Cividale dall'alto
WEEKEND-CAR PREMIUM

Alpe Adria Trail con GLA: dal Friuli un cammino per abbattere le frontiere. Il nostro Weekend inizia da Cividale

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Camminare, camminare, camminare  è un mantra che ci ripetono, ma in città è una corsa ad ostacoli, una sfida ai nervi e alle gambe. Meglio usare i nostri weekend per poter camminare “lì dove si puote”, dove vale la pena. Stavolta abbiamo scelto  i percorsi dell’Alpe Adria Trail, che partono dal Friuli ma “invadono” la Slovenia e anche l’Austria, abbattendo quelle frontiere che in altri tempi  sono state fonti di guerre.

Arrivo a Cividale

NeI primo giorno del nostro weekend puntiamo su Cividale, che sarà la base da cui inizieremo il nostro cammino. Prendiamo l’autostrada A4, la Torino-Trieste, arrivati a Palmanova passiamo sulla A23, da cui usciamo ad Udine sud, poi seguiamo le frecce per Cividale, dove arriviamo dopo una ventina di chilometri. Non ce l’aspettavamo così carina, con un  piccolo fiume che l’attraversa, il Natisone che vi arriva dalle sue valli  e poi sfocia nel Torre  per finire nell’Isonzo. La città ha vari angoli che ricordano i vari periodi, le varie dominazioni che ha vissuto. Un angolo molto carino è quello del Palazzo Comunale (1286, rifatto durante il1500). La nostra compagna di viaggio vi passa accanto con riverenza prima di fermarsi in un parcheggio per una sosta.

La nostra compagna per questo weekend  è  una Mercedes GLA 200d Automatic. Si tratta di un SUV compatto, in grado di unire il comfort della guida rialzata all’eleganza distintiva della famosa casa tedesca. Le sue dimensioni contenute ma soddisfacenti insieme alla buona capacità del baule, la rendono un’auto ideale per i  fine settimana. Piacevole e comoda  è adatta a una guida tranquilla, premiata anche dal cambio automatico doppia frizione a sette rapporti, controllabile anche dai paddle al volante. Uno sguardo ai consumi: nel complesso la  GLA ha consumi relativamente moderati, controllabili soprattutto grazie alla modalità di guida Eco: infatti, in città è in grado di fare 14 km con un litro, mentre in autostrada, ad una velocità di 110 km/h, i km/l salgono a 20.

Una sosta per assaggiare i tipici piatti friulani

Una sosta la facciamo anche noi all’Enoteca De Feo, in via Adelaide Ristori 29, dove riceviamo un’accoglienza di qualità che ci permette di assaggiare il famoso Frico, piatto tipico friulano, che veniva fatto con scarti della lavorazione del formaggio, patate e cipolle. Il nome pare derivi dal francese fricot, piattoa con verdure tagliate a pezzetti. Infatti lo chiamano anche  frisò. Ma se il frico ci è piaciuto molto, ci ha un po’ deluso il tiramisù.

Il Frico, piatto tipico friulano

La sosta è finita e chiediamo alla nostra GLA di portarci a Castelmonte, dove si trova il santuario dedicato  a Maria Beata Vergine, meta di di pellegrinaggio.

Con la Mercedes GLA a Castelmonte

Castelmonte è un frazione di Prepotto, a 618 metri di altezza, nelle Prealpi Giulie. Fin dall’epoca romana era utilizzato come  postazione militare, poi dei Longobardi e dei Franchi, anche come ricovero dei pellegrini. Col tempo si è ingranditofino a diventare un borgo, oggi molto curato e meta di turisti.

Da qui su lo sguardo spazia verso la Slovenia i cui boschi si confondono e fondono con quelli italiani. Anche il fiume Natisone nasce in Italia saluta la Slovenia per una decina di chilometri per poi tornare in Friuli. Qui davvero senti un intreccio di culture senza steccati, vari piatti e ricette si scambiano i nomi  e gli ingredienti, ma fondamentalmente si somigliano.

Panorama verde al confine con la Slovenia

La nostra prima tappa dell’Alpe Adria Trail

Lasciamo qui la Mercedes GLA, un volontario la riporterà a Cividale, e noi cominciamo  il nostro cammino, precisamente lungo la tappa 28 del percorso dell’Alpe Adria Trail. Una guida ci  accompagna, ma ci sono segnali a sufficienza, e cominciamo a scarpinare: Che bello senza  bus, auto, tram, e gente che ti spinge.

Qui anche l’aria sembra colorata di verde. Le gambe cominciano a carburare, capiscono che è il loro momento, che finalmente riprendono il loro ruolo che non è quello di stare sotto la scrivania o a pigiare i pedali di un’automobile. Si forma il gruppo, si parla, si chiacchiera e ci si ferma a vedere gli alberi. La guida ci tiene ad indicare querce o carpini,  pini o abeti, siamo tutti interessati, ma  fra poco li confonderemo  di nuovo.

Passo dopo passo si torna verso Cividale, fino alla Locanda Al Castello,  Via del Castello 12, tel. 0432.734500, che in realtà è un resort 4stelle, con piscina e spa. Ormai sera,  ci aspetta un’agognata cena nel centro di Cividale, Al Monastero, via Ristori 9. Ma prima uno sguardo alla piazza di sera, dove si affaccia il Bar Longobardo, un palazzo era veneziana, e la statua di un personaggio che non riconosciamo. Questa piazza sembra un libro di storia.

Altra sorpresa. Nel ristorante non ci accolgono belle cameriere ma belle moto messe in fila. E così scopriamo  che il proprietario è Giuseppe Pavan, amante di motori con collezioni di moto ed auto d’epoca, ed anche corridore di rally.

Senza dubbio un friulano d’eccezione, che ha trasmesso la sua vitalità alla figlia Cristina che dirige il ristorante, con il sogno del teatro.

Prima o poi chi mangerà Al Monastero avrà anche uno spettacolo da raccontare. Noi per ora abbiamo da raccontare una giornata fantastica e programmare quella di domani. Ma prima di ritirarci per la notte, un saluto alla nostra compagna di viaggio e uno sguardo per conoscerla meglio.

Le prime impressioni, seduti al volante, sono state quelle di una posizione di guida raccolta, atipica per un SUV, ma che dà una sensazione di maggiore controllo. I dettagli dell’abitacolo sono quelli tipicamente chic ma funzionali che ci si aspetta all’interno di una Mercedes: balzano subito all’occhio i bocchettoni cromati dell’aria condizionata che danno un aspetto graffiante e più sportivo. Colpisce anche la pedaliera sportiva in acciaio con gommini antiscivolo. Fra i due sedili anteriori ci sono scomparti, dove è possibile riporre anche le chiavi, siccome è keyless start. Il sistema di infotainment è gestito tramite una rotellina posizionata sul bracciolo.Grande cosa è la telecamera posteriore che facilita la manovra di retromarcia anche grazie a delle linee che indicano l’angolo di sterzata.

Ora ci aspetta una notte di riposo, nel secondo giorno del nostro weekend ci sarà una visita più accurata di Cividale e un’altra tappa del nostro percorso, che Weekend Premium vi racconterà domani.

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