che paralizzò la città, il casaro andriese Lorenzo Bianchino Chieppa ebbe l’idea di creare un sacchetto di pasta filata in cui racchiudere degli sfilacci di panna che affiorava dal latte (la cosiddetta stracciatella); richiuse il tutto e modellò con cura l’imboccatura donandole la caratteristica forma apicale. Nacque così la prima Burrata di Andria, (chiamatela con il suo nome per intero !) uno dei latticini più ghiotti della Puglia e considerata una vera regalità tanto che, per tutelarne, valorizzarne e promuoverne il nome e la sua area geografica, è stato costituito un apposito Consorzio dove ogni fase del processo produttivo viene monitorato e documentato garantendone sempre la tracciabilità ed il rispetto del disciplinare di produzione.
A furor di popolo andriesino, il “Re” della Burrata” è Riccado Olanda, rampollo della leggendaria famiglia che dal 1988 produce artigianalmente la prelibatezza top della città. Vedere le esperte acrobazie delle sue mani e di quelle del suo agguerrito team è davvero una magia che Riccardo ama condividere nel corso di degustazioni aperte al pubblico, accompagnate da formaggi tipici, salumi locali, pane e olio prodotto nella sua azienda agricola, un brindisi e un cordiale arrivederci.
DOVE MANGIARE
Primi tagli
Un medley rosticceria-salumeria-take away-piatti pronti serviti al tavolo.
Affollato, il che è un buon segno. Tutto ottimo, dal ricco tagliere con salumi e formaggi, burratine, mozzarelle e ricottine, agli squisiti funghi cardoncelli marinati, alla squisita parmigiana, il tutto innaffiato da un rosè Pungireso di Castel del Monte
5Quarte
Nel cuore di Andria antica, lasciatevi coinvolgere dall’allegria della movida nella suggestiva Piazza. Qui Chef Vincenzo Vecchietti sfodera tutti i sapori ed i profumi tipici della salutare tradizione enogastronomica pugliese, prodotti provenienti direttamente dai produttori localia chilometro zero e targati “Radici di Puglia”
Tra le squisitezze, la parmigiana di melanzane con pomodorino bio, stracciatella di Andria e pecorino canestrato, il polpo alla Trapanese, lo spaghettone e zucchina alla poverella con graniglia di tarallo.
Coq d’Or
Ambiente accogliente e gioviale, si inzia con un’atmosfera di Festa, quella della Vigiia di Natale dove si servono le pettole con o snza acciuga incapasa, frittelle di cavolfiore caciocavallo murgiano, una tiella da Oscar, fave e cicoria, spaghetti “all’assassina” cucinati, speziati e bruciacchiati nella padella ferrea dello chef Giuseppe Cannone
Est
Slow food impera: dal baccalà alla lucana con peperone crusco al fiore di zucca ripieno di ricotta e servito con una purea di carote. polpo con la zucchina “poverella” , tartare di carne podolica, mucca locale, su una acqua salata disidratata. Non ci facciamo mancare le iconiche polpette della nonna e la tradizionale “tiella” che vanta strati di olio, pomodorini, cipolla rossa, cozze, riso arborio, prezzemolo, pecorino romano, patate, il tutto accompagnato , ovviamente da un vino Est Est Est
Cucromia
Tra aranceti e maioliche, sboccia una cucina fatta di colori, come la terra pugliese e i suoi prodotti. Cucromia sostiene che un piatto, prima di essere assaggiato, deve essere anche gustato con gli occhi e, attraverso i suoi colori, ci racconterà una storia, una terra, il suo passato ed il suo futuro, la sua gente. Al timone della tavolozza gourmet troviamo la Chef Grazia Antonini che mi confessa di aver un debole per il giallo e il verde, quindi zafferano, carote, fiori di zucca, cime di zucchiine, basilico, erbe aromatiche e sorbetti al mandarino, mentre, nei momenti di realx, si lascia abbandonare ai ricordi: il profumo del ragu di Nonna Grazia e i suoi dolcetti natalizi al marzapane.
Gran Forno
Una visita a Andria non è completa senza una tappa al Forno di Via Lissa, dove Antonio Cammarrota propone le tradizionali focacce andriesi decorate con dolcissimi datterini e strizza l’occhio anche alla barese, ricoperta da uno strato di pomodoro e olive nere. Nota di merito: l’inaspettato calzone locale, quasi una torta farcita con cipolle, formaggio e uva passa.
E NEL CALICE?
Le viti andriesi crescono nel clima temperato della Murgia da cui derivano vini dalla spiccata personalità, tra cui il Nero di Troia D.O.C. e gli I.G.P. Negroamaro, Primitivo, Uva di Troia, Bianco di Puglia e Rosso di Puglia olte a vini bio certificati ICEA come il Rosso Bio Puglia I.G.P., il Bianco Bio Puglia I.G.P. e il Rosato Bio Puglia I.G.P.Agresti
La famiglia Agresti da tre generazioni coltiva la passione per il lavoro nei campi, l’intima alleanza con l’ambiente e l’impegno rivolto alla qualità delle produzioni. Tra i miei preferiti lo Chardonnay IGP, fine, delicato, fresco dai sentori di fiori di campo ottimo come aperitivo, per piatti di pesce lesso e ai ferri, crostacei e frutti di mare. Dal terzo grande vitigno autoctono e storico del territorio andreisino nasce Uva di Troia, Rosso Puglia dall’intenso colore rubino e dai sentori di lampone e mirtillo. Ideale per accompagnare carni rosse, arrosti, selvaggina, formaggi stagionati e salumi. Azienda vinicola Rivera
È qui che approdò, dalla vicina Grecia, la coltura della vite che si diffuse, in tutt’Europa ed è qui che si raccolgono i frutti di una millenaria tradizione di qualità. Rivera eccelle con i suoi rossi dall’ottimo rapporto prezzo-qualià. Una meritata citazione va al Falcone Castel del Monte Rosso Riserva maturato in rovere francese per almeno 14 mesi e per un ulteriore anno in bottiglia. Svela un bouquet complesso di frutta rossa matura, cuoio, tabacco e spezie; palato ricco, pieno, austero, molto lungo ed equilibrato. Struttura, carattere ed eleganza, perfetto per carni rosse, selvaggina e formaggi stagionatiNell’elegante show room dedicata ai tasting, troneggia una foto storica: il Rosè Rivera sulla tavola di Sophia Loren in una scena del film “La Ciociara”
Conti Spagnoletti Zeuli
San Domenico e Zagaria: le due tenute dell’Azienda Agricola del Conte Spagnoletti Zeuli, in totale 400 ettari in Agro di Andria, di cui 250 ettari dedicati all’allevamento dell’ulivo.
Le propaggini collinari sono destinate a vigneti allevati a schiera di Nero di Troia, Montepulciano, Aglianico e Bombino Nero, vitigni autoctoni da cui nasce il Castel del Monte, gloria dell’enologia locale. Vini di qualità da vitigni selezionati, tra le cultivar troviamo le classiche autoctone pugliesi. Tra le gemme del Conte: Terranera, un rosso dal colore rubino intenso, Al gusto si presenta persistente e ampio, offrendo grande piacevolezza grazie ai tannini dolci ben integrati nella complessità del vino.
L’invecchiamento di 12 mesi in barriques di Rovere Allier, seguiti dall’affinamento in bottiglia, contribuiscono alla sua straordinaria qualità. Servito a 18°C, si sposa perfettamente con pasta casereccia condita con sughi a base di carne, grigliate e brasati, mentre se cercate un rosè dal bouquet fruttato, fresco, sapido e dal gusto morbido, provate il Colombaio in particolare di piccoli frutti rossi, con aromi ben bilanciati Grande abbinabilità a tavola, intrigante come aperitivo.
E non perdetevi la degustazione vini, abbinata alle golosità tipiche del territorio compreso un afrodisiaco piatto di orecchiette al pomodoro, semplicente indimenticabili. Applauso alla cuoca!
PER TERMINARE IN DOLCEZZA
Open Light
Rendez vous con il pastrotto, tipico dolce andriese, farcito con deliziose creme, in più di 70 varianti, dalla classica Nutella,ricotta, pere e gocce di cioccolato, al pistacchio del Babà Berry con crema pasticcera, confettura di fragole, pezzi di babà imbevuti al rum, allo Stellato di frolla al cacao, crema di latte con cuore di gianduia e glassa di cioccolato e stelline zuccherate. Lo troverete perfino semifreddo e in versione Peperoncino, frolla al cacao, crema pasticcera al cioccolato fondente e peperoncino
Petit Gateau
Benvenuti nel Paradiso delle delizie da passeggio, tra cui lo stecco di ricotta mista a fichi secchi, cioccolato fondente e pralinato di mardorle.
Oltre all mini delizie take-away e golosità da portare a casa, Antonio e Francesca propongono la loro ersione del un classico della cucina di Andria il “trenocelle”, un dolce gelato alla crema torrone nato negli anni ‘50 caratterizzato all’interno da tre nocciole che richiamano i tre campanili di Andria. C’è invece chi sostiene che rappresentino le tre dita benedicenti di San Riccardo, patrono della città.
Non so da dove sia venuta l’ispirazione, ma vi posso assicurare che questo dolce… vale da solo un weekend a Andria. quindi “bye bye dieta .. welcome felicità !”E una scorpacciata di confetti?
Storia e gusto: benvenuti nell’Olimpo del confetto!
Entriamo nell’iconica Confetteria Mucci nata nel 1894 e destinata a una lunga storia. Con immutata passione, Loredana Mucci e la sua famiglia continuano a tramandare l’amore e l’entusiasmo per le loro creazioni. I loro prodotti varcano i confini regionali e nazionali divenendo famosi per bontà e gusto inimitabili.
Confetti, tenerelli, dragées e che arcobaleno di creazioni!
Dal Bianco Cocco, con nocciole piemontesi, al maculato Princesse alla grappa e peperoncino, dal confetto Ghiaia identico ai sassolini del mare pugliese, fino all’elegantissima “Queen Elisabeth”, in argento puro, prodotta con mandorla siciliana “Pizzuta di Avola” ricoperta di cioccolato bianco ed olii essenziali di limone, arancio, mandarino o bergamotto.La sfilata contnua… Fruttini di Marzapane, lavorati e decorati a mano; Gocce al Rosolio con un ripieno analcolico alla frutta; gli storici Cannellini e Confetti Ricci, questi ultimi nelle varianti zucchero di canna o zucchero di barbabietola.
Scendiamo e scopriamo il Museo del Confetto, ricco di stampe antiche, attrezzi vintage per la tostatura delle mandorle, macchine originali del passato e lavorazioni di una volta, anche se l’intenso profumo di dolce tentazione, ve lo assicuro, è sempre attualissimo…
DOVE DORMIRE
Masseria Torre di Nebbia
Preparatevi al silenzio! Nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia vi aspetta un’elegante oasi di quiete, natura e tranquillità tra delicati mandorleti e dorati campi di grano.
Una masseria ottocentesca sapientemente ristrutturata da soluzioni contemporanee e un gradevole design. Cinque ampie suites dotate di tutti i comforts combinano sapientemente essenzialità e ricercatezza del dettaglio. Due ampi saloni interni arredati con stile ed un vasto piazzale esterno, dominato dal bianco delle chianche e dei muretti a secco dove si erge maestosa un’antica quercia. Tra le attività proposte ci sono trekking, escursione alla vicina ( e splendida) Trani, e un servizio ristorante su richiesta. Cosi come la prima colazione personalizzata con frutta fresca, miele di Corato e un delizioso pasticciotto dolce.
I Muretti a Secco
Piacevole e confortevole Bnb immerso nel verde. Situato a Castel del Monte, quindi perfetta location per chi desidera (e deve, aggiungo io…) visitare lo spettacolare Castello.
Stile contemporaneo, un salone in comune, giardino, una bella piscina, ombrelloni, parcheggio privato gratuito e la cortesia dei proprietari che vi delizieranno con un genuino, sfizioso e super abbondante breakfast.
Borgo Murgia B&B
Un tuffo nel cuore di Andria antica. Pulito, moderno, funzionale, cucina ben attrezzata, letto comodo , insomma super accogliente. La terrazza vi offre una vista incantevole della città di Andria e dei suoi meravigliosi campanili, inutile dire quanto piacevole possa essere un “breakfast con vista” !
Sorpresa! Il pianterreno, che posa sulle fondamenta, dove un segreto è stato celato per decenni: gli antichi insediamenti urbani risalenti all’epoca normanna.
Oggi Il tour Casa Museo offre un viaggio esperienziale e sensoriale, alla scoperta di ambienti ipogei scavati nei secoli e posti a oltre 12 metri di profondità, tra antiche grotte e dimore contadine, cisterne, cave di pietra e stratificazioni rocciose in cui sono incastonati come gemme reperti fossili risalenti a milioni di anni fa.
Insomma , Puglia top !
Vi ho fatto venire voglia di un weekend alla scoperta di Andria e delle meraviglie della Murgia?
Un grazie particolare a
Cesareo Troia, Assessore di Andria
Antonella Millarte/Promozione Puglia
Riccardo Olanda
Claudio Sinisi/Si.Marmi
Tutte le meravigliose persone che mi hanno aiutato a scoprire questo meraviglioso territorio pugliese.
CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’