Weekend Premium Test

A Cortina il green è davvero Premium…con l’E-Bike

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Di Silvana Lattanzio

Di solito per questa rubrica testiamo le performance delle auto, mentre stavolta la nostra compagna del weekend è una e-bike e un Weekend Premium non poteva non essere fatto a Cortina, un vero e proprio “salotto” a piedi delle Dolomiti, dal 2009 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Eh sì, si sa, Cortina è una meta speciale di bellezza ed eleganza, di armonia anche visiva: nella magica valle non c’è una stonatura dovuta a qualche intemperanza edilizia, e se ci addentriamo nei boschi, questi sono tenuti come salotti.

Corso Italia, la via principale di Cortina

Sarà, oltre che per l’amministrazione pubblica, anche per le famiglie regoliere? Ogni famiglia di antichissime origini ampezzane hanno in gestione una parte del bosco, del quale ne rispondono per il livello di manutenzione e di gestione.

Me ne parla Gherardo Manaigo, la cui famiglia è proprietaria dell’Hotel De La Poste da sette generazioni, in pieno centro, ed è il più antico albergo di Cortina (1804). Le sue stanze hanno ospitato personaggi illustri come Ernest Hemingway, Henry Fonda e Liz Taylor, tanto per citarne alcuni. Ma questa è un’altra storia. Torniamo ai regolieri.

Antiche famiglie ampezzane: i Regolieri

Sulla via principale, in Corso Italia, c’è la Ciasa de ra Regoles, un palazzotto di una certa pomposità che troneggia in centro del “salotto” montano. La Regola, per antichissima tradizione, è un consorzio pastorizio che unisce membri di famiglie per mantenere al meglio tratti di boschi e gestire i pascoli in modo intelligente.

I Regolieri, cioè i capi-famiglia ampezzani residenti lì da generazioni, devono rispettare il “Regolamento di condominio” che disciplina l’uso dei beni comuni e hanno diritto di voto nelle assemblee regoliere. Dal web: “Loro sono i sostenitori delle istanze delle famiglie ampezzane e si riuniscono una volta all’anno proprio nella suddetta Ciasa de ra Regules”. Sa un po’ di sistema feudatario, forse, e non comprendo bene come si concili tutto ciò con i tempi moderni, ma il discorso di Gherardo mi affascina parecchio.

Cortina è anche cultura

La prima sera del nostro lungo week end decidiamo di andare a teatro, all’Alexander Girardi Hall a vedere Romeo e Giulietta. Entro in sala poco convinta: va beh, la storia la conosciamo già, la scenografia è scarna e gli interpreti sono solo tre. Speriamo finisca presto… e invece, tempo cinque minuti, lo spettacolo mi prende subito, loro, i tre attori, Anna de Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello della Compagnia Lo Stivalaccio, mi conquistano subito, anzi, conquistano subito l’intera sala di spettatori con questa loro interpretazione d’avanguardia, con questa loro capacità di improvvisare e di coinvolgere il pubblico in una “prova aperta” nella quale viene inevitabilmente trascinato. Da vedere.

Dove dormire: Hotel Villa Argentina

 Rientriamo all’Hotel Villa Argentina, un albergo circa a metà strada tra Cortina e i Passi Falzarego e Giau, anche lui vanta un passato storico, cent’anni di attività. Da piccola locanda a grande albergo, la posizione è davvero invidiabile, circondato com’è dalle bellezze delle Dolomiti. Il suo titolare Giovanni Menardi, oltre che albergatore anche organizzatore di tante gare come la Delicious Trail Dolomiti, ha dato un imprinting all’organizzazione della struttura che è biker friendly e pet friendly.

Le compagne di viaggio: le e-bike Fantic e Cube

Una volta svegliati e “colazionati”, andiamo alla Funivia Faloria dove ai suoi piedi c’è Igor Ski & More con il suo nuovo gruppo di Guide di mountain bike by Cortina Snow Dreamers, dove noleggiamo le e-bike. Davide Peterlin, con la sua, ci fa da accompagnatore. Saliamo sulla Freccia nel Cielo con le nostre bici e in pochi minuti ci troviamo a un passo dalle vette a pedalare dentro al bosco per bellissimi sentieri, sempre molto ben tracciati.

Da Igor noleggio bike

Vogliamo spezzare una lancia a favore di queste electric bike che, a differenza delle bici muscolari dove sono solo le proprie gambe a girare, offrono un “piccolo” aiuto grazie a un motore elettrico che supporta il ciclista che, usando il cambio, può intensificare o alleggerire l’aiuto stesso. I ciclisti puri inorridiscono, ma dobbiamo considerare che non tutti siamo atleti e quindi questo “aiutino” può incentivare spostamenti sulla due ruote invece che in macchina, e questo è un comportamento virtuoso, è più green. Inoltre, esageriamo, può tenere unite famiglie dove nella coppia uno è ciclista puro e l’altro non potrebbe seguirlo nelle sue performance se non con il famigerato aiutino.

Pranzo al Rifugio Faloria e cena allo Chalet Tofane

Torniamo alla nostra gita. Tappa al Masi Wine Bar Druscié che ai deliziosi dolci ampezzani abbina vini speciali unendo tradizione a modernità, col Monte Tofana e Monte Cristallo a far da sfondo.

Il Wine bar Col Drusciè

Seconda tappa, al Lago Ghedina, da Bepi che, col suo accento marcatamente romano, fa uno strano contrasto con l’ambiente dolomitico. Il lago stupendo, chiarissimo e trasparente, mille le foto da fare.

Il Lago Ghedina

Per il pranzo decidiamo di fermarci al Rifugio Faloria, ci arriviamo con l’omonima funivia, ed ecco che ci troviamo di fronte a una vera e propria terrazza naturale sulle vette dei “Monti Pallidi”, il Pelmo, le Tofane e le Tre Cime di Lavaredo.

Il Rifugio Faloria

Per la cena optiamo per lo Chalet Tofane, dove gustiamo una cucina gourmet tipica ampezzana (buonissimo lo stufato di cervo, mi perdoneranno i vegetariani). Chiacchiere e tisane calde (sì perché la sera è un po’ freddino) terminano questa bella giornata sotto un cielo di stelle.

Lo chalet Tofane

Un po’ di storia

Domenica mattina con la Funivia Lagazuoi arriviamo in vetta dove, oltre a un Museo della Grande Guerra, si possono vedere sui fianchi delle montagne limitrofe lunghe feritoie che erano postazioni di mitragliatrici dei soldati austro-ungarici che resistevano agli italiani.

La Croce sulla cima del Piccolo Lagazuoi

Cortina è anche storia, dunque. A piedi dal Rifugio Lagazuoi raggiungiamo la Croce sulla cima del Piccolo Lagazuoi, 2.778 m, eretta in memoria delle vittime del conflitto. La cosa molto pregevole è che il sentiero che bisogna fare per raggiungerla è stato restaurato in modo che non abbia più alcuna barriera architettonica, così che anche i diversamente abili in carrozzina possono, a parte gli ultimi pochi metri, raggiungerla in perfetta autonomia (oltre che, naturalmente, anche le famiglie con bimbi in carrozzina).

Il sentiero che porta al Lagazuoi, senza barriere architettoniche

L’ingegner Stefano Illing, uno dei promotori dell’iniziativa, ci accompagna a visitare il Lagazuoi Expo Dolomiti, inaugurato nel 2018, per visitare il Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards, che premia i migliori progetti per idee, tecnologie, applicazioni legate alla montagna a proposito di sostenibilità.

Ultima tappa tra queste vette la facciamo al Rifugio Lagazuoi, il più in quota (2.752 m) e il più capiente di Cortina d’Ampezzo e con un incredibile panorama sulle vette più alte del circondario, dalla Marmolada alle Tofane, alle Cime di Fanes. Un po’ di sole, chiacchiere e poi è ora di rientrare a Milano.

Il Rifugio Lagazuoi e lo splendido paesaggio circostante

E il traffico non perdona. D’altronde nella vita a cose belle, a volte, seguono cose un po’ complicate. L’importante è che torni sempre il bello.

Ritorno a Milano

La Compagna di Viaggio: l’E-Bike

 Nome: Fantic, Cube

Ammortizzatori: possono essere mono o bi-ammortizzate

Cinque cambi: Eco, Tour, Mtb, Turbo, Emtb; più si cambia e maggiore è l’assistenza e la velocità della bike

Prezzo per l’acquisto: mono-ammortizzate dai 3 ai 4.000 euro, bi-ammortizzate dai 6 ai 7.000 euro

Prezzo per il noleggio: le mono 47 euro al giorno, le bi 55 al giorno (i prezzi si riferiscono all’alta stagione).

Una E-Bike Fantic Enduro XF1

Le Regole basi del buon biker (proposte dal CAI)

– Rispetta l’ambiente e gli altri (animali compresi)

– Resta sul tracciato

– Non derapare e non inchiodare

– Non sei in gara ma in escursione

– Controlla che la bike sia a posto

– Controlla attrezzatura necessaria

– Indossa il casco allacciato

– Mantieni una velocità controllata

– Dai precedenza a escursionisti

– Scegli percorsi adatti alle tue capacità

Una E-Bike Cube