A Madonna di Campiglio, è arrivata la neve…e non solo. Ecco tutte le novità della stagione “bianca”

Grazie alle abbondanti nevicate di questi giorni, che hanno fatto registrare 80 cm in quota e 40 in paese, gli impianti di Madonna di Campiglio, apriranno nel weekend del 16 e 17 novembre nell’area del Grosté. Un anticipo della stagione invernale, che continuerà anche nel weekend del 23 e 24 novembre. Dal 30 novembre, invece, si potrà sciare in tutta l’area di Campiglio, mentre dal 5 dicembre, anche sulle piste di Folgarida Marilleva e Pinzolo.

In questa prima parte della stagione invernale, poi, anche lo skipass giornaliero è scontato: 31 euro per gli adulti, 22 euro per la categoria junior (nati dopo il 30 novembre 2003) e 16 per la categoria baby (nati dopo il 30 novembre 2011).

Una skiarea di 150 km

Con i suoi 150 km di piste, la Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena è la più ampia del Trentino e vanta discese per tutti i guri, e impianti di risalita hi-tech, tra 850 e 2500 metri di altitudine, che scendono fino al centro di Madonna di Campiglio, la “perla delle Dolomiti”, a pochi passi dagli hotel.

La pista più famosa è il Canalone Miramonti, sede della storica e prestigiosa tappa di Coppa del mondo di sci alpino, che la notte si illumina per discese mozzafiato anche sotto le stelle.

I 150 km di piste, poi, sono connessi tra loro “sci ai piedi”, e distribuiti sui tre comprensori di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Folgarida-Marilleva. Le prime due località sono collegate, in soli 16 minuti, dalla moderna telecabina panoramica Pinzolo-Campiglio Express, che durante il tragitto regala emozioni grazie alla spettacolare vista sui paesaggi più belli e suggestivi del Parco Naturale Adamello Brenta.

Dal Doss del Sabion, a Pinzolo, la telecabina porta poi a Madonna di Campiglio, in località Cinque Laghi, pochi a nord del Canalone Miramonti. La telecabina compie un percorso di circa 5 km, per un dislivello di 1100 m ed è articolata in quattro stazioni, due in partenza/arrivo e due intermedie.

La neve, poi, è assicurata, grazie all’innevamento programmato, che copre il 95% dei tracciati. Gli sciatori potranno quindi scegliere tra 100 piste, tra cui 43 blu, 37 rosse e 21 nere, e 4 snowpark, incluso l’Ursus Snow park del Grosté, annoverato tra i migliori cinque di tutte le Alpi. Il tutto con uno skipass unico per tutta la Skiarea.

Madonna di Campiglio, fascino senza tempo

Non solo neve. Perché dopo una bella sciata sono molte le opportunità che Madonna di Campiglio offre a ospiti, sportivi e visitatori, anche a coloro che non indossano gli sci.

Incastonata a 1550 metri di altitudine, tra i campanili rocciosi delle Dolomiti del Brenta, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e le distese di ghiaccio dell’Adamello-Presanella, Madonna di Campiglio, alla fine dell’Ottocento, è stata scelta come meta per le vacanze invernali dall’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e dalla sua consorte, l’imperatrice Elisabetta di Baviera, più nota come Sissi. Da allora, la vocazione turistica non è mai venuta meno, passando dall’atmosfera aristocratica del passato a quella raffinata e internazionale dei nostri giorni.

Oggi, passato, presente e futuro si incontrano in quelli che possono essere considerati i punti cardini dell’identità campigliana. Tra questi c’è il Salotto Hofer con la sua architettura mitteleuropea e i suoi dipinti liberty, la chiesa di Santa Maria Antica, testimonianza della presenza degli Asburgo, il Museo delle Guide e delle Genti di Campiglio, dedicato sui miti dell’alpinismo e alle personalità illustri della “perla delle Dolomiti”. Fulcro della vocazione turistica è anche la centrale Piazza Righi, rimasto immutato, o quasi, dagli anni Sessanta a oggi.

L’ospitalità è green

Lusso e sostenibilità. È questo il binomio che caratterizza l’offerta alberghiera di qualità del comprensorio Madonna di Campiglio-Pinzolo- Val Rendena. Le nuove realizzazione alberghiere e le ristrutturazioni, infatti, sono state tutte fatte all’insegna della sostenibilità e della bio-edilizia, valorizzando i materiali locali, come legno e pietra.

Il concetto di lusso, poi, è stato rivoluzionato e inteso come declinazione del tempo per se stessi, spazio per rigenerarsi, responsabilità verso l’ambiente, bellezza della natura, buon cibo ed esperienze. Gran parte delle strutture include infatti un centro benessere con piscina, spa con trattamenti di bellezza naturali e innovativi, palestre e zone relax.

Ben 14 strutture, poi, sono state insignite del marchio “Qualità Parco”, una certificazione rilasciata dal Parco Naturale Adamello Brenta alle strutture che dimostrano di aver intrapreso una riduzione dell’impatto ambientale.

Destinazione gourmet

Una vera a propria “rivoluzione food” quella che ha caratterizzato Madonna di Campiglio negli ultimi dieci anni. Al punto che, da novembre 2018, ben tre ristoranti sono stati insigniti da 1 stella Michelin.

Si tratta del Gallo Cedrone dell’Hotel Bertelli, capitanato dallo chef Sabino Fortunato, del Dolomieu (chef Davide Rangoni) dell’Hotel DV Chalet Boutique Hotel e della Stube Hermitage (chef Giovanni D’Alitta) del Bio Hotel Hermitage, già primo ristorante “stellato” di Madonna di Campiglio tra il 2008 e il 2014.

Oltre agli “stellati”, poi, si può contare sui ristoranti gourmet che propongono menù di alta cucina. Tra questi ci sono il Convivio e i Due Pini, dello chef Stefano Righetti, ospitati rispettivamente all’Hotel Alpen Suite e allo Chalet del Sogno. Merita una sosta golosa anche La Parzif, presso il Dolomeet Boutique Hotel di Pinzolo, e il Mildas, in Val Rendena, che vanta una lunga tradizione di buona cucina.

Non dimentichiamo, poi, i rifugi in quota, che offrono menù legati a specialità locali e a km zero, mentre, la sera, propongono cene tipiche, immersi nella calda e avvolgente atmosfera della montagna invernale. E, per raggiungerli, vi aspetta un romantico viaggio a bordo di un “gatto delle nevi” o in telecabine.

Non mancano nemmeno enoteche e wine bar, dove apprezzare le etichette più raffinate, mentre i golosi potranno soddisfare il palato nelle numerose pasticcerie e cioccolaterie.

Gli eventi da non perdere

Si comincia con il Capodanno, che si festeggia in Piazza Sissi a Campiglio, con una grande festa. Il giorno dopo, 1° gennaio, ci sarà la tradizionale Fiaccolata con i maestri delle scuole di sci sul Canalone Miramonti, tra luci, musica e slalom sulla neve.

Il 18 gennaio ci si sposta a Pinzolo con la Tulot Vertical Up, gara internazionale tra i migliori skyrunner e scialpinisti che affronteranno la pista nera Tulot Audi Quattro con sci da fondo con le pelli, ramponi e scarpe chiodate.

Gli appassionati di motori non possono perdere poi la Winter Marathon (23-26 gennaio) una gara tra storiche auto da collezione costruite prima del 1968 che attraverseranno undici passi dolomitici lungo un percorso di 400 km.

Tra gli appuntamenti del mese di febbraio, invece, dal 24 al 28, torna il Carnevale Asburgico, la rievocazione storica in costume per ricordare i soggiorni dell’imperatore Francesco Giuseppe e dell’imperatrice Sissi a Madonna di Campiglio. Tra sfilate di dame e ussari e balli d’epoca, le atmosfere principesche di fine Ottocento avranno il loro culmine nel Gran Ballo dell’Imperatore nello storico Salone Hofer.

In marzo, tornano anche gli appuntamenti gastronomici di Slow Food tra le Dolomiti, che avranno come protagonista la Razza Rendena, nuovo presidio Slow Food con carni e formaggi: il 14 marzo presso il Rifugio Malga Cioca di Pinzolo, il 21 presso il rifugio Patascoss di Madonna di Campiglio e il 28 presso il ristorante Cascina Zeledria di Madonna di Campiglio.

INFO

www.campigliodolomiti.it