di Raffaele d’Argenzio
Habemus Papam! L’annuncio è arrivato lo scorso 8 maggio, alle 18.07. Robert Francis Prevost ha scelto il nome di Leone XIV ed è il primo Papa statunitense e il primo Papa agostiniano. Come il suo predecessore, Francesco, aveva scelto il nome del Santo che sentiva come suo protettore, papa Leone è guidato da Sant’Agostino, Dottore della Chiesa.

Forse non tutti sanno, però, che Agostino, già vescovo di Ippona, è sepolto nella città di Pavia, nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro. Proprio l’elezione del nuovo Papa diventa così un’occasione per visitare la città che ospita le spoglie del Santo. Così, eccomi qui a Pavia, davanti alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, dove si trovano le spoglie di Sant’Agostino. Che sia tumulato qui, pochi se ne ricordano, pochi lo sanno. Invece, i suoi contatti con l’Italia sono profondi. Infatti, fu proprio a Milano che si convertì e fu battezzato da Sant’Ambrogio.

Inoltre abitò a Cassago Brianza. Insignito con il titolo di Dottore della Chiesa, fu filosofo e grande studioso. La sua opera più celebre sono “Le Confessioni”, di cui ricordiamo un passo, scritto dopo la sua conversione. A me pare una bellissima poesia d’amore. D’amore per Dio.
«Tardi ti ho amato,
Bellezza così antica e tanto nuova,
tardi ti ho amato.
Sì, perché tu eri dentro di me
ed io fuori lì ti cercavo.…
Mi chiamasti,
e il tuo grido sfondò la mia sordità;
balenasti
e il tuo splendore dissipò la mia cecità;
diffondesti la tua fragranza,
respirai ed ora anelo verso di te;
ti gustai ed ora ho fame e sete di te;
mi toccasti, e arsi
dal desiderio della tua pace.»
(Confessioni X, 27.38)

Agostino è nato in Algeria, a Tagaste, nel 354 d.C ed è morto a Ippona, città algerina di cui è stato vescovo, nel 430 d.C. Le sue spoglie furono prima portate a Cagliari nel 507 o nel 508, quando i vescovi furono costretti a lasciare il Nord Africa dopo l’invasione dei Vandali. Le sue spoglie restarono nella città sarda per circa 200 anni, finché il re dei Longobardi Liutprando non le fece trasportare a Pavia, che allora era la capitale longobarda, nel 723. Ecco allora un percorso per ricordarlo, qui a Pavia.

La visita di Pavia può partire dai Musei Civici e prosegue toccando gli edifici religiosi e i luoghi storici e della vita cittadina legati alle vicende di Sant’Agostino, come la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, che ne custodisce le spoglie dal 723 d.C, l’Università degli Studi di Pavia e la Basilica di San Teodoro, dove si potranno ammirare quadri e altre espressioni artistiche dedica ad Agostino di Ippona.

DOVE MANGIARE
Locanda del Carmine, piazza del Carmine 7/A, tel 0382/29647, www.locandadelcarmine.com Locanda bistrot con menù che propone una rivisitazione di classe dei piatti locali.