Fino al 7 marzo è allestita nel deserto di Al Ula, antica oasi dell’Arabia Saudita, una mostra a cielo aperto (orario: lun-mer 10-18, gio-dom 10-19.30). Un evento importante in quanto si tratta del primo sito espositivo di questo tipo in Arabia Saudita, tesoro archeologico rimasto inaccessibile per quasi un secolo.
Straordinaria esplorazione della cultura del deserto, le installazioni rappresentano un dialogo incrociato tra gli artisti dell’Arabia Saudita e delle regioni circostanti e gli artisti del Desert X in California che prendono spunto dagli spettacolari scenari del luogo e dall’importanza storica di Al Ula.
veduta dell’installazione presso Desert X AlUla, foto di Lance Gerber
Nata dalla collaborazione del Desert X in California e della Royal Commission of Al Ula, la mostra è curata da Raneem Farsi e Aya Alireza con il direttore artistico del Desert X Neville Wakefield.
Si tratta di un progetto di estrema importanza nella “Vision 2030”, il piano di sviluppo socio-economico del Regno dell’Arabia Saudita. Cultura, arte, natura, storia, eventi e tanto altro: sono queste le mille esperienze racchiuse in un viaggio ad Al Ula, sede del primo sito UNESCO dell’Arabia Saudita, la città nabatea di Hegra. Situata sulla rotta dell’incenso, la città si trova all’interno del Governatorato di ‘Ula, uno dei sette nella regione della Medina.
Questa spettacolare mostra a cielo aperto (il sito è raggiungibile attraverso collegamenti da e per il centro visitatori) diventa lo spunto ideale per visitare Al Ula, remota valle punteggiata di oasi incontaminate, dipinti rupestri, 132 tombe scavate nella roccia e città nabatee. Per l’occasione sono stati predisposti pacchetti soggiorno di uno o più notti a prezzi interessanti. Per info e prenotazioni: www.experiencealula.com
