A Peccioli (PI) l’arte nasce dalla…discarica

È Bandiera Arancione del Touring, ha un centro storico da cartolina, immerso nell’ambiente di rara bellezza della campagna toscana, tra Pisa e Pontedera, poco lontano da Volterra. In più, è la culla di artisti di ieri e di oggi, con quattro musei nazionali, gioielli dell’arte quattrocentesca e punto di riferimento dell’arte contemporanea, oltre che di attori, artisti e musicisti. Senza dimenticare il ricco patrimonio archeologico.

Questa settimana per il nostro Weekend Green abbiamo scelto Peccioli, in provincia di Pisa, non solo per la sua vocazione rurale, ma anche e soprattutto per una peculiarità che la rende unica: la sua avveniristica discarica.

Un borgo e la sua…discarica

Sì, avete capito bene, proprio una discarica, che si trova nella frazione di Legoli, un impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti avveniristico, che in dieci anni ha prodotto utili per 25 milioni di euro, investiti in energia pulita, in una centrale fotovoltaica, ma anche in progetti solidali, asili, scuole, musei, piste ciclabili, impianti sportivi e centri polivalenti e persino in un’Accademia musicale.

La discarica stessa, che viene chiamata Triangolo Verde, è sede di un anfiteatro dove si tengono concerti di musica classica, sfilate di moda ed eventi sportivi. Tra le colline nate dai rifiuti compattati, poi, spuntano gigantesche sculture. Il vicino centro congressi, invece, ha ospitato e ospita convegni e lezioni di uomini di cultura, scienza, teologia e persino Premi Nobel. Il “modello Peccioli”, infatti, ha attirato l’attenzione da parte di studiosi e università di tutto il mondo.

La vocazione “verde” della discarica, nata nel 1997, non si ferma. Negli ultimi anni, è stata dotata di un impianto di trattamento meccanico biologico per estrarre materiali riciclabili dai rifiuti indifferenziati e di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia derivante dal biogas. Nel futuro prossimo, poi, sorgerà anche un impianto di compostaggio per la produzione di biometano, derivante dai rifiuti “umidi”.

L’arte in discarica

Infine, particolare non di poca importanza, quella di Peccioli è una “bella” discarica. Nel 2016 il noto vignettista toscano Sergio Staino ha decorato con un colorato e allegro affresco fatto di personaggi buffi e teneri una serie di dieci pannelli che formano un’opera di cento metri che decora le pareti esterne che proteggono dal vento l’impianto di Trattamento meccanico biologico, impedendo agli odori di disperdersi nei dintorni.

E, siccome l’arte chiama l’arte, nel 2017 si è unito anche David Tremlett, inglese, considerato tra i maestri della neo avanguardia, famoso per i suoi wall drawing¸ che ha decorato con le sue caratteristiche forme geometriche colorate un muro di contenimento.

Il borgo antico, nel cuore di Peccioli

Anche il centro storico di Peccioli è tutto da scoprire, tra eccellenze storiche, culturali e artistiche, immerse nello splendido paesaggio delle colline toscane.

Possiamo cominciare la visita da Piazza del Popolo, fiancheggiata da una parte da uno splendido loggiato mentre, sull’altra, si affacciano il Municipio, la Chiesa di San Verano con il suo campanile ottocentesco, simbolo del paese. La vocazione artistica si nota dalla riproduzione di particolari degli affreschi quattrocenteschi di Benozzo Gozzoli sulle pareti della chiesa e su altri edifici.

Merita una sosta il Palazzo Pretorio, con la sua facciata decorata da 19 stemmi di potenti famiglie locale e dei podestà che si sono alternati della gestione della cittadina. Appena entrati, salta subito all’occhio una bicicletta da corsa, appartenuta al campione di ciclismo Giuseppe Sabatini, originario di Peccioli, scomparso a 36 anni nel 1951, a cui è dedicata la Coppa Sabatini.

Nel Palazzo Pretorio si trovano alcuni interessanti musei, come il Museo delle icone russe, una raccolta di 200 icone, la più antica risalente al Settecento, nata da un primo nucleo, frutto della passione del giornalista Francesco Bigazzi, e poi cresciuta grazie alle acquisizioni della società Belvedere.

Nel palazzo si trova anche la Collezione Incisioni e Litografie -Donazione Vito Merlini, che include 279 fogli di grandi artisti contemporanei tra serigrafie, xilografie, incisioni e litografie. Tra i nomi: Fattori, Guttuso, De Chirico, Mirò, Dalì, Sassu e Baj.

I tesori di arte antica tra chiese e archeologia

Vere e propri scrigni di tesori sono le chiese di Peccioli, che custodiscono al loro interno capolavori di arte antica. Assolutamente da visitare la trecentesca chiesa di San Verano di Cavaillon, patrono del borgo. Secondo la leggenda, il vescovo francese, diretto a Roma, si fermò a Peccioli e, in quell’occasione, fermò la pestilenza. La chiesa custodisce una sua reliquia, ma anche alcune tele seicentesche di Jacopo Vignali e una Madonna con Bambino di Neri Bicci.

Nella cappella dell’Assunta, interna alla chiesa, si trova il bel Museo d’arte sacra, il cui “pezzo forte” è la Madonna con Bambino, di Enrico Tedice (prima metà del XIII secolo), dalla fama miracolosa. Il museo custodisce anche opere di oreficeria sacra, paramenti e un prezioso crocifisso ligneo databile tra il IV e il XIV secolo.

Uscendo dal borgo si incontra poi la Chiesa della Madonna del Carmine, del 1642, circondata da un armonico portico su tre lati. La chiesa è stata restaurata nel 1850 in seguito a un terremoto.

Accanto alla chiesa si trova l’interessante Museo Archeologico, dove si possono ammirare gli oggetti di derivazione etrusca ritrovati nel sito archeologico del Podere Ortaglia, in località Le Serre, a 2 km da Peccioli, tra cui oggetti votivi, un telaio e altri oggetti femminili.

Dagli scavi di Santa Mustiola a Ghizzano, altra frazione di Peccioli, arriva invece il corredo funerario di una giovane donna deceduta nella prima metà del Trecento in seguito all’epidemia di peste descritta nel Decameron di Boccaccio.

Il pezzo forte del museo, tuttavia, è una kylix (una coppa da vino) attica a figure rosse, attribuita al celebre pittore greco Makron, vissuto ad Atene tra il 490 e il 480 a.C.

Un museo a cielo aperto di arte contemporanea

Non solo arte antica, Peccioli è un vero e proprio museo a cielo aperto, con decine di installazioni e sculture open air. Come quella realizzata sotto la facciata della chiesa di San Verano nel 2017 dallo scultore Vittorio Corsini, composta dalle fotografie degli occhi degli abitanti di Peccioli, riprodotte su pannelli rettangolari che ricoprono il muro che sostiene il terrazzamento della chiesa.

Sempre di Corsini è anche il percorso artistico letterario “Voci” formato da sei installazioni realizzati nel 2018 in altrettanti luoghi religiosi: il campanile della Chiesa di San Verano, nella Madonna del Carmine, nelle chiese di San Giorgio nella frazione di Cedri, nella cappella dei SS. Rocco e Sebastiano a Fabbrica e dell’oratorio della SS Annunziata a Ghizzano, accompagnate dalla lettura di brani scritti da sei autori per l’occasione.

COME ARRIVARE

In auto: da Milano, autostrada A1 in direzione La Spezia-Parma Ovest. Continuare sulla A15 in direzione Genova-Livorno, poi proseguire sull’A12, uscire a Pisa e continuare sulla Firenze-Pisa-Livorno. A Cascina seguire per Firenze, uscire a Pontedera-Ponsacco, superare Ponsacco e continuare sulla SS439 seguendo le indicazioni per Peccioli. Da Genova, Pisa e Livorno, prendere la Firenze-Pisa-Livorno in direzione Firenze, uscire a Pontedera e seguire per Peccioli. Da Sud: A1 in direzione Firenze, uscire a Firenze Scandicci e continuare sulla Firenze-Pisa-Livorno. Uscire a Pontedera, attraversare Treggiaia e seguire indicazioni per Peccioli.

DOVE MANGIARE

*Congusto Social Eating, via Boccioni 13, Peccioli (PI), tel 334/1198947, www.congustoristorante.com. Non un semplice ristorante, ma un progetto etico e sociale, con ingredienti a km zero, stagionali, tracciabili, con attenzione alle persone che lavorano. E, in tavola, le specialità della cucina toscana.

*La Locanda degli Artisti, via degli Artisti 16-18, Loc. Casanova, Terricciola (PI), tel 370/1238438, https://lalocandadegliartisti.jimdo.com/ Splendida atmosfera in questo locale ricavato in un antico casolare in un suggestivo borgo medievale. Il menù propone pizza con farina di grani antichi cotta in forno a legna e specialità della cucina contadina con ingredienti del territorio.

DOVE DORMIRE

*Hotel Portavaldera***, via De Chirico 6, Peccioli (PI), tel 0587/672102, www.hotelportavaldera.com Struttura moderna con vista sulla campagna, a poca distanza dall’Anfiteatro Fonte Mazzola e dal Tempio di Minerva Medica. Le camere sono arredate in stile minimal e provviste di TV, wi fi e minibar. Doppia da € 60.

*Pratello Country Resort***, via Libbiano Legoli 70, Peccioli (PI); tel 0587/630024, www.pratello.it . Hotel di lusso ricavato in una tenuta di caccia del XVII secolo. Le camere e le suite sono arredate in stile toscano con arredi d’epoca con vista sulla campagna. Dispongono di wifi, TV a schermo piatto e minibar. Nelle suite angolo relax e jacuzzi. A disposizione piscina, ristorante, campi da tennis e noleggio biciclette. Doppia da € 130 colazione e parcheggio inclusi.

INFO

www.comune.peccioli.gov.it

www.visittuscany.com/it/localita/peccioli/