A Treviso per un weekend tra l’arte della Collezione Salce e cibo prelibato

Treviso – Il prossimo 4 dicembre finalmente verranno inaugurati gli spazi di Santa Margherita, e con essi il Museo Nazionale Collezione Salce. Accoglierà la più importante raccolta italiana di affiches con quasi 50 mila pezzi. Ventilando diverse collocazioni e sedi, il Ministero per i Beni Culturali ha deciso di riservarle due edifici di proprietà demaniale: la chiesa medievale di Santa Margherita e il centralissimo edificio attiguo alla chiesa di San Gaetano. Destinando il primo dei due spazi a sede fisica della Collezione, e il secondo a laboratori di restauro ma anche a sede espositiva. 

LA MOSTRA IN DUE SEDI

L’offerta museale non ha configurazione permanente. Per scelta scientifica e per ragioni conservative, i materiali della Collezione Salce sono esposti a rotazione nell’’ambito di mostre temporanee a carattere monografico o tematico. Con il Museo è anche possibile visitare la chiesa di San Gaetano, edificio dei Cavalieri Templari ricco di storia e di opere d’’arte, fra le quali l’’organo settecentesco di Gaetano Callido, uno degli strumenti più preziosi presenti nel Veneto.

Alla prima sede di San Gaetano si aggiungerà dal prossimo 5 dicembre la seconda sede, quella accolta dall’’antica chiesa di Santa MargheritaQui, i grandi spazi del duecentesco tempio sono diventati la vera “casa” della Collezione Salce. L’interno dell’’edificio è ad aula unica, molto allungata, chiusa da tre cappelle absidali a terminazione rettilinea. Questo è il luogo dove, in condizioni di assoluta sicurezza ambientale, vengono oggi conservati gli splendidi 50 mila manifesti raccolti e donati allo Stato da Nando Salce


Idealmente questo immenso patrimonio di grafica restituisce a Santa Margherita il suo antico ruolo di scrigno d’’arte. Nel nuovo allestimento, gli affreschi rivivranno virtualmente grazie ad una loro proiezione sugli spazi dove erano prima dello stacco. Il nuovo Museo utilizza in modo ampio le nuove tecnologie, sia per far entrare il visitatore nel tema della creazione dei manifesti, sia per illustrarli anche ai non vedenti. Sia, e soprattutto, per rendere facile agli studiosi esaminare ogni singolo manifesto della Collezione.

CURIOSITA’ DEL CHIOSTRO

All’’esterno della mostra è stato parzialmente rimesso in sito l’’antico chiostro e sono stati ridisegnati gli spazi per consentire almeno un’’idea di come doveva essere questo luogo sacro ai bordi del fiume. In questo luogo, il 29 aprile 1364 venne sepolto Pietro Alighieri, il cui monumento funebre venne rimosso in epoca napoleonica. Quando, a seguito della soppressione degli ordini monastici decretata nel 1810, anche il complesso di Santa Margherita divenne di proprietà pubblica, avviandosi così ad un completo abbandono. E oggi, per fortuna, ad una resurrezione grazie alla Collezione Salce.

 

BENVENUTI A TREVISO

Quasi nascosta all’ombra di città a pochi passi come Venezia e Verona, Treviso offre al proprio visitatore un’armonia di natura e splendidi edifici. Per cominciare una tipica visita di questa città punto di partenza è sicuramente Piazza dei Signori, cuore storico della città e luogo di incontro dei trevigiani. Tra i principali edifici troviamo il Palazzo del Podestà, quello dei Trecento e la Torre Civica che convivono con bar, portici, negozi e botteghe storiche. Da questo luogo inizia Calmaggiore, la più importante strada commerciale di Treviso, con particolari botteghe protette dai portici. Per i più appassionati di arte religiosa, il Duomo e la Chiesa di San Nicolò rappresentano il cuore religioso della città, insieme al Complesso di Santa Caterina (oggi museo). Tra le strade di Treviso compagna di avventura che mai vi lascerà sarà l’acqua: elemento di relax predominante, ma discreto.

MA COSA MANGIARE A TREVISO?

Sicuramente le specialità più tipiche di Treviso sono radicchio e Prosecco, ma non solo! Questo luogo è anche ricco di fragranze lagunari e di terra, che arricchiscono i piatti fino a renderli unici al palato. Parliamo di primi come il riso e salsiccia, pasta e fasjoi e la pasta fatta in casa, come bìgoi all’anedra, gnochi, tajadèe.

Ma anche di secondi accesi di pesce e carne. Sicuramente merita di essere nominata la sopa coada, un piatto unico a base di pane raffermo e carne di piccione. Il tutto accompagnato da alcuni dei migliori vini italiani: Prosecco di Valdobbiadene in primo luogo, ma anche Cabernet, Merlot e Pinot Bianco e Grigio. Come chicca finale non potrete resistere al meraviglioso tiramisù di Treviso, guarda caso sede della sua nascita. Che meraviglia questa città!

 

COME ARRIVARE IN AUTO?

La città di Treviso è collegata attraverso la rete delle autostrade nazionali. La prima è la A4 da Torino, Milano-Venezia e Trieste. La A13 se provenite da Bologna-Padova.

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Di Benedetta D’Argenzio