In viaggio con Dante: A Ravenna, dove ci sono i mosaici più belli del mondo [PT.1]

Appena l’emergenza sanitaria sarà passata e la pandemia sarà esclusivamente uno spiacevole ricordo, potremmo allietare il nostro tempo ripercorrendo questo interessante viaggio che ci ha portato  nella città che ospita le spoglie mortali di Dante Alighieri, in occasione dei 700 anni dalla morte del celebre Poeta. Per questa occasione abbiamo scelto come compagna di viaggio un’auto premium come l’Audi a6 Allroad, in grado di adattarsi ad ogni tipo di terreno per offrire sempre le migliori prestazioni e il massimo lusso. Ravenna è una città meravigliosa, dove la storia dell’Italia e la sua arte si intrecciano in un connubio indissolubile, in grado di regalarci un’esperienza di viaggio unica e un Weekend Premium decisamente indimenticabile,

Sacrario di Dante Alighieri

Ricordiamo infatti che Dante è stato intrigato dagli incredibili mosaici di questa cittadina a tal punto da  riuscire a scrivere una parte dell’opere letteraria più importante del pianeta, ovvero il Paradiso della Divina Commedia.

Raggiungere Ravenna al volante dell’A6 Allroad

l’Audi A6 allroad regala un’ottima sensazione di stabilità e mi garantisce una guida piacevole sia a livello dinamico sia di comfort.

Siamo partiti da Milano con l’obiettivo di raggiungere Ravenna “cavalcando” l’Autostrada A1 per un tragitto lungo ben 294 km effettuati in circa 3,5 ore. Grazie al confort offerto dalle sospensioni della A6, il silenzio del suo abitacolo ovattato e la spinta del suo propulsore V6 Diesel equipaggiato con tecnologia Mild-Hybrid a 48 Volt gestito dal cambio automatico e in grado di sviluppare l’esuberanza dei suoi 349 CV.

Le bellezze di Ravenna

Raggiunta la “capitale del mosaico”, ci lanciamo subito nella visita dei numerosi edifici religiosi paleocristiani e bizantini dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità (parliamo di 8 palazzi). Queste opere d’arte sedussero ospiti illustri come il già citati Dante Alighieri che la scelse nel suo esilio per scrivere il Paradiso della Divina Commedia e dove oggi è sepolto, Gustav Klimt che ne trasse ispirazione per le sue opere e Oscar Wilde che le dedicò un poema.n questa città dal passato glorioso (fra V e VIII secolo fu capitale dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico Re dei Goti, dell’Impero di Bisanzio in Europa).

Ravenna conquista anche per la scoperta dell’arte di strada, quella dei murales

Ravenna conquista anche per la scoperta dell’arte di strada, quella dei murales, che negli ultimi anni ha dato nuova luce al centro storico e ha contribuito a riqualificare aree dismesse come la darsena. In via Pasolini c’è il lavoro che preferisco: un Dante dal profilo solenne, ma dal volto a colori, come fosse una tavolozza geometrica, realizzato da KOBRA, street artist brasiliano.

A6 Allroad: sicura su ogni terreno

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Ravenna conquista per le sue nuemrose attrazioni culturali e turistiche

In un momento di pioggia, l’Audi A6 mi regala un’ottima sensazione di stabilità e mi garantisce una guida piacevole sia a livello dinamico sia di comfort. Le sospensioni pneumatiche adaptive air suspension sono di serie e caratterizzate da una taratura specifica in funzione dell’utilizzo on-road e off-road della vettura. In questo modo se si ha voglia di fare qualche percorso fuori dai soliti tracciati, la nostra A6 sarà pronta per inedite avventure su sterrati e strade non asfaltate. Per raggiungere l’hotel, mi basta dirne il nome all’utile comando vocale e il navigatore mi ci guida. D’ora in poi la lascio nel parcheggio vicino. Perché Ravenna è una città a misura d’uomo che si può girare tranquillamente a piedi. Basta fare attenzione alle biciclette che sfrecciano tra i vicoli pretendendo sempre la precedenza! Punto di partenza è la centrale Piazza del Popolo, ornata da due colonne a ricordo del periodo veneziano e chiusa dal merlato Palazzo Comunale. Da qui iniziano le vie più importanti dello shopping.

Mosaici di San Vitale e Mausoleo di Galla Placida

Mausoleo di Galla Placida

Procedo per via Cavour e arrivo al primo monumento eletto patrimonio universale: la Basilica di San Vitale, straordinario gioiello di epoca bizantina. Presso la biglietteria si può acquistare il ticket unico valido sette giorni (intero € 9,50, ridotto € 8,50) che comprende un ingresso per altri quattro siti Unesco: il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, la Cappella di S. Andrea e la Basilica di S. Apollinare Nuovo. Varcato il portone, mi rapisce e disorienta la grandezza della chiesa con la sua pianta ottagonale e le otto colonne a sostegno della cupola.

Le superbe decorazioni musive dell’abside attraggono il mio sguardo verso l’alto. Ma anche la pavimentazione mostra opere originali, come il labirinto nel presbiterio, proprio di fronte all’altare, simbolo del peccato e del percorso verso la purificazione.

mausoleo di teodorico

Accanto a S. Vitale, in un solitario giardinetto mi attende il Mausoleo di Galla Placidia (V sec.), a croce latina, anch’esso ornato da splendenti mosaici. Nella cupola 570 stelle dorate brillano nel cielo indaco, con un chiaro riferimento al concetto di vita eterna. Il complesso era destinato a mausoleo per la figlia dell’imperatore Teodosio, tumulata poi a Roma.

Sulle tracce di Dante

Ora mi dirigo verso la zona dantesca o zona del silenzio. Un semplice tempietto di stile neoclassico (1780) serba le spoglie di Dante Alighieri. Ma l’area comprende anche il Museo Dantesco, i due chiostri francescani e la Chiesa di San Francesco (V sec.) in cui si svolsero i suoi funerali.

tomba di Dante

Uno spuntino sfizioso presso la Piadina del Melarancio (via IV Novembre, 31) mi dà la forza per continuare il cammino alla volta del Battistero degli Ortodossi (o Neoniano), ottagonale, della metà del V secolo. Si tratta dell’edificio battesimale meglio conservato al mondo che mi costringe a naso all’insù per ammirare la cupola straordinariamente decorata con la scena del battesimo di Gesù nelle acque del fiume Giordano.

Il Museo Arcivescovile (museo lapidario), dietro al Duomo, è l’ultima tappa della giornata. È disposto su due piani e racchiude opere ascrivibili a più momenti storico-artistici della città, dall’antichità all’epoca moderna. Al primo piano oltre 100 deliziosi uccellini m’introducono nell’intimità della Cappella di Sant’Andrea dove si celebra il Cristo trionfante. Quest’ultima è l’unico monumento ortodosso costruito durante il regno di Teodorico, quando il culto dominante era quello Ariano.

[Non perdete domani la seconda puntata de “A Ravenna tra mosaici e Dante al volante della nuova Audi A6”]