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ALLA SCOPERTA DELLE VILLE DEL BRENTA NELLA TERRA DEL TIEPOLO

Venezia è a un passo, anzi pochi minuti di barca, anzi di Burchiello, la tipica barca a fondo piatto che collegava Venezia a Padova e che oggi scivola sul Brenta in cui si specchiano le ville della nobiltà veneziana. Venezia è vicina con le sue innumerevoli bellezze, ma anche con innumerevoli turisti. Invece qui è come tornare indietro nel tempo, qui ci si tuffa non nel Brenta ma nel passato glorioso della Repubblica di Venezia. Pensate, Venezia non aveva un re dinastico, ma un doge eletto democraticamente.

E invece Napoleone, che la depredò, iniziò combattendo contro la a monarchia francese e invece lui stesso si fece incoronare imperatore e distribuì corone a parenti, cognati, nipoti e amici. Che ipocrisia: Venezia era avanti!!! Fare un itinerario è difficile, trovi ville ad ogni passo, ad ogni svolta del Brenta. Eppure bisogna cominciare. Vi consigliamo il periodo tra settembre e ottobre.

VILLA BELVEDERE A MIRANO

Cominciamo da Villa Belvedere a Mirano (via Belvedere 14, Mirano), che fu costruita nel 1500, più come sede di un’azienda agricola, da cui i ricchi veneziani poi controllavano i lavori dei loro contadini. Infatti i veneziani cercavano nell’entroterra quegli spazi che non potevano avere nella laguna.

La parte più bella e suggestiva della Villa, che dopo essere diventata una segheria, oggi per fortuna è stata restaurata dal comune, è il suo parco che nell’Ottocento fu realizzato dal Barzizza, che scavò anche un laghetto, i cui detriti servirono a formare una collinetta alla cui cima c’è un castelletto neogotico, da cui si accede a delle suggestive grotte che riproducono uno scavo archeologico, ma in realtà sono finte grotte costruite e non scavate. Da vedere.

Come da vedere è anche il centro di Mirano, con alto campanile e duomo con una pala di Giambattista Tiepolo. Interessante è anche la piazza dove ogni anno a novembre, quest’anno il 9 e il 10, c’è LA FIERA dell’OCA, che richiama migliaia di persone. Ci sono figuranti in costume, prodotti d’oca, un gioco a squadra in cui si sfidano cinque fazioni.

Ma sulla piazza si affaccia anche l’edificio in cui la famiglia COIN fece il primo negozio, e da cui iniziò la loro fortuna nei grandi magazzini.

NOALE, LA CITTA’ FORTIFICATA

A soli 7 km da Mirano si trova il borgo ben conservato di Noale, cittadina ben conosciuta dagli appassionati di moto, perché vi è nata l’Aprilia fondata dal cavalier Alberto Beggio, partendo da un’officina di biciclette. 

Infatti davanti alla Rocca vi è una scultura di Pomodoro che simboleggia appunto le due ruote con cui L’Aprilia ha vinto 294 titoli mondiali.

Il nome pare derivi da annualis, perchè vi si teneva un mercato annuale. Da vedere la torre dell’orologio e poi la Rocca che era la residenza della famiglia Tempesta che ha governato per secoli. Nel1763 fu dato il permesso ai cittadini di usare la Rocca per ricavarne materiale per le proprie costruzioni, ma per fortuna nel 1819 divenne un camposanto.

E così si è conservato fino a noi. Oggi il cimitero è stato spostato, e viene usata per eventi e concerti. Noi, nella nostra visita abbiamo suggerito di proporvi musica sacra, per riavvicinare chi vi aveva dei defunti.

MIRA , CON IL BURCHIELLO ALLA VILLA PALLADIANA “MALCONTENTA

Dopo Mirano, ci spostiamo verso Mira, sul Brenta. Il Burchiello era una barca lussuosa che collegava Padova a Venezia, e quando si andava controcorrente era tirata da cavalli dalla riva. Si passava fra decine e decine di ville che si specchiavano nel fiume.

Ora ci sono vari battelli, fra cui anche il burchiellino, che solcano il Brenta e noi ne prendiamo uno. La guida instancabile ci dice i nomi di tutte le ville, ma noi per prima scegliamo di scendere a vedere l’unica progettata dal Palladio, in questa zona, la Ca’ Foscari, la Malcontenta, (in via dei Turisti 9).

Nome strano forse derivato da “malcontenuta” in quanto spesso qui l’acqua non ben contenuta negli argini allagava il paese. Ma si preferisce, ed anche noi, credere alla leggenda che racconta di una bellissima nobildonna che fu qui segregata dal marito Nicolò Foscari, che la sospettava infedele. Pare che ancora oggi nella villa si aggiri il fantasma della Malcontenta.

VILLA CONTARINI DEI LEONI

Seguendo il Brenta una nuova tappa è a Milra, alla villa Due Leoni, che era detta Contarini. Dentro vi si ritrovano delle opere di Gianbattista Tiepolo, in verità sono delle stupende copie, poiché gli originali sono stati venduti e si trovano in Francia. L’enorme affresco ricorda l’arrivo in villa di Enrico III, che poi diventerà re di Francia.

VILLA FARSETTI

A Santa Maria in Sala si trova invece Villa Farsetti (via Roma 1), ora proprietà del Comune. La villa è stata costruita a metà del 1770 dall’abate Farsetti, discendente da una famiglia di nobili origini ma che aveva comprato la tenuta che era appartenuta alla famiglia dei Sala. L’abate Farsetti (fattosi abate per non allontanarsi da Venezia) era stato in Francia alla reggia di Versallies e aveva voluto un progetto che la ricordasse.

Bello il parco, ma diciamo che la villa è stata molto usata per eventi, fiere, e abbisognerebbe di un restauro importante. Preziose sono le colonne nella facciata principale fatte arrivare dagli scavi di Roma, fra cui due che arrivavano addirittura dall’Egitto.

GOLF CA’ DELLA NAVE

I campi da Golf sono quasi sempre belli, ma il Golf Club CA’ della Nave (Piazza Vittoria 14, www.cadellanave.com), a Martellago, ha qualcosa di speciale, si trova nel parco immenso di Villa Priuli Grimani Morosini, che viene fatta visitare durante le Giornate del FAI.

La barchessa è affrescata e vi si trovano antiche botti anch’esse affrescate. Ora la villa è disponibile per eventi e si può anche entrare solo per fare un bagno in piscina con un minimo costo. Il campo da Golf, di 75 ettari con molte parti d’acqua, è stato disegnato dal grande golfista Alnold Palmer.

VILLA PATRIARCA, RELAX IN UNA VILLA DEL SETTECENTO

Per cercare riposo non potevamo andare in hotel qualsiasi, non potevamo a che andare in una villa ed abbiamo scelto VILLA PATRIARCA, un quattro stelle ricavato in una Villa Veneta, che risale al Settecento.

L’hotel si trova ad appena 10 minuti dal centro di Mirano e vanta un corpo centrale, costituito dalla bella villa settecentesca, in cui sono ricavate 25 camere, e una parte moderna, con altre 25 sistemazioni. Splendidi i due giardini abbelliti da alberi secolari e piante fiorite. E per il relax ci sono anche una piscina, un bar e, per i più sportivi, due campi da calcetto.

Hotel Villa Patriarca****, via Miranese 25, Mirano (VE), tel 041/5703618, www.villapatriarca.it/

COME ARRIVARE

In auto: Mirano si raggiunge percorrendo l’A4 Milano Venezia con uscita “Dolo-Mirano che dista circa 8 km dal centro storico.  In treno: linea Venezia-Padova, scendere alla stazione di Dolo.

INFO

http://www.larivieradelbrenta.it  

http://terradeitiepolo.com/