Agriturismo “Il Rigo”, cinque secoli di storia in Val d’Orcia
Per conoscere il secondo dei candidati della settimana ai Green Awards andiamo in Toscana, nella splendida Val d’Orcia, dove, si trova l’Agriturismo Il Rigo. Per subirne subito il fascino, basti pensare che gli edifici in pietra che oggi ospitano la struttura, se potessero parlare, racconterebbero ben cinque secoli di storia. Una storia fatta di paesaggi mozzafiato, dolci colline e tramonti infuocati, ma anche di sudore, fatica e sapienza che viene dalla terra.
Dal 1990 Il Rigo è certificato come azienda agricola biologica. Ciò significa che non vengono utilizzati pesticidi in modo da garantire la sopravvivenza di api, lucciole, uccelli, rane e piccoli mammiferi, preservando la biodiversità.
Inoltre, tutta l’acqua di scarico della struttura viene riciclata attraverso un impianto di depurazione e riutilizzata per irrigare l’orto. A rotazione vengono poi coltivati cereali antichi e legumi, che vengono poi macinati a pietra e trasformati in farine con cui si preparano pane, pasta e torte. L’oliveto fornisce l’olio extravergine di oliva, lavorato a freddo nell’antico frantoio, mentre oltre agli ortaggi biologici, si producono anche fiori da taglio, per allestire cerimonie e banchetti.
Fiore all’occhiello, il biolago, un piccolo ecosistema che ospita in una parte piante che ossigenano l’acqua e una parte centrale, invece, è riservata alla balneazione estiva.
Il ristorante, invece, offre piatti della tradizione toscana con ingredienti biologici, locali e stagionali, tra cui Pecorino di Pienza, salumi artigianali come finocchiona e capocollo, torte, biscotti e pasta fatti in casa, marmellate e conserve. E si può prendere parte anche a degustazioni e corsi di cucina.
Le camere, invece, sono ospitate in due diverse case coloniche, Casabianca e Poggio Bacoca, entrambe immerse nei paesaggi mozzafiato della Val d’Orcia. Casabianca ospita dieci camere e diversi spazi comuni, come la sala delle colazioni, il ristorante e la reception. Poggio Bacoca invece è un piccolo podere in mattoni degli anni Venti nel quale sono ricavate sette camere e due sale comuni, per chi ama le atmosfere più intime, silenziose e romantiche.