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Alpe Adria Trail con GLA-Seconda tappa: da Cividale alla Slovenia, passando dalla Cantina Bastianich

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CIVIDALE, chiamata da Cesare Forum Iulii, diede il nome a tutto il Friuli

Mercoledi, secondo giorno di questo Weekend Green. (potete trovare qui il primo giorno). Ci svegliamo e ci pare giusto, prima di iniziare il nostro cammino, visitare Cividale. Vi avevamo già detto da dove deriva il suo nome? No? Rimediamo: nel secondo secolo a.c. i romani la scelsero per la sua posizione per farne un castrum, Giulio Cesare le diede il nome di Forum (mercato) Iulii, da cui Friuli, poi la chiamarono Civitas Forum Iulii, poi Civitade, e infine Cividale.

Visitiamo il Duomo, dove un Cristo ligneo medievale ci appare modernissimo, poi passiamo alla strada principale dove in un antico palazzo nobiliare ci sorprende una farmacia con insegna in ben 4 lingue, rispecchiando l’internazionalità di questa città di confine. Troviamo anche qualche altra antica bottega in cui sentire il profumo del tempo.

IL TEMPIETTO LONGOBARDO, SITO UNESCO

Sfociati in piazza Paolo Diacono, ci soffermiamo su un palazzo veneziano e sulla targa “Place Des Feminis”, quindi questa piazza prima era dedicata alle donne, in anticipo sui tempi.

Ma abbiamo ancora solo un’ora e non possiamo soffermarci troppo e quindi proseguiamo per l’area della Gastaldaga, dove troveremo il monastero di Santa Maria In Valle con il Tempietto longobardo, che è valso il riconoscimento come sito Unesco.

La Gastaldaga era il centro nevralgico del potere longobardo, e il Gastaldo era l’amministratore del potere centrale di questo popolo barbaro germanico che era arrivato in Italia nel 568, ma aveva saputo assimilare la nostra civiltà e la nostra religione. Questo Tempietto, cappella palatina del complesso, è la testimonianza che anche nell’arte erano riusciti a produrre un loro stile. La datazione dovrebbe essere il 760, poi ovviamente ci sono stati vari rifacimenti. Ci sorprendono i tralci di vite scolpiti sull’arco della porta: forse già d’allora qui si produceva, e si beveva, del buon vino. Tutto questo quartiere è da visitare, vi si scoprono anche case medievali e bei panorami sul fiume Natisone.

Ecco che l’Alpe Adria Trail ci fa scoprire anche opere d’arte e chicche che non conoscevamo.

Ma ora è tempo di riprendere il cammino.

 

SI RIPRENDE IL CAMMINO VERSO LA SLOVENIA: SI CONSULTA LA MAPPA

Ci aspetta la tappa 29, da Cividale a Breg di Collobrida (Slovenia), di 13 chilometri, ma a circa metà strada ci sarà la sosta alla cantina Bastianich, ecco un obbiettivo che ci fa iniziare con gran lena e non ci fa sentire la fatica. In verità il percorso non è per nulla impegnativo. Qualcuno del gruppo, non diciamo chi, si sacrifica facendo il tragitto in auto. Trattandosi di una Mercedes GLA, non credo che gli dispiaccia molto anche perché gli permetterà di comprare del buon vino ed altri prodotti.

Il paesaggio che attraversiamo è dolce, è quello dei colli orientali del Friuli, e delle bellissime colline con vigne di Albana di Prepotto. Ecco che una grossa pietra con inciso Bastianich ci avverte che siamo arrivati alla nostra sosta.

Siamo in Via Darnazzacco 44/2 frazione Gagliano di Cividale tel.0432.700943, www.bastianich.com

Ci accoglie Wayne Young, un ragazzone (ma i suoi anni li ha) dai lunghi capelli e dall’accento americano, collaboratore di Joe Bastianich in USA, venne in Friuli per un breve periodo e ci è rimasto.

I vigneti sono curati e ridenti, le cantine perfette, le bottiglie le assaggeremo al ristorante Orsone, a 200 metri, dove però è meglio prenotare sia per la visita alla cantina che per la degustazione. La cucina è tradizionale rivisitata. I vini? Indovinate!

 

SI RIPRENDE IL CAMMINO E SI SALUTA LA MERCEDES GLA.

Accanto all’ingresso della cantina, all’ora di pranzo è apparsa la Mercedes GLA, con il nostro amico alla guida. Lo vediamo caricare qualche cartone di buon vino da portare a casa. No problem. Questa è una weekendCar con baule capiente, adatta ai weekend, ad una guida tranquilla, anche se è possibile impostare la modalità sport, che irrigidisce le sospensioni e tramite i comandi al volante è possibile controllare la cambiata. Per conoscerla meglio, ecco al sua scheda tecnica: Mercedes GLA 200d Automatic a trazione anteriore. Dimensioni: 442,4 cm di lunghezza; 180,4 cm di larhezza;149,4 l’altezza; passo 269,9 cm; peso a vuoto 1465 kg. Il bagagliaio ha una capacità di 421/1235 l. Per quanto riguarda il motore, è un 4 cilindri diesel da 2143 cc, 136 CV e 300 Nm di coppia max. Il cambio è automatico doppia frizione a 7 rapporti. Velocità massima 205 km/h e fa da 0-100 in 9,1 secondi. Consumi: combinato 18.2 km/l, extraurbano 20.0 km/l, urbano 15.4 km/l. Emissioni di co2 147 g/km. Il prezzo base di GLA è a partire da 29.670 euro, ma la nostra versione Night Edition con kit AMG ha un prezzo di 39.654 euro.

Verso le cinque di sera si arriva a Breg, poi si visita Smartno, San Martino del Collio, che è un piccolo borgo chiuso da una cinta muraria che ancora oggi sembra proteggere le cinque torri. Tutto è disposto ingtorno alla chiesa di San Martino, decorata con affreschi.

L’indomani si prosegue e si affronta la tappa 31 dell’Alpe Adria Trail, da Smartno a Dobrovo, seguendo il sentiero Rilke, intitolato al poeta Rainer Maria Rilke, che offre panorami stupendi sul Golfo di Trieste e specialmente sulle falesie bianche di Duino, formate da rocce carbonatiche formatesi in milioni di anni con la sedimentazione di gusci di crostacei sul fondo del mare. E con la visione di Duino, il nostro cammino finisce. Stanchi ma contenti.

www.turismofvg.it ; www.alpe-adria-trail.com

Per chi volesse ripetere il nostro cammino, basta fare click qui per consultare la mappa interattiva da cui potete scegliere il vostro percorso.

Il Castello di Duino sorge a ridosso del mare
Duino e il suo castello, Slovenia foto di Marco Milani

 

Prossimo martedì, un nuovo Weekend Premium.