Paesaggi mozzafiato e una tradizione culinaria che usa come ingrediente dei suoi piatti tipici il pesce d’acqua dolce, come il “lavarello in carpione”, la frittura di alborelle e i misultin, gli agoni essiccati e salati, accompagnati spesso dalla polenta classica o uncia, con formaggio e burro fuso. Tra i formaggi, spicca la semuda preparata con latte vaccino scremato, e lo zincarin, un ricavato dalla ricotta con sale, olio e pepe. Ottimi anche i dolci, come la miascia, la cutiza, il matalocch.
L’itinerario non può che partire da Como e dalla cattedrale di Santa Maria Assunta, uno dei monumenti religiosi più belli dell’Italia del Nord, la cui prima pietra venne posata nel 1396 e venne in seguito completato nel 1740 con la splendida cupola di Filippo Juvarra. Percorrendo viale Marconi si arriva invece al Tempio Voltiano, dedicato ad Alessandro Volta. Vale una visita anche il Museo della Seta (www.museosetacomo.com) che conserva antichi macchinari e tessuti che testimoniano secoli di tradizione della lavorazione della seta, di cui Como è ancora oggi considerata capitale mondiale. Splendide le ville che caratterizzano il territorio del Lario con i loro prestigiosi giardini secolari e i parchi curati nei minimi dettagli. Tra queste c’è Villa Carlotta (www.villacarlotta.it) che ospita un Museo che raccoglie la collezione d’arte di Gianbattista Sommariva e il Giardino Botanico.
Poco distante dal centro storico, in direzione di Cernobbio, si trova invece Villa Olmo (www.villaolmocomo.it), in stile neoclassico, sede di mostre ed esposizioni, circondata da un giardino che oggi è un parco pubblico. Per vedere la città da un altro punto di vista, imperdibile una salita sulla funicolare, che consente di raggiungere in appena sette minuti il paese di Brunate, noto come “il balcone delle Alpi”. Il battello di Navigazione Laghi (www.navigazionelaghi.it) invece, consente di percorrere il Lario da una riva all’altra, toccando Cernobbio, Blevio,Torno, Moltrasio, Tremezzo, Griante, Laglio, Urio e Bellagio.
