Alla scoperta dei giganti dormienti dell’Alvernia

Testo  di Vittorina Fellin

Nel cuore della Francia c’è una piccola regione dove la natura domina incontrastata. E’ l’Alvernia, Auvergne in francese, una terra verde fuori dai radar del turismo di massa, che riesce a sorprendere con la maestosità dei suoi vulcani spenti, coni perfetti che emergono dal Massiccio Centrale e che disegnano la cosiddetta Chaȋne des Puys.

Ma è l’intera natura della regione, così intatta e poco antropizzata, che offre suggestioni continue agli amanti dei paesaggi di montagna e dei passatempi all’aria aperta.

Esplorare questa regione, per inerpicarsi sulle cime, camminare attorno ai crateri ormai spenti o percorrere gli oltre 90 chilometri di piste ciclabili che si collegano alla celebre Via Rhôna, è un’avventura continua che vale il viaggio.

Alvernia

ALLA SCOPERTA DEI VULCANI D’AUVERGNE 

Sul Massiccio centrale in Francia si sviluppa uno dei sistemi vulcanici più importanti in Europa, i vulcani dell’Alvernia, una fascia di 4 massicci vulcanici allineati: la catena dei Puys, i Monti Dore, i Massif Cantalien ed il Velay vulcanico.

La Catena dei Puys, dominata dal Puy de Dôme (1465 metri dichiarata ‘Grand site de France’), è costituita da una splendida fila di ben 80 vulcani tra coni, dômes (vulcani dalla cima arrotondata) e crateri di origine idromagmatica detti “maar”, che si allungano per una quarantina di chilometri fino alle porte della città di Clermont-Ferrand.

Uno spettacolo unico, sia dal punto di vista scientifico che turistico, tanto che ogni anno è visitata da più di 300.000 turisti.

La cima del Puy de Dôme offre un panorama molto suggestivo sulla Chaȋne des Puys, sulla Limagne, su Clermont-Ferrand e sul grandioso Massiccio del Sancy.

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Puy de Dôme

Per i più temerari la vetta è raggiungibile a piedi, altrimenti in 15 minuti, il Panoramique des Dôme, un treno elettrico a cremagliera vi porterà sulla sommità (in estate parte ogni 20 minuti dalle 9 alle 20,40, costo 14 euro).

Sulla vetta, dominata dall’Osservatorio di Fisica del Gloco, c’è la possibilità di visitare il Temple de Mercure (resti gallo-romani).

Ad una quindicina di chilometri da Clemont-Ferrand, nel comune di Saint-Ours-les-Roches, imperdibile la visita a “Vulcania”, 57 ettari in 15 chilometri di lunghezza, dedicati all’universo del vulcanismo.

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Vulcania

Il sito, costruito in seminterrato, è stato scavato in una colata di lava di 30.000 anni fa. Grazie ad animazioni in 5D e filmati proiettati sullo schermo più grande d’Europa (ben 415 mq) è possibile compiere imprese spettacolari come scendere in un cratere o assistere ad un’eruzione vulcanica. (costo del biglietto dai 18 ai 25 euro). Dalla sua apertura, nel 2002, il parco ha accolto oltre 6 milioni di visitatori.

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basilica romanica di Notre Dame du Port a Clemond Ferrand

 

Merita una sosta più prolungata anche la bella cittadina di Clemont-Ferrand per godere del ricco patrimonio storico e culturale di cui sono testimonianza i palazzi signorili, la cattedrale gotica di Notre Dame de l’Assomption e la basilica romanica di Notre Dame du Port, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

 

 

TESORI NATURALI E CULTURALI NELLA REGIONE AUVERGNE-RHÔNE-ALPES

L’ Alvernia appartiene alla più vasta regione dell’ Auvergne-Rhône-Alpes, istituita amministrativamente nel 2016, per accorpamento delle precedenti. Un’area importante dal punto di vista turistico capace di offrire destinazioni come Lione, capitale europea, il Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa, l’Ardèche e la Drôme a sud, oltre all’Alvernia appunto con la sua Catena dei Vulcani, senza tralasciare famose località di sport invernali, come Megève, Courchevel, Chamonix, Les 2 Alpes. Da non dimenticare, inoltre, che questa regione è rinomata anche per il termalismo, grazie a centri balneari d’eccellenza come Vichy, Evian e Aix-Le-Bains. Dal punto vista culturale offre ben 5 siti e destinazioni patrimonio dell’UNESCO quali Lione, con i suoi quartieri rinascimentali e la Presqu’ile (sito Unesco dal 1991), Saint–Etienne, città creativa dell’UNESCO, La Grotta Chauvet con le sue pitture rupestri, la Cattedrale di Puy-en-Velay nell’ambito dei cammini per S. Giacomo di Compostela, e la chiesa romanica di Notre Dame du Port a Clermont Ferrand.

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Aix-Le-Bains

MERAVIGLIE DELL’ARDECHE

Ci sono voluti più di cento milioni di anni perché le acque del celebre fiume che ha dato il nome al dipartimento scavassero un canyon di 32 chilometri di gole spettacolari. È quello che gli appassionati di paesaggi maestosi possono ammirare tra Vallon-Pont-d’Arc e Saint-Martin-d’Ardèche, un susseguirsi di enormi pareti calcaree a strapiombo che raggiungono anche i 300 metri di altezza, immerse in una natura ancora selvaggia e intatta. Il celebre arco naturale chiamato Pont d’Arc, costituisce l’ingresso alle gole e rappresenta il punto di partenza ideale per discendere il fiume Ardèche in canoa o kayak. È possibile scegliere fra diversi percorsi, della durata di uno, due o tre giorni, che vanno dalla discesa di 8 chilometri a quella di 32. Il nirvana per gli appassionati del genere.

LA GROTTA CHAUVET 2 DI VALLON-PONT-D’ARC  

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Pont d’Arc

Nel dicembre 1994, Jean-Marie Chauvet assieme a Éliette Brunel e Christian Hillaire notarono una debole corrente d’aria proveniente da una piccola apertura nel fondo di una cavità nel canyon dell’Ardèche. Ai loro occhi si rivelò una delle più importanti testimonianze preistoriche esistenti che l’Unesco, nel 2014, ha inserito nel suo Patrimonio.

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Grotta Chauvet 2

All’interno della cavità sono state rinvenute più di 1000 immagini dai motivi zoomorfi e antropomorfi risalenti a oltre 30mila anni prima dell’era cristiana, le più antiche pitture oggi conosciute. La grotta è chiusa al pubblico per ragioni di tutela, ma dal 2015 esiste una replica perfetta che permette, attraverso un sorprendente gioco di luci e ombre, di ammirare le sorprendenti pitture e di non avere troppa nostalgia dell’originale.

PER BUONGUSTAI E NON SOLO

La regione è un paradiso gastronomico ambientato in 22 tra i “Più bei villaggi di Francia”: 21 grandi formaggi DOC (il Picodon è un’istituzione da queste parti) sui 45 della Francia e una gran varietà di vini, dai Côtes du Rhône, al Beaujolais, dai vini della Savoia, ai Côtes d’Auvergne, al Saint Pourçain. Qui vi operano 93 chef stellati fra cui 7 chef 3 stelle. Il prodotto principe è la castagna, declinata in diversi utilizzi, dal liquore, alle creme, per arrivare fino alla cosmetica.

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Formaggi tipici

INFORMAZIONI UTILI:

COME ARRIVARE

In aereo si arriva facilmente grazie ai 3 aeroporti di Lione, Ginevra e Clermont-Ferrand (Air France garantisce voli da 18 diverse città francesi e alcune europee tra cui Milano e Bologna). Lo stesso vale se l’opzione è il treno, tra cui il TGV Francia/Italia che passa per Chambéry e Lione. Partendo dall’Italia del Nord in auto si raggiunge prima Lione (tre ore da Torino e poco più di quattro da Milano), per proseguire per Clermont-Ferrand (in circa due ore). La regione è servita da autostrade e strade a scorrimento veloce e da numerose ciclovie.

DOVE MANGIARE

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Marceline Edgar & Company del Volca’ Lodges

Sulla sommità del Puy de Dôme il più suggestivo (pure buono) è il Resto d’Epicure, cucina tradizionale abbinata a un servizio curato ed elegante. Nell’Ardeche, nel caratteristico villaggio di Labeaum, le Bec Figue (www.lebecfigue.fr), etichettato Bistro de Pays nel 2008, piatti della tradizione serviti sulla piccola terrazza situata sulla piazza della chiesa. Nell’ex refettorio delle suore, il bel ristorante La Boissière dell’Hotel Le Convent, accoglie l’ospite in una cornice di volte a pietra e mattoncini rossi e una cucina composta da prodotti locali accompagnati con erbe aromatiche e fiori commestibili del giardino. Presso il Volca’lodges non dimenticatevi di prenotare al “Marceline Edgar & Company”, il ristorante di casa per un’esperienza gastronomica a chilometro zero. A Lione, capitale francese del gusto, cucina d’autore con qualche inedita modernità, alla Brasserie Bocuse nel nome del indimenticato chef stellato.

DOVE DORMIRE

Comfort a 4 stelle all’Alexandre Vialatte Literary Hotel a Clermont-Ferrand, 62 camere dal design elegante e una terrazza colazioni situata al sesto piano con vista a 180 ° sul Puy de Dôme, sulla catena dei Puys e sulle guglie del duomo.

A Vagnas il Convent Hotel (couventvagnas.com) offre sonni tranquilli nelle stanze appena ristrutturate di un vecchio convento.

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Hotel Le Covent ristorante

A Tournebise, nel cuore della zona dei vulcani, il Volca’lodges prevede la sistemazione in 21 eco-lodge, un tipo di alloggio accogliente ed insolito, perfettamente integrato nel Parco Naturale Auvergne Vulcani.

A Lione, il Lyon Métropole & Spa offre oltre ad una comoda posizione per visitare la città, campi da tennis, una piscina e un moderno centro spa.

 

 

LINK UTILI:

auvergnerhonealpes-tourisme.com

Atout France, Ente per lo sviluppo del Turismo francese

www.ardeche-guide.com

www.gorgesdelardeche.fr

www.grottechauvet2ardeche.com