di Nicola D. Bonetti
Inizia la nostra giornata, destinazione: Lago di Viverone con la Jeep Renegade! Un angolo di tranquillità non distante dalle metropoli, a ridosso delle Prealpi e protetto da serre moreniche: tra preistoria e natura, passeggiate e paesaggi d’assoluto relax, con percorsi boschivi di remota origine.
Nell’ampia zona del Canavese, situata nel Piemonte settentrionale e compresa tra Valle d’Aosta, Biella, Vercelli e Torino, c’è un’area orientale più ridotta, dove natura, paesaggio e clima cambiano aspetto. Attorno al Lago di Viverone, infatti, protetto dalle serre moreniche di Ivrea, fin dalla preistoria si insediarono popolazioni che attingevano alla fauna del lago stesso e dei dintorni, vivendo in un ambiente protetto dai venti più freddi e dove tuttora crescono persino palme e ulivi. Auto&Donna, per raggiungere l’antico lago creato dall’attività glaciale, ha scelto un percorso diverso, uscendo dall’autostrada A4 a Borgo d’Ale (o Cigliano, provenendo da Torino) procedendo per Maglione e Borgomasino. Quindi, approfittando dell’elevata mobilità della nuova Jeep Renegade, guidata in versione 4×4 dotata di trasmissione Active Drive Low che di fatto “simula” un riduttore, inerpicandosi per antichi sentieri, addirittura selciati a indicare come un tempo fossero vie di comunicazione di un certo rilievo, valicando l’intera “catena” morenica e giungendo, per l’abitato di Cossano Canavese e la frazione Francia, verso la sponda meridionale del lago.
Boschi e radure, castagni e colture in un ambiente assolutamente poco abitato, dove la percezione dei tempi andati è tangibile, con la boscaglia che si fa sempre più fitta, in alcuni tratti lasciando addirittura filtrare appena la luce del sole. Che invece dilaga non appena si spalanca la vista verso la conca lacustre, dove le costruzioni da prestigiosi villeggianti testimoniano frequentazioni di un certo lignaggio già dalla fine dell’800. Da diversi anni, la bretella autostradale che collega A4 ad A5 da Santhià a Ivrea ha alleggerito il traffico della ex Statale 228, che consente di vivere in modo del tutto diverso e rilassante le zone attorno al lago.
La tranquillità attrae un turismo rilassato, per amanti della pesca: abbondano carpe, coregoni, tinche e lucci, mentre diventa una tappa anche per chi proviene dall’estero, con locande e campeggi; l’area è nota per i buoni ristoranti che si trovano specialmente sulle sponde orientali e settentrionali, più accessibili. Il periplo di poco più di dieci chilometri si dimostra ideale per gitanti, camminatori e ciclisti, eventualmente alternando le passeggiate al servizio di navigazione attivo in stagione tra gli attracchi di Anzasco, Comuna, Lido e Masseria. L’habitat climatico e paesaggistico favorisce anche una buona presenza di volatili, diventando meta per il birdwatching: inoltre, la zona poco costruita è favorevole a scatti fotografici senza interferenze. L’area attorno al lago, presentava vari insediamenti palafitticoli nell’età del bronzo, come testimoniato dai ritrovamenti di palificazioni dislocate in diverse postazioni attorno a Masseria e al Porticciolo, e tra queste di utensili e attrezzi, e persino di armi e monili, risalenti appunto al periodo tra il 1500 e il 1000 a.C. a testimonianza della gradevolezza dei paraggi.
LA COMPAGNA DI VIAGGIO
JEEP RENEGADE
IL MASSIMO NEL MINIMO
Un’auto da poco più di quattro metri capace di offrire comfort, abitabilità , prestazioni, raffinatezze tecnologiche e, non ultimo, mobilità da vera Jeep, appare rivoluzionaria. Se non come la Willys originaria, madre di tutte le vetture fuoristrada dal 1941, c’è da dire che per la prima Jeep “made in Italy” le caratteristiche sono davvero rilevanti.
Anche la gamma, assortita da 23.500 a 32.800 euro con vari motori: un 1.4 turbo a benzina da 140 cavalli e ben tre a gasolio, 1.6 da 120, 2.0 da 140 e 170; trasmissione manuale a sei rapporti e automatica a nove (altro record per la categoria), con trazione anteriore o integrale e varie soluzioni per la massima motricità , come il sistema Selec-Terrain per configurare l’auto con qualsiasi tipo di fondo semplicemente ruotando una manopola. Proposta in allestimenti Latitude, Limited e Trailhawk più la speciale Opening Edition, Renegade può essere accessoriata in modo personale attingendo al catalogo Mopar per la massima caratterizzazione.
Jeep Renegade Trailhawk 170 CV
Dimensioni: 424/180/167 cm
Potenza: 350 CV a 1.750 giri/min
Coppia: 170 Nm da 1.800 giri/min
Velocità massima: 196 km/h
0-100 km/h: 8,9 secondi
Consumo medio: 5,8 l/100 km (17,2 km/l)
Emissioni di CO2: 155 g/100 km